L'accessibilità conviene! L’Europa è la più importante regione turistica sia come meta che come luogo di partenza. Ogni anno il turismo genera tra il 5% e il 10% del PIL dell’intera Europa, dando lavoro a circa 10 milioni di persone, specie giovani, e rappresenta uno stile di vita europeo, sia per i viaggi di piacere, che di lavoro. Ecco perché è importante occuparsi di migliorare l'accessibilità delle informazioni e delle mete turistiche, cercando di superare la logica e l'alibi dei costi troppo elevati, perché il mercato dei “viaggi accessibili” supera i 133 milioni di turisti e potrebbe generare quasi 90 miliardi di euro. Nel Dicembre 2013 Jan E. Frydman – direttore dell’Unità Turismo e strumenti culturali della Direzione Generale Impresa e Industria della Commissione Europea - ha detto che il turismo accessibile è stato valutato quale strumento per far crescere l’economia per le piccole e medie aziende, ma più in generale per i sistemi territoriali. Basti pensare che unicamente in Italia, nel triennio 2010-2012, le imprese turistiche che hanno investito nel turismo accessibile hanno aumentato di oltre il 15% il proprio fatturato, e di oltre il 20% le presenze di turisti. I nuovi modelli di sviluppo turistico sostenibile, che tentano di coniugare progresso economico, coesione sociale e tutela ambientale, e che attribuiscono alla qualità della vita un ruolo strategico nel promuovere la crescita locale, non possono prescindere dal considerare le problematiche dell’accessibilità dell’offerta turistica e degli ostacoli che ancora si frappongono ad una piena partecipazione di tutti i cittadini, residenti e turisti, al tempo libero e alle attività ricreative e culturali. Nonostante il diritto alla vacanza sia riconosciuto a tutti, sono tanti e diversi i problemi che impediscono alle persone con disabilità, innanzitutto, ma in genere a chiunque esprima un’esigenza specifica (anziani, persone con intolleranze alimentari, famiglie con bambini piccoli, ecc.), di fruirne in maniera piena e soddisfacente. Un’impostazione delle strategie del sistema turistico territoriale, che ponga le esigenze dei turisti con disabilità su un livello di parità con quelle di tutti i potenziali clienti dell’offerta correlata al turismo, oltre a rispondere ad istanze etiche di inclusione e partecipazione – diffondendo una vera e propria cultura dell’accoglienza – contribuisce al miglioramento della qualità del territorio e dell’offerta turistica, pubblica e privata, con importanti ricadute anche in termini economici e di vivibilità. L’accessibilità, infatti, è da considerarsi come un valore aggiunto che determina incrementi di reddito per le imprese e benefici economici rilevanti, in quanto consente di attrarre fasce nuove e consistenti di
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