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1.3.2 Misure di Conservazione e Piani di gestione SIC e ZPS Pag
A differenza dei Piani di Gestione delle Aree Natura 2000 i Piani dei Parchi hanno invece funzione di indirizzo urbanistico e devono obbligatoriamente recepire le Misure di Conservazione individuate per la Rete Natura 2000.
Tutti i Piani dei Parchi, tranne che per la Provincia di Bolzano, individuano sul territorio zone omogenee, chiamate “riserve” nelle province di Trento e Belluno, “zone” in Friuli Venezia Giulia per le quali vengono indicate specifiche norme relative all’edificato ed alle possibili infrastrutture. Le “riserve” e le “zone” sono suddivise in base al grado di naturalità. Aggregando e sintetizzando è possibile differenziare tali aree in tre categorie: la prima di totale naturalità in cui sono vietate quasi tutte le attività antropiche, tranne l’escursionismo; la seconda in cui è la presenza dell’uomo ad aver influito sulle sue caratteristiche naturali, in cui sono ammesse le attività tradizionali quali ad esempio il pascolo, lo sfalcio, la gestione del bosco ed il recupero dei vecchi edifici; la terza categoria comprende invece aree in cui l’uomo è ancora attivo e in cui sono consentite tutte quelle attività che non modificano fortemente il territorio, ad esempio l’attività turistica, ma non quella industriale.
Nelle tre diverse categorie sono autorizzati gradi diversi di azioni sull’edificato e le infrastrutture, che vanno dal restauro, all’ampliamento, al cambiamento di destinazione d’uso, alla costruzione di nuovi edifici e parcheggi a scopo turistico.
I Parchi della Provincia di Bolzano sono regolati dalla legge Provinciale n.16 del 1970 “Tutela del Paesaggio”, che definisce l’oggetto della tutela paesaggistica e le categorie di tutela dei piani paesaggistici. Ogni Parco ha un proprio “Provvedimento di Vincolo” che stabilisce cosa è possibile realizzare e cosa no. I Parchi escludono i centri abitati: è di massima vietata la costruzione di nuovi edifici ed il cambio di destinazione d’uso, mentre è ammessa la ristrutturazione degli edifici esistenti ed il loro ampliamento. Tuttavia la Provincia si riserva di valutare caso per caso.
1.3.2 Misure di Conservazione e Piani di gestione SIC e ZPS
Oltre ai Parchi ed ai Monumenti Naturali i Siti Unesco sono caratterizzati dalla presenza di aree appartenenti alla Rete Natura 2000, riconosciute in base alla Direttiva 79/409/CEE "Uccelli" e dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat” come elencato nella tabella sottostante.
SISTEMA SITI DI IMPRTANZA COMUNITARIA (SIC) E ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE (ZPS)
1. Pelmo-Nuvolau 2. Marmolada
3. Pale di San Martino- San LucanoDolomiti Bellunesi- Vette Feltrine
4 Dolomiti Friulane/Dolomitis Furlanis e d’Oltre Piave SIC IT3230017 Monte Pelmo - Mondeval – Formin SIC IT3120129 Ghiacciaio Marmolada (TN) SIC IT3230005 Gruppo Marmolada (BL) SIC IT3120010 Pale di San Martino (TN) SIC IT3120011 Val Venegia (TN) SIC/ZPS IT3230043 Pale di San Martino: Focobon,Pape -San Lucano, Agner Croda Granda (BL) SIC/ZPS IT3230084 Civetta - Cime di San Sebastiano (BL) SIC IT3120126 Val Noana (TN) SIC/ZPS IT3230083 Dolomiti Feltrineand Dolomiti Bellunesi (BL) SIC IT3230080 Val Talagona - Gruppo Monte Cridola -Monte Duranno (BL) ZPS IT3230089 Dolomiti del Cadore and Dolomiti di Comelico (BL) SIC - IT3310001 Dolomiti Friulane (PN-UD) ZPS - N.IT3311001 Dolomiti Friulane (PN-UD)