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1.3.3 La pianificazione paesaggistica Pag
5. Dolomiti Settentrionali/ Nördliche Dolomiten ZPS/S IT3110049 Parco Naturale Fanes-Senes-Braies – Naturpark FanesSennes-Prags (BZ) ZPS/SIC IT3110050 Parco Naturale Dolomiti di Sesto –Naturpark Sextner Dolomiten (BZ) SIC IT3230078 Gruppo del Popera - Dolomiti di Auronzoand Dolomiti di Val Comelico (BL) ZPS IT3230089 Dolomiti del Cadore and Dolomitidi Comelico (BL) SIC/ZPS IT3230071 Dolomiti di Ampezzo (BL) SIC/ZPS IT3230081 Gruppi Antelao - Marmarole – Sorapis (BL) ZPS IT3230086 Col di Lana – Settsas – Cherz (BL)
6. Puez-Odle/Puez-Geisler/ Pöz-Odles
7. Sciliar-Catinaccio/SchlernRosengarten - Latemar SIC and ZPS IT3110026 Valle di Funes-Sas de Putia nel Parco Naturale Puez-Odle – Villnöß-Peitlerkofel im Naturpark Puez-Geisler (BZ) SIC IT3110027 Gardena-Valle Lunga-Puez nel PN Puez-Odle –GrödenLangental-Puez im Naturpark Puez-Geisler (BZ) SIC IT3120119 Val Duro (TN) SIC IT3120106 Nodo del Latemar (TN) SIC/ZPS – code IT 3110029 Parco Naturale Sciliar-Catinaccio–Naturpark Schlern-Rosengarten (BZ)
8. Rio delle Foglie/Bletterbach 9. Dolomiti di Brenta SIC IT3120009 Dolomiti di Brenta (TN) Fig. 3: Elenco dei SIC e delle ZPS presenti nei 9 Siti delle Dolomiti Unesco (fonte: Nomination Document, p. 303).
Il territorio del Sito è pertanto soggetto sia alla pianificazione dei Parchi, sia alle Misure di Conservazione obbligatorie per la conservazione degli habitat e delle specie indicate negli allegati delle due direttive comunitarie, come indicato nel decreto ministeriale n. 184 del 17 novembre del 2007.
Le misure di conservazione della Rete Natura 2000, individuate mediante Piani di Gestione, sono sovraordinate alla pianificazione Comunale. Benché i Piani di Gestione e le Misure di Conservazione non abbiano valenza urbanistica, tutelando habitat e specie elencati dalle due Direttive, le azioni possibili ed i divieti necessari al mantenimento degli elementi sensibili, possono influire sulla normativa urbanistica. Azioni quali la realizzazione di nuovi fabbricati e infrastrutture31 , il recupero di edifici esistenti o il loro ampliamento ecc. possono cioè essere regolamentate anche nelle Misure di Conservazione, e comunque tali azioni su edifici ricadenti dentro o in prossimità delle aree Natura 2000 devono essere sottoposte a Valutazione di Incidenza.
1.3.3 La pianificazione paesaggistica
La pianificazione paesaggistica ai sensi del D.Lgs 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) nell’area delle Dolomiti è molto varia a causa della presenza di Regioni a statuto ordinario (Veneto) e Regioni autonome con statuti diversi (Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige). In tutti i casi sono presenti aree tutelate ex lege, quali le aree sopra i 1600 mt, i boschi, le fasce di 150 m rispetto ai fiumi iscritti negli appositi elenchi. Diverso è il quadro delle aree cosiddette di notevole interesse pubblico, diverse da regione a regione, come diverso è il quadro delle competenze in materia di tutela del paesaggio.
Regione Veneto
L’intesa tra MiBAC e la Regione del Veneto è stata siglata il 15 luglio 2009. A seguito di tale intesa è stata adottata nell’aprile 2013 una variante per l’attribuzione della valenza paesaggistica al PTRC (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento) adottato prima dell’Intesa (febbraio 2009). Tale variante individua nei PPRA (Piani Paesaggistici Regionali d’Ambito) gli strumenti che
31 Vedi anche Art. 5 n. comma k, l, m del decreto ministeriale n. 184 del 17 novembre del 2007.
daranno progressivamente attuazione completa a quanto richiesto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. È stata fatta una prima ricognizione delle aree soggette a tutela paesaggistica, che oltre alle aree tutelate ex art. 142 del Codice (montagne sopra i 1600 mt, boschi, ecc. ), comprendono anche alcune estese aree di notevole interesse pubblico (ex art. 136 del Codice). L’area dolomitica è compresa nei due ambiti di paesaggio: “Montagna Bellunese” e “Alta Montagna Bellunese”, che saranno oggetto di due distinti PPRA. Finché non verrà ultimato l’iter di approvazione del nuovo PTRC, lo strumento vigente è il PTRC approvato nel 1992, che assume valenza paesistica ai sensi della LR 61/1985 “Norme per l’assetto e l’uso del territorio” (come modificata con la LR 9/1986 a seguito della Legge Galasso). In particolare, il PTRC del 1992 individua nei Piani di Area uno strumento di pianificazione sovraordinato con considerazione degli aspetti paesaggistici. Nel territorio del sito Dolomiti Unesco sono presenti i Piani di Area di Auronzo-Misurina (approvato nel 1999), Comelico Ost-Tirol (approvato nel 2002), Valli di Biois e Gares (adottato nel 2005).
Regione autonoma Friuli - Venezia Giulia
L’intesa tra MiBAC e Regione Friuli Venezia Giulia è stata siglata il 22 novembre 2006. A seguito di tale intesa, con DPReg. n. 329. dell’ottobre 2007 è stato adottato il PTR (Piano Territoriale Regionale). All’adozione del PTR non ha fatto seguito ad oggi la sua approvazione. Le aree soggette a tutela paesaggistica sono individuate nelle schede degli ambiti di paesaggio. Oltre alle aree vincolate ex art 142 del Codice (montagne sopra i 1600 metri, boschi, ecc. ) non risultano presenti nel territorio dolomitico altre aree di notevole interesse pubblico (art. 136 del Codice). Gli ambiti di paesaggio che sono stati definiti nel PTR e che ricadono nel territorio delle Dolomiti sono: “Forni Savorgnani”, “Gruppo del Monte Pramaggiore”, “Prealpi Carniche”.
Fig.4: ricostruzione indicativa del quadro delle tutele paesaggistiche per le aree di notevole interesse pubblico (ex art. 136 D. Lgs. 42/2004) nella zona delle Dolomiti (Regioni Veneto e Friuli - Venezia Giulia).
Regione autonoma Trentino – Altro Adige
Alle province di Trento e di Bolzano è attribuita, in base allo Statuto Speciale per il Trentino Alto Adige (D.P.R. 670 del 1972), avente valore di legge costituzionale, la potestà legislativa in materia di tutela del paesaggio (art. 8, co.6), diversamente da quanto prevede la Costituzione all’art. 117 104