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LINEE GUIDA PER L’ARMONIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI DI CONTROLLO DELLE

proposta di revisione critica a supporto delle amministrazioni locali e dei gestori del sito, offrendo un supporto alla lettura e comprensione della Convenzione e in particolare all’interpretazione della parola “valori” nei differenti contesti. Inoltre, è stata proposta un’idea propria rispetto all’articolazione tra l’obiettivo generale di conservazione del valore universalmente riconosciuto e i valori locali. Dall’altro lato si è cercato di offrire una prima bozza di linee guida per la determinazione del valore economico del paesaggio delle Dolomiti. Si è ritenuto infatti che la misurazione e la valutazione dei benefici economici offerti dal paesaggio possa essere utile per la realizzazione di analisi economiche ex-ante, volte a supportare le decisioni pubbliche o private allo scopo di comprendere, ad esempio, se la tutela di un determinato paesaggio sia sostenibile per la collettività, sulla base dei tre principi della sostenibilità (economico, sociale e ambientale), e per stabilire eventuali priorità nell’allocazione dei fondi pubblici. Per la realizzazione dell’insieme di attività sopra descritte ed i cui esiti sono riportati nel presente documento, è stato costituito, d’intesa con i referenti della rete delle singole Province, un gruppo interdisciplinare di lavoro trasversale che, oltre al personale docente, ricercatore, tecnico e amministrativo interno, si avvale di collaborazioni esterne secondo quanto previsto dalla normativa vigente e fa anche ricorso ad assegnisti di ricerca, a studenti di corsi magistrali e dottorandi di ricerca.

L’Università degli Studi di Udine ha inoltre attivato un costante scambio di comunicazione e di confronto con tutte le Province e le Regioni facenti parte della rete attraverso i referenti delle stesse indicati ed in particolare con la Provincia di Udine, responsabile della Rete funzionale patrimonio paesaggistico, supportandola in tutte le altre attività connesse alla rete medesima. In alcuni casi si è cercato anche di avviare un confronto con i rappresentanti della altre reti funzionali, in particolare con la Rete delle Aree Protette, con la Rete del Patrimonio Geologico e con la Rete dello Sviluppo Socio-Economico e del Turismo Sostenibile. Lo scambio di informazioni tra le reti è sicuramente un processo da favorire e potenziare in vista della stesura definitiva del documento, al fine di garantirne completezza, accuratezza ed applicabilità.

La presente versione delle “Linee guida – Report di ricerca” va intesa come seconda versione frutto di un primo livello di verifiche sviluppato all’interno della rete funzionale, messa a disposizione della rete stessa con l’obiettivo di portarla all’attenzione degli stakeholder individuati sui territori di competenza e dai quali sono giunte osservazioni ed integrazioni alla Provincia di Udine. Quest’ultima, su indicazione della Fondazione e con il supporto del gruppo di lavoro universitario, ha predisposto un secondo documento (Linee guida operative di sintesi) per la partecipazione conclusasi il 14 luglio 2014 e, prese in esame tutte le osservazioni, ha demandato al gruppo di lavoro universitario la predisposizione di questa versione finale delle “Linee guida –Report di ricerca” .

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