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Moda

Il cashmere più raffinato La fibra più nobile e soffice si combina con lo stile della maglieria italiana. Ed è un successo globale. L’esperienza della signora Lia Gambetta, una delle prime imprenditrici a credere nella lana di cashmere di Luca Cavera

na volta provato il cashmere, sarà impossibile indossare qualsiasi altra lana. È stata questa l’osservazione che ha spinto Luigia Gambetta, imprenditrice nel settore della maglieria per uomo e donna, ad abbandonare gli altri tipi di lana e abbracciare il cashmere, realizzando in oltre cinquant’anni di attività, stagioni e stagioni di capi di alta qualità, da abbinare ad accessori ricercati. «Comprai i primi tre chili di cashmere seguendo un suggerimento. Allo stesso prezzo, all’epoca, avrei potuto acquistare trenta chili di lana. Le caratteristiche di questa fibra, bella e soffice, mi colpirono subito e inizai a prendere confidenza con le tecniche per lavorarla, imparando come andava trattata e come esaltarne le caratteristiche nella confezione dei capi. A quei tempi il cashmere era ancora una lana di nicchia, ma la nostra produzione fu un successo. A conferma della nostra scelta, presto le richieste crebbero tanto da superare la nostra capacità di soddisfarle». La signora Luigia ricorda così l’ingresso dell’azienda, Liapull, nel mondo della maglieria in cashmere. L’azienda oggi esporta in tutto il mondo, proponendo i capi con marchi propri. Oltre alle caratteristiche speciali del cashmere,

U

Lia Gambetta, titolare di Liapull Srl di Genova. Lia è il soprannome di Luigia, nome di battesimo della signora Gambetta. Dall’amichevole diminutivo è poi derivato il nome dell’azienda www.liapull.it

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nea | gennaio 2012


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