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FILIERA AGROALIMENTARE Lisa Ferrarini

Una garanzia

di qualità LA SICUREZZA ALIMENTARE È UN TEMA ALTAMENTE DIBATTUTO ANCHE A LIVELLO EUROPEO E NON MANCANO LEGGI A GARANZIA DEGLI STANDARD QUALITATIVI ANCHE NEL SETTORE DELLE CARNI

di Nicolò Mulas Marcello Europa vanta un sistema di alto livello di controllo delle carni lungo tutta la filiera, dall’allevamento alla lavorazione. Gli standard sanitari non vengono rispettati solo attraverso controlli esterni alle aziende ma sono le singole imprese che si autodisciplinano per rispettare i parametri di qualità stabiliti per legge. «Tutto ciò – spiega Lisa Ferrarini, presidente di Assica, associazione confindustriale che rappresenta le aziende della filiera delle carni e dei salumi – significa grande sicurezza per il consumatore ma anche ingenti costi per le imprese».

L’

Come avvengono i controlli lungo tutta la filiera nell’industria delle carni e dei salumi? «La nostra filiera è tra le più

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controllate in assoluto e risponde a severe normative europee. Dobbiamo considerare in tal senso l’Europa come un’isola felice: abbiamo un sistema di controllo accurato che garantisce ai consumatori standard di sicurezza elevati. Questo grazie a una legislazione comunitaria molto avanzata che si applica a tutti gli Stati dell’Ue. In Italia il sistema nel campo della sicurezza alimentare delle produzioni animali è composto da 5mila veterinari incaricati di vigilare per garantire la sicurezza alimentare delle nostre produzioni. Per quanto riguarda la filiera dei prodotti a base di carne suina, i controlli veterinari ufficiali iniziano presso gli allevamenti dove vengono effettuate periodiche verifiche delle condizioni sanitarie dei suini. Inoltre, la normativa prevede obbligatoriamente la presenza costante

del medico veterinario presso le strutture di macellazione, pena l’impossibilità di procedere alla macellazione dei suini». In questa fase i controlli continuano? «Ogni animale viene accuratamente esaminato e le carni ottenute devono essere a loro volta specificamente controllate. Gli stabilimenti di trasformazione hanno spesso al loro interno veri e propri laboratori di analisi per il controllo qualità che testano migliaia di prodotti ogni anno. Le singole aziende si autodisciplinano attraverso una serie di controlli interni stabiliti per legge e, a garanzia di un più elevato standard qualitativo dell’intera filiera, tramite certificazioni volontarie quali norme Iso, Brc (British retail council), Ifs (International food standard) e altre. Tutto ciò

Maggio 2014


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