Dossier Sicilia 03 2010

Page 62

CRONACA GIUDIZIARIA

compatibile con i tratti del “disturbo delirante”

in capo alla sig.ra Bazzi e di una “psicosi indotta” per il marito Olindo Romano. Disturbi, questi, prospettati come meritevoli di adeguato approfondimento peritale». Le intercettazioni rimangono un buono strumento di indagini e quali ripercussioni hanno sull’iter di un processo e sul lavoro dei giudici? «Non vi è dubbio che le intercettazioni costituiscano un fondamentale mezzo di ricerca della prova, di indispensabile ausilio per le esigenze investigative che se seriamente intese, dovrebbero imporre per un verso condizioni di riservatezza estrema e, per altro verso, una rigorosa regolamentazione dei limiti di operatività dei mezzi a disposizione della pubblica accusa. Ciò al fine di scongiurare il rischio di incontrollate fughe di notizie foriere di inquinamenti probatori irreparabili, la scellerata diffusione di fatti personali nonché uno sbilanciamento ingiustificato in favore dei poteri attribuiti agli organi inquirenti. In questo senso esprimo, la mia condivisione rispetto alle recenti iniziative legislative volte a regolamentare l’impiego delle intercettazioni, in quanto rivolte a disciplinare una materia frequentemente contrassegnata da abusi e violazioni di diritti e libertà fondamentali. Al contrario, la richiesta di quella parte dell’opinione pubblica volta a legittimare un ampliamento ulteriore dei poteri della pubblica accusa rischierebbe di allontanare ulteriormente il processo penale dalla funzione, che esso dovrebbe irrinunciabilmente svolgere, di autentico punto di equilibrio tra le esigenze investigative e le garanzie per l’imputato». Il sovraffollamento carcerario oggi ha assunto i contorni di un autentico problema sociale. Quali i rimedi? «Meriterebbe di essere integralmente rivisitato l’attuale arsenale sanzionatorio, in quanto incentrato sulla sola pena detentiva, laddove invece misure sanzionatorie alternative a quest’ultima, ma egualmente idonee a limitare la libertà personale – come la imposizione di lavori di pubblica utilità ovvero l’obbligo di permanenza in casa nei giorni del sabato e della domenica – potrebbero oggi garantire un più elevato standard di efficienza del sistema, se riferite – ovviamente – 130 • DOSSIER • SICILIA 2010

Nella fase processuale la garanzia di riservatezza cede il passo a una totale discovery, completa disponibilità di tutte le emergenze processuali

ai reati meno gravi. Nella stessa ottica andrebbero, altresì, espunte dal sistema le pene pecuniarie che altro non sono se non il riflesso di illeciti il cui disvalore è troppo modesto per meritare una risposta sanzionatoria di tipo penale, la quale per definizione dovrebbe ispirarsi alla logica della extrema ratio. Ne dovrebbe conseguire un complessivo sfoltimento dell’attuale pletorico catalogo di reati, mediante il trasferimento di quelli bagatellari al diritto amministrativo punitivo». Il 2010 è l’anno delle riforme della giustizia. Quale riforma ritiene ancora indispensabile per la giustizia penale? «Ritengo sia necessario operare un complessivo intervento riformistico capace di guardare congiuntamente al diritto penale sostanziale e al diritto penale processuale, in quanto avvinti da un nesso funzionale troppo spesso trascurato nel dibattito legislativo. In particolare stimo improcrastinabile una riforma del codice penale il quale, malgrado il raffinato tecnicismo che lo contraddistingue, è ormai troppo vetusto per rispondere alle esigenze della società attuale».


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.