Il Gremio dei Contadini di Oristano - La sua storia e le sue carte

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Da questi ultimi studi, condotti soprattutto sui registri notarili e sulla documentazione conservata nell’archivio storico del Comune, è emersa la singolarità della realtà corporativa oristanese, in primo luogo per quanto riguarda l’origine religiosa, che si riteneva ormai accertata, dei sodalizi di mestiere. A partire dalla seconda metà del XVI secolo in città è attestata la compresenza di sodalizi di mestiere, probabilmente già regolati da statuti ed istituzionalmente riconosciuti, e di sodalizi di ispirazione religiosa, composti in questo caso da persone che esercitavano professioni diverse. La più antica notizia risale al 16 luglio 1563. In quella data il Consiglio civico di Oristano si riunisce per discutere una proposta, avanzata dal consigliere in capo Giuliano Dessì, sull’opportunità di costituire una confraria di mercanti e negozianti. Nelle intenzioni del proponente alla nuova associazione si sarebbe dovuta affidare la riparazione e manutenzione della chiesa di San Vincenzo, che minacciava di cadere. I beneficiati infatti erano soliti riscuotere le rendite della stessa senza occuparsi poi della sua conservazione. Citando l’esempio di altre confrarias cittadine, le quali avevano in custodia le chiese del Santo Spirito, di San Pietro e della Maddalena3, della Misericordia4 e di Sant’AnPer le tre chiese del Santo Spirito, di San Pietro intra muros e della Maddalena si conoscono le rispettive confraternite devozionali, probabilmente legate all’Ordine francescano della vicina chiesa di San Francesco; agli inizi del ‘600, considerato che «per y entre dites conflaries vertex moltes inconvenienties per raho de portar lo Christo y lletera en temps que un conflare o jermana, moller, marit y fill de aquells va a morir», raggiunsero un accordo per accompagnare, unite, i rispettivi confratelli, consorelle e i loro familiari defunti alla sepoltura. Le tre confraternite erano rappresentate da «Juan Lleonart Pitzanti, prior lo present y corrent añy de la venerable conflaria de la yglesia y parroquia del glorios Espirit Sant de la present ciutat de Oristañy, Antiogangel Casu, sotaprior de dita yglesia y conflaria, Truisco Pira, Jacharias Pitzolo, Nigola Pisu, Barçolu Cabra, Antiogo Sanna, Joan Jacu de Ara, Gaspar Cani, Antiogo de Are, Perdu Meloni, Francisco Pintolino, Joanni Pisanu, Simoni Vacha, Francisco Brothu, Joan Antiogo Onni y Barçolu Corria, tots conflares de dita yglesia y conflaria del dit glorios Espirit Sant, y Joan Correli, prior de la venerable compagnia e iglesia e Santa Maria Magdalena intra muros d’esta ciutat, Hieroni Carboni, sotaprior, Christopholu Ennas, Pauli Peis, Nigola Flori, Perdu Gallita, Antiogo Caddeu, Sebastiá Pisci, Serbestu Sanna y Leonardu Serra, tots conflares de dita compagnia e yglesia de Santa Maria Magdalena, y Antiogo Eeriu, prior de la venerable compagnia e yglesia del glorios Sant Pere etiam intra muros d’esta dita ciutat, Francisco Meli, Salvador Madeddu, Jacu Orrù, Santoru Manca, Antiogo Serra, Barçolu Porxedda, Joanni Porxedda, Francisco Soru, Matheu Mereu, Quirigu Zuddas, Antiogo Pitzalis, Sisinni Massa y Joanni Pisu, tots axibe conflares de dita yglesia y compagnia del dit glorios Sant Pere».

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Nella «iglesia sots invocatio de nostra Señora de Misericordia» aveva sede la «compagnia de la Oratio alias de la Mort» almeno dal 1601. Facevano parte della confraternita «Urbano Murro, Joan Pere Vi-

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14|Dalla obreria de la iglesia rural de San Juan Baptista al gremio dei contadinI


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