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AL LAVORO COME IN GUERRA...
from CGE sindacale6
Vogliamo iniziare un discorso riguardante un problema vecchio ma che nello stesso tempo è nuovo: vecchio perchè è sorto col nascere delle fabbriche; nuovo perchè adesso le organizzazioni sindacali e le forze operaie iniziano a comprendere il reale valore dell'ambiente di lavoro e della salute dei lavoratori all'interno delle fabbriche.
Finora il problema dell'ambiente nocivo veniva risolto mediante la monetizzazione, anche perchè le condizioni economiche dei lavoratori erano molto misere.
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L'aumento continuo delle malattie professionali, degli incidenti sul lavoro dovuti al supersfruttamento tramite moderne tecnologie di lavorazione e alla riduzione dei tempi di lavoro, è un fenomeno molto grave.
Da dati ufficiali notiamo che nel 1955 con 19.600.000 occupati sono stati riscontrati: 1.000.000 di infortuni, 12.000 casi di malattie professionali riconosciute, 3.700 morti per infortunio sul lavoro.
Nel 1969 con 19.000.000 di occupati sono stati riscontrati: 1.570.000 infortuni, 53.000 casi di malattie professionali riconosciute, 4.800 morti.
Da questi dati, che devono farci meditare, notiamo che, malgrado l'avanzare del progresso, sono aumentati gli infortuni, le malattie professionali ed i morti, in quanto con l'introduzione di nuove tecnologie è aumentato anche lo sfruttamento del lavoratore.
Per « ambiente nocivo » non si intende soltanto le condizioni dell'ambiente vero e proprio in cui si lavora, ma anche la struttura del lavoro: dai ritmi alla parcellizzazione del lavoro, che portano il lavoratore in uno stato continuo di tensione e di nevrosi; non dimentichiamoci che le malattie nevratiche derivanti dal lavoro sono in continuo aumento e preoccupano gli stessi imprenditori (vedere la recente inchiesta fatta all'Olivetti).
Richiamiamo quindi l'attenzione di tutti i lavoratori su questi problemi, che devono essere discussi a livello di gruppo omogeneo, in quanto riteniamo che per questi problemi non vale il (discorso della delega al sindacato, ma devono essere gli stessi lalvoratori, che passano la maggior parte del tempo nello stesso ambiente, a collaborare direttamente con i sindacati segnalando tempestivamente i problemi inerenti il loro centro di lavoro.
Così come è impostato oggi il servizio sanitario non soddisfa le reali esigenze.
Per questo si impone la necessità di una riforma al sistema sanitario tale da risolvere i problemi della salute dei lavoratori.
In attesa di questa riforma una soluzione potrebbe essere l'istituzione dei libretti sanitari, quali: a) Libretto di rischio, relativo ai vari centri di la- voro, contende i fattori nocivi di quel centro. Registro dei dati ambientali della fabbrica contenente tutti i dati dedotti dai libretti di rischio. Libretto sanitario individuale con le caratteristiche fisiche del lavoratore. Questo libretto dovrà contenere i dati relativi a infortuni o malattie professionali subiti dal lavoratare. Questo è solo l'inizio di un lungo discorso al quale tutti i lavoratori sono chiamati a dare il proprio contributo di idee ed esperienze.
LA COMMISSIONE INFORTUNISTICA