Anno 61 - NOVEMBRE 2018 / n. 11
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Mensile di cultura religiosa e popolare
Il tempo di pensare prima di parlare
Padre Roberto Genuin guiderà i Cappuccini
L’
Ordine dei Frati Minori Cappuccini, dopo 2 mandati con Padre Mauro Jöhri, ha un nuovo Ministro Generale: è Padre Roberto Genuin, bellunese di Falcade. Dopo 24 anni, un italiano torna ad occupare questa alta responsabilità, alla guida di oltre diecimila frati in 1.700 conventi di 106 Paesi. Nuovo Vicario Generale è Fra’ José Ángel Torres Rivera. Con P. Mauro Jöhri facciamo un bilancio dei suoi 12 anni di guida: “Questo è un tempo di purificazione e spogliazione per la Chiesa. L’annuncio del Vangelo è per l’uomo e non per il potere”. ❏ Alle pagine 16-18
P
er carità di Dio le disgrazie meglio non chiamarle. E tuttavia tocca dirlo di questi tempi: a quando la prossima sciagura? Naturale o tecnologica? Terremoti o ponte che crolla? Vero, la nostra Italia è fragile. Per la sua stessa geologia. Ma non è detto che sia sempre stato così. Almeno ripensando al lavoro contadino che non conosceva soste e alla cura del suolo cui si sono applicati i suoi laboriosi abitanti, e alle grandi menti che hanno cercato nei secoli di applicarsi a migliorare il giardino d’Europa. Ci sono ponti romani dove ancora si transita, ora come duemila anni fa. E i vecchi paesi colpiti dal sisma sono stati ricostruiti e abitati di nuovo più e più volte. Dunque la perizia e il coraggio non mancano: quello di cui soffriamo nell’attualità è il senso dell’eterno, o quanto meno del durevole. Stiamo vivendo un’epoca frivola, superficiale, con generazioni che si accontentano di molte chiacchiere e di scarsa meditazione. È l’età del tweet, di Facebook e degli altri media. Non c’è più un taciturno, nessuno che si trattenga dall’esternare qualsiasi sciocchezza. È chiaro che in tanti sbrodolamenti interpersonali ci scappino spropositi verbali di ogni genere. Sembra che la saggezza, e con essa la misura, il decoro, la pudicizia, il ragionamento compiuto, siano anticaglia. Eppure l’esperienza storica potrebbe regalarci tanti esempi di serietà e di continenza nelle relazioni fra gli uomini. Qualche tempo fa il maggior responsabile della nostra finanza europea, l’italiano Mario Draghi ha sollecitato i governanti dell’Unione a non lasciarsi andare con leggerezza ad assalti verbali, a insulti, a sbraitamenti rivolti ai loro colleghi dei diversi Paesi.
Ulderico Bernardi
➢ segue a pagina 6
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Polemiche e divisioni dopo il crollo del viadotto di Genova
Quando un’epoca finisce
S
e ne parlerà ancora per mesi. Il viadotto di Genova crollato il 14 agosto, causando purtroppo la morte di 43 innocenti, continua da quegli istanti terribili e devastanti a far discutere e a dividere. Ci sono anche 600 persone costrette ad una nuova casa, chissà quando... Il ponte Morandi, da 51 anni spina dorsale del traffico in transito da Genova, è rimasto lì, sospeso nel vuoto, con una bandiera - quella della città di Genova - issata lassù, sul punto più alto (foto). Sembra voler dire che non ci si può rassegnare e cedere al destino, certo, ma prima del fato ci sono l’irresponsabilità, l’incuria, la mancata messa in atto di tutto ciò che la prevenzione esigeva ormai da anni. Questo è troppo spesso il Paese del dopo. E su questo “dopo” pubblichiamo un approfondimento, tra ieri e domani, quel che
è stato e quel che dovrà essere nell’interminabile partita di chi dovrà metterci mano, anche stavolta con il solito tiro alla fune a vari livelli e rimpalli dal governo centrale alla Regione, al Comune. Troppe inutili e logoranti polemiche mentre l’opinione
pubblica chiede essenzialità, concretezza e ripartenza. Triste e avvilente anche quanto andato in scena nel dopo-catastrofe, in una danza macabra di cifre iperboliche di introiti per la Società Autostrade, con in primo piano la famiglia Benetton. Mentre si piange-
Remuzzi: dove ci porta la ricerca
Dai colletti bianchi a quelli sporchi
La saggezza dei proverbi
Giuseppe Remuzzi, nuovo direttore dell’Istituto Negri, parla di dove ci può portare la ricerca. “Nell’etica il primo ascolto dev’essere quello per gli ammalati”. Alle pagine 8-9
C’è in giro un numero incredibile di malfattori. Rubano vagonate di soldi a clienti in buona fede. A mettere in guardia è un ex magistrato svizzero, Paolo Bernasconi. Alle pagine 12-13
Racchiudono un patrimonio inestimabile di esperienza e di saggezza: sono i proverbi. Un Arcivescovo, Francesco Gioia, li sta raccogliendo e ordinando in una collana. Alle pagine 19-21
vano le vittime, si assisteva a un macabro accapigliamento sui pedaggi e il loro indotto. La storia, se riletta e meditata, può insegnare, anche sulla cosiddetta “immobiliarizzazione”. Poco di nuovo sotto il sole. Si ripete quanto successe ai commercianti veneziani ai tempi della Serenissima. Il calo dei fiorenti flussi commerciali spinsero patrizi e nobili ad acquistare proprietà immobiliari nell’entroterra ed a costruire le celeberrime ville palladiane attorno al Brenta. Adesso non si parla di ville e terreni, ma di autostrade (o di latifondi in Sud America), ma la dinamica di fondo resta quella. Se si abdica alla propria natura e si diventa “stanziali”, rinunciando a fare impresa per beneficiare delle rendite, vuol dire che un’epoca si sta chiudendo.
G. Z.
❏ Alle pagine 2 e 3
Vincere il freddo già a tavola
Arrivano i primi freddi e anche l’alimentazione deve adattarsi. La nutrizionista insegna quali piatti preferire: ad esempio la zuppa, poi tutti i rimedi di Madre Natura. Alle pagine 26-27