CHE TORNA A CRESCERE PIANO PIANO
56 - L EUROPA
N.
FONDI&SICAV - SETTEMBRE 2013 -
FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Europa
Avanti piano piano Consensus Usa
Un po’ fermi dopo la corsa Fondi azionari
È l’Africa la nuova terra promessa
Anno 6 - Numero 56 - Settembre 2013
Editoriale
Nulla di nuovo assata anche questa estate, si cominciano a tirare le somme dell’andamento degli investimenti in vista della fine dell’anno, momento storico per considerazioni su quanto successo e per l’impostazione del prossimo futuro. Qualche sorpresa si è avuta anche in questi ultimi mesi. Forse è improprio parlare di sorpresa: che le valute dei paesi emergenti potessero correggere non era un evento impensabile e improponibile. Probabilmente ci si era un po’ troppo cullati sugli ottimi risultati che i fondi che investivano in queste aree geografiche stavano dando ai clienti e, errore che facciamo un po’ troppo spesso, eravamo portati a darli per scontati sottovalutando i rischi correlati ai ritorni. Soprattutto ancora una volta si è capito che gli emergenti non sono tutti uguali, che deve essere fondamentale saper scegliere su quali singoli paesi puntare e con quale gestore farlo. Un aiuto per tutti coloro che operano nel campo degli
P
investimenti arriva sicuramente dall’informazione il cui ruolo è diventato sempre più importante. Informazione che però richiede sempre più tempo in giornate in cui il tempo sembra non essere mai abbastanza. Informazione che deve essere selezionata in un mondo che è giunto a offrirne troppa (pregi e difetti di internet e del mondo globale). Anche in questo caso diventa fondamentale saper scegliere i giusti “fornitori di informazioni”, concentrarsi su dati e analisi che siano di aiuto nelle scelte e che non ci dicano solo a posteriori cosa sia successo sui mercati. Informazioni che provengano da fonti affidabili e che ci indichino scenari e possibili strategie, opportunità ma anche rischi per poter poi scegliere dove investire con cognizione di causa e non sulla scia di mode del momento. Noi crediamo che il nostro lavoro, forte soprattutto della sua indipendenza, possa aiutare a trovare qualche spunto. Ci auguriamo che lo pensiate anche voi
GIUSEPPE RICCARDI
Per un pugno di punti base n fantasma si aggira nel mondo ed è costituito da un pugno di punti base. Il tapering e il rialzo dei tassi dei Treasury Usa, già abbondantemente arrivato, visto che in pochi mesi i titoli americani sono passati da un rendimento dell’1,6% al 3%, può ancora provocare una serie di sconvolgimenti non da poco. Un’ulteriore crescita di 100 punti base, infatti, con la risalita dei Treasury al 4% porterebbe diverse conseguenze molto più pesanti di quelle che vengono normalmente previste. Il primo ovvio problema lo avrebbe l’Europa, specie quella periferica. È chiaro che la maggior parte degli investitori, con un Treasury considerato uno dei più classici porti sicuri che dà un rendimento reale consistente, non avrebbe grossi dubbi su cosa scegliere tra i Btp (o i Bonos) e i titoli Usa, a meno che italiani e spagnoli non aumentino in maniera notevole i loro tassi. In questo caso, però, la sostenibilità degli interessi da pagare sarebbe messa pesantemente in discussione e gli stati più in difficoltà tornerebbero immediatamente sull’orlo del default. Certo, è probabile che in una situazione di questo genere la Bce interverrebbe con un altro programma Ltro di emergenza, cioè verrebbero concessi alle banche prestiti a costo quasi zero con l’implicito patto di sostenere le aste dei titoli di stato. In questo modo i tassi europei potrebbero rimanere su livelli accettabili. Però lo stimolo al
U
ALESSANDRO SECCIANI
credito alle imprese, considerato uno degli elementi fondamentali per fare ripartire l’Europa, salterebbe e tutte le risorse messe in campo dalla Bce sarebbero dedicate al salvataggio dei conti degli stati. Quindi addio ripresa. Non molto diversamente avverrebbe al di là dell’oceano. Già oggi i paesi dell’America latina stanno vedendo un’uscita di capitali imponente diretta verso i più sicuri e più remunerativi, in termini reali, lidi di Washington. Proprio in un momento in cui paesi come Brasile, Argentina & co. hanno la massima necessità di fare ripartire l’economia, si troverebbero con le armi spuntate. Ma non è finita qui: oggi tutti danno per scontato che la stessa America per tornare a correre ha bisogno di stimoli esterni: la ripresa dell’Europa e la ripartenza degli emergenti potrebbero essere la spinta finale all’economia Usa, che è stata la prima a uscire dalla recessione. Ma proprio quel pugno di punti base in più rischia di rimettere in discussione il meccanismo. Un ultimo elemento, passato quasi inosservato. Sia la Cina, sia la Russia, grandi detentori di titoli di stato Usa, hanno mandato un severo monito agli Stati Uniti perché non attuino il tapering. Il motivo è chiarissimo: un rialzo dei tassi farebbe precipitare il valore dei titoli già in portafoglio e per la Cina e la Russia si tratterebbe di mettere in conto una perdita di un bel pacco di miliardi di dollari.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
3
Sommario Settembre 2013 Emerging market corporate bond peer
6
Una categoria in grande crescita L’Europa riparte piano piano
12
Un senso di sollievo e tante preoccupazioni Dopo diversi tromestri negativi, i dati sul Vecchio continente sono stati per la prima volta positivi. Oltretutto alcuni stati, come Francia e Portogallo, hanno fortemente sorpreso gli analisti, mentre la Germania ha ripreso il ruolo di locomotiva. Ma non si può ancora dire che la ripresa abbia attraversato l’Atlantico ed è arrivata da noi: i problemi strutturali e politici restano forti, soprattutto per i paesi più in difficoltà
PROMOTORI&CONSULENTI
&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
Lucio De Rocco, amministratore delegato di Banca Ipibi Financial Advisory
PROMOTORI&CONSULENTI
Settembre 2013
Raccolta
Un’inchiesta Ubs
Fee only
Avanti a tutta forza
Ancora tanto pessimismo tra i risparmiatori
Un congresso sul futuro
34
«Quando la consulenza è diversa» Raccolta
40
Sei mesi da record Un'indagine commissionata da Ubs
46 Lucio De Rocco, amministratore delegato di Banca Ipibi Financial Advisory
«Per noi la consulenza è già il 40% del business» 4
FONDI&SICAV/Settembre 2013
Un’insoddisfazione generalizzata Professionisti a parcella
48
Un congresso per fee only
Fondi&Sicav n. 56 Etf - Puntare sul dollaro
50
In divisa americana Sono diversi mesi che gli operatori vedono come molto probabile una ripresa del biglietto verde rispetto all’euro e ad altre valute. Per il momento il fenomeno non ha avuto un reale riscontro, ma per chi pensa che questo trend prima o poi si affermerà sono disponibili sulla piattaforma di Borsa Italiana alcuni prodotti ad hoc Azionari - L’Africa
54
Non più dimenticata dagli investitori Con i mercati occidentali immersi in un processo di consolidamento e con molti listini emergenti alle prese con problemi di smaltimento della sopravvalutazione accumulata negli ultimi anni, sono molti a domandarsi dove si possano individuare opportunità ancora poco sfruttate. E il continente nero, secondo le previsioni degli esperti, può rappresentare sul medio termine un’opportunità di grande interesse Consensus - Gli Usa
60
Né recessione, né boom È sostanzialmente ferma l’economia a stelle e strisce, in attesa di sapere se la Fed darà il via al tapering, la diminuzione graduale dei propri acquisti di titoli di stato e cartolarizzazioni di mutui. E’ comunque probabile che la Bernanke si muoverà con estrema cautela, soprattutto per non danneggiare i finanziamenti alla casa e di conseguenza tutto l’immobiliare, che per ora è uno dei pochi pilastri della ripresa. Dall’occupazione la spinta è minima Osservatorio previdenza - I Medici Veterinari
68
Una riforma pesante, anzi due La cassa di categoria, che era appena intervenuta sulla sostenibilità trentennale dei propri conti, è stata costretta dalla legge Fornero ad avere una visibilità cinquantennale e a mettere nuovamente mano alla struttura finanziaria. Ciò ha comportato un peggioramento evidente della pensione per le nuove generazioni unita al non decollo della componente previdenziale complementare
Le rubriche 3
Editoriale
8
Notizie in breve
72
My life, My style
FONDI&SICAV/Settembre 2013
5
Emerging market corporate bond peer
Una categoria in grande crescita Politica di investimento uesta asset class, che non era coperta da fondi fino a pochi anni fa,
Q
nibili in Allfunds Bank. Nel caso spe-
può oggi contare su numerose strategie con track record quasi
cifico, vengono valutati solo quei
triennale. L’indice di categoria utilizzato in Allfunds Bank è il Jpm
comparti disponibili in piattaforma
Embi broad diversified index, un indice di corporate bond e quasi-sovereign
che hanno fornito la scomposizione
bond, con emissioni di 40 paesi diversi e una capitalizzazione complessiva di
del loro portafoglio a fine mese. I fondi formano così parte di un peer group
266 triliardi. Le strategie solitamente investono in corporate, fanno un uso
che avrà come rendimento la media equiponderata dei rendimenti dei singo-
attivo di derivati, soprattutto Cds, ma cercano di evitare rischi valutari ten-
li fondi che lo compongono. Tutti i valori riportati sono quindi dati aggrega-
dendo invece a investire nell’intero spettro qualitativo. Trattandosi di prodot-
ti. Il campione analizza sei strategie con pesi uguali e con quasi tre anni di
ti fortemente in crescita, il settore è caratterizzato da una forte ricerca di mo-
track record, che rappresentano circa 55 milioni di euro, approssimativamen-
ney manager con conseguenti elevati turn over dei team gestionali; ritenia-
te la metà degli investimenti intermediati da Allfunds Bank nella categoria.
mo che sia molto rilevante in questo peer group avvalersi di un gestore cono-
Periodo di calcolo: dal 7 marzo 2011 al 31 agosto 2013.
sciuto e di fiducia. Le analisi quantitative sulla categoria sono abbastanza li-
Tutti i calcoli sono in euro.
Informazioni generali Indice Lancio Divisa
JPM EMBI Global 02/08/2010 Euro
mitate, a causa del track record dei fondi, quindi nel valutare un comparto ci
Capture ratios (dal lancio)
focalizziamo sul gestore e sulla sua storia. La notevole crescita di questa asset
Up capture ratio Down capture ratio Up months in up markets Down months in down markets Up market out performance Down market out performance Total out performance
class evidenzia le importanti opportunità nel settore e indica un forte interesse degli investitori. Nel seguente report analizziamo l’offerta dei fondi dispo-
Risultati (dal marzo 2011 all’agosto 2013) VAMI
1.250
Portafoglio
Indice 5
-1,23% -42,38% 47,68% 46,54% 30,79% 69,23% 85,56%
Draw down analysis (dal lancio)
1.000 2,5 750
Drawdown
Lunghezza
Recovery
Peak
Valley
-13,1%
3
0
15/05/2013
28/08/2013
-6,16%
1
1
12/09/2011
05/10/2011
-5,37%
1
1
09/01/2013
01/02/2013
-4,62%
1
0
02/08/2011
29/08/2011
-5,1%
1
1
09/09/2011
10/10/2011
-4,79%
1
1
04/01/2013
07/02/2013
0 500 -2,5 250 -5 0 05/2011
09/2011
01/2012 05/2012 09/2013 01/2013 05/2013
Rendimento mensile Anno
Portafoglio/Indice*
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Sett
Ott
Nov
Dic
2013
Portafoglio
-1,58%
2,99%
2,11%
-0,54%
-1,35%
-5%
-0,1%
-1,64%
-
-
-
-
Indice
-4,01%
3,06%
1,76%
0,73%
-3,32%
-5,57%
-0,53%
-2,39%
-
-
-
-
Portafoglio
1,67%
1,09%
0,71%
1,55%
3,79%
0,68%
4,91%
-0,75%
-0,61%
1,43%
0,73%
-0,29%
Indice
-0,07%
0,91%
0,75%
2,85%
3,59%
2,03%
6,59%
-1,46%
-1,03%
0,33%
1,61%
-0,66%
Portafoglio
-
-
-
-2,04%
3,14%
-0,79%
2,95%
-3,14%
-0,43%
2,83%
1,45%
4,03%
Indice
-
-
-
-3,06%
4,82%
0,64%
3,33%
-0,79%
2,52%
0,79%
3,73%
4,92%
Portafoglio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Indice
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2012 2011 2010
Statistiche ROR
Volatilità
Portafoglio
6,94%
8,17%
0,8
Indice
8,48
9,68%
0,83
6
FONDI&SICAV/Settembre 2013
Indice Sharpe
Active Premium
Correlazione
R2
Beta
Alfa
T.E.
Info Ratio
-1,55%
0,9
0,81
0,77
0,44%
4,27%
0,1
Jensen Treynor Alfa Ratio 0,37%
8,51
A CURA DI ALLFUNDS BANK INVESTMENT SERVICES
Le 10 principali posizioni (dati al 30 giugno 2013)
Asset allocation (dati al 30 giugno 2013)
1.
US DOLLARS
2,96%
2.
CASH
2,14%
3.
GS EM MARKETS CL I (EUR-H)
1,43%
4.
NA
1,3%
5.
GS EM MARKETS COR (EUR-H)
1,13%
6.
GS EM C BOND CLASS E EUR
0,98%
7.
(GS) GOLDMAN SACHS US $ LI
0,91%
8.
JPM LIQ-USD LIQUIDITY-X
0,84%
9.
GS EM C BOND OTHER C EUR
0,81%
10.
HUTCH WHAMPOA INT 10 LTD 6.00
0,48%
100 Forwards
Altri
Liquidità
89,03%
Obbligazionari
75
50
25
0
Distribuzione settori (dati al 30 giugno 2013) 35
Qualità del credito (dati al 30 giugno 2013)
Consumo ciclico Industriale Finanziario Diversificato Energia Comunicazioni Utility Materiali di base Consumo non ciclico Governativo Liquidità
30,77% 30
35 A30
20
BBB+
BB-
BB+
B
BB
BBB-
BBB
31,63%
Altri
20
17,83%
15
15 8,96%
10
7,89% 8,03% 5,92% 2,93%
12,6% 9,62%
10
7,71% 4,70%
2,02%
3,20%
5
3,59% 5,01%
7,14% 6,16% 6,38%
2,34% 2,62%
0
0
Distribuzione geografica (dati al 30 giugno 2013)
Distribuzione per divisa (dati al 30 giugno 2013) 80
60 50
A+
25
25
5
6,25%
4,72%
0%
Unione europea Federazione russa Messico
Turchia India Lussemburgo Cina Isole Cayman Brasile
Altri
53,28%
60
40 40
30
78,53%
Non disponibile Euro Renminbi cinese (Yuan) Dollaro Usa Rublo russo Peso messicano Real brasiliano Nuevo Sol peruviano Rupia indiana Dirham degli EMU
20 4,12% 4,13% 4,17% 4,33% 4,83% 5,85% 5,85% 6,63% 6,81%
20
10
6,41% 6,07% 1,72%
0
1,6% 1,58% 1,37% 1,14% 0,82% 0,75%
0
La presente scheda (“il documento”) è una presentazione preparata da Allfunds Bank S.A. (“la Banca”). Le informazioni riprodotte nel presente documento non sono e non devono essere intese come ricerca in materia di investimenti, né una raccomandazione o un suggerimento, implicito o esplicito, rispetto ad una strategia di investimento avente ad oggetto gli strumenti finanziari trattati o emittenti strumenti finanziari, né una sollecitazione o offerta, consulenza in materia di investimenti, legale fiscale o di altra natura. Il documento contiene informazioni sintetiche sulle caratteristiche e sui rischi principali di uno strumento finanziario, ha un mero contenuto informativo e riporta solo le informazioni ritenute più rilevanti per la comprensione degli strumenti finanziari e dei loro rischi. Per una descrizione approfondita dello strumento finanziario e dei suoi rischi si rimanda al KIID ed al Prospetto Informativo. Il presente documento contiene informazioni che possono differire rispetto a quelle indicate nella documentazione ufficiale in tal caso valgono queste ultime. Tutte le informazioni contenute in questo documento sono fornite in buona fede sulla base dei dati disponibili al momento in cui è stata redatta. Questo documento si basa su informazioni e fonti considerate attendibili, ma di cui la Banca non è in grado di assicurare l’esattezza, a tal fine, quindi. la Banca non è responsabile per eventuali errori, omissioni o inesattezze. È stata adottata la massima diligenza possibile al fine di selezionare le fonti di provenienza dei contenuti. La Banca non offre alcuna garanzia, espressa o implicita, né esprime alcuna dichiarazione in merito all’esattezza, adeguatezza o possibilità di accedere a detti contenuti, alla disponibilità degli stessi o al loro utilizzo. La Banca non sarà pertanto responsabile, di nessuno dei suddetti contenuti. Le informazioni sono fornite unicamente a scopo informativo. Il trattamento fiscale applicato dipenderà dalle circostanze individuali di ciascun investitore e può essere soggetto a cambiamenti in futuro. Si prega di consultare i propri consulenti fiscali, contabili e legali. Gli strumenti finanziari presentati sono soggetti ai rischi di mercato e non c’è alcuna certezza o garanzia che gli obiettivi degli stessi siano raggiunti. Il valore degli investimenti è soggetto a variazioni anche in virtù delle oscillazioni dei tassi di cambio. Alcuni dei principali rischi dell’investimento sono: rischi associati al territorio, rischi di non liquidità, rischi di portafoglio concentrato, rischi di rendimento del portafoglio, rischi di gestione, rischi sui derivati, rischi di prestito, rischi fiscali e rischi azionari. Questi ed altri rischi sono descritti nel prospetto informativo. I potenziali investitori devono leggere attentamente il prospetto informativo per avere informazioni sui rischi, al fine di stabilire se l’investimento è adatto a loro. I seguenti rischi possono aumentare la volatilità del prezzo del fondo, amplificando gli effetti del mercato. Si prega di tenere conto, al momento di investire, che: (i) Gli investimenti in titoli azionari sono soggetti ai rischi di mercato, alle condizioni economiche e politiche dei paesi in cui si effettuano gli investimenti e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (ii) Gli investimenti in titoli obbligazionari sono principalmente soggetti ai rischi sul tasso d’interesse, sul credito e sulla insolvenza e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (iii) Gli investimenti in absolute return e strategie alternative sono principalmente soggetti al tasso d’interesse, alla liquidità di mercato, al rischio di credito e insolvenza e,potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. L’uso di prodotti finanziari come parte del processo di investimento può inoltre generare rischi relativi a restrizioni di liquidità e leva finanziaria. (iv) Gli investimenti nei mercati emergenti e/o in piccole società possono comportare un più elevato grado di rischio essendo potenzialmente più volatili rispetto a quelli effettuati nei mercati sviluppati o nelle grandi società. Le performance registrate in passato non sono necessariamente indicative di analoghe performance future. I rendimenti sono al lordo degli oneri fiscali. Il valore dell’investimento è soggetto a fluttuazioni. Il presente materiale informativo non è stato soggetto all’approvazione di alcuna autorità degli Stati Membri europei.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
7
News
Consumi
onostante i venti contrari che stanno caratteriz-
Gli emerging, se negli anni ‘80 erano responsabili del
zando le economie emergenti, la crescita del Pil
10% della crescita del comparto dei consumi durevoli, at-
N
di questi paesi offre ancora ottime opportunità
tualmente sono passati a quota 40%. Bisogna però fare
d’investimento: per riuscire a coglierle pienamente è
una distinzione tra beni di lusso e di fascia bassa. Per que-
necessario, tuttavia, capire quale sarà il futuro delle regio-
sti ultimi si è già verificato un aggiustamento nella dire-
ni a forte sviluppo. Attualmente, è possibile riconoscere
zione degli emerging, ma, spostando il focus sui prodotti
tre principali forze in atto: un cambiamento qualitativo
di alta gamma, le stime indicano che il settore luxury ha
della domanda, in risposta al miglioramento delle condi-
ancora ampie possibilità di miglioramento nei prossimi an-
zioni economiche medie, un incremento del reddito pro
ni: se attualmente gli emergenti contribuiscono al 55%
capite e una forte spinta derivante dai mutamenti demo-
della crescita di questo comparto, tra dieci anni rappresen-
grafici. Basandosi su questi tre elementi, gli analisti di
teranno, infatti, il 90%. Nel dettaglio, i segmenti che evi-
Goldman Sachs hanno cercato di tracciare una mappa
denzieranno la crescita più forte durante il decennio in
che possa fornire le linee guida per l’avvenire. Ecco un
corso saranno l’auto e gli elettrodomestici, mentre gli an-
estratto di quanto è emerso.
ni tra il 2021 e il 2030 rappresenteranno il periodo clou per
Ancora tanta forza dagli emergenti Oggi è in corso uno spostamento verso i beni di con-
i beni di lusso. Si prevede, infatti, che a partire dal 2020 il
sumo durevoli ed è previsto che si verifichino due picchi di
luxury registri una rapida accelerazione, con ritmi ben più
domanda nei prossimi anni: un primo massimo si dovreb-
veloci rispetto alla crescita del Pil globale.
be registrare dopo il 2020 in Cina, Brasile e negli emergen-
La situazione è invece diversa per quanto riguarda il
ti più ricchi, seguito da un secondo apice dopo il 2040,
settore dei servizi. Le proiezioni suggeriscono che questo
quando anche l’India e i paesi più in difficoltà raggiunge-
comparto si svilupperà in maniera moderata ma stabile, in
ranno un maggiore benessere economico.
linea con il tasso di incremento del Pil mondiale.
Giappone n Giappone l’indice dei prezzi al consumo
I
corso di oltre un decennio.
lo 0,2% rispetto al mese di giugno. Il rial-
municati dal governo di Tokyo hanno confer-
zo dell’indicatore, che non tiene conto del-
mato il buon andamento del tasso di disoccu-
l’andamento dei prezzi degli alimenti freschi
pazione e della produzione industriale. I sen-
dato ha mostrato un incremento dell’1,6% ri-
a causa della loro eccessiva volatilità, rispon-
za lavoro sono scesi a luglio di un decimo ri-
spetto a luglio 2012. I settori che hanno mag-
de anche all’incremento del prezzo dei com-
spetto al valore archiviato a giugno, portan-
giormente contribuito all’incremento sono sta-
bustibili e al maggiore costo delle importazio-
dosi al 3,8%, e il numero di disoccupati si è ri-
ti: automotive e componenti elettronici.
ni nipponiche, alimentato dalla sensibile sva-
dotto di 30 mila unità a quota 2,55 milioni. Si
lutazione dello yen. Il dato, almeno fino a
tratta del secondo mese consecutivo di calo
ERRATA CORRIGE
questo momento, riflette le misure aggressi-
del tasso dei senza lavoro.
Nello scorso numero di Fondi&Sicav abbiamo erroneamente pubblicato a corredo dell’articolo “Un mercato tuttora interessante” (pag. 56, luglio 2013) la foto di Chris Samuel, ceo di Ignis Asset Management, e non, come indicato nella didascalia, di Dan Beharall, responsabile obbligazionario mercati emergenti, intervistato all’interno dell’articolo. Ci scusiamo con l’interessato e con i lettori.
ha messo a segno a luglio una crescita del-
Parallelamente, gli ultimi dati macro co-
L’Abenomics procede
8
ve messe in campo dal governo guidato dal
Infine, la produzione industriale nipponica
leader conservatore Shinzo Abe per cercare di
è cresciuta a luglio del 3,2%, rispetto al mese
mettere fine alla spirale deflazionista che ha
precedente. Si tratta del primo sensibile miglio-
interessato la terza economia planetaria nel
ramento degli ultimi due mesi. Inoltre, questo
FONDI&SICAV/Settembre 2013
News
L
America latina
e aspettative sulla fine del denaro a
siano le responsabili della perdita di forza del-
cade quando la superpotenza offre rendi-
basso costo nel mondo e la decelerazio-
la divisa nazionale o se, al contrario, siano
menti in crescita, i flussi di capitali tendono a
ne della crescita delle economie emer-
stati gli intensi deflussi di capitali ad alimen-
invertire la rotta che li ha portati verso gli
genti hanno innescato, negli ultimi tre mesi,
tare la svalutazione e a supportare la revisio-
emerging market.
una serie di svalutazioni delle divise latinoa-
ne al ribasso delle aspettative.
La svalutazione del real ha risvegliato i ti-
mericane. La fotografia scattata a fine agosto
Quasi tutte le monete e le borse latinoa-
mori per un’accelerazione dell’inflazione, che
mostra chiaramente gli effetti del nuovo
mericane hanno sofferto negli ultimi mesi a
ha superato il 6%. Alcuni soci del Mercosur
trend. Nella regione, il real brasiliano è la se-
causa dei segnali lanciati dalla Federal Reser-
stanno soffrendo a causa della decelerazione
conda valuta tra quelle che hanno ceduto più
ve sull’imminenza di un graduale ritiro degli
brasiliana e vedono le proprie divise perdere
terreno nel corso del 2013, dopo il bolivar ve-
stimoli monetari dinanzi ai segnali di ripresa
costantemente terreno. In Argentina, il dollaro si è apprezzato nei primi otto mesi del 2013
Il tapering fa cadere le monete
del 14,3%; in Uruguay la svalutazione della moneta locale ha toccato il 16,3%. Perdite consistenti hanno interessato il guaranì del
nezuelano. Nei primi otto mesi di quest’anno,
dell’economia nordamericana. La Fed ha inol-
Paraguay e il bolivar venezuelano (il presiden-
il dollaro Usa ha guadagnato il 18,9% rispet-
tre comunicato di essere pronta, in qualsiasi
te Maduro ha annunciato una svalutazione
to al real. Se si osserva l’andamento dell’ulti-
momento, ad alzare i tassi e a porre così fine
della moneta del 30% che ha portato l’infla-
mo biennio, la rivalutazione del biglietto ver-
alla lunga fase di debolezza del dollaro. In
zione al 42,6%). A Caracas c’è la situazione
de è stata del 43%. L’economia brasiliana pre-
presenza di queste prospettive, il rendimento
più grave, con il biglietto verde che quota al
senta prospettive di crescita non esaltanti,
del Treasury decennale è lievitato dall’1,4% al
mercato parallelo il 300% in più rispetto alla
tuttavia resta da verificare se queste ultime
2,8% negli ultimi 12 mesi. E, come sempre ac-
quotazione ufficiale.
Ritorna Soldi mportanti novità per Soldi, il programma televisivo
I
possibilità per i telespettatori di intervenire, via e-mail o
giunto quest’anno alla sua 12° edizione che, alla luce
interagendo con il nostro account di Twitter @solditv, e di
del successo registrato durante il primo anno di messa
rivolgere agli ospiti le proprie domande, alle quali verrà da-
in onda sull’emittente nazionale 7Gold, dove nella scorsa
ta risposta nel corso della puntata o nei giorni successivi».
edizione ha registrato oltre 3,8 milioni contatti netti (fon-
E’ stato questo uno degli elementi vincenti della trasmis-
te Auditel), è stata promossa in prima serata il venerdì se-
sione nel corso degli anni: è stato infatti creato uno zocco-
ra. Soldi è ripresa il 13 settembre ed è condotta anche in
lo duro di risparmiatori interessati a discutere con gli
questa stagione da Cosimo Pastore affiancato da Erica Del
esperti sui principali problemi economici e finanziari. Tra gli
Bianco, confermandosi ancora una volta come l’unica tra-
ospiti presenti in studio si alterneranno alcuni tra i più au-
smissione televisiva in onda a livello nazionale dedicata al
torevoli esponenti del mondo dell’economia e della finan-
risparmio e agli investimenti. Il programma terminerà l’11
za italiana, che dibatteranno in ogni puntata i temi del mo-
luglio 2014 per un totale di 40 puntate e andrà in onda dal-
mento insieme ad alcuni tra i più importanti giornalisti del-
le 21,10 sino alle 22,40.
le maggiori testate nazionali. La trasmissione, i cui testi saranno ancora a cura di
Promosso in prima serata
Francesca Colombo, si avvarrà anche per l’edizione 2013/2014 del supporto del sito internet www.solditv.it, attraverso il quale i telespettatori potranno conoscere in
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«Siamo convinti che con il passaggio al venerdì in pri-
anticipo gli ospiti presenti in studio e gli argomenti che sa-
ma serata il nostro bacino di utenti si allargherà ulterior-
ranno trattati nel corso delle puntate. Come sempre ci sarà
mente», dichiara Cosimo Pastore, storico conduttore di Sol-
la possibilità di porre i propri quesiti tramite l’invio di email
di. «Il format della trasmissione resterà sostanzialmente in-
e di rivedere, a partire dal lunedì successivo la messa in on-
variato, ovvero un mix fra il talk-show e il rotocalco, con la
da, le puntate del programma.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
L’Europa riparte piano piano La situazione macro
Un senso di sollievo e tante preoccupazioni Dopo diversi trimestri negativi, i dati sul Vecchio continente sono stati per la prima volta positivi. Oltretutto alcuni stati, come Francia e Portogallo, hanno fortemente sorpreso gli analisti, mentre la Germania ha ripreso il ruolo di locomotiva. Ma non si può ancora dire che la ripresa abbia attraversato l’Atlantico e sia arrivata da noi: i problemi strutturali e politici restano forti, soprattutto per i paesi più in difficoltà
l 22 settembre si terranno finalmente le elezioni in
di Boris Secciani
Se a partire da questo autunno si potesse contare su
Germania: si tratta di un avvenimento che normal-
e David Tonello
una chiara indicazione pro-Europa da parte dell’elettora-
I
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mente non avrebbe un’enorme importanza, ma in
to teutonico, è chiaro che cambiare l’approccio in termi-
questa fase è diventato cruciale. Infatti, in epoche più
ni più orientati alla crescita e meno all’austerità diver-
serene nell’Europa dell’euro la politica si era ridotta a
rebbe realistico, anche se è difficile pensare a rivoluzio-
poco più di un processo di revisione di amministratori, tutti
ni. Quando si tratta di problemi continentali, le cose non
più o meno grigi, mediocri e privi del potere di cambiare ef-
sembrano mai procedere in maniera lineare: infatti la
fettivamente la situazione. Oggi, con la gravissima crisi che
recente serie di dati positiva ha da una parte fatto tira-
imperversa da anni non è più così e le elezioni tedesche rap-
re un sospiro di sollievo, dall’altra rischia di rendere di
presentano forse l’avvenimento fondamentale per il futuro
nuovo meno malleabile la Bce. Prova di questo trend è,
dell’Unione Europea. Infatti esse si svolgono dopo anni di
secondo molti osservatori, il linguaggio alquanto ambi-
frattura e in alcuni casi di aperta ostilità tra i paesi del nord
guo proveniente dalla Banca centrale di Francoforte,
e del sud del continente. Dalla maggioranza che uscirà in
tanto che l’euro ha preso a rafforzarsi contro il dollaro,
Germania dipende l’azione di molti centri di potere europei,
nonostante un’economia americana che cresce ancora in
Bce in primis. Infatti al momento appare difficile non cer-
maniera sufficiente da giustificare l’avvio del tapering a
care una posizione di compromesso con l’economia più
settembre (Siria permettendo) e tassi reali più elevati dal-
grande e forse l’unica davvero solvibile dell’Eurozona.
l’altra parte dell’Atlantico.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
I
«
»
Draghi si è limitato a sottolineare che si continua a monitorare il livello di liquidità in eccesso del sistema bancario europeo
Bce
L’ambiguità di Draghi roprio dalla Bce vale la pena partire: c’è da aspet-
mano all’Eurozona. Però non sarebbe sufficiente a dare
tarsi qualcosa di sostanzialmente nuovo da Mario
il via a una ripresa significativa, in quanto anche le
Draghi quest’autunno? L’ultima conferenza stam-
riforme strutturali sono importanti. Infatti se alcuni
pa di settembre è stata, come spesso accaduto in passato,
paesi hanno cominciato a migliorare in modo chiaro il
un capolavoro di ambiguità. Il linguaggio è stato estrema-
loro livello di competitività, altri si sono mostrati riot-
mente accomodante, ma è stato schivato il punto salien-
tosi, pertanto godrebbero di minori vantaggi derivanti
te dell’eventualità di un nuovo Ltro, questa volta con una
da un euro più debole. Va comunque ricordato che i re-
grande varietà di collaterali. Draghi si è limitato a sottoli-
centi segnali di convergenza all’interno dell’Europa, con
neare che si continua a monitorare il livello di liquidità in
una crescita del Pmi manifatturiero in Spagna e in Ita-
eccesso del sistema bancario europeo e a lavorare per ri-
lia, sono positivi. Questo elemento infatti aiuterà la Bce
durre la frammentazione creatasi negli ultimi anni sul
a mettere a punto una politica di potenziale sostegno,
mercato del denaro dell’area euro.
per risolvere il problema della contrazione del credito
P
Per capire questo approccio, innanzitutto, va detto che
all’interno dell’Eurozona».
quanto meno oggi sembra essersi fermata la “deriva del
Prudenza, unita a intenzioni più pro-attive, vede
continente”, con un sud Europa che presenta qualche se-
anche Patrice Gautry, chief economist di Union Ban-
gnale di miglioramento. Jean Medecin, membro del comi-
caire Privée: «C’è ancora molto spazio di manovra per
tato di investimento di Carmignac Gestion, afferma: «L’in-
la Banca Centrale Europea per sostenere ulteriormente
debolimento della moneta unica ovviamente darebbe una
l’attuale ripresa; possibili tagli dei tassi d’interessi e spe-
FONDI&SICAV/Settembre 2013
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L’Europa riparte piano piano La situazione macro
cifiche misure per sostenere la ripresa del credito sembra-
mente più forte del previsto, +0,7%, mentre la Francia ha
no ancora giustificati per consolidare l’andamento miglio-
superato le aspettative, realizzando un incremento dello
re degli indicatori economici. Ci aspettiamo un ulteriore
0,5 %. Italia e Spagna, che avevano già evidenziato i loro
taglio di 25 punti base dei tassi d’interesse, anche se Dra-
numeri (-0,2% e -0,1% rispettivamente), restano in reces-
ghi appare riluttante ad agire rapidamente».
sione. Il Portogallo ha fornito la più grande sorpresa, regi-
Comunque, se si analizza l’economia, si nota che al momento la ripresa è poca cosa, più che altro un rimbalzo
strando +1,1 % nel secondo trimestre e superando nettamente le attese».
dal serio calo di inizio anno, ed è molto irregolare. Infatti
Se Lisbona può congratularsi con se stessa per il risul-
di solito ai primi segni di recupero, per operatori, analisti e
tato, rimane il fatto che in generale la situazione non è
commentatori suona la campana dell’ottimismo. Ma se
delle migliori, come puntualizza Neil Dwane, cio equity
questa volta dovessimo sintetizzare il sentiment, potrem-
Europe di Allianz Global Investors: «Se guardiamo la cre-
mo dire che tutti sono modestamente positivi su alcune
scita economica della prima metà del 2013, riscontriamo
economie europee, mentre appare relativamente invidia-
un minore aumento rispetto alle attese; di conseguenza, i
bile lo stato di salute della Germania. Di conseguenza il
progressi arriveranno probabilmente in maniera più con-
“cauto ottimismo”, un must del gergo finanziario, ha la-
tenuta e più lenta». Non distante anche l’analisi di Anton
sciato il posto al termine “realismo”, parola ben più rara,
Brender, chief economist, e Florence Pisani, economista di
dura, ma in definitiva consolante. Niente bottiglie di
Dexia Asset Management: «La ripresa europea è reale e
champagne stappate, solo un vago senso di sollievo e an-
definirla solamente un rimbalzo tecnico sarebbe un erro-
cora molte preoccupazioni.
re. Il rallentamento iniziato nel 2012 è stato il risultato di
Partiamo dai dati: «L’Eurostat stima che l’Eurozona in
una combinazione mortale di due forze: una forte decele-
totale è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre rispet-
razione della crescita del commercio mondiale e un ina-
to al primo, il che segna la fine della più lunga recessio-
sprimento del passo nel consolidamento fiscale dell’area
ne registrata dalla formazione dell’unione monetaria a
euro, in particolar modo in Spagna e in Italia. L’affievolir-
oggi», commenta Azad Zangana, economista Europa di
si di questi due effetti permette adesso il recupero. Però, a
Schroders. «La ripresa rimane irregolare con le principali
meno di non vedere un significativo aumento degli scam-
economie orientate all’esportazione che continuano a fare
bi globali, non ci sono nel sistema forze tali che potrebbe-
da guida, mentre quelle minori periferiche si dibattono
ro dare una spinta al miglioramento in modo durevole».
nell’attuazione di varie misure di austerità. Germania e
Azad Zangana prosegue: «I dettagli dei driver sotto-
Finlandia hanno registrato entrambe una crescita legger-
stanti sono esigui per queste stime iniziali, ma i numeri dell’istituto di statistica francese Insee hanno riportato una maggiore crescita dei consumi delle famiglie e una variazione delle scorte come i fattori chiave per la ripresa del Pil reale francese. L’ufficio di statistica tedesco Destatis segnala un miglioramento della domanda interna, con però un maggiore contributo delle esportazioni nette». Come risulta palese, i dati positivi sono in particolare quelli francesi e soprattutto tedeschi. Il che avvalora quanto Azad Zangana prospetta per il futuro: «Ci aspettiamo che il miglioramento dell’attività economica continui in tutta la zona euro, in linea con le Pmi, ma, come i dati più recenti confermano, siamo convinti anche che la maggior parte dell’incremento dei Pil sia concentrata nei paesi che non sono stati coinvolti nella crisi del debito sovrano, i quali possono trarre beneficio da una maggiore proporzione della loro la crescita proveniente dalle esportazioni nette». In altri termini: la Germania.
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FONDI&SICAV/Settembre 2013
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Periferia e core
La distanza resta e gli operatori tirano un sospiro di sollievo per il
S
a dare i loro frutti. L’Eurozona, inoltre, mostra segnali di
fatto che almeno le economie più forti sembrano
un riequilibrio. Negli anni del boom i costi unitari del la-
avere riavviato un processo di crescita, per quanto
voro sono aumentati troppo rapidamente nell’Europa pe-
essa appaia modesta (rispetto al secondo trimestre del
riferica e in misura insufficiente in Germania. Ciò si è tra-
2012 il Pil tedesco è salito dello 0,5%), alle elezioni del
dotto in un ampio divario di competitività nell’Eurozona,
Parlamento più potente d’Europa si sta arrivando con un
che comincia a ridursi (anche se paesi come l’Italia e la
invariato divario tra la Germania e la cosiddetta periferia.
Francia hanno ancora molta strada da fare). Per quanto
Quanto meno oggi non c’è un euro seriamente in di-
concerne il saldo delle partite correnti, l’Italia e l’Irlanda
scussione e indubbiamente non è poco, visti anche gli
fanno registrare un avanzo, la Grecia ha ridotto il suo
sforzi fatti. Anthony Doyle, responsabile degli investi-
ampio disavanzo e la Spagna e il Portogallo evidenziano
&G Investments, sintetizza così la situazione: menti di M&
deficit modesti».
«Gli indicatori, come i Pmi e la produzione industriale, se-
Rimangono sul tavolo alcune preoccupazioni non
gnalano una crescita positiva nel secondo trimestre. La fi-
esattamente leggere e risposte politiche spesso incon-
ducia dei consumatori è in crescita, mentre in alcuni pae-
cludenti e schizofreniche. Interessante l’esempio men-
si si registra anche un primo lento miglioramento dei da-
zionato da Neil Dwane, di Allianz Global Investors: «La
ti sulla disoccupazione. Naturalmente l’Europa non è an-
tanto discussa imposta sulle transazioni finanziarie (Ftt),
cora in salvo e continua a fronteggiare consistenti osta-
tuttora auspicata da molti governanti europei, dovreb-
coli alla crescita. Ciò nonostante, le tendenze osservate
be trovare attuazione in una qualche forma nel corso
costituiscono forse una prima indicazione che le signifi-
del 2014. Ovviamente, tra le conseguenze della sua
cative riforme strutturali attuate nella periferia iniziano
introduzione vedremo l’aumento del costo del capitale
FONDI&SICAV/Settembre 2013
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L’Europa riparte piano piano La situazione macro
per le aziende europee e per l’economia in senso lato
disoccupazione, enormi volumi di debito, debolezza delle
rispetto ai nostri competitor internazionali. Potenzial-
finanze pubbliche».
mente, la stessa imposta agirà da deterrente per quegli
Nei prossimi mesi vedremo se i miglioramenti estivi
investitori e capitali che invece potrebbero facilitare la
daranno nuova spinta a un’azione riformatrice, in grado di
soluzione di alcune sfide strutturali, trasformandosi così
aggiungere maggiore solidità alla ripresa europea, o se la
in un’opportunità persa». Altri problemi sono puntualiz-
relativa pace attuale verrà utilizzata per tornare, a livello
zati da Doyle: «Scarse prospettive di crescita, elevata
politico, a un’inconcludente frattura nord-sud.
I
Un nodo cruciale per la ripresa
Banche che forse stanno guarendo
V
isto che sull’Europa sembrano soffiare venti favo-
medie storiche e delle stime di mercato di quelle statuni-
revoli, può valere la pena puntare a lungo termi-
tensi o asiatiche. Infine vi è la convinzione che i listini stia-
ne su una ripresa delle banche europee. La que-
no sottovalutando la spinta ai profitti derivante dai tagli
stione è tutt’altro che oziosa, visto che proprio il sistema fi-
dei costi in atto nelle maggiori banche e si stiano quindi
nanziario è ormai da anni l’anello debolissimo dell’Eurozo-
perdendo alcune interessanti opportunità di investimento.
na. In particolare il vantaggio fondamentale dell’economia
Sul primo punto, per certi versi il più rassicurante,
Usa, oltre all’abbondanza di risorse energetiche, è stato la
Carmel Wellso, co-portfolio manager ed equity research
capacità di riattivare la crescita creditizia. Quest’ultima
analyst financials di Janus Capital, commenta: «Molti, tra
manca completamente nel Vecchio continente anche nei
gli indicatori dello stato di salute di una banca, hanno
paesi core, dove nel complesso il deleveraging post-crisi fi-
raggiunto il loro punto più basso o stanno iniziando a
nanziaria è stato enorme. Si potrà dire di essere usciti dav-
puntare di nuovo verso l’alto. Nella metà dei mercati,
vero dalla crisi quando le istituzioni finanziarie saranno
abbiamo probabilmente assistito a una stabilizzazione dei
tornate in uno stato di salute accettabile. Ma quel tempo è
crediti in sofferenza. Per quanto sia a livelli superiori
già arrivato?
rispetto all’inizio della recessione, pur sempre di stabiliz-
In effetti alcuni parametri fondamentali per valutare
zazione si tratta. Per me, questo fatto segna l’inizio della
la salute delle banche europee sono generalmente in mi-
ripresa nelle piazze finanziarie. Inoltre in Spagna le ban-
glioramento. I crediti in sofferenza si sono stabilizzati e la
che hanno alzato gli accantonamenti da circa il 20% al
maggior parte degli istituti si sta muovendo con tempi e
60% del portafoglio di asset problematici. È questa la
modalità atti a soddisfare nuovi requisiti patrimoniali
quota di utili messa da parte per coprire le perdite in caso
Inoltre le valutazioni della maggior parte delle azien-
di default sui prestiti. Così i guadagni degli istituti sono
de di credito dell’area euro sono ben al di sotto delle loro
molto più protetti da eventuali future inadempienze. Un altro fattore importante per il settore è che, oltre alle grandi banche d’investimento, anche la maggior parte delle aziende di credito nazionali e di quelle ancora più piccole è sulla strada giusta per soddisfare i requisiti patrimoniali fissati da Basilea III, che entreranno in vigore nei prossimi due anni». Che qualcosa sia cambiato nello stato di salute di questo fondamentale comparto lo pensa anche Philippe Uzan, chief investment officer di Edmond de Rothschild Asset Management: «Non c’è dubbio che l’ambiente sia migliorato per il sistema finanziario europeo. Il livello di solvibilità è cresciuto per la maggior parte delle istituzioni nel
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Taglio dei costi bancari
Non sempre programmi attendibili A
spetti interessanti si trovano nella sottovalutazione dell’aumento degli utili derivante dall’abbassamento dei
costi. Spiega Carmel Wellso, di Janus Capital: «Uno dei motivi principali è che gli investitori hanno già sentito questa storia dei tagli sulle spese e sono ora disillusi sul fatto che il management riesca a procedere con simili piani. Devo ammettere che ho fatto questo errore anche io su un paio di titoli. Ci sono però altre banche che hanno operato in merito con successo per diversi trimestri di fila, ma sulle quali gli analisti stanno ancora prezzando solo il 60 % di ciò che si prevede. Semplicemente, al mercato occorrerà un po’ di tempo per credere ai management su questi temi, dato che hanno avuto così tante brutte esperienze in passato».
finanziari dei paesi periferici da aggiungere in portafoglio,
Wellso non è l’unica comunque a credere alla bontà
azioni che non solo appaiono convenienti, ma che offrono
dell’austerity bancaria. Britta Weidenbach, gestore azionario
anche buone prospettive di utili. Nel comparto bancario
di Deutsche Asset&Wealth Management, aggiunge: «Con
questa tendenza è guidata da un aumento del net interest
molta selettività stiamo scegliendo alcuni nomi nei servizi
income e da una diminuzione dei costi».
corso degli ultimi trimestri e non vi sono più difficoltà
Azioni di questo genere posseggono un buon potenziale
nell’accedere alla liquidità. Inoltre i risultati del secondo
di rialzo». Altri mostrano scetticismo; tra costoro Philip-
quarto dell’anno hanno mostrato che il settore creditizio
pe Uzan: «Nonostante i progressi, in questo segmento di
è riuscito ad adottare un più rigido controllo dei costi. Dal
mercato rimaniamo estremamente selettivi e siamo co-
punto di vista economico, inoltre, le banche d’affari rie-
munque in generale underweight sui bancari. I margini
scono oggi a ottenere profitti più elevati, man mano che
del business retail rimangono sotto pressione, in un con-
i mercati finanziari crescono. Infine pensiamo che il gra-
testo di bassa domanda di credito. Inoltre un bel po’ di
duale innalzamento dei tassi di interesse, in corso da
istituzioni in Spagna e Germania ha ancora bisogno di ri-
maggio, sia un elemento positivo per le assicurazioni. In
capitalizzare».
particolar modo per quei contratti vita penalizzati dai rischi derivanti da rendimenti così bassi».
Cautela arriva anche da Philippe Mimran, chief investment officer di La Française Asset Management: «Se
Le valutazioni delle banche forse sono il punto più
la ripresa europea dovesse venire confermata, allora le
controverso, specialmente in un ambito dove la visibilità
istituzioni finanziarie dovrebbero vedere una diminuzio-
degli utili non è che sia oggi elevatissima. Anche in que-
ne dei crediti in sofferenza. Di conseguenza i corsi azio-
sto caso, però, gli ottimisti si trovano. Walter Metzler, se-
nari potrebbero salire. Ciò nonostante, conviene restare
nior economist, e Andy Nigg, head of equity & commo-
prudenti, in particolare per quanto riguarda l’Europa del
dity strategy di Vontobel Asset Management, afferma-
sud, dove vale la pena puntare solo sui campioni nazio-
no: «Abbiamo aumentato il peso delle azioni europee nei
nali. Le banche di minori dimensioni restano pericolose».
nostri portafogli già a inizio anno e nell’indice Euro Stoxx
Insomma, se di dovessero tirare le conclusioni, po-
50 i titoli finanziari ricoprono un ruolo importante. Cer-
tremmo dire che il disastro non è più all’orizzonte. Certo
chiamo, anche nella periferia del continente, istituzioni
è che, nonostante i proclami politici, il sistema finanzia-
che ci appaiono con quotazioni depresse in termini di pri-
rio europeo sembra fermamente ancorato alla fase di au-
ce/book value e che presentino bilanci di buona qualità.
sterità degli anni passati.
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FONDI&SICAV/Settembre 2013
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L’Europa riparte piano piano La Germania
Aspettando le elezioni Pochi si attendono grandi sorprese dalla consultazione del 22 settembre. Angela Merkel dovrebbe rivincere senza problemi e la possibilità che sia costretta a una grande coalizione con i socialdemocratici viene vista come un fattore positivo. Nel frattempo l’economia ha ripreso a marciare, sia pure a un passo lento, e il paese resta largamente il pilastro dell’Unione
L
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a locomotiva d’Europa, il paese che alcuni os-
l’argomento Unione è stato appena toccato durante la
servatori ritengono l’unico a non essere a ri-
campagna elettorale finora. Ciò perché in Parlamento tut-
schio fallimento nel continente, si trova oggi in
ti i maggiori partiti hanno sostenuto la posizione della
un momento topico. Dal punto di vista politi-
Merkel di “non alternativa” alle operazioni di salvataggio
co, salvo (possibili) sorprese dell'ultima ora, il
del suo governo e queste politiche hanno dato frutti».
quadro appare superficialmente quello di sempre. Le ele-
Per comprendere l’apatia politica tedesca in un’Unio-
zioni politiche in Germania del prossimo 22 settembre, in-
ne invece in fremito, non si può ignorare l’andamento
fatti, vedono i due grandi protagonisti tradizionali:
dell’economia. Ora, senza dilungarsi troppo sui dettagli,
Cdu/Csu e Spd. Il duopolio di cristiano democratici e so-
basti dire che la modesta crescita tedesca è comunque la
cial-democratici è parte strutturale della storia della Re-
più alta dell’Ue (+0,7% nel secondo trimestre), che il tasso
pubblica federale tedesca. La novità è data dall’identità dei
di disoccupazione, in diminuzione dal 2009 e cresciuto
due opponenti.
lievemente in agosto, è del 6,8%, cioè tra i più bassi degli
Perché questa volta a fronteggiarsi sono solo formal-
ultimi dieci anni e circa la metà di quello dell’Unione euro-
mente due coalizioni (suscettibili di diventare post elezio-
pea nel suo complesso (oltre il 12%). L’export è in ottima
ni una sola große koalition, come già accaduto in passa-
salute, l’inflazione non preoccupa e tanti altri elementi
to), con l’inossidabile Angela Merkel alla guida di quella
del tessuto economico vanno bene. Certo, la situazione è
Cdu/Csu-Fdp (liberal-democratici) e Peer Steinbrück lea-
tutt’altro che allegra: grandi aziende pianificano licenzia-
der dell’altra, Spd-Verdi. In realtà, in questa occasione, lo
menti di massa e il malcontento serpeggia nel mondo
scontro è tra la classe politica tedesca nel suo complesso
delle piccole e medie imprese per via di problemi crediti-
(o quasi) e un imbarazzante controparte, tipo convitato di
zi. Ma, in definitiva, si può dire che in un’Europa mare-
pietra: l’Unione monetaria.
motata, la Germania dà un’impressione di relativa stabi-
Come spiega Christel Aranda-Hassel, director of eu-
lità. Per il futuro permane uno spiccato ottimismo da
ropean economics di Credit Suisse, «l’elezione è ampia-
parte degli investitori, soprattutto per le esportazioni delle
mente vista come un indicatore del futuro dell’Europa, ma
industrie e per quanto riguarda l’andamento dei consu-
FONDI&SICAV/Settembre 2013
«
»
L’export è in ottima salute,l’inflazione non preoccupa e tanti altri elementi del tessuto economico vanno bene
mi, da anni previsti in una forte crescita che poi stenta a
stimenti, in particolare, trovano in Germania uno dei po-
materializzarsi.
chi terreni favorevoli a un loro recupero, mentre la disoc-
Indicativo il parere di Patrice Gautry, di Union Bancai-
cupazione rimane molto bassa. Al contempo il possibile
re Privée: «L’export e la domanda interna sono i settori che
rallentamento delle economie emergenti potrebbe ridurre
stanno guidando l’attuale rimbalzo dell’economia tedesca.
lo slancio dell’export, mentre la domanda domestica tede-
È inoltre attesa il prossimo anno una maggiore spesa per
sca si rafforza». Britta Weidenbach, di Deutsche
capitali, visto che la crescita dovrebbe continuare a portar-
Asset&Wealth Management vede uno scenario economico
si verso l’1,5%. Il settore industriale, le società di export e
ampiamente equilibrato: «La ripresa è diffusa su tutte le
il comparto dei consumi sembrano i migliori per beneficia-
componenti dell’economia. Stiamo notando incrementi nei
re dell’attuale ripresa».
dati sull’export, così come nella fiducia dei consumatori.
Lievemente diverso, ma non antitetico, anche il com-
Anche l’edilizia sembra in via di miglioramento».
mento di Sergio Bertoncini, strategist di Amundi Sgr: «Gli
In una situazione economica che certo non fa gridare
indicatori di fiducia delle imprese tedesche mostrano un
al miracolo, ma comunque fuori dalla zona pericolo, non
sensibile miglioramento della fiducia, confermando solide
sorprende che la Merkel rimanga il politico più popolare e
basi alla ripresa dell’attività industriale del paese. Gli inve-
l’incertezza del risultato sia più sulla forma che il suo go-
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L’Europa riparte piano piano La Germania
verno assumerà. «A seconda dei risultati più o meno delu-
si”. Nonostante l’Afd non condivida nessuna delle classiche
denti del suo compagno di coalizione, vi sarebbero spinte
istanze dei partiti euroscettici più noti degli altri paesi
verso nuove alleanze o una nuova große koalition: in nes-
(dall’isolazionismo all’islamofobia per finire nel sempiter-
suno dei due casi ci dovrebbero essere grandi cambiamen-
no complotto demo-pluto-giudaico-massonico) e in defi-
ti un un senso o nell’altro, nonostante le speranze del re-
nitiva sostenga posizioni assai equilibrate e moderate, ri-
sto dell’Europa», sottolinea ancora Christel Aranda-Hassel
mane un paria della scena politica tedesca, con i maggio-
di Credit Suisse. «La grande coalizione sarebbe il risultato
ri politici locali che esplicitamente rifiutano il dialogo per
preferito non solo dagli elettori, ma anche da Bruxelles e
«non accreditarlo».
Washington. Ma suggeriamo di non nutrire troppe speran-
È difficile inoltre pensare a una Germania in grado di
ze di grandi cambiamenti nella politica europea se il cen-
virare in direzione fortemente antieuropea, ricorda infatti
tro-sinistra tornasse al governo in coabitazione».
Anthony Doyle, di M&G Investments: «A differenza dei
Le differenze fra i due contendenti appaiono davvero
paesi dell’Europa meridionale e dell’Irlanda, la Germania
poche e la parola d’ordine rimane “Avanti Europa”, senza
ha beneficiato di un boom economico: la disoccupazione
però annunciare grandi deviazioni dalla linea relativamen-
è bassa, l’export vigoroso, l’inflazione contenuta, il setto-
te rigorista degli ultimi anni. Sono più diversificate alcune
re dei consumi dinamico e in qualche regione del paese si
istanze di politica economica interna, ad esempio a livello
scorgono i primi segnali di un aumento dei prezzi delle
fiscale, ma anche in questo caso c’è poco di nuovo sotto il
abitazioni. La Germania rappresenta dunque la Cina d’Eu-
sole e nulla di entusiasmante. In un mondo politico e in
ropa, almeno dal punto di vista dell’avanzo delle partite
una discussione tra le parti in cui le uniche note di colore
correnti: un tasso di cambio enormemente sottovalutato
sembrano venire dal ministro delle finanze Wolfgang
genera il maggiore surplus commerciale mondiale, pari a
Schaeuble che, senza discostarsi dalle posizioni del suo
circa 193 miliardi di euro all’anno (quello cinese si attesta
partito Cdu/Csu, quanto meno dice ciò che pensa in ma-
a circa 150 miliardi di dollari). Questo avanzo scaturisce
niera vibrante e decisa, c’è un solo vero outsider. Questo è
principalmente dai rapporti commerciali con altri stati
Alternative für Deutschland, un partito nato a inizio anno
membri dell’Eurozona, come Italia, Grecia, Spagna, Porto-
a opera dell’economista Bernd Lucke, di altri analisti, ac-
gallo e Irlanda. La Germania ha beneficiato della moneta
cademici vari e commentatori conservatori. È il partito eu-
unica più di ogni altro stato membro. Un eventuale default
roscettico della Germania. In breve il suo programma si
avrebbe effetti devastanti sul sistema bancario e sulle
può così sintetizzare: libera uscita dall’Unione monetaria
esportazioni nazionali».
per chi non ce la fa, euro ridotto a Germania e a quei po-
Stando ai sondaggi, il nuovo partito ondeggia tra l’1%
chi paesini nordici definiti core o per meglio dire “virtuo-
e il 4%, ovvero sotto la soglia del 5% necessaria a entrare al Bundestag. Ma sono però gli stessi direttori degli istituti di ricerca demoscopica ad avvisare: potrebbe sorprendere. In un paese politicamente corretto come la Germania, dichiararsi a favore di una revisione dell’Unione monetaria non è elegante. Ma, stando ad alcune proiezioni, le posizioni dell’Afd sarebbero condivise da una percentuale formidabile di tedeschi. Difficile oggi valutare la quantità e la qualità dell’impatto dell’eventuale irruzione sulla scena di un partito euroscettico nella potente e moderata Germania. In verità ciò potrebbe portare a scenari diametralmente opposti: una grande coalizione maggiormente orientata alla crescita, allo scopo di vanificare il malcontento, oppure una riproposizione della passata maggioranza che, incalzata dalla nuova opposizione anti-euro, si vedrebbe costretta a tenere in considerazione alcune istanze provenienti da quella parte.
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L’Europa riparte piano piano L’Italia
In mano alle banche Il futuro del paese dipende soprattutto dalla ripresa del credito. La maggior parte dei posti di lavoro, infatti, viene creata dalle piccole e medie imprese, che sono dipendenti in maniera fortissima dai finanziamenti. Oggi gli istituti italiani hanno quasi smesso di aiutare le Pmi e soltanto una forte spinta da parte della Bce potrebbe rovesciare la situazione. Ma anche in questo caso il via a una politica più espansiva può venire solo da Berlino dopo le elezioni i tutti i paesi dell’Eurozona oggi forse l’Ita-
D
lia è quello più indecifrabile. Infatti il dispiegarsi della crisi ha avuto una traiettoria profondamente diversa rispetto ad altre nazioni. Il paese vanta una situazione delle
finanze statali pessima e il debito pubblico continua a toccare nuovi record, nonostante i tagli strutturali. Al tempo stesso, però, si tratta di un’eredità di un’era ormai lontana di bagordi insensati. Infatti a partire dagli anni novanta il paese ha fatto anche molto per controllare i propri deficit. Inoltre non vi è stata alcuna bolla degli asset e del credito come in altre realtà mediterranee quali la Spagna o del nord Europa come l’Olanda. La crisi italiana sembra soprattutto un trascinarsi di mostruose inefficienze del passato, unito alla difficoltà di riuscire a evolvere il proprio apparato produttivo verso una maggiore competitività. Il tutto reso più complicato da un sistema politico la cui credibilità appare non certo elevatissima. Non sorprende che in uno scenario come questo i segnali di rimbalzo presenti in altre parti del Vecchio continente da noi facciano fatica a manifestarsi. Infatti nel secondo trimestre del 2013 l’Italia ha visto un’ulteriore
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L’Europa riparte piano piano L’Italia
contrazione congiunturale, l’ottava di fila. Volendo vede-
Massimo Siano, head of italian markets di Etf Securities:
re il bicchiere mezzo pieno, si può ricordare che il calo
«Solo con le liberalizzazioni di tutti i settori economici, ini-
dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi del 2013 è stato il
ziando da quelli strategici, e delle professioni si può pen-
minore dell’ultimo anno, tanto che l’uscita dalla reces-
sare a una ripresa. Non vedo grandi riforme su questo pun-
sione potrebbe essere finalmente non troppo lontana.
to, quindi non resta che sperare nel turismo straniero».
Ricorda infatti il team di analisti di Barclays Capital:
Quanto meno va evidenziata una sostanziale tenuta
«Continuiamo a prevedere un ritorno alla crescita nel
del nostro debito sui mercati in questo 2013 anche nei
quarto trimestre di quest’anno, con un rimbalzo dello
momenti di panico da tapering acuto. Non manca chi ve-
0,2% in termini congiunturali. Per l’anno la nostra pre-
de la fase attuale come il nadir dell’Italia e ritiene anzi che
visione è ancora un calo complessivo del Pil pari all’1,7%,
la prospettiva di miglioramenti strutturali futuri renda i
anche se adesso riteniamo possibili alcune sorprese posi-
nostri titoli di stato interessanti. È questo il pensiero di
tive. Allo stesso tempo rimangono in ballo diversi rischi:
Maxence Mormède, cio advanced fixed income di Allianz
dalla pesante mancanza di liquidità a livello aziendale
Global Investors: «Diversi fattori ci convincono della so-
all’instabilità politica. Quest’ultima potrebbe rallentare
stenibilità dei conti pubblici italiani e quindi del fatto che
l’azione governativa e ritardare decisioni di investimen-
l’Italia sarà in grado di servire il proprio debito nel lungo
to e forse anche di consumo». Barclays Capital non è l’u-
periodo. Se la conclusione di questa analisi fosse stata dif-
nica fonte che vede meno nero che in passato. Ad esem-
ferente, non avremmo investito nei titoli di stato di que-
pio Sergio Bertoncini, di Amundi Sgr, sostiene: «L’Italia
sto paese. Infatti, se ci concentriamo sui fattori che so-
ha visto un miglioramento delle indicazioni provenienti
stengono la strategia di investimento verso l’Italia, innan-
dai Pmi sia industriale sia dei servizi. Dal nostro paese
zitutto non possiamo considerare il forte debito pubblico
sono giunti anche segnali sorprendentemente favorevoli
come elemento unico, poiché è compensato da un basso
dalla fiducia dei consumatori, salita ulteriormente a luglio
livello di debito personale e da risorse finanziarie superio-
a 97,3 da 95,8 di giugno, dopo essere rimasta per un anno
ri alla media. Ciò consente di finanziare in modo sosteni-
a livelli depressi tra 85 e 86».
bile il disavanzo con l’estero attraverso fonti interne. In ta-
Problemi sul fronte della stabilità di governo vede Pa-
le contesto, la tendenza recente che evidenzia partite cor-
trice Gautry, di Union Bancaire Privée: «I rischi politici do-
renti positive è veramente incoraggiante e significa che in
minano ancora il quadro italiano e sono attese ulteriori
futuro l’Italia dipenderà meno dai capitali esteri. L’econo-
riforme (mercato del lavoro, dei servizi) prima di potere
mia è ben diversificata e, con l’adozione di riforme strut-
raccogliere i frutti positivi e riavviare un processo stabile
turali adeguate, riteniamo possibile un miglioramento del
di ripresa. Il mercato azionario è ancora generalmente at-
potenziale di crescita. Alla luce di questi fattori, i premi per
traente in termini di valutazioni e gli spread potrebbero ri-
il rischio sui titoli di stato italiani, ultimamente oltre i 200
dursi ulteriormente, se accompagnati da progressi nelle
punti base, sono più che accettabili. Anche in caso di un
riforme e dalla ripresa economica».
forte rialzo dei tassi di interesse, uno scenario che ci sem-
Certamente una visione molto diversa rispetto al soli-
bra improbabile nell’Eurozona, secondo la nostra analisi i
to quadro disperante cui ci ha abituato la Penisola. In que-
bond governativi emessi da Roma riporteranno comunque
st’ottica resta quasi un unicum il tagliente giudizio di
un risultato positivo. In termini di valutazioni, inoltre, in questo momento i governativi italiani ci sembrano sottovalutati, pertanto continuiamo a investire molto in questo segmento. L’Italia rappresenta una delle poche fonti di rendimento reale sul mercato obbligazionario europeo con un rischio di insolvenza molto basso e questo tipo di investimento gode di un vento particolarmente favorevole». Il problema è che il generale rialzo dei rendimenti obbligazionari potrebbe rivelarsi pesante per un paese al limite. Ricorda infatti Philippe Mimran, di La Française Asset Management: «Tutto dipende da che cosa si inten-
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«
»
L’Italia rappresenta una delle poche fonti di rendimento reale sul mercato obbligazionario europeo,con un rischio di insolvenza molto basso
de per normalizzazione dei tassi d’interesse. Al livello
credito si è praticamente azzerato negli ultimi cinque an-
attuale non vi è alcun problema per i paesi core dell’Eu-
ni, ma le più fortunate che riescono a ottenere un presti-
ropa. Al contrario essi sono già molto elevati per le nazio-
to sono costrette a pagarlo molto più caro. Le società del-
ni del sud del continente. Anche a 50 punti base più in
l’Europa meridionale scontano un premio di interesse del
alto di ora i tassi dei Bund non rappresentano un pro-
2-3%, rispetto a strutture analoghe dell’area continenta-
blema, mentre per Btp e Bonos il discorso cambia. Infat-
le. Nei paesi come la Spagna e l’Italia, il fenomeno risul-
ti essi sono già troppo elevati: se vi fosse un’ulteriore
ta particolarmente accentuato. Per comprendere l’entità
discesa dei corsi dei titoli di stato tedeschi e questa
del problema, bisogna considerare l’importanza delle
dovesse procurare lo stesso effetto sui tassi italiani o
aziende di dimensioni medie e piccole in queste econo-
spagnoli, la crescita ne risentirebbe».
mie. Le Pmi italiane e spagnole creano circa il 75-80% dei
Il problema è che l’Italia è un paese che dovrebbe
posti di lavoro, contro il 50% negli Stati Uniti e il 59% nel
praticare un’austerità feroce per ripagare gli eccessi del
Regno Unito. Inoltre, le Pmi e le micro-imprese in questi
passato e al tempo stesso investire in innovazione e tra-
paesi rappresentano il 99% del totale e generano circa il
sformazione del sistema. Il tutto dovrebbe avvenire per
60% del Pil. Tuttavia lo scarso accesso ai mercati dei ca-
mezzo quasi esclusivamente di un sistema bancario na-
pitali le rende dipendenti dalle banche».
zionale cui è stato chiesto, in cambio di liquidità Bce, di
Finché non si riuscirà a spezzare questo circolo vizio-
sostenere il rifinanziamento dello stato italiano, evitan-
so è pressoché certo che l’Italia non ripartirà: infatti se
do così un disastro epocale. La totale rottura dei mecca-
il nanismo delle nostre imprese è da considerare uno dei
nismi di circolazione del credito viene sottolineata in ma-
difetti strutturali che impediscono la spinta innovativa,
niera eloquente da Ana Gil, del team fixed income di
difficilmente si potrà cambiare con un credit crunch.
&G Investments: «Le piccole e medie imprese sono esM&
Anche in questo caso, più che dalla politica del nostro
senziali per l’economia europea. Eppure ultimamente si
paese, un aiuto potrebbe arrivare da quella tedesca, se
trovano ad affrontare gravi problemi di finanziamento, in
dopo le elezioni si concretizzasse un approccio diverso
particolare nei paesi periferici. Non solo il loro accesso al
da parte della Bce.
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L’Europa riparte piano piano La Francia
Più lontana dalla periferia Miglioramento a sorpresa oltralpe, in un momento in cui diversi osservatori ritenevano che il paese fosse spinto inesorabilmente a fare compagnia ai Piigs. In realtà i problemi da risolvere sono ancora molti e prima di parlare di uscita definitiva dalla recessione occorrono ulteriori conferme. Ciò non toglie che il mercato transalpino sia comunque ricco di opportunità
A
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cambiare in maniera abbastanza radicale
enormemente positivi sul mercato francese, in particolare
l’umore degli investitori circa le prospetti-
sul sistema bancario locale, uno dei più esposti verso il de-
ve europee sono stati di recente i dati pro-
bito periferico. La Francia oggi è forse la nazione d’Europa
venienti da Berlino e da Parigi. Se avere al-
con la maggiore dicotomia tra un quadro domestico che è
lontanato il rischio recessione nel motore
scadente e a rischio di diventare orrendo e un mercato fi-
industriale d’Europa è risultato fondamentale, non meno
nanziario in cui sono presenti titoli interessanti. Infatti nel
importanti sono stati i numeri trimestrali usciti oltralpe.
paese vi sono multinazionali ai massimi livelli mondiali di
Infatti la Francia a un certo punto di quest’anno ha ri-
competitività nei loro settori, le cui vendite domestiche non
schiato di venire raggruppata, se non come rischio credi-
incidono più di tanto su fatturato e utili. La presenza di que-
tizio, quanto meno come prospettive economiche nella
sto tesoro e un peso politico ancora rilevante consentono a
periferia europea. Nel secondo trimestre del 2013, invece,
Parigi di muoversi con una maggiore autonomia sul piano
l’economia transalpina è rimbalzata a ogni livello: dai con-
europeo. Come detto, ciò non toglie che la situazione resti
sumi alla produzione industriale e alle esportazioni. Anche
problematica. Un esempio interessante del brutto e del buo-
se certamente la strada da fare è ancora lunga e i proble-
no che si trova in questo paese arriva da Massimo Siano, di
mi rimangono tanti: infatti i dati del Pmi di luglio (49,1) e
Etf Securities: «Per quanto riguarda la Francia sono piutto-
di quello preliminare di agosto (47,9) sembrano indicare
sto pessimista, tranne che per le aziende che fanno più busi-
una ripresa della contrazione, a differenza che in Germa-
ness all’estero, come per esempio il settore del lusso che si sta
nia. Allo stato attuale diversi economisti ritengono che nel
espandendo anche con acquisizioni strategiche».
terzo trimestre si registrerà una discesa sui tre mesi dello
Come nel caso dell’Italia, nonostante una posizione in-
0,3%. Come si può vedere, dunque, la Francia appare an-
ternazionale di maggiore prestigio rispetto a quella no-
cora lontana dal tenere il passo delle economie più solide
strana, gli apparati pubblici di Parigi ormai vengono con-
d’Europa, che a loro volta hanno problemi a innescare una
siderati più un problema che una fonte di soluzioni, a cau-
ripresa stabile.
sa della loro riottosità ai cambiamenti e all’incapacità di
Le incognite restano tutte, quanto meno però il rece-
tagliare le spese. Indicativo il giudizio secco di Patrice Gau-
dere del rischio disastro nell’Eurozona ha avuto effetti
try, di Union Bancaire Privée: «Dobbiamo vedere in Fran-
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«
Nel paese
ci sono
multinazionali ai massimi livelli mondiali di competitività nei loro settori,le cui vendite domestiche non incidono più di tanto su
»
fatturato e utili
cia più riforme strutturali prima di reperire nuove oppor-
mostrano bilanci solidi e reali vantaggi competitivi. Seb-
tunità; la lista delle riforme identificata dalla Commissio-
bene l’azionario a Parigi abbia finora quest’anno ottenu-
ne europea è lontana dall’essere completata e ciò ag-
to performance migliori della media dell’Eurozona, pen-
giunge ulteriore rischio politico nei prossimi mesi».
siamo che il listino continui a offrire opportunità grazie
In verità, però, questa economia ha un ruolo molto
ad alcuni fattori: il primo è il minore premio al rischio in-
importante per gli investitori focalizzati sull’Europa. Al di
corporato nelle azioni locali. La Francia, infatti, può esse-
là delle dimensioni, si tratta di un’area a metà strada fra
re vista come un barometro del rischio complessivo del-
il sud e il nord. In qualche maniera la Francia costituisce
l’Eurozona e qualsiasi ulteriore miglioramento nell’area
una via di mezzo tra le derive italiane e la locomotiva te-
dovrebbe portare beneficio ai titoli quotati su questa
desca: in pratica dove va questo paese tende ad andare
piazza. Inoltre la fine della recessione europea dovrebbe
l’intera Eurozona. E lungo la dorsale di Parigi potrebbe
anch’essa dare una mano: i rendimenti in futuro dovreb-
passare una ripresa ulteriore di fiducia da parte degli in-
bero essere sostenuti da una ripresa degli utili nei prossi-
vestitori.
mi mesi. Entrambi i fattori potrebbero mantenere su va-
Emblematica appare l’analisi di Philippe Uzan, di Edmond de Rothschild Asset Management: «Ci rendiamo
lori elevati il listino di Parigi e generare sovraperformance nei prossimi 12 mesi».
conto che la Francia gode di una cattiva reputazione
Come abbiamo visto, dunque, una Francia spartiac-
presso molti investitori, in quanto viene ritenuta incapa-
que, sospesa tra l’eccellenza di alcune grandi realtà
ce di portare a termine riforme ed è dipendente dalla spe-
aziendali e l’ignavia dell’azione politica. Vi è solo da spe-
sa pubblica. Però, nonostante i rischi associati a un ele-
rare che da questo fondamentale mercato giungano
vato livello di tassazione e alla perdita di competitività,
indicazioni di fiducia, capaci magari di smuovere anche
le aziende quotate sul mercato locale sono ben gestite e
l’azione delle autorità.
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L’Europa riparte piano piano La Spagna
Tanti pericoli ancora incombenti Se a Madrid si può notare un minimo di ripresa, occorre però anche prendere atto che la maggior parte dei problemi aspetta ancora una soluzione. Il sistema bancario è sotto stress e non è in grado di finanziare le molte piccole imprese, la bolla immobiliare fa sentire tuttora i suoi effetti, la disoccupazione è enorme e il debito estero imponente
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e si guardano i dati macroeconomici spagno-
S
grado di commissariare in maniera realmente efficiente un
li, il quadro appare appena un po’ meno peg-
apparato creditizio a rischio disintegrazione, al contrario
giore rispetto a quello italiano: infatti nel se-
del nostro paese dove un sistema finanziario tutto somma-
condo trimestre del 2013 l’economia è calata
to poco avventurista si è trovato a rischio di implosione
dello 0,1%, a fronte di una discesa dell’1,7%
per via della paralisi pubblica.
nello stesso periodo del 2012. Si tratta di un andamento
In qualche maniera ciò sembra spiegare il maggiore
che sembra più o meno confermare la recente uniformità
grado di ottimismo che si percepisce quando si parla dei
dei due paesi.
nostri cugini: basti pensare a quanto riportato dal team di
In effetti, scavando, qualche similitudine la si trova:
analisti di ricerca economica di Credit Suisse: «Le prospet-
anche la Spagna vanta una forte presenza di piccole e me-
tive dell’economia spagnola appaiono oggi meno cupe. La
die imprese e un tessuto produttivo dal valore aggiunto
ripresa della domanda domestica è vitale: inoltre, per
basso o contenuto. Ciò che ovviamente differenzia i due
quanto riguarda il mercato del lavoro, vediamo che ci so-
paesi è il gigantismo del sistema bancario e l’enorme debi-
no segnali di stabilizzazione e ci aspettiamo che si mate-
to estero che esso ha generato, sia a livello istituzionale sia
rializzi presto un modesto miglioramento occupazionale.
privato (è accompagnato però da un apparato pubblico al-
Pensiamo, infatti, che una crescita anche appena superio-
meno per il momento meno alla canna del gas) a causa del-
re allo 0,5% potrebbe essere sufficiente a creare nuovi po-
la gigantesca bolla immobiliare scoppiata da alcuni anni.
sti di lavoro nei prossimi anni».
Da questo punto di vista la Spagna oggi ha forse un
Si tratta indubbiamente di una buona notizia, in
vantaggio rispetto all’Italia: avere autorità politiche in
quanto è difficile pensare che la Spagna possa fare di più
FONDI&SICAV/Settembre 2013
«
La ridotta
attività delle
imprese erode le entrate fiscali dello stato, peggiorando il
»
deficit pubblico
rispetto a quanto previsto dal Credit Suisse, visto che di-
se possibilità di essere salvati dallo stato. Inevitabile, quin-
versi impedimenti rimangono. Innanzitutto c’è la questio-
di, un premio di rischio, che viene trasferito al settore
ne dello scoppio della bolla immobiliare, che rischia di
societario sotto forma di costi di finanziamento più alti.
compromettere a lungo la componente investimenti. Ri-
L’economia iberica sta attraversando una recessione dolo-
corda infatti Philippe Uzan, di Edmond de Rothschild As-
rosa, riflessa chiaramente dallo stato in cui si trovano le
set Management: «Molte riforme strutturali sono state
imprese. La salute delle piccole e medie imprese sta peg-
realizzate e già si possono vedere alcuni effetti positivi sul-
giorando rapidamente: con i rubinetti del credito sempre
l’economia. Dobbiamo però ricordare che, fintanto che il
più a secco: le aziende hanno smesso di assumere e sono
real estate spagnolo resterà in via di disfacimento, scom-
state costrette a ristrutturare le attività per restare com-
mettere su una ripresa rimarrà un azzardo speculativo.
petitive rispetto alle concorrenti dell’Europa continenta-
Sfortunatamente su questo fronte non siamo ancora fuo-
le. Con l’aumentare dei tassi di insolvenza, i premi di
ri dalla zona pericolo».
rischio delle banche continuano a salire e la situazione
A questi problemi va aggiunto anche il fatto che pure
economica si deteriora ancora di più. La ridotta attività
la Spagna vanta la presenza di moltissime piccole e micro-
delle società erode le entrate fiscali dello stato, peggio-
imprese, oggi in difficoltà competitiva e strangolate dalla
rando il deficit pubblico, e così si torna al punto di par-
mancanza di credito. In questo ambito siamo ancora in
tenza. Il circolo diabolico ricomincia».
altissimo mare, con una spirale perniciosa tra banche,
Meno pessimistico il parere di Sergio Bertoncini, di
stato e imprese che ancora continua ad autoalimentarsi.
Amundi Sgr, che vede un miglioramento sui mercati delle
Ana Gil, del team fixed income di M&G Investments, ricor-
aziende di questo paese: «In Spagna è l’export a dare se-
da: «I tassi d’interesse della Bce non sono mai stati così
gnali positivi, grazie al recupero di competitività ottenuto
bassi come oggi, eppure la Spagna è uno dei paesi euro-
in questi ultimi anni. Il quadro macro prospettico confer-
pei con i costi di finanziamento più pesanti per le azien-
ma quindi un rientro della recessione che dovrebbe favo-
de. Questo problema è stato descritto spesso come il “cir-
rire i settori più penalizzati dalla debole performance eco-
colo diabolico” tra il settore pubblico e quello delle impre-
nomica del recente passato».
se. Il governo spagnolo è pericolosamente indebitato e sta
Anche per la Spagna in definitiva appare difficile oggi
accumulando un deficit elevato. Questa situazione ovvia-
parlare di nulla più che una fragile stabilizzazione. Con
mente implica conseguenze rilevanti per le banche: gli
tutte le conseguenze del caso quando si tratta di prende-
investitori sanno che se il tasso di insolvenza sui prestiti
re decisioni di investimento sia per quanto riguarda il red-
comincia ad aumentare, gli istituti di credito hanno scar-
dito fisso, sia per l’azionario.
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L’Europa riparte piano piano Il Regno Unito
Un miglioramento inatteso Il paese anglosassone, che fino a un anno fa aveva fortissimi problemi, sembra avere ripreso un notevole vigore, con dati di crescita uguali a quelli della Germania. Un aiuto arriva anche dalle scelte di politica monetaria del nuovo governatore della Bank of England, che ha totalmente cambiato lo stile e le strategie di questa storica istituzione
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el giro di un anno molte cose sono cam-
N
ai massimi del 2008, con una popolazione decisamente au-
biate nel Regno Unito. Infatti fino alla
mentata da allora. Resta il fatto, però, che la crescita ap-
metà del 2012 il paese sembrava lonta-
pare oggi ben distribuita, tra produzione industriale e ser-
nissimo da una ripresa vera: nel gruppo
vizi, esportazioni e consumi, con un mercato immobiliare
del G-8 languiva agli ultimi posti, davan-
molto forte, grazie anche alla rinnovata spinta creditizia.
ti solo a Italia e Giappone. Le stesse Olimpiadi, per quan-
Al solito la Gran Bretagna sembra seguire una traiettoria
to organizzate impeccabilmente e ricche di soddisfazioni
per certi versi più simile a quella degli Usa che all’Europa
sportive per il padroni di casa, non si erano certo rivela-
continentale. Per capire l’evoluzione nelle politiche di que-
te un ruggente successo di pubblico. Da allora, però, le
sta nazione, basti dare un’occhiata ai forti cambiamenti
prospettive sono migliorate parecchio: infatti nel primo
nelle politiche della Banca centrale con l’arrivo del nuovo
e nel secondo trimestre del 2013 l’economia è cresciuta
governatore Mark Carney.
su base congiunturale rispettivamente dello 0,3% e dello
L’Inflation report pubblicato dalla Bank Of England in
0,7%. Si tratta di un livello non certo da boom, ma che
agosto contiene, oltre alle tradizionali valutazioni su cre-
pone la Gran Bretagna in una posizione simile a quella
scita e inflazione, una novità: la Forward guidance. Con
della Germania.
questo termine si intende l’uso da parte di alcune banche
Certo di recente è stata anche rivista ulteriormente al
centrali (ad esempio la Fed) di diffondere le loro previsio-
ribasso la caduta del Pil nel periodo 2008-2009 (-7,2%) e
ni in modo tale da influenzare le aspettative del mercato
l’output complessivo è ancora il 3,3%, al di sotto rispetto
sui livelli futuri dei tassi di interesse. Novità ma non sor-
FONDI&SICAV/Settembre 2013
presa, dato che il nuovo responsabile aveva già introdotto questa policy nel suo precedente ruolo di presidente della Bank Of Canada. Sul caso specifico spiega Azad Zangana, di Schroders: «Carney ha annunciato che i tassi di interesse non saranno aumentati e che lo stock di Gilt in portafoglio (noto anche come quantitative easing) non sarebbe stato ridotto prima di una discesa del tasso di disoccupazione al 7% dall’attuale del 7,8%. Il governatore ha sottolineato che questa soglia non è un obiettivo, ma un punto di riferimento. Una volta che venisse raggiunto, il comitato di politica monetaria (Mpc) potrebbe riconsiderare l’adeguatezza degli attuali tassi di interesse». Entrando poi maggiormente nel dettaglio, Zangana prosegue: «Allo scopo di onorare la reputazione di lotta all’inflazione della Bank of England, sono state aggiunte tre condizioni capestro in grado potenzialmente di fare dimenticare il criterio della soglia di disoccupazione: la prima è che le stime sull’inflazione su un orizzonte temporale di 18-24 mesi risultino, con ampia probabilità, più alte del 2,5%. La seconda è che le aspettative di inflazione nel medio termine schizzino verso l’alto. La terza è che
«
»
La crescita appare oggi ben distribuita tra
produzione industriale, servizi,export e consumi
il Financial policy committee (Fpc) considera la politica monetaria non compatibile con uno sistema finanziario stabile, una volta che il comitato stesso abbia esaurito gli strumenti a sua disposizione. Se una qualsiasi delle tre
bancario e finanziario, nelle sue considerazioni si nota
condizioni capestro si verificasse prima del raggiungi-
una forte sensibilità per il cittadino, il pensionato, la pic-
mento della soglia del 7% di disoccupazione, la Forward
cola impresa e le loro preoccupazioni ed esigenze. Si trat-
guidance verrebbe accantonata e verrebbe preso in con-
ta di un linguaggio sempre più simile a quello della Fede-
siderazione, anche se non necessariamente sviluppato, un
ral Reserve. Quest’ultima, ad esempio, di recente ha pub-
giro di vite nella politica monetaria. Allo scopo di forni-
blicato un paper sulla situazione degli Usa intitolato
re ulteriori dettagli, la Bank Of England ha introdotto una
Hunger games economy (dalla nota saga di fantascienza
previsione sulla disoccupazione per fare capire quanto
che descrive un mondo del futuro con una popolazione
l’Mpc sia lontano dal rialzare i tassi di interesse. Al mo-
poverissima e una minoranza ricca e tirannica), in cui vie-
mento il comitato ritiene che le possibilità di arrivare a
ne espressa forte preoccupazione per la pessima qualità
una soglia di disoccupazione del 7% entro la metà del
dell’occupazione creata negli ultimi anni.
2016 siano inferiori al 50%. Implicitamente, ciò significa
Giuste o sbagliate che siano le politiche di queste due
che la Banca centrale non si aspetta di riconsiderare il li-
banche centrali, esse sembrano comunque incentrate
vello dei tassi d’interesse prima di quel momento, se non
tuttora sulla crescita come priorità e in questo ambito la
se non addirittura all’inizio del 2017».
Bank of England ha virato, con la nuova gestione, anco-
A margine dell’approfondimento dell’economista di
ra più in una direzione accomodante rispetto alla Fed,
Schroders, una considerazione si impone. Carney rappre-
con il suo tapering imminente. In questo senso oggi il Re-
senta una novità non solo per quanto concerne la
gno Unito si trova in una posizione invidiabile, non do-
forward guidance, ma anche per il suo stile, per certi ver-
vendo dipendere dalle ambiguità, in termini di politica
si sorprendente, di comunicazione. Per essere un ex ban-
monetaria, della Bce e dalla stasi politica che sembra do-
chiere di Goldman Sachs, fermo nella difesa del sistema
minare l’Europa, Germania inclusa.
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L’Europa riparte piano piano La Grecia
Va meglio, ma non basta Il paese ellenico ha fatto enormi progressi nel rimettere a posto i propri conti e oggi è quasi arrivato all’avanzo primario. Il carico dei deficit pregressi, però, resta insostenibile ed è probabile che prima o poi si arrivi a un ulteriore taglio del debito. Ciò che è meno chiaro è quali conseguenze comporterebbe questa operazione per il resto dell’Eurozona
30
n una campagna elettorale tedesca tutto sommato più noiosa del previsto, a creare un minimo di
I
verrà. La vaghezza della situazione è ben espressa da Sergio Bertoncini, di Amundi Sgr: «L’ipotesi di un nuovo hair-
movimento è stata l’ipotesi che è circolata di un
cut è circolata in Germania in una fase di campagna elet-
nuovo round di aiuti alla Grecia. Da una parte il
torale in cui i temi europei svolgono, come sappiamo, un
ministro delle finanze di Berlino Schaeuble ha ipo-
ruolo importante nel guidare i consensi dell’elettorato te-
tizzato che il paese ellenico abbia bisogno di ulteriore
desco o almeno di una parte di esso. Non abbiamo al mo-
denaro, sulla cui quantificazione sono poi volate cifre
mento elementi oggettivi per ipotizzare un nuovo haircut
che spesso appaiono al limite dello strampalato, dall’al-
del debito greco».
tra si è tornati a parlare di un nuovo haircut del debito
Anche in questo caso non poco dipenderà dal nuovo
in essere. Infatti, nonostante la Grecia abbia fatto sfor-
corso tedesco post-22 settembre. Ricorda infatti Patrice
zi enormi e ormai sia vicina a pareggiare il saldo delle
Gautry, di Union Bancaire Privée: «Un altro haircut non è
partite correnti (a livello fiscale è quasi all’avanzo pri-
previsto prima delle elezioni tedesche. Per parlare di nuove
mario), l’ammontare del debito rimane elevatissimo. Il
misure di supporto, saranno richieste dalla Troika riforme
problema è che ormai i maggiori creditori dello stato
strutturali e un taglio più significativo nella spesa pubbli-
ellenico sono soprattutto soggetti pubblici, cioè i gover-
ca». In quest’ambito scarso ottimismo mostrano Walter
ni dei vari paesi dell’Unione, il Fondo Monetario, il Fondo
Metzler e Andreas Nigg, di Vontobel Asset Management:
salva-stati, la Bce e la Banca centrale greca.
«Per ragioni politiche la Germania non vuole un ulteriore
È stato proprio il Fmi a dare il via quest’estate a un nuo-
haircut. Pertanto riteniamo che la probabilità di un simile
vo capitolo della saga, ammettendo chiaro e tondo che
evento sia bassa. Di conseguenza, non pensiamo che il si-
l’approccio utilizzato nel caso della Grecia è stato disastro-
stema finanziario europeo e la periferia verranno messi in
so e che una nuova ristrutturazione sarà necessaria. Il pro-
difficoltà, fatto che avverrebbe nel caso di un taglio del de-
blema è che tradizionalmente questo ente tende sì a im-
bito greco».
porre tagli agli altri creditori, ma a salvaguardare i propri
Resta comunque un elemento: nonostante qualche se-
crediti. In pratica non è chiaro chi si dovrà accollare gli
gnale di stabilizzazione economica, è davvero difficile ri-
oneri di un ulteriore salvataggio, né in quali termini ciò av-
tenere che la Grecia sia comunque in una traiettoria so-
FONDI&SICAV/Settembre 2013
«
Su un
orizzonte di medio periodo, una cancellazione del debito potrebbe aiutare a ristabilire la
»
sostenibilità fiscale
stenibile. Almeno questa sembra l’opinione di diversi osser-
Grecia è fallita e deve azzerare il debito, inutile farsi trop-
vatori, tra i quali Nicolas Forest, government bonds asset
pe illusioni o peggio perdere tempo con manovre più
manager di Dexia Asset Management: «La Grecia, dopo
orientate a rassicurare l’opinione pubblica europea che al-
avere ricevuto 73 miliardi di euro, dei 110 pianificati nel
tro. Fino ad adesso anche il Fondo Monetario Internazio-
primo pacchetto di aiuti, sta attualmente incassando i fon-
nale ha ammesso che le politiche economiche obbligate
di del secondo piano, che dovrebbe arrivare a 173 miliar-
dall’Ue sono state disastrose».
di, di cui 144,7 da parte dell’Efsf e 28 provenienti dal Fon-
Se diamo per buone queste previsioni, non è comun-
do Monetario. Nonostante gli enormi sforzi e i progressi
que detto che, rispettando tempi e modi della politica eu-
compiuti dal paese, vi sono ancora chiari rischi di incorre-
ropea (lenti e contraddittori), si arrivi a un trauma per
re in difficoltà di finanziamento. Infatti a causa dei ritardi
un’Eurozona più solida che in passato. Philippe Uzan, di
a livello fiscale, di una crescita inferiore alle attese e di mi-
Edmond de Rothschild Asset Management, avverte: «Sì, ve-
nori entrate da privatizzazioni rispetto al previsto, la pos-
dremo un ulteriore haircut del debito greco, ma non pen-
sibilità di finanziarsi tramite emissioni obbligazionarie non
siamo che sarà un evento che muoverà i mercati. Infatti è
è certo garantita. Probabilmente saranno necessari ulterio-
notorio che il piano di ristrutturazione del paese era basa-
ri aiuti da parte delle autorità europee. Su un’orizzonte di
to su aspettative irrealistiche, pertanto la Grecia rimane un
medio periodo, una cancellazione ufficiale del debito po-
problema ben specifico. Attualmente si è vicini a raggiun-
trebbe aiutare a ristabilire la sostenibilità fiscale, riducen-
gere un avanzo primario e un nuovo piano di ristruttura-
do più velocemente il rapporto debito/Pil sotto il 120%».
zione verrebbe visto come l’ultimo».
Ancora più netto Massimo Siano, di Etf Securities: «La
Resta da vedere chi si troverà però a pagare i conti. I
FONDI&SICAV/Settembre 2013
31
&
PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Settembre 2013
Raccolta
Un’inchiesta Ubs
Fee only
Avanti a tutta forza
Ancora tanto pessimismo tra i risparmiatori
Un congresso sul futuro
Lucio De Rocco, amministratore delegato di Banca Ipibi Financial Advisory
«Per noi la consulenza è già il 40% del business»
Promotori&Consulenti Lucio De Rocco, amministratore delegato di Banca Ipibi Financial Advisory
«Quando la consulenza è diversa» La struttura del gruppo Veneto
a cura di Massimiliano D’Amico
non è pronto per questo tipo di servizio. È d’accordo?
Banca arriva al giro di boa del 2013 forte della crescita degli asset in gestione e dei numeri raggiunti dal servizio di advisory a parcella, che si ritaglia ormai il 40% circa dell’Aum. Anche i 35 uffici dei promotori rappresentano un
anca Ipibi Financial Advisory
B
«Analizzando l’attività dei nostri pro-
è da tempo impegnata a mi-
fessionisti, lo scenario sembra favore-
gliorare la qualità complessiva
vole allo sviluppo del servizio di con-
dell’azienda e nei prossimi mesi pro-
sulenza finanziaria indipendente. At-
verà a fare passare con maggiore in-
tualmente gli asset under advisory di
tensità il messaggio che la struttura
Banca Ipibi rappresentano il 40% cir-
non è paragonabile alle altre. L’ammi-
ca del patrimonio totale in gestione
nistratore delegato, Lucio De Rocco,
(2,5 miliardi di euro) e il trend è in co-
traccia il bilancio di metà anno e spie-
stante crescita. La consulenza evoluta
ga i capisaldi del progetto di sviluppo
si è ritagliata un ruolo di primaria im-
fondato sulla consulenza evoluta, su-
portanza nell’indirizzare le scelte dei
gli uffici dei promotori associati e sul-
nostri clienti, specie quelli di elevato
la presenza di tutti i professionisti nel
standing, in genere più informati».
capitale azionario. La fase 2 del vostro piano industriale Come si è comportata Banca Ipibi nei
prevedeva la nascita di una vera e
primi sei mesi del 2013?
propria banca fee only e auspicava
«I nostri asset sono in crescita: com-
delle partnership con le sim pure. A
patibilmente con una struttura che
che punto è questo progetto?
conta un centinaio di professionisti e
«Sono in corso diverse trattative con
generare un reddito che si somma
che fa della selettività uno dei suoi
alcune importanti sim di consulenza
punti di forza, possiamo dire di aver
che potrebbero concretizzarsi a bre-
ai risultati ottenuti dal singolo
lavorato bene all’evoluzione del
ve. La partnership con Banca Ipibi co-
nostro core business che è la consu-
stituisce un’opportunità ideale per
lenza».
quei soggetti che hanno provato a of-
importante canale di sviluppo. «Questo sistema è stato capace di
professionista e che concorre a migliorare il conto economico» 34
Settembre 2013
frire un servizio innovativo, ma si soSi parla molto di consulenza a parcel-
no resi conto che gestire un business
la, ma in realtà il mercato italiano
fondato sulla consulenza non è facile,
poiché esige investimenti che solo un gruppo ben strutturato può garantire. Oltre ai costi sostenuti per fare funzionare la “macchina consulenza”, vanno considerate le spese per le funzioni di compliance e di internal audit e per rispettare le normative in tema di conflitto d’interessi». Com’è articolata la partnership con i soggetti che offrono la consulenza a parcella? «La nostra non è una semplice sim, ma una banca indipendente che segue un modello distintivo ed è pronta ad accogliere clientela e professionisti che, non volendo incorrere nel conflitto d’interessi, possono trovare in Ipibi il partner ideale. Per questo motivo proponiamo soluzioni ad hoc, che vanno dalla possibilità per i singoli advisor di operare con il nostro
«
modello di servizio, passano dal conferimento in Banca Ipibi dei professionisti e del loro portafoglio clienti e
»
Se la Rdr giungesse in Italia,ci troverebbe pronti e sposerebbe
arrivano sino alla compartecipazione azionaria con alcune sim di consu-
appieno quello che già oggi è il nostro modello di business
lenza. Il nostro capitale è infatti disponibile ad aprirsi a eventuali partnership in grado di apportare valore aggiunto alla banca».
che alcune regole contenute nella
profonda del business e il tema del
Rdr, come la formazione dei consu-
conflitto d’interessi verrebbe ancora
In tema di consulenza. Qual è la sua
lenti e i test periodici per saggiarne
più a galla».
opinione sulla Rdr?
le conoscenze, rappresentino una
«Benché le linee guida che si stanno
novità positiva per i clienti. Sul mer-
Alcune strutture che offrono la consu-
profilando a livello europeo non
cato rimarranno unicamente i pro-
lenza a parcella hanno annunciato di
sembrino andare in questa direzione
fessionisti migliori e i più qualificati.
avere eliminato il doppio livello com-
e i regulator siano pronti a optare per
In Italia, purtroppo, il quadro norma-
missionale restituendo al cliente le fee
una soluzione meno ortodossa,
tivo sugli advisor indipendenti fatica
degli strumenti utilizzati. Come si sta
lasciando a ogni singolo paese la
a uscire dal limbo. Se intervenisse un
muovendo Banca Ipibi?
libertà di adottare il modello più
obbligo del legislatore di tale porta-
«Ogni contratto di consulenza ha un
consono, se la Rdr giungesse in Italia
ta anche nel nostro paese, probabil-
profilo diverso ed è modulato a
ci troverebbe pronti e sposerebbe
mente il mondo dell’intermediazio-
seconda della complessità del servi-
appieno quello che già oggi è il
ne nostrano si troverebbe a fare i
zio offerto, dell’assistenza garantita
nostro modello di business. Ritengo
conti
dal promotore e del tipo di strumen-
con
una
ristrutturazione
Settembre 2013
35
Promotori&Consulenti Lucio De Rocco, amministratore delegato di Banca Ipibi Financial Advisory Antonio Marangi, direttore mercato di Banca Ipibi Financial Advisory
Lavorare con noi, non per noi! Q
uanti professionisti avete reclutato
economici garantiti ai professionisti non
risparmio, la crisi che stiamo attraversando
nei primi sei mesi dell’anno?
rappresentano la variabile più importante
ha imposto una decisa inversione di rotta e
«Nel primo semestre del 2013 è proseguito il
poiché i pf guardano altri fattori, come
ora l’obiettivo si è spostato verso la difesa e
piano di rafforzamento territoriale con l’in-
l’offerta multibrand o gli strumenti elet-
il consolidamento del capitale accumulato.
serimento di 12 consulenti finanziari. Nel
tronici. È realmente così?
Un cambiamento epocale come questo im-
dettaglio otto professionisti hanno sotto-
«Direi di no. Al di là degli sterili slogan che
porrà ai professionisti non solo un ripensa-
scritto il mandato di agenzia, mentre gli al-
alimentano questo settore, la componente
mento della loro attività, ma un deciso cam-
tri quattro hanno iniziato a operare nella
economica continua a rappresentare per
bio di mentalità. Il semplice collocamento
nuova struttura dedicata al family office
molti la variabile per eccellenza. In ogni ca-
dei prodotti non sembra offrire molte pro-
con un contratto di lavoro dipendente. In li-
so, benché la remunerazione sia un forte ele-
spettive e dovrà lasciare spazio alla pianifi-
nea generale Banca Ipibi non ama ragiona-
mento motivazionale, qualcosa inizia a
cazione finanziaria e alla consulenza evolu-
re in termini di target di reclutamento, un’e-
muoversi. Una fase di grandi trasformazio-
ta».
spressione che si addice meglio al mondo mi-
ni come quella che stiamo attraversando sta
litare, a una realtà di subordinati, ma si
spingendo diversi professionisti a porsi alcu-
Quali dovrebbero essere le caratteristiche
muove per selezionare quei colleghi real-
ne domande. Molti sperano ancora che l’at-
del “nuovo” promotore?
mente capaci di affrontare i cambiamenti
tuale crisi, come le precedenti, alla fine pas-
«Una consulenza professionale non può pre-
che l’evoluzione della professione richiede,
serà e si tornerà a operare come qualche an-
scindere dalla conoscenza e dall’analisi del-
advisor pronti a intraprendere un progetto
no fa, concentrandosi sul collocamento degli
la situazione personale e finanziaria, degli
di lungo periodo, fondato sulla consulenza.
strumenti finanziari. Altri invece, i più lun-
obiettivi e delle aspettative di ogni investito-
In sintesi non proviamo ossessivamente a fa-
gimiranti, si sono resi conto che le esigenze
re. I promotori che seguono questa linea e la-
re lievitare i numeri della struttura, ma sia-
dei risparmiatori sono cambiate profonda-
vorano correttamente sulla profilatura del-
mo alla costante ricerca di professionalità
mente e, forse, definitivamente. Se per anni
la clientela, non considerandola un mero at-
con cui condividere progetti comuni».
il focus dei clienti e dei professionisti è stato
to burocratico, si trovano ogni giorno da-
sulla crescita del patrimonio, alimentata da
vanti a un bivio: fare gli interessi dell’inve-
buone capacità di generare e accumulare
stitore, proponendogli soluzioni d’investi-
Spesso nella fase di reclutamento i benefit
36
ti utilizzati. Sulla base di tutti que-
Quali sono i numeri del progetto degli
tutte le esigenze che riguardano la
sti fattori, Banca Ipibi calibra un pri-
uffici associati dei pf?
gestione del patrimonio e i problemi
cing e la retrocessione fa parte del
«Abbiamo 35 uffici di promotori fi-
di natura fiscale, legale, immobiliare,
contenuto economico che il cliente
nanziari associati dislocati in tutta la
grazie alla collaborazione con studi
rilascia alla struttura come ricono-
penisola, con una particolare concen-
professionali specializzati. Questo si-
scimento del lavoro svolto. Il grande
trazione nel centro-nord e i risultati,
stema basato sul decentramento ha
salto di qualità è rappresentato dal
per le nostre dimensioni, sono più
generato un reddito che si somma ai
fatto che al cliente viene garantita la
che soddisfacenti. Siamo riusciti a fa-
risultati ottenuti dal singolo profes-
massima trasparenza, necessaria
re passare un messaggio culturale
sionista e che concorre a migliorare il
per prendere decisioni informate e
fondamentale che in breve tempo ha
conto economico di Banca Ipibi. Se
consapevoli. In pratica l’investitore
abbracciato tutta la nostra rete. Gli
nel 2012 l’aumento dei ricavi pro-ca-
conosce esattamente i costi sostenu-
uffici associati sono strutture che go-
pite medi per ogni ufficio si attestava
ti per la consulenza su ogni asset in
dono di piena autonomia nell’impo-
attorno al 15%, nei primi sei mesi di
portafoglio e sull’ammontare totale
stare le politiche di sviluppo com-
quest’anno
del patrimonio».
merciale e supportano la clientela in
dell’11%. Il modello dell’ufficio dei
Settembre 2013
la
crescita
è
stata
mento adatte al suo profilo, ma poco pre-
soprattutto i singoli progetti dei consulenti,
mianti dal punto di vista remunerativo, o
si va incontro a sicuri insuccessi. In Banca Ipi-
pensare al proprio tornaconto economico e
bi, al contrario, tutto parte dal rispetto del-
al bilancio della mandante? I colleghi che
la professionalità e per questo il passaggio
hanno compreso quale sarà l’evoluzione del-
dalla banca alla promozione è graduale e
la professione iniziano a guardarsi intorno
prevede un accompagnamento economico
alla ricerca di una realtà diversa, che con-
nei primi passi della nuova carriera impren-
senta di non diventare un dipendente paga-
ditoriale. Noi cerchiamo “consulenti per la
to a variabile. I consulenti non vengono a la-
vita” che devono fare una scelta di campo
vorare per Banca Ipibi ma con Banca Ipibi».
precisa perché non scherziamo sul futuro
questo approccio è stato apprezzato dalla
delle persone, preoccupandoci solo delle
clientela che sta iniziando a trasferire in
Negli ultimi mesi le reti sembrano avere un
masse, in gran parte ipotetiche, che il banca-
Banca Ipibi volumi importanti. È fondamen-
focus sui professionisti del canale banca-
rio pensa o spera di apportare alla nostra
tale ricordare che i nostri professionisti of-
rio. Qual è il suo parere?
struttura».
frono la loro consulenza anche sulle masse
«Ho la netta sensazione che l’industria stia
del cliente depositate presso terzi, delegan-
ripercorrendo con una certa leggerezza il
Prima ha fatto riferimento alla struttura
do a Banca Ipibi il servizio di analisi degli as-
medesimo percorso intrapreso prima della
di family office. Qual è il primo bilancio e
set in gestione, la costruzione del portafoglio
crisi, una strada lastricata di minimi garan-
qual è l’entry level?
e la sua valutazione nel tempo. Non rientra
titi e promesse mirabolanti che dipingono la
«Dopo l’inaugurazione del family office di
nel nostro Dna aziendale, invece, fissare tar-
libera professione come “l’Eldorado per il
Milano e Roma, il piano di sviluppo prevede
get ai professionisti, sia in termini di raccol-
bancario”. Oggi più che mai nulla è sempli-
l’apertura della sede di Torino. Tre mesi, tut-
ta sia di tipologia di prodotti offerti o di
ce e se non si adotta una strategia precisa,
tavia, rappresentano un arco temporale
clientela da seguire. Ogni collega, promoto-
partendo da un’attenta selezione fatta di
troppo breve per tirare le somme. I colleghi
re o banker che sia, ha libertà di muoversi in
numerosi colloqui preliminari, nei quali si
inseriti ultimamente hanno impostato la lo-
piena autonomia nel definire le proprie scel-
valutano la preparazione, le motivazioni e
ro attività sulla consulenza finanziaria e
te operative»
promotori finanziari associati è an-
Come affronterete le corazzate della
sull’assenza di qualsiasi catena ma-
che l’espressione più coerente della
consulenza finanziaria?
nageriale, di vincoli di budget e di
rinuncia della banca al proprio brand
«Nella gran parte dei casi, i big player
prodotto, che riconosce gli sforzi dei
per lasciarlo nelle mani del singolo
non hanno alcuna storia innovativa
propri professionisti in termini di
promotore che ha così la possibilità
da raccontare, se non l’arrivo di un
crescita e di profittabilità e li premia
di organizzare sul territorio una serie
nuovo prodotto da collocare o il re-
con un sistema incentivante costan-
di eventi mirati (circa 80 nel solo pri-
clutamento di qualche grosso por-
te. Tutti i promotori di Ipibi sono soci
mo semestre). Se molti dei nostri
tafoglista da comunicare. Da tempo
della banca e sono rappresentati nel
competitor stanno cercando di sper-
Banca Ipibi è impegnata per miglio-
Cda attraverso un forte patto di sin-
sonalizzare il rapporto promotore-
rare la qualità complessiva della
dacato. Senza contare che abbiamo
cliente, con l’obiettivo di appropriar-
struttura e nei prossimi mesi cerche-
alle spalle un grande e solido gruppo
si della relazione, in Banca Ipibi qual-
remo di fare passare il messaggio che
come Veneto Banca, con cui sono sta-
siasi attività deve essere mediata dal
la nostra banca non è paragonabile
te avviate sinergie nell’attività credi-
professionista, il vero depositario del
alle altre. Banca Ipibi ha un’identità
tizia e bancaria. Come noi, in pratica,
rapporto con i risparmiatori».
specifica, fondata sul multibrand,
non c’è nessuno!»
I
Settembre 2013
37
Promotori&Consulenti Raccolta
Sei mesi da record di Massimiliano D’Amico
associate ad Assoreti ha raggiunto quota 264,4 miliardi di euro, in legge-
Malgrado la situazione economico-finanziaria del
L
a lunga fase d’incertezza poli-
ra flessione (-0,3%) rispetto al prece-
tica che sta vivendo l’Italia
dente trimestre, principalmente per
avrebbe potuto, in teoria, spin-
effetto dell’andamento dei mercati
gere molti investitori a fuggire a
che ha compromesso in parte la spin-
gambe levate dai mercati, favoriti dai
ta al rialzo derivante dalla raccolta
tambureggianti messaggi dei mass
trimestrale sui prodotti del risparmio
media che, dopo qualche mese di si-
gestito (+6,9 miliardi) e per la contra-
lenzio, sono tornati a battere su ter-
zione delle posizioni in regime am-
mini quali spread, panic-selling, re-
ministrato, a causa dei disinvesti-
finanziaria continua a viaggiare a
cessione, tratteggiando, in sintesi,
menti riscontrati nei secondi tre me-
l’ennesimo quadro desolante del Bel-
si del 2012 (-2,1 miliardi).
gonfie vele, specie se si
paese. Per fortuna i dati che emergo-
A conferma di una situazione per
no dall’industria della consulenza fi-
nulla desolante, tuttavia, nel primo
paragonano i numeri del primo
nanziaria lasciano un po’di spazio al-
semestre la valorizzazione comples-
l’ottimismo.
siva delle posizioni nei fondi, nelle si-
Belpaese resti complicata e non si scorgano all’orizzonte spiragli di luce, l’industria della consulenza
semestre con quelli dello stesso
Rispetto allo stesso periodo dello
cav, nelle gestioni patrimoniali, nei
scorso anno, le società aderenti ad
prodotti assicurativi e previdenziali
Assoreti hanno registrato infatti nel
dei clienti delle banche e reti si è atte-
primo semestre del 2013 un incre-
stata a 196,4 miliardi di euro, in rial-
mento della raccolta netta del 35%,
zo dello 0,8% rispetto a fine marzo, e
portando i nuovi afflussi a quota 9
con un’incidenza sul portafoglio to-
miliardi di euro (erano 5,84 miliardi
tale che ha raggiunto il 74,3% del pa-
realizzando i migliori risultati di
nel 2012), con il gestito a guidare le
trimonio medio, mentre al contempo
danze grazie a 12,43 miliardi di euro,
sono diminuite le masse dei prodotti
sempre. A vivacizzare il mercato è
uno stock d’investimenti che ha am-
in regime amministrato (-3,2%), che
piamente compensato i deflussi da-
sono risultate pari nel complesso a
stato ancora una volta il
gli strumenti amministrati (-3,43 mi-
68 miliardi di euro.
liardi). Grazie a questi dati, a fine giu-
Va da sé che nel primo semestre
recruitment dei più affermati
gno la valorizzazione complessiva dei
di quest’anno molte strutture hanno
prodotti finanziari e dei servizi d’in-
realizzato non solo numeri record,
vestimento distribuiti dalle imprese
ma il periodo, per alcune, si è rivela-
periodo del 2012. Molte strutture hanno addirittura archiviato la parte iniziale dell’anno
professionisti 38
Settembre 2013
«
Sono diminuite
le masse dei prodotti in regime
amministrato (-3,2%), che sono risultate pari
»
nel complesso a 68 miliardi di euro
to addirittura il migliore di sempre.
lancio è stato molto positivo e siamo
di risparmio gestito, in crescita di 3,4
È questo il caso della rete di consu-
più che soddisfatti», rimarca il mana-
miliardi di euro rispetto ai primi sei
lenti finanziari del Leone di Trieste.
ger, che invita a fare attenzione non
mesi del 2012, soprattutto per effetto
Marco Bernardi, direttore commer-
solo alla quantità dei nuovi afflussi.
della nuova raccolta in fondi comuni
ciale rete di Banca Generali Finan-
«La raccolta netta dei primi sei mesi»,
e nei prodotti assicurativi.
cial Planner, sottolinea infatti che
prosegue Albanese, «ha superato 1,5
quello appena archiviato è stato «il
miliardi di euro e soprattutto è stata
migliore semestre della nostra storia.
di grande qualità: sul gestito abbia-
In soli sei mesi abbiamo raccolto il
mo realizzato, infatti, un afflusso net-
90% di quanto realizzato nell’intero
to di 1,5 miliardi di euro, di cui oltre 1,1
2012. Giugno ha poi registrato una
nei servizi di advisory, punto di forza
sensibile accelerazione rispetto non
della nostra rete».
solo ai mesi precedenti, ma anche in
Numeri record giungono anche
rapporto ai nostri rivali. Guardando
dalle altre due big della consulenza
nel dettaglio al risultato, su 1,4
finanziaria. Nel primo semestre di
miliardi raccolti complessivamente,
quest’anno Banca Fideuram ha in-
circa 850 milioni sono arrivati dalla
fatti registrato una raccolta netta di
rete Banca Generali Financial Plan-
1,6 miliardi, in aumento di ben 946
ner che coordino».
milioni rispetto al corrispondente pe-
Sulla stessa falsariga l’opinione
riodo dello scorso esercizio (+ 135%). I
del direttore commerciale della rete
nuovi investimenti si sono concen-
MAURO ALBANESE, DIRETTORE COMMERCIALE
FinecoBank, Mauro Albanese. «Il bi-
trati principalmente negli strumenti
RETE
FINECOBANK
Settembre 2013
39
Promotori&Consulenti Raccolta
Reclutamento
Ecco i piani delle reti e per le società “normali” le risorse uma-
del nostro approccio, privo di budget di pro-
primo semestre e di dare il benvenuto a
S
ne costituiscono un patrimonio impor-
dotto e trasparente nel rapporto con il clien-
un’ottantina di nuovi colleghi. Guardiamo
tante, nel mondo delle reti questa non è una
te, oltre che da un supporto costante al per-
con grande interesse al canale bancario e in
delle tante filosofie, ma è la filosofia per ec-
corso di crescita in termini di formazione e
particolare ai professionisti che provengono
cellenza. Vantare team costituiti da profes-
continua innovazione».
dal private banking. Circa il 50% dei nuovi
sionisti con doti quali serietà, empatia con la
L’obiettivo di FinecoBank è accelerare su que-
inserimenti riguarderà queste due figure.
clientela, predisposizione a lavorare per
sto fronte con un focus particolare sulla
Tutti i nuovi ingressi si sono rivelati positivi
obiettivi, spirito imprenditoriale e, ovvia-
qualità degli advisor. «Contiamo di inserire
e non si sono mai create situazioni proble-
mente, preparazione tecnica, rappresenta
per la fine dell’anno circa 150 professionisti e
matiche, di professionisti, ad esempio, che
infatti il fattore che può determinare il suc-
80 giovani», spiega Albanese, «e, in genera-
avevano sopravvalutato le loro potenzialità
cesso, o al contrario, il fallimento della strut-
le, puntiamo su candidati di alto profilo,
o casi di clienti che non hanno seguito il loro
tura. Per questo motivo, specie negli ultimi
specializzati nella consulenza alla clientela
consulente di fiducia».
anni, le principali reti hanno investito in-
private, segmento strategico per noi. Certo,
Ormai la formazione, i processi commercia-
genti risorse per selezionare i candidati do-
il canale bancario è un ottimo bacino cui at-
li e il modello operativo adottati dai banker
tati di queste skill.
tingere».
e dai professionisti del canale bancario, se-
E, com’è prevedibile, la competizione per ac-
Anche Banca Generali guarda con molta at-
condo Peltretti, sono molto simili a quelli
caparrarsi i professionisti più talentuosi e in
tenzione questo settore. «Praticamente tut-
utilizzati dai promotori finanziari. «Un as-
possesso di un portafoglio consolidato consi-
ti i nostri inserimenti», specifica Bernardi,
set imprescindibile, per chi proviene da un
stente è sempre più accesa. Ma non manca-
«provengono da quell’area, dove crediamo
istituto di credito, è costituito dalla nostra
no interessanti aperture per avviare i giova-
ci siano ancora tante potenzialità in profes-
appartenenza al gruppo Deutsche Bank. Se
ni alla carriera di promotore finanziario.
sionisti capaci e volenterosi nel cogliere le
da un lato i nuovi colleghi vedono nel pas-
«Stiamo investendo molto nel reclutamento
sfide e le opportunità di questo mestiere». In
saggio al settore della promozione un ele-
e i risultati sono soddisfacenti», conferma
linea generale, l’amministratore delegato,
mento di grande discontinuità verso un mo-
Albanese. FinecoBank ovviamente vuole
Piermario Motta, ha recentemente annun-
dello di business più aperto, dall’altro posso-
proseguire in questa direzione. «L’aspetto
ciato di volere inserire entro la fine del 2013
no trovare una situazione di continuità del-
che più ci dà soddisfazione», spiega il mana-
circa 60-70 consulenti finanziari.
la loro professione, in termini di proposizio-
ger, «è che i consulenti che entrano nella
«Contiamo di replicare», risponde invece
ne alla clientela».
struttura sono attratti dall’indipendenza
Peltretti, «gli ottimi risultati raggiunti nel
Parallelamente all’inserimento dei profes-
Banca Mediolanum ha invece
mi fa piacere sottolineare», ribatte il
«La raccolta netta nel primo seme-
chiuso il semestre con una raccolta
direttore commerciale Massimo Pel-
stre 2013 ha raggiunto», conferma il
netta di 1,23 miliardi complessivi. I
tretti, «che, grazie all’operato dei no-
presidente dell’istituto altoatesino,
nuovi investimenti nei fondi e nelle
stri professionisti, siamo riusciti a
Peter Mayr, «le cifre attese dal bud-
gestioni hanno raggiunto 2,58 miliar-
raggiungere questo obiettivo, lavo-
get. Considerando poi il permanere
di, superando in un solo semestre il
rando sia sulla clientela esistente sia
del diffuso clima d’incertezza che sta
record storico annuale fatto segnare
sulla nuova. In linea con le nostre at-
caratterizzando i mercati, direi che il
lo scorso anno.
tese, gli afflussi netti sul comparto
risultato di 104 milioni di raccolta
gestito si sono attestati nell’ordine
netta, equivalente a quasi il 20% di
dei 550 milioni di euro».
aumento delle masse rispetto al 31
Bene anche Finanza & Futuro Banca. «In questi primi sei mesi del-
40
l’anno avevamo fissato il focus del-
Semestre con il segno più anche
l’attività sulla raccolta netta gestita e
per Südtirol Bank e Copernico Sim.
Settembre 2013
dicembre 2012, è da considerare del tutto soddisfacente».
sionisti senior, Finanza & Futuro continua a
attivi numerosi consulenti che ci stanno
lavorare con grande impegno sui neofiti, co-
dando molte soddisfazioni. È senz’altro no-
me previsto dal piano industriale. «Il passo
stra intenzione proseguire con l’accoglienza
è certamente meno spedito rispetto alle pri-
a professionisti e con lo sviluppo della pro-
me fasi del progetto nato tre anni fa, ma la
mozione finanziaria in queste aree, ma non
crescita resta costante», evidenzia Peltretti.
ci poniamo obiettivi numerici troppo strin-
Anche Copernico Sim punta sui giovani e au-
genti».
spica di replicare i risultati raggiunti nel pri-
Resta sempre aperto, invece, il dibattito sui
mo semestre dell’anno. «La nostra struttura
professionisti del canale bancario. «Noi stia-
è cresciuta in questi anni gradualmente ma
mo crescendo secondo la nostra politica, sen-
costantemente fino a superare quota 100
za inseguire spasmodicamente l’aumento
MASSIMO PELTRETTI, DIRETTORE COMMERCIALE
professionisti», chiarisce Scala. «Contiamo
delle masse gestite o delle unità professiona-
DI
di mantenere questo trend grazie accoglien-
li», prosegue Scala. «Il nostro obiettivo è di-
do promotori pronti a sposare la filosofia
stinguerci per la qualità del servizio offerto,
lità del servizio di consulenza. Ci sono validi
che da sempre caratterizza l’attività di Co-
grazie a un’accurata selezione preliminare
consulenti nel nostro canale di promozione
pernico». La società guidata dal presidente
sulla professionalità e l’individualità dei no-
come in quello bancario e di conseguenza il
Saverio Scelzo punta in ogni caso a raffor-
stri consulenti, non focalizzandoci esclusiva-
nostro interesse rimane focalizzato sui livel-
zarsi anche nelle zone che a oggi sono meno
mente sulle dimensioni del portafoglio che il
li professionali espressi da chiunque aspiri a
presidiate. Attualmente circa il 20% del to-
bancario potrebbe portare in dote. Preferia-
entrare nel nostro team».
tale dei promotori italiani attivi opera nelle
mo, in sintesi, puntare sulla qualità piutto-
Non mancano, dunque, contatti anche con
regioni del sud (isole comprese), a fronte del
sto che sulla quantità. Basti pensare che i
professionisti provenienti dagli istituti di
57% del nord e del 22% del centro.
giovani che abbiamo accompagnato all’esa-
credito. Il presidente di Südtirol Bank, sotto-
«Recentemente», spiega Scala, «abbiamo
me per l’iscrizione all’Albo dei promotori
linea, in ogni caso, che a questi candidati la
aperto un ufficio a Roma dal quale stiamo
hanno evidenziato tassi di superamento del
sua società mostra con trasparenza le diver-
ottenendo un ottimo riscontro sia in termi-
test del 100%. Non il 99%. Il 100%».
sità, anche motivazionali, tra la libera pro-
ni di visibilità sia di contatti. Siamo presenti
È simile la filosofia adottata da Südtirol
fessione e il posto fisso. «Ognuno deve deci-
a Bari e Policoro con agenzie, così come in
Bank. «I nostri programmi di potenziamen-
dere in libertà, conoscendo le regole», con-
Calabria e nella zona di Napoli, dove sono
to», spiega Mayr, «sono incentrati sulla qua-
clude Peter Mayr.
FINANZA & FUTURO BANCA
È ancora più positivo il giudizio di
ve per l’ingresso di altri consulenti fi-
Pietro Scala, responsabile sviluppo,
nanziari dal profilo interessante. La
sui risultati raggiunti dal team di Co-
raccolta è inoltre cresciuta in linea
pernico Sim. «Il primo semestre del
con le nostre stime, creando i presup-
2013 si è rivelato ottimo, poiché ab-
posti per una seconda metà dell’an-
biamo consolidato il trend positivo
no brillante».
dei mesi precedenti e, in termini d’in-
Nel primo semestre del 2013,come
serimento, abbiamo dato il benvenu-
avviene ormai da qualche anno, le
to a otto nuovi giovani promotori e a
strutture che hanno conseguito i mi-
sei professionisti con un bagaglio di
gliori risultati sono anche quelle che
esperienza più corposo, mentre sono
si sono mosse con più decisione sul
in fase di definizione alcune trattati-
fronte del reclutamento dei profes-
Settembre 2013
41
Promotori&Consulenti Raccolta
I buoni propositi di settembre
Tante novità in agenda i sente dire spesso che l’innovazione, spe-
mo molto su quest’aspetto negli incontri che
internet, lasciando maggiore spazio all’at-
S
cie quella tecnologica, è la leva sulla qua-
abbiamo in agenda con 500 professionisti
tività di relazione con la clientela».
le puntare per resistere e conquistare nuove
della rete (30% sul totale) che offriranno
Ma ribatte Albanese: «Abbiamo in cantiere
quote di mercato in una fase non certo faci-
questo tipo di advisory. Sarà importante
tanti progetti. A settembre presenteremo un
lissima. Lungo questo solco le principali reti
prevedere anche momenti formativi con i
nuovo prodotto, molto innovativo, assoluta-
sono pronte a investire ingenti risorse per
nostri clienti, cui questo servizio si rivolge. È
mente unico nel panorama finanziario. Si
continuare a migliorare i servizi alla cliente-
fondamentale, infatti, fare comprendere la
chiama CoreUnit ed è uno strumento assicu-
la e facilitare l’operatività quotidiana dei
logica e il valore aggiunto dell’advisory a
rativo che arricchisce la gamma dei servizi di
singoli professionisti. Ma non solo. Settem-
parcella rispetto alla più tradizionale con-
advisory e unisce alla selezione dei migliori
bre, come consuetudine, è il periodo ideale
sulenza».
prodotti della piattaforma multibrand Fi-
nel quale si delineano le strategie per af-
E aggiunge Peltretti: «A giugno abbiamo
neco tutti i vantaggi fiscali e successori che
frontare il resto dell’anno e le reti hanno in-
rivisto la piattaforma tecnologica su cui si
solo un veicolo assicurativo può offrire. In
fatti in agenda altre importanti novità sul
fondano le analisi del servizio di consulen-
base alle esigenze, al profilo d’investimento
fronte dei nuovi prodotti, degli accordi di di-
za avanzata per renderla ancora più veloce
e alla propensione al rischio del cliente, è
stribuzione e della consulenza a parcella.
e semplice da utilizzare. Inoltre abbiamo
possibile combinare portafogli pre-imposta-
«Siamo convinti», spiega Peltretti, «che la
investito risorse per facilitare l’operatività
ti e altamente diversificati per asset class op-
consulenza evoluta e a parcella rappresen-
dei nostri professionisti che, grazie a un
pure singoli fondi per costruire soluzioni as-
teranno uno dei pilastri portanti per la cre-
tablet e a una penna elettronica, sono già
solutamente personalizzate».
scita futura della nostra società e per il per-
in grado di gestire tutte le incombenze
Quanto agli accordi di distribuzione, la piat-
fezionamento del suo modello di servizio.
burocratiche completamente in remoto,
taforma multibrand di FinecoBank, in co-
Alla ripresa dei lavori a settembre, puntere-
paper-less, con una semplice connessione
stante evoluzione, verrà nuovamente arric-
sionisti senior. «Dal primo gennaio al
rie e per pensionamento. Il bilancio è
anche i private banker, ha dato il ben-
31 luglio scorso», sottolinea Peltretti,
dunque assolutamente positivo, poi-
venuto, invece, a 43 professionisti in
«abbiamo inserito 104 consulenti fi-
ché possiamo contare su oltre 80
totale. «Ci tengo a sottolineare», pre-
nanziari, a fronte di 22 uscite volonta-
nuovi professionisti dal grande valo-
cisa Bernardi, «che si tratta sempre
re, che hanno iniziato con noi un per-
di profili di grandissima esperienza
corso fondato sul multibrand, la con-
con portafogli medi in linea con la
sulenza e la pianificazione finanzia-
nostra realtà che si posiziona sempre
ria. Preferiamo non comunicare i no-
ai vertici dei dati Assoreti con oltre 18
minativi, ma posso solo dire con gran-
milioni pro capite. Posso segnalare
de soddisfazione che dall’inizio del-
alcuni innesti da primarie strutture
l’anno a oggi tra i numerosi inseri-
private su Padova, così come al sud a
menti spicca l’arrivo di otto professio-
Napoli e Bari».
nisti dal profilo senior, che vantano
Ma non solo. La riorganizzazione
un potenziale di raccolta complessivo
manageriale avviata lo scorso anno
superiore a 700 milioni di euro e che
ha interessato anche il centro-Italia,
saranno operativi in Lombardia, Ve-
dove l’area manager Antonio Malpe-
neto, Toscana, Campania e Sicilia».
li ha allargato il proprio team inse-
La rete dei financial planner di PETER MAYR, PRESIDENTE DI SÜDTIROL BANK
42
Settembre 2013
Banca
Generali,
comprendendo
rendo alcuni professionisti dal portafoglio considerevole. Nel dettaglio
chita con l’ingresso di altre importanti so-
garantire loro un percorso formativo valido
cietà d’investimento. «A oggi ne abbiamo
e in costante aggiornamento, così da potere
circa 60, ma contiamo di ampliare ulterior-
servire al meglio la clientela. «Inoltre sono
mente la gamma di fondi», spiega Albanese.
destinate a rafforzarsi», aggiunge Scala, «le
Anche Banca Generali nella consueta con-
partnership e le collaborazioni con figure
vention di settembre presenterà alcune im-
professionali terze, specie con gli studi dei
portanti iniziative sul fronte dei servizi tec-
commercialisti, con i quali è possibile mette-
nologici alla rete e in termini d’offerta.
re in campo interessanti sinergie, sempre
MARCO BERNARDI, DIRETTORE COMMERCIALE RETE
«Avremo», spiega Bernardi, «nuove soluzio-
nell’ottica di offrire al cliente un modello di
BANCA GENERALI FINANCIAL PLANNER
ni d’investimento e nuovi partner nelle ge-
servizio il più completo possibile, sviluppan-
stioni da presentare per i prodotti con dele-
done al contempo la qualità».
consentirà di eliminare la maggior parte dei
ga Bg Selection e Bg Sicav, oltre a novità nel-
Approccio diverso ma obiettivi simili per
processi cartacei. «Diminuire drasticamente
l’assicurativo con formule a capitale protet-
Südtirol Bank. «Noi», sottolinea Mayr, «sia-
il ricorso a questi materiali», spiega il presi-
to. Queste iniziative, affiancate alla recente
mo abituati a vivere in un ambiente incon-
dente della banca, «significa contribuire al-
evoluzione della rete banca Generali nella
taminato e mantenerlo così è l’aspirazione
la salvezza dei boschi e ridurre l’inquina-
denominazione Financial Planner, distin-
di noi altoatesini e, credo, anche di coloro
mento dovuto all’inevitabile trasporto dei
gueranno ulteriormente l’eccellenza dei no-
che collaborano con il nostro istituto da al-
documenti cartacei. Ci è parso un investi-
stri professionisti».
tre città italiane».
mento proiettato verso il futuro e che, tra
Anche Copernico investirà ancora più risor-
Per contribuire a raggiungere quest’obietti-
l’altro, contribuirà a generare in favore dei
se per offrire ai suoi consulenti gli strumen-
vo ecologico Südtirol ha realizzato una piat-
promotori importanti risparmi su tempi e
ti più opportuni per facilitare l’operatività e
taforma informatica ad alta tecnologia che
costi operativi».
si tratta di Donatella Cajano, prove-
Italia è composta da Lazio, Umbria e
perano 1,5 miliardi di euro grazie a
niente da una società di consulenza, e
la parte di Toscana che esclude il fron-
una spinta significativa della raccolta
Jacopo Conti, che ha lasciato Unicre-
te litoraneo. Le masse riconducibili ai
in questo primo semestre dell’anno
dit Private. Entrambi vengono accre-
130 financial planner sul territorio su-
soprattutto in Umbria e Toscana.
ditati di un portafoglio di oltre 30 milioni di euro e s’inseriscono nel percorso di esperienza e qualità che viene tracciato nella selezione dei reclutamenti della banca del Leone. «Ci aspettiamo un contributo significativo alla nostra raccolta, che sta procedendo comunque a gonfie vele sul territorio, dall’arrivo dei nuovi colleghi», spiega Malpeli. «Per fine anno contiamo di superare abbondantemente i 100 milioni di raccolta e di concretizzare nuovi ingressi alla luce delle trattative positive che abbiamo sul tavolo». A oggi l’area del centro
Settembre 2013
43
Promotori&Consulenti Raccolta
Numeri importanti sul fronte del
Buoni risultati anche da parte di
sulente di proseguire la carriera presso
reclutamento giungono anche da
Mayr: «Fino a oggi sono entrati a fare
un altro intermediario». I segnali e i
FinecoBank e da Banca Mediolanum.
parte della struttura 35 nuovi promo-
principali trend dell’industria, secon-
«Abbiamo inserito», chiarisce Alba-
tori, mentre 23 l’hanno lasciata. Per 22
do il presidente di Südtirol Bank, sono
nese, «70 senior e 42 giovani. Un otti-
di questi si è trattato di una scelta di vi-
quindi chiari.«Da una parte si assiste a
mo traguardo che ci fa ben sperare
ta, in quanto hanno deciso di cambia-
una selezione abbastanza severa fra
per i prossimi sei mesi. Tra Lombar-
re settore professionale, abbandonan-
coloro che intendono operare nel no-
dia e Toscana abbiamo dato il benve-
do l’attività di promozione finanziaria.
stro settore e dall’altra vi è da constata-
nuto ad alcuni professionisti con
Solo in un caso le dimissioni sono state
re, con soddisfazione, che i consulenti
portafogli compresi tra i 35 e i 40
la conseguenza di una scelta del con-
di spessore continuano a premiare la
milioni di euro, mentre le uscite sono
nostra politica di qualità con la confer-
state marginali e riguardavano pre-
ma della loro presenza».
valentemente promotori che hanno
In linea con questa strategia, nel
deciso di lasciare l’attività».
primo semestre la società bolzanina
Nel primo semestre la banca fon-
ha accolto con piacere la volontà di
data da Ennio Doris si è, invece, raffor-
William Gargiulo di Brescia e di Co-
zata con l’arrivo di 161 family banker
stantino Saporito di Milano di en-
(70 dal canale bancario) provenienti,in
trare a far parte del proprio team di
gran parte, dai principali competitor.
consulenti finanziari. «Sono due pro-
Nel solo mese di giugno la struttura
fessionisti di elevato livello che han-
guidata dal direttore commerciale Stefano Volpato ha inserito ben 36 nuovi professionisti di cui 19 top player.
44
Settembre 2013
no contribuito al risultato di raccolta PIETRO SCALA, RESPONSABILE SVILUPPO DI
COPERNICO SIM
della struttura per circa 40 milioni complessivi», sottolinea Mayr.
I
Promotori&Consulenti Un'indagine commissionata da Ubs
Un’insoddisfazione generalizzata a cura di Elisa Donati
bero avere beneficiato delle performance di questi strumenti durante lo
L
oris Centola, co-responsabile
scorso anno. Evidentemente, perma-
della ricerca di Ubs Wealth Ma-
ne un’enorme discrepanza tra la
nagement, illustra i risultati di
realtà e quanto percepito dagli inve-
un’indagine commissionata dalla
stitori».
banca all’istituto di ricerca Eurisko,
Secondo uno studio realizzato per la banca svizzera tra professionisti, imprenditori e manager di cinque città italiane, il sentiment sulla realtà economica è decisamente depresso. E molti si dichiarano poco contenti dei consulenti
condotta su un campione di impren-
Dal sondaggio emerge una certa diffi-
ditori, professionisti e dirigenti di cin-
denza nei confronti dei mercati inter-
que città italiane (Torino, Padova,Tre-
nazionali. Come si può interpretare
viso, Modena e Roma). L’obiettivo? Va-
questo dato?
lutare il sentiment degli investitori
«È necessario premettere che nel Bel-
su alcuni temi attuali, dal contesto
paese regna una certa confusione e
economico al rapporto con il proprio
molti faticano a distinguere l’anda-
intermediario finanziario.
mento dei mercati da quello dell’economia reale. L’Italia è percorsa da una
Secondo quanto emerge dall’indagi-
vena di pessimismo e in alcune zone
ne, qual è l’opinione degli italiani sul-
oltre il 70% degli intervistati non si at-
l’andamento dell’economia e sulla ge-
tende una ripresa, benché la Bce pre-
stione del proprio patrimonio?
veda un graduale miglioramento.
«Negativa su entrambi i fronti. Il 41%
Tuttavia, il Pil negli ultimi sette trime-
ritiene che la congiuntura economica
stri è rimasto in territorio negativo e
internazionale sia destinata a peg-
questo fatto non poteva che condizio-
giorare nel 2013, mentre due su tre si
nare l’opinione degli italiani».
attendono un inasprimento della cri-
finanziari e di come hanno saputo affrontare questo difficile momento dei mercati. Anche quando i risultati sono stati positivi 46
Settembre 2013
si a livello nazionale. Per quanto con-
Quali sono i prodotti preferiti dai ri-
cerne la gestione del patrimonio nel
sparmiatori? Si può dire conclusa l’e-
2012, l’insoddisfazione è quasi gene-
ra dei Bot people?
rale. Il 33% degli investitori giudica
«Gli italiani tendono ancora a punta-
negativo il rendimento del proprio
re sui bond, un trend riscontrabile an-
portafoglio, contro un 51% che man-
che negli investitori retail oltre confi-
tiene un parere neutro e un 16% che si
ne. Inoltre, se nel nord esiste una
dichiara soddisfatto. Gli italiani, tut-
maggiore cultura del fai-da-te, lo
tavia, tradizionalmente privilegiano
stesso non si può dire del centro-sud,
Bot, Btp e Cct, motivo per cui dovreb-
dove generalmente ci si affida ai con-
«
Il 48% non
riconosce l’impegno del proprio intermediario nell’accrescere il
»
capitale affidatogli
sigli dei professionisti del canale ban-
Qual è la ragione che vi ha spinti a
ziale, è stata scattare una fotografia
cario. Una situazione agli antipodi ri-
commissionare quest’indagine e qua-
aggiornata degli investitori high net
spetto a quella di Svizzera, Inghilterra
li conclusioni ne avete tratto?
worth italiani per cogliere le peculia-
e Lussemburgo, per non parlare di
«Sono due le ragioni principali che ci
rità nazionali e le esigenze locali. In
Hong Kong, Singapore e Stati Uniti,
hanno spinto a svolgere questo son-
sintesi, l’aspetto che emerge con più
dove la cultura finanziaria è superio-
daggio: la prima, più contingente, è
forza dalle rilevazioni di Eurisko è
re e i risparmiatori investono con più
stata la necessità di offrire un osser-
una differenza sostanziale tra l’anda-
consapevolezza».
vatorio privilegiato ai nostri clienti. I
mento reale e la percezione dei mer-
risultati dell'indagine, infatti, sono
cati da parte degli investitori. Questa
Passando al rapporto tra investitore e
stati presentati nell’ambito di Ubs
lettura falsata rende essenziale il
consulente
incontra: direzioni e coordinate verso
ricorso a una consulenza finanziaria
emerge?
nuove opportunità, il roadshow orga-
specializzata in grado di leggere cor-
«Indispensabile per il 77% del cam-
nizzato da Ubs Wealth Management
rettamente i listini di borsa e orien-
pione (torinesi e modenesi i più devo-
nelle cinque città italiane oggetto
tare di conseguenza le scelte d’inve-
ti con l'81%) il consulente di portafo-
della ricerca. La seconda, più sostan-
stimento».
finanziario, che
cosa
I
glio non soddisfa però pienamente le aspettative di quasi sei investitori su 10 in termini di diversificazione (59%). Il 57% invece è scontento sul fronte della protezione del capitale. I primi tra gli insoddisfatti sono gli imprenditori romani, di cui il 53% dubita delle capacità del proprio consulente di offrire un supporto per diversifica-
LORIS CENTOLA,
re, seguiti dai padovani: il 48% non ri-
CO-RESPONSABILE
conosce l’impegno del proprio inter-
DELLA RICERCA
mediario nell’accrescere il capitale af-
DI
fidatogli».
MANAGEMENT
UBS WEALTH
Settembre 2013
47
Promotori&Consulenti Professionisti a parcella
Un congresso per i fee only di Massimiliano D’Amico
In occasione dell’ultimo convegno annuale di Assoreti è stata presentata la
ual è indicativamente il pro-
proposta di unificare gli organismi di
gramma della due giorni?
gestione dell’Albo dei promotori e dei
«Ci saranno diverse conferenze sul te-
consulenti finanziari. Per i professio-
ma degli investimenti e sullo scenario
nisti fee only non rischia di rivelarsi
macroeconomico mondiale. Oltre a
un accordo al ribasso?
queste, Nafop ha organizzato un di-
«La situazione è questa. Quando do-
battito tra le istituzioni (abbiamo in-
po anni giunge finalmente un’aper-
vitato Ministero dell’economia e delle
tura sul tema dell’Albo dei consulen-
finanze, Consob, Assoreti, Anasf, Abi,
ti, non si può che coglierla al volo. Far-
di questo tipo di advisor. Luca
Assogestioni,AlboPf,Ascosim ed Efpa)
si sfuggire quest’occasione potrebbe
per fare il punto sullo stato dell’arte
rivelarsi molto pericoloso, poiché l’av-
Mainò, socio co-fondatore di
dell’advisory senza conflitti d’interes-
vio dell’Albo rischia di spostarsi inde-
se. Un importante ospite che alimen-
finitamente nel tempo. Ricordo ai cri-
Consultique, che organizza
terà le discussioni della seconda gior-
tici che già qualche mese fa era emer-
nata sarà Carlo Pelanda, docente ag-
sa la possibilità che la Consob si po-
l’evento, e membro del consiglio
giunto di scienze politiche e relazioni
tesse fare carico della fase di start-up
internazionali presso l’University of
dell’Albo consulenti, ma il progetto,
direttivo di Nafop, spiega quali
Georgia di Athens, e professore
che aveva avuto il nostro apprezza-
straordinario di Economia all’Univer-
mento, si era chiuso con un nulla di
sità Guglielmo Marconi di Roma.
fatto. La stessa sorte è toccata in se-
Avremo anche l’onore di ospitare per
guito all’ipotesi avanzata dal Mef,
la prima volta Sheryl Garrett, fonda-
che aveva proposto di inserire i con-
trice di The Garrett Planning
sulenti indipendenti all’interno del-
Network, una delle società storiche
l’Organismo per i mediatori creditizi
nel mondo della consulenza fee only
(Oam). Credo che l’epoca delle illusio-
statunitense che starà con noi per i
ni debba lasciare spazio al pragmati-
due giorni e farà un paio d’interventi
smo e, piuttosto che avventurarsi in
sul tema Il modello fee only negli Usa.
battaglie di principio che avrebbero
Passato e presente e su una case hi-
un esito incerto, sia più utile diventa-
story per costruire il rapporto con il
re operativi e sviluppare l’attività al
cliente e per affrontare i mercati».
più presto».
Q Il 19 e 20 settembre si terrà sul Lago di Garda il 3° Congresso nazionale
saranno i temi principali dell'assise e chiarisce la posizione dell’associazione sulla proposta di unificare gli organismi di gestione dell’Albo dei promotori e dei consulenti finanziari 48
Settembre 2013
«
Nel dettaglio come si tradurrà la coabitazione con i promotori finanziari?
Per noi è
fondamentale la
«L’ipotesi sul tavolo prevede la trasformazione dell’Apf e l’istituzione di
rappresentanza della
un Albo unico per i consulenti finan-
nostra categoria
ziari, sotto il cui cappello saranno presenti due sezioni separate, quella
all’interno del
dei consulenti indipendenti e quella
comitato direttivo del
dei consulenti con mandato, in prati-
nascente
»
ca i promotori finanziari».
Organismo Nafop ha avanzato richieste specifiche? «Il progetto che ci è stato presentato in linea di massima è stato accolto fa-
ruolo marginale in seno al nuovo Or-
un impianto normativo definitivo. La
vorevolmente e non vediamo grandi
ganismo. Anzi, riteniamo che almeno
revisione di queste norme dovrà es-
criticità nella sua attuazione. Ai due
per le decisioni che riguardano argo-
sere a nostro parere una delle prime
comitati, che avranno compiti di ge-
menti comuni debba valere il criterio
attività del nuovo Organismo».
stione e vigilanza, dovrebbe essere
della parità di rappresentanza». Ci sarà un esame unico per i promoto-
demandata infatti ampia autonomia. Auspichiamo solo che la nomina
Tempistiche?
ri e per i consulenti a parcella?
del presidente dell’Organismo, così
«Prevedibilmente ci attendiamo che
«Francamente il tema non è stato og-
come la maggioranza dei componen-
il progetto possa partire entro la fine
getto di discussione. Personalmente
ti del comitato direttivo, avvenga nel-
del 2013, parallelamente al recepi-
ritengo che si potrebbe andare verso
la massima trasparenza attraverso
mento della Mifid review nel nostro
questo scenario, poiché le materie e i
una designazione pubblica».
paese».
temi d’esame sono più o meno gli
Attualmente quattro membri del di-
I promotori con due anni di mandato
lenti indipendenti differisca di poco e
rettivo dell’Albo promotori sono desi-
negli ultimi tre anni sono stati esone-
tocchi temi specifici come tutta la nor-
gnati dall’Apf, due da Assoreti e due
rati dal sostenere l’esame per l’iscri-
mativa Mifid sulla consulenza (anche
dall’Abi. Aspirate a una rappresen-
zione all’Albo dei consulenti. Su que-
quella che sarà contenuta nella Mifid
tanza dei consulenti indipendenti?
sto fronte sono previste modifiche re-
2), il regolamento Consob 17130 e le ca-
«Per noi è fondamentale la rappresen-
golamentari?
ratteristiche e la metodologia del ser-
tanza della nostra categoria all’inter-
«Se il decreto che disciplina le carat-
vizio di consulenza a parcella».
no del comitato direttivo del nascente
teristiche patrimoniali e d’indipen-
Organismo, al fine di garantire, quan-
denza delle società di consulenza fi-
Sui numeri c’è molta incertezza. Quan-
to meno sulle questioni sensibili e
nanziaria indipendente (Srl e Spa) è
ti sono i consulenti fee only in Italia?
specifiche che riguardano il nostro
alquanto recente (giugno 2012), le re-
«Attualmente Nafop conta circa 300
mondo,che ha caratteristiche certo di-
gole per i singoli advisor risalgono
iscritti,professionisti e società che han-
verse rispetto alla promozione finan-
addirittura al 2008. E’ trascorso tal-
no sottoscritto un codice etico di cui co-
ziaria, una maggiore indipendenza di
mente tanto tempo che ci sono molti
nosciamo perfettamente l’operato. Gli
giudizio. Sappiamo bene che i promo-
casi particolari di soggetti che fino a
advisor a parcella in Italia potrebbero
tori sono considerevolmente più nu-
due/tre anni fa avevano i titoli per
tuttavia essere qualche migliaio, ma
merosi dei consulenti, ma questo fat-
operare ma li hanno persi, non per
solo con l’istituzione dell’Albo si potrà
tore non può costringerci ad avere un
negligenza bensì per la mancanza di
avere un quadro più preciso».
stessi. E’ possibile che il test dei consu-
I
Settembre 2013
49
Etf Puntare sul dollaro
In divisa americana Sono diversi mesi che gli operatori vedono come molto probabile una ripresa del biglietto verde rispetto all’euro e ad altre valute. Per il momento il fenomeno non ha avuto un reale riscontro, ma per chi pensa che questo trend prima o poi si affermerà sono disponibili sulla piattaforma di Borsa Italiana alcuni prodotti ad hoc
L
e valute, si sa, sono tra le variabili più difficil-
nata a deprezzarsi rispetto al biglietto verde. Inoltre l’e-
mente prevedibili nel loro andamento. Oltre dariopalladini@fondionline.it conomia americana sembra consolidare sempre più il proalle dinamiche involontarie, determinate dai
prio ciclo, come testimoniano le evidenze degli ultimi
mercati e, più a monte, dalla salute delle va-
indicatori. Soprattutto la variabile consumi è più forte
rie economie nazionali, giocano un ruolo de-
negli Stati Uniti che nella zona euro e anche gli indica-
terminante le politiche monetarie adottate dalle banche
tori di fiducia delle imprese sono migliori in America,
centrali. Negli ultimi mesi è apparsa ancora più evidente la
nonostante i recenti recuperi dell’area della moneta
volontà delle più importanti nazioni industrializzate di
unica. Infine, per il momento i dati degli ordini industria-
perseguire politiche accomodanti per favorire le esporta-
li mostrano che la ripresa europea sarà lenta.
zioni attraverso una svalutazione competitiva e stimolare
Secondariamente, le condizioni finanziarie non otti-
la ripresa. Forse con l’unica eccezione della vecchia Euro-
mali in Europa, insieme al problema della frammentazione
pa, dove prima di Draghi dominava il rigore teutonico, ti-
del settore bancario, hanno influito sulle ultime decisioni
pico di un paese che ha un timore atavico dell’inflazione,
della Bce, che ha adottato una politica di “forward guidan-
dato che la ricollega ai tempi di Weimar. Tuttavia il nostro
ce” che potrebbe essere completata con Ltro addizionali
connazionale ha deciso di dare una sforbiciata ai tassi,
per iniettare liquidità nel sistema. In tal senso, la Fed do-
portandoli al minimo storico attuale (0,50%). Alcuni ana-
vrebbe avere già svolto tutto il lavoro (il dilemma ora è
listi sostengono che il livello degli interessi in Europa po-
quando inizierà a invertire la sua strategia). Anche il qua-
trebbe addirittura scendere ulteriormente, mentre, al con-
dro politico sostiene questo scenario: l’instabilità in Italia,
trario, la Fed sembra sul punto di interrompere il quanti-
l’incertezza in Portogallo e la vigilanza ferrea della Troika
tative easing e iniziare il processo di tapering: i mercati va-
sulla Grecia potrebbero incrementare la pressione ribassi-
lutari, di conseguenza, si stanno posizionando sulla base di
sta sull’euro, senza dimenticare le elezioni tedesche che si
questa convinzione.
svolgeranno a settembre e che probabilmente porteranno,
Allo stato odierno delle cose ci sono diversi motivi per adottare o mantenere un posizionamento favorevole sul
50
di Dario Palladini
indipendentemente dal risultato, a un ammorbidimento delle tesi contrarie agli stimoli monetari.
dollaro Usa contro l’euro, anche se questo trend è atteso
Alla luce di tutto ciò, non sono pochi oggi gli econo-
ormai da almeno un anno e ancora non si è verificato.
misti che teorizzano un probabile apprezzamento della di-
Infatti, se la Bce vuole contrastare gli effetti di una Fed
visa statunitense nei confronti della valuta unica europea.
meno generosa, la divisa del Vecchio continente è desti-
Allora, volendo seguire questa interpretazione, quanti e
FONDI&SICAV/Settembre 2013
«
Se la Bce
vuole
contrastare gli effetti di una Fed meno generosa, la divisa del Vecchio continente è destinata a deprezzarsi rispetto al
»
biglietto verde
quali strumenti sono disponibili al momento sul segmen-
altro non è che il tasso medio ponderato addebitato per
to EtfPlus di Borsa Italiana? Non ce ne sono molti, a dire il
prestiti interbancari di fondi federali statunitensi e rappre-
vero, ma i pochi che abbiamo trovato sembrano fare per-
senta un indice di riferimento a breve termine fondamen-
fettamente al caso nostro. Due sono Etf monetari, uno è
tale per il mercato monetario d’oltre oceano. Viene stabili-
un Etn che opera direttamente sul cambio euro/dollaro
to durante gli incontri del Federal open market committee:
(corto sul primo, lungo sul secondo, ovviamente, trattan-
in relazione all’ordine del giorno e alle condizioni economi-
dosi di puntare su un apprezzamento del biglietto verde).
che Usa, i membri del Fomc decidono se aumentare, diminuire o lasciare invariato il tasso. È possibile stimare il livel-
ESPOSTO A UN DEPOSITO DI CONTANTI
lo del tasso Federal funds che verrà stabilito dal Fomc nel
L’iShares Fed Funds Effective Rate Ucits Etf (Swap) è un
corso di successive riunioni osservando l’andamento dei fu-
clone armonizzato Ucits che rispecchia l’andamento del-
ture scambiati al Chicago board of trade.
l’indice Credit Suisse Fed Funds Effective Rate Total Re-
Come si evince anche dal sottostante, il prodotto di
turn calcolato da Credit Suisse International, il quale offre
iShares apparteneva precedentemente alla scuderia Credit
un’esposizione a un deposito in contanti denominato in
Suisse e, insieme agli altri, è stato oggetto di acquisizione
dollari Usa rinnovato giornalmente sul quale maturano in-
da parte del colosso americano.
teressi al tasso effettivo dei fondi federali. Questo valore
L’Etf, che ha un costo annuo dello 0,14% ed è deno-
FONDI&SICAV/Settembre 2013
51
Etf Puntare sul dollaro
minato in dollari, fa uso di swap per scambiare la performance di un paniere di titoli detenuti dal fondo stesso con l’andamento dell’indice Credit Suisse Fed Funds Effective Rate Total Return. Essendo il sottostante di tipo total return, anche il tracker è ad accumulazione dei proventi. L’Etf è chiaramente un fondo di liquidità e, al di là di quello che può essere il rendimento dei Fed Fund, l’obiettivo di chi vi investe è trarre profitto da un apprezzamento del dollaro Usa rispetto all’euro.
METODOLOGIA DI REPLICA INDIRETTA Lo stesso discorso vale a proposito del db x-trackers II Fed Funds Effective Rate Ucits Etf, replicante proposto da Deutsche Bank a partire dal 10 ottobre 2007 che, come il precedente, si caratterizza per la conformità ai requisiti Ucits IV e per la denominazione, scontata, nella valuta Usa.
Il sottostante è l’Msfx Triple Long Us Dollar/Euro In-
Contraddistinto anch’esso dall’accumulazione dei proven-
dex (Tr), che rispecchia l’andamento di una posizione in
ti, presenta un costo appena maggiore, pari allo 0,15% an-
contratti forward rinnovati su base giornaliera moltiplica-
nuo. Il prodotto, anche in questo caso in maniera analoga
to per tre volte. L’Etc ottiene l’esposizione all’indice trami-
a quanto avviene per il competitor di iShares, adotta una
te la sottoscrizione di un contratto swap con una contro-
metodologia di replica indiretta basata su un contratto
parte, che è Morgan Stanley: dunque, come è ovvio che
swap. Gli attivi amministrati al 30 agosto di quest’anno
sia, anche in questo caso la metodologia di replica è sin-
ammontavano a quasi 366 milioni di dollari.
tetica. Emesso da Etfs Foreign Exchange Limited e conforme ai dettami Ucits, il clone è stato messo sul mer-
ESPOSIZIONE CON LEVA TRE
cato il 10 febbraio 2011 e ha un costo annuo dello 0,98%.
L’Etfs 3x Long Usd Short Eur è invece un Exchange traded
La valuta di base, come anche quella di scambio su Borsa
currency classificato tra gli Etn da Borsa Italiana e conce-
Italiana, è l’euro. Il gestore del collaterale è The Bank of
pito per offrire al pubblico degli investitori un’esposizione
New York Mellon.
long con leva tre al dollaro statunitense con riferimento al
Come gli strumenti visti in precedenza, anche questo
cambio con l’euro. In pratica, se il dollaro si dovesse ap-
replicante è quotato sulle principali borse europee. Essen-
prezzare nei confronti dell’euro, l’Etc triplicherebbe que-
do però un prodotto a leva, presenta, a differenza degli al-
sto guadagno. Lo stesso avverrebbe in termini di perdita in
tri due, l’ormai noto problema del compounding effect,
caso di deprezzamento del rapporto di cambio Usd/Eur.
che ne inficia le performance per periodi di detenzione su-
L’indice triplica allo stesso modo il differenziale di tasso
periori al giorno.
d’interesse espressione della differenza tra i tassi di cam-
Quanto ai risultati, bisogna dire che non sono stati
bio di dollaro ed euro. Infine, un’ultima componente di
certo entusiasmanti negli ultimi tempi, come appare dalla
rendimento è data dalla gestione del collaterale (tasso Eo-
tabella. Anche per questo motivo, forse, è giunto il mo-
nia-0,5%; il rendimento non può essere negativo).
mento di puntare sul dollaro.
I principali strumenti per puntare sul dollaro Etc/Etn
52
I Fonte: www.fondionline.it
Isin
Perf. % Ytd
Perf. % 1Y
Perf. % 3Y
Ter %
iShares Fed Funds Effective Rate Ucits Etf Swap
IE00B3XDJG53
-0,31%
-4,63%
nd
0,14
db x-trackers II Fed Funds Effective Rate Ucits Etf
LU0321465469
0,18%
-3,97%
-2.31%
0,15
Etfs 3x Long Usd Short Eur
JE00B3QQ4551
-1,40%
-13,95%
nd
0,98 (1,83%)
FONDI&SICAV/Settembre 2013
Fondi azionari L’Africa
Non più dimenticata dagli investitori Con i mercati occidentali immersi in un processo di consolidamento e con diversi listini emergenti alle prese con problemi di smaltimento della sopravvalutazione accumulata negli ultimi anni, sono molti a domandarsi dove si possano individuare opzioni ancora poco sfruttate. E il continente nero, secondo le previsioni degli esperti, può rappresentare sul medio termine un’opportunità di grande interesse l Fondo Monetario Internazionale prevede che nei
I
del continente nero non solo mantengono inalterate le
prossimi cinque anni 10 delle 20 economie che
aspettative di miglioramento viste negli ultimi anni, ma, in
saranno capaci di mettere a segno i più elevati tassi
alcuni casi, riescono a migliorarle. La regione è la seconda
di crescita si trovino nel continente africano: la
al mondo, subito dopo l’Asia, per tasso di crescita con il
maggior parte localizzate nell’Africa subsahariana
5,2% nel 2012 e una stima prevista per il 2013 del 5,8%
e due nella parte settentrionale e nel vicino Medio orien-
54
a cura di Rocki Gialanella
(fonte: African Development Bank)
te, profondamente collegato al nord Africa sia da motivi
Le buone prospettive sul versante dello sviluppo aval-
culturali, sia da legami economici e finanziari. Nigeria,
lano il secondo key factor: la sensazione che possa veri-
Ghana, Kuwait ed Emirati Arabi sono alcuni dei paesi favo-
ficarsi un aumento dei flussi d’investimento esteri, in par-
riti. Nella prima metà dell’anno, gli indici azionari delle
ticolare quelli provenienti da altri paesi emergenti (Cina
borse di questi mercati hanno accumulato rivalutazioni
su tutti). L’interesse degli asiatici continua a essere un
comprese tra il 30% e il 40%.
catalizzatore di primaria importanza per garantire al con-
Le ragioni del rinnovato interesse per il continente
tinente l’arrivo di nuovi flussi di denaro capaci di soste-
africano si basano su tre pilastri chiave. Il primo è la cre-
nere il mercato delle fusioni e delle acquisizioni. Stando
scita. In un contesto di recessione generalizzata in Europa,
ai dati elaborati da Thomson Reuters, nel 2012 il valore
lieve sviluppo negli Usa e soft landing in Cina, le economie
delle operazioni di merger & acquisition realizzate in Afri-
FONDI&SICAV/Settembre 2013
«
Si calcola
che i paesi dell’area
dovrebbero emettere titoli per 7 miliardi di dollari nel 2013, più di quanto emesso
»
nell’ultimo lustro
ca subsahariana è cresciuto del 18% fino a 25 miliardi di
alcuni paesi subsahariani di riuscire a finanziarsi a condizioni
dollari Usa.
più economiche rispetto a quelle sostenute da diverse nazioni
In Qatar si stima che la spesa pubblica per supportare
europee pesantemente colpite dalla crisi.
gli investimenti e i consumi privati, il terzo key factor, pos-
La maggior parte degli stati subsahariani ha mante-
sa toccare 70 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. A
nuto per lungo tempo una dipendenza dagli aiuti inter-
differenza di quanto accaduto in passato, quando la con-
nazionali o dai crediti concessi dagli organismi mondiali
siderazione verso l’Africa era solo in funzione dell’acquisto
per finanziarsi, ma ora il vento sembra avere cambiato
di materie prime, oggi questo settore non è più l’unico a
direzione. Un esempio recente è la Nigeria, che è riusci-
offrire un potenziale di sviluppo. Mark Mobius, gestore di
ta a collocare all’inizio di luglio due emissioni di bond
Franklin Templeton, ha recentemente pubblicato un com-
denominati in dollari per un ammontare complessivo di
mento in cui sottolinea le enormi potenzialità insite nei
un miliardo. La domanda è stata superiore di ben quat-
settori e nelle industrie il cui business è legato all’incre-
tro volte l’offerta e il titolo a 10 anni è stato sottoscrit-
mento del potere d’acquisto dei consumatori e all’espan-
to a un rendimento annuo del 6,63%. Nello stesso perio-
sione della classe media: servizi bancari, telecomunicazio-
do, il Portogallo era costretto a offrire agli investitori un
ni, food and beverage.
tasso annuo di interesse del 6,72% per collocare i propri
Spostando l’attenzione sul versante dei rischi connes-
titoli decennali. Lo scorso aprile, il rudann ha collocato
si all’investimento in quest’area, il focus si concentra sui
bond a 10 anni con un rendimento annuo del 6,8% e il
pericoli di natura politica e sociale, oggi più che mai sot-
Ghana ha compiuto la stessa operazione ad agosto con
to la lente dei media.
un rendimento annuo del 7,8%. Secondo le valutazioni degli analisti di Standard and Poor’s, il livello di affidabi-
L’AFRICA ACCEDE AI FINANZIAMENTI INTERNAZIONALI
lità creditizia di questi due paesi si posizionava cinque
La globalizzazione finanziaria si sta propagando a un ritmo
notch sotto l’investment grade.
mai sperimentato in precedenza. La caccia disperata ai rendi-
Per il futuro, gli esperti di attendono lo sbarco sui mer-
menti in un mondo obbligazionario risk free dalle cedole pros-
cati internazionali del credito di Tanzania, Kenya e Ugan-
sime allo zero, sta facilitando l’accesso ai mercati del credito di
da. Escluso il Sudafrica, attivo sul mercato dei bond già da
paesi che finora non avevano potuto percorrere questa strada.
qualche anno, si calcola che i paesi dell’area dovrebbero
La situazione globale è talmente poco chiara e squilibrata da
emettere titoli per 7 miliardi di dollari nel 2013, più di
avere permesso, almeno fino a poche settimane addietro, ad
quanto emesso complessivamente nell’ultimo lustro.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
55
Fondi azionari L’Africa
L’interesse degli investitori internazionali viene sup-
conto di alcuni elementi di rischio. Il primo è l’atteggiamen-
portato, oltre che dalle buone prospettive della crescita
to della Federal Reserve. Se la Banca centrale Usa dovesse
economica, dalla presenza di ratio debito/Pil molto bassi
realmente ridurre i suoi acquisti di Treasury, il rendimento di
(in media vicini al 40%) che lasciano ben sperare in meri-
questi bond subirebbe un’impennata, riportando i capitali
to alle capacità di rimborso dei titoli. Stando ai dati messi
verso titoli considerati meno rischiosi.
a punto dalla Banca Mondiale, nel corso dei prossimi 10
L’altra minaccia arriva dal cambio del modello di crescita
anni la regione avrà bisogno di raccogliere 93 miliardi di
cinese, che potrebbe tradursi in minori flussi d’investimen-
dollari da destinare alla realizzazione di infrastrutture.
to verso l’Africa e una riduzione della domanda di metalli e altre materie prime. Un fattore addizionale di rischio è
I RISCHI
rappresentato dal peggioramento dei deficit delle partite
Gli investitori che decidano di destinare quote del proprio
correnti di questi paesi, in parte già verificatosi negli ulti-
patrimonio a questi titoli obbligazionari dovranno tenere
mi anni.
I
Tommaso Bonanata, portfolio manager emerging market equities di Swiss & Global Asset Management
Nigeria e Kenya per puntare sull’Africa più ricca Q
ual è la vostra view sui mercati azionari africa-
tentrionale del continente, dove la borsa egiziana domina
ni? E in quale modo questi tendono a essere col-
con scambi per circa 25-50 milioni di dollari al giorno, se-
legati ai trend seguiti dai mercati internazionali?
guita poi da alcuni stati subsahariani, come Nigeria e
«I mercati africani devono ancora completare il proprio
Kenya, che hanno attratto nuovi capitali negli ultimi anni.
sviluppo e dei 54 stati del continente solo pochi hanno una
Le piazze africane tendono a essere in parte decorrelate da
borsa con un livello minimo di liquidità per essere consi-
quelle internazionali. La liquidità resta un fattore impor-
derati investibili dal punto di vista degli operatori interna-
tante e la partecipazione estera può fare la differenza in
zionali. Il Sudafrica è di gran lunga il listino azionario più
alcune economie. Il sentiment globale rimane un forte dri-
sviluppato del continente: scambia in media 1,5 miliardi di
ver per l’Africa, dove il settore delle commodity conta per
dollari al giorno e rappresenta la maggior parte della liqui-
un’ampia parte dell’universo investibile».
dità dei mercati africani. Dopo il Sudafrica c’è la parte set-
Quali sono state le vostre operazioni meglio riuscite nel corso del 2013? «Nell’ultimo anno, i nostri investimenti migliori sono stati nella regione subsahariana: Nigeria e Kenya erano entrambi sul podio e non solo nella regione africana, ma nell’intero universo dei mercati di frontiera. Per il periodo a un anno, alla fine di luglio 2013 i due listini hanno guadagnato rispettivamente il 70% e il 25% in dollari. Il settore bancario in Nigeria ha attratto nuovi capitali esteri a causa del suo potenziale di sviluppo in un paese dove il comparto è ancora poco sviluppato e grazie alle basse valutazioni dei multipli. Anche i consumi sono stati un investimento estremamente popolare, guidato dall’ampia e ancora in crescita popolazione della Nigeria, pari oggi a oltre 170
56
FONDI&SICAV/Settembre 2013
milioni di persone. Il mercato resta molto attraente e ve-
numero di giovani in età lavorativa e meglio istruiti entra-
drà sicuramente più società quotarsi in borsa nel breve fu-
no nel mercato del lavoro. Un elemento è chiaro: per ap-
turo, aumentando così la liquidità generale. Anche la piaz-
profittare di questi fattori positivi, gli investitori devono
za keniota ha sorpreso al rialzo. Dopo un periodo di infla-
avere un orizzonte di lungo termine e accettare periodi di
zione molto alta tra il 2011 e il 2012 e in seguito ai timo-
volatilità. Al netto di ciò, sono convinto che l’Africa sia
ri per le violenze che si sono propagate dopo le elezioni
un’opportunità altamente interessante per diversificare un
presidenziali del 2013, il paese è riuscito ad affrontare en-
portafoglio globale».
trambe le questioni con successo. Crediamo che il Kenya continuerà a crescere verso la parte alta delle stime di que-
Può essere considerata affidabile, secondo i criteri occi-
st’anno».
dentali, la corporate governance in Africa? «La corporate governance in Africa è in realtà migliore di
Dal punto di vista degli investitori europei, quali sono i
quanto non si pensi. Non si può certamente generalizza-
key strength africani da non perdere di vista?
re, visto che il continente non è un’entità unica, ma stan-
«L’Africa può essere divisa in tre parti: il Sudafrica, il paese
no nascendo diverse iniziative da vari paesi e associazio-
più sviluppato e l’unico vero mercato emergente del conti-
ni, come la African good governance network (Aggn), che
nente; il nord Africa, la seconda regione più avanzata con
semplifica i processi per fare business e riduce il livello di
un elevato reddito disponibile e un’alta aspettativa di vita;
corruzione in alcune aree per attrarre investimenti di capi-
l’Africa subsahariana, una delle zone a crescita più veloce
tali internazionali. La governance in Africa sta miglioran-
nel mondo. Ciascuna di queste tre aree ha i propri pro e
do anche per l’aumento dei livelli di ricchezza. Questi ulti-
contro che creano interessanti opportunità e possibilità di
mi non sono probabilmente mai stati così alti come oggi
diversificazione tra settori. Un elemento fondamentale,
e, di conseguenza, cresce il fenomeno della democratiz-
che gli investitori dovrebbero considerare fortemente, è
zazione e la corruzione diminuisce. Ad esempio, l’Ibrahim
che l’Africa sta diventando più ricca. Il Pil totale del conti-
index of african governance (Iiag), una classifica degli
nente ha raggiunto 1.700 miliardi di dollari nel 2010, circa
stati africani in base alla qualità della governance, ha
il livello di quello del Brasile o della Russia, e dovrebbe rag-
mostrato un miglioramento regolare per diversi paesi nel-
giungere 2.600 miliardi entro il 2020. Questa crescita apre
l’ultimo decennio, in categorie come: sicurezza e stato di
a nuove opportunità d’investimento. La spesa per consumi
diritto, partecipazione e diritti umani, opportunità eco-
totale ha raggiunto 860 milioni di dollari nel 2008 e do-
nomiche sostenibili e sviluppo umano. Una crescita mag-
TOMMASO BONANATA,
vrebbe attestarsi a 1.400 entro il 2020, creando interessan-
giore porterà a una governance migliore, attraendo, di
PORTFOLIO MANAGER EMERGING
ti occasioni nel settore. I trend demografici potrebbero
conseguenza, più investimenti e rafforzando ulteriormen-
MARKET EQUITIES DI
rafforzare questi sviluppi promettenti, visto che un ampio
te la crescita».
GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SWISS &
FONDI&SICAV/Settembre 2013
57
Fondi azionari L’Africa
Qual è la vostra asset allocation?
dity. Infine, siamo neutrali sul nord Africa. La crisi poli-
«Preferiamo la regione subsahariana, con paesi come la
tica in Egitto sta oscurando la fiducia degli investitori
Nigeria e il Kenya, dove lo sviluppo dovrebbe rimanere
internazionali, mentre quelli locali sono relativamente
forte e l’inflazione sotto controllo. Questi stati hanno
calmi, visti i risultati trimestrali positivi di molte com-
beneficiato della decorrelazione con il resto del conti-
pagnie egiziane. Le valutazioni, comunque, sembrano
nente e della crescita, che dovrebbe continuare nel
interessanti: il mercato sta scambiando poco sotto il
medio periodo. Abbiamo sottopesato il settore dei mate-
valore mediano su cinque anni del P/E di 9,4x e la cre-
riali, visto che alcune persistenti incertezze sullo svilup-
scita degli utili, in media del 5,5% nel 2013, dovrebbe
po hanno posto sotto pressione i prezzi delle commo-
rafforzarsi oltre il 20% nel 2014».
I
Maria Paola Toschi, global market strategist di Jp Morgan Asset Management
Puntiamo su finanza, beni di consumo e telecom Q
ual è la vostra view sui mercati azionari africa-
sviluppo ancora inespresso e in molti paesi ancora a livel-
ni? E in quale modo tendono a essere collegati
lo embrionale. Lo dimostra il fatto che alcuni stati non
ai trend seguiti dai mercati internazionali?
sono aree investibili proprio perchè non esistono ancora
«L’Africa è un’area molto ampia e solo in parte investibi-
veri e propri mercati finanziari. L’Africa quindi differisce
le; è considerata la sola zona del mondo di frontiera a
dalla maggior parte dei paesi emergenti per il grado di
livello globale, ovvero una regione con un potenziale di
sviluppo che, a eccezione di alcuni paesi, come il Suda-
I primi 15 fondi ed Etf azionari Africa ordinati secondo le performance decrescenti a un anno Fondo
Società
Valuta % YTD
%a %a %a 1 anno 3 anni 5 anni
% Commissione annua di gestione
Invest Middle East & North Africa
Ing (L) Sicav
Eur
26,78
20,57
25,01
n.d
2,45 (Ter)
Middle East & Africa equity
T Rowe Price Funds Sicav
Usd
9,73
10,41
13,73
-10,62
2
Templeton Africa
Franklin Templeton Investment Funds
Eur
-0,08
9,39
n.d
n.d
2,1
Emerging Europe, Middle East & Africa equity
Morgan Stanley Investment Funds Sicav
Eur
0,8
5,54
-0,44
-5,06
1,1
Multimanager Equity Africa & Middle East
CompAM Funds Sicav
Eur
0,06
3,73
-5,75
-22,26
0,725
Emerging Europe, Middle East & Africa equity
Fidelity Funds Sicav
Eur
-1,46
2,95
14,17
48,3
1,5
JPM Africa Equity
JP Morgan Funds Sicav
Eur
-3,37
2,33
11,71
42,93
1,5
Africa & Middle East Equity
BG Selection Sicav
Eur
2,19
1,23
-8,69
-12,19
2,5
Lyxor Ucits Etf South Africa FTSE JSE Top 40 D
Lyxor International AM
Eur
-7,07
-0,009
12,17
46,81
0,65
African Equity BP
Nordea 1 Sicav
Eur
-2,9
-0,52
-3,25
n.d
1,95
Powershare Middle East North Africa Nasdaq OMX
Powershares Global Funds Ireland Plc
Eur
6,71
-1,12
-4,95
n.d
0,95
Deka- Middle east & Africa
Deka International Sa
Eur
-5,08
-2,5
-13,26
-12,99
n.d
Emerging Middle East & Africa Index Equity
State Street Global Advisor France SA
Usd
-10,35
-4,79
n.d
n.d
1,2
MSCI EFM Africa Top 50 Capped TRN Index Etf
db-X trackers sicav
Usd
-10,43
-4,79
n.d
n.d
0,65
CS Etf (IE) on MSCI South Africa
CS Etf (IE) Plc
Usd
-13,72
-8,3
n.d
n.d
0,65
58
FONDI&SICAV/Settembre 2013
frica, è ancora estremamente limitato. Ciò offre ampie
ne fuori indice nello Zimbabwe e dalla scelta degli investi-
opportunità, ma delinea anche maggiori rischi legati
menti in Sudafrica».
all’instabilità della situazione politica, alla bassa qualità della corporate governance delle aziende, all’elevato livel-
Dal punto di vista degli investitori europei, quali sono i
lo di corruzione e a tutte quelle situazioni tipiche dei paesi
key strength continentali da non perdere di vista?
di recente e giovane sviluppo economico e sociale. L’Afri-
«Dopo la Cina e l’India, l’Africa subsahariana è l’area a mag-
ca subsahariana ha 44 paesi (su un totale di 54 dell’inte-
giore tasso di crescita atteso nei prossimi anni. Queste di-
ra Africa) di cui solo 8-10 sono investibili: Sudafrica, Nige-
namiche economiche sono trainate dai trend demografici.
ria, Ghana, Kenia, Tanzania, Zambia, Mozambico, Nami-
Questa zona è infatti anche la regione a maggiore tasso di
bia, Botswana e Uganda. L’economia è attesa in migliora-
sviluppo demografico dei prossimi decenni, di gran lunga
mento per una serie di fattori riconducibili a: 1) crescita
superiore ai Bric. Si attende anche un miglioramento del
dei consumi trainati da trend demografici; 2) incremento
reddito pro capite e l’incremento di una vasta classe media.
delle risorse naturali, soprattutto petrolio e gas naturale;
Nel 2020, oltre il 50% delle famiglie guadagnerà più di 5
3) sviluppo del turismo».
mila dollari all’anno rispetto a solo il 40% di adesso».
Quali sono stati i vostri best trade nel corso dell’ultimo
A quale punto è la corporate governance?
anno?
«In molti casi la bassa visibilità e la scarsa qualità della cor-
«Nell’ultimo periodo anche l’Africa ha sofferto di alcuni
porate governance sono uno dei problemi dell’Africa. Fan-
venti contrari, come la maggior parte dei principali paesi
no eccezione alcuni paesi come il Sudafrica, di gran lunga
emergenti. Nel secondo trimestre l’indice Msci emerging
il più sviluppato in termini finanziari, e il Botswana che
frontier markets Africa ha subito un calo in dollari statu-
hanno un livello qualitativo migliore».
nitensi, penalizzato soprattutto dal pesante ribasso del mercato sudafricano. La selezione dei titoli e il consisten-
Qual è la vostra asset allocation?
te sovrappeso strutturale in Nigeria hanno fornito i con-
«I paesi più rappresentati in portafoglio sono Sudafrica, Ni-
MARIA PAOLA TOSCHI,
tributi più brillanti. Altri apporti positivi sono giunti dalla
geria e Kenya. I settori maggiormente presenti sono: finan-
MARKET STRATEGIST DI JP
sovraesposizione di lungo periodo al Kenya, dalla posizio-
za, beni di consumo primari e discrezionali e telecom». I
MORGAN ASSET MANAGEMENT
FONDI&SICAV/Settembre 2013
GLOBAL
59
Consensus Gli Usa
Né recessione, né boom È sostanzialmente ferma l’economia a stelle e strisce, in attesa di sapere se la Fed darà il via al tapering, la diminuzione graduale dei propri acquisti di titoli di stato e di cartolarizzazioni di mutui. E’ comunque probabile che Bernanke si muoverà con estrema cautela, soprattutto per non danneggiare i finanziamenti alla casa e di conseguenza tutto l’immobiliare, che per ora è uno dei pochi pilastri della ripresa. Dall’occupazione la spinta è minima l 18 settembre, durante la prossima riunione della Fe-
di Boris Secciani
rialzo del decennale, per quanto non abbia ancora provo-
deral Reserve, si saprà se veramente il famigerato ta-
e David Tonello
cato una crescita significativa dei tassi applicati ai mutui,
I
pering avrà inizio. In quella data si chiuderà anche la
ha comunque portato a un deciso calo dell’attività di rifi-
stagione estiva, che è stata dominata dal rialzo dei
nanziamento. In parole semplici sono in molti a ritenere
rendimenti del complesso obbligazionario. Le aspet-
che la Banca centrale non abbia alcuna intenzione di anda-
tative sono per un inizio di ritorno alla normalità, ma con
re a danneggiare seriamente uno dei pilastri della ripresa
ampie cautele. In pratica la Fed dovrebbe cominciare a di-
americana, cioè il mercato immobiliare. La tenue crescita
minuire in maniera molto graduale i propri acquisti di tito-
del Pil statunitense (+1,4% nei primi sei mesi dell’anno) si
li di stato e di cartolarizzazioni di mutui. Infatti il recente
regge notoriamente su un aumento dell’erogazione credi-
Il panel dei gestori e degli analisti Evan Bauman, co-portfolio manager del fondo Lm ClearBridge Aggressive growth del Gruppo Legg Mason; Adrian Brass, gestore del Ff America fund di Fidelity Funds; John Carey, executive vice president e portfolio manager di Pioneer Investments; Terry Ewing, fund manager dell''Ignis american growth di Ignis Asset Management; Andy Nigg, head of equity & commodity strategy di Vontobel Asset Management; Jean Medecin, membro del comitato investimenti di Carmignac Gestion; Herbert Perus, responsabile azionario globale di Raiffeisen Capital Management; Donatella Principe, institutional business di Schroders Italia; Pierre Puybasset, portavoce della gestione di Financière de l’Echiquier; Matthew Rubin, director of investment strategy di Neuberger Berman; Massimo Siano, head of italian G American fund di M&G G Investments; Laura Tardino, strategist di Bnp Paribas Investment Partners; Maria markets di Etf Securities; Aled Smith, gestore del M&G Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan Asset Management; Alexandra Walker-Ott, gestore del Jb Us Value Stock Fund di Swiss & Global Asset Management; Cormac Weldon, responsabile azioni Usa di Threadneedle Investments; Ralf Wiedenmann, head of economic research di Vontobel Asset Management.
60
FONDI&SICAV/Settembre 2013
«
Anche gli
ultimi dati sull'occupazione confermano uno scenario di stagnazione tenuto a galla
»
dal credito
tizia, in cui la casa è tornata a essere un pilastro. Da un an-
posti di lavoro creati è stato pari a 169 mila, un livello mi-
no a questa parte, dunque, continua a non esserci nulla di
gliore dei 104 mila di luglio, cifra rivista al ribasso. Si tratta
particolarmente nuovo.
però in gran parte di impieghi concentrati in settori a basso
Anche gli ultimi dati sull’occupazione confermano uno
valore aggiunto, come la ristorazione e il turismo.
scenario di stagnazione tenuto a galla dal credito. Infatti ad
Inoltre è ormai un fatto acquisito (un po’ meno le
agosto la disoccupazione è scesa al 7,3%, con l’ennesimo ca-
cause dietro il fenomeno) l’esplosione dell’occupazione
lo della partecipazione alla forza lavoro della popolazione
part time e temporanea nel paese. Insomma gli Usa con-
(non carcerati e non parte dell’esercito) tra i 16 e i 64 anni.
tinuano nella loro marcia, con luci e ombre: la prospetti-
Si è scesi infatti al 63,2%, il minimo degli ultimi 35 anni, se-
va di una nuova recessione appare lontana, così come
gnando così un nuovo record post-recessione. Il numero di
quella di un vero boom.
I
A quale livello di valutazione si trova oggi l’indice S&P 500? Sopravvalutato, fair o sottovalutato?
La paura che si sia corso troppo vviamente oggi è difficile sostenere che l’a-
picker’s market selettivo potrebbe avere sostituito il
zionario è a buon mercato: la maggior parte
mercato altamente correlato che ha connotato gran
dei gestori e degli analisti sembra più impe-
parte dello scorso anno. Questo cambiamento ha por-
gnata a capire se l’equity non abbia corso troppo. Di
tato a significative sovraperformance da parte di quel-
conseguenza la parola d’ordine è «selettività nella ricer-
le società che possono crescere e prosperare in un con-
ca di valore». Indicativo appare il commento di Evan
testo macroeconomico difficile. Anche se siamo consa-
Bauman, co-portfolio manager del fondo Lm Clear-
pevoli che la valutazione generale del mercato non è
Bridge Aggressive Growth del gruppo Legg Mason: «La
più generalmente attraente come lo era all’inizio del-
continua forte performance assoluta e relativa dei por-
l’attuale fase rialzista nel 2009, siamo concentrati sulle
tafogli cui abbiamo assistito nel primo semestre di que-
valutazioni delle nostre partecipazioni, piuttosto che su
st’anno ha confermato la nostra opinione che uno stock
quelle dell’S&P 500».
O
Fair value
75%
25%
Sopravvalutato
FONDI&SICAV/Settembre 2013
61
Consensus Gli Usa
62
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Adrian Brass,
cedenti allineati al valore attuale del benchmark, corri-
gestore del Ff America Fund di Fidelity Funds: «Guar-
spondevano valutazioni ben superiori a quelle di oggi. Ora
dando al rapporto prezzo/flusso di cassa disponibile e a
l’S&P 500 presenta un livello ancora inferiore alla media
quello prezzo/utili attuale corretto per il ciclo e su base
storica. Inoltre le attese di rafforzamento della crescita
storica, emerge che le attuali valutazioni di mercato so-
economica, di normalizzazione della politica monetaria di
no eque. Nonostante la congiuntura debole, l’equity Usa
allentamento quantitativo e la fase di revisione al rialzo
ha fatto registrare performance solide sin dall’inizio del-
delle stime degli utili societari in corso, ci fanno vedere
l’anno e continuo a rilevare opportunità di investimento
ancora opportunità».
in titoli con prezzi ragionevoli e potenziale per salire an-
Non dissimile anche la logica di Aled Smith, gestore
che in uno scenario a crescita lenta. Adotto comunque un
&G American fund di M& &G Investments: «I dati dell’M&
approccio prudente nella costruzione del portafoglio».
economici sono incoraggianti: si sono creati nuovi posti di
Non manca anche chi mette in relazione il livello at-
lavoro e sono positivi anche i numeri del comparto immo-
tuale del mercato con le prospettive di ripresa future. Ad
biliare che registra un trend favorevole nella vendita di ca-
esempio Donatella Principe, institutional business di Sch-
se. In definitiva, l’economia Usa è ben assestata sulla via
roders Italia, afferma: «Se, usando metriche storiche a 12
della guarigione e l’azionario è stato riapprezzato. È uno
mesi, il mercato Usa potrebbe apparire sopravvalutato, si
schema questo che vediamo sempre nei processi di ripresa.
vede che le sue quotazioni si trovano solo leggermente al
Le società statunitensi sono ben gestite e molto più reddi-
di sopra del livello medio di lungo periodo, quando si con-
tizie rispetto alle aziende di altre parti del mondo. Tutte
siderano invece gli utili attesi: è questa la nostra metrica
queste buone notizie ci fanno credere che il listino di Wall
preferita nell’attuale fase di ripresa degli earning azienda-
Street sia oggi valutato correttamente».
li. Inoltre, guardando lo spaccato del mercato, la soprav-
Infine sopravvalutazione vede Massimo Siano, head
valutazione riguarda soprattutto i titoli difensivi, che a
of italian markets di Etf Securities: «Il mercato è soprav-
lungo hanno sovraperformato i settori più ciclici; un trend
valutato in base ai numeri e al passato nel senso che
che di recente sembra essersi invertito».
statisticamente i mesi di crescita iniziano a essere dav-
Sulle prospettive di ripresa statunitensi conta anche
vero tanti, ma tutto dipenderà dalla Fed: se la Banca
Maria Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan Asset
centrale non rialzerà i tassi, allora i prezzi potranno sur-
Management: «L’indice S&P 500 ha raggiunto un picco a
riscaldarsi ancora. Viceversa con una revisione verso l’al-
fine luglio, correggendo il trend durante il mese di agosto.
to il rischio è una contrazione delle valutazioni. Oggi i
Ciò tuttavia non significa che siamo a un nuovo massimo
mercati obbligazionari scommettono sul rialzo dei tassi,
in termini di valutazione. Se infatti guardiamo il grafico
su questo non c’è alcun dubbio: chissà se gli analisti azio-
dei punti di flesso dell’indice, vediamo che ai picchi pre-
nari la penseranno diversamente».
FONDI&SICAV/Settembre 2013
I
Pensate che vi sarà una ripresa della crescita degli utili? Nel dettaglio in quali comparti?
Nonostante tutto, ottimismo
I
l 2013 ha visto finora un andamento stagnante di fatturati ed Eps: per registrare un’inversione molto dipenderà dalla ripresa del ciclo globale. Indicativa al ri-
guardo l’analisi di Matthew Rubin, director of investment strategy di Neuberger Berman: «Riteniamo che ci siano buone possibilità che gli utili riprendano a espandersi di nuovo man mano che ci si avvicina al nuovo anno. Infatti, anche se il miglioramento americano si è allargato nella prima parte del 2013, i profitti sono stati limitati dalla debolezza in Europa e sui mercati emergenti. Fortunatamente i dati stanno mostrando che la recessione nel Vecchio continente sta finendo, con un ritorno della crescita, seppure lenta, nella seconda metà dell’anno. Un’espansione sincrona in Usa, Europa e, si spera, anche in Asia, dovrebbe essere un toccasana per l’aumento dei fatturati e per profitti più elevati, dal momento che ci aspettiamo che le spese non salgano, grazie a una bassa inflazione da ma-
gnificativa in alcune specifiche aree. Detto ciò, prevedia-
terie prime e salari».
mo uno scenario più favorevole per la crescita dei profitti
Speranze vengono riposte su un’intensificazione della
aziendali nel 2014 in Europa piuttosto che in America».
crescita globale anche da Laura Tardino, strategist di Bnp
Nello specifico dei comparti a maggiore possibilità di
Paribas Investment Partners: «La recente stabilizzazione
ripresa, il trend sembra credere a un recupero dei ciclici
dello sviluppo di alcune economie emergenti e l’uscita dal-
quali risorse, industriali e It, oltre a una continuazione del
la recessione nel secondo trimestre dell’Europa potrebbero
boom dei servizi finanziari. Herbert Perus, responsabile
sostenere la ripresa degli utili americani e in particolare di
azionario globale di Raiffeisen Capital Management,
quelle società più esposte a questi mercati. D’altra parte il
spiega: «Vediamo ampio potenziale tra i finanziari e tra gli
livello particolarmente depresso degli impieghi di capitale
industriali». Sulla stessa lunghezza d’onda anche John Ca-
negli ultimi mesi a opera delle aziende Usa e il migliora-
rey, executive vice president e portfolio manager di Pio-
mento delle recenti rilevazioni spingono a credere che po-
neer Investments: «Il comparto dei servizi finanziari do-
tremmo assistere a una marginale ripresa della spesa do-
vrebbe essere tra quelli a maggiore crescita dei profitti nei
mestica per investimenti. Il settore tecnologico e quello in-
prossimi due anni. Così pure l’It e i materiali di base. An-
dustriale potrebbero essere quindi i principali beneficiari.
che segmenti che finora hanno già fatto bene, come i be-
Ragioni diverse potrebbero continuare a sostenere i farmaceutici, i finanziari e i consumi».
60
Nonostante la possibile ripresa degli investimenti in
50
Usa, però, c’è chi vede gli Stati Uniti cedere il passo rispet-
40
to all’Europa. Pierre Puybasset, portavoce della gestione di Financière de l’Echiquier, sostiene: «Riteniamo che la crescita statunitense continuerà a sorprendere positivamente. L’economia dovrebbe trarre vantaggio da un’ulte-
30 20
50%
50%
40%
40%
Servizi finanziari
It
Materiali di base e commodity
Altro
10
riore riduzione della disoccupazione e dalla fine del periodo di contrazione della spesa pubblica. Questi due fattori dovrebbero contribuire a fare salire gli utili in maniera si-
0
FONDI&SICAV/Settembre 2013
63
Consensus Gli Usa
ni di consumo e la cura della salute, dovrebbero continua-
ca il 4%, il che implica che l’incremento degli utili dovreb-
re a produrre buoni risultati».
be accelerare più dell’8% nel secondo semestre 2013. Que-
Infine non manca qualche nota di cautela. Ricorda ad
sto potrebbe essere un quadro ottimistico, visto che la cre-
esempio Alexandra Walker-Ott, gestore del Jb Us Value
scita degli earning deve essere trainata principalmente dal
Stock Fund di Swiss & Global Asset Management: «At-
miglioramento top-line, poiché i margini sono già a un li-
tualmente ci attendiamo una crescita degli Eps del 6% per
vello elevato. Così, nel breve termine, le aspettative sui
l’anno in corso e dell’11% per il 2014. A mio avviso le
guadagni sono un po’ elevate, ma in previsione di una ri-
aspettative sui profitti sono piuttosto elevate, dato che
presa economica globale, che sosterrà un incremento co-
l’aumento degli Eps nel primo semestre 2013 è stato di cir-
stante degli utili, io sono positiva a medio termine».
I
Dove vedete le migliori occasioni in termini di segmenti di mercato e di tipologia di azioni?
I ciclici e le solite banche vviamente in questo ambito i punti di vista varia-
cipiamo una curva dei rendimenti più ripida e una crescita
no parecchio. Ciò nonostante, qualche trend sta
dei consumi, così come degli investimenti nel 2014».
O
emergendo con chiarezza. In particolare molti
Un mix ciclico arriva anche da Ralf Wiedenmann,
sembrano puntare su una discreta rotazione settoriale, con
head of economic research e Andy Nigg, head of equity
i ciclici che potrebbero offrire grosse soddisfazioni, dopo
& commodity strategy, di Vontobel Asset Management,
una prima metà dell’anno dominata, con le dovute ecce-
con particolare attenzione anche in questo caso ai finan-
zioni, da comparti difensivi ad alto dividendo. Indicativa la
ziari, autori di performance strepitose in termini di cre-
sintesi di Alexandra Walker-Ott di Swiss & Global Asset
scita dell’Eps, e all’energia, che potrebbe essere all’inizio
Management: «In previsione di una ripresa della crescita
di una ripresa di lungo periodo: «Attualmente seguiamo
economica globale, vediamo più opportunità nei settori
sull’economia americana temi specifici, quali i bancari e
con esposizione ciclica, come It, industriali, finanziari (ex-
le risorse “smart”. Le prospettive di rendimento offerte
Reit) e beni di consumo discrezionali (in modo selettivo),
dagli istituti di credito continuano a essere elevate. Infat-
mentre eviteremmo settori sensibili ai tassi di interesse co-
ti nei finanziamenti il trend continua a migliorare e nei
me Reit, utility e telecomunicazioni; infine siamo cauti su
nostri investimenti cerchiamo titoli di gruppi in grado di
comparti difensivi come i beni di prima necessità, poiché
abbassare le loro spese operative. Le aziende attive nel-
sono piuttosto costosi».
l’area dell’energia “smart” dovrebbero trarre beneficio da
Una visione aggressiva dell’economia Usa arriva da
alcuni fenomeni positivi di lungo periodo, quali il forte
Terry Ewing, fund manager dell’Ignis American Growth di
aumento nella produzione statunitense di gas e greggio,
Ignis Asset Management: «Ci aspettiamo che specifici
resa possibile dal fracking».
comparti ciclici guidino il mercato, dal momento che anti-
In questo quadro di sviluppo dell’economia Usa non manca comunque chi è cauto sui finanziari, per ovvie que-
60
stioni di tapering, e preferisce il settore del lusso e quello
50
tecnologico che non dovrebbero risentire di eventuali va-
40
riazioni nella politica monetaria. Interessante l’analisi dei diversi segmenti del mercato in termini di capitalizzazio-
30
ne, di John Carey, del fondo Pioneer Fund di Pioneer Investments: «Naturalmente vediamo un aumento delle atti-
20
50%
50%
50%
50%
50%
10
vità nel campo del M&A (quest’anno finora, tranne che in Usa, vi è stata una diminuzione dei volumi complessiva in
0 Servizi finanziari
64
It
Industriali
FONDI&SICAV/Settembre 2013
Consumi
Altro
questo ambito, n.d.r.): ciò potrebbe aiutare i corsi di small e mid cap, in quanto tipicamente queste tendono a essere
target di acquisizioni. Per gli investitori contrarian diver-
capacità di generazione di flussi di cassa, oltre che dota-
se opportunità si possono trovare tra utility, energia e
te di consolidate strategie di allocazione del capitale.
materiali di base, poiché tutti e tre questi comparti han-
Siamo convinti che queste azioni continueranno a esse-
no fatto meno bene del mercato nel corso della maggior
re apprezzate dagli investitori, anche perché spesso
parte dell’anno. Sembra che attualmente comincino a es-
offrono un dividend yield più elevato del rendimento
serci lì potenzialità di acquisto».
delle proprie obbligazioni. Ci aspettiamo che i player
Praticamente speculare l’analisi di Cormac Weldon,
forti continuino a diventare sempre più forti, con le atti-
responsabile azioni Usa di Threadneedle Investments:
vità di M&A che rimarranno un pilastro importante in
«Pensiamo che le migliori opportunità si trovino fra le
diversi mercati, man mano che diverse società metteran-
large cap con elevato dividend yield, bilanci solidi e forte
no al lavoro la propria liquidità in eccesso».
I
Pensate che il sistema finanziario americano, oggi sano, sia in grado di reggere il tapering senza danni?
Un difficile passaggio inevitabile n generale anni di recupero del settore finanziario e
I
analizziamo le fasi passate di aumento dei rendimenti ob-
le speranze di un vero sviluppo per la seconda metà
bligazionari (una conseguenza piuttosto comune di un
del 2013 inducono a un certo ottimismo. Sulla ripre-
inasprimento della politica monetaria), l’incremento è
sa economica sembra puntare Jean Medecin, membro del
stato in genere correlato a un miglioramento delle perfor-
comitato investimenti di Carmignac Gestion: «Se il pas-
mance delle azioni statunitensi in generale. Ciò accade
so del tapering rimane ancora vago, elemento che sta
perché, di norma, la crescita dei rendimenti dei bond im-
portando una certa volatilità nel reddito fisso, è chiaro
plica condizioni di esercizio più favorevoli per le aziende,
che si sta andando verso una normalizzazione della poli-
comprese quelle che operano nel settore finanziario».
tica monetaria statunitense. Ci aspettiamo dunque che i
Addirittura c’è chi vede nel tapering, se portato avan-
tassi Usa a lungo termine continuino la loro arrampicata,
ti correttamente, nuove opportunità per il sistema finan-
anche se non dovrebbero posizionarsi molto oltre il 3%.
ziario. Donatella Principe, di Schroders Italia, chiarisce: «Se,
Un simile livello dovrebbe essere compatibile con la ripre-
come ci attendiamo, la Fed sarà in grado di dosare il tape-
sa americana».
ring senza produrre scossoni sui mercati e sull’economia, il
Indicativa anche l’analisi di Adrian Brass, di Fidelity
settore finanziario Usa apparirà sufficientemente ben
Investments: «Dopo i cambiamenti seguiti alla crisi del
equipaggiato per reggere la sfida del drenaggio di liqui-
credito, negli Stati Uniti il settore finanziario è molto più
dità. Grazie ai messaggi ben “telegrafati” della Fed, la ten-
solido che nella gran parte delle altre regioni, tanto da
sione del mercato connessa al tapering dovrebbe atte-
evidenziare un portafoglio prestiti in miglioramento e
nuarsi, producendo ricadute positive in alcuni segmenti fi-
coefficienti patrimoniali più forti. La graduale riduzione
nanziari. Ad esempio il margine netto d’interesse delle
del quantitative easing, pur sollevando i timori degli inve-
banche è destinato a migliorare, mentre nel settore più le-
stitori, è stata decisa dalla Fed alla luce del rafforzamen-
gato al retail non vanno trascurate quelle realtà i cui clien-
to dell’economia. Dato che diversi elementi indicano una
ti hanno beneficiato della reflazione indotta dalla Fed:
normalizzazione, è ovvio che anche la politica monetaria
proprietari di immobili e di beni d’investimento».
debba puntare nella stessa direzione. Inoltre la Federal Re-
Non mancano opinioni opposte: ad esempio c’è chi
serve ha chiaramente sottolineato che le misure di politi-
preferisce per il momento stare lontano dal complesso
ca monetaria saranno vincolate all’andamento dei dati
dei servizi finanziari. Evan Bauman, del gruppo Legg Ma-
macroeconomici. Il Qe era mirato a sostenere la ripresa e
son, è tra costoro: «Abbiamo una significativa esposizio-
qualsiasi riduzione degli incentivi sarà ponderata per ga-
ne ai settori healthcare, energia, It e cable/media. Abbia-
rantire che il recupero non venga messo a rischio e il set-
mo solo una minima esposizione ai finanziari, dato che
tore finanziario non subisca pressioni eccessive. Infine, se
riusciamo a trovare migliori opportunità altrove».
Nessun rischio immediato rilevante
75%
25%
Rischio aumento volatilità significativo
FONDI&SICAV/Settembre 2013
65
Consensus Gli Usa
Interessanti anche le scelte di Herbert Perus di Raif-
investitori di digerire lo scenario di rientro delle misure
feisen Capital Management: «È molto importante analiz-
monetarie non convenzionali. Ciò detto, il processo non
zare da vicino alcune specifiche imprese: di conseguen-
si sta rivelando indolore: gli operatori si sono dimostrati
za lo stock picking è una soluzione migliore rispetto alla
molto preoccupati della fine del Qe e la reazione al rial-
strategia di investire in un indice di mercato o di setto-
zo dei tassi è stata ampia e anche emotiva. I mercati po-
re. Ci piacciono Bank America e Aig, non siamo però mol-
tranno quindi restare volatili. Gli effetti indesiderati del
to positivi su investment bank e su alcune compagnie di
calo del Qe si sono riflessi in maniera trasversale su mol-
assicurazione».
te asset class, rivelando ancora la forte correlazione del-
Inoltre non manca chi comunque prevede difficoltà
le piazze finanziarie globali».
per i listinii in generale, e non solo in Usa. Maria Paola
Massimo Siano di Etf Securities vede difficoltà so-
Toschi, di Jp Morgan Asset Management, spiega: «Penso
prattutto fuori dagli Usa: «Il sistema finanziario Usa for-
che il tapering della Fed sarà graduale e che la Banca
se reggerà, quello dei paesi emergenti forse no. Il drenag-
centrale abbia scelto di anticipare molto il processo di
gio di liquidità verso gli Stati Uniti potrebbe fare scop-
comunicazione al mercato, proprio per dare tempo agli
piare qualche bolla inflativa in Asia».
I
Fino a quale punto potrebbe arrivare una correzione del mercato azionario?
Pochi cambiamenti previsti u questo punto un certo ottimismo sembra preva-
Ovviamente non bisogna dare per scontato nulla,
lere, nel senso che il sentiment comune ritiene po-
specialmente quando si invoca una ripresa che per anni
co probabile l’eventualità di correzioni particolar-
si è fatta aspettare: infatti qualche nota di cautela arri-
mente pesanti. Infatti elementi di sostegno sembrano
va da Ralf Wiedenmann e Andy Nigg, di Vontobel Asset
presenti, come ricorda Laura Tardino, di Bnp Investment
Management: «A scatenare una correzione potrebbero
Partners: «Se ci sarà una correzione, dovrebbe essere simi-
essere dati molto deludenti circa la crescita economica,
le a quella già vista ad agosto. Sostanzialmente “indolo-
che porterebbero a significative rivisitazioni al ribasso
re”. Gli ostacoli che abbiamo davanti nei prossimi mesi
delle stime di profitto. Ciò però non rientra nel nostro
hanno già scosso i mercati in prima battuta e a una rilet-
scenario principale. Inoltre a causare problemi potreb-
tura più attenta molti di essi potrebbero avere risvolti po-
be esserci anche l’idea che la Fed stia scalando il quan-
sitivi per le piazze azionarie, soprattutto quelle più inte-
titative easing troppo velocemente: si potrebbe diffon-
ressanti per le valutazioni (Europa ed emergenti)».
dere la paura che l’economia non sia in grado di soste-
S
Nello specifico l’economia Usa sembra poggiare su
Correzione molto modesta
50%
25%
Rischio correzione più significativa
66
25%
Correzione intorno al 10%
nere se stessa».
alcuni buoni pilastri, anche se notoriamente in alcuni
Non manca comunque chi prevede una possibile cor-
settori del listino, specificatamente alcuni difensivi, il ri-
rezione rilevante e ne quantifica gli effetti, come
schio scoppio di una mini-bolla c’è. Cormac Weldon, di
Matthew Rubin di Neuberger Berman: «Riteniamo che ri-
Threadneedle Investments, aggiunge: «La visione secon-
bassi nell’ordine del 7-10% siano piuttosto comuni a
do cui il mercato immobiliare statunitense sta sostan-
questo punto del ciclo economico, pertanto gli investi-
zialmente migliorando è ormai ampiamente accettata.
tori farebbero bene ad aspettarsene una. Questi periodi-
Riteniamo che ciò abbia importanti ramificazioni a livel-
ci storni devono essere considerati in realtà un sintomo
lo occupazionale e di consumi: ad esempio nel primo tri-
di salute del mercato azionario, in quanto utili per ricor-
mestre di quest’anno, secondo CoreLogic, 850 mila abi-
darsi di non sottovalutare troppo i rischi. Nel breve ter-
tazioni in Usa sono tornate a valere più del mutuo che
mine, dal momento che l’economia continua a guarire e
grava su esse. Tutto ciò, inoltre, in un periodo in cui il
il tasso sui Fed Fund prosegue a essere intorno allo zero,
paese sta godendo di una rinascita industriale e di una
riteniamo che l’avvio di un forte trend ribassista riman-
maggiore indipendenza energetica».
ga improbabile».
FONDI&SICAV/Settembre 2013
I
Osservatorio previdenza I Medici Veterinari
Una riforma pesante, anzi due La cassa di categoria, che era appena intervenuta sulla sostenibilità trentennale dei propri conti, è stata costretta dalla legge Fornero ad avere una visibilità cinquantennale e a mettere nuovamente mano alla struttura finanziaria. Ciò ha comportato un peggioramento evidente della pensione per le nuove generazioni unito al non decollo della componente previdenziale complementare a cura di Epheso Ia
27.161 lavoratori attivi, di cui 15.465 uomini e 11.696 donne. I pensionati attivi, in lieve crescita
L
68
FONDI&SICAV/Settembre 2013
a cassa di previdenza dei medici veterinari
rispetto all’anno precedente, sono 6.173 con un
(www.enpav.it) intervenne già in maniera
rapporto lavoratori attivi/pensionati di 4,40. Una
significativa nel 2010 per ottenere stabi-
cassa in ottima salute? In generale certamente, al-
lità dei conti a lungo termine e il risultato atteso,
cune linee tendenziali però preoccupano l’ente di
la sostenibilità per i successivi 30 anni, fu così ga-
previdenza.
rantito. Non a caso l’ente si segnalò come uno dei
Ad esempio si pone l’attenzione il fatto che,
più fervidi oppositori e contestatori, insieme alla
statistiche dell’ente alla mano, dal 2008 al 2013
cassa dei dottori commercialisti, del progetto, poi
il reddito medio di categoria sia calato di 20 punti
andato a buon fine, dell’allora ministro Fornero di
percentuali, dato tutt’altro che confortante e che
estendere il periodo di garanzia di sostenibilità fi-
ha ovvi impatti anche sui tassi di sostituzione
nanziaria delle casse privatizzate sino a 50 anni.
attesi. Se a questo si aggiunge la progressiva fem-
Ciò imponeva, conseguentemente, un riordino e
minilizzazione della categoria (le donne hanno
una ridiscussione di tematiche appena affrontate,
ormai raggiunto e superato la soglia del 40%
che necessitavano di ulteriori approfondimenti, e
degli iscritti) pone un ulteriore problema alla
che risultava complicato riaprire dopo così poco
sostenibilità della cassa, dovendo fare fronte
tempo, a scapito di nuove e dolorose manovre. Ep-
come ben sappiamo a una speranza media di vita
pure la cassa fu costretta, dagli eventi e più pro-
attesa ben più elevata rispetto a quella dei sog-
priamente dalla promulgazione della legge a in-
getti maschi.
tervenire ulteriormente per assicurare la sosteni-
Occorre ricordare per dovere di cronaca che
bilità per un più lungo periodo. Una cassa, quella
L’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei ve-
dei medici veterinari, che conta (anno 2012)
terinari è stato istituito con legge n. 91 del 15 feb-
braio 1958, e trasformato, a decorrere dal 1° gennaio 1995, in ente associativo senza scopo di lucro e non commerciale e con la personalità giuridica di diritto privato. Espleta, con autonomia gestionale, organizzativa e contabile, le funzioni di previdenza e, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, svolge attività di assistenza, in favore della categoria dei veterinari. Ma ora vediamo in dettaglio gli interventi attuati dalla riforma 2013, considerando attentamente in prima istanza quali sono i capisaldi dello sviluppo della riforma: •
Volontà di mantenimento del sistema retributivo.
•
Continuità con la riforma varata nel 2010.
•
Distribuzione intergenerazionale dei sacrifici.
•
Equivalenza attuariale tra versato e percepito (equità prestazionale).
Il secondo punto in particolare merita un ulteriore approfondimento. Occorre delineare un breve quadro di sintesi di ciò che avvenne nel 2010, per comprendere le evoluzioni degli interventi targati
menti varati nel 2013 per la sostenibilità a più lun-
2013. Più precisamente:
go periodo (50 anni) richiesta dalla riforma Mon-
•
Venne introdotto il meccanismo di vecchiaia
ti-Fornero:
flessibile, ovvero combinazioni di età e contri-
•
è stato varato l’innalzamento a 62 anni del re-
ne, e in particolare:
quisito anagrafico minimo per potervi accede-
Vecchiaia anticipata •
re, mantenendo anche i 35 anni di contribu-
60 anni di età e 35 anni di contribuzione,
zione minima necessaria (o, in alternativa 60
senza riduzioni.
anni di età ma 40 anni di contribuzione accre-
Vecchiaia • • • • •
Sulla pensione di vecchiaia anticipata dal 2014
buti differenti per potere ottenere la pensio-
68 anni di età e 35 anni di contribuzione,
ditata). •
Viene anticipata all’anno 2013, con durata si-
con riduzioni.
no al 2015, l’applicazione dei coefficienti di
68 anni di età e 40 anni di contribuzione,
neutralizzazione definitivi previsti a regime
senza riduzioni.
nel 2017.
Vennero ridotti gli scaglioni di reddito utili per
•
1
L'IMPORTO DELLA PENSIONE RETRIBUTIVA SUBISCE UNA PENALIZ-
Viene allargata la media dei redditi per il cal-
ZAZIONE, SI APPLICA UN COSIDDETTO COEFFICIENTE DI NEUTRA-
il calcolo della pensione.
colo della pensione dal 2016 con il graduale
LIZZAZIONE CALCOLATO IN PROPORZIONE AL NUMERO DI ANNI DI
Venne innalzato a 60.600 euro il computo del
incremento del numero di anni considerati per
ANTICIPO RISPETTO ALL'ETÀ DI PENSIONE DI VECCHIAIA E RISPET-
reddito pensionabile.
la stessa dei redditi su cui viene calcolata la
TO ALL'ANZIANITÀ MASSIMA DI
Fu approvato l’aumento graduale dal 10% al
pensione, fino ad arrivare a 35 anni nell’anno
CIENTE MASSIMO DI NEUTRALIZZAZIONE COMPORTA CIRCA UN
18%, con periodo transitorio, dell’aliquota del contributo soggettivo.
•
40 ANNI. A REGIME IL COEFFI-
2025.
24% DI RIDUZIONE DELLA PENSIONE CALCOLATA, NEL CASO DI
È stata rivista la rivalutazione delle pensioni a
UN ANTICIPO MASSIMO DELLA DECORRENZA PARI A
8 ANNI PER
partire dall’anno 2013 con la riduzione al 75%
L'ETÀ E
Ispirandosi quindi a quanto effettuato nel 2010,
del coefficiente di rivalutazione delle pensioni.
CIENTI È PREVISTO UN PERIODO TRANSITORIO DI INTRODUZIONE
ecco di seguito un quadro di sintesi dei provvedi-
Rimane ferma al 100% la rivalutazione delle
GRADUALE, ESTESO FINO AL
5 ANNI PER L'ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA. PER I COEFFI-
2015.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
69
Osservatorio previdenza •
pensioni rapportate alla misura minima previ-
LA CONTRIBUZIONE
sta dal regolamento (anno 2012, 5.679,00 euro)
Il contributo obbligatorio annuo è in percentuale
È previsto l’aumento del contributo soggettivo
sul reddito professionale dichiarato ai fini dell’Irpef,
con graduale crescita di mezzo punto percen-
nonché sugli eventuali compensi da collaborazione
tuale annuo fino ad arrivare al 22% nell’anno
professionale. Si svolge secondo la tabella1. Per il contributo soggettivo è previsto annual-
2033. • •
A partire dall’anno 2013 il reddito professiona-
mente un incremento dello 0,5% fino a raggiunge-
le pensionabile è elevato a 90.000 euro.
re a regime il limite del 22% nel 2033. Per coloro
Viene elevato il contributo integrativo dall’an-
che si iscrivono per la prima volta all’Albo, dopo il
no 2027 con un innalzamento al 3% e, dall’an-
15 dicembre 2009, con un’età anagrafica inferiore
no 2030, il passaggio al 4%.
a 32 anni di età, si applica:
Occorre rilevare che anche i medici veterinari, pur
•
I anno di iscrizione: gratuito;
•
II anno di iscrizione: 33% del contributo sog-
preservando il sistema di calcolo retributivo, hanno avviato, dal 2002, una componente comple-
gettivo minimo; •
mentare e facoltativa della pensione (il cosiddetto
III e IV anno di iscrizione: 50% del contributo soggettivo minimo.
contributo modulare) che genera una copertura pensionistica determinata con il calcolo puramen-
I veterinari che hanno rinunciato all’iscrizione
te contributivo. Trattasi di fatto di una pensione
all’Enpav perché svolgono esclusivamente atti-
complementare a tutti gli effetti, che non inficia,
vità di lavoro dipendente o autonomo e sono
come quelle di altre casse previdenziali dei liberi
iscritti ad altra forma di previdenza obbligatoria,
professionisti, i massimali contributivi previsti per
sono tenuti al versamento di un contributo mini-
la pensione di secondo e terzo pilastro. Ma vedia-
mo di solidarietà di importo non inferiore a 200
mo ora i dettagli gli elementi del calcolo pensioni-
euro annui. Veniamo ora a descrivere i requisiti di accesso
stico dei medici veterinari.
alla pensione (quando?) e con quale tipologia di
Tabella 1
calcolo si può ipotizzare l’assegno pensionistico Fino a 90.000
Aggiuntivo oltre 90.000
Contributi minimi
Contributo Soggettivo
12%
3%
1.824,00 €
Contributo Modulare
2% - 14%
2% - 14%
Contributo facoltativo
2%
2%
456,00 €
Contributo Integrativo Contributo di maternità
(quanto?). Pensione di vecchiaia Pensione di vecchiaia - requisiti di accesso •
68 anni di età.
•
35 anni di contribuzione e iscrizione.
55,00 €
Pensione di vecchiaia anticipata
Tabella 2 - Contribuzione effettiva
Età
70
•
Età minima 60 anni.
•
40 anni di contribuzione.
Anzianità
35
36
37
38
39
40
60
73,2%
78,1%
83,1%
88,5%
94,1%
100,0%
61
72,7%
77,6%
82,8%
88,2%
94,0%
100,0%
Oppure
62
72,1%
77,1%
82,4%
88,0%
93,8%
100,0%
•
Età minima 62 anni (60 solo per l’anno 2013).
63
71,5%
76,6%
82,0%
87,7%
93,7%
100,0%
•
35 anni di effettiva iscrizione e contribuzione.
64
76,1%
76,1%
81,6%
87,4%
93,5%
100,0%
65
81,1%
81,1%
81,1%
87,1%
93,4%
100,0%
66
86,7%
86,7%
86,7%
86,7%
93,2%
100,0%
67
93,0%
93,0%
93,0%
93,0%
93,0%
100,0%
68
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
FONDI&SICAV/Settembre 2013
In base agli anni di anticipazione rispetto all’età di vecchiaia (68 anni), viene applicato per il calcolo della pensione un coefficiente di riduzione percentuale, come riportato nella situazione a regime nella tabella 2.
MISURA PER IL CALCOLO DELLA PENSIONE
quinquennale dei rendimenti degli investimenti
Tabella 3
dell’ente, con un valore minimo garantito
q1
P = Rp1 * Ac01 * q1 + Rp2 * (Ac09 - Ac01) * q2
dell’1,5% in caso di media effettiva inferiore e con
da
a
+ Rp2 * (Ac - Ac09) * q3 + Mc * Ke
un valore massimo pari alla media quinquennale
2,00%
0
37.550
0,00%
37.550
oltre
del Pil in caso di media effettiva superiore a queRp1-retribuzione pensionabile calcolata come me-
st’ultimo valore.
dia dei 10 redditi professionali più elevati, dichia-
ke-coefficiente relativo all’età del pensionamento
rati dall’iscritto nei 15 anni solari anteriori alla ma-
(tabella 4).
turazione del diritto (previa rivalutazione Istat). Rp2-retribuzione pensionabile calcolata come me-
CONCLUSIONI
dia dei 25 redditi professionali più elevati, dichia-
La tabella 5 e il grafico danno un quadro di sinte-
rati dall’iscritto nei 30 anni solari anteriori alla ma-
si che raffigura la situazione pensionistica attesa
turazione del diritto (previa rivalutazione Istat).
per le diverse fasce di età.
q2 da
a
1,80%
0
20.550
1,29%
20.550
35.800
1,03%
35.800
37.300
0,00%
37.300
oltre
Ac01-anni di contribuzione maturati al 31/12/2001.
Una situazione, quella dei medici veterinari,
q3
Ac09-anni di contribuzione maturati al 31/12/2009.
tutto sommato allineata, in termini di tassi di
da
a
Ac-anni di contribuzione complessivi alla scaden-
sostituzione attesi, a quella di molte altre catego-
1,50%
0
20.850
za (max 40).
rie dei liberi professionisti. Un peggioramento evi-
1,45%
20.850
41.700
q1, q2, q3-rendimento per ogni anno di contribu-
dente della pensione per le nuove generazioni unita al non decollo della componente previden-
1,20%
41.700
62.450
zione accreditata (tabella 3). Mc-montante contributivo maturato a partire dal
ziale complementare evidenzia l’urgenza e l’im-
0,00%
62.450
oltre
01/05/2002 con la capitalizzazione degli eventua-
portanza di informare e promulgare la tutela pen-
li contributi modulari e quelli eccedenti il tetto,
sionistica privata a favore di questa categoria di
rivalutati annualmente a un tasso pari alla media
lavoratori italiani.
I
Grafico 1. Tassi di sostituzione attesi per le diverse età
Tabella 4 - Coefficienti di trasformazione - Ke
50
40
30
20
10
0
1955
1965
1975
1985
Età
Valori 1995 - 2009
Valori dal 2010
57
4,72%
4,42%
58
4,86%
4.54%
59
5,01%
4,66%
60
5,16%
4,80%
61
5,33%
4,94%
62
5,51%
5,09%
63
5,71%
5,26%
64
5,91%
5,43%
65
6,14%
5,62%
Tabella 5 - Veterinario libero professionista - anno di inizio attività a 27 anni Anno di nascita
Anno di inizio lavoro
Reddito netto
Anno di pensionamento
Età alla pensione
Anzianità contributiva
Ts
1955
1983
40.000,00 €
2022
67 anni
35
41,7%
1965
1993
35.000,00 €
2032
67 anni
35
36,3%
1975
2003
25.000,00 €
2042
67 anni
35
34,0%
1985
2013
20.000,00 €
2048
63 anni
35
33,0%
FONDI&SICAV/Settembre 2013
71
My life, My Style Viaggi
Con i grizzly a Vancouver Island L
unga 500 chilometri e larga 100, Vancouver Island è una delle mete più spettacolari del Canada occidentale. L’aristocratica città di Victoria è il capo-
luogo dell’intera British Columbia. Più a sud, piste ciclabili e sentieri escursionistici in un’ambientazione bucolica. Ma noi siamo in cerca di qualcosa di diverso e decidiamo di saltare i negozi e i ricercati ristoranti della città o gli ameni porticcioli del sud. Scegliamo il traghetto della Bc Ferries che da Vancouver porta direttamente a Nanaimo, già sulla strada verso il nord, e via sulla highway 19. La prima sosta è a Parksville, attrezzati motel, fish and
umide del mondo: le statistiche dicono che a Tofino e
chips e lunghe spiagge per famiglie, dove ogni estate viene
Ucluelet la media annua delle precipitazioni è di 3.300 mm;
organizzato il campionato mondiale di castelli e sculture di
tradotto vuol dire che qui piove sempre, spesso con freddo
sabbia. Da qui parte la highway 4, che attraversa l’isola per
e vento: mettetelo in conto. Siamo al Pacific Rim National
raggiungere la costa ovest. La strada passa attraverso di-
Park, uno stupefacente insieme di montagne, foresta plu-
versi parchi provinciali con magnifici sentieri in mezzo alla
viale primaria, chilometri di spiagge selvagge e paesaggi
natura, per raggiungere cascate e gole nascoste. Da non
marini. Long Beach e Chesterman Beach sono disseminate di tronchi d’albero sradicati. L’oceano, a dispetto del suo
perdere la facile passeggiata di Cathedral Grove, in mezzo ai secolari abeti di Douglas coperti di muschio, nascondigli
Testo e fotografie di
nome, sembra sempre arrabbiato. Sono spiagge fatte per i
di elfi. Il maggiore di questi alberi è alto 72 metri, ha una
Gaetano Pappuini
surfisti più intrepidi o per i contemplatori della forza della
circonferenza di 9 metri e pare abbia oltre 800 anni.
72
natura, non certo per gli amanti dei bagni in mare o del-
La strada si inerpica poi sui pendii dei Vancouver Island
l’abbronzatura. Diversi circuiti ben attrezzati con passerel-
Ranges, la catena che attraversa tutta l’isola, con cime ol-
le di legno, umidi e belli, portano nel cuore della rainfore-
tre i 2 mila metri, e poi giù verso l’oceano Pacifico. La costa
st, fino al famoso West Coast Trail, lungo 75 chilometri.
occidentale di Vancouver Island è una delle regioni più
Tofino è il principale villaggio della zona: nonostante si
FONDI&SICAV/Settembre 2013
sforzi di darsi delle arie di posto alternativo e un po’ chic, Tofino resta un paesino di pescatori, quasi noioso, oggi fin troppo turisticizzato. Da Tofino e Ucluelet partono tutte le escursioni. In kayak, verso le selvagge Broken Group Islands. O in barca, per i bear watching, per avvistare la fauna dei fiordi interni, orsi neri in cerca di molluschi sulla spiaggia, leoni marini, cervi. O su Zodiac super accessoriati per inseguire le balene.
strada, in cerca di bacche. E poi si arriva a
piedi sulle zampe posteriori, fino a tre me-
Quando l’umidità comincia a farsi sen-
Telegraph Cove. Che è un posto davvero
tri, il muso piatto, le orecchie piccole, la ti-
tire nel midollo osseo, è ora di lasciare la co-
speciale. Il piccolo villaggio è tutto intorno
pica protuberanza tra le spalle. Ed ecco una
sta occidentale, attraversare di nuovo l’iso-
al porticciolo, con palafitte di legno, caset-
grossa mamma con due cuccioli, in cerca di
la e tornare sulla costa est. Campbell River
te colorate di verde azzurro o rosso, molte
spuntini sulla spiaggia; premurosa, non per-
non è certo una città pittoresca. Molti ven-
vere e proprie reliquie storiche degli anni dei
de di vista i piccoli e cerca di insegnare loro
gono qui per la pesca al salmone, ma questa
primi pionieri. C’è un pittoresco piccolo mu-
come sollevare tronchi e sassi alla ricerca di
zona è famosa anche per l'avvistamento
seo, il Whale interpretive centre, c’è un
leccornie; a distanza, sotto la pioggia, tre
delle balene dell’Inside Passage, balene gri-
chiosco e un unico ristorante, il Killer Wha-
adolescenti spelacchiati e chiari girano un
gie, megattere e soprattutto orche, che du-
le Cafè, e due posti per dormire, il Telegraph
po’ al largo. Dopo un po’ un altro avvista-
rante l’estate transitano sulla direttiva Ala-
Cove Resort, composto dalle casette stori-
mento, un grosso maschio scuro fa la corte
ska-Baja California. Certo ci vuole fortuna
che, o il più moderno Dockside 29. Tutto è di
a una giovane grizzly bionda. Infine ancora
per avvistare le alte e regali pinne dorsali
legno. Di una bellezza che ti lascia un sorri-
due giovani orsi un po’ spericolati, giocano
delle killer whales, che cacciano in gruppo
so. E, in genere, piove. Noi siamo qui per i
in bilico su un tronco, scompaiono nella fo-
salmoni e foche. Diverse agenzie possono
grizzly del Knight Inlet. Con Howard e la Ti-
resta, compaiono di nuovo sulla spiaggia, e
aiutare nell’impresa.
de Rip Grizzly Bears Expedition partiamo
se ne vanno infine un po’ strafottenti. È un
Arriviamo a Stuart Island, dove sembra
prima dell’alba, su un mare piatto coperto
privilegio essere qui e assistere a queste sce-
di essere davvero in un altro mondo o forse
da banchi di nebbia che creano una sceno-
ne stupende.
in un’altra epoca: una tazzona di cioccolata
grafia fiabesca, entriamo e usciamo da fior-
Più a nord, ancora natura selvaggia tra
calda su una baia deserta, il mare verde, le
di e canali, vediamo foche e cervi, giochia-
Port Hardy, Port McNeill, e Alert Bay. Per i
aquile che volano nel cielo.
mo con i delfini che inseguono la scia della
più pazzi, immersioni tra anguille lupo e
Campbell River segna il limite della ci-
barca, fotografiamo le favolose aquile dalla
polpi giganti. Per chi vuole, la spettacolare
viltà a Vancouver Island. Più a nord ci sono
testa bianca, con l’apertura alare che supe-
traversata in traghetto attraverso l’Inside
solo terre selvagge, quasi disabitate. Ma c’è
ra i due metri, snobbiamo gli orsi neri. E poi
Passage, 650 chilometri, per raggiungere la
anche la vera ultima meta del nostro viag-
ci siamo. Arriviamo al Knight Inlet. Ed ecco-
cittadina di Prince Rupert e da lì l’Alaska. A
gio, alla ricerca di wilderness e avventura.
li i magnifici grizzly. L’ursus arctos horribilis,
noi bastano il porticciolo di Telegraph Cove
Sono altre tre ore di auto, in mezzo a fore-
che è una specie a rischio di estinzione che
e i nostri grizzly del fiordo del cavaliere.
ste. Gli orsi neri si affacciano spesso sulla
qui però trova il suo vero paradiso. Alto, in
Possiamo tornare indietro.
I
FONDI&SICAV/Settembre 2013
73
My life, My Style Ristoranti
Delizie molecolari a Villa Serbelloni L
a storia di Ettore Bocchia è stata a lungo, e forse lo è ancor oggi, legata al manifesto della cucina molecolare italiana che nel 2003 scrisse insieme a Da-
vide Cassi, docente del dipartimento di fisica dell’Università di Parma e massimo esponente di questa disciplina in
empirica a una vera e propria scienza». Apparentemente
Italia e tra i maggiori al mondo. Un tema, e il suo termine
nulla di nuovo. Ma, se approfondiamo con più attenzione
correlato, che oggi è visto con grande diffidenza e sospet-
il trattato del duo Bocchia-Cassi, scopriamo altresì che
to. Perché, come tutte le notizie del nostro tempo, veloci e
questa disciplina non fa altro che tentare di sintetizzare,
mai approfondite, vivono degli slogan e dei messaggi co-
organizzare e rendere appunto evidenti scientificamente
niati dai media, che oggigiorno hanno la grande responsa-
secoli di pratica empirica tra fuochi prima e fornelli dopo.
bilità di tutte le false e tendenziose pseudo-news del glo-
Per evitare errori, per non demandare al caso la riuscita di
bo. È l’era dell’accesso, come amava definirla Rifkin, in cui
una cottura, di una preparazione, di un’elaborazione della
nulla si approfondisce e tutto rimane latentemente in bili-
materia edibile. Nulla di esoterico, o di fantascientifico e, soprattutto,
co tra verità e scoop, tra fandonie, mistificazioni e fraintendimenti. Per Wikipedia la gastronomia molecolare «è una disciplina che studia le trasformazioni che avvengono negli ali-
74
a cura di Alberto Cauzzi
di malsano. È semplicemente il progresso, il tentativo di
www.passionegourmet.com
una comprensione profonda degli accadimenti, per catalogarli, definirli, circoscriverli e renderli replicabili.
menti durante la loro preparazione e ha quindi fra i suoi
Questo per chiedervi (e per chiederci), quale sia in so-
obiettivi quello di trasformare la cucina da una visione
stanza il risultato finale cui giunge un cuoco che, dopo
FONDI&SICAV/Settembre 2013
avere nel tempo conosciuto e approfondito maniacalmente le basi dell’alta cucina classica, applica gli studi effettuati al suo lavoro quotidiano. Il risultato è straordinario e l’emblema di questo percorso è il “rombo assoluto” cotto nello zucchero. Punto primo: selezione di una materia prima straordinaria. Punto secondo: studio scientifico approfondito per comprendere temperature e tecniche per la migliore cottura. Punto terzo: studio degli abbinamenti migliori per contornare la preparazione. Risultato? S-T-R-A-T-O-S-F-E-R-I-C-O. Una cottura mai vista, che ha preservando freschezza, textura e sinuosità delle carni. Ma lo zucchero in cottura? Una preparazione dolce? Niente affatto, amici miei: ecco uno dei primi miti sfatati, come tanti altri del resto. Come è arrivato sino a qui Ettore Bocchia? Per comprenderlo fino in fondo manca forse una serie di passaggi intermedi molto importanti. Quelli che, dal 2003 a oggi l’hanno portato in giro per l’Italia, e non solo, alla ricerca delle migliori materie prime del pianeta. Quelli che, dopo la maturità, l’hanno convinto a disperdere le tecniche, a non evidenziarle nel piatto, ma a renderle perfettamente e millimetricamente funzionali alla riuscita di una preparazione eccelsa. È la maturità la chiave di Ettore Bocchia, meno infervorato ed estremo di un tempo, convinto che il primo pensiero di un cuoco sia la felicità del commensale. Ecco quindi che tutto ciò si evidenzia nella rivisitazione delle ricette dell’alta cucina internazionale (a titolo di esempio l’aragosta alla Thermidor) con sapienza, rispetto e LA SCHEDA
una grande dose di tecnica. Siete convinti? Avete sempre la possibilità di andare a scoprirlo da soli a Villa Serbelloni a Bellagio, in uno dei mi-
Ristorante Mistral del Grand Hotel Villa Serbelloni
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FONDI&SICAV/Settembre 2013
75
My life, My Style Vino
Un vino che è un vulcano THALIA ETNA ROSSO DOC 13° CACIORGNA, CASTIGLIONE DI SICILIA CT UVE: NERELLO MASCALESE Sicilia, sole e mare. Vulcano Etna con terreni lavici. Terre dai caratteri forti e decisi, uve parimenti intense. Il conte-
Luca Giovanelli
sto delle pendici etnee è quello di un territorio esposto al Il Cavatappi, Club in Milano micidiale sole di Sicilia che cuoce le bucce, esposto ai venti marini che qui soffiano intensi, con un terreno fortemente minerale, vulcanico, con riporti misti di argilla, calcarei e di materiale eruttivo, quindi forte e carico di minerali. E non ultimo un territorio a forte escursione altimetrica: i vigneti del di-
produttivo per aumentare la qualità delle uve. Uso dell’ac-
stretto sono posizionati
ciaio in cantina per cercare il fresco nelle fermentazioni e
dal livello del mare a ol-
quindi tenere a bada le gradazioni alcooliche. Il legno vie-
tre 800 metri di altitu-
ne utilizzato per gli affinamenti accelerati (barriques) o
dine, che quindi dona
lenti (tini in rovere di maggiore capienza). Le produzioni so-
quel contesto climatico
no piccole, ben curate e tutte frutto di un carattere forte e
di caldo-freddo ideale
distinto.
per la formazione di
76
qualità nelle uve. An-
VINO
che la ridotta piovosità
Uve nerello mascalese, au-
aiuta la produzione di uve molto interessanti. Abbiamo
toctone, che fanno fermen-
scelto in questo ambito il Thalia Etna rosso.
tazione in acciaio e malo lat-
Come per tutti i nuovi produttori giovani, la tentazione di
tica e affinamento in barri-
innovare è grande, ma sempre con rispetto per le antiche
ques. Una botta di colore,
tecniche
vitivinicole
scurissimo e aggressivo, di
che garantiscono pro-
un rubino profondo che ten-
dotti originali e legati al
de al granato.
territorio.
Anche nel bicchiere si muove imperioso, materiale. Al naso
Il mercato impone vini
potente e fragrante con tanta frutta rossa in confettura,
corretti e puliti, orga-
amarene, more, mirtilli, toni di tabacco, pepe nero e chiodi
noletticamente equili-
di garofano, una forte mineralità e vinosità, con tannini an-
brati. E qui ci siamo.
cora da domare pienamente.
Forte lavoro in vigna,
Davvero intenso e piuttosto persistente, non invasivo con
con riduzione del carico
un tenore alcoolico equilibrato.
FONDI&SICAV/Settembre 2013
I
FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Anno 6 - Numero 56 - Settembre 2013
Europa
Avanti piano piano Consensus Usa
Un po’ fermi dopo la corsa Fondi azionari
È l’Africa la nuova terra promessa
&Sicav - Settembre 2013 Fondi& numero 56 – Anno 6 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Gaia Barlassina, Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Club Il Cavatappi, Marco Colli, Luigi Cossu, Elisa Donati, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, Gaetano Pappuini, David Tonello. Redazione, amministrazione e pubblicità Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Tel. 0287063626 - Fax 0287063625 Pubblicità e distribuzione Matteo Gallizio matteogallizio@fondiesicav.it Casa Editrice GMR srl Viale San Michele del Carso 1 20144-Milano Stampa Poggi Tipolito srl via Galileo Galilei 9/B Assago-Milano Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio 2008 del Tribunale di Milano
78
FONDI&SICAV/Settembre 2013