XXXXXXXXXXXXXXXXX MODELLI DI CITTÀ PER BOLOGNA
Un sistema territoriale più efficiente Scelte coraggiose e un istituto della città metropolitana che sappia «rilanciare il ruolo determinante della politica locale». Sono i presupposti che Luigi Melegari individua per «riorientare Bologna verso una competitività in pericolo» Giacomo Govoni
ul maxi-cantiere progettuale che va sotto il nome di Piano strategico metropolitano è tempo che Bologna faccia sul serio. A chiederlo sono i rappresentanti del mondo economico bolognese, che premono affinché il passaggio dalla fase di raccolta di idee a quello di concreta messa in opera dei progetti prioritari per la città, avvenga in tempi ragionevoli. «Ci stiamo impegnando direttamente per
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Luigi Amedeo Melegari, presidente di Ance Bologna
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ottenere questo – sottolinea il presidente di Ance Bologna Luigi Melegari – ma è importante che, pur tra tante posizioni ideologiche, emerga al più presto il profilo di una città orientata a cogliere e vincere la sfida competitiva fra sistemi territoriali e produttivi nazionali ed internazionali». Che aspettative ripongono i costruttori bolognesi rispetto alla dimensione metropolitana che Bologna intende darsi?
«Bologna deve ringraziare il governo e le forze politiche nazionali che hanno sostenuto la previsione dell’istituzione per legge della città metropolitana dall’1 gennaio 2014. Dobbiamo purtroppo riconoscere che il percorso volontario previsto dalla vecchia legge correva il rischio di arenarsi per le inerzie e i campanilismi presenti nel nostro territorio, più forti di ogni esigenza di spending review. Dobbiamo però fare scelte coraggiose. La città metropolitana di Bologna deve, secondo noi, essere più forte dell’attuale Provincia e avere la finalità di governare direttamente le problematiche territoriali, infrastrutturali, di trasporto e ambientali, di fiscalità, dei lavori pubblici, di promozione dello sviluppo economico-sociale». Cosa occorre perché queste funzioni possano svolgersi in modo concreto? «Servono ulteriori importanti attribuzioni alla Città metropolitana, rispetto a quelle previste dalla legge, soprattutto da parte