Trapped_Volume 2 (Progetto)_Gaia Sitzia_IED2018

VOLUME 2 PROGETTO

Gaia Maria Sitzia Corso Arti visive e multimedia Anno Accademico 2017/2018 Relatore Francesco Casu Correlatore Paola Riviezzo Coordinatore Angela Cotza Cliente enTRAPment

TRAPPED Ideazione di un metodo di progettazione per Escape Room, basato su cinema, gaming e sistemi interattivi.

Studente Gaia Maria Sitzia Corso

Arti visive e multimedia Anno 2017/2018

Relatore Francesco Casu Correlatore Paola Riviezzo Coordinatore Angela Cotza Cliente enTRAPment

INDICE

Pagina 7 Abstract Pagina 8 Il progetto Pagina 10 Il metodo

Pagine 12 Come nasce il metodo

Pagina 14 Fasi di progettazione

Pagina 16 Gioco di ruolo

Pagina 20 Personaggi

Pagina 22 Carte personaggio

Pagina 24 Game master

Pagina 26 Walkthrough, Routes e Finali Pagina 32 Applicazione del metodo Pagina 32 Trapped

Pagina 36 Intrighi e tensione

Pagina 38 Personaggi

Pagina 40 Carte Personaggio

Pagina 42 Game Master

Pagina 44 Walkthrough

Pagina 46 Percorsi ed enigmi

Pagina 48 Diagramma di flusso

Pagina 50 Fase 1 - Inizio

Pagina 52 Fase 2 - Routes

Pagina 66 Finali Pagina 68 Conclusioni

Il metodo è stato progettato tramite uno studio teorico sulle metodologie di gioco, d’intrattenimento e sulle nuove tecnologie e promuove l’idea di una stanza ruolabile con un percorso multilineare.

Con la collaborazione di “enTRAPment”, tramite cinematografia, sceneggiatura, programmazione, product design e interior design, come punto finale, la tesi si propone con una Escape Room, confezionata e pronta al pubblico chiamata “Trapped”.

ABSTRACT

La tesi propone uno studio sull’Escape Room, un nuovo tipo d’intrattenimento ludico che deriva dall’unione dei maggiori campi multimediali, e l’ideazione di un metodo di progettazione basato su cinema, gaming e sistemi interattivi.

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IL PROGETTO

Essendo l’Escape Room un prodotto che unisce varie discipline, dal cinema, al gaming, alla progettazione di prodotti e interni, ha la possibilità di evoluzione nel tempo uguale a quella di queste discipline che le hanno dato origine.

IL METODO

In base alle ricerche svolte è stato possibile raccogliere le informazioni necessarie per ideare un metodo di progettazione che fosse in grado di mostrare il potenziale di questo gioco, unendo competenze che spaziano tra la sceneggiatura, il game design, la grafica, la programmazione, il product design e l’interior design.

Il metodo permette di riunire tutte queste discipline e ampliare il mercato esistente apparentemente saturo, incoraggiando la sperimentazione in questo ambito per il futuro.

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IL METODO

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COME NASCE IL METODO

UNIONE DI STORIA E INNOVAZIONE Il metodo di progettazione ideato nasce da uno studio approfondito delle correnti e dei media che hanno influenzato la nascita dell’Escape Room.

Volendo improntare la scelta su un tipo di esperienza immersiva ed interattiva, si è optato per sfruttare le informazioni basilari di progettazione di una stanza e unirle alle dinamiche del “gioco di ruolo dal vivo” e del genere videoludico “punta e clicca”.

Questa soluzione permette agli utenti di vivere una storia in prima persona, facendo scelte che influenzano il percorso di gioco, e di rigiocare la stanza grazie all’esistenza di multiple routes e possibilità di finali.

Si è dato risalto all’aspetto ludico dei predecessori per favorire il gioco di squadra.

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FASI PROGETTUALI 14

Il metodo richiede tre fasi distinte nel processo di progettazione, da seguire in ordine in modo che tutto sia collegato attraverso un nesso logico.

Soggetto e storytelling

Personaggi e gioco di ruolo

Routes e finali

È necessario creare una storia che coinvolga il giocatore e lo faccia sentire protagonista dell’esperienza.

Il tema del gioco di ruolo si sviluppa in personaggi caratterizzati solo dagli elementi essenziali utili al gioco, in modo da permettere l’immedesimazione del giocatore nel suo ruolo.

Le routes sono i percorsi possibili in cui si divide la storia principale e devono essere costruite in mododa favorire il lavoro di squadra e permettere di avere un’esperienza di gioco sempre diversa; allo stesso modo diventano importanti i finali che si verificano a seconda delle scelte intraprese durante la partita.

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GIOCO DI RUOLO Per creare il gioco di ruolo efficace all’interno di una stanza di fuga è necessario tenere conto di diversi fattori che vanno dalla preparazione alla gestione.

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UNA STANZA RUOLABILE

CREARE DINAMICHE EFFICACI

Prendendo ispirazione dal gioco di ruolo tradizionale, ma sopratutto dal larping, sono stati individuati gli elementi che servono a creare delle dinamiche di gioco immersive: creazione dei personaggi, sia per i giocatori che per l’operatore che gestisce la giocata, progettazione delle carte personaggio, una per ogni tipo di personaggio creato e delle dinamiche di gestione della giocata.

Il metodo prevede di iniziare con l’ideare la storia e creare gli elementi in base al tema e allo stile che vengono imposti dalla trama, in modo da creare immersività e da permettere all’utente di accettare più facilmente il metodo di gioco.

Questo sistema permette di essere impiegato sia in campo ludico che aziendale.

Qui di seguito si andrà a contestualizzare la creazione dei personaggi, la progettazione delle carte personaggio e la gestione.

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PERSONAGGI ESEMPI Per ideare i personaggi giusti per creare un buon team di gioco è necessario analizzare i tratti caratteristici delle varie personalità che vanno a crearlo.

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Team leader

Colui che si occupa di tenere compatto il team e di guidarlo verso l’uscita.

Nerd

Il cervellone avrà la possibilità di avere più conoscenze degli altri prima di entrare dentro la stanza.

Sbadato

Per colpa della testa sempre tra le nuvole rischia di creare danni e quindi deve essere tenuto d’occhio.

Egocentrico

La sua personalità lo spinge a voler lavorare da solo, ma i compagni dovranno spingerlo a collaborare per vincere.

Traditore

Taciturno

E’ un personaggio che gioca per se stesso e ha lo scopo di intralciare la squadra, che deve individuarlo in tempo.

Per il suo atteggiamento svogliato e distaccato, potrebbe essere scambiato per il traditore e distrarre i suoi compagni.

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Le carte personaggio hanno lo scopo di comunicare ruolo, conoscenze e obiettivo al giocatore e di tenere queste informazioni nascoste ai suoi compagni, in modo da creare dinamiche di gioco interessanti.

Nonostante lo stile possa variare a seconda della storia, gli elementi devono essere sempre gli stessi.

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Quello che il personaggio conosce della storia prima di inziare a giocare.

L’icona del personaggio devere essere neutra per permettere al giocatore di identificarsi meglio nel ruolo.

Prima di giocare

Conoscenze

RUOLO Obiettivo che il personaggio deve raggiungere per vincere il gioco.

Quello che il giocatore sa come personaggio e che può aiutarlo con la risoluzione degli enigmi.

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GAME MASTER Per ideare i personaggi giusti e per creare un buon team di gioco è necessario analizzare i tratti caratteristici delle varie personalità che vanno a crearlo.

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PERSONAGGIO COMUNICAZIONE GESTIONE

Il game master è incaricato di accompagnare i giocatori durante l’avventura interagendo con loro dall’esterno della stanza per dare aiuti e per spiegare la storia, sempre rispettando il personaggio e le esigenze di trama.

Il personaggio va creato per essere strettamente legato alla storia, in quanto narratore.

La comunicazione deve avvenire tramite interazione vocale per fare in modo che i giocatori non si sentano abbandonati a se stessi.

La giocata va controllata attraverso delle telecamere e gli aiuti ripresi da una libreria di “sample audio” con possibili risposte.

La comunicazione con i giocatori deve essere orale e linguaggio incline al personaggio.

Il personaggio deve avere ruolo portante nella storia e una motivazione per dare un numero limitato di aiuti.

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WALKTHROGH ROUTES FINALI

Per creare un buon percorso di gioco è necessario analizzare la struttura base del genere “Punta e clicca” e adattarla in base alle necessità.

WALKTHROUGH

COME COSTRUIRE I PERCORSI Per progettare il walkthrough, ovvero la sequenza di azioni che il giocatore deve fare in ordine cronologico per completare il gioco, è necessario avere in mente che tipo di storia si vuole raccontare e scegliere, di conseguenza, le possibilità che si vogliono offrire al giocatore.

Ideata la storia, è quindi necessario progettare quello che succede prima che i giocatori entrino nella stanza, la prima parte di gioco che serve a introdurre la storia, il punto di svolta da cui si dirameranno le routes di gioco e i finali a cui vanno incontro i giocatori in base alle scelte intraprese.

È consigliabile progettare il walkthrough come una sceneggiatura cinematografica in modo da calcolare in maniera precisa tempi e passaggi del gioco.

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WALKTHROUGH ROUTES

Come precedentemente accennato, le route sono i percorsi alternativi di gioco che possono essere scelti in base all’esperienza che si vuole.

WALKTHROUGH FINALI

I finali sono la parte che più caratterizza l’esperienza.

Devono essere ideate in base alla difficoltà, alla storia che si vuole raccontare e alle scelte a cui deve essere sottoposto il giocatore.

Nelle routes è necessario inserire indizi di backgroud che porteranno al “good ending”.

A seconda delle scelte dei giocatori si possono avere quattro tipi di finali: il “good-ending”, che si ottiene completando tutti gli obiettivi, il true-ending”, che si ottiene quando si completa il gioco, ma non tutti gli obbiettivi , il “bad-ending”, il finale in cui non si esce dalla stanza.

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TRAPPED

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APPLICAZIONE DEL METODO SU UNA STANZA REALE

TRAPPED

Per testare l’applicazione del metodo in un contesto reale è stata ideata “TRAPPED”, una Escape Room in cui vengono sviluppate le potenzialità del metodo unite all’aspetto multimediale delle stanze di fuga.

La stanza è stata progettata per un cliente reale, ovvero “enTRAPment”, quindi, per adempiere alle richieste del committente e restare fedele al metodo alla base della tesi, è stato seguito un percorso di lavoro diviso in fasi.

Si è partiti dalla ideazione della storia, dei personaggi, degli enigmi, delle routes e dei finali; si è passati alla progettazione della bomba, enigma base di una delle routes, di alcuni arredi e della stanza; infine è stato fatto un preventivo dei costi, sono state identificate le professioni coinvolte ed è stato realizzato il trailer promozionale.

“enTRAPment” è un’ agenzia di Escape Rooms che propone stanze diverse dall’ordinario, con puzzles high-tech e walkthrough elaborati in base allo storytelling.

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TRAPPED INTRIGHI E TENSIONE

CAGLIARI - giorni nostri

Uno psicopatico direttore d’albergo, convinto di aver trovato i terroristi che organizzarono l’attentato in cui morì il suo migliore amico cagliaritano, contatta uno di loro minacciando i suoi cari per costringerlo ad invitare i suoi compagni a fare una vacanza a Cagliari e alloggiare nel suo hotel.

Il piano è imprigionare il gruppo e fargli vivere un’esperienza di terrore in un gioco perverso in cui c’è in gioco la loro vita.

L’infiltrato inizialmente è convinto di dover innescare il timer di una bomba e andarsene, ma si renderà conto troppo tardi che sarà costretto a giocare contro i suoi amici per salvarsi.

La trama è stata concepita per contestualizzare il metodo e la localizzazione a Cagliari.

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PERSONAGGI Sono stati identificati tre principali tipologie di personaggio: il sospetto, il giocatore base, la talpa, che ha il ruolo dell’elemento di disturbo, e lo psicopatico, ovvero il ruolo interpretato dal game master per rendere più realistico il gioco.

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SOSPETTO giocatore

È il giocatore “base”: il suo scopo è uscire dalla stanza rispettando il ruolo assegnatogli.

TALPA

giocatore È un elemento di disturbo che, convinto dallo psicopatico, ostacolerà i suoi compagni per poter vincere.

PSICOPATICO

game master Egli è colui che gestisce esternamente il gioco: interagisce con i giocatori spiegando la trama e dando indizi

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CARTE PERSONAGGIO 38

Le carte personaggio sono state studiate come “carte d’identità” per favorire maggiore immersività già prima di iniziare a giocare.

L’esterno presenta le informazioni principali riguardanti la stanza, mentre all’interno sono stati inseriti ruolo, obiettivi e conoscenze personali.

TRAPPED SCADENZA 90 minuti

EMISSIONE enTRAPment

CARTA D’IDENTITÀ

Prima di giocare

Il direttore è convinto che un suo amico sia stato ucciso dai tuoi compagni e ti ha minacciato per portarli nel suo albergo a morire.

Cosa sai

Quando si spengono le luci devi andare ad innescare la bomba che si trova dentro la cassapanca

Oggetti

Nella tua valigia c’è un telefono.

L’app che troverai aperta servirà a risolvere degli enigmi.

TALPA Devi uscire dalla stanza, senza disinnescare la bomba e lasciando dentro i tuoi compagni.

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GAME MASTER Il game master interpreta il ruolo del cattivo che vuole punire i giocatori. È necessario che questo personaggio sia il più caratterizzato perchè serve a reggere tutta la trama.

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PERSONAGGIO

Si parla di uno psicopatico che non si è dato pace per la morte del suo amico e per questo è impazzito; i tratti che lo contraddistinguono sono un modo di parlare teatrale e un tono provocatorio e derisorio verso i giocatori.

COMUNICAZIONE

La comunicazione tra operatore e giocatori sarà attraverso un telefono con il vivavoce attraverso il quale si sentirà la voce dello psicopatico distorta.

GESTIONE

Lo psicopatico odia i giocatori e decide di dare loro un indizio all’inizio di ogni enigma per comunicare che lui li osserva, ma in caso chiedano altri aiuti scalerà cinque minuti per ogni indizio aggiuntivo.

Per agevolare la gestione e la credibilità, l’operatore disporrà di una libreria di file audio preregistrati in modo da avere la risposta pronta per ogni richiesta.

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WALKTHRO PROGETTAZIONE DI ENIGMI E PERCORSI

Il walkthrough della stanza è stato progettato per poter avere la massima sperimentazione su tutto ciò che riguarda l’Escape Room.

Si è partiti dal decidere le tipologie di percorsi ed enigmi, fino ad arrivare a progettare lo svolgimento del gioco in tre fasi per distinguere la tipologia di comunicazione adeguata per ogni momento del gioco.

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OUGH 43

“TRAPPED” è stata progettata con un percorso di tipo lineare, con meta-enigmi per promuovere il lavoro di squadra.

Lo scopo è quello di trasmettere il controllo dello psicopatico sui giocatori attraverso il percorso lineare, con un indizio ad enigma, e offrire un grado di sfida ed interattività alti, grazie all’impiego dei meta-enigmi.

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PERCORSO LINEARE

META-ENIGMA

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WALKTHROUGH 46

L’infografica mostra il percorso totale possibile all’interno della stanza.

Nelle pagine successive si andrà ad approfondire ogni fase.

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FASE 1 - INIZIO La prima fase spiega cosa accade prima di entrare e tutti i passaggi prima di arrivare alla scelta della route da giocare.

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CONSEGNA CARTE PERSONAGGIO una per ogni giocatore

ENTRATA DEI GIOCATORI NELLA STANZA

BOMBA

CODICE

difficile

media

SUONA IL TELEFONO il telefono squilla, ma cade la linea

BOMBA E PANNELLO ELETTRICO SI SPENGONO LE LUCI la talpa si muove per provare a innescare la bomba

l’unico modo per uscire è sbloccare la porta dal pannello di controllo protetto da un codice, che i giocatori possono trovare disinnescando la bomba, oppure cercando le cifre una alla volta

PSICOPATICO il telefono squilla di nuovo, i giocatori rispondono e lo psicopatico spiega la situazione

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FASE 2 - ROUTES 50

Nella seconda fase sono state progettate le due route di gioco: una in cui i giocatori devono disinnescare una bomba per ottenere il codice per uscire e una in cui devono trovarlo cifra per cifra.

SCELTA DELLA ROUTE i giocatori vengono costretti a scegliere come uscire dalla stanza

ROUTE la scelta è irreversibile

BOMBA

CODICE

difficoltà hard

difficoltà base

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PERCORSO BOMBA

1 2 3 4

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aumentata.

restituiranno le

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PERCORSO CODICE

aumentata.

Bisogna inquadrare determinati oggetti tramite l’applicazione, che restituiranno le tessere di un puzzle che una volta risolto mostra la prima cifra.

Nel cassetto di un comodino si trovano un paio di occhiali con le lenti polarizzate, che servono per poter vedere lo schermo della televisione

Nella tv c’è un video in loop di un attentato risalente all’attentato in cui morì l’amico dello psicopatico, durante il quale ogni tanto appare il frame con la cifra .

Dentro lo sportello ci sono sono due torce UV, con le quali bisogna esplorare l’armadio alla ricerca della cifra giusta.

Dentro l’armadio di trova un appendiabiti, sul quale vanno appesi i cappotti nel giusto ordine per far aprire uno sportello.

Sotto il cuscino del divano c’è un sensore che apre uno sportello nel muro se qualcuno ci si siede sopra.

Sotto la scrivania è situato un interruttore a pressione che accende la lampadina dietro lo sportello.

Una volta spente le luci sarà possibile vedere l’ultima cifra proiettata nel muro.

FASE 3 - FINALI I finali rispecchiano la struttura del “Punta e clicca” con la possibilità di avere le tre tipologie di finale a seconda del livello di completamento dell’esperienza.

GOOD ENDING

È il finale che permette di salvare se stessi e i propri compagni e di trovare tutti i riferimenti della storia che servono al completare il gioco al 100% .

Scoppia la bomba per lo scadere del tempo.

BAD ENDING

Si sbaglia a disinnescare la bomba e scoppia.

Facendo la route del codice, la talpa riesce ad uscire e rinchiudere i suoi compagni.

TRUE ENDING

È il finale di mezzo, in quanto ci si salva, ma facendo esplodere l’albergo; inoltre, non è possibile scoprire tutta la storia e il gioco non si può considerare del tutto completo.

IN DEFINITIVA

È stato dimostrato che il metodo permette di costruire un prodotto funzionale e incline alle richieste di un committente.

IL METODO FUNZIONA?

Partendo dalla storia e progettando gli elementi seguendo l’ordine delle fasi, è stato possibile creare un contesto plausibile di gioco e un percorso logico che collega le componenti, che si sono “contaminate tra loro” creando continuità e immersività. È necessario ricordare che per utilizzare il metodo vanno studiati i principi fondamentali della cinematografia, che viene impiegata per la costruzione della storia e dei personaggi, del gioco di ruolo, che serve a creare ruoli funzionali al gioco e interazione tra il Game-Master e i giocatori, e il game design, per progettare le diramazioni della storia in routes giocabili e finali plausibili nel contesto.

Gaia Maria Sitzia Corso Arti visive e multimedia Anno Accademico 2017/2018

Ideazione di un metodo di progettazione per Escape Room, basato su cinema, gaming e sistemi interattivi.