Settembre 2013
Anno 6 Nr 54
Il governo alleggerisce il carico fiscale dell'Imposta municipale unica. Il mondo immobiliare può tirare un sospiro di sollievo
Imu, la prima rata va in cantina Per compensare l'abolizione viene introdotta la Service tax, una tassa che copre i servizi comunali e sarà sempre riscossa dai sindaci di Cesare Gilardi
Incentivi
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge che abolisce la prima rata 2013 dell’Imposta municipale unica relativamente alla prima casa, ai terreni agricoli e ai fabbricati rurali: è stato inoltre stabilito che un decreto legge contestuale alla legge di Stabilità dell’ottobre prossimo abolirà anche la seconda rata di quest’anno. Per quanto riguarda il 2014 entrerà in vigore la cosiddetta Service Tax ispirata ai principi del federalismo fiscale. Si tratterà di un’imposta sui servizi comunali che sostituirà la Tares, verrà riscossa dai comuni (l’autonomia nella fissazione delle aliquote sarà limitata verso l’alto per evitare di accrescere la capacità fiscale e quindi il carico sui contribuenti, applicando aliquote massime complessive) e sarà costituita da due componenti: la Tari - Gestione dei rifiuti urbani, che sarà dovuta da chi occupa, a qualunque titolo, locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani. a pag. 4
Fotovoltaico, pronto il nuovo metodo
Per migliorare la posizione nazionale nel mercato delle rinnovabili servono anche le normative giuste. Il governo Letta sta studiando l’ipotesi di intervenire nuovamente sulla politica di agevolazioni con alcune rimodulazioni degli incentivi, prorogandone il pagamento, per alleggerire il costo delle bollette elettriche. a pag. 7
Notai La proposta dei notai sul rent to buy
Lo scorso mese di giugno il Consiglio nazionale del notariato ha presentato una proposta alla commissione finanze del Senato, relativa al regime fiscale applicabile alle operazioni di cosiddetto rent to buy e le relative criticità, sottolineando la necessità di diversificare i riflessi fiscali legati all’applicazione. a pag. 6
Risparmio energetico
Il commento dell’avvocato Luca Leone
Rinnovabili, Italia decima nel mondo
Concordato preventivo, stop alle ‘riserve”
L’Italia ha un potenziale energetico derivante dalle fonti rinnovabili non indifferente. Molto sta facendo per adeguarsi ai canoni internazionali, soprattutto europei. Ma studiando i dati risulta che il cammino è ancora lungo. a pag. 7
Com’è noto, il decreto sviluppo 2012 ha notevolmente inciso nella disciplina del concordato preventivo nell’ottica di consentire all’imprenditore in crisi di accedere celermente alle tutele previste in suo favore. In virtù delle novità introdotte dal citato decreto, l’imprenditore in stato di crisi (art. 161, 6° comma, della legge fallimentare) poteva addirittura presentare una domanda di concordato preventivo “in bianco” o “con riserva”, allegando unicamente i bilanci degli ultimi tre esercizi. a pag. 5
TRIBUNALI DELLA CORTE D’APPELLO DI MILANO a pag. 8
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