Donnaleader052014

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Turismo

Donna Leader Maggio 2014 - pag. 41

La Puglia riparte dal turismo

Un soggiorno in Salento Le spiagge di Porto Cesareo: fra le più rinomate del Salento. Rosalea Calderalo invita a un soggiorno nella masseria Tenuta Quintino di Porto Cesareo. Punto di appoggio per visitare il tacco d’Italia

Settore in ascesa attraverso la cooperazione tra pubblico e privato. Rachele Barra descrive le politiche commerciali per soddisfare il turista e valorizzare il territorio al Nord al Sud del tacco italiano, passando da un versante all’altro del mare, è svariato il patrimonio di bontà enogastronomiche e di bellezze artistiche e paesaggistiche che la regione può offrire. Ponendo il turismo come settore cardine per la crescita della regione, l’unione di forze tra pubblici e privati sta pian piano portando a traguardi importanti. La conferma arriva da Rachele Barra, hotel manager del raffinato albergo Nicotel Bisceglie, nella provincia della triade BarlettaAndria-Trani. «Questo è un territorio che ha grande potenzialità da mettere in evidenza. Per esaltare l’identità della zona è importante che privati e pubblici cooperino. E per me che sono imprenditrice del settore turistico questa sinergia è fondamentale». Per tenere alta la dignità della Puglia, molte sono state le campagne di comunicazione e di valorizzazione del territorio, a cominciare dal suo punto di forza: il settore enogastronomico e culturale. «In ogni stagione vengono organizzati tour alla scoperta dei sapori della Puglia. – racconta la Barra – Dal percorso sull’olio con visite guidate nei frantoi, spiegazione e degustazione finale; al percorso sui sospiri, dolci tipici

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In alto, Rachele Barra, hotel manager dell’albergo Nicotel Bisceglie www.nicotelhotels.com

di questa zona, per non parlare poi delle mozzarelle. Inoltre ci sono vari festival e manifestazioni che attirano periodicamente molti turisti, come le Notti di poesia al Dolmen, in cui si svolgono letture di poeti contemporanei in una location suggestiva; o la Festa dei casali per riscoprire l’agrobiscegliese, o ancora il Festival del cinema emergente». La zona di Bisceglie, punto di congiunzione tra i due poli maggiori del turismo pugliese, Gargano e Salento, per la posizione favorevole permette inoltre di raggiungere altre località in breve tempo e dà al turista la possibilità di notare anche le differenze tra zona e zona di una stessa regione. «Seppur con difficoltà, (da un lato c’è una tradizione da conservare, dall’altro zone meramente industriali inglobate nella grande provincia), questo è un territorio che sta cambiando aprendo le porte ora anche al turismo balneare. Si è capito che va difeso arricchendo l’offerta culturale ed enogastronomica con manifestazioni di interesse». E anche nella gestione del suo hotel Rachele Barra ha applicato migliorie nella politica commerciale e tariffaria improntata sulle esigenze di mercato. «Insieme a uno staff di eccellenza, servizi e tariffe dinamiche sono i nostri punti di forza. Diamo al cliente risposte in termini di servizi: le esigenze sono cambiate e si sono moltiplicate, così anche noi abbiamo moltiplicato e differenziato i servizi, dalla tariffa stagionale diversificata in mezzo alla settimana al menù personalizzato per vegani, ciliaci, intolleranti. Mettiamo a disposizione maggiori servizi e risposte veloci». Ma, se aumenta l’offerta, non necessariamente aumentano i costi. «Cerchiamo di proporre servizi che ci permettono di contenere le spese mantenendo alta la qualità di quello che offriamo, qualcosa di sostitutivo ma qualitativamente eccellente». Ilaria de Lillo

na tipica dimora salentina, con le sue caratteristiche volte a stella e a botte e le tipiche pietre di “tufo” di colore giallo. È la masseria Tenuta Quintino di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. Leggenda vuole che sia stata utilizzata da Papa Clemente XI come stazione di posta. «Certamente, la nostra struttura – spiega Rosalea Calderalo, amministratore della masseria – anche in passato era considerata un luogo di ristoro, dove si fermavano i viandanti per riposare insieme ai loro cavalli. Le origini risalgono molto probabilmente all’inizio del XV secolo, anche se le prime notizie sono state ritrovate nel 1699 e confermate nel 1740 dal Catasto onciario, che ne attribuisce la proprietà al principe Vincenzo Imperiale. Oggi la masseria, ha una nuova e doppia anima, infatti ci dedichiamo tanto agli eventi quando alla ricezione turistica. Naturalmente quest’ultima si concentra soprattutto nei mesi estivi e in particolare in agosto, periodo in cui, per scelta, la celebrazione di eventi viene ridotta, proprio per consentire ai nostri ospiti di trascorrere un periodo di tranquillità». La masseria Tenuta Quintino ha una sala ricevimenti e ristorante, da 250 coperti, che propone le tipiche ricette salentine reinterpretate e accostate a intuizioni contemporanee. «Per chi visita la nostra terra e ha

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La masseria Tenuta Quintino si trova a Porto Cesareo (LE) www.masseriatenutaquintino.it

la necessità di un pernottamento, poi, mettiamo a disposizione quattordici camere e quattro appartamenti. Riceviamo soprattutto turisti milanesi e fiorentini. Poi, per quanto riguarda i visitatori esteri, registriamo una prevalenza di turisti francofoni, soprattutto da Lussemburgo e Francia». Oltre alle spiagge di Porto Cesareo, fra le più rinomate del Salento, ciò che fa della masseria Tenuta Quintino un punto importante per il turismo regionale è il fatto che costituisce un punto di riferimento per chi vuole visitare l’intero tacco d’Italia. «Va sottolineato che nonostante un periodo di riscoperta della Puglia e del Salento che dura da oltre una decina di anni, nelle ultime stagioni la crisi economica ha penalizzato il turismo nella regione e nel nostro territorio. Nel 2013, per esempio, le visite sono calate del 50 per cento rispetto all’anno precedente. Quest’anno, a causa di una primavera caratterizzata da condizioni meteorologiche avverse, le prenotazioni tardano ad arrivare. Tuttavia, le previsioni indicano una stagione in ripresa e speriamo che siano confermate dai fatti». Vittoria Divaro

In origine era la masseria Colarizzo Nel Catasto onciario viene definita “Torrione Cola Rizzo”, composta da “casa, capanne e curti con terra agreste e macchinosa di oltre 1300 tomoli (ovvero 0,60 ettari)”. Data l’estensione territoriale era considerata, insieme a masseria Vantaggiani, fra le più estese del territorio salentino. Tutte queste strutture, oltre ai territori di pertinenza, comprendevano anche i fabbricati per la residenza del proprietario e dei suoi dipendenti e i servizi per lo svolgimento delle attività agricole. Proprio per la sua vasta estensione, nel 1927 fu frazionata in 37 poderi e 131 quote. La più estesa era quella di Torre Lapillo, dove oggi sorgono le spiagge più belle del Salento.


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