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OFTALMOLOGIA • Stefania Bianchi Marzoli

L’equipe della dottoressa Stefania Bianchi Marzoli all’Istituto auxologico italiano

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delle neuroscienze, dell’immunologia o dell’ endocrinologia». Il Servizio di neuroftalmologia ed elettrofisiologia oculare in cosa esprime la sua unicità a livello nazionale? «Il servizio è strutturato per rispondere a quesiti clinici, nella maggior parte dei casi di terzo livello, spesso formulati da altri specialisti. Applica le competenze cliniche e di diagnosi strumentale per la valutazione complessa della funzione e dell’integrità strutturale dell’apparato visivo attraverso l’impiego di una moderna strumentazione dedicata all’analisi elettrofunzionale e tomografica della retina e del nervo ottico. Inoltre, si avvale di esperienza e collaborazioni interdisciplinari, acquisite nel corso di anni, indispensabili per impostare la migliore qualità di gestione diagnostico-terapeutica nei diversi ambiti clinici e a seconda delle patologie di base». L’attività dell’Istituto come interviene davanti ad alterazioni del campo visivo di un paziente? «Il campo visivo viene esaminato nell’ambito della visita neuroftalmologica attraverso strumentazione e con metodiche appropriate mirate a definire sede, profondità ed estensione di un difetto. Al termine della valutazione neuroftalmologica, formulata l’ipotesi di diagnosi differenziale, viene consigliato, e se

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possibile attivato, un percorso diagnostico e terapeutico che richiede la collaborazione da parte di specialisti di altre discipline, in alcuni casi operanti presso altri istituti». Quali i progetti più interessanti, attivi o in cantiere, nel campo della ricerca? «I progetti di ricerca clinici attualmente attivi riguardano i meccanismi patogenetici dell’ipertensione intracranica idiopatica; il trattamento radiante di meningiomi del nervo ottico; il trattamento di forme di neurite ottica a possibile genesi disimmune; le modalità di gestione diagnostica precoce e di trattamento dell’ orbitopatia associata a patologia tiroidea. Di grande interesse gli aspetti che riguardano la neuroprotezione, la neurorigenerazione e la neuroriabilitazione. Uno degli obiettivi è quello di individuare a livello del sistema visivo indicatori precoci di alcune malattie degenerative del sistema nervoso centrale. L’interesse è anche concentrato sullo studio attraverso metodiche Rm non convenzionali degli effetti a livello della corteccia cerebrale e della integrazione multisensoriale di patologie ereditarie del nervo ottico o della retina. Una particolare attenzione è rivolta alla coordinazione e allo sviluppo di collaborazione tra gli aspetti neurofalmologici e quelli neuroriabilitativi e neuropsicologici in pazienti con lesioni del sistema nervoso centrale con disturbi legati alla visione».

OTTOBRE 2012


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