2 minute read

2. Lo scopo delle linee guida Pag

bosco), l’organizzazione delle geomorfologie e dei processi geologici che trovano specifico riferimento nel criterio viii.

Un ulteriore elemento di riflessione è relativo ai due concetti base espressi nel vii criterio: (1) superlative natural phenomena and (2) exceptional natural beauty and aesthetic importance” rispetto ai quali l’IUCN nel documento "Study on the application of Criterion VII” fornisce alcune chiavi di lettura indicando che, mentre i fenomeni naturali (superlativi) possono essere misurati e valutati in maniera obiettiva in quanto rappresentabili come oggetti definiti nello spazio (canyons profondi, picchi montuosi,..), gli aspetti di bellezza naturale e importanza estetica presentano maggiori difficoltà di valutazione. Valutare i caratteri di unicità o eccezionalità basandosi solamente sugli aspetti naturali (morfologie) può non essere sufficiente ad esprimerne il valore universale, in particolare nel caso delle Dolomiti per le quali si specifica che la dimensione estetica assume un’importanza determinante (IUCN 2013 p.24).

Per le considerazioni suddette si conclude che, ai fini del presente lavoro, la landscape diversity rappresenta la complessità dell’organizzazione degli elementi che costituiscono il paesaggio dell’area delle Dolomiti e come tale deve considerare sia i “superlative natural phenomena” (elementi geologici e geomorfologici quali picchi, pareti rocciose, plateau ecc.), sia le “exceptional natural beauty and aesthetic importance” riconducibili agli scenari (codificati come paesaggio tipico) entro cui tali fenomeni naturali si inseriscono, come anche la ricchezza di forme e le differenze cromatiche.

Il monitoraggio della landscape diversity rappresenta l’insieme delle attività, degli strumenti e degli approcci analitici che consentono un flusso di informazione costante sulle tendenze evolutive della stessa.

Dal punto di vista metodologico si ravvisa la necessità di integrare due approcci analitici: 1) quello oggettivo, basato sulla spazializzazione cartografica e la modellizzazione della struttura degli scenari di paesaggio (roccia nuda, prati, pascoli, bosco) e della distribuzione dei fenomeni naturali tutelati (guglie, pareti verticali, plateau), e 2) quello più soggettivo, ancorché ampiamente sviluppato, dell’analisi estetico-percettiva. Per questo secondo approccio? l’IUCN suggerisce come metodologia di riferimento la “Landscape Character Assessment (LCA)” che verrà presentata nel paragrafo dedicato alla proposta metodologica (IUCN, 2013).

2. Lo scopo delle linee guida

Le linee guida hanno come scopo la definizione di un quadro di riferimento per l’organizzazione delle attività concernenti la verifica costante della landscape diversity. Sulla base della definizione data a quest’ultima tali attività dovranno condurre al rilievo dei cambiamenti negli eccezionali valori naturali tutelati e degli scenari di paesaggio che li accolgono ed alla valutazione della loro bellezza ed importanza estetica. Questo implica necessariamente identificare come i fenomeni naturali superlativi possono essere misurati oggettivamente ed individuare approcci riconosciuti, sistematici, rigorosi e trasparenti per la valutazione estetica.

La finalità delle linee guida trovano pieno riscontro negli obiettivi del Management Framework, ovvero conservazione e gestione, comunicazione e valorizzazione. L’informazione messa in gioco dal monitoraggio della landscape diversity sia in entrata (input) che in uscita (output) è strettamente legata alle attività condotte da altri gruppi di lavoro con i quali sono auspicabili sinergie. Infatti, se gli scenari sono ricostruibili da cartografie di uso del suolo già disponibili, le cartografie degli elementi geologici e geomorfologici sono curate dalla Rete Funzionale del 53

This article is from: