MADE IN ITALY MAURIZIO ROSSINO
→ La Rmt Valvomeccanica Srl ha il proprio headquarter a Solbiate Olona (VA) www.lavalvomeccanica.com
L’ITALIA COSTRUISCE MA IL BUSINESS È ALTROVE Una start up nata sotto la cattiva stella della crisi finanziaria americana del 2008. E il suo percorso verso il rilancio. La parola a Maurizio Rossino
al Medio Oriente e dai paesi che si affacciano sul golfo Persico, all’Asia. Che è stata percorsa fino alla Corea e al Giappone, per poi virare a Nord, verso la Russia. E ancora l’intero continente americano e infine l’Australia e l’Africa. È questo il percorso che in pochi anni – a partire dal 2008 – ha compiuto la Rmt Valvomeccanica, una delle più affermate produttrici di valvole industriali a livello mondiale – settore in cui l’Italia detiene un primato. «In realtà – spiega all’amministratore delegato Maurizio Rossino –, all’inizio il nostro obiettivo era limitato a un’area ben precisa, quella mediorientale. Questo sia per un problema
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+250%
Fatturato Incremento registrato dalla Rmt Valvomeccanica Srl nel 2012 rispetto al 2011. Risultato ottenuto dopo un biennio 2010-2011 di crisi del settore
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VALORE EXPORT
dimensionale – all’epoca eravamo ancora in fase di start up –, sia perché, per nostra esperienza personale, quello del vicino Oriente era il mercato che conoscevamo meglio, anche grazie a contatti diretti, sviluppati in passato, con aziende locali che rappresentavano per noi dei potenziali partner. Poiché la penetrazione nel mercato si basa molto sulla costruzione di relazioni, anche personali, abbiamo scelto di concentrarci inizialmente in una sola area: sufficientemente ampia da garantire i nostri obiettivi di business, ma non troppo vasta – per non disperdere le forze». Per ironia della sorte, la fase di start up è coincisa con la crisi economica mondiale. Alle quale però, dopo una fase di difficoltà, Rmt è riuscita a reagire efficacemente. «Fino al 2007 il settore delle valvole era trainante. Ci siamo però immediatamente trovati nel bel mezzo della crisi finanziaria americana, che ha avuto come primo effetto il crollo, a livello globale, degli investimenti destinati al nostro settore. Se nel biennio 2008-2009, ancora sull’onda della buona situazione degli anni precedenti, siamo riu-
APRILE 2013