IMPRENDITORI DELL’ANNO
La qualità italiana incrocia le lame con i colossi stranieri In un settore estremamente specializzato e minacciato dalla concorrenza estera, la qualità del prodotto diventa l'unico modo di fidelizzare la clientela, guadagnando prestigio e competitività. Questa la soluzione proposta dall’ingegnere Alfredo Tricomi per il mercato delle lame Lodovico Bevilacqua
n un settore definibile “di nicchia” come quello della produzione di lame per macchine falciatrici, mietitrebbia e giardinaggio, la qualità del prodotto diventa fondamentale, da una parte per fidelizzare i clienti, dall'altra per combattere l'agguerrita concorrenza di paesi che hanno sviluppato, in questo particolare ambito, un mercato ampio e competitivo. L'esperienza, come sempre, aiuta; ma deve essere associata ad una forte propensione agli investimenti, in particolare nell'ambito di sviluppo e ricerca, necessari a mantenere aggiornata la gamma di prodotti ed essere sempre in grado di rispondere in maniera veloce e recettiva alle richieste ed esigenze della clientela, alla ricerca di un prodotto sempre più affidabile ed efficiente. Grazie ad una lunga esperienza, prima come dirigente poi come proprietario, Alfredo Tricomi, numero uno dell’azienda Stella, è diventato un punto di riferimento e il latore di una tradizione industriale ormai più che cinquantennale nella produzione di lame. «L'affidabilità e la resistenza delle nostre lame sono il frutto di
I L'ingegner Alfredo Tricomi, titolare della Stella Srl www.stellalame.com
162 • DOSSIER • LOMBARDIA 2011
più di sessant'anni di esperienza in questo settore e ancora oggi, nonostante le naturali difficoltà del business, siamo in grado di garantire alla clientela prodotti di altissima qualità». L’azienda, pur avendo una sua autonomia produttiva, è uno spin-off delle più grosse Acciaierie Falck. «Stella nasce da un’esigenza di diversificazione di prodotto delle acciaierie Falck e dopo la dismissione di queste ultime, ha intrapreso una nuova vita come società indipendente. È stata mia la volontà di continuare l'esperienza industriale con Stella, poiché anch'essa, come la società madre, era destinata alla chiusura; essendo stato per anni direttore di produzione delle acciaierie Falck, ben conoscevo le potenzialità e la qualità della realtà che ho deciso, nel 1995, di rilevare personalmente. Nel 2000 abbiamo dato inizio ad un programma di investimento nella ricerca di nuove tecnologie da applicare ai nostri macchinari». Quali sono i vantaggi di questo volume di investimenti? «Più che di vantaggi, si tratta di vera e propria necessità. Quello delle lame è un mercato in continua evoluzione, con una grande propensione verso prodotti di qualità, che assecondino le esigenze della clientela garantendo sempre maggiore affidabilità e resistenza. Le dimensioni dell'azienda comportano la presenza di un contenuto numero di dipendenti; per questo la scelta dei collaboratori segue