Gennaio 2014
Anno XII - Gennaio 2014 - Nr 127
Il 2014 parte con l'aggravio dell'imposizione fiscale sulla casa. Dopo il rebus Tasi c'è anche la mini Imu. Protestano le associazioni di categoria
Immobili sommersi dalle tasse Il servizio politiche territoriali della Uil ha sottolineato che il ritocco al 3 per mille costerà 40 euro in più a famiglia. Le detrazioni inferiori a quelle del 2012 di Cesare Gilardi
È caos sulla nuova normativa che stabilisce la tassazione sulla casa. Soprattutto dopo l’introduzione della cosiddetta mini-Imu che, di fatto, fa pagare la prima casa in oltre 2300 Comuni. Adesso l’imposizione fiscale sulle abitazioni comporta anche un ulteriore sacrificio, che ha preso il nome di Tasi. Di fatto la situazione varia di poco rispetto a quando vigeva la “vecchia” Imu. Il tetto della nuova tassa era stato fissato al 2,5 per mille. Ma poi, su pressione dei sindaci, è diventato più alto con un incremento dello 0,8%. Il rincaro c’è stato, soprattutto per recuperare 1,4 miliardi necessari a stanziare detrazioni pari, in media, a 150 euro per abitazione. Il servizio politiche territoriali della Uil sottolinea che il ritocco al 3 per mille costerà 40 euro in più a famiglia. Quanto alle detrazioni, dopo le proteste degli enti locali, il gover no ha deciso di intervenire nella convulsa gior nata dell’8 gennaio, con un risultato che è stato spiegato da una nota di palazzo Chigi: il governo presenterà un emendamento al decreto Enti Locali definito in modo tale da dare ai Comuni la concessione, per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, della possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti. Tale incremento, che non comporterà alcun aumento della pressione fiscale, sarà compreso tra lo 0,1 e lo 0,8
Il tetto della Tasi era stato fissato al 2,5 per mille. Ma poi, su pressione dei sindaci, è diventato più alto con un incremento
Mutui Via ai mutui agevolati
per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo tra le diverse basi imponibili. La palla passa dunque al Parlamento. Non ha reagito con entusiasmo Confedilizia. «La nota di palazzo Chigi aggiunge confusione a confusione. Le leggi sono fatte di norme e di emendamenti, non di comunicati stampa» lo ha scritto in replica il presidente dell’organizzazione, Corrado Sforza Fogliani, in merito all’incertezza sulle imposte sulla prima casa su cui deciderà, comunque, il Parlamento. Intanto, per fare un po’ di ordine tra le idee, dal sito di Confedilizia è possibile scaricare le norme della legge di stabilità 2014 di interes-
se per gli operatori del settore immobiliare. Il testo - sottolinea in una nota l’organizzazione storica della proprietà immobiliare – è corredato da due agili ed utili tabelle: una sulla Iuc (e le sue componenti Imu, Tasi e Tari), l’altra sulle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, acquisto mobili, interventi di risparmio energetico e antisismici (quest’ultima tabella è aggiornata anche sulla base del cosiddetto decreto milleproroghe). Sullo stesso sito è pubblicata anche una tabella sui contenuti dell’ultimo decreto-legge “sfratti” come stabiliti nella versione definitiva (che contrasta con diverse anticipazioni della vigilia).
Mutui agevolati dal 2014 per le giovani coppie e nuove offerte per le ristrutturazioni di casa. L’operazione mobiliterà 2 miliardi di euro, messi a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti, per il sostegno al mercato immobiliare e residenziale, e le risorse del Plafond Casa saranno destinate all’erogazione di mutui per acquistare abitazioni, preferibilmente di classe energetica A, B e C, e per interventi di ristrutturazione con miglioramento dell’efficienza energetica. Potranno beneficiare di questa novità le persone fisiche che accedono ai mutui concessi dalle banche aderenti. La priorità per l’accesso alle agevolazioni sarà data a giovani coppie, famiglie numerose e nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile. Le erogazioni partiranno dal prossimo 7 gennaio 2014. Una nota del ministero dell’Economia riporta che i cittadini dal primo gennaio 2014 potranno andare a chiedere un mutuo in banca. E le banche saranno obbligate a erogarli a tassi agevolati. L’accesso al Plafond Casa vale fino a esaurimento dello stesso. Nella fase di avvio, una quota del 30% del Plafond è riservata alle Banche del Sistema del Credito Cooperativo e delle banche piccole e minori. Per accedere al mutuo agevolato, i privati dovranno utilizzare l’apposito modello di richiesta finanziamento beneficiario previsto dalla convenzione CDPABI. Termini e condizioni dei finanziamenti beneficiario potranno essere negoziati e determinati dalle Banche nella loro autonomia.
TRIBUNALI DELLA CORTE D’APPELLO DI MILANO a pag. 4
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