2 minute read

2. Gli obiettivi delle Linee Guida Pag

rispetto biotopi, parchi naturali, parchi e giardini, zone archeologiche) aree che vengono individuate tenendo in considerazione alcuni criteri prioritari: ambientale, storico archeologico, di supporto all’abitato. L’implementazione viene affidata al piano paesaggistico di livello comunale, 2  provincia di Trento PUP (2008), indirizzato alla individuazione della struttura del paesaggio attraverso la classificazione di “ambiti elementari” che vanno ad indicare gli elementi strutturali del territorio; di “sistemi complessi di paesaggio” che vanno a rappresentare aree di diverso interesse (di interesse edificato tradizionale e centri storici, di interesse rurale, di interesse forestale, di interesse alpino, di interesse fluviale); di “unità di paesaggio” percettivo che vanno ad individuare insiemi territoriali che appaiono unitari;  regione Friuli Venezia Giulia Piano di Governo del Territorio PGT (approvato il 16 aprile 2013); approccio che va ad individuare Ambiti paesaggistici (AP) (34 ambiti), unità territoriali complesse e dinamiche, ogni AP è corredata da una scheda di uso del suolo (progetto

Moland FVG, 2000 ) associata a criteri in prevalenza geomorfologici e vegetazionali per la perimetrazione (AP Forni Savorgnani, AP Prealpi Carniche proprie, AP Gruppo del Monte

Pramaggiore, AP Gruppo del Monte Cavallo e Col Nudo);  Provincia di Belluno: PTCP (2010); si rifà al PTRC Veneto che con la Variante parziale, con attribuzione della valenza paesaggistica adottata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 427 del 10/04/2013, ha individuato 14 ambiti strutturali di paesaggio di cui 3 ricadenti nella provincia di Belluno: Alta Montagna Bellunese, Montagna Bellunese, Altopiani Vicentini e

Monte Grappa. La loro definizione è avvenuta in considerazione degli aspetti geomorfologici, dei caratteri paesaggistici, dei valori naturalistico-ambientali e storicoculturali e delle dinamiche di trasformazione che interessano ciascun ambito, oltre che delle loro specificità peculiari. Per ciascun Ambito di Paesaggio è prevista la redazione di uno specifico Piano Paesaggistico Regionale d’Ambito (PPRA), così come specificato all’art. 71 ter delle Norme Tecniche del PTRC. La provincia di Belluno dovrà adeguare il proprio

PTCP alle previsioni della variante sopracitata.

Dalla lettura degli strumenti di pianificazione del paesaggio in essere nelle province/regioni, in cui sono presenti i siti seriali del patrimonio Dolomiti Unesco, si evince che l’individuazione delle aree di tutela paesaggistica viene fatta attraverso percorsi differenti che vanno a designare una serie di zone omogenee dal punto di vista dei caratteri del paesaggio. Su queste si vanno poi a indicare le caratteristiche che vengono delegate, nella definizione di dettaglio assieme alle norme di tutela, ad altri soggetti come per esempio i comuni.

Gli obiettivi che vengono richiamati in tutti i documenti sono connessi alla tutela/gestione di particolari ambienti che vengono individuati, sia in relazione a particolari caratteristiche ambientali che storico-culturali ed in alcuni casi produttive.

2.Gli obiettivi delle linee guida

Nelle raccomandazioni del Rapporto di monitoraggio dell’IUCN dell’ottobre 2011 (Mission Report IUCN (2011) si auspica la conservazione del paesaggio e dei valori in esso contenuti in relazione allo sviluppo di nuove strutture (cave, strade, edifici, ecc), nonché il recupero di valori naturalistici del paesaggio compromessi dall’attività antropica. Il raggiungimento di tali obiettivi gestionali rende necessario non solo conoscere la composizione e l’organizzazione del paesaggio, ma anche

2Nella prassi amministrativa della Provincia di Bolzano, i vincoli non vengono imposti da deliberazioni singole, ma ponendo sotto tutela una serie di aree e di oggetti tramite il piano paesaggistico di ciascun comune.

This article is from: