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Panoramica dei vigneti a Dolegna del Collio

IN CAMPER FRIULI VENEZIA GIULIA
Una guida alla scoperta di scenari inattesi tra mare e montagna, percorrendo vie antiche e snodi che non conoscono confini. Ad aspettarvi c’è l‘accoglienza senza tempo dei piccoli borghi, il brivido delle passioni outdoor, il fascino delle città d’arte.
Tutto l‘anno, lasciatevi ispirare da eventi, curiosità del territorio, dalla voglia di condividere sapori e conoscere antichi saperi. In coppia, in famiglia, con gli amici, anche quelli a quattro zampe, per una vacanza in totale sicurezza e libertà!
Iniziate qui il vostro viaggio in camper, tra suggestioni itineranti alla riscoperta di tradizioni, saperi e sapori.
Prendete nota dei vostri luoghi del cuore e portate a bordo tutte le emozioni del Friuli Venezia Giulia!
DA NORD A SUD DALLE MONTAGNE AL MARE
Montagne, colline, mare. In un solo itinerario cambierete più volte scenario per incontrare tutta la varietà del Friuli Venezia Giulia. Se i rilievi della Carnia offrono un’infinità di escursioni e di esperienze da vivere nel verde, i suoi borghi aprono le porte alla tradizione artigiana e ai grandi sapori. Tra pianura e collina vi aspettano i percorsi del gusto e, in vista del mare, un maestoso castello e una baia bellissima in cui rigenerarvi al sole.

Panoramica sui laghi d’Olbe

PARTE 1
A SPASSO TRA LE MONTAGNE
Partite da Sappada per un giro in Carnia che comprende Forni Avoltri, la magica Val Pesarina e si spinge a est fino a lambire il massiccio dello Zoncolan. Puntate poi a nord verso il confine con l’Austria sulle tracce degli
itinerari della Grande Guerra e tornate a ritroso seguendo il corso del torrente But per una sosta a Sutrio e una pausa di benessere ad Arta Terme
Cosa fare e vedere Sappada, tra i Borghi più belli d’Italia, vi aspetta con i suoi 1.250 metri di quota e le sue quattordici borgate custodite dalle Dolomiti. Per una passeggiata scegliete Sappada Vecchia – Plodn che si sviluppa nella parte alta dell’abitato tra le antiche abitazioni in legno costruite con la tecnica del Blockbau. Dal paese partono numerosi itinerari. Tra i più iconici quello che porta in Val Sesis alle sorgenti del Piave;
percorretelo a piedi o in bici (o con un servizio navetta) e pianificate una sosta di gusto presso una malga che produce formaggio. Potrete anche scegliere un’escursione in quota verso i rifugi in cui assaggiare i piatti tipici della tradizione o la salita ai laghi d’Olbe e al Monte Peralba, come un’uscita di nordic walking, mountain bike, e-bike o trekking accompagnati dagli istruttori locali.
In inverno godetevi la magia della neve esplorando i pendii delle Dolomiti con le ciaspole o in motoslitta e divertitevi lungo le piste di sci alpino: dai campetti per i principianti alla pista nera Col dei Mughi, sulla

L’ITINERARIO IN PILLOLE
Partenza: Sappada
Arrivo: Baia di Sistiana
Lunghezza: 245 Km
Tappe: 16
Ideale per: 10/12 giorni
Pista del 2000 o su quella del Monte Siera o di pian dei Nidi. 15 minuti di guida e 11 km di strada vi porteranno a Forni Avoltri lungo le rive del torrente Degano, ai piedi del Monte Coglians, la vetta più alta della regione. I due nuclei che compongono l’abitato tradiscono le sue origini di centro minerario; a Forni si fondevano infatti i minerali estratti mentre ad Avoltri vivevano le famiglie dei minatori. Qui sarete immersi nel silenzio e nella natura incontaminata; con un trekking raggiungerete i rifugi in quota e le trincee della Prima Guerra Mondiale. Con una passeggiata potrete scoprire l’Oasi Faunistica e il Lago di Bordaglia dove vivono ermellini, marmotte, cervi, caprioli e aquile o le antiche miniere abbandonate del Monte Avanza.
La SR355 vi porterà poi a Comeglians dove svoltare a destra in Val Pesarina fino a Pesariis dove arriverete

dopo 22 km e circa 30 minuti. Protetta a Nord dalle rocciose Dolomiti Pesarine e a sud da montagne più dolci che la separano dalla conca di Sauris, la vallata è conosciuta come “Valle del Tempo”; custodisce e tramanda dal 1600 la tradizione orologiaia. Passeggiate nel borgo per scoprire gli orologi sulle facciate delle case e fate visita ai mastri orologiai per

restare strabiliati dalla loro arte...
Tornati in camper muovetevi in direzione Comeglians (18 km, 25 minuti) che nelle sue borgate conserva palazzi storici come Cjase Boter e palazzo Di Gleria e proseguite fino a Ravascletto (6, 5 km, 10 minuti), “Borgo Autentico d’Italia”, perfetto anche solo per una sosta in famiglia nei pressi del laghetto al margine del bosco. Se siete fanatici della bici, cimentatevi nella “Panoramica delle Vette”, una strada di 35 km che si snoda in quota; oltre a essere la carrozzabile più alta del Friuli Venezia Giulia, richiede grande attenzioni per le forti pendenze in discesa che mettono a rischio i freni. Oltre ai tanti sentieri, sia in estate che in inverno potrete salire in funivia fino ai 1740 metri del Monte Zoncolan, con i suoi 24 km di piste adatte a tutti e un bike park con vista a 360° sulle Alpi Carniche e le Dolomiti Friulane.
Solo un brevissimo tratto per scoprire i tesori di un’altra piccola ma preziosa perla: Cercivento (6 km, 10 minuti).
Rifugio Marinelli, Forni Avoltri
Questo borgo di montagna con abitazioni del XVI secolo dai caratteristici loggiati ospita, lungo le vie del paese oltre trenta opere tra dipinti, mosaici, affreschi e riproduzioni in fotoceramica, raffiguranti scene della Bibbia. 2 km vi porteranno a incrociare la Statale 52 dove, svoltando a sinistra, dopo 9 km e 10 minuti sarete a Timau. Qui visitate il piccolo museo della Grande Guerra e il monumento alle Portatrici Carniche, dedicato alle donne della Carnia che fornivano cibo e materiale bellico agli uomini impegnati sul fronte alpino. In zona non perdetevi il Fontanòn, sorgente carsica del But e le grotte di Timau, un sistema di cunicoli un tempo al servizio delle vecchie miniere. Di nuovo in viaggio iniziate la “discesa” verso valle con una sosta a Sutrio (9 km, 10 minuti) da cui parte la strada che
IL CAMMINO DELLE PIEVI
Borghi di montagna, vallate, e 10 Pievi storiche (concentrate nel tratto tra Imponzo e Forni di Sotto) sono il filo lungo cui scorre il Cammino delle Pievi, un lungo itinerario di 260 km che potrete percorrere a piedi in bici o a cavallo. Suddiviso in 20 tappe comprende i territori dell’alta Val But, della Val Pontaiba e della Val d’Incarojo con
sale al Monte Zoncolan salita fattibile in camper ma è da preferire la salita in funivia da Ravascletto).
In paese fate un giro nel centro storico tra i vicoli lastricati e le case in pietra che ospitano le botteghe artigiane d’intaglio e scultura, vera eccellenza nell’artigianato del legno. Di
partenza da Imponzo di Tolmezzo e arrivo a Zuglio. Il suggerimento è affrontarlo nella bella stagione, tra la primavera inoltrata e l’autunno che coincide con il periodo di apertura di rifugi, malghe e agriturismi in cui fermarsi per la notte. Vi guideranno un segnavia giallo e cartellini con logo e freccia direzionale, e i segnavia del CAI.
passaggio in settembre non mancate la manifestazione “Magia del legno”, in cui ammirare e acquistare oggetti e mobili della produzione locale; nel periodo natalizio, grazie all’iniziativa “Borghi e Presepi”, l’abitato si veste a festa e tra le vie numerose scene della natività.

Funivia Ravascletto - Zoncolan

Arta Terme dista solo 7 km e sarà pronta a coccolarvi; non solo con le tante proposte escursionistiche tra malghe e rifugi ma soprattutto con un moderno centro wellness che propone gli effetti benefici delle acque dell’antica fonte Pudia, già conosciuta in epoca romana. Rigeneratevi!
PARTE 2
GLI ULTIMI RILIEVI, LE COLLINE E IL MARE
Tolmezzo e Venzone sono la porta verso nuove esperienze tra collina e pianura per deliziare il palato lungo l’itinerario, come a Cormòns, passeggiare vista mare o riposarsi in spiaggia, come a Sistiana
Cosa fare e vedere
La vallata si allarga e incontra il Tagliamento a Tolmezzo a 9 km e una dozzina di minuti da Arta Terme; scopritene il
suggestivo centro storico con la quattrocentesca chiesetta di Santa Caterina e Casa Janesi, il settecentesco Duomo di San Martino e il prezioso museo carnico delle Arti e Tradizioni popolari “Michele Gortani”. Venzone (18 km, 20 minuti) vi accoglierà invece con le sue mura medievali. Nel borgo non perdetevi il Duomo di Sant’Andrea, la misteriosa Cappella di San Michele e il palazzo gotico-veneziano che ospita il Municipio.
Di passaggio in autunno, se siete amanti delle due ruote a motore, fate un salto alla Pasticceria d’Altri Tempi per gustare l’originale barretta del ciclista.
Da Venzone a Nimis vi aspetta un trasferimento di 25 km e 30 minuti lungo le SS13 e SS356. Il territorio prevalentemente collinare e con diversi punti panoramici, si presta per un giro in MTB.
Pronti per un assaggio di prodotti locali? Un’ottima degustazione vi attende in distilleria dove assaggiare le grappe tra cui la grappa Ramandolo Classica, l’acquavite d’uva Fragolino o di Ciliegie e il vino Ramandolo. Se amate i formaggi, allungate la strada e salite verso Taipana e fino alla località Zore (15 km, 25 minuti, ultimo tratto di strada stretto). Incontrerete un allevamento di capre all’interno di un’azienda agricola con un punto vendita ben fornito di formaggi tradizionali come la caciotta caprina, il caprino morbido e quello stagionato.
40 km e 50 minuti di spostamento vi porteranno a Cormòns ai piedi delle dolci colline del Collio, al cospetto di un’altra imperdibile specialità: il prosciutto di Osvaldo, un crudo in produzione limitata dal gusto particolare, da assaporare solo qui.
Sentiero Rilke, vista Castello di Duino
Le cantine invogliano a una sosta e il centro a una passeggiata fino al Duomo di San Adalberto che domina il borgo, alla chiesa di Rosa Mistica Santa Caterina e al teatro. Fate poi un salto all’Enoteca regionale di Cormòns, per una degustazione di vini accompagnati da un buon tagliere di prosciutti e formaggi. Se avrete esagerato, uscendo vi troverete proprio di fronte a un punto di noleggio bike e non vi resterà che saltare
in sella e pedalare alla scoperta del territorio. 15 km e 20 minuti vi separano dal Sacrario di Redipuglia, l’immensa opera dedicata ai caduti della Grande Guerra che custodisce i resti di 100.187 soldati caduti nelle zone circostanti. 20 km e altrettanti minuti vi porteranno sul mare, al Castello di Duino frequentato nel Settecento da ospiti di prestigio come la Principessa Sissi, Johann Strauss e Gabriele d’Annunzio. Potrete ammirare oltre 18 sale, la Scala del Palladio, il forte-
piano su cui suonò Liszt e un incantevole panorama sul golfo.
Se non sarete ancora sazi, percorrete i 1700 metri del sentiero Rilke che permette di accedere alla Riserva naturale da Sistiana o da Duino e si snoda in falsopiano rivelandosi un percorso adatto a tutti. L’ultima sosta è di totale relax sulle spiagge che si allungano dal borgo marinaro di Duino a Sistiana (3,5 km di distanza) dove non manca un camping per la vostra sosta.






A TUTTA MONTAGNA DALLA CARNIA AL TARVISIANO
Da est a ovest al cospetto delle grandi montagne del Friuli Venezia Giulia lungo un itinerario in due macro-tappe da vivere in estate quanto in inverno, dalle Dolomiti Friulane alle Alpi Giulie. Potrete così immergervi nei suoni e nei profumi dei boschi, rinfrescarvi nelle acque smeraldine dei torrenti e camminare o pedalare prima di ritemprarvi al sole sui prati o sulla neve in un magico relax che continua a tavola con i prodotti della tradizione e una cucina straordinaria.

L’ITINERARIO IN PILLOLE
Partenza: Forni di Sopra
Arrivo: Altopiano del Montasio
Lunghezza: 185 Km
Tappe: 10
Ideale per: 10/12 giorni

PARTE 1
TUTTO IL BELLO DELLA CARNIA
Programmate qualche giorno a Forni di Sopra e nella sua vallata per immergervi nella magia delle Dolomiti Friulane Poi salite a Sauris e aggiungete un lago azzurrissimo, nuove esperienze e sapori da cui difficilmente vi separerete...
Cosa fare e vedere
Iniziate l’itinerario da Forni di Sopra con le sue antiche case in legno e pietra che occupano un’ampia conca assolata. Dal cuore del borgo fino alla borgata Cella ammirate i tredici “muri parlanti”, con altrettante pitture murali sulle abitazioni che raccontano storie e mestieri dei suoi abitanti. Escursionismo, mountain bike, nordic walking e alpinismo sono solo alcune tra le attività per i mesi caldi mentre in inverno vi aspettano le piste innevate per lo sci di fondo, la discesa e lo snowboard con un baby snow park e la scuola di sci. Se siete sportivi misuratevi sulla palestra di
roccia mentre se vi piace l’idea di coccolarvi, scegliete il centro wellness con un percorso Kneipp e laguna con gioco d’acqua e scivolo. Se viaggiate con la famiglia sperimentate una passeggiata con gli asini alla scoperta della natura o tuffatevi nel Fantasy Park, perfetto per il divertimento dei bimbi sia nella stagione estiva (gonfiabili, reti elastiche e discesa in ciambellone), sia in quella invernale con una pista per slittini e bob. Lasciatevi poi intrigare dall’orto botanico e dal percorso natura “I Sensi delle Dolomiti” per scoprire i segreti dei boschi attraverso il gioco e i 5 sensi.


Con le seggiovie Varmost potrete raggiungere in estate la malga Varmost e in inverno arrivare fino a quota 2000 metri. Le rovine del Castello di Sacuidic sorgono su uno sperone roccioso che domina il fiume Tagliamento e potrete raggiungerle da Forni di Sopra con una piacevole passeggiata. Il significato del suo nome “luogo di vedetta” o “luogo del diavolo”, renderà ancor più suggestivo il tuffo nella storia che per queste mura terminò con un incendio alla fine del XII secolo, teso a sgominare un’attività clandestina di contraffazione di monete.
Avvicinandovi a Forni di Sotto che dista appena 9 km, potrete scegliere tra due passeggiate magiche da fare in compagnia dei più piccoli: il sentiero “Il Villaggio degli gnomi” che si snoda nei boschi del fondovalle con partenza da Sant’Antonio (2 km prima di Forni di Sotto), e
il percorso “Il Bosco Incantato” con partenza da Borgo Vico. Raso al suolo dai nazisti nel 1944, Forni di Sotto conserva del suo passato le fontane delle tre borgate attorno alle quali è stato ricostruito. Le guide del centro Parco delle Dolomiti Friulane sapranno suggerirvi i percorsi da non perdere; una
passeggiata fino ai margini del paese vi condurrà invece alla chiesetta di San Lorenzo con i suoi preziosi affreschi e il piccolo campanile a vela. Scendete per 13 km (15 minuti) lungo la comoda SS52 fino ad Ampezzo (area sosta) dove imboccare la SP73 che in salita porta al lago e ai 1.200 metri del
I KRAMPUS, CREATURE MITICHE
Narra la leggenda che le origini dei Krampus siano da ricercarsi nel precristianesimo, tempi lontani in cui giovani più coraggiosi si camuffavano con pellicce, piume, pelli e corna di animali per fare scorrerie nei villaggi vicini. Fu così fino a che un demone (riconoscibile per le zampe di capra), si infiltrò tra loro e fu sconfitto dal Vescovo di Myra.
Da allora, tra leggenda e tradizione, i Krampus tornano a sfilare ogni anno in lunghe e spaventose processioni al lume di lanterna nella notte della vigilia di San Nicolò, guidati proprio dalla figura del Vescovo. Non più con l’intento di derubare, ma per punire i “bambini cattivi”, mentre San Nicolò sfilando, ricompensa con i suoi doni quelli “buoni”.
Lungo il giro delle malghe di Sauris
borgo di Sauris dopo 14 km e mezz’ora di tragitto.
Perdetevi tra i vicoli alla scoperta dei suoi meravigliosi edifici. I più antichi e tipici oggi restaurati, sono realizzati con legno e pietra con la tecnica del Blockbau, ossia con l’utilizzo di tronchi interi, incastrati tra loro agli angoli; le balconate arricchite dai gerani colorati e le geometrie curate delle legnaie nascondono botteghe artigiane per l’intaglio, la lavorazione del legno e la tessitura su telai a mano. Vi aspettano anche i piccoli musei come il Centro Etnografico di Sauris dove immergervi nella cultura e nelle tradizioni di questa comunità.
Nelle borgate non mancate la visita al Santuario di Sant’Osvaldo a Sauris di Sotto e la chiesa di San Lorenzo a Sauris di Sopra.
Se passate per Carnevale scoprirete una delle tradizioni più affascinanti che porta per le strade le tipiche maschere intagliate nel legno in un variopinto corteo che muove da Sauris di Sopra a Sauris di Sotto alla luce delle lanterne.
Un passo fuori dai borghi potrete vivere nuove esperienze: il trekking e la mountain bike lungo il fitto intreccio di sentieri, mulattiere e sterrate che collegano borghi, stavoli e malghe, o escursioni a cavallo nella natura anche per i più piccoli con brevi passeggiate nel bosco adiacente al maneggio. Potrete inoltre godere delle acque azzurrissime del Lago di Sauris per la pesca sportiva, un giro in canoa o in SUP, passeggiate a piedi e itinerari in MTB; se siete alla ricerca di emozioni forti, scegliete la Sauris Zipline, un volo lungo 2,5 km che sfiora i 100 km orari da vivere sospesi a più di 1000
metri di altezza tra il bosco e il Lago di Sauris, per ammirare il panorama da un angolo davvero “speciale”. In inverno godetevi le due ski area con le piste esposte al sole! A Sauris di Sopra potrete cimentarvi su piste medio difficili e i principianti potranno provare le prime sciate sul campo scuola, mentre a Sauris di Sotto vi aspetta un’affascinante pista adatta a tutti con illuminazione notturna. Preferite lo sci di fondo? Per voi ci sono l’anello “Plotze” ai piedi del maestoso monte Bivera e l’anello Untervelt in località Velt. E poi sci alpinismo, nordic walking, ciaspole e tour in motoslitta anche sotto le stelle... Non ripartite senza aver assaggiato e fatto scorta di sapori. Su tutti il prosciutto di Sauris IGP che deve il suo inconfondibile sapore all’affumicatura con il legno di faggio o i formaggi di malga affinati e stagionati in quota. Quel che vi sorprenderà sono la Zahre Beer, una birra integrale, non pastorizzata né filtrata in versione rossa, alla canapa, e
affumicata, e la trota affumicata allevata nella purezza delle acque di risorgiva e affumicata secondo l’antica tradizione locale.
PARTE 2
IL TARVISIANO
Arrivate a Tarvisio abbracciata da un’immensa foresta e da un comprensorio dove, nella bella stagione quanto in inverno, non manca davvero nulla. Esplorate poi gli affascinanti dintorni: i laghi di Fusine, le Cave di Predil, la minuscola Sella Nevea e l’altopiano del Montasio
Cosa fare e vedere
Viaggiate da ovest a est prima sulla SS52 e quindi sulla A23 prevedendo uno spostamento di 1 ora e 30 minuti per colmare circa 95 km. A ridosso del confine con Slovenia e Austria, in un vivace crocevia di lingue, culture e sapori, vi aspetta Tarvisio, immersa nei boschi delle Alpi Giulie, impreziosita dalla più grande Foresta demaniale italiana che si estende per 24.000 ettari. Nel comprensorio sono

Yoga - Laghi di Fusine, Tarvisio
molti i sentieri per il trekking, la mountain bike o una gita a cavallo. Se volete colmare comodamente la salita, approfittate della telecabina del Monte Lussari che vi porterà fino ai 1780 metri dove visitare il Santuario, godere di una vista a 360° e partire alla volta di malghe e rifugi. Preferite divertirvi sui pedali? Provate il bike park dell’Angelo con 3 percorsi che dalla stazione a monte della seggiovia si tuffano verso il fondovalle. Sempre sui pedali ma questa volta su strada - e solo se siete allenati - potrete vivere una grande avventura ciclistica ricalcando una tappa del Giro d’Italia con la salita di 7 km e 900 metri di dislivello fino al Monte Lussari. In bici potrete anche percorrere un tratto della ciclovia Alpe Adria ( 400 km da Salisburgo a Grado) il cui tratto italiano inizia proprio a Tarvisio ricalcando un tracciato in parte su sedimi di ferrovie dismesse; la ciclovia è ben servita dai treni
e vi permetterà di rientrare nei luoghi dove avete lasciato il camper.
Se viaggiate in famiglia, sul fondovalle, c’è il Fun Park per i più piccoli con tante attrazioni, tra cui il bob su rotaia e la fantastica zipline.
Per l’inverno preparate sci, tavola e ciaspole per scatenarvi su 24 piste servite da 13 impianti e 44 km di tracciati per il fondo.
Per un’emozione unica, provate l’ebbrezza di una slitta trainata dai cani attraverso i candidi paesaggi innevati.
Un catino di montagne protegge la conca che ospita i laghi di Fusine che distano da Tarvisio 11 km (parcheggio al termine della strada). Da qui, a piedi lungo la carrareccia potrete raggiungere il rifugio Zacchi, ottimo punto di ristoro, che domina la zona. L’aspetto placido del verde e delle fioriture nei mesi estivi si contrappone ai mille cristalli di ghiaccio disegnati sui laghi in inverno in uno degli angoli più
freddi d’Italia da scoprire nella neve con sci o ciaspole. Tornati a Tarvisio rimanete sulla SS54 fino a raggiungere le Miniere di Raibl in località Cave del Predil (18 km, 25 minuti).
La miniera, per secoli una delle più importanti in Europa per l’estrazione di piombo e zinco, è un reticolo di 120 km di gallerie su 19 livelli che scendevano fino a una profondità di 520 metri; potrete scoprirle a piedi o a bordo di un trenino elettrico e completare il tour del Parco Geominerario di Raibl, con la visita al museo.
Dopo 2 km sarete al Lago di Predil perfetto per una sosta al sole sulle spiaggette erbose, una pagaiata, un po’ di divertimento sulle bici d’acqua o per praticare windsurf.
Vi aspettano quindi 10 km in camper per raggiungere Sella Nevea. In estate la telecabina vi porterà a 1850 metri di altezza dove partono sentieri, percorsi per la MTB, ci sono falesie per l’arrampicata e il rifugio Gilberti

dove gustare un buon piatto tipico. Per i più giovani il Parco Avventura offre cinque percorsi acrobatici tra gli alberi mentre in inverno, una funivia e la telecabina, vi porteranno a 2000 metri, dove praticare lo sci e lo snowboard immersi in uno scenario mozzafiato.
Da Sella Nevea una deviazione di 7 km vi porterà nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie, alla meravigliosa cascata del Fontanone di Goriuda. Qui le acque gelide precipitano dall’alto di una grande cavità
rocciosa dando vita a una cascata che si getta in un piccolo specchio d’acqua cristallina. Un breve sentiero vi permetterà di aggirare il laghetto portandovi tra sbuffi d’acqua proprio nella grotta per ammirare la cascata da dietro. Tornate a ritroso sulla SP76 fino a Sella Nevea dove svoltare a sinistra al tornante con le indicazioni Altopiano del Montasio; ai 6 km di discesa dovrete aggiungerne quasi altrettanti di salita prestando attenzione alla strada stretta
con alcuni tratti di pendenza. Il consiglio è salire nei momenti di minor traffico evitando incroci con altri mezzi. Tra i pascoli circondati da un imponente anfiteatro di montagne non perdetevi il giro delle malghe, un itinerario ad anello di 12 km (e 400 metri di dislivello) con una sosta alla malga Montasio per far felice il palato; per gustare un buon piatto e la vista sulla catena del Monte Canin camminate invece fino al rifugio Di Brazzà.






OUTDOOR TRA NATURA E BORGHI
Scoprite il Friuli Venezia Giulia in maniera attiva attraverso i suoi straordinari paesaggi.
Respirate i profumi dei boschi in sella alla bici e le acque cristalline del Tagliamento in kayak; spiccate il volo in parapendio o assaporate i magredi a cavallo. Rilassatevi poi passeggiando nei borghi a caccia dei sapori unici di questa terra e muovetevi verso sud. Vi aspettano un tramonto sulla Laguna di Marano e tanto relax sulle spiagge dorate del litorale.

Volo libero, Lago di Cavazzo

PARTE 1
IL LAGO DI CAVAZZO
E GEMONA DEL FRIULI
Iniziate la vostra esplorazione outdoor dal meraviglioso Lago di Cavazzo e proseguite verso Gemona del Friuli
Trekking, bici e un volo in parapendio vi faranno godere di tutta la natura della zona.
Cosa fare e vedere
Il Lago di Cavazzo vi aspetta immerso nel bosco e un campeggio sulle rive sarà il vostro approdo sicuro. Per gustare il paesaggio dall’alto, risalite gli oltre 1000 metri del Monte Festa fino all’omonimo Forte della Prima Guerra Mondiale da cui godere di un panorama impagabile; potete scegliere la bici o un trekking di circa 2 ore lungo una mulattiera o un sentiero. Per la vostra due ruote un percorso adatto a tutti si snoda lungo la sponda ovest del lago e, se avete gamba, potrete estenderlo fino a compiere un itinerario ad anello di circa 32 km che tocca il Tagliamento
e il borgo di Venzone. All’aria aperta potrete anche rilassarvi noleggiando un kayak o un pedalò e lasciarvi incantare dai riflessi dell’acqua.
Soli 12 km e 15 minuti di strada vi separano da Gemona del Friuli. Dal centro potrete arrivare ai 1372 metri del Monte Cuarnan che domina la pianura friulana in poco meno di 5 ore di trekking ma, se vi “bastano” una breve sgambata e un panorama esagerato, salite fino alla malga Cuarnan (strada non consigliata in camper, stretta con numerosi tornanti) per proseguire poi a piedi per circa 1 ora di camminata. Vi piacerebbe qualcosa di unico?

L’ITINERARIO IN PILLOLE
Partenza: Lago di Cavazzo
Arrivo: Lignano Sabbiadoro
Lunghezza: 180 Km
Tappe: 12
Ideale per: 8/10 giorni

Spiccate il volo con un lancio in parapendio: la scuola di Volo Libero Friuli vi aspetta per un volo turistico mozzafiato in tandem biposto. A Gemona rilassatevi poi con un giro nel medievale centro storico a naso in su tra i palazzi affrescati di via Bini e fino alle maestose architetture romanico-gotiche che contraddistinguono il Duomo di Santa Maria Assunta.
PARTE 2
DAL TAGLIAMENTO AI MAGREDI
Preparatevi a un’esperienza outdoor sulle acque cristalline del Tagliamento, a due borghi dai sapori unici per scoprire poi i Magredi in sella a un cavallo.
Cosa fare e vedere
22 km e poco più di 30 minuti in direzione sud vi porteranno al centro sportivo in località

Pontaiba dove incontrare sua maestà il Tagliamento Rilassatevi sulle rive o approfittate della Scuola Kayak & Rafting Friuli per scivolare sull’acqua a bordo di un kayak o prenotare un’escursione in gommone; potete scegliere tra diversi gradi di difficoltà, anche per bambini e principianti. Se tanta attività ha stuzzicato il vostro appetito, saltate in camper e, a soli 10 km di distanza e pochi minuti di strada, sarete sulla collina su cui si adagia San Daniele del Friuli, patria di uno dei sapori italiani e internazionali di eccellenza, il Prosciutto di San Daniele
DOP. Risultato di una tradizione che si tramanda nel tempo e di un microclima unico, vi aspetta per un assaggio e un acquisto in uno dei prosciuttifici della zona. La prossima sosta dista circa 30 minuti e 23 km che vi porteranno fino al piccolo borgo di Toppo, uno dei Borghi più belli d’Italia in Friuli.
Sulle acque del fiume Tagliamento
Degustazione prosciutto di San Daniele

Diviso nei due nuclei storici, dei masi di Toppo e della borgata di Pino ai piedi del castello, è perfetto per una passeggiata e uno spuntino in cui assaggiare il morbido formaggio salato della Val Cosa.
Sulla strada verso i Magredi, tappa d’obbligo è senza dubbio Spilimbergo, recentemente riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia situato sulla sponda del fiume Tagliamento, a cui arriverete con un breve trasferimento di 14 km lungo la SP22. Con una visita guidata o con l’audioguida scoprite il suo centro storico, il castello, il Duomo e il palazzo di Ercole. Sotto la Loggia del Comune, a memoria dell’anima commerciale di questo centro, è ancora visibile su un pilastro l’incisione della macia, l’unità di misura utilizzata per la vendita delle stoffe che ogni anno rivive in agosto durante la Rievocazione Storica. Prima di ripartire, non tralasciate una visita all’importantissima Scuola dei Mosaicisti del Friuli.
Un ultimo piccolo spostamento di 15 minuti porta verso Vivaro che dista soli 13 km.
Qui potete vivere un’autentica farm experience a contatto con la natura sterminata dei Magredi. Esplorateli in modalità slow certamente a piedi o in
bici ma anche a cavallo, sempre con binocolo o macchina fotografica a portata di mano perché l’avvistamento di animali da queste parti, non è per nulla raro!
PARTE 3
TRA LA PIANURA E IL MARE
Puntate il muso del camper verso sud, fate sosta nei borghi di pianura tra castelli e sapori, e lasciatevi quindi avvolgere dall’azzurro della laguna di Marano e dal mare, dal rosso dei tramonti e dall’oro luccicante delle spiagge.
Cosa fare e vedere
L’itinerario continua in direzione sud con una prima sosta dopo soli 11 km tra le vigne di San Martino al Tagliamento
I MAGREDI: LA STEPPA FRIULANA
10.000 ettari di natura a tratti selvaggia, 12 comuni e un enorme patrimonio faunistico. I Magredi, territorio particolarissimo dell’alta pianura friulana tra i greti dei torrenti Cellina e Meduna, sono un paesaggio che sorprende. L’origine dialettale del termine magredo significa proprio “terra magra”, e descrive questo ambiente arido e sassoso dove, particolarmente in estate, anche le distese erbose appaiono secche e richiamano alla mente le grandi steppe dell’Europa orientale.
LA FAUNA
Brulle e affascinanti, queste terre silenziose sono perfette per essere scoperte a piedi ma anche in bici o a cavallo. Raccontano una flora unica
e sono inaspettatamente popolate da una grande varietà di animali tra cui rettili e piccoli mammiferi come lepri, conigli selvatici, volpi, tassi e caprioli ma anche da uccelli predatori come gheppi e poiane.
LA FORMAZIONE DEI MAGREDI
I Magredi si sono formati per via dell’incessante opera dei torrenti Cellina e Meduna che, dalla montagna, hanno trasportato a valle e depositato lungo il loro corso quei detriti che oggi formano questa grande distesa ghiaiosa priva d’acqua. Eppure la regione è tra le più piovose d’Italia e l’acqua c’è; semplicemente scorre sotto per via della natura molto permeabile del terreno.
Palazzo di Sopra - Spilimbergo
nella zona DOC Friuli Grave, per una degustazione immersi tra i filari e una visita in cantina.
Proseguite facendo tappa in altro piccolo e delizioso borgo: Valvasone. Lo raggiungerete percorrendo la SP37 in una manciata di minuti da San Martino al Tagliamento che dista appena 3,5 km. La chicca è piazza Castello dove sarete al cospetto della storia e dell’imponente sagoma del Castello; poco distante, abbracciato da belle case porticate, c’è il Duomo in cui ammirare uno splendido organo dipinto del ’500. Da vedere è anche l’antico convento mentre, da respirare, resta tutta la suggestione dei vicoli che danno vita alle contrade e riportano indietro nel tempo.
Scendete percorrendo la SP56 fino a incrociare la SS14 poco prima di Palazzolo dello Stella. Per arrivare a questo

bivio calcolate circa 30 minuti di trasferimento e 33 km di distanza. Qui potrete scegliere se “tirare diritto” verso il mare approdando a Lignano Sabbiadoro o esplorare la Riserva Naturale Foci dello Stella dove il fiume termina il suo corso abbandonandosi alla placida Laguna di Marano. L’ideale, ovviamente, è
percorrere entrambe le strade! Iniziate allora con una svolta a sinistra verso Palazzolo dello
Stella dove potrete anche sostare in una tranquilla area attrezzata a un passo dal fiume (ca 800 mt dal bivio). Imboccate poi a sinistra la SP122 che lascia le case per attraversare i campi e raggiungere, dopo 9 km e 15 minuti di strada, la Bilancia di Bepi. Vi aspetta una storica palafitta sul fiume con un grande bilancione (una rete da pesca di 25 mq) in cui oggi come 40 anni fa, è possibile assistere alla pesca e gustare le specialità fresche cucinate nel parco adiacente.
Immersi nella Riserva
Regionale Naturale Foci del Fiume Stella non vi resta che tuffarvi nella natura con un’escursione in bici o una gita a cavallo lungo l’argine della laguna ma soprattutto esplorare l’area in kayak o con un tour guidato in barca lungo il fiume

La Bilancia di Bepi
Laguna di Marano
Stella e fino alla Laguna di Marano. Racchiusa tra la lingua di terra su cui è distesa Lignano Sabbiadoro e la Laguna di Grado, protetta dal mare grazie alla presenza di alcune isolette, la laguna è un’area ricca di vegetazione e di fauna. A renderla ancor più singolare sono i casoni, gli antichi capanni da pesca in legno con i tetti in canna palustre, tutti da vedere! Le spiagge di Lignano sono decisamente a portata di mano in barca ma, se vorrete raggiungerle con il vostro
camper, dovrete tornare fino al bivio di Palazzolo dello Stella e prendere a sinistra la SP56 che in 20 km vi riporta al mare. A Lignano Sabbiadoro troverete camping per la vostra sosta e una lunghissima spiaggia dorata. Sdraiatevi al sole o passeggiate immersi nella pineta se siete in cerca di relax, oppure scatenatevi nello shopping tra i negozi alla moda e divertitevi con le tante occasioni per vivere la notte!







Lignano Sabbiadoro
GORIZIA E DINTORNI
COLLINE, RISERVE E NATURA

Emozioni e sapori si fondono in questo itinerario che prende il via da Nova Gorica - Gorizia, Capitale Europea della Cultura 2025 Brevi trasferimenti vi porteranno a toccare un panorama collinare profumato di rose e ai sapori dei borghi di pianura tra cultura e arte. Due angoli segreti vi ospiteranno per esperienze a contatto con la natura e un’ultima tappa aprirà uno scorcio sul mare e sulle spiagge più assolate della regione, quelle della splendida Grado.
Il Castello di Gorizia

L’ITINERARIO IN PILLOLE
Partenza: Gorizia
Arrivo: Grado
Lunghezza: 90 Km
Tappe: 8
Ideale per: 6/7 giorni
PARTE 1
TRA BORGHI E SAPORI
Tre borghi e un’abbazia vi aspettano per un affascinante giro tra storia e cultura (quasi tutto) in pianura.
Cosa fare e vedere
Il castello, l’Isonzo, arte e cultura, il merletto, i sapori, la Grande Guerra, il confine. Partite proprio da qui, da Gorizia
Appartenuta per lungo tempo all’Impero austroungarico e italiana dal 1918, Gorizia è indissolubilmente segnata dalle vicende che coinvolsero il confine orientale d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale al termine della quale una parte della cittadina restò in territorio jugoslavo. La divisione, sancita con la costruzione del “muro di Gorizia” nella piazza Transalpina, divenne uno dei simboli della separazione tra l’Europa occidentale e quella orientale. Abbattuta la rete divisoria con l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea, la cittadina, piacevole e a misura d’uomo, vi aspetta
per una visita. Partite proprio da piazza Transalpina per un selfie a cavallo del confine e spostatevi nel centro storico iniziando da piazza della Vittoria con l’imponente chiesa Barocca di Sant’Ignazio, particolare per le due torri campanarie e la Fontana del Nettuno. Passeggiate fino al Duomo e ai palazzi storici di piazza Sant’Antonio e proseguite lungo i porticati di via Rastello fino al castello che domina le case da un colle con vista panoramica sulla città e i dintorni. In transito verso l’abbazia di Rosazzo prevedete una sosta golosa a Cormòns (13 km, 20 minuti) per “incontrare” il prosciutto D’Osvaldo, un crudo dal gusto speciale, e i vini del territorio all’Enoteca regionale. Se fate un giro nel borgo non dimenticate il Duomo di Sant’Adalberto, il Santuario di Rosa Mistica e il teatro; fuori dall’abitato camminate lungo il Sentiero delle Vigne Alte. La prossima meta distante 12 km, è l’abbazia di Rosazzo sui colli del comune di Manzano che raggiungerete in una decina di minuti. Sarete colpiti
a prima vista dalla posizione che regala un panorama dai vigneti ai borghi sottostanti fino alle montagne slovene, al golfo di Trieste e ad Aquileia. La chiesa, dedicata a San Pietro e sorta attorno all’anno Mille, è in stile romanico a tre navate e conserva alcuni affreschi. In primavera lasciatevi affascinare dal profumo e dai colori di rose antiche e moderne passeggiando lungo il “Sentiero delle rose” attorno all’abbazia.
Gradisca d’Isonzo dista solo 20 km e altrettanti minuti vi serviranno per raggiungerla; se vi appassiona la storia, all’altezza di Borgnano, svoltate a destra e aggiungete 2 km per raggiungere Medea tra i borghi meglio conservati del vecchio Friuli austriaco, in cui ammirare i palazzi settecenteschi con i caratteristici portoni e l’impressionante Monumento ai Caduti di tutte le guerre, l’”Ara Pacis Mundi” che conserva all’interno un’urna in legno e bronzo in cui sono conservate le zolle di 800 cimiteri di guerra nazionali e stranieri. Soli 8 km vi separano da Gradisca d’Isonzo tra i borghi più belli d’Italia,

Abbazia di Rosazzo
città fortezza Quattrocentesca che sorge sulla riva destra dell’Isonzo. Protetta dalle mura e da sei possenti torrioni eretti nel 1479 dai Veneziani contro gli assalti turchi, custodisce un elegante centro in cui si trovano il castello con il palazzo del Capitano, palazzo Torriani d’ispirazione palladiana, il Duomo e la quattrocentesca chiesa dell’Addolorata. Per non perdervi nulla seguite due itinerari: “I Palazzi fra Venezia e Impero” e “Il Castello e le Mura”. Se cercate un’esperienza a contatto con la natura, quello che fa per voi è il percorso “I Parchi e le Aree Verdi” che attraversa i parchi cittadini e costeggia il fiume Isonzo.
PARTE 2
LE RISERVE E IL MARE
Verde e azzurro. I colori che prevalgono nella seconda parte dell’itinerario in cui scoprirete due incredibili Riserve Naturali e un borgo vista mare.
Cosa fare e vedere
Per immergervi totalmente nella natura dovrete guidare per 15 km e superare Doberdò del Lago, porta d’accesso alla Riserva Naturale Laghi di Doberdò e Pietrarossa; l’ultimo tratto di strada è sterrato ma comodo e un parcheggio precede il Centro Visite, bell’esempio di recupero di vecchi edifici di una preesistente cava; qui troverete un piccolo museo e un ristoro. Entrerete poi in “un mondo a parte”, in netto contrasto con l’aridità del paesaggio carsico circostante; la riserva è infatti un’oasi verde in cui due depressioni carsiche separate da una dorsale, danno vita ad altrettanti laghi. Quello di Doberdò è uno dei rari esempi in Europa di lago carsico e il livello delle sue acque varia moltissimo fino a ridursi a una pozza di pochi metri nei periodi in cui si abbassa la portata dei fiumi Vipacco e Isonzo.

Attorno alle rive cresce una vegetazione palustre con un bosco ripario, rifugio per molti uccelli e per animali come caprioli e volpi o il ben più schivo sciacallo dorato. La riserva protegge inoltre il sito archeologico appartenuto a un castelliere dell’Età del Bronzo, forse una delle prime forme abitative del Carso.

I cavalli Camargue, Isola della Cona
Nel cuore di Grado
L’area è fruibile liberamente e, presso il Centro Visite troverete informazioni, cartine e consigli sui percorsi. Appena 15 km e 25 minuti di strada in pianura, vi porteranno alla Riserva Naturale Regionale della Foce dell’Isonzo Isola della Cona in un paesaggio completamente diverso. Raggiungete il centro visite nel cuore della riserva, l’isola della Cona, munitevi di biglietto e binocolo e iniziate l’esplorazione. Potrete percorrere un anello di 2 km tra paludi d’acqua dolce, zone
umide salate, canneti, boschi e praterie in cui pascolano liberi i cavalli Camargue, oppure un sentiero di 5 km che vi porterà alla foce dell’Isonzo. Lungo gli itinerari troverete capanni per l’osservazione degli uccelli, un ristoro e un centro equestre. Per una visita guidata o un giro in canoa potrete contare sulle guide della Riserva. Infine Grado con le sua spiaggia record di Bandiere Blu distesa su una lingua di terra tra laguna e mare, a soli 25 km e 30 minuti da voi. Passeggiate
tra i vicoli e i campielli su cui affacciano le case dei pescatori e, nella città vecchia, fino in Campo dei Patriarchi, per incontrare la Basilica di Sant’Eufemia e quella di Santa Maria delle Grazie. Scegliete poi un posto al sole (che qui c’è sempre) lungo i suoi 3 km di spiaggia, rivolti a sud o navigate tra le isole della laguna attraccando all’isola di Barbana con uno tra i più antichi santuari mariani del mondo, o all’isola di Mota Safon con il casone di Pasolini.






PORDENONE E DINTORNI
L’ARTE
DELL’ELEGANZA

Il medesimo fascino e due mondi profondamente diversi sono cuciti in un solo itinerario che dalla pianura sale al comprensorio di Piancavallo e alle meravigliose vette del Parco naturale delle Dolomiti Friulane. I suoni e le atmosfere ovattate della campagna che abbraccia piccoli e bellissimi borghi lascerà spazio ai profumi dei boschi e al silenzio delle cime. A far da cerniera vi aspetta una divertente sosta attorno a un lago dal verde “accecante” e, come sempre, la garanzia di una buona tavola.
Nel centro di Pordenone

L’ITINERARIO IN PILLOLE
Partenza: Cordovado
Arrivo: Erto
Lunghezza: 180 Km
Tappe: 13
Ideale per: 8/10 giorni
PARTE 1
I BORGHI DI PIANURA
Torri, chiesette e vicoli sono la grande attrazione di questi piccoli gioielli che conservano storia e splendidi edifici fino a un’ultima tappa con la deviazione che raggiunge l’area di Piancavallo per un primo assaggio di montagna.
Cosa fare e vedere
Situato nella bassa pianura di Pordenone, Cordovado è il punto di partenza di questo itinerario e, non a caso, rientra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Una passeggiata vi porterà ad ammirare le tracce delle sue antiche origini nel borgo medievale, nel castello con le sue due torri d’ingresso, nell’antica pieve di Sant’Andrea e al seicentesco Santuario mariano. 7 km a ovest, quasi al confine con il Veneto, vi aspetta Sesto al Reghena, anch’esso tra i Borghi più belli d’Italia. Nato attorno all’antica abbazia benedettina di Santa Maria in Silvis è tutt’oggi un nucleo immerso nella quiete della campagna. Superata Torre Grimani, l’unica rimasta delle
sette che un tempo difendevano l’abbazia, sarete ai piedi del campanile accanto al quale si trova la cancelleria abbaziale. Visitate la chiesa in cui spiccano tre cicli di affreschi e dirigetevi a palazzo Burovich, con la sua facciata parzialmente affrescata e un bel giardino all’italiana. Puntate poi il muso del camper verso nord e, con un tratto lungo la A28, in circa 25 minuti coprirete i 24 km che vi separano da Pordenone, la città dipinta Capitale italiana della Cultura 2027. Nel cuore della cittadina gironzolate sotto i portici di corso Vittorio Emanuele II che taglia il centro storico ammirando i palazzi affrescati e i negozi; fermatevi per un caffè di fronte all’antica Loggia del XIII secolo che ospita il Comune e visitate il Duomo di San Marco con i capolavori del pittore Giovanni Antonio de Sacchis, conosciuto proprio come “il Pordenone”.
Fermatevi poi al museo civico d’Arte nelle sale di palazzo Ricchieri, un tempo elegante residenza nobiliare.
Usciti dal borgo troverete il ponte di Adamo ed Eva (anche se le statue raffigurano Giove e Giunone) che valica
il fiume Noncello, punto di partenza di molti itinerari. Imboccate la SS13 che, con un trasferimento di 12 km e 20 minuti, vi condurrà a Sacile, il giardino della Serenissima! Lasciatevi trasportare dall’istinto e vagate tra le viuzze e i ponticelli di questa deliziosa cittadina che offre scorci suggestivi grazie alla presenza del fiume Livenza in cui si specchiano parchi ed eleganti edifici. I palazzi cinquecenteschi la rendono una “città rinascimentale” e lo scoprirete con i vostri occhi visitando la Loggia Comunale e palazzo Ragazzoni. Da vedere anche piazza del Popolo su cui affacciano gli edifici porticati, il Duomo e la chiesetta della Madonna della Pietà. Se la stagione è quella giusta, deviate fino a Caneva per assaggiare il FigoMoro, particolare fico inconfondibile per il suo sapore zuccherino. 12 km e una decina di minuti vi separano da un piccolo gioiello dichiarato nel 2011 patrimonio UNESCO: il sito palafitticolo Palù di Livenza che occupa una zona umida e paludosa nell’area delle sorgenti del fiume Livenza. Proprio qui, nel Neolitico, si

A passeggio nel borgo di Sesto al Reghena
sviluppò un abitato palafitticolo di cui sono stati rinvenuti in perfetto stato di conservazione alcuni reperti archeologici come strumenti in pietra scheggiata, frammenti ceramici e resti lignei delle capanne. Nell’area troverete semplici percorsi archeologici e naturalistici per visitare i punti più interessanti mentre una parte dei reperti sono visibili nel museo Archeologico del Friuli Occidentale a Pordenone. Un paio di chilometri e potrete scorgere su un colle il castello che domina le case dell’affascinante Polcenigo (area sosta), anch’esso tra i Borghi più belli d’Italia. Sul colle sorge la pieve dedicata a San Floriano e il castello che, distrutto da un incendio, fu ricostruito a metà del 1700 nelle forme di villa veneta. In discesa incontrerete la chiesa di San Giacomo un tempo legata a un convento francescano e, in piazza, palazzo Fullini che insieme ad altri edifici impreziosisce Polcenigo. Mantenendosi sulla SP29,
dopo 7 km, potrete deviare per Piancavallo, balcone che si affaccia sulla pianura. In estate una fitta rete di sentieri che attraversa boschi e pascoli vi permetterà di trovare il percorso adatto al vostro allenamento. Con la seggiovia Tremol potrete raggiungere i 1630 metri e approfittare della baita Arneri per un pranzo panoramico con i piatti del territorio e iniziare un trekking in quota; divertimento assicurato anche se viaggiate con i bambini che, a fondovalle, troveranno un’area tutta per loro. Nella stagione fredda vi aspettano 14 km di aree sciabili con un grande snow park, la pista di bordercross e skicross per snowborder e sciatori. Se amate lo sci di fondo 15 km di piste e un anello illuminato saranno il vostro paradiso mentre, se volete godere del silenzio, scegliete una tranquilla ciaspolata. Vi stuzzica la velocità? Preparatevi allora a una discesa mozzafiato con il bob su rotaia.
PARTE 2
VERSO LE DOLOMITI
Sulle rive del Lago di Barcis e la salita tra le severe e incantevoli bastionate rocciose delle Dolomiti Friulane.
Cosa fare e vedere
Da Aviano, sulla SP29 fate tappa a Maniago (17 km, 20 minuti) e visitate il museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie per scoprire l’arte che ha reso il paese famoso nel mondo. Se avete ancora spazio nei gavoni, allungate fino a Cavasso per far scorta della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo, ortaggio legato al territorio, aromatico e con una particolare dolcezza.
Da Maniago una deviazione di 9 km vi condurrà a Poffabro, tra i Borghi più belli d’Italia, museo a cielo aperto della Val Colvera. Ammirate la semplicità e la sapienza delle pietre tagliate al vivo che sono l’elemento costruttivo di abitazioni, scale, ballatoi, archi e pilastri abbelliti da belle balconate in legno.

Lago di Barcis, ai piedi
Tornati a Maniago imboccate la SR251 che porta alla conca assolata occupata dalle verdi acque del Lago di Barcis (area sosta) dove potrete scatenarvi con vela, surf, canoa e kayak oppure immergervi nella tranquillità delle rive percorrendo sentieri e ciclabili con soste in totale relax nelle numerose aree attrezzate. Costeggiate il lago sempre sulla SR 352 circondati dalle montagne fino a Cimolais (17 km, 20 minuti, area di sosta). Tra le molte possibili, la meta
imperdibile del Parco Naturale delle Dolomite Friulane è il Campanile di Val Montanaia nell’alta Val Cimoliana. Potrete iniziare l’itinerario avvicinandovi al rifugio Pordenone; la strada da Cimolais vale già il viaggio ma si tratta di una stretta carrabile di montagna lunga 10 km in parte asfaltata e in parte sterrata (5 km a pagamento) che va percorsa con mezzi non eccessivamente grandi e con esperienza nella guida in montagna. Sul sito web del rifugio Pordenone trovate tutte
le indicazioni. A piedi salite poi al rifugio e fino alla base del meraviglioso campanile di roccia dove sarete circondati da un’imponente corona di guglie. Di nuovo a Cimolais proseguite per 11 km fino a Erto e al parcheggio che precede la Diga del Vajont. La visita guidata vi porterà lungo il camminamento della Diga da cui osservare l’impressionante scenario della frana del Monte Toc che il 9 ottobre 1963 provocò la distruzione di una decina di paesi ai piedi dello sbarramento.






UDINE E DINTORNI
A SPASSO TRA I SITI
UNESCO

Un itinerario tra i borghi.
Troverete quelli dichiarati Patrimonio
Mondiale dall’UNESCO e quelli annoverati tra i Borghi più belli d’Italia. Luoghi in cui lasciarsi abbracciare
dagli edifici e dai portici, ma anche dalle tradizioni come quella del tajut nelle osterie di Udine, e dai sapori
tipici come quello della Gubana
a Cividale del Friuli. Preparatevi allora a un viaggio slow tra ponti, castelli, vicoli e palazzi tra cui scoprire i profumi e il gusto di piatti unici.
Il Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli

L’ITINERARIO IN PILLOLE
Partenza: Cividale del Friuli
Arrivo: Aquileia
Lunghezza: 110 Km
Tappe: 7
Ideale per: 4/6 giorni
PARTE 1
CIVIDALE DEL FRIULI E CODROIPO
Storia ed eleganza si uniscono in queste prime tappe distinte da peculiarità diverse ma legate dalla stessa autenticità.
Cosa fare e vedere
Cividale del Friuli, capitale del primo ducato longobardo, è il punto di partenza di questo itinerario che vi porterà alla scoperta di ben tre siti UNESCO. Quello che include la cittadina è il sito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” e custodisce importanti testimonianze della Cividale longobarda che potrete ammirare visitando il museo Cristiano e Tesoro del Duomo e il museo Archeologico Nazionale. A pochi passi di distanza, sempre nel cuore dell’abitato, c’è l’oratorio di Santa Maria in Valle, più conosciuto come Tempietto Longobardo. La semplicità delle sue linee esterne non rivela la straordinarietà conservata negli spazi interni. Edificato nell’VIII secolo dai Longobardi, e
arricchito in epoche successive, è un gioiello assolutamente da vedere. Ammirate il Duomo e fermatevi per uno scatto sul ponte del Diavolo che supera il fiume Natisone; nelle vicinanze visitate l’affascinante Ipogeo Celtico scendendo in un sistema di cavità sotterranee la cui funzione, ad oggi, resta ancora misteriosa.
Lungo i 16 km della SS54 arriverete in circa 15 minuti a Udine, cittadina raffinata nel cuore di una regione vitivinicola che produce 80 milioni di bottiglie ogni anno e annovera 10 zone DOC e 4 DOCG. Eppure, anche se vi appassiona la cultura, siete nel posto giusto! Troverete mostre, teatro, Civici Musei, tante librerie ma anche numerose osterie in cui accompagnare ai sapori tipici un buon bicchiere di vino. Iniziate dal colle con il castello e continuate in piazza della Libertà dove la Torre dell’Orologio (neanche dirlo costruito dai maestri orologiai di Pesariis), si staglia al di sopra della Loggia di San Giovanni; passeggiate tra i palazzi storici affacciati su via Mercatovecchio
e fermatevi per un caffè o un aperitivo in piazza San Giacomo, il “salotto di Udine”. 15 km a nord ovest, i ruderi del castello e la chiesetta di San Michele dominano le antiche borgate che dal 1216 danno vita a Fagagna, uno dei quindici Borghi più belli d’Italia della regione. I vicoli selciati vi porteranno alla scoperta di palazzi e chiese (in cui vedere cinque organi storici), della pieve di Santa Maria Assunta e del museo della vita contadina, ospitato in una tipica dimora di campagna del XVII secolo. Più defilato il Castello di Villalta, che protetto dalle mura merlate, domina la campagna.
Da qui fate rotta verso Codroipo che raggiungerete dopo 30 minuti e uno spostamento di 25 km. Il borgo si trova al centro della zona delle risorgive con un parco verdissimo che potrete percorrere a piedi o in bici tra rogge e mulini. Il suo fiore all’occhiello da un punto di vista architettonico e artistico è la splendida Villa Manin, residenza dell’ultimo Doge di Venezia circondata da un parco

con alberi di tutto il mondo. Durante la visita resterete sorpresi dalla stanza che ospita i mobili originali della camera da letto di Napoleone.
PARTE 2
A SUD DI UDINE
Vi aspettano le intriganti geometrie di Palmanova, le case in pietra di Clauiano, i castelli di Strassoldo e tutta la storia della grande Aquileia.
Cosa fare e vedere Lasciato Codroipo guidate lungo la SR252 per 30 minuti e altrettanti chilometri fino alle straordinarie forme geometriche di Palmanova, la città fortezza. La pianta stellata a nove punte che disegna le sue geometrie progettate dalla Repubblica di Venezia sul modello della “Città Ideale”, è un raro esempio di architettura militare in età moderna. Proprio per la sua unicità e le straordinarie condizioni in cui si è conservata, nel 2017, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale UNESCO e, un anno dopo, ha fatto il suo ingresso nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Entrando da una delle tre porte, con un solo sguardo, raggiungerete la vista

di piazza Grande, esagono perfetto al centro dell’abitato; proprio da qui e sempre con un solo sguardo, era possibile controllare l’accesso alla fortificazione. Attorno al grande spazio della piazza si affacciano Il Duomo Dogale, con la sua facciata dai tratti barocchi, il palazzo del Provveditore Generale simbolo del potere civile, la Loggia della Gran Guardia, la Loggia dei Mercanti e il palazzo del Monte di Pietà. Lungo il perimetro incontrerete le linee difensive con bastioni e rivellini mentre, una visita guidata, vi porterà nel sistema di gallerie sotterranee che fu

realizzato per lo spostamento delle truppe e la difesa.
Una deviazione di soli 4 km vi porterà a Clauiano, affascinante borgo di pietre e sassi anch’esso annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. La poesia di questo piccolo abitato medievale risiede proprio nella semplicità delle sue origini che l’architettura rispecchia nelle facciate in sasso e nei portali in pietra. Girovagate tra le case sorte attorno alle chiese di San Giorgio e San Martino - oggi fuse in un unico nucleo - per scoprire corti e scorci di una bellezza antica come casa Gardellini, considerata la più vecchia del borgo.
Tornati a Palmanova, aggiratela per puntare a sud fino al borgo di Strassoldo (10 km, 15 minuti) presidiato da due castelli fondati e tutt’ora abitati dai conti Strassoldo-Graffemberg. Anch’esso tra i Borghi più belli d’Italia, va scoperto a piedi partendo dal Castello di Sopra, di cui si varca l’antica Porta Cistigna, un tempo ingresso alle mura. Camminate sull’acciottolato fino a sbucare sulla piazzetta con la chiesa di San Nicolò e la torre Ottoniana. Passeggiare nella storia, Strassoldo
Veduta aerea della straordinaria architettura di Palmanova
Superate un ponticello e sarete al Castello di Sotto, oltre il quale si estende un grande parco abbellito da fontane, pozzi, statue e laghetti. Dopo una visita alla chiesetta di San Marco scoprite il Borgo Nuovo e il mulino del Bosco. 12 km e 15 minuti sulla SR352 vi condurranno alla prossima tappa. Vi sarà difficile oggi immaginare la tranquilla Aquileia come una tra le più importanti città dell’Impero Romano, eppure, fu il cuore di grandi traffici commerciali
e un ponte imprescindibile tra Oriente e Occidente. Sito UNESCO dal 1998 custodisce un patrimonio unico. Nella basilica di Santa Maria Assunta potrete ammirare gli affreschi e lo splendore dei mosaici che ne compongono il pavimento. Adiacente all’edificio vi aspetta la Südhalle (sala sud), con un altro tappeto musivo composto da tre campi mentre, nella nuova struttura “Domus e Palazzo Episcopale” un percorso si snoda tra strutture e pavimenti (con strati fino
a 4 metri sottoterra) in cui vi perderete in un emozionante viaggio nel tempo dal I al V secolo. Proseguite con la visita al Foro Romano che fu cuore della vita cittadina e all’antico porto fluviale. Già perché qui scorreva un fiume molto largo che permetteva a navi di grande stazza di percorrere il suo corso fino al mare, allora distante 10 km. Chiudete il giro al museo Paleocristiano e con uno sguardo al Decumano di Aratria Galla che collegava il porto fluviale con il foro.






TRIESTE E DINTORNI
I CASTELLI E IL CARSO

Storia, natura, mare e Carso.
Sono tanti gli scenari che si intrecciano in questo itinerario che da Trieste e con brevissimi spostamenti, vi porterà alla scoperta di un romantico castello “vista mare”, di un incredibile fenomeno naturale dalle origini antichissime, e di una vallata dalle caratteristiche prealpine, eppure a un passo dal mare. Infine Muggia saprà accogliervi per farvi respirare un’atmosfera unica dal sapore istro-veneziano.
Castello di Miramare

L’ITINERARIO
IN PILLOLE
Partenza: Castello
di Miramare
Arrivo: Muggia
Lunghezza: 50 Km
Tappe: 5
Ideale per: 3/5 giorni
IL PERCORSO
ATTORNO A TRIESTE
Un castello da sogno, una grotta gigante e la magnifica Trieste prima di scoprire una valle del tutto inaspettata e una colorata penisola.
Cosa fare e vedere
Spesso presente nel panorama di questo itinerario, il mare è il punto di partenza per la prima tappa, la visita al meraviglioso Castello di Miramare. A picco sulle acque, proteso a dominare il golfo di Trieste, si staglia sul blu dell’Adriatico grazie al bianco della pietra d’Istria e alla sua sagoma inconfondibile. A darvi il benvenuto saranno il sole che bacia l’edificio e il panorama che vi avvolgerà con i colori e i profumi sprigionati dal parco che lo circonda. Voluto dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, fu la sua dimora insieme alla consorte, Carlotta del Belgio, a partire dal 1860. Dominato dalla Torretta con l’orologio, l’edificio ospitava a pian terreno gli appartamenti
privati di Massimiliano e Carlotta e al primo piano gli ambienti di rappresentanza riservati agli ospiti; gli arredi presenti nelle oltre 20 stanze, sono originali dell’epoca. 22 ettari di superficie e molti anni d’impegno profusi proprio da Massimiliano d’Asburgo hanno permesso la trasformazione di un territorio quasi arido nel parco che potete osservare oggi, in cui furono introdotte numerose specie botaniche dall’estero, spesso a seguito dei viaggi attorno al mondo dell’Arciduca. Potrete ammirare una zona “a bosco” in cui prevalgono grandi alberi, spazi erbosi, sentieri e laghetti, e una zona caratterizzata da geometrie come il giardino all’italiana antistante al “Kaffeehaus” o le aiuole attorno al porticciolo. Non andatevene senza aver scoperto le serre, il Castelletto, le scuderie e il bagno ducale.
Lasciato il Castello di Miramare salirete verso il Carso, un territorio unico per la sua storia ma anche per il paesaggio che vedrete “scorrere” dai finestrini.
Attraverserete infatti un altopiano roccioso modellato dal vento che nasconde falesie e grotte in cui la natura domina e si presta a essere scoperta lungo i sentieri. Per un incontro autentico con questi luoghi cercate le Osmize, punti di ristoro piuttosto rustici del triestino in cui consumare (e comprare) vini e prodotti tipici. A soli 14 km e mezz’ora di camper vi aspetta appunto uno spettacolo naturale senza pari, la Grotta Gigante, la cui formazione iniziò circa 10 milioni di anni fa. Con 850 metri di itinerario, 500 gradini e una discesa fino a 100 metri di profondità sarete guidati nella Grande Caverna, una maestosa sala di circa 365.000 metri cubi, al cospetto di imponenti stalattiti e stalagmiti. 13 km e 25 minuti vi porteranno nella colta Trieste, capoluogo della regione, dove respirare il glorioso passato asburgico e un incrocio di lingue, popoli e religioni. Coronata su tre lati da splendidi edifici e affacciata al mare sull’altro, piazza Unità d’Italia è, in tutti

Una sosta in Osmiza

i sensi, la porta d’ingresso in cui sono sbarcati mercanti, marinari, letterati e Reali. La piazza è certamente il posto giusto per un caffé o per un aperitivo al tramonto e il punto perfetto da cui iniziare una passeggiata. Attorno potrete ammirare una corona di palazzi, tra cui l’antico palazzo Pitteri, palazzo Stratti con il famoso caffè degli Specchi e il palazzo del Municipio. Al centro svetta la Fontana dei Quattro Continenti e di fronte
si allunga il Molo Audace. Dopo uno sguardo al sontuoso Teatro Verdi, camminate fino al vicino Canal Grande nel Borgo Teresiano voluto dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria nel 1700. Qui i palazzi dei mercanti e i caffè storici si specchiano tra le barche colorate; potrete scattare una foto da Ponte Rosso in compagnia alla statua dello scrittore irlandese James Joyce con sullo sfondo la grande chiesa di Sant’Antonio
Nuovo. Salendo al colle potrete visitare la Cattedrale di San Giusto che conserva affreschi di scuola veneziana e un bel mosaico mentre alle sue spalle c’è il castello di San Giusto; prima di tornare al mare vi aspetta l’anfiteatro romano. Se programmate un viaggio da queste parti in autunno, la seconda domenica di ottobre potrete respirare l’atmosfera unica della Barcolana, la regata più grande del mondo. 11 km e 15 minuti vi porteranno al centro visite della Riserva naturale della Val Rosandra Si, perché, alle spalle di Trieste, estesa fino al confine con la Slovenia, si estende una vallata che vi sorprenderà per il suo ambiente incontaminato. Attraversata dal torrente Rosandra, è un’oasi di pace e natura in cui camminare o pedalare alla scoperta della sua cascata, delle grotte e dei resti dell’acquedotto romano e nei suoi boschi, non vi sarà difficile avvistare una delle 130 specie di uccelli che “frequentano” l’area. Tra i tanti itinerari accessibili,

Panorama dalla Val Rosandra
un bel percorso che prende il via da Bagnoli della Rosandra vi porterà lungo il sentiero ad ammirare i resti dell’acquedotto romano, un vecchio mulino e la chiesa di Santa Maria in Siaris oltre la quale sarete in vista della cascata con il suo salto di circa 40 metri. Per il ritorno potrete seguire il suggestivo tracciato della vecchia ferrovia TriesteErpelle-Cosina, realizzata tra il 1885 e il 1887, oggi trasformata in pista ciclabile. Muggia dista solo 10 km
che potrete coprire in una quindicina di minuti. Arrivati alla baia di Muggia spingetevi fino alla piccola darsena del borgo e passeggiate tra le calli; fermatevi nella bella piazza Marconi per scoprire il Duomo e per una pausa di gusto. Se il paese affonda le sue radici attorno all’anno Mille, sul promontorio si traccia una storia ben più antica attestata nel Parco Archeologico dai resti dei castellieri di Santa Barbara e di Muggia Vecchia e,
nelle vicinanze, dalla Basilica, testimonianza di un passato romano e medievale. Dopo aver goduto del magnifico panorama sul Golfo di Trieste tornate al mare, rilassatevi sulla spiaggia di ciottoli o approfittate dei servizi marittimi per caricare le vostre bici in barca e raggiungere le spiaggette di Trieste o i lunghi litorali sabbiosi di Grado e Lignano Sabbiadoro.






TRA PRESEPI MERAVIGLIOSI

Il Presepe di Poffabro
Ogni borgo conserva le proprie tradizioni e sono davvero molti i presepi che potrete visitare se verrete in camper nel periodo natalizio; di seguito trovate gli “imperdibili”, quelli divenuti unici per le loro caratteristiche e che, proprio per questo, sono da non perdere.
I PRESEPI IMPERDIBILI
Anche se non è usuale pensare al mare per l’ambientazione di un Presepe, se vorrete assistere a uno spettacolo assolutamente unico, dovete vedere il Presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro. Ogni anno seguendo un tema, la spiaggia viene trasformata in un’installazione che si crea e viene mantenuta viva solo con l’utilizzo dell’acqua.
Da metà novembre a inizio febbraio Spilimbergo celebra il Natale con un presepio di mosaico assolutamente unico al mondo! In piazza Duomo vi aspettano oltre 40
figure a grandezza naturale rivestite su entrambi i lati dallo splendore di migliaia di tessere, ori e smalti di vetro colorato; un’opera incredibile che esalta l’arte della tradizione del mosaico richiamando l’internazionalità della Scuola Mosaicisti del Friuli, ospitata nella cittadina.
A Sutrio potrete fare un viaggio nella tradizione con il Presepe di Teno e i suoi personaggi in legno dai dettagli curatissimi, realizzati in trent’anni di lavoro e grande passione da Gaudenzio Straulino. Alla scoperta di nuovi angoli, potrete inoltre passeggiare
nelle borgate per scoprire i presepi artigianali ambientati negli angoli più suggestivi tra case, cortili e loggiati.
A Grado ammirate il Presepe galleggiante allestito sull’acqua del porto a rappresentare un isolotto della laguna; qui la Natività è accolta in un tipico casone da pesca con il tetto in paglia. Nel periodo delle Feste, inoltre, tutta la cittadina si trasforma nell’”Isola del Natale” in cui potrete trovare oltre cento presepi ad arricchire le vie e le calli del centro storico.
A Cividale del Friuli, recatevi nel Monastero di Santa Maria
in Valle dove ogni anno viene allestito lo storico Presepe delle Suore Orsoline in cui le statuine sono pazientemente realizzate con testa e mani in cera e corpo in stoppa. Secondo un’antica tradizione l’abbigliamento delle figure, molto curato nei dettagli, è quello degli abitanti di Cividale tra il Seicento e l’Ottocento.
A Polcenigo la magia del Natale si staglia nel Presepe galleggiante allestito presso la sorgente del Gorgazzo e con altre opere illuminate ed esposte tra le vie delle frazioni.
Anche a Poffabro troverete nei vicoli tanti presepi artigianali che hanno come quinta cortili, ballatoi e finestre, regalando un’atmosfera incantata.
La suggestiva torre Medievale e la “Via dei Presepi” sono lo scenario in cui a Moggio Udinese si tiene la rassegna che vede ogni anno decine di Presepi realizzati con tecniche diverse sfidarsi in un concorso che premierà il più interessante.


Presepe di Mosaico - Spilimbergo
Presepi a Sutrio
IN VIAGGIO TRA GLI EVENTI

Un weekend o un viaggio in camper sono l’occasione perfetta per scoprire luoghi ma anche tradizioni e assaggiare i piatti tipici. Pianificate allora un giro in concomitanza di sagre ed eventi per scoprire borghi, città e dimore storiche a caccia di sapori, cultura e molto altro...
TRA SAGRE ED EVENTI
Distribuite su tutto il territorio regionale seguendo il succedersi delle stagioni, sono davvero numerose le manifestazioni da pianificare per un giro in camper.
Tra gli eventi più importanti, a metà Ottobre nel Golfo di Trieste, si tiene da oltre 50 anni la Barcolana, la regata più partecipata al mondo che richiama appassionati e turisti non solo per vivere un’esperienza indimenticabile sull’acqua, ma anche per godere degli eventi e degli stand che animano la città. Se vi appassionano le tradizioni
autentiche, non perdetevi a febbraio il Carnevale Sauriano, un corteo di maschere tradizionali intagliate a mano nel legno, che sfilano in una processione notturna alla luce delle lanterne dal borgo di Sauris di Sopra a Sauris di Sotto. Qualcosa di eclettico è invece rappresentato dal Mittelfest, un festival di teatro, danza e musica della Mitteleuropa in cui per 10 giorni a Cividale del Friuli si alternano mostre e artisti che si esibiscono in spettacoli, danze, musica, teatro e acrobazie circensi. Se amate la lettura scoprite Pordenonelegge, tra i festival letterari più prestigiosi in Italia
con oltre 300 eventi, 600 autori e numerosissimi appuntamenti tutti a partecipazione gratuita. Cercate occasioni di viaggio a caccia di sapori? Settembre potrebbe essere il mese giusto per voi! A Gorizia, Gusti di Frontiera è una rassegna enogastronomica che vi permetterà di scoprire in 4 giorni, gusti e tradizioni di oltre 50 paesi del mondo tra centinaia di stand, show cooking, laboratori, musica e degustazioni.
Altra Ghiotta opportunità è Friuli DOC, grande festa alla scoperta delle eccellenze vinicole e gastronomiche della Regione da godere tra le piazza
Medioevo a Valvasone
di Udine e le sue osterie che vi aspettano per scoprire l’anima genuina di questa terra.
Oltre ai vini friulani, ai prosciutti, ai formaggi e ai dolci, troverete un’infinità di degustazioni e tanti laboratori. Anche tra le sagre di paese spopolano quelle dedicate ai prodotti tipici in cui potrete abbinare assaggi e acquisti alla visita dei piccoli borghi. Tre le immancabili ci sono, a Carpacco, la Sagra del Frico, piatto tipico friulano a base di formaggio, patate e cipolle, la Festa del Prosciutto a Sauris in cui assaggiare il famoso insaccato abbinato ad altre gustose specialità e Sapori Pro Loco negli spazi di Villa Manin a Passariano di Codroipo se vorrete unire tipicità, gusto e tradizioni tra vini e pietanze.
DIMORE STORICHE
E RIEVOCAZIONI
Cuore di altri appuntamenti sparsi in tutta la Regione sono castelli, dimore d’epoca, cantine e giardini, ma anche le tante rievocazioni storiche per rivivere un passato leggendario tra castelli e cavalieri, battaglie e feste di corte... Il Festival delle dimore storiche apre le porte di oltre 20 edifici offrendovi la possibilità di visitarli partecipando a mostre, concerti, aperitivi e degustazioni organizzati a corollario di un weekend. Se siete amanti della natura e del giardinaggio a maggio venite all’evento Giardini
Aperti per vivere a contatto con la bellezza, le forme e i colori di piante e fiori in più di 60 giardini; si succederanno visite guidate, incontri tematici, mostre ed eventi musicali. In fiera a Pordenone
potrete invece partecipare a Ortogiardino non solo per ammirare piante e fiori ma anche per trovare i bulbi, le sementi o l’idea giusta per il vostro spazio verde o l’orto. Vi aspettano 300 espositori tra cui scegliere anche le attrezzature e i prodotti per la cura del giardino o renderlo unico con gli arredamenti e le decorazioni; in più troverete Cucinare, un’intera sezione dedicata all’enogastronomia di qualità.
In Primavera e Autunno potrete invece programmare un fine settimana per Castelli Aperti affidandovi ai proprietari dei manieri o alle guide per aggirarvi tra torri merlate, sfarzosi saloni e parchi secolari. I borghi sono spesso la meta ideale in cui immergervi nelle atmosfere di tempi lontani tra le numerose Rievocazioni Storiche che si tengono in Friuli Venezia Giulia. Solo qui viaggerete davvero nel tempo
tra sventolii di bandiere e rullii di tamburi, armigeri, falconieri, giullari, musici e danzatrici...
Per pianificare il viaggio e approfondire i singoli appuntamenti navigate sul sito TurismoFVG dove troverete informazioni, date e programmi che sono in costantemente aggiornate.
Tramite questo QR code potrete facilmente raggiungere questa sezione.

Gusti di Frontiera
GLI ITINERARI IN PILLOLE
A TUTTA MONTAGNA
DALLA CARNIA AL TARVISIANO
Partenza: Forni di Sopra
Arrivo: Altopiano del Montasio
Lunghezza: 185 Km
Tappe: 10
Ideale per: 10/12 giorni
OUTDOOR TRA NATURA E BORGHI
Partenza: Lago di Cavazzo
Arrivo: Lignano Sabbiadoro
Lunghezza: 180 Km
Tappe: 12
Ideale per: 8/10 giorni
GORIZIA E DINTORNI
Partenza: Gorizia
Arrivo: Grado
Lunghezza: 90 Km
Tappe: 8
Ideale per: 6/7 giorni
TRIESTE E DINTORNI
Partenza: Castello di Miramare
Arrivo: Muggia
Lunghezza: 50 Km
Tappe: 5
Ideale per: 3/5 giorni
DA NORD A SUD
DALLE MONTAGNE AL MARE
Partenza: Sappada
Arrivo: Baia di Sistiana
Lunghezza: 245 Km
Tappe: 16
Ideale per: 10/12 giorni
PORDENONE E DINTORNI
Partenza: Cordovado
Arrivo: Erto
Lunghezza: 180 Km
Tappe: 13
Ideale per: 8/10 giorni
UDINE E DINTORNI
Partenza: Cividale del Friuli
Arrivo: Aquileia
Lunghezza: 110 Km
Tappe: 7
Ideale per: 4/6 giorni




APPRODI SICURI

Pur essendo una regione dalle dimensioni contenute, il Friuli Venezia Giulia offre agli appassionati delle vacanze all’aria aperta molti approdi sul territorio. Troverete certamente i campeggi per soggiorni lunghi e ricchi di comfort e le aree di sosta se amate spostarvi spesso; ma anche gli agricampeggi dove abbinare una sosta tranquilla alla buona tavola, per gustare e comprare i prodotti del territorio. Non ultimo il glamping per arrivare con il vostro mezzo ma vivere esperienze straordinarie anche solo per una notte... Ce n’è insomma per tutti gusti e per tutte le esigenze!
L’elenco delle strutture divise per tipologia è in continua evoluzione e aggiornamento; potrete comodamente raggiungerlo inquadrando il QR code in questa pagina.
Elenco degli Infopoint PromoTurismoFVG
Arta Terme Infopoint
Via Nazionale, 1 - 33022 Arta Terme (UD)
Tel. +39 0433 929290 | Cell.+39 335 7463096 info.artaterme@promoturismo.fvg.it
Aquileia Infopoint
Via Giulia Augusta, 11 - 33051 Aquileia (UD)
Tel. +39 0431 919491 | Cell. +39 335 7759580 info.aquileia@promoturismo.fvg.it
Cormons Infopoint
Piazza XXIV Maggio, 15 – 34071 Cormons (GO)
Tel. +39 0481 386224 | Cell. +39 335 7697061 info.cormons@promoturismo.fvg.it
Forni di Sopra Infopoint
Via Cadore, 1 - 33024 Forni di Sopra (UD)
Tel. +39 0433 886767 | Cell. +39 335 1083703 info.fornidisopra@promoturismo.fvg.it
Gorizia Infopoint
Corso Italia, 9 - 34170 Gorizia
Tel. +39 0481 535764 | Cell. +39 335 1084763 info.gorizia@promoturismo.fvg.it
Grado Infopoint
P.zza XXVI Maggio, 16 - angolo Portanuova, 26 34073 Grado (GO)
Tel. +39 0431 877111 | Cell. +39 335 7705665 info.grado@promoturismo.fvg.it
Lignano Pineta Infopoint (stagione estiva)
Via dei Pini, 53 - 33054 Lignano Pineta (UD) Tel. +39 0431 422169 | Cell. +39 331 1435222 info.lignanopineta@promoturismo.fvg.it
Lignano Sabbiadoro Infopoint
Via Latisana,42 - 33054 Lignano Sabbiadoro (UD) Tel. +39 0431 71821 | Cell. +39 335 7697304 info.lignano@promoturismo.fvg.it
Marano Lagunare Infopoint
Piazza Cristoforo Colombo - 33050 Marano Lagunare (UD) Cell. +39 334 6835248 info.marano@promoturismo.fvg.it
Miramare Infopoint
Porta della Bora, adiacente all’ingresso del Viale dei Lecci - 34121 Trieste Cell. +39 333 6121377 info.miramare@promoturismo.fvg.it
Muggia Infopoint
Piazza Marconi, 1 - 34015 Muggia (TS) Tel. +39 040 9571085 info.muggia@promoturismo.fvg.it
Palmanova Infopoint
Borgo Udine, 4 - 33057 Palmanova (UD)
Tel. +39 0432 924815 | Cell. +39 335 7847446 info.palmanova@promoturismo.fvg.it
Piancavallo Infopoint (stagione invernale ed estiva)
Via Collalto, 1 - 33081 Piancavallo - Aviano (PN)
Tel. +39 0434 655191 | Cell. +39 335 7313092 info.piancavallo@promoturismo.fvg.it
Pordenone Infopoint
Palazzo Badini
Via Mazzini, 2 - 33170 Pordenone
Tel. +39 0434 520381 | Cell. +39 335 1516948 info.pordenone@promoturismo.fvg.it
Sappada Infopoint
c/o Borgata Bach, 9 - 33012 Sappada (UD)
Tel. +39 0435 469131 | Cell. +39 335 1085932 info.sappada@promoturismo.fvg.it
Sistiana Infopoint (stagione estiva)
Sistiana, 56/B - 34011 Duino - Aurisina (TS)
Tel. +39 040 299166 | Cell. +39 335 7374953 info.sistiana@promoturismo.fvg.it
Tarvisio Infopoint
Via Roma, 14 - 33018 Tarvisio (UD)
Tel. +39 0428 2135 | Cell. +39 335 7839496 info.tarvisio@promoturismo.fvg.it
Tolmezzo Infopoint
Via della Vittoria, 4 - 33028 Tolmezzo (UD) Tel. +39 0433 44898 | Cell. +39 335 7747958 info.tolmezzo@promoturismo.fvg.it
Trieste Airport Infopoint
Via Aquileia, 46 - 34077 Ronchi Adei Legionari (GO) Tel. +39 0481 476079 | Cell. +39 334 6430667 info.aeroportofvg@promoturismo.fvg.it
Trieste Infopoint
Via dell’Orologio, 1 - angolo Piazza Unità d’Italia 34121 Trieste
Tel. +39 040 3478312 | Cell. +39 335 7429440 info.trieste@promoturismo.fvg.it
Udine Infopoint
Piazza I Maggio, 7 - 33100 Udine
Tel. +39 0432 295972 | Cell. +39 335 1088307 info.udine@promoturismo.fvg.it
TUTTI GLI ITINERARI IN TASCA

Con la nostra app avrete accesso a una mappa interattiva con i percorsi di trekking e bicicletta più belli, descrizioni dettagliate dei tracciati, foto, nonché suggerimenti utili per la preparazione delle vostre escursioni. Godetevi villaggi, campagne e montagne in base ai vostri interessi e sempre sulla rotta giusta, tenendo traccia dei percorsi e condividendo ogni esperienza.
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In bici ai laghi di Fusine

ANREISE
COME ARRIVARE
MIT DEM AUTO
IN AUTO
Autostrade:
Autobahnen:
A4 Torino/Trieste
A4 Torino/Trieste
A23 Palmanova/Udine/Tarvisio
A23 Palmanova/Udine/Tarvisio
A28 Portogruaro/Conegliano
A28 Portogruaro/Conegliano
A27/A4 Trieste/Belluno
A27/A4 Trieste/Belluno
MIT DEM FLUGZEUG
IN AEREO
Regional ughafen Triest www.triesteairport.it
Airport of Trieste www.triesteairport.it
40 km von Trieste und Udine
40 km da Trieste e Udine
80 km von Pordenone
80 km da Pordenone
130 km von Venezia
130 km da Venezia
120 km von Lubiana
120 km da Lubiana
Inquadra il qrcode e scopri molto altro ancora in Friuli Venezia Giulia
MIT DEM ZUG
IN TRENO
www.trenitalia.it www.italotreno.it
www.trenitalia.it www.italotreno.it
MIT DEM FAHRRAD
IN BICI
www.alpe-adria-radweg.com www.adriabike.eu
www.alpe-adria-radweg.com www.adriabike.eu
IN BARCA
MIT DEM BOOT
Lungo la costa e attraverso i canali di navigazione delle Lagune di Grado e Marano
Segeln der Küste entlang un durch die Kanäle der Lagune
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F. Gallina
M. Verin
N. Brollo
M. Milani
L. Gaudenzio
E. e S. Ciol
M. Crivellari
U. Da Pozzo
T. Balestra
L. Vitale
CREDIT INFO
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A. Castiglioni
A. Michelazzi
L.Beretta
A. Cop
M. Valdemarin
M. Ribaudo
G. Scognamiglio Tassotto&Max