DossToscana122011

Page 246

LEGALITÀ

Dare ascolto per evitare nuove vittime Lelio Grossi, presidente della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, riflette sulle strategie di contrasto all’usura in un momento in cui le banche hanno problemi di liquidità Paola Maruzzi

sentire Marco Morelli, direttore generale di Intesa Sanpaolo, la manovra correttiva del governo Monti dovrebbe portare stabilità al mercato bancario. È una buona notizia anche per quelle organizzazioni, come la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, che concedono garanzie per gli istituti di credito andando in soccorso ai soggetti a rischio. In Italia il giro d’affari annuo legato all’usura si attesta sui 30 miliardi di euro, di cui il 36% viene controllato dal crimine organizzato; inoltre da qualche anno la crisi del mercato creditizio ha reso sempre più difficile arginare l’indebitamento che, per Lelio Grossi, rimane la causa principale dello strozzinaggio. Secondo l’ultimo rapporto Sos Impresa, l’associazione antiracket di Confesercenti, la Toscana presenta un tasso di criticità preoccupante e si colloca dietro solo ad alcune regioni del sud Italia e alla Lombardia. Livorno, Pistoia e il territorio del tessile pratese sono le zone più colpite. «Nei primi nove mesi del 2011 abbiamo inviato alle banche 125 domande di affidamento dagli sportelli antiusura per 9milioni e 100mila euro complessivi, ma il 43% delle richieste sono state declinate, un dato rilevante tenuto conto che nel 2007 le domande rigettate erano solo il 10%».

A

Lelio Grossi, presidente della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura

306 • DOSSIER • TOSCANA 2011

Il mercato creditizio è alle strette e molti piccoli risparmiatori, presi dal panico, ritirano i soldi dalle banche. Cosa significa combattere l’usura in un momento come questo? «La mancanza di liquidità è un dato di fatto e l’atteggiamento di sfiducia dei risparmiatori incide sulle banche, che riducono il loro margine di intervento, anche se a penalizzarle sono i criteri di valutazione dei titoli di Stato stabiliti a livello europeo. Per la nostra fondazione la conseguenza è immediata: avendo minore disponibilità, gli istituti di credito diventano più selettivi nei confronti delle nostre richieste, accogliendone decisamente meno». Con un’apposita legge del 2009 la Regione riconosce e sostiene l’attività della Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, erogando finanziamenti. Siete quindi un esempio virtuoso. «La Regione, in virtù di questa legge, ha iniziato la lotta al sovraindebitamento e quindi all’usura. Attualmente c’è una restrizione di disponibilità finanziaria ma sono comunque previsti capitoli di spesa significativi che dovrebbero garantire lo stesso impegno. Ci sono stanziamenti e interventi che partono dalle “radici”, come quello sull’uso corretto del denaro che vede il coinvolgimento dell’ufficio regionale agli studi: i nostri volontari, operando a costo zero, porteranno all’attenzione delle scuole medie e superiori la problematica del sovraindebitamento e dell’usura».


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.