Attilio Simonetti (1843 - 1925). Pittore alla moda e antiquario a Roma

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SIMONETTI ARTISTA ANTIQUARIO TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

scelta, con studiata attenzione all’esposizione degli oggetti di piccole dimensioni, collocati su vetrine e tavolini. Ampio margine era lasciato, comunque, in molte sale, a quegli accostamenti di tipo eclettico e a quella frenesia accumulatoria gradita al gusto dell’epoca, al fine di avere, come negli allestimenti integrati dei musei del tempo, il maggior impatto emozionale sul visitatore. Naturale quindi la presenza di elementi d’arredo in quasi tutte le stanze – tappeti, cassepanche, cassoni, sedie, arazzi –, fondamentali per l’evocazione della stimmung del passato, i pastiche di elementi diversi o lo scenografico disordine dei pezzi antichi nel giardino. Una sorta di museo in costante mutazione, con caratteri di permanenza solo sulle destinazioni degli ambienti ma non sui beni esposti, finalizzati a un continuo ricambio grazie al notevole giro di affari dell’antiquario. Fulcro di massima rappresentanza dell’edificio era il grande salone (salon doré), illuminato da un ampio lucernario, in cui campeggiava significativamente il busto in bronzo di Fortuny realizzato da Vincenzo Gemito72 (fig. 46), ricordo dell’amato maestro e amico, non in vendita, da sempre proprietà di Simonetti, come rivela una foto dello studio di palazzo Altemps. Lo spazio era dedicato a oggetti del Settecento e dell’Ottocento di scuola francese e allo stile Luigi XV. Si susseguivano poi la “stanza dell’Ottocento”, decorata con sculture, bassorilievi e tappeti persiani, era riservata alla collezione di guanti, già pezzo forte della vendita del 1883, “unique of its kind in the world”73, tra i quali spiccavano un paio di guanti papali; “l’Armeria”, ornata con arazzi dei Gobelins, ricca di armi di ogni tipo e di armature, dal medioevo in poi; la “stanza orientale”, così chiamata per le porte scolpite in ebano e avorio di manifattura arabo-ispanica, che ostentava un imponente vaso del IX secolo, sempre di provenienza arabo-ispanica, di un metro di altezza per due metri di circonferenza, poggiato su

Fig. 41, 42 - Giardino della Galleria Simonetti a palazzo Odescalchi

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