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4.1Allegato n. 2 Scheda di catalogazione del Campanile di Val Montanaia

Scheda di catalogazione del Campanile di Val Montanaia

1. Posizione della singolarità

a) Componente Dolomiti Unesco (1-9): n. 4 – Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave b) Comune: Cimolais (Pn) c) Località: Val Montanaia (Alta Val Cimoliana) d) Quota: 1873 – 2173 m. s.l.m. 2. Categoria: emergenza di natura geologica e geomorfologica 3. Tipologia: guglia

4. Singolarità

c) Denominazione: Campanile di Val Montanaia d) Localizzazione: long. 12° 28’ Est – lat. 46° 22’ Nord

5. Caratteri distintivi della singolarità

a) Descrizione della singolarità: monolite di dolomia,frutto dell’erosione glaciale alpina quaternaria; quota apice 2173 m. s.l.m.; altezza monolite: 300 m.; larghezza base: 60 m.; la base presenta un’ampia copertura vegetale. Cromatismi tipici delle formazioni geologiche dolomitiche (enrosadira), variabili in relazione al grado di soleggiamento e all’ora di osservazione. Alto grado di wilderness. b) Motivazioni alla base dell’individuazione: punti a, c delle Linee guida. c) Contesto ambientale (geo-morfologia): appartiene alle Prealpi Carniche, Catena Duranno-Monfalconi-Pramaggiore, Gruppo degli Spalti Monfalconi (sottogruppo Spalti di Toro) nell’omonima vallecola glaciale, nel comprensorio dell’Alta Val Cimoliana. Posta al centro della valle, è unica perché del tutto isolata rispetto alle altre guglie che compongono l’anfiteatro di roccia nuda circostante. Alto grado di geomorphodiversity. d) Contesto ambientale (vegetazione): prateria di alta quota – categoria brughiere e cespuglieti, v. tab. pp. 74-75 del ND. e) Accessibilità: dal Rifugio Pordenone (a quota 1249), raggiungibile in automobile, il sentiero 353 (Alta Val delle Dolomiti n. 6) conduce alla base del Campanile; quindi si procede solo per una via di roccia; ascesa alla vetta solo per alpinisti esperti. f) Visibilità: geosito panoramico, ma non visibile da lontano. g) Condizioni di rischio e/o conservazione: rischi di origine tettonica e antropica (numero di alpinisti e modalità dell’ascesa). 6. Unità di paesaggio di appartenenza: al momento ancora da definire

7. Modalità di riconoscimento

a) Letteratura scientifica: sì b) Letteratura e materiali a fini turistico-escursionistici: sì c) Comunità locale: sì Bibliografia: AA.VV., Nomination of the Dolomites for inscription on the World Natural Heritage List UNESCO, 2006 (ND). Berti A. e C., Guida dei Monti d’Italia. Dolomiti orientali, vol. II, CAI e TCI, 1982. Dalla Porta Xydias S., Addio al Campanile, Cimolais (Pn), Luca Visentini editore, 2006. Dalla Porta Xydias S., Montanaia. Il più bel campanile del mondo, Tricesimo (Ud), Aviani, 1994. Ferri C., Giusa A., Lunazzi M e A. Massarutto (a cura di), Alpi Carniche e Dolomiti Friulane. Itinerari alpinistici dell’Ottocento, Gorizia, LEG, 2000.

Von Saar K.G. e K. Doménigg, Alla scoperta delle Prealpi Carniche (Dolomiti d’Oltre Piave), Pordenone, Club Alpino Italiano, Geap,1996. Trevisan T. (a cura di), Esplorazione e storia alpinistica delle montagne della Val Cellina, Pordenone, Geap, 1983. Visentini L., Dolomiti d’Oltre Piave, PordenoneBozen, Athesia, 1995. Cucchi F., Finocchiaro F. e G. Muscio, Geositi del Friuli Venezia Giulia, Regione Aut. Friuli Venezia Giulia, 2009, pp. 164165.

- 8. Cartografia: a) Cartografia ufficiale (IGM, CTRN): Tavoletta IGM F. 13, III, SO (Pramaggiore); CTRN; Carta uso del suolo 1:10.000 (Parco Naturale Dolomiti Friulane) b) Cartografia turistico-escursionistica specializzata: Tabacco, nn. 02 e 021, 1.25.000, Dolomiti di Sinistra Piave c) Cartografia legata al marketing turistico: sì 9. Documentazione fotografica:

10. Eventuali indicazioni a fini di tutela e conservazione: monitoraggio e controllo delle numerose ascese alpinistiche in relazione alla forte fratturabilità delle rocce.

11. Eventuali annotazioni aggiuntive:

12. Compilatore (nominativo e data di compilazione):

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