Come il vento tra salici

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IL TRADIMENTO D’AMORE DI TRE LANGHETTI Il vento tra i salici è il titolo di un classico della letteratura per l’infanzia scritto da Kenneth Grahame e pubblicato per la prima volta nel 1908. Se vogliamo andare per le spicce, ma anche avere un’idea della sua importanza, possiamo dire che questo testo ha rappresentato per l’Inghilterra quello che Pinocchio di Collodi ha rappresentato per l’Italia. Un libro che travalica i confini e le epoche e sa elevarsi a vera letteratura, superando gli steccati di genere. Da questo testo è nata l’ispirazione di Valerio Berruti per una nuova opera d’arte che prende vita tra le righe del racconto: l’artista acquistò a Londra da un antiquario un’edizione del 1917 e sulle pagine di questo prezioso libro ha realizzato 71 disegni che messi in sequenza creano una videoanimazione. Il soggetto dei disegni è un bambino, la traccia sicura dell’artista lo disegna sulle pagine del libro

mentre è seduto a terra con lo sguardo rivolto verso l’alto, come se guardasse le fronde di un albero (di un salice). L’animazione lo rende protagonista, tra movimenti e sguardi rivolti allo spettatore creano un rapporto di interazione emotiva. Ma l’obiettivo dell’artista non si è fermato a questo. Evitando il puro esercizio di stile, si è mosso molto più in profondità, offrendoci una riflessione sul concetto di “traduzione” (in un’altra lingua, ma anche in un altro linguaggio artistico) e anche sul concetto di radici, di appartenenza a una terra. L’intero progetto, infatti, vuole essere un omaggio alle Langhe, sua terra di origine e terra d’origine di Beppe Fenoglio, che su cinque quaderni di scuola, in un periodo presumibilmente compreso tra il ’43 e il ’44, tracciò, per piacer suo e per esercitarsi nella conoscenza letteraria dell’inglese, la traduzione in italiano di quel grande classi-


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