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A scanso di equivoci

Dopo 18 mesi dall'entrata in vigore del Contratto di Lavoro, ancora qualche capo, capetto e soci vari (di qualsiasi tipo: Eccellenza, ex bla...bla...bla..., consigliere sbagliato, uomo delle molte idee, in divisa, ed anche bravuomo... « c'è ne qualcuno! « ecc., come ci è capitato di leggere su vecchi giornaletti), finge di dimenticare la portata innovatrice di quell'accordo.

Per chiarezza questi egregi signori (sic!) non han nessun diritto di minacciare sanzioni di nessun tipo oltre il richiamo verbale.

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Perciò che cerchino di migliorare la loro preparazione professionale (quanto se ne sente il bisogno!) e lascino a casa nel comodino o sotto il letto gli atteggiamenti caporaleschi di cui non ci sentiamo affatto orfani, ignorandone la mancanza.

Per qualsiasi infrazione di un lavoratore il capo deve solo segnalare l'episodio, dopo averlo fatto notare al lavoratore stesso; saranno altri organi che contesteranno eventuali provvedimenti, che comunque non possono essere unilaterali ed immediati, ma saranno discussi con il lavoratore assistito e difeso dagli organismi sindacali.

Tanto dovevamo per chiarezza a tal signori, ma soprattutto volevamo ricordare ai lavoratori di non accettare supinamente le borie di tal individui!!

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