Change - Percorsi formativi 2018

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CHANGE

PERCORSI FORMATIVI 2018


CHANGE Si apre così questo nuovo anno Cambiamento è una delle parole più (ab)usate nel lessico delle aziende. In un contesto con imprevedibili nessi di causa-effetto, tra sistemi economici sempre più permeabili su scala globale, non basta comprendere il cambiamento, bisogna esserne parte, agirlo. Letteralmente basta poco per passare dal “CHANGE” alla “CHANCE”. Realisticamente è molto più complesso. Ma per una volta ci vogliamo provare. Vogliamo affrontare la fantastica confusione e incertezza del contesto combinando personalità, competenze, mappe di conoscenze. Tutti, manager e professional, dobbiamo apprendere a vivere la fluidità, fatta di avvenimenti imprevedibili, di decisioni discontinue, di errori veloci, spesso con cambi di direzione oltre che di strumenti. Una fluidità dove ogni progetto è banco di prova per imparare e allo stesso tempo disinstallare quello che non serve. 2 giorni uguali non esistono più. Siamo tutti in una perenne versione BETA. Nuovi contesti 4.0 che disegnano nuovi bisogni e quello cui si assiste è una continua rottura di confini che fa emergere nuovi modelli. La vera frontiera per competere in un mercato complesso è rappresentata dall’integrazione, dall’incrocio dei saperi, dall’ibridazione delle competenze. Il nostro mestiere è un viaggio. Dobbiamo saper agire aprendoci con curiosità e coraggio a esperienze, progettualità, scambi e scontri. Quest’anno quindi abbiamo deciso di buttare: Le strutture organizzative rigide I luoghi comuni e gli schemi preconfezionati e immutabili Il “non va bene” come primo feedback alle proposte altrui I billing point delle presentazioni (fatte esclusivamente) in PowerPoint Tra le cose che invece vogliamo adottare nel 2018: I momenti destrutturati di condivisione e di partecipazione creativa I “like” come atteggiamento mentale verso le nuove idee Più tempo per uscire dall’affanno del presente La coltivazione della passione del fare: una passione capace di traghettare la tradizione nei campi dell’innovazione e della sperimentazione Questi i nostri buoni propositi per AGIRE IL CAMBIAMENTO e per ridisegnare, insieme, nuove storie di formazione.

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JOB & SKILLS 4.0

Fare innovazione significa avere il coraggio di investire su un’idea e sulle persone. Pensiero strategico, propensione al cambiamento, capacità relazionali sono le competenze su cui lavoriamo al tempo dell’Industria 4.0. Per le imprese la parola d’ordine è connessione: connessione verticale e connessione orizzontale lungo tutta la value chain. Le fabbriche del prossimo futuro avranno la necessità di flussi continui di dati per prendere giuste decisioni in tempi davvero ridotti, grazie all’utilizzo delle tecnologie abilitanti. Chi non si attrezza per attivare tale connessione sarà superato dai concorrenti. La fabbrica intelligente però va costruita con gradualità e programmazione. Spesso la fase iniziale di trasformazione digitale si focalizza su:

SMART

SMART

MANUFACTURING

SUPPLY CHAIN

MA LE VERE DUE OPPORTUNITÀ SONO SMART

INNOVATION

SMART

Da qui e dal contatto quotidiano con le imprese nasce la nostra proposta formativa che mette al centro le persone e le loro competenze di successo. Proponiamo soluzioni integrate che incorporano processi e tecnologia. Questo secondo noi è l’approccio giusto per ottenere risultati tangibili e sostenibili nel tempo all’interno della “Sfida Industry 4.0”.

Il modello FAV

UDRIVE ® 4.0

BIG DATA BUSINESS INTELLIGENCE E KPI MANAGEMENT

LE STRATEGIE DI SERVITIZZAZIONE

CRO SS S

CYBER SECURITY

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T SOF

Purtroppo molti credono che la vera innovazione consista nell’incremento dell’assetto tecnologico aziendale ma è importante sottolineare che le tecnologie sono solo un mezzo e non il fine. Gli acceleratori digitali aiutano l’impresa nella trasformazione ma ci si deve dotare delle necessarie competenze, rivedendo pratiche di sviluppo delle risorse umane, con piani di formazione mirati. La radicale evoluzione tecnologica mette ancora di più al centro delle strategie di sviluppo delle aziende il processo di gestione della conoscenza. In funzione delle evoluzioni dei prodotti e dei processi le persone dovranno necessariamente ricevere aggiornamenti frequenti delle loro competenze in un ciclo continuo di apprendimento. Anche il Governo, dopo aver approvato un Piano Nazionale che favorisce gli investimenti tecnologici legati al modello Industry 4.0, investe sulle competenze digitali dei lavoratori, capendone la vitale necessità. Stanzierà incentivi per le aziende che investono in formazione: “Il credito di imposta - ha chiarito Calenda - si applicherà alle spese relative ai costi del personale che ha sostenuto corsi di formazione, decisi attraverso accordi sindacali, su almeno una tecnologia applicabile all’Industria 4.0 e sulle seguenti tematiche: vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione”.

MANUTENZIONE PREDITTIVA

LS IL K

BUSINESS MODEL

Cambiano i profili, evolvono le competenze. C’è urgenza di formazione. L’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano ha identificato, attraverso una Survey realizzata su 250 aziende italiane, skills necessarie per definire strategie, progettare, gestire e abilitare i processi e I modelli di business di Industria 4.0. La prima top skill risulta essere - Come definire un piano di adozione Industry 4.0 -

ADDITIVE MANUFACTURING

DEFINIRE UN PIANO INDUSTRY 4.0

DIGITAL INNOVATION PROGRAM

SK ILLS

REALTÀ AUMENTATA PER LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI

GESTIRE L’INTEGRAZIONE DIGITALE

PERCORSI FORMATIVI 2018

BUSINESS STRATEGY L’IMPRESA ANTIFRAGILE MACHINE LEARNING

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PERCORSI FORMATIVI 2018

p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014

Città di Bologna

JOB & SKILLS 4.0

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L’ARCHITETTURA FORMATIVA

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LE BROCHURE TEMATICHE

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LA METODOLOGIA

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INNOVAZIONE

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PROGETTAZIONE E SVILUPPO PRODOTTO

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COMMERCIALE E MARKETING

40

AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO

54

PRODUZIONE E ACQUISTI

74

RISORSE UMANE

94

SOFT SKILLS

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CROSS SKILLS

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MODALITÀ ISCRIZIONE

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TRAINING BOX: COLTIVA LA TUA FORMAZIONE

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CERTIFICAZIONI

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INFORMAZIONI GENERALI

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ALCUNI NOSTRI CLIENTI

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INDICE ANALITICO INNOVAZIONE

UDrive®4.0 Self-Assessment delle capacità manageriali per “diventare” il cambiamento Definire un piano Industry 4.0 Business Strategy: l’Impresa Antifragile Gestire l’integrazione digitale Big Data, Business Intelligence e KPI Management Gestione integrata per la sicurezza di dati e informazioni PROGETTAZIONE SVILUPPO PRODOTTO

COMMERCIALE E MARKETING

AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLO

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Costruisci il tuo percorso: Responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista macchine e sistemi di automazione

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PRODUZIONE E ACQUISTI

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Modelli di sviluppo prodotto Design for... Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost Problem Solving in progettazione R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto Progettazione e gestione Atex Prototipazione virtuale Materiali compositi per il settore industriale Additive Manufacturing: nuovo approccio alla stampa 3D Progettazione e programmazione di architetture PLC e sistemi di Motion Control Touch Panel TP1200 Confort Siemens-HMI Direttiva macchine Machine Vision Realtà aumentata per le applicazioni industriali

26 27 28 29 30 31 32 33 34 35

Costruisci il tuo percorso: Responsabile Commerciale Marketing

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Digital Marketing Transformation E-Commerce Strategy & Management Forecasting Key Account Manager Marketing Intelligence e KPI Nuovi tools per il marketing e la gestione commerciale Il piano commerciale Politiche di Pricing SEO&SEM Analytics After Sales Management

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Costruisci il tuo percorso: Responsabile amministrativo Controller

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Analisi di bilancio in inglese Il bilancio consolidato Il bilancio internazionale Nuove tecniche di budgeting Caffè OIC - Focus sul bilancio civilistico La gestione dei cespiti I controlli contabili per la redazione del bilancio annuale e infrannuale Controlling strategico per il processo decisionale Controllo di gestione Operazioni doganali Recupero crediti Il rendiconto finanziario La gestione della tesoreria aziendale, l’affidabilità finanziaria e la pianificazione Transfer Pricing

60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73

RISORSE UMANE

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Costruisci il tuo percorso: CPO Chief Procurement Officer Operation Manager

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Executive Program CPO - Chief Procurement Officer Acquisti internazionali: il mercato dei Low Cost Countries Vendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori Il sistemaToyota Lean Productione e Toyota Simulation Game SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio Visual Management e metodo 5S La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban Le strategie di servitizzazione Pianificazione della produzione Operations e Supply Chain Industrial Controlling

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Costruisci il tuo percorso: HR Manager

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Amministrazione del personale e gestione delle buste paga Diversity Management Governare e gestire situazioni difficili Risk Management e la funzione HR nei processi di cambiamento HR-Facilitatore Il budget del personale La valutazione dei bisogni formativi La selezione del personale Mappare i ruoli in azienda People at the center: il ruolo della persona tra Big Data e IOT Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti

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Capacità negoziali e successo nel business La comunicazione interna fra tradizione e innovazione Il coraggio di decidere Delega ed Empowerment Email Writing Gestire i collaboratori Gestire team virtuali e multiculturali La voce oltre l’ostacolo Presentation Skills Lab Sliding Stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling Thinking Processes: strumenti logici e pratici per la soluzione di problemi complessi e la gestione del cambiamento Time e Meeting Management

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I training FAV: Project Management Processo di Certificazione Project Management Basic Executive Program PMP® PROGRAM Project Management Professional Program Beyond PMP®: come si mantiene la certificazione PMP

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Bilancio per “non” specialisti Finanza per “non” Financial Manager Marketing per “non” Marketing Manager WTrain®: la formazione che ottiene risultati

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SOFT SKILLS

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CROSS SKILLS

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L’ARCHITETTURA FORMATIVA

LE BROCHURE TEMATICHE

Formazione è anche innovazione. Progettare architetture formative evolutive capaci di tras-formare vecchi concetti, comportamenti e attitudini cercando di fare emergere i talenti di ciascuno. Questo il nostro modo di lavorare.

Bisogni diversi, differenti risposte, linee di soluzioni formative personalizzate. Architetture e training dedicati ad ambiti specialistici.

Mettiamo al centro la flessibilità per rispondere alle più contemporanee leggi del mercato e per dare valore all’investimento formativo delle persone e di chi è chiamato in azienda a occuparsi della loro crescita. Esigenze diverse che sposano soluzioni formative personalizzate tra dimensioni CORE, CROSS E SOFT.

Alta formazione manageriale

Avventura metafora riflessione

Avanguardia tecnologica

Sostenibilità & Safety

Saper collegare creando parentesi, tracciando linee tra i punti e creando incroci tra input e output per tessere una maglia di senso. Mantenendo sempre una visione d’insieme, con la capacità di cambiare in corsa, saltando da un collegamento all’altro con l’equilibrio di un funambulo. Questo è quello che ci chiedono le aziende. Questo è quello che abbiamo provato a fare e che proviamo a fare ogni giorno riprogettando non solo il PERCHÈ e il COSA ma anche il COME. Ognuno può crearsi il proprio percorso formativo incrociando dimensioni core, cross e soft. Velocità per ottimizzare il tempo. Efficacia per portare risultati. Connessione per condividere in community professionali successi e contatti. Executive Program per lo sviluppo poliedrico di competenze funzionali, specialistiche e manageriali attraverso metodi basati sul problem-solving, action-learning e networking. Programmi Cross per lavorare su piani interfunzionali e superare le tradizionali logiche settoriali. Pensati e progettati per chi vuole integrare le proprie competenze specialistiche e funzionali con quelle di altre aree aziendali. Con un solo obiettivo: utilizzare abilità e linguaggi aziendali comuni per creare valore aggiunto e raggiungere un unico risultato, remando nella stessa direzione.

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LA METODOLOGIA Ponte tra persone e tecnologia

Le persone devono modificare competenze e comportamenti e lo devono fare nel modo più veloce possibile per poter stare al passo in una società a veloce trasformazione. Ne consegue che nell’apprendimento si cercano tutti quegli accorgimenti che consentono di imparare comunque ed ovunque, da qualsiasi canale o dispositivo. Apprendimento social, partecipativo e gamificato. Noi, che di mestiere siamo formatori, ci aggiorniamo sui trend e le innovazioni tecnologiche per metterle al servizio delle persone. Cogliamo le opportunità di ogni cambiamento e la nostra distintività sta nel progettare attività formative in stretto raccordo tra dimensioni cognitivo-emozionali e comportamentali. Costruiamo prassi di trasferimento di conoscenza e aiutiamo a consolidare le competenze nel contesto lavorativo. Contenuti e metodo in una continua staffetta tra specializzazione e coinvolgimento partecipativo. Un design di nuovi percorsi che allarga i perimetri della formazione e che dà spazio a forme di apprendimento evolutivo.

La qualità dei consulenti-formatori FAV 600 consulenti-formatori Fav che vengono selezionati con cura rispetto all’esperienza specifica e all’alto livello professionale e alla padronanza delle più innovative metodologie didattiche. Le aziende clienti FAV valutano l’attività formativa con una votazione media di 93% su 100.

AFFIANCAMENTO IN COMPANY

ACTION LEARNING

Smart Agent Strumento di facilitazione all’apprendimento. Ha la funzione di tutor personale che aiuta a trovare contenuti di aggiornamento, che supporta nell’allenamento e che monitora il raggiungimento dell’obiettivo.

Palestra formativa Forma innovativa di aula dove almeno l’80% del tempo è dedicato all’esperienza, all’allenamento delle competenze critiche. Il restante 20% è dedicato alle istruzioni operative ed al commento delle prestazioni da parte del docente esperto.

VISUAL THINKING

L’attività formativa

Affiancamento in company

SKYPE CALL

Possibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito.

Pillole formative digitali Apprendimento multimediale a piccole dosi con leggerezza, piacere, humour. Attraverso corsi molto brevi, ma fortemente strutturati, l’aula viene preceduta dalla somministrazione di video e pillole formative multimediali che stimolano il partecipante, preparandolo ad un utilizzo più consapevole della formazione tradizionale.

VIDEO E-LEARNING

PALESTRA ESPERIENZIALE

Visual Thinking Rappresentazione dei concetti usando diagrammi e disegni sulle lavagne a fogli mobili, per comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini.

Action Learning Strategia di apprendimento basata sull’esperienza di progetti reali, attraverso la quale i partecipanti imparano da e insieme agli altri; l’aula diviene più simile ad un laboratorio, il coaching un supporto alla performance del singolo e del team.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

I fondi interprofessionali Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa per cui le aziende aderenti potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

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Innovazione

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DEFINIRE UN PIANO INDUSTRY 4.0

UDRIVE® 4.0 Self-Assessment delle capacità manageriali per “diventare” il cambiamento Docenti

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo.

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, assessment delle competenze manageriali e coaching individuale; è ACC – Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation). Durata 2 giornate in aula e 2 ore di colloquio individuale Date Bologna 16, 17 aprile 2018 09.00 - 17.00 8, 9 ottobre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 1.800,00 + iva

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I manager e i professional sono i potenziali protagonisti di Industry 4.0, e sono chiamati a mettere in gioco nuove capacità: saper fornire una visione strategica ma anche saper prendere decisioni agili in un quadro di incertezza, mostrare doti di intraprendenza e orientamento al rischio ma anche competenze di coaching e facilitazione del dialogo all’interno dei proprio gruppi di lavoro. Alcune caratteristiche di verticalità tipiche dei modelli di leadership tradizionali lasceranno spazio ad una orizzontalità complessa da gestire. Si tratta indubbiamente di una sfida avvincente e FAV, da anni all’avanguardia negli strumenti di Assessment delle competenze e delle potenzialità professionali, ha elaborato un nuovo modello di diagnosi e valutazione specifico per i protagonisti di Industry 4.0. TAKE AWAY PER IL PARTECIPANTE

Report individuale contenente la visualizzazione grafica del risultato della rilevazione confrontata con l’autovalutazione del partecipante. Il profilo di dettaglio sulle competenze oggetto d’indagine: Intrapreneurship Capacità di generare autonomamente idee e progettualità mettendo al centro il cliente e le sue richieste. Agility Capacità di operare in un’ampia gamma di situazioni, di adattare il modello decisionale ai cambiamenti di contesto e di priorità, con un approccio versatile e flessibile, promuovendo e sostenendo il cambiamento. Strategic Thinking Capacità di cogliere gli elementi fondamentali che influenzano il contesto oggi e in futuro, di leggere i trend che avranno un impatto determinante sui mercati, e di pianificare azioni in una prospettiva oggettiva e realistica. Commitment Capacità di sollecitare e sostenere interazione e responsabilizzazione, e facilitare il dialogo fra le persone secondo visioni, valori e obiettivi di business definiti.

Industry 4.0 esprime una visione del futuro che porterà le imprese industriali e manifatturiere ad aumentare la loro competitività sui mercati grazie alle tecnologie digitali e ad adeguate skills. L’attività formativa strategica-progettuale affronterà in modo approfondito le tecnologie ed architetture fornendo le competenze necessarie per affrontare le diverse fasi operative e decisionali coinvolte in progetti di digitalizzazione di Industry 4.0. Focus non solo sulle nuove tecnologie dell’Internet of Things e Industry 4.0 ma sui processi e sulle strategie per iniziare la transizione aziendale verso la quarta rivoluzione industriale. CONTENUTI Introduzione IoT e Industry 4.0 Analisi dello scenario tecnologico, Il modello tecnologico: architettura RAMI 4.0 Analisi della catena tecnologica coinvolta I Cyberg Physical System. Gateway IoT. Sistemi di comunicazione a corto e medio/lungo raggio. Il ruolo delle piattaforme IoT. Big data, analytics, piattaforme di analisi dati. Tecnologie Il processo di standardizzazione nei protocolli. MQTT, AMQP, REST API, CoAP, LoRa, sigfox, OPC UA/DA, etc… Database NOSQL e gestione di grandi mole di informazioni. Fasi decisionali e management dei progetti di Industry 4.0 Analisi dei requisiti, progettazione, Definizione del piano, processi operativi, esecuzione e gestione del progetto. Analisi di use case, benefici e problematiche dell’implementazione di progetti IoT. Esercitazioni

Docente Aldo Campi Docente di corsi sulle tecnologie dell’informazione e fondatore di una start-up tecnologica che opera nel campo dell’Industry 4.0 e IoT. Ha partecipato a numerosi progetti di Industry 4.0. e IoT per aziende sia nazionali che internazionali, dopo aver lavorato come ricercatore industriale per una decina di anni. Durata 16 ore Date Bologna 15, 22 marzo 2018 09.00 - 18.00 19, 26 settembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

Le indicazioni di percorso per lo sviluppo delle competenze associate al ruolo e alle performance attese. STRUTTURA DELL’ATTIVITÀ

2 giornate di attività in aula, ricche di esercizi, simulazioni, interviste, questionari, attività in gruppo e individuali 2 ore di colloquio individuale di restituzione dei risultati.

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BUSINESS STRATEGY

Docente Andrea Zattoni CEO di Antifragility s.a.s., consulente di direzione e organizzazione aziendale, ha ricoperto per anni il ruolo di dirigente d’azienda e Professore a Contratto presso l’Università di Bologna. Relatore in conferenze su tematiche innovative di management e docente in corsi sull’applicazione della Theory of Constraints, ha conseguito il Certificate of Achievement da parte dell’organismo internazionale di certificazione delle competenze sulla Theory of Constraints (TOCICO) e il “TOC Certification in Operations Management” da parte delle Goldratt Schools. Durata 24 ore

GESTIRE L’INTEGRAZIONE DIGITALE

L’Impresa Antifragile

Un playground per sperimentare l’interazione fra software e dispositivi

Le imprese investono molto sul loro futuro. Tuttavia, è sufficiente una crisi economica, un crollo del mercato di riferimento o un’innovazione in grado di stravolgere le regole del gioco, perché la sopravvivenza di imprese apparentemente solide sia messa in grave pericolo. Partendo dall’identificazione delle condizioni necessarie e sufficienti per il successo di un piano strategico, verrà illustrato il percorso di progressiva trasformazione di un’organizzazione dallo stato fragile a uno stato di crescente “antifragilità”, fornendo gli strumenti per supportare tale trasformazione in contesti complessi e incerti con un processo decisionale innovativo, pratico e rigoroso.

Il paradigma Industria 4.0 rappresenta una grande opportunità per le aziende, cha va colta su due piani: formativo e applicativo. Le tecnologie oggi disponibili consentono di realizzare applicazioni estremamente interessanti ma è necessario conoscerle, sapere cosa si può fare con esse e come si possono integrare nelle procedure aziendali e con quanto già esiste a livello ICT, con l’obiettivo di migliorare il funzionamento e le performance dei processi. È importante anche sapere scegliere le tecnologie più adeguate, fra quelle che il mercato propone, in un’ottica non solo di puro risultato ma anche di sostenibilità, in termini di costo per l’acquisizione ma anche di futuro mantenimento ed evoluzione. Il corso fornisce conoscenze ed esempi utili a costruire applicazioni che consentano di far dialogare software e dispositivi, con l’obiettivo di incrementare le opportunità di acquisizione di informazioni dal campo anche in contesti dove non sia richiesta (o sostenibile) l’implementazione di progetti complessi e costosi. Verranno mostrati esempi di applicazione, sia dal lato hardware che da quello software, utilizzando una piattaforma applicativa in tecnologia web e programmabile con il diffusissimo linguaggio Visual Basic. Gli esempi che verranno mostrati saranno riutilizzabili anche con altre piattaforme e linguaggi.

CONTENUTI

L’infrastruttura metodologica della Theory of Constraints. Il concetto di Viable Vision. Costruire, capitalizzare e sostenere un Vantaggio Competitivo Decisivo (Decisive Competitive Edge, DCE). “L’Offerta non Rifiutabile” (UnRefusable Offer, URO). Come si costruisce un piano strategico: dall’obiettivo finale al piano esecutivo. Impostazione metodologica del processo decisionale. Approccio “Optimizer” e approccio “Satisficer”. L’impatto delle distorsioni psicologico-cognitive sul processo decisionale. Come condurre il processo decisionale in condizioni caratterizzate da complessità e incertezza. L’acquisizione del consenso: i livelli di resistenza e il loro superamento. La classificazione dei sistemi in base all’impatto dei fattori di stress: fragile, robusto (o resiliente), antifragile. I cinque principi dell’antifragilità. Dalla fragilità all’antifragilità: il processo di trasformazione. La formalizzazione del piano strategico e della sua logica: l’Albero di Strategia e Tattica (Strategy and Tactic Tree, S&T Tree). La comunicazione del piano e la sincronizzazione delle iniziative. Il controllo in esecuzione: auditing e aggiornamento del piano. Antifragilità ed Ever-Flourishing Company.

Date Bologna 12, 17, 19 aprile 2018 09.00 - 18.00

CONTENUTI Il paradigma Industria 4.0 in breve: le tecnologie abilitanti. Le reti di comunicazione: LAN, VPN e internet. Piattaforme ICT: client/server, web, mobile, cloud. Integrazione fra sistemi per la centralizzazione del dato. Informazioni strutturate e non strutturate. L’interpretazione dei dati: Business Intelligence, Machine Learning, KPI. Dispositivi hardware connessi in rete (IoT). Cenni sui protocolli di comunicazione Modbus e RESTFul API. Introduzione alla piattaforma di sviluppo e dell’hardware utilizzato per le esercitazioni. Cenni sul linguaggio Visual Basic.NET per lo scripting. Cenni sul linguaggio SQL e sui database relazionali. Esercitazione: collegamento e interfacciamento di dispositivi IoT, scrittura del software per acquisire e inviare dati utilizzando il linguaggio VB.NET e i protocolli Modbus e RESTFul API.

Docente Pier Alberto Guidotti Imprenditore, attualmente ricopre il ruolo di CEO e CTO di Analysis s.r.l.. opera da oltre 25 anni nell’ambito dell’informatizzazione dei processi aziendali, con particolare riferimento a quelli della Qualità, e dell’integrazione dei sistemi. Ha ideato e sviluppato oltre l’applicativo QualiWare, per la gestione di Qualità, Sicurezza, Ambiente e Documentale che ha all’attivo oltre 550 installazioni, la piattaforma QWay, orientata allo sviluppo di applicazioni business in tecnologia web e mobile. Durata 16 ore Date Bologna 13, 20 febbraio 2018 09.00 - 18.00 16, 23 ottobre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

Quota di iscrizione € 800,00 + iva

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Docente Francesco Bergamaschi Senior Data Scientist, Training & Program Manager. Professore alla Scuola di Economia, Management e Statistica dell’Università di Bologna, consulente e formatore. Si occupa di negoziazioni, business intelligence e automazione della gestione dei dati aziendali. Durata 16 ore Date Bologna 31 maggio 2018 e 7 giugno 2018 09.00 - 18.00 18, 25 ottobre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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BIG DATA, BUSINESS INTELLIGENCE E KPI MANAGEMENT

GESTIONE INTEGRATA PER LA SICUREZZA DI DATI E INFORMAZIONI

Volume, velocità e varietà. Parliamo di Big Data. Ogni azienda dispone di terabyte di dati. La vera sfida sta nel filtrarne la parte significativa e informativa, riconoscerne le tipologie più adatte ai propri obiettivi e sintetizzarli in un numero limitato di indicatori. Un infinito potenziale tutto da decifrare e semplificare. Proponiamo un modello di sviluppo di un’intelligenza avanzata riguardo all’uso, all’aggregazione e alla disaggregazione dei numeri aziendali per trovare la loro sintesi al livello richiesto dalle diverse funzioni. Strumenti e modalità operative per creare un monitoraggio manageriale della performance, anche attraverso l’automazione di grafici e sistemi di reporting semplificati per migliorare la comunicazione ed eliminare costose e approssimative valutazioni manuali. Un cruscotto completo di gestione dati e KPI per toccare con mano il risultato dell’applicazione professionale e permettere di analizzare i dati per prendere decisioni giuste.

La crescente rilevanza strategica dell’informazione pone in primo piano per ogni azienda il tema della sicurezza delle informazioni: la distruzione e o la divulgazione illegittima di un’informazione di business, infatti, produce sempre danni all’azienda. L’acquisizione delle conoscenze per la realizzazione di un approccio unitario alla sicurezza delle informazioni, contribuirà ad affrontare i cambiamenti connessi alla trasformazione digitale e coglierne le opportunità di sviluppo, prevenendo i rischi che interessano - e sempre più interesseranno - la gestione delle informazioni in ogni impresa.In questo contesto si inserisce un quadro normativo che, oltre a quanto disposto dal D.Lgs. 231/01, con la piena applicabilità dal 25 maggio 2018 del GDPR (General Data Protection Regulation - Regolamento UE 2016/679) rafforza il ruolo dell’analisi e della gestione dei rischi, determinando una necessaria riflessione da parte di tutte le aziende in merito all’inclusione della gestione dei rischi in tema di trattamento dei dati e di sicurezza delle informazioni nell’ambito di un unico Sistema di controllo interno.

CONTENUTI Il Big Data Management Esempi di tabelle estratte da ERP e loro uso per l’integrazione delle informazioni. Operazioni di cercavert e creazione di chiavi primarie per l’incrocio con dati da altre tabelle. Concetti di AND e OR per creare chiavi primarie ad hoc, pivoting avanzato con campi calcolati, grafici su pivot, primi KPI, pivot di pivot. Business Intelligence e KPI avanzati Definizione di business intelligence. Creazione di tabelle proprie (anche a partire da estrazioni ERP) e loro integrazione con i report. Power Pivot e Power BI: le nuove tecnologie per KPI avanzati. Excel e Access: loro uso integrato. Breve analisi di un monitor completo in Access.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI Modulo 1 – Gestione dell’informazione per lo sviluppo dell’azienda Dato, informazione e sistema informativo. Sistema informatico e Sistema informativo. Percorsi informativi per la semplificazione dell’organizzazione, l’efficacia dei controlli interni e il raggiungimento degli obiettivi. Gestione della riservatezza delle conoscenze tecniche. Centralità della gestione delle informazioni in Industria 4.0. Trattamento dei dati, gestione delle informazioni e compliance (GDPR – Regolamento Europeo Privacy, D.Lgs. 231/01). Rischi reputazionali connessi alla gestione delle informazioni. Modulo 2 - Sicurezza delle informazioni La sicurezza delle informazioni ad oggi – Tutela del patrimonio aziendale e sicurezza delle informazioni – Il valore dell’informazione – Principi della sicurezza delle informazioni – Misure per la sicurezza delle informazioni – Metodologie e Sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni – Norma ISO 27001 – Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni – Sicurezza delle informazioni e Identity & Access Governance. Modulo 3 – Approccio unitario per l’analisi dei rischi e la gestione della sicurezza delle informazioni. Rilevanza dell’analisi dei rischi per la sicurezza delle informazioni e per il trattamento dei dati – Modello per la gestione unitaria dei rischi conforme ai diversi requisiti inerenti le informazioni (ISO 27001, GDPR, D.Lgs. 231/01) e funzionale alle esigenze aziendali – Processo di risk management – Piano di miglioramento per la sicurezza delle informazioni – Case Study di approccio unitario all’analisi dei rischi e alla gestione della sicurezza delle informazioni.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docenti Francesco Bassi Consulente direzionale in ambito governance, risk management, compliance, etica d’impresa, 231. Membro di Comitati Etici e di Organismi di Vigilanza. Esperto UMIQ. Andrea Foschi Consulente direzionale in ambito program & project management, ICT governance, sicurezza delle informazioni, sistemi di gestione ISO 27001, compliance privacy e 231 in ambito prevenzione reati informatici. Durata Workshop di tre giornate, 21 ore complessive Date Bologna 14 marzo 2018 09.00 - 17.00 28 marzo 2018 09.00 - 17.00 11 aprile 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 750,00 + iva Un singolo modulo: € 280,00 + iva

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Progettazione sviluppo prodotto

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Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

RESPONSABILE TECNICO SVILUPPO PRODOTTO

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Modelli di sviluppo prodotto Design for… Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost Problem Solving in progettazione R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa Sviluppo prodotto: l’innovazione che genera profitto Progettazione e gestione ATEX Prototipazione virtuale Materiali compositi per il settore industriale Additive Manufacturing Realtà aumentata per le applicazioni industriali Industrial Controlling Machine Learning (lo trovi in LABTech) Robotica collaborativa (lo trovi in LABTech) Tecniche di creatività (lo trovi in Industrial Lounge)

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Il coraggio di decidere Delega ed Empowerment Gestire i collaboratori Thinking Processes Time e Meeting Management Project Management Basic Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge)

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Bilancio per “non”specialisti Marketing per “non” Marketing Manager

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Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

PROGETTISTA MACCHINE E SISTEMI DI AUTOMAZIONE

SOFT SKILLS

CROSS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Modelli di sviluppo prodotto Design for… Manufacturing, Assembly, Maintainability, Cost Problem Solving in progettazione R&D: sviluppo prodotti e valore per l’impresa Prototipazione virtuale Materiali compositi per il settore industriale Additive Manufacturing Progettazione e programmazione di architetture PLC e di sistemi Motion Control Touch Panel TP1200 CONFORT Siemens – HMI Direttiva macchine Machine Vision Realtà aumentata per le applicazioni industriali Industrial Controlling Machine Learning (lo trovi in LABTech) Robotica collaborativa (lo trovi in LABTech) Tecniche di creatività (lo trovi in Industrial Lounge)

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Il coraggio di decidere Delega ed Empowerment Gestire i collaboratori Thinking Processes Time e Meeting Management Project Management Basic Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge)

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Bilancio per “non”specialisti Marketing per “non” Marketing Manager

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MODELLI DI SVILUPPO PRODOTTO Docente Massimiliano De Agostinis Dottore di Ricerca in Progetto e Sviluppo di Prodotti e Processi Industriali. Ricercatore di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine presso l’Università di Bologna. Durata 14 ore Date Bologna 10, 12 aprile 2018 09.00 - 17.00 9, 11 ottobre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. Comprendere e incrementare la collaborazione e le interdipendenze tra le diverse aree aziendali e le diverse fasi del processo per sviluppare le migliori caratteristiche di un nuovo prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di progettazione, realizzazione e gestione. CONTENUTI

Il progetto concettuale: dalla chiarificazione del compito alla stesura della specifica tecnica La progettazione simultanea: tempi, costi, qualità della progettazione e dei prodotti. L’analisi dei requisiti, delle specifiche e degli obiettivi del progetto. QFD (Quality Function Deployment): documentare l’ambiente e sintetizzare le esigenze (diagrammi di affinità), valutare l’importanza relativa dei requisiti (matrici di interrelazione), dare una risposta tecnica alle esigenze (matrice di relazione), valutare l’importanza tecnica ed il posizionamento rispetto alla concorrenza (casa della qualità). La stesura della specifica tecnica. Esempi applicativi. Il progetto esecutivo Regole base del progetto esecutivo. I principi del progetto esecutivo: trasmissione delle forze, suddivisione dei compiti, self-help, stabilità e bistabilità. Assenza di difetti. Linee guida per il progetto esecutivo in area meccanica: costo, sicurezza, ergonomia, estetica, facilità di produzione e di assemblaggio. Design to Standards. Esempi applicativi. Progettare per la Qualità FMEA di progetto e di processo. Root Cause Analysis, matrici causa-effetto. Diagramma di Ishikawa. Fault Tree Analysis. FMECA e relativi aspetti normativi (MIL-STD1629). Indici di Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto. Indice di priorità di rischio (IPR). Un parallelo con la Direttiva Macchine 2006/42 CE. Esempi applicativi. Validazione del progetto Progettazione ed analisi degli esperimenti: introduzione e concetti statistici di base. Esperimenti con singolo fattore e più livelli. Esperimenti a due fattori e due livelli con prove ripetute. Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. L’analisi della varianza per la determinazione dei fattori significativi: ANOVA, il test di Fischer. Effetti principali ed effetti di interazione dei fattori. Metodo delle superfici di risposta. Il metodo di Taguchi: funzione di perdita, rapporto segnale-rumore. Esempi applicativi.

PERCORSI FORMATIVI 2018

DESIGN FOR… MANUFACTURING, ASSEMBLY, MAINTAINABILITY, COST Strumenti e metodologie per identificare, sin dalle prime fasi di progettazione del prodotto, soluzioni volte alla riduzione del costo totale, dei costi di lavorazione e della complessità delle attrezzature, dei costi produttivi e dei costi di assemblaggio. CONTENUTI Sviluppo e pianificazione di nuovi prodotti, utilizzando il “Design for” come strumento di supporto alla progettazione. Life Cycle Design del prodotto. Soluzioni volte alla riduzione del costo totale, a parità di prestazioni del prodotto. Principi e tecniche operative del Design to Cost. Riduzione del numero di componenti e riduzione delle varianti. Progettazione dei componenti in funzione dei processi di lavorazione. Riduzione dei costi di lavorazione (numero delle operazioni, tempo di ciclo) e della complessità delle attrezzature. Valutazione dei costi di produzione attraverso accorgimenti sul processo produttivo. Definizione delle tolleranze. Progettazione di componenti e sistemi volti alla semplificazione e/o ottimizzazione dei processi di assemblaggio. Valutazione di costi e tempi di assemblaggio. Metodi strutturati (Hitachi, Lucas, Boothroyd, Dewhurst) Misura della manutenibilità e analisi della funzionalità di prodotto. Analisi di Weibull. Cenni al Design to Standard.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Silvia Funaioli Consulente specializzata in ambito sviluppo prodotto; professore a contratto di “Tecnologie dei Materiali” presso l’Università di Bologna. Durata 7 ore Date Bologna 15 marzo 2018 09.00 – 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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Docente Giuseppe Gherardi Manager e consulente, si occupa di consulenza e temporary management per diverse aziende manifatturiere italiane ed estere. Ha una ventennale esperienza aziendale in area operations, R&D e direzionale. Ha avviato e gestito progetti industriali in Cina, USA, Sud America ed Est EU. È professore a contratto presso l’Università di Bologna. Durata 16 ore Date Bologna 10, 17 maggio 2018 09.00 - 18.00 18, 25 ottobre 2018 09.00 - 18.00

PROBLEM SOLVING IN PROGETTAZIONE

R&D: SVILUPPO PRODOTTI E VALORE PER L’IMPRESA

Come migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi operativi? Si deve partire dalla funzione di progettazione, così spesso coinvolta anche in fase di manutenzione o di service post vendita. Sempre più spesso i processi operativi aziendali sono caratterizzati da complessità crescente, tempi operativi compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie di prodotto. In ambito prodotto/processo, la capacità di identificare tempestivamente ed efficacemente i problemi consente di elaborare le migliori risposte le quali, quando sono preventive, generano rilevanti cost-saving aziendali.

Oggi chi cura attività di Ricerca e Sviluppo si trova a dover selezionare in maniera rigorosa quali progetti meritano di avere priorità. Occorrono strumenti e metodologie per formarsi una visione d’insieme sintetica a cui fare riferimento. Fattori essenziali sono la capacità di tradurre il progetto in numeri e misure economico-finanziarie, la corretta valutazione del loro impatto sulla generazione di valore per i clienti e per l’impresa, il sapiente collegamento fra le esigenze del mercato e la tecnologia disponibile.

CONTENUTI

Atteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi. Strategie di reazione ai problemi. Individuazione e sperimentazione dei problemi. Tecniche di problem finding e problem setting. I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioni. Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche di Processo). Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto, 5-Why Analysis, FMEA). Casi concreti di problem solving di prodotto. Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving. Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nell’applicazione delle tecniche apprese.

CONTENUTI I fattori di base di progetti R&D e Sviluppo Prodotto. Evoluzione delle tecnologie e stimoli all’innovazione. Modelli e architetture di sviluppo di nuovi prodotti. Definire la mappa dei bisogni del cliente/mercato. Tecniche QFD per coordinare requisiti prestazionali e specifiche tecniche. Obiettivi strategici ed ecofin dell’azienda per i processi R&D e Sviluppo Prodotto. Il Performance Measurement System per misurare gli obiettivi di progetto R&D. Strumenti di Value Engineering e Cost Sensitivity Analysis. R&D e Sviluppo Prodotto: costo o investimento? Il Target Costing. Il trade off tra costi e tempi di progetto R&D. Il Life Cycle Costing. Il Total Cost of Ownership. La valutazione finanziaria dei progetti R&D e Sviluppo Prodotto. La valutazione del portafoglio dei progetti R&D.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Durata 14 ore Date Bologna 28 giugno, 5 luglio 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 580,00 + iva

Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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Docente Giuseppe Gherardi Manager e consulente, si occupa di consulenza e temporary management per diverse aziende manifatturiere italiane ed estere. Ha una ventennale esperienza aziendale in area operations, R&D e direzionale. Ha avviato e gestito progetti industriali in Cina, USA, Sud America ed Est EU. È professore a contratto presso l’Università di Bologna.

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SVILUPPO PRODOTTO: L’INNOVAZIONE CHE GENERA PROFITTO

PROGETTAZIONE E GESTIONE ATEX Leggi, norme, applicazioni

Docente Mauro Marini Partner Opta, svolge attività di consulenza in aziende manifatturiere e di servizi sui temi dell’organizzazione della supply chain, del company turnaround e del project management, integrando diversi approcci (Lean Manufacturing, TOC). Docente di Supply Chain Management presso l’Università di Bologna Durata 12 ore Date Bologna 19 giugno 2018, 09.00 - 18.00 e 26 giugno 2018 09.00 - 13.00

Le trasformazioni che il mondo industriale sta affrontando pongono in primo piano il tema dell’innovazione come elemento chiave per distinguersi dalla concorrenza e costruire vantaggio competitivo. Affinchè le innovazioni tecnologiche sviluppate dalle imprese possano tradursi in quote di mercato e redditività occorre però che il processo di generazione dell’innovazione sia solidamente fondato su: una chiara strategia di mercato, processi operativi “robusti” che consentano di tradurre rapidamente l’innovazione in prodotti performanti, una pianificazione efficace a livello single project e multiproject, un rigoroso sistema di controllo dell’investimento in sviluppo. Il corso, strutturato con un format agile e interattivo, definisce in termini pratici un rigoroso modello di sviluppo prodotto per le PMI e presenta i principali strumenti e metodologie a supporto dei temi trattati. CONTENUTI

Struttura del processo di sviluppo prodotto. Il nuovo prodotto come investimento: strumenti economici e finanziari per le decisioni di sviluppo (valutazione investimenti, make or buy, delocalizzazioni). Tradurre le aspettative del cliente in specifiche tecniche. Il costo come specifica: Target Costing. Integrare lo sviluppo prodotto, la funzione commerciale e la produzione: Concurrent Engineering. Eliminare gli sprechi e ridurre i tempi dello sviluppo prodotto. Pianificazione e controllo del portafoglio commesse e della singola commessa. Come costruire un cruscotto di indicatori semplice e focalizzato.

Il corso fornisce gli strumenti per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati ad operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (Gruppo II). CONTENUTI La legislazione sociale e di prodotto. Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE. Quadro normativo - le norme En60079. Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione. La valutazione dei rischi nella progettazione di macchine destinate ad operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione. Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione. I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex. Le procedure di classificazione delle zone Atex. Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali. Applicazioni delle direttive Atex.

Docente Luigi Franzoni Dipendente presso Cefla sc - Finishing Division, dove ha operato sia come responsabile assicurazione qualità che, in seguito, come responsabile tecnico presso lo stabilimento di Imola. Ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione connessi a macchine e impianti di verniciatura. Attualmente è Sales Engineering Manager della Business Unit Finishing. Durata 7 ore Date Bologna 25 gennaio 2018 09.00 - 17.00

Quota di iscrizione € 500,00 + iva

26 luglio 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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PROTOTIPAZIONE VIRTUALE

MATERIALI COMPOSITI PER IL SETTORE INDUSTRIALE

Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Liam Lab

Nel campo delle macchine automatiche il prototipo virtuale è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico. Nel corso verranno analizzati i diversi strumenti commerciali utilizzabili per la definizione di un prototipo virtuale. Saranno presentati due diversi approcci alla simulazione: uno relativo alla modellazione di intere macchine automatiche ed uno caratterizzato da un livello di dettaglio maggiore, relativo a singoli gruppi macchina. Verranno sviluppati casi applicativi ed è richiesta la conoscenza di software CAD meccanici come Pro-E e SolidWorks.

Durata 14 ore

CONTENUTI

L’utilizzo dei materiali compositi è storicamente appartenuto al settore automotive ed aerospaziale ma ultimamente sta crescendo anche in altri settori industriali. Un utilizzo razionale di questi nuovi materiali, ad oggi accessibili a livello industriale, porta spesso ad un sensibile incremento delle prestazioni complessive del prodotto finale con prestazioni innovative, beneficiandone così in termini di competitività nel mercato globale. Nello specifico, i motivi di tale sviluppo sono da attribuire alle eccellenti proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche dei materiali rapportate al peso specifico e alla loro elasticità e versatilità. Il percorso cura l’analisi delle proprietà fisiche e delle caratteristiche dei materiali, compositi dedicando spazio anche alla conoscenza di strumenti innovativi per una corretta progettazione di componenti meccanici (HyperMesh, OptiStruct) utilizzando tali materiali, per poi concludere con la parte relativa alla fase finale di produzione di tutti i documenti fondamentali alla realizzazione dei particolari progettati.

Date Bologna 13, 20 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

Prototipazione virtuale. Analisi degli obiettivi. Prototipo reale e virtuale a confronto. Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemi. Simulazioni Hardware In the Loop e Software In the Loop. Modelli Real Time o Virtual Time. Strumenti per la prototipazione virtuale. Interfaccia con i processi aziendali – Machine level. Rappresentazione CAD 3D realistica. Modellazione dei comportamenti. Simulazione di prodotto e processo. Comportamenti integrati con logiche di controllo. Comunicazione Hardware in the loop. Interattività con il modello. Caso applicativo - Machine level. Presentazione dell’ambiente software. Case study, set up di un prototipo virtuale. Discussione risultati del case study. Interfaccia con i processi aziendali – Device level.

CONTENUTI Materiali compositi Introduzione ai materiali compositi: elementi costituivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche. Tipologie di fibre: di vetro, di carbonio, aramidiche (Kevlar), di basalto e di polietilene. Tipologie di matrici: termoplastiche e termoindurenti. Tecnologia di fabbricazione dei compositi industriali. Progettazione Teoria Classica dei laminati. Design Analysis. Setup dei composite utilizzando HyperMesh. Le tecniche di ottimizzazione. L’ottimizzazione Topologica. L’ottimizzazione di tipo Free-Size. Concept Design. L’ottimizzazione di tipo Size applicata ai materiali compositi. L’ottimizzazione della sequenza delle lamine. Documenti di produzione Rappresentazione di particolari meccanici in materiale composito. Disegni di laminazione (plybook).

Docenti Vincenzo Sartori Ingegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e dei materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e di tecnologie avanzate di produzione. Massimiliano De Agostinis Dottore di Ricerca in Progetto e Sviluppo di Prodotti e Processi Industriali. Ricercatore di Progettazione Meccanica e Costruzione di Macchine presso l’Università di Bologna. Durata 24 ore Date Bologna 16, 23, 30 maggio 2018 09.00 - 18.00 15, 22, 29 novembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 800,00 + iva

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ADDITIVE MANUFACTURING

PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI ARCHITETTURE PLC E SISTEMI DI MOTION CONTROL

Nuovo approccio alla stampa 3D Docente Vincenzo Sartori Ingegnere dei materiali, docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili e dei materiali polimerici. Svolge attività di progettazione meccanica, programmazione di macchine a controllo numerico, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e di tecnologie avanzate di produzione. Durata 14 ore Date Bologna 5, 7 giugno 2018 10.00 - 18.00

Essere in grado di sviluppare prodotti e servizi altamente personalizzabili. È quanto oggi viene richiesto alle aziende per rimanere competitive in un contesto di domanda sempre più volatile e difficile da prevedere. Tra le leve strategiche che meglio rispondono a questa necessità di customizzazione, le tecnologie di manifattura digitale ricoprono un ruolo cruciale nell’abilitare una produzione on demand. L’Additive Manufacturing, non solo sta mettendo in discussione le tecnologie tradizionali, sottrattive e formative, ma anche i modelli di business e il ciclo di vita dei prodotti e le configurazioni di filiera. La tecnologia però non ha ancora raggiunto la maturità e non garantisce la robustezza dei processi di fabbricazione tradizionali, tanto da essere utilizzata quasi esclusivamente per la prototipazione rapida, termine con cui era conosciuta già più di 30 anni fa. CONTENUTI

Introduzione al Rapid Manufacturing (RM). Il passaggio dalla prototipazione alla produzione. Il concetto dello Slicing. Pensare Additive. Combinazione delle lavorazioni per ottimizzare la resa prestazionale ed economica. Materiali per prodotti ottenuti mediante Rapid Manufacturing. Tecniche e tecnologie di Rapid Manufacturing. Vantaggi e svantaggi a confronto tra le varie tecniche. Esempi di prodotti. Considerazioni per progettare il miglior prodotto al minor costo. Fasi per la messa in produzione di prodotti ottenuti con tecniche Rapid Manufacturing.

Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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Il sistema di controllo nelle moderne macchine automatiche svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate, l’alto numero di piattaforme di controllo rende sempre difficile la scelta finale. Il corso vuole analizzare le moderne architetture di controllo PLC e PC-Based, sia dal punto di vista dell’hardware che della programmazione. Nella prima parte del corso verranno mostrate le moderne architetture di controllo commerciali, i principali bus di campo utilizzati ed i sistemi di motion control. Nell’ultima parte del corso, dopo aver presentato i linguaggi di programmazione per i sistemi di Motion Control, verrà affrontato il problema della progettazione della logica di controllo per le macchine automatiche, fornendo i concetti per una programmazione modulare basata su componenti di libreria software riutilizzabili. All’interno del corso verranno sviluppati esempi su piattaforma Codesys.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI Sistemi di controllo PLC e PC-Based Sistemi di controllo per l’automazione industriale. Architettura di controllo basata su PLC. Gestione task ed I/O distribuiti. Caratteristiche dei principali bus di campo. Principali differenze tra le diverse architetture di controllo commerciali. Architetture di Motion Control Architetture di Motion Control centralizzate e decentralizzate. Interazione tra PLC e sistema di Motion Control. Il concetto di asse nella programmazione dei sistemi di Motion Control. Programmazione dei sistemi di Motion Control mediante PLCopen. La gestione delle camme elettroniche. Programmazione in ambiente PLC Linguaggi di programmazione della normativa IEC 61131-3. Progettazione della logica di controllo per una macchina automatica. Un approccio alla programmazione modulare per il mondo macchine automatiche. Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Matteo Sartini Ha conseguito laurea e dottorato di ricerca in automazione, presso l’Università di Bologna. Attualmente è direttore tecnico del laboratorio LIAM, si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Ha svolto attività di docenza su tematiche riguardanti architetture di controllo, attualmente è professore a contratto presso l’Università di Bologna per il corso di tecnologie e sistemi di controllo. Durata 25 ore Date Bologna 12, 14, 19 settembre 2018 09.00 – 17.00 21 settembre 2018 09.00 - 13.00 Quota di iscrizione € 1.100,00 + iva

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TOUCH PANEL TP1200 CONFORT SIEMENS – HMI

Docente Matteo Sartini Ha conseguito laurea e dottorato di ricerca in automazione, presso l’Università di Bologna. Attualmente è direttore tecnico del laboratorio LIAM, si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Ha svolto attività di docenza su tematiche riguardanti architetture di controllo, attualmente è professore a contratto presso l’Università di Bologna per il corso di tecnologie e sistemi di controllo.

Utilizzando il software TIA Portal di Siemens, nel corso si apprende come impostare un progetto per la gestione completa dell’interfaccia operatore con i Pannelli Siemens. Oltre all’impostazione dell’interfaccia verrà visto e provato, mediante esercitazioni, l’integrazione con i PLC Siemens SIMOTION-D. Tutto questo al fine di avere una visione completa dell’utilizzo, della programmazione e dell’integrazione dell’interfaccia operatore con i moderni PLC Siemens. CONTENUTI

Sistemi di automazione industriale. Hardware plc e hmi. Come funziona il PLC. Il software tia portal V13. Istruzioni di programma. Combinazioni logiche dei bit. Contatori, temporizzatori, marker. Programmazione lineare. La stazione di supervisione HMI. Basi per lo sviluppo di un’applicazione. Caratteristiche del pannello HMI- SIEMENS. Tipologie di variabili. Oggetti grafici. Interazione HMI con PLC. Configurazione pagine. Gestione pagine. Creazione modelli. Creazione di applicazioni e simulazione. Gestione dei dati numerici e di testo. Utilizzo degli oggetti disponibili. Gestione della grafica, importazione di immagini. Esempi di applicazione HMI-PLC. Il corso verrà svolto in un laboratorio di ultima generazione.

Durata 16 ore Date Bologna 13, 20 giugno 2018 09.00 – 18.00

DIRETTIVA MACCHINE Il corso permette di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina e fornisce i corretti elementi per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare. Il corso spiegherà come implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza. CONTENUTI Il contesto normativo e la valutazione dei rischi La Direttiva Macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010. Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico. Il manuale di installazione uso e manutenzione. Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario. Vendita e acquisto di macchine usate. Messa a norma di vecchie macchine non marcate CE. Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine. La progettazione integrata della sicurezza Progettazione integrata della sicurezza. Individuazione delle misure di protezione. Studio dell’ergonomia della macchina. Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine. Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN 13849-1 ed EN 13849-2. Validazione del progetto. Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici. Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezza. Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati. L’equipaggiamento elettrico delle macchine Prove di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali. Conformità alla Direttiva Emc e alle Direttive Atex. Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine. Realizzazione e validazione del Manuale di Istruzioni. Applicazioni pratiche Esemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicale. Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti. Case history.

Docente Luca Milani Consulente e formatore esperto di sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private. Durata 16 ore Date Bologna 18, 25 giugno 2018 09.00 - 18.00 26 novembre, 3 dicembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 750,00 + iva

Quota di iscrizione € 620,00 + iva

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MACHINE VISION

Docente Luca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker. Durata 14 ore Date Bologna 16, 19 aprile 2018 09.00 - 17.00 22, 25 ottobre 2018 09.00 - 17.00

Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare, saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV). CONTENUTI Introduzione, definizioni di base inerenti l’elaborazione di immagini. Teoria dei sistemi di visione. Panoramica sui principali scenari applicativi. Formazione ed acquisizione dell’immagine a partire da immagini digitali e librerie di visione commerciali (Halcon) e open (OpenCV) - Modello geometrico della formazione dell’immagine. Calibrazione della telecamera: parametri intrinseci, estrinseci e distorsioni ottiche. Calibrazione mediante target planari e stima dell’omografia (algoritmo di Zhang). Rettificazione e calibrazione stereo. Concetti di base inerenti sensing, campionamento e quantizzazione dell’immagine. Ricostruzione 2D 3D mediante visione. Impiego di lenti. Campo visivo e profondità di campo. Segmentazione dell’Immagine – Binarizzazione mediante soglia globale. Determinazione automatica della soglia. Sogliatura adattativa. Segmentazione basata sul colore. Segmentazione mediante stima del movimento. Differenze fra frames successivi e confronto con il background. Robustezza alle variazioni di illuminazione. Casi di studio e applicazioni in campo industriale. I benefici della tecnologia e nuove tendenze.

Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2018

REALTÀ AUMENTATA PER LE APPLICAZIONI INDUSTRIALI Un nuovo modo di concepire le istruzioni di montaggio per l’operatore. Riconoscimento automatico delle parti e della fase del montaggio, suggerimenti interattivi, animazioni sovrapposte alla realtà, sintesi vocale e riconoscimento, consultazione del manuale in versione digitale, il tutto proiettato sulla realtà. Fondamentale per istruire un nuovo operatore in modo autonomo, indispensabile per l’aggiornamento dell’operatore esperto. Utilizzando tecnologie di visione per il riconoscimento oggetti, sintesi e riconoscimento vocale, interfaccia con CAD e computer graphics per la virtualizzazione di oggetti, l’applicazione permette al responsabile di produzione di creare istruzioni di montaggio e di riparazione in modo pratico e rapido e all’operatore di montaggio di vedere le istruzioni proiettate sulla realtà. Il corso sviluppa le competenze nell’uso delle tecniche e delle tecnologie che consentono di realizzare applicazioni industriali sfruttando le potenzialità offerte dalla realtà aumentata. CONTENUTI La realtà aumentata Mixed reality, localizzazione della realtà: geolocalizzazione vs utilizzo di sistemi di visione (con e senza marker), identificazione della realtà (e.g. QR code) vs calcolo della posa (e.g. marker based), riconoscimento e calcolo della posa per oggetti 3D (non planari) senza marker, presentazione dell’informazione: testo, audio, immagini virtuali, sovrapposizione di immagini virtuali alla scena reale. Visione 3D Riconoscimento, calcolo della posa e tracking. Tecniche di riconoscimento 3D: Shape 3D matching, Surface matching. Localizzazione: inside-out e outside-in, Tracking (basato su localizzazione e posa precedenti), stabilizzazione del calcolo della posa. Visualizzazione Ray tracing, Spatial Data Structures. Blender: primitive di modellazione, texture, animazioni. Formati modelli discreti. Open GL: costruzione della scena, gestione modelli. WebGL. Esempi di interazione con Leap Motion. Grafica computerizzata e CAD Panoramica sulla teoria della grafica 3D e sulle librerie di visualizzazione/manipolazione (Blender), generazione di immagini e animazioni 3D a partire da modelli CAD, sovrapposizione di oggetti e animazioni 3D sulla scena reale, rendering di oggetti e animazioni virtuali (luminosità, ombreggiatura). Interfacce utente Sintesi e analisi audio: strumenti SW e microfoni, esempi di menù virtuali attraverso riconoscimento delle mani, integrazione con la Machine Vision (metrologia, ispezioni di qualità).

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Luca Piccinini Si occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di image vision, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker. Durata 28 ore Date Bologna 9, 16, 23, 29 maggio 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 980,00 + iva

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Commerciale e Marketing


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COMPETENCES

Digital Marketing Transformation E-Commerce Strategy & Management Forecasting Key Account Manager Marketing Intelligence e KPI Nuovi tools per il marketing e la gestione commerciale Il piano commerciale Politiche di pricing SEO&SEM Analytics After Sales Management Customer Experience Bootcamp* Sales Performance* Design thinking* Cross Cultural Management* Content Marketing*

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*(lo trovi in Industrial Lounge)

RESPONSABILE COMMERCIALE MARKETING

SOFT SKILLS

La comunicazione interna fra tradizione e innovazione Il coraggio di decidere Email Writing Gestire team virtuali e multiculturali Presentation Skills Lab Sliding Stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling Thinking Processes Time e Meeting Management Change Agility* Gestire la complessità* Training avanzato di negoziazione* Leadership*

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*(lo trovi in Industrial Lounge)

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Bilancio per “non” specialisti Finanza per “non” Financial Manager

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Docente Thomas Bandini Web Marketer da quasi vent’anni, specializzato in SEO&Web Analysis, consulente per aziende nazionali ed internazionali con particolare riferimento al mondo E-Commerce. Durata 16 ore Date Bologna 12, 13 giugno 2018 09.00 – 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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DIGITAL MARKETING TRANSFORMATION

E-COMMERCE STRATEGY & MANAGEMENT

Cogliere le straordinarie opportunità offerte dalla Digital Transformation in atto per potenziare il proprio brand, acquisire nuovi contatti e fidelizzare i clienti. Come? Proponendo ad ogni segmento del proprio target contenuti interessanti, nel giusto momento, nel giusto posto, ottimizzando il proprio sito web e governando i profili social nel modo corretto, utilizzando i nuovi concept della lead generation e ragionando sui feedback per creare un modello in continuo miglioramento, che si integri armoniosamente con le attività di marketing off line.

L’E-Commerce, il più grande mercato al mondo. Per avere successo non basta una buona piattaforma tecnica: il vero differenziale sta nel saper progettare un’efficace User Experience e trasformare i Like e i Follower in vendite, ottimizzando quindi il tasso di conversione. Credibilità nella proposta, semplicità nell’organizzazione dei contenuti e trasparenza nei sistemi di pagamento sono i driver per attrarre i nostri clienti, reali o potenziali, e incrementare il nostro ROI.

CONTENUTI Lo scenario del mondo digital. La strategia Il funnel. Tools di analisi dei competitor. Motori di ricerca Fattori di posizionamento e scelta delle parole chiave. Conoscere le logiche alla base delle attività di SEO. I tools più utili. Esercitazione. Content Marketing Blogging: creare contenuti di qualità. Strutturare un piano editoriale. Social Network Lo scenario oggi. Facebook: come sfruttare al meglio una piattaforma in continua evoluzione. Twitter: suggerimeti per un utilizzo aziendale. Linkedin: come è evoluto nel tempo e come le aziende lo dovrebbero usare. Instagram: il social adatto anche per il mondo B2B. Breve guida agli altri social. Social Customer Care. Case history. I migliori tools per la gestione social automatizzata. Digital Advertising: come e perché fare pubblicità sul web Google ADV: adwords, adsense e remarketing. Social ADV: come scegliere il target, quanto investire, quali canali social scegliere. Esercitazione. Lead Generation Un nuovo concept: l’arte di farsi trovare dai clienti nel posto giusto al momento giusto. La creazione eccellente della landing page. I form: consigli utili. La scelta dei colori è importante. La giusta callto-action. Esempi. I tools. Email Marketing Come creare newsletter e DEM. Il processo di invio. A/B Test: come migliorare costantemente gli invii. Creare un’oggetto performante. Orari e giorni di invio. Profilazione database. Analisi dei dati. Esempi. Esercitazione. I diversi tipi di contenuti digital Webinar. Infografiche. E-book. Video. Analisi dei dati Concetti base per leggere Google Analytics.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI Trend, scenari, opportunità del commercio elettronico B2B e B2C Marketplace, pure player, E-­Retail: scegliere il modello più adatto alla propria impresa. Le piattaforme più adeguate per il proprio E-Commerce. E-Commerce come driver verso acquisti off-line. Acquisti cross-device. E-Commerce e omnicanalità. Modelli emergenti: Social Commerce e Mobile Commerce. Approcciare i canali social in maniera efficace (Facebook, Twitter, Youtube, Linkedin, Google+). Strategy & Execution Definire la strategia: funzionalità del sito, lancio, marketing automation, monitoraggio. Mobile, Social, Real-time, Personalization: 4 sfide da gestire al meglio. Dall’E-Commerce Funnel all’E-Commerce Workflow: mappare e seguire i comportamenti online del cliente. Contenuti personalizzati, email marketing, retargeting: cosa funziona e cosa no. I migliori strumenti di Conversion Rate Optimization. Shoppable content, free shipping, average selling price. E-price: listini, sconti e sistemi di couponing. Analisi del valore cliente: calcolo del carrello medio e dei carrelli abbandonati. SEO: ottenere il massimo rendimento dai motori di ricerca. Google Analytics per l’E-Commerce. Analisi delle conversioni. A/B test. Lead generation: creare valore attraverso l’acquisizione del cliente. Remarketing: costruire una campagna di fidelizzazione. Dall’email marketing al marketing dei contenuti. Dal Social Customer Service alla Customer Experience. Aspetti tecnico-legali e casi di studio Fiducia del consumatore e sistemi di pagamento: carta di credito e Paypal. Novità normative e adempimenti per l’E-Commerce. Privacy e non solo. Casi di successo: B2B, B2C, Retail.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Giulia Ruta Digital innovation strategist, da anni affianca con passione aziende, imprenditori e strutture ad alto potenziale per massimizzarne la crescita attraverso la leva digitale. Consulente e formatrice di marketing strategico e new media, esperta in nuovi modelli di business e innovazione digitale: dal design thinking alla customer experience. Collabora con diversi acceleratori di impresa e centri per l’innovazione. Durata 8 ore Date Bologna 29 giugno 2018 09.00 - 18.00 14 dicembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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FORECASTING

KEY ACCOUNT MANAGER

Prevedere i risultati di mercato Docente Filippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ. Durata 7 ore Date Bologna 11 aprile 2018 09.00 - 17.00 26 settembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

Generare analisi previsionali, ipotizzare scenari futuri e interpretare le performance e le esigenze aziendali sono alcuni degli ingredienti per misurare il vantaggio competitivo. “Se potessimo sapere a priori dove siamo e dove stiamo tendendo, potremmo giudicare meglio cosa fare e come farlo”. Così Abraham Lincoln anticipava il forecasting. Il corso si propone di illustrare i principali concetti di forecasting e fa sperimentare ai partecipanti casi pratici di uso aziendale. CONTENUTI Che cos’è il forecasting Cenni alle principali tecniche di forecasting Metodi qualitativi e metodi quantitativi. Gli strumenti di Excel per le analisi di forecasting. Il forecasting all’interno dell’impresa Terminologie, usi e funzioni aziendali. I dati aziendali, dove e come trovarli: la struttura informativa e informatica dell’impresa. Estrazione e organizzazione dei dati: tecniche di Excel per la gestione dei database. Forecasting and sales Analisi delle vendite: struttura, aggregazioni e metriche. Forecasting e dimensionamento del mercato nel settore B2B: l’utilizzo delle banche dati per analizzare il mercato. Casi pratici: banche dati Forecasting e CRM: casi pratici con Sap Business One. Customer lifetime cycle. Customer lifetime value. Analisi e previsione delle opportunità commerciali. Struttura di un piano commerciale in Sap Business One. Forecasting e analisi dei competitor.

I clienti sono tutti diversi. E tutti richiedono di essere unici. Massimizzare il rapporto tra tempo a disposizione ed efficacia commerciale diventa obiettivo cardine del corso. Proponiamo un modello di accounting focalizzato a mantenere relazioni di business continuative e durature con i clienti in portafoglio. Definiamo nuove rotte commerciali e nuovi clienti da raggiungere. Segmentare e personalizzare sempre di più l’offerta, e riuscire a diventare partner del proprio interlocutore, rappresentano le chiavi per una nuova dimensione manageriale e un nuovo ruolo commerciale. CONTENUTI Come è cambiato il ruolo commerciale. L’analisi dei propri clienti: la segmentazione ed il rapporto tempo dedicato/risultati conseguiti. Il piano a medio termine: strategie per raggiungere i risultati. La preparazione del cliente, delle visite e la scelta degli interlocutori. L’atteggiamento mentale nel rapporto con il cliente: come essere davvero partners? La relazione con il cliente. La raccolta delle informazioni. La proposta: come personalizzarla e renderla accattivante. Il feedback, le obiezioni, il reclamo. Il post visita: essere professionisti e uomini d’azienda.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Durata 21 ore Date Bologna 9, 18 maggio e 8 giugno 2018 09.00 - 17.00 Follow up 26 ottobre 2018 09.00 - 17.00 9, 21, 30 novembre 2018 09.00 - 17.00 Follow up 29 marzo 2019 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 800,00 + iva Follow Up opzionale € 270,00 + iva

Foto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com.

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Docente Paolo Ferioli Trainer Kaeser e Master Advanced in Programmazione Neurolinguistica. Ha maturato esperienze in aziende nazionali e multinazionali in diversi ruoli commerciali.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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MARKETING INTELLIGENCE E KPI

Docente Silvio Marzo Formatore e consulente con esperienza ventennale, opera in affiancamento a grandi aziende e PMI in progetti di lean organization, creazione della rete vendita e di distribuzione, applicazione della Value Innovation attraverso la Strategia Oceano Blu per lo sviluppo commerciale e il Business Model Canvas per la creazione di nuovi modelli di business. Ha avuto incarichi come Dirigente, Amministratore Delegato ed Imprenditore. Durata 14 ore

Come acquisire un approccio metodologico ed operativo per rafforzare il processo decisionale legato alla valutazione delle strategie di sviluppo commerciale, attraverso la raccolta e l’analisi di dati che trasportino informazioni utili ed in tempo reale, fornendo poi gli adeguati parametri di monitoraggio e misura delle prestazioni (KPI). CONTENUTI Definire la strategia di marketing attraverso il Business Model Canvas Il Metodo CAPPA. Un’applicazione reale del Business Model Canvas e della Strategia Oceano Blu. Realizzare il proprio Canvas I 9 elementi base. Le 4 aree ambientali. La SWOT Analysis. Comprendere il proprio mercato Le caratteristiche chiave del mercato di riferimento. Organizzare le informazioni: la Mappa del Valore. L’Analisi del JTBD (Job-to-be-done) dei Segmenti di Clientela. La Proposta di Valore L’attuale proposta di valore verso il Mercato: l’ESA-VALUE MAP. La Value Proposition da sviluppare. Monitorare le prestazioni con i KPI Scelta dei KPI. Data mining e Balanced scorecard. Case history.

Date Bologna 15, 22 febbraio 2018 09.00 – 17.00

NUOVI TOOLS PER IL MARKETING E LA GESTIONE COMMERCIALE Il sogno dei marketing manager e dei marketing executive è quello di realizzare tutto il programma di marketing e l’action plan nei tempi dovuti, cosa spesso resa impossibile dalla quantità di attività da svolgere e dalla tirannia della settimana lavorativa di cinque giorni. Daremo risposte concrete a questo dilemma apparentemente irrisolvibile, grazie alla presentazione di questi nuovi tools propri del Marketing Agile, adatti ad ogni tipologia d’impresa e gestibili da ogni marketing professional. Così le attività analitiche ed operative diventano più strutturate e, integrate in un sistema cognitivo unico, permettono di ottenere prestazioni superiori senza sforzi aggiuntivi. L’integrazione di strumenti di relazione diretta e di consultazione on-line genera nuove opportunità per le imprese che puntano sulla valorizzazione del loro rapporto con il target di riferimento. CONTENUTI Le nuove tecniche per il marketing: i tools per il Marketing Agile. Le tecniche per l’analisi del contesto socio-economico. Le tecniche per l’analisi del contesto competitivo. Gli strumenti diretti per l’ascolto del cliente. Le ricerche qualitative e quantitative. Gli strumenti per l’ascolto del cliente on-line. Le ricerche qualitative e quantitative sul web. L’organizzazione qualificata dei dati sulla base degli obiettivi e della visione d’impresa. Il Customer Service avanzato. Il Qualitative Answering. I Social Media Analytics per il marketing. Gli strumenti di misurazione del valore delle attività di marketing. Le metodiche di Sales Forecasting in condizioni di mercati turbolenti. La misura del valore dell’attività commerciale. Il ROI Framework per il marketing.

Docente Maurizio Morini Consulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi della gestione aziendale. Dal 2003 è docente universitario a contratto di materie manageriali. Durata 12 ore Date Bologna 15, 18, 22 maggio 2018 09.00 - 13.00 Quota di iscrizione € 500,00 + iva

21, 28 settembre 2018 09.00 – 17.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

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IL PIANO COMMERCIALE

POLITICHE DI PRICING Target Cost, Target Profit, Target Price o viceversa?

Docente Filippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ. Durata 14 ore Date Bologna 10, 16 maggio 2018 09.00 - 17.00 25, 31 ottobre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 580,00 + iva

Vendere, ma prima di tutto metodo. E se parliamo di azione commerciale questo deve rappresentare un must. Tradurre la strategia in tattica attraverso un piano di azione commerciale che preveda l’analisi del potenziale di mercato, la sua segmentazione, la definizione degli obiettivi economici, la valorizzazione dell’offerta. Con un solo obiettivo: massimizzare i risultati ottimizzando tempi e risorse a disposizione.

Questione di prezzo. Questione di valore. Variabili inseparabili in un mercato sempre più competitivo. Da qui si parte per analizzare e definire strategie, tattiche e obiettivi a medio termine. Analizzare la domanda del cliente, determinare il prezzo di un bene o servizio, definirne i costi, individuare il punto di pareggio, misurarsi con la concorrenza con un solo obiettivo: tracciare linee d’azione per aumentare il proprio volume d’affari e la propria redditività.

CONTENUTI Il processo di pianificazione commerciale ed i suoi “output”: il piano ed il budget, ovvero strategia e tattica, cifre e risultati attesi. Le riflessioni sull’offerta dell’impresa: i concetti di mix, differenziazione, costo del venduto, qualità progettata. Le riflessioni sulla domanda: i concetti di cliente, posizionamento e qualità percepita. Le caratteristiche e i vantaggi dell’offerta dell’impresa incontrano il beneficio atteso di chi domanda: il ruolo del prezzo, per analizzare l’ambiente competitivo (price vs no price) e per consentire lo scambio. Concetti e strumenti per capire e misurare il potenziale di mercato (market size) ed il livello di attrattività. Focus sui database per l’analisi di segmentazione dei target potenziali. Le azioni commerciali rispetto allo stadio relazionale con il cliente: da suspect a prospect, da prospect a first time customer, da first time customer a repeat customer, da repeat customer a client. Valutare le azioni commerciali mediante il concetto di margine di contribuzione per derivarne gli obiettivi minimi in termini di volume e di fatturato di pareggio. L’impiego di capitale circolante legato alla vendita. Analisi di tre differenti piani commerciali per imprese B2C, B2B e per quelle di servizi.

CONTENUTI La natura strategica del fattore prezzo. La determinazione degli obiettivi di prezzo. La determinazione del prezzo. Il prezzo ed i costi: Cost Plus Pricing, Target Return Pricing, l’analisi del pareggio. Il prezzo e la domanda: analisi di elasticità, prezzo e valore percepito, la discriminazione dei prezzi. Il prezzo e la concorrenza: strategie competitive (leadership, followership e barometrica), le guerre di prezzo. Prezzo, razionalità limitata ed incertezza. Le politiche di prezzo, sconti ed abbuoni, la differenziazione geografica, price e non price competition, le decisioni di prezzo per i nuovi prodotti sia consumer sia B2B, le decisioni di prezzo per la gamma prodotti e servizi. Foto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com.

Docente Filippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ. Durata 11 ore Date Bologna 3 luglio 2018 09.00 - 17.00 5 luglio 2018 09.00 - 13.00 13 novembre 2018 09.00 - 17.00 15 novembre 2018 09.00 - 13.00 Quota di iscrizione € 450,00 + iva

Foto delle lavagne in Visual Thinking riportate secondo la metodologia slidedocs di Nancy Duarte® www.duarte.com.

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SEO&SEM ANALYTICS

AFTER SALES MANAGEMENT Oltre il post vendita tradizionale

Docente Thomas Bandini Web Marketer da quasi vent’anni, specializzato in SEO&Web Analysis, consulente per aziende nazionali ed internazionali con particolare riferimento al mondo E-Commerce per i settori Food&Wine, Fashion e Design. Durata 16 ore Date Bologna 26, 27 giugno 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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Scalare i motori di ricerca per farsi trovare dai potenziali clienti, più velocemente e facilmente della concorrenza, rappresenta una leva strategica del marketing digitale. Occorrono, però, competenze specifiche: saper ottimizzare la presenza naturale sui motori di ricerca (Search Engine Optimization), promuovere lanci di prodotto e nuove attività con campagne ad hoc (Google ADV: AdWords, Adsense e Remarketing), saper interpretare e tradurre in azione i dati di Analytics. In una parola: Inbound Marketing. CONTENUTI SEO&SEM Pianificare una strategia di presenza sui motori di ricerca. Come definire correttamente gli obiettivi dell’attività SEO. Come scegliere le parole chiave strategiche. Ottimizzazione on-site: i 15 elementi fondamentali. Organizzare i contenuti e gli elementi del sito per un miglior posizionamento organico. Tecniche di scrittura dei testi per aumentare la visibilità sui motori di ricerca. Article marketing e link building off-site. Algoritmi di Google: Panda, Pinguin, Piccion e Hummingbird. Cosa sono le penalizzazioni Google e come funzionano. Casi di studio. Strumenti e tecniche per verificare e rimediare ad una penalizzazione. Search Console di Google: attivazione e utilizzo. Lettura base dei dati di Google Analytics. Creare ed ottimizzare un account AdWords. Definire gruppi, parole e budget in base agli obiettivi. Scrivere annunci AdWords efficaci. Creare banner per Adsense. Come sfruttare il remarketing. Video sponsorizzati su Youtube. Tracciare le conversioni sul sito. Analytics I fondamenti della Web Analytics. Metriche e KPI di interesse. Creazione di un account Google Analytics. Come si installa Google Analytics per misurare ROI e KPI. Account, properties, viste, permessi utente. L’importanza dei filtri, definire gli obiettivi e impostare gli eventi da tracciare. Macro categoria, Pubblico, Acquisizione, Comportamento, Conversioni, Comparazione di metriche su grafici. Comprendere il multichannel funnel. E-Commerce tracking. Rapporti personalizzati. Modelli di attribuzione. Analisi del rientro sugli investimenti pubblicitari (ROI). Esportazioni e invio rapporti via email. Creazione di report professionali di Web Analitycs. Errori tipici da evitare. Esempi concreti. Google Trends e Google Alert.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Nell’economia dei servizi la gestione dell’After Sales ha un ruolo chiave per l’ampliamento dell’offerta e la fidelizzazione del cliente. Per cogliere appieno le opportunità offerte dal mercato occorre ripensare la struttura del post vendita tradizionale secondo alcune direttrici molto precise: coerenza tra strategia aziendale e scelte di configurazione del service, ampliamento della gamma dei servizi offerti, integrazione con l’area commerciale e con l’area tecnico/ produttiva, service realmente orientato alla soddisfazione del cliente, incorporazione delle tecnologie Industry 4.0. Obiettivo del percorso è rinnovare il tradizionale servizio post vendita orientandolo verso un modello di “eccellenza” nel servizio After Sales. CONTENUTI Strategia aziendale e After Sales Definizione del Business Model. Interfaccia con Sales, R&D, Operations. After sales: una opportunità per lo sviluppo commerciale Raccolta delle informazioni strategiche. Strutturazione dell’offerta e Service Level Agreement. L’organizzazione del Customer Service Criteri per la suddivisione del lavoro. Dimensionamento delle risorse. Gestione dei ricambi Creazione e manutenzione del listino ricambi. Impostazione del Service Level Agreement sulla disponibilità di ricambi. Modelli per il corretto dimensionamento delle scorte. Gestione degli interventi di assistenza e garanzia Stima dei carichi di lavoro e gestione capacità. Pianificazione delle attività di back office e front office. Definizione dei Tempi Standard per gli interventi. Risorse umane per un After Sales orientato al cliente Il ruolo dei tecnici di assistenza nello sviluppo di un After Sales di eccellenza. La comunicazione con il cliente. Digitalizzazione e After Sales L’importanza degli smart service come strumento per anticipare le esigenze del cliente. Tecnologia e creazione del valore: definizione di una road map. Il controllo tecnico/economico dell’After Sales KPI tipici per la misurazione delle performance dell’assistenza. Misurazione del servizio al cliente. Controllo delle scorte. Interventi di assistenza: registrazione delle attività, quadratura delle registrazioni, verifica dell’efficienza. Impostazione del conto economico dell’After Sales.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docenti Mauro Marini Consulente e formatore, attivo in diversi settori tra cui elettronica, macchine utensili, automotive, sistemi software. Il suo diversificato portfolio clienti ha permesso di sviluppare una prospettiva ampia su vantaggio competitivo e creazione di valore. Specializzato in Lean Production, Processi di Riorganizzazione, Approvvigionamento e organizzazione della Filiera, Product Development. Gianluca Spada Svolge attività di consulenza e di formazione sui temi delle Operations, in particolare come capoprogetto nella riorganizzazione dei processi di produzione, della logistica e dei servizi. È titolare di OPTA, società di consulenza specializzata nella gestione delle Operations. Durata 12 ore Date Bologna 11 giugno 2018 09.00 – 18.00 18 giugno 2018 09.00 – 13.00 Quota di iscrizione € 500,00 + iva

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Amministrazione Finanza e Controllo


Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

RESPONSABILE AMMINISTRATIVO

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Analisi di bilancio in inglese Il bilancio consolidato Il bilancio internazionale Nuove tecniche di budgeting Caffè OIC - Focus sul bilancio civilistico La gestione dei cespiti I controlli contabili per la redazione del bilancio annuale e infrannuale Controllo di gestione Operazioni doganali Recupero crediti Il rendiconto finanziario La gestione della tesoreria aziendale, l’affidabilità finanziaria e la pianificazione Transfer Pricing Value Based Management (lo trovi in Industrial Lounge)

p. p. p. p. p. p. p.

60 61 62 63 64 65 66

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68 69 70 71 72

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La comunicazione interna tra tradizione e innovazione Il coraggio di decidere Email Writing Gestire i collaboratori Thinking Processes Time e Meeting Management Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge) Change Agility (lo trovi in Industrial Lounge) Leadership (lo trovi in Industrial Lounge)

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113 114 116 117 122 123

Marketing per “non” Marketing Manager WTrain®: la formazione che ottiene risultati

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Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

CONTROLLER

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Il bilancio consolidato Il bilancio internazionale Nuove tecniche di budgeting Caffè OIC - Focus sul bilancio civilistico I controlli contabili per la redazione del bilancio annuale e infrannuale Controlling strategico per il processo decisionale Il rendiconto finanziario La gestione della tesoreria aziendale, l’affidabilità finanziaria e la pianificazione Transfer Pricing Value Based Management (lo trovi in Industrial Lounge)

p. p. p. p. p.

61 62 63 64 66

p. p. p.

67 71 72

p.

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La comunicazione interna tra tradizione e innovazione Il coraggio di decidere Email Writing Gestire i collaboratori Thinking Processes Time e Meeting Management Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge) Change Agility (lo trovi in Industrial Lounge) Leadership (lo trovi in Industrial Lounge)

p. p. p. p. p. p.

113 114 116 117 122 123

Marketing per “non” Marketing Manager WTrain®: la formazione che ottiene risultati

p. 136 p. 137

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ANALISI DI BILANCIO IN INGLESE

IL BILANCIO CONSOLIDATO Reportistiche e procedure per le società controllanti e controllate

Docente Alberto Sposini Consulente e temporary manager in ambito amministrativo e finanziario, ha sviluppato una forte esperienza in primarie banche internazionali ed è stato dirigente di aziende di leasing, factoring e corporate finance. Durata 14 ore Date Bologna 27, 28 settembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 650,00 + iva

Analizzare il bilancio con strumenti pratici ed interpretativi con riferimento alle “best practice” internazionali adottate in campo finanziario. Una full immersion in financial english per leggere e comprendere meglio gli “economics”, utilizzare una corretta terminologia e discutere di argomenti finanziari a livello internazionale. CONTENUTI Analisi di bilancio: balance sheet analysis Attività correnti - Current sets. Passività correnti - Current liabilities. Passività consolidate - Non current liabilities. Patrimonio Netto - Net Equity or Net Worth. Capitale circolante - Net working capital or net working investment. Rotazione crediti - Days on receivables or DSO (days sales outstanding). Rotazione debiti - Days on paybles. Fatturato - Sales turnover. Costo del venduto - Cost of goods sold. Costo del lavoro - Cost of labor. MOL – Ebitda. Reddito operativo – Ebit. Profitto netto - Net profit or net earnings. Analisi per gli indici: financial ratios analysis ROI: la remunerazione del capitale investito. ROD: il costo del debito. ROE: la remunerazione dei patrimonio netto. ROS: la redditività sulle vendite. Leverage ratio - Rapporto di indebitamento. Quick and current ratios - Gli indici di liquidità. Asset turnover - Rotazione del capitale. Inventory turnover - Rotazione del magazzino. Dupont formula (profitability, efficiency, leverage). Analisi dei flussi: cash flow analysis Fonti e impieghi - Sources and application of funds. Glossario financial english I principali termini comunemente utilizzati.

Metodi e strumenti per impostare i lavori preparatori per la redazione del bilancio consolidato e per scegliere i criteri di valutazione più idonei alle esigenze economico-finanziarie del Gruppo costituiscono gli asset fondamentali del corso. Ciò consente di redigere il bilancio consolidato valutando partecipazioni con il metodo integrale, proporzionale e a patrimonio netto anche alla luce delle novità operative introdotte dalla Riforma dal 2016. CONTENUTI Le novità normative in materia di bilancio consolidato Cosa cambia con la Riforma operativa dal 2016. Aspetti organizzativi e gestionali Le migliori procedure organizzative per la raccolta dei dati di consolidamento. Tempi, metodi e sistemi informatici di cui avvalersi. L’impegno della Controllante e le attività in capo alle Controllate. Nuove procedure post Riforma. Il consolidamento integrale Le novità normative. Le particolarità da non omettere. Effetti economici e patrimoniali nel breve e nel lungo periodo. Il consolidamento proporzionale Quando è obbligatorio, quando è facoltativo. Cosa non sbagliare. Metodi e procedure in ipotesi di modifica societaria. Il consolidamento a patrimonio netto. Le novità normative. Le procedure e i metodi di calcolo. Partecipazioni a cascata. Eventi straordinari Il trattamento degli eventi straordinari all’interno del bilancio consolidato. Esempi e applicazioni.

Docente Cristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione. Durata 7 ore Date Bologna 11 maggio 2018 09.30 - 17.30 21 novembre 2018 09.30 - 17.30 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

Esercitazioni Verrà discusso in aula un caso concreto con la riclassificazione di un bilancio di un’azienda italiana e con relativa analisi per indici secondo i criteri internazionali.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

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IL BILANCIO INTERNAZIONALE

NUOVE TECNICHE DI BUDGETING Dal budget sequenziale al budget simultaneo

Docente Cristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione. Durata 7 ore Date Bologna 26 ottobre 2018 09.30 - 17.30 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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Adottare principi contabili internazionali in aziende quotate o consociate in Gruppi permette di aumentare la trasparenza, la comparabilità dei propri bilanci e la relativa reportistica. Essere al passo con i tempi attraverso un kit di strumenti utili per leggere e valutare in chiave internazionale le principali voci di bilancio: dalle immobilizzazioni all’attivo circolante, al patrimonio netto e i relativi impatti prospettici sul conto economico. CONTENUTI Il mondo IAS/IFRS Principi contabili internazionali: terminologia chiave e fonti informative. Perché applicare gli IAS/IFRS: il passaggio dai principi contabili nazionali a quelli internazionali. I documenti che compongono il bilancio secondo gli IAS. Costruzione di uno Stato Patrimoniale e di un Conto Economico IAS partendo da una situazione contabile. Quali sono i principi contabili internazionali chiave? E per il passaggio agli IAS? L’IFRS 1. Le immobilizzazioni materiali Fair Value o costo storico nel passaggio agli IAS/IFRS e negli anni successivi. Le logiche del Component Approach ed i relativi impatti economico-patrimoniali nel tempo. Tipologie di manutenzioni under IAS. Il Leasing Le differenze economiche, patrimoniali ed organizzative, applicando gli IAS/IFRS. Esempio pratico su come gestire il leasing secondo lo IAS 17. Le immobilizzazioni immateriali. Le categorie di immobilizzazioni immateriali nella logica dei principi contabili internazionali. Le regole per la capitalizzazione dei costi di ricerca e sviluppo. Quali differenze nel periodo e nel metodo di ammortamento. Avviamento e Impairment Test. Le rimanenze La valutazione delle rimanenze secondo gli IAS. Ci sono differenze rispetto alla valutazione secondo i principi contabili nazionali?

PERCORSI FORMATIVI 2018

Reazione e innovazione. Queste le parole d’ordine per il management dell’azienda in contesti sempre più rapidi e irreversibili. Tanto più se si parla di budgeting. Una trattazione di casi aziendali, esercitazioni di gruppo, una metodologia innovativa per rafforzare l’efficacia e massimizzare i risultati ottenibili dall’attività di budgeting, il cui potenziale, in termini di incremento delle capacità di esecuzione delle strategie, sembra oggi scarsamente sfruttato dalle aziende. CONTENUTI La costruzione del piano poliennale e del budget annuale Cos’è il budget, a cosa serve. Come si costruisce. Le ricadute organizzative del budget. La differenza tra budget e piano poliennale. Casi aziendali a confronto. La diagnosi della situazione di partenza dell’azienda come punto di partenza Diagnosi strategica: mercato, settore, forze competitive. Diagnosi finanziaria: performance dell’azienda, del settore, dei competitor. Casi aziendali a confronto. Le nuove tecniche di budgeting: dal budget sequenziale al budget simultaneo Il processo tradizionale di budgeting: il budget sequenziale. Il processo innovativo di budgeting: il budget simultaneo. Le 8 fasi del budget simultaneo. Casi aziendali a confronto. Il nuovo reporting per il monitoraggio del piano poliennale, del budget e dei piani operativi Reporting per il controllo direzionale. Reporting per il controllo di gestione. Reporting per il controllo operativo. Budget Day Esercitazione di gruppo per l’applicazione concreta delle tecniche illustrate.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Massimo Lazzari Consulente e formatore, esperto in pianificazione strategica e finanza d’impresa. Ha coordinato progetti complessi in società e gruppi quotati e gestito numerosi interventi in medie e piccole imprese. È autore di articoli pubblicati da Ipsoa e formatore per associazioni di categoria, business school e aziende. Durata 11 ore Date Bologna 23 febbraio 2018 09.00 - 17.00 27 febbraio 2018 09.00 - 13.00 9 ottobre 2018 09.00 - 17.00 11 ottobre 2018 09.00 - 13.00 Quota di iscrizione € 470,00 + iva

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CAFFÈ OIC

LA GESTIONE DEI CESPITI

Focus sul bilancio civilistico Docente Cristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione. Durata 16 ore Date Bologna Modulo 1 9 febbraio 2018 09.30 - 13.30 Modulo 2 23 febbraio 2018 09.30 - 13.30 Modulo 3 2 marzo 2018 09.30 - 13.30 Modulo 4 16 marzo 2018 09.30 - 13.30 Quota di iscrizione Percorso intero: € 700,00 + iva Singoli moduli: € 180,00 + iva

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Quattro appuntamenti per analizzare con taglio applicativo le novità di bilancio, attraverso focus approfonditi sui punti in cui la normativa e i principi contabili sono cambiati con la riforma normativa del 2016. Affronteremo dunque i “temi caldi”, proponendo una check list operativa per la gestione delle novità prima del deposito del bilancio. CONTENUTI Modulo 1 OIC 12 - Composizione e Schemi di bilancio. OIC 29 - Cambiamento Principi, Stime, Errori. OIC 15 e 19 – Crediti, Debiti e Costo ammortizzato. OIC 20 - Titoli di debito. OIC 31 - Fondi Rischi e Oneri. Casi applicativi. Modulo 2 OIC 17 - Bilancio Consolidato e Metodo P.N. OIC 21 – Partecipazioni. OIC 28 - Patrimonio Netto. OIC 26 - Operazioni in valuta estera. OIC 32 - Strumenti finanziari derivati. Casi applicativi. Modulo 3 OIC 24 - Immobilizzazioni Immateriali. OIC 16 - Immobilizzazioni Materiali. OIC 9 - Svalutazioni Immobilizzazioni. OIC 13 – Rimanenze. OIC 23 - Lavori in Corso su Ordinazione. Casi applicativi. Modulo 4 OIC 10 - Rendiconto Finanziario. OIC 25 - Imposte sul reddito. OIC 31 – TFR. Casi applicativi.

PERCORSI FORMATIVI 2018

La gestione dei cespiti e delle immobilizzazioni immateriali ha avuto e avrà un forte impatto sui risultati di bilancio e sulla determinazione del carico fiscale. Questo alla luce della Riforma del Bilancio operativa dal 2016. Durante il corso si analizzeranno le procedure gestionali tecniche, fiscali e operative, alla luce della Riforma del Bilancio e dei nuovi Principi Contabili Nazionali come recentemente rivisti dall’OIC. Applicazioni pratiche e casi concreti consentiranno di disporre di un cruscotto di lavoro imprescindibile per affrontare il cambiamento. CONTENUTI Acquisto di immobilizzazioni immateriali e materiali Immobilizzazioni immateriali e materiali. I costi rilevabili ed i documenti da conservare. Gestione dei beni in leasing Trattamento contabile presente e futuro dei leasing. Ammortamento dei cespiti. Il corretto uso del component approach. Le date di avvio. Le modalità di calcolo. Manutenzione ordinaria, straordinaria, ciclica La corretta classificazione delle manutenzioni. Il trattamento contabile. La rilevazione nel registro cespiti. Effetti civilistici e fiscali conseguenti. Dismissione delle immobilizzazioni La dismissione del cespite. Il calcolo delle plus-minusvalenze. Gli effetti sui bilanci. Le informazioni da indicare nella nota integrativa. Gli impatti sul rendiconto finanziario. La corretta gestione nel software cespiti Le registrazioni. Le simulazioni periodiche. Le stampe di controllo. Le stampe fiscali e quelle civilistiche.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Roberto Aprile Dottore commercialista, Revisore Legale e docente a contratto. Autore di numerose pubblicazioni e relatore in convegni nazionali e internazionali, svolge attività di consulenza in materia di Bilancio, Programmazione e Controllo di Gestione. Durata 7 ore Date Bologna 2 febbraio 2018 09.30 - 17.30 12 ottobre 2018 09.30 - 17.30 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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I CONTROLLI CONTABILI PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO ANNUALE E INFRANNUALE Docente Cristina Aprile Dottore Commercialista e Revisore Contabile, è autrice di numerose pubblicazioni in materia di bilancio civilistico, consolidato e controllo di gestione. Durata 7 ore Date Bologna 17 gennaio 2018 09.30 - 17.30 7 novembre 2018 09.30 - 17.30 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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Il corso, con taglio altamente applicativo, è dedicato alla realizzazione dei controlli contabili da effettuare a fine anno e durante l’anno. Verranno proposte anche soluzioni operative per affrontare le novità introdotte dalla Riforma e dai nuovi OIC 2016. CONTENUTI Cespiti Cespiti esistenti. Cespiti acquistati. Cespiti dismessi. Simulazioni ammortamenti. Magazzino Quantificazione e valutazione anche in ipotesi di opere su commessa. Crediti e Debiti Metodi e procedure per le verifiche e la valutazione di crediti e debiti commerciali e finanziari. Applicazione del costo ammortizzato. Patrimonio Controlli e procedure di verifica della movimentazione. Gli impatti generati dalla Riforma. Fondi Tecniche di calcolo anche alla luce della Riforma e dei nuovi OIC. Ricavi di business, extra-gestionali e costi per servizi Trattamento delle componenti di costo periodiche e non: soluzioni operative. Componenti straordinarie Metodi di rilevazione e valorizzazione delle componenti straordinarie. Operazioni in valuta. Procedure e metodi di valutazione e registrazione contabile anche in applicazione delle nuove regole OIC. Profilo fiscale Precalcolo delle imposte infra-annuali: metodi e procedure. Il ricalcolo delle imposte differite e anticipate post Riforma.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTROLLING STRATEGICO PER IL PROCESSO DECISIONALE Le turbolenze del mercato, l’abbattimento dei livelli medi di fatturato, la concorrenza sfrenata, rendono la gestione aziendale sempre più complessa. Prendere decisioni consapevoli diventa fonte di vantaggio competitivo. L’obiettivo del corso è fornire ad imprenditori e manager l’impianto metodologico e pratico per affrontare i nuovi contesti competitivi con un efficace cruscotto direzionale finalizzato a supportare il processo decisionale. CONTENUTI Come analizzare l’andamento economico e finanziario dell’azienda La lettura del bilancio in un’ottica gestionale. Leggere i principali indicatori di bilancio in un’ottica organica. Valutare i flussi di cassa mediante lo strumento del Rendiconto Finanziario. Come valutare correttamente la marginalità dei prodotti e/o servizi La classificazione dei costi. I margini di prodotto/servizio e loro significato. Il valore aggiunto, il margine lordo industriale, l’EBITDA, l’EBIT, EBT: significati e applicazioni. Quali analisi fare prima di assumere una decisione La corretta classificazione dei costi. La Break-even Analysis. Le analisi finanziarie: Valore Attuale Netto, ROI, Tempo di reintegro del capitale investito. Come impostare il cruscotto direzionale.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Leonardo Mariggiò Consulente aziendale con pluriennale esperienza in ambito amministrazione e finanza, esperto nell’implementazione di sistemi di controllo di gestione, sviluppo di impresa e finanza aziendale. Durata 16 ore Date Bologna 4, 11 luglio 2018 09.00 – 18.00 Quota di iscrizione € 650,00 + iva

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CONTROLLO DI GESTIONE

OPERAZIONI DOGANALI Check-up gestione procedure doganali import-export

Docente Luigi Salvatore Dottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

L’azienda competitiva deve porre nuova attenzione al controllo di gestione interno, coerente con gli obiettivi aziendali e concentrato sulla corretta rilevazione dei costi. Un’adeguata gestione dell’attività aziendale implica, infatti, il controllo continuo di alcuni indicatori di redditività e di costo, soprattutto se riferibili ai fattori chiave su cui si poggia il sistema competitivo dell’impresa. Il corso fornisce gli elementi fondamentali per comprendere le leve gestionali della propria azienda. Utilizzare l’analisi dei costi e comprendere le principali dinamiche coinvolte nella scelta del modello di controlling per la propria azienda, risulta un fattore determinante di competitività.

Durata 21 ore

CONTENUTI Le strategie d’impresa. Pianificazione strategica e strutturazione di un sistema di controllo Fasi di pianificazione e controllo. Strumenti per l’implementazione di un sistema di Controllo. La Contabilità Direzionale. La Contabilità Analitica (C.O.A.) L’aspetto analitico della Gestione. Analisi dei costi settoriale e globale. I concetti di base di contabilità industriale. I concetti fondamentali della C.O.A. La Classificazione dei Costi. Costi Variabili e Costi Fissi. Teoria del Punto di equilibrio e Break-even Analysis. La leva operativa e le economie di scala. Strutturazione di un sistema di controllo ed uso dei diversi modelli di calcolo dei costi Metodi di calcolo del costo dei prodotti. Direct Cost e Full Cost, margine di contribuzione e reddito operativo. Costo Pieno Aziendale e determinazione del prezzo di vendita. Le decisioni di Breve. Scelte di make or buy. Analisi dei dati aziendali I Centri di Costo. La gestione caratteristica e extra-caratteristica. Il metodo di Calcolo per Centri di Costo. Elementi di Activity Based Costing Gestire i costi basandosi sulle attività. Cenni di utilizzo delle tecniche di ABC.

Date Bologna 12, 17, 19 aprile 2018 09.00 - 17.00 16, 19, 24 ottobre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 750,00 + iva

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PERCORSI FORMATIVI 2018

Stop merci alla dogana. Rallentamenti nelle transazioni ma anche costi per l’azienda. Conoscere procedure e adempimenti doganali per impostare una solida strategia e ottimizzare i costi nei flussi di import-export, risolvere i fattori critici che rallentano lo scambio di beni, risparmiare sugli oneri daziari ed evitare sanzioni potenzialmente significative. Questo il nostro obiettivo, questo il vantaggio per le aziende. CONTENUTI Quadro giuridico della pratica di import-export. Fonti normative e tecnica dei trasporti internazionali. I termini di resa (INCOTERMS) nei contratti di vendita internazionali. Fonti normative e tecnica doganale (la gestione dei più importanti documenti doganali). Le destinazioni doganali e i regimi doganali effettivi Adempimenti delle formalità doganali. La dichiarazione doganale (DAU e DAE). Documenti accessori. Carnet TIR, Carnet ATA. L’origine della merce, il Made In e le problematiche connesse Regole di origine preferenziale e non preferenziale delle merci, regole del cumulo. Rilascio e controllo dei certificati di circolazione delle merci. Dichiarazione su fattura e esportatore autorizzato. Ultimi aggiornamenti in tema di Made In. Informazione vincolante sull’origine (IVO). Certificazioni e documenti: EUR1, FORM-A, ATR. Classificazione e valore delle merci Sistema armonizzato. Nomenclatura combinata e Taric. Informazione tariffaria vincolante (ITV). Valore e prezzo in fattura. Adempimenti doganali Compilazione dei modelli doganali. Rappresentanza in dogana. Dichiarazione d’intento. Obblighi in materia di esportazioni prodotti dual use. Focus: risvolti fiscali e doganali dei termini di rese Analisi casi particolari.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Giuseppe De Marinis Consulente e formatore per il commercio con l’estero, opera in qualità di esperto in contrattualistica internazionale, diritto e tecnica doganale e dei trasporti internazionali. Professore a contratto di International Trade Law and Wto Rules presso l’Università di Macerata. Durata 7 ore Date Bologna 18 aprile 2018 09.00 - 17.00 12 dicembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 280,00 + iva

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RECUPERO CREDITI

IL RENDICONTO FINANZIARIO

Aspetti legali e negoziali Docenti Sara Babini Avvocato e formatore con esperienza ultradecennale in materia di diritto civile, conciliazione, composizione delle liti. Gian Paolo Grandi Consulente di direzione con esperienza pluridecennale nell’ambito del diritto societario e della finanza aziendale. Durata 14 ore Date Bologna 13, 14 marzo 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 500,00 + iva

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Recuperare i crediti aziendali nel più breve tempo possibile, senza però compromettere la relazione con il cliente. Un obiettivo possibile anche in tempi di crisi e gravi insolvenze. Come? Privilegiando la prevenzione e considerando il recupero dell’insoluto non più come un’attività tecnico-amministrativa, ma come un processo negoziale. Questi gli asset del corso. Valutare correttamente tempi e convenienza di un’azione legale alla luce dei nuovi istituti giuridici e delle relative procedure spesso non basta. Ecco perché il corso dedica uno spazio privilegiato alla comunicazione persuasiva, contrastando le tipiche obiezioni dei debitori con l’obiettivo di preservare il rapporto con il cliente e tutelare l’immagine aziendale. CONTENUTI Aspetti legali Come cercare di evitare un insoluto: informazioni sul cliente al momento dell’acquisizione, conclusioni di accordi chiari e precisi. Verificarsi dell’insoluto e valutazione preventiva della recuperabilità del credito. Informazioni sul cliente insolvente: dove e come, responsabilità persona fisica e persona giuridica; valutazione prove del credito. La fase stragiudiziale: diffida ad adempiere, interessi legali e/o moratori. Soluzione stragiudiziale della controversia: transazioni e mediazioni. La tutela giudiziaria: verso l’ottenimento di un decreto ingiuntivo. Altri titoli esecutivi stragiudiziali: cambiali, assegni, scritture private e atti notarili. Atto di precetto ed esecuzioni mobiliari ed immobiliari. Fallimento ed altre vecchie e nuove procedure concorsuali. La deducibilità delle perdite su crediti. La comunicazione come strumento per il recupero crediti Il processo di comunicazione e la comunicazione persuasiva. Le diverse tipologie psicologiche di debitore. Le tecniche per individuare l’interlocutore aziendale più disponibile a negoziare. Le strategie per ottenere il migliore risultato nel recupero crediti. Come controbattere alle principali obiezioni e contestazioni dei debitori. La valutazione sulla recuperabilità in via giudiziaria.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Un must per molte imprese. É questa la novità contenuta nello schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2013/34/Ue, approvato lo scorso 18 maggio dal Consiglio dei Ministri. Verranno analizzate tecniche e procedure previste dalle disposizioni normative nel frattempo modificate. Idee e riflessioni chiave consentiranno di prepararsi alla sua redazione e lettura, sia nel caso di costruzione del rendiconto ex-novo, avvalendosi per esempio di excel, sia nel caso di rendiconto generato automaticamente dai sistemi informatici. CONTENUTI Novità ed obblighi operativi dal 2016 Le modifiche apportate dalla Riforma al Codice Civile. Obbligo della redazione del Rendiconto Finanziario a partire dal 2016. Modalità da seguire per i relativi adempimenti. Le tipologie di rendiconto finanziario Il Rendiconto Finanziario costruito con il metodo diretto. Il Rendiconto Finanziario costruito con il metodo indiretto. La costruzione del Rendiconto Finanziario. Le informazioni da raccogliere. Come si redige il Rendiconto Finanziario. La struttura proposta dai principi contabili. Particolarità cui fare attenzione. Controlli che non devono mancare. Come deve prepararsi l’ufficio amministrativo Attività da compiere per la costruzione ex-novo del Rendiconto. Attività da condurre per il controllo del Rendiconto generato automaticamente dai sistemi informatici.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Roberto Aprile Dottore Commercialista, Revisore Legale e Docente a contratto. Autore di numerose pubblicazioni e relatore in convegni nazionali e internazionali, svolge attività di consulenza in materia di Bilancio, Programmazione e Controllo di Gestione. Durata 7 ore Date Bologna 21 marzo 2018 09.30 - 17.30 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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LA GESTIONE DELLA TESORERIA AZIENDALE, L’AFFIDABILITÁ FINANZIARIA E LA PIANIFICAZIONE Docente Marco Core Consulente di Direzione Aziendale, Dottore Commercialista membro della Commissione Finanza e Controllo di Gestione dell’Ordine di Bologna, ricopre il ruolo di amministratore di società partecipate pubbliche, Revisore Contabile. Durata 21 ore Date Bologna 20, 24, 26 settembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 750,00 + iva

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Elaborare un sistema di autodiagnosi interna sull’affidabilità finanziaria attraverso la costruzione di un database che contenga indicatori di redditività, solidità e liquidità. Un kit per misurarsi con aziende di settore e far leva sulle variabili che possono migliorare le proprie condizioni bancarie e di rating. L’analisi di questi risultati permetterà una pianificazione finanziaria per il controllo dei flussi di cassa prospettici nel medio periodo al fine di migliorare l’equilibrio finanziario ed il valore stesso della società. CONTENUTI Gestione ottimale della tesoreria Applicazione delle attività di controllo e pianificazione finanziaria nell’operatività attraverso la tesoreria. Il concetto di tesoreria rispetto alle logiche contabili, la tesoreria anticipata e il modello di informazioni in tempo reale per decidere sulla ottimizzazione della liquidità aziendale. Concetti di data valuta, movimenti provvisori e stimati e causali di tesoreria come fulcro di analisi e reporting sui flussi di cassa. Analisi e strumenti disponibili e definizione del proprio percorso di attivazione della tesoreria aziendale. Come esporre la propria situazione economico-finanziaria in modo completo per migliorare i rapporti con gli istituti bancari. Controllo delle condizioni bancarie e ottimizzazione spese ed oneri finanziari. Affidabilità finanziaria aziendale Sistema di autodiagnosi, reperimento dati di bilancio e dati della concorrenza. Punti di forza e di debolezza dell’azienda e leve su cui agire per il miglioramento. Definizione del proprio posizionamento competitivo strategico. Pianificazione finanziaria nel medio periodo Costruzione di un sistema di pianificazione finanziaria per il controllo nel tempo dell’affidabilità finanziaria. Concetto di ciclo monetario e necessità di equilibrio finanziario nel tempo. Posizione Finanziaria Netta aziendale (PFN). Metodologie per la raccolta delle informazioni finanziarie dai sistemi aziendali interni. Analisi movimenti contabili, fatture, ordini, bolle di entrata, contratti e previsioni per alimentare un database di pianificazione finanziaria. Analisi strumenti disponibili e realizzazione del sistema di pianificazione finanziaria con confronto dati consuntivi.

PERCORSI FORMATIVI 2018

TRANSFER PRICING Lente d’ingrandimento sui controlli in materia di prezzi di trasferimento da parte delle autorità fiscali. Il D.L. 78/2010 e la più recente circolare 16/E del 28 aprile 2016 hanno introdotto nell’ordinamento italiano un regime di oneri documentali in materia di Transfer Pricing nelle operazioni infra-gruppo, tra due imprese collegate residenti in paesi a fiscalità diverse. Un corso che rappresenta un vademecum normativo ed operativo per affrontare e risolvere le problematiche del Transfer Pricing, illustrando gli elementi essenziali della disciplina e le metodologie per poter correttamente predisporre i documenti obbligatori richiesti dalle normative nazionali. CONTENUTI Introduzione al Transfer Pricing Lineamenti generali e concetti fondamentali della disciplina del Transfer Pricing. Il “valore normale” nel contesto internazionale. Il Transfer Pricing nelle fonti internazionali. Il Transfer Pricing nella normativa e nella prassi nazionale. Guidelines OCSE, norme comunitarie. I benefici per il contribuente della documentazione di Transfer Pricing e della contrattualistica infragruppo. Le informazioni sul Transfer Pricing nel bilancio e nella dichiarazione dei redditi. La scelta del metodo e l’analisi funzionale Analisi funzionale e di comparabilità: i contenuti essenziali. La scelta del “best method”: il metodo di determinazione e/o analisi dei prezzi di trasferimento. Le metodologie suggerite dall’OCSE e i metodi alternativi. I metodi transnazionali tradizionali. Comparable Uncontrolled Price Method (CUP). Cost Plus Method (Cost Plus). Resale Price Method (Resale Minus). I metodi transnazionali reddituali. Transactional Net Margin Method (TNMM). Transactional Profit Split Method (TPSM). Il benchmarking e l’uso dei database: valutazioni economicoaziendali e problematiche operative nella ricerca dei comparables. Transfer Pricing Documentation - Gli oneri documentali Master File, documentazione nazionale (Country File) e contrattualistica intercompany. Master File e Country File. Analisi della disciplina e della prassi nazionale, del Master File, della documentazione nazionale. Contrattualistica intercompany. Controversie, APA e sanzioni: cenni di carattere generale.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Fabio Petroncini Dottore commercialista e revisore dei conti. Consulente e formatore senior in area fiscale, contabile e in materia di pianificazione e controllo di gestione e gestione finanziaria d’impresa. Durata 7 ore Date Bologna 30 maggio 2018 09.00 - 17.00 4 dicembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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Produzione e Acquisti


Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

CPO CHIEF PROCUREMENT OFFICER

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Il processo degli acquisti e l’organizzazione del team Gestione rischio contrattuale negli acquisti Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement Gestione approvvigionamenti e livello di servizio Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis Acquisti internazionali Vendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori

p. p. p. p. p. p.

80 81 81 81 81 81

p. p.

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La comunicazione interna tra tradizione e innovazione p. 113 p. 114 Il coraggio di decidere p. 116 Email Writing p. 117 Gestire i collaboratori p. 122 Thinking Processes p. 123 Time e Meeting Management Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge) Tecniche avanzate di negoziazione (lo trovi in Industrial Lounge)

Bilancio per “non” specialisti Finanza per “non” Financial Manager Marketing per “non” Marketing Manager

p. 134 p. 135 p. 136

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Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

OPERATION MANAGER

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Definire un piano Industry 4.0 Gestire l’integrazione digitale Big Data, Business Intelligence e KPI Management Il sistema Toyota: Lean Production e Toyota Simulation Game SMED: come ridurre i tempi di attrezzaggio Visual Management e metodo 5S La gestione delle scorte: Just in Time e Sistema Kanban Le strategie di servitizzazione Pianificazione della produzione Operations e Supply Chain Industrial Controlling

p. p. p. p.

15 17 18 86

p. p. p. p. p. p. p.

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La comunicazione interna tra tradizione e innovazione Il coraggio di decidere Delega ed Empowerment Email Writing Gestire i collaboratori Thinking Processes Time e Meeting Management Project Management Basic Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge) Change Agility (lo trovi in Industrial Lounge)

p. p. p. p. p. p. p. p.

113 114 115 116 117 122 123 125

Bilancio per “non” specialisti Marketing per “non” Marketing Manager WTrain® : la formazione che ottiene risultati

p. 134 p. 136 p. 137

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Executive Program

CPO - CHIEF PROCUREMENT OFFICER Approcci per ottimizzare il processo degli acquisti Vendere di più genera più fatturato, ma acquistare meglio genera più profitto. Motto delle Direzioni acquisti e piano di azione operativo del CPO Executive Program. Generare vantaggio competitivo è determinante, si sa. Come farlo lo vediamo attraverso tutta la catena del valore. Una specializzazione per buyer senior e responsabili acquisti per contribuire a definire le strategie aziendali, definirne gli obiettivi di budget e le politiche di acquisto attraverso tools concettuali ed operativi. Focus: sviluppare una prospettiva di Supply Chain integrata mixando strumenti e risorse a disposizione.

LA STRUTTURA Modulo 1 CPO - Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del team - 11 ore Modulo 2 Gestione rischio contrattuale negli acquisti - 11 ore Modulo 3 Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione - 7 ore Modulo 4 Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement - 7 ore Modulo 5 Gestione approvvigionamenti e livello di servizio - 7 ore Modulo 6 Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis - 7 ore OPZIONALI Modulo 7 Acquisti internazionali - 7 ore Modulo 8 Capacità negoziali e successo nel business - 16 ore Modulo 9 Vendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori - 7 ore CPO EXECUTIVE COMPLETO 6 moduli (50 ore) + 3 moduli opzionali (30 ore) Modulo 1 Executive CPO-ILRUOLO, ILPROCESSODEGLI ACQUISTI E L’ORGANIZZAZIONE DEL TEAM Direzione Acquisti e Team: competenze e centro di profitto. Il processo acquisti come leva competitiva strategica. Sostenibilità: la visione sistemica

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e la Responsabilità sociale d’impresa (CSR). La gestione delle relazioni con i fornitori: il valore per i clienti. L’approccio per processi e l’organizzazione degli approvvigionamenti. Business Ethics e responsabilità negli acquisti.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Modulo 2 Executive GESTIONE RISCHIO CONTRATTUALE NEGLI ACQUISTI Il contratto d’acquisto. Chi decide e chi stipula il contratto. Procura, proposta ferma e irrevocabile, patto di opzione, accettazione espressa e conclusione del contratto a mezzo di inizio di esecuzione. Clausola penale, multa penitenziale, caparra confirmatoria e penitenziale. Causa–Forma– Oggetto: elementi essenziali di ogni contratto. Termine iniziale e termine finale. Forme di garanzia e Fideiussione. Forme di protezione del patrimonio aziendale. Adempimento delle obbligazioni e inadempimento del contratto. Il contenzioso giudiziale, recesso e risoluzione nei contratti. Forme di tutela anticipata e principi in tema di assistenza giudiziale. Clausola compromissoria e arbitrato. Il D.Lgs. 28/2010 aggiornato con Legge 98/2013 e la conciliazione. Conciliazione obbligatoria, volontaria e delegata. La “media-conciliazione” per le vertenze in materia di affitto di aziende. Il “Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005) visto dalla parte dell’impresa. Modulo 3 Executive POLITICHE, STRATEGIE DI ACQUISTO E POLITICHE DI GESTIONE La connessione tra le strategie aziendali e le priorità per gli Acquisti. Il marketing di acquisto e le leve del procurement mix: prodottoprezzo-canale-comunicazione. Analisi SWOT. Individuazione delle priorità e pianificazione. Il livello di servizio, la gestione delle scorte, l’integrazione operativa. Politiche di acquisto e di gestione dei fornitori e controllo delle performance (vendor rating).

PERCORSI FORMATIVI 2018

Modulo 4 Executive MARKET INTELLIGENCE E SVILUPPO FORNITORI, E-PROCUREMENT Analisi strategica del contesto operativo, analisi di materie prime, beni e servizi (tipologia, qualità, quantità e calendario di delivery) e possibilità di sostituzione. Tecniche di previsioni di prezzo. Supplier development e supplier improvement. La partnership. Strumenti IT a supporto del procurement: quali sono e quando conviene adottarli. Matrice di KRALJIC, strumento per definire strategie di acquisto ottimali. Modulo 5 Executive GESTIONE APPROVVIGIONAMENTI E LIVELLO DI SERVIZIO Strumenti e metodi operativi per ottenere una gestione dei fornitori e del flusso materiali in approvvigionamento allineata con le necessità aziendali. Per assicurarsi un servizio performante è necessario scegliere un sistema di gestione delle scorte che sia coerente alle necessità del cliente interno e alle capacità dei fornitori di adottare tecniche di gestione del flusso efficaci. Modulo 6 Executive REPORTISTICA, BENCHMARKING, KPI E SUPPLY CHAIN, RISK ANALYSIS Definizione della reportistica per il controllo degli acquisti e la comunicazione con l’Alta Direzione. Benchmarking. KPI set: impostazione. Definizione e monitoraggio per l’efficienza della funzione acquisti. Monitoraggio della solidità dei fornitori. Principi di Supply Chain Risk Analysis.

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Executive Program CPO - Chief Procurement Officer

Modulo 7 Opzionale ACQUISTI INTERNAZIONALI Vantaggi dei low cost countries. Prezzi e convenienza nelle differenti aree geografiche. Tattiche per la riduzione del rischio nei mercati internazionali. Acquisto diretto o tramite intermediari: rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli dei manager del global sourcing. Piano di marketing degli acquisti internazionali. Scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento. Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico. Gestire la Supply Chain e le modalità di trasporto dai paesi low cost. Modulo 8 Opzionale CAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS Elementi chiave del negoziato. Preparazione, processo, percezione del potere, persone. Differenti contesti di negoziazione e di stili negoziali. La preparazione alla negoziazione e la definizione degli obiettivi. La definizione del proprio BATNA e di quello della controparte. Definizione della strategia negoziale.

Modulo 9 Opzionale VENDOR RATING: STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI FORNITORI Per una efficace gestione delle politiche di acquisto è rilevante disporre di un adeguato processo di valutazione delle prestazioni dei fornitori volto ad attuare il vendor rating. La selezione in progressione di un parco di fornitori allineati con il posizionamento strategico dell’azienda è leva fondamentale di presidio della propria capacità competitiva attraverso la gestione della vendor list. Le implicazioni tattiche e strategiche di questo approccio implicano la individuazione di strumenti operativi efficaci e sostenibili a livello organizzativo.

Andrea Zanni Socio di un importante studio legale associato con sede a Bologna e a Forlì, con ultradecennale esperienza forense, è specializzato in assistenza nel contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di contrattualistica, diritto commerciale e societario, diritto bancario e finanziario. Consulente legale FIMAA Bologna e Arbitro Unico presso la Camera di Commercio di Bologna. CALENDARIO Modulo 1 CPO - Il ruolo, il processo degli acquisti e l’organizzazione del team 11 ore 31/05 e 1/06/18 Modulo 2 Gestione rischio contrattuale negli acquisti

11 ore 1, 14/06/18

Modulo 3 Politiche, strategie di acquisto e politiche di gestione

7 ore 7/06/18

Modulo 4 Market Intelligence e sviluppo fornitori, E-Procurement

7 ore 21/06/18

Modulo 5 Gestione approvvigionamenti e livello di servizio

7 ore 28/06/18

Modulo 6 Reportistica, Benchmarking, KPI e Supply Chain, Risk Analysis

7 ore 12/07/18

Opzionali Modulo 7 Acquisti internazionali

7 ore 10/12/18

Modulo 8 Capacità negoziali e successo nel business Modulo 9 Vendor Rating: strumenti di valutazione dei fornitori

QUOTA DI ISCRIZIONE Executive Program (Mod. 1-2-3-4-5-6) € 1.900,00 + IVA Modulo 7 Opzionale € 300,00 + iva Modulo 8 Opzionale € 600,00 + iva Modulo 9 Opzionale € 300,00 + iva

LA FACULTY Docenti ADACI

16 ore 12, 13/12/18 7 ore 29/11/18

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. I moduli opzionali sono anche acquistabili singolarmente.

Ai soci ADACI e alle aziende associate Confindustria Emilia Area Centro verrà riservato lo sconto del 10%. Durante il percorso sarà possibile ricevere informazioni sulle iniziative associative di ADACI sia locali che nazionali.

Con pluriennale esperienza aziendale, presenteranno i temi con taglio pratico e applicativo. Loro obiettivo sarà quello di far riflettere i partecipanti sui modelli applicati nelle loro realtà, creando momenti di riflessione e di confronto delle esperienze. ADACI è l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management (www.adaci.it) che dal 1968 supporta i professionisti degli acquisti che si occupano di approvvigionamenti, gestione materiali, logistica e supply management. Costituisce un punto di riferimento culturale, offrendo molteplici occasioni per condividere esperienze, fare rete e aggiornarsi professionalmente.

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Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

PERCORSI FORMATIVI 2018

FONDI INTERPROFESSIONALI Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa per cui le aziende aderenti potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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Docente Yadvinder Rana MBA presso la Manchester Business School ed Executive Certificate in Global Negotiations presso la Thunderbird School of Management, attualmente è Professore di Cross Cultural Management presso l’Università Cattolica e progetta ed eroga corsi di negoziazione avanzata e interculturale, cross cultural management e strategie di internazionalizzazione d’impresa presso università Italiane e Straniere ed aziende. Durata 7 ore Date Bologna 16 aprile 2018 09.00 - 17.00 10 dicembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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ACQUISTI INTERNAZIONALI

VENDOR RATING

Il nuovo mercato dei Low Cost Countries

Strumenti di valutazione dei fornitori

Acquistare, oggi, significa operare in un mercato globale. Un mercato fatto di tanti e ancora poco conosciuti low cost Countries. Certamente una grande opportunità di business grazie ad offerte diversificate e margini di risparmio. Ma non mancano i rischi. Obiettivo, quindi, identificare e selezionare i paesi più adeguati al proprio business, evidenziarne i pericoli, strutturare un piano di scouting, analizzarne i costi. Il tutto senza trascurare aspetti normativi e legali. Non resta che partire. Per cogliere le opportunità, ridurre i rischi e trarre il maggior vantaggio.

Per un’efficace gestione delle politiche di acquisto è rilevante disporre di un adeguato processo di valutazione delle prestazioni dei fornitori volto ad attuare il vendor rating. La selezione in progressione di un parco di fornitori allineati con il posizionamento strategico dell’azienda è leva fondamentale di presidio della propria capacità competitiva attraverso la gestione della vendor list. Le implicazioni tattiche e strategiche di questo approccio implicano l’individuazione di strumenti operativi efficaci e sostenibili a livello organizzativo.

CONTENUTI Vantaggi nell’acquisto nei Low Cost Countries Riduzione dei costi totali d’acquisto nei principali Paesi Low Cost. Prezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografiche. Tattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionali. La scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggi. Evoluzione dei ruoli professionali dei manager del global sourcing. Come scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato il bene da acquistare. Piano di marketing degli acquisti internazionali. Come strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento (Paese). Valutazione e omologazione di un fornitore internazionale. Risk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logistico. Differenza di usi tra i diversi Paesi. Gestire la supply chain e le modalità di trasporto dai Paesi Low Cost. Valutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali Acquistare a costo totale. Vantaggi e svantaggi, costi, benefici. Difficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle correttamente. Costi degli spostamenti e delle informazioni. Costi accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione del personale (lingue, commercio internazionale). Pericolo dell’interruzione della fornitura. Basso costo della manodopera e/o delle materie prime. Tempi di trasporto. Maturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttiva. Calcolo del costo totale e del ROI.

CONTENUTI I parametri di selezione del mix fornitori Politiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco? Verifica di posizionamento: merceologie e fornitori (vedi matrici di Kraljic). La relazione coi fornitori e le 4 variabili chiave. I diversi livelli/variabili di valutazione Approccio alla valutazione Integrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e congruenza. La metrica della valutazione. Confronto tra approcci teorici e scelte pratiche Confronto tra diverse tecniche: case histories. Analisi critica e comparativa. Un approccio unificante, la Balanced Score Card (BSC) Le implicazioni di sostenibilità organizzativa Scelta operativa del campo di applicazione. Valutazione della frequenza di analisi. Gli attori del processo. Passi da fare e da evitare in un percorso di implementazione

PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations e del change management, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. Ha ricoperto il ruolo di AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello d’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. Durata 7 ore Date Bologna 29 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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IL SISTEMA TOYOTA: LEAN PRODUCTION E TOYOTA SIMULATION GAME

SMED: COME RIDURRE I TEMPI DI ATTREZZAGGIO

Ideato da Toyota University

Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 16 ore Date Bologna 14, 17 maggio 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

Al centro dell’attenzione i temi della cosidetta “produzione snella” che permette la semplificazione dei processi e un recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alle nuove condizioni economiche. Per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi nei processi aziendali, identificando gli ambiti di miglioramento per una migliore gestione complessiva. Il Toyota Simulation Game è un importante momento formativo esperienziale con l’obiettivo di comprendere meglio e, quindi, applicare all’interno della propria organizzazione i valori del Toyota Way e gli strumenti generati dal Toyota Production System (TPS, chiamato anche Lean). La simulazione da noi formulata è semplice e di facile attuazione e si basa sull’interazione pratica, la verifica empirica e sul confronto dei risultati - tra un approccio tradizionale (push) ed uno ispirato al TPS (pull) – attraverso un’esperienza reale. CONTENUTI Definizione di Toyota Production System. Il Toyota Way come base fondante del sistema Toyota. L’approccio tradizionale e l’approccio Lean. Terminologia di riferimento. Analisi dettagliata degli strumenti e dei metodi per ridurre e controllare gli sprechi nelle diverse aree, entrando nello specifico dei concetti di: Just in Time (come produrre solo ciò che è necessario, quando è necessario e nella quantità necessaria); Jidoka (come rendere i problemi visibili perché possano essere immediatamente affrontati) e Kaizen (come tendere al miglioramento continuo). Legame esistente tra il TPS e gli aspetti legati all’ambiente, in un approccio sempre più eco-sostenibile, alla salute ed alla sicurezza. Toyota Simulation Game: offre una vera e propria esperienza a livello pratico volta ad apprendere in modo facile e interattivo i principi base della Lean. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale, introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli di quest’ultimo. Il gioco si compone dunque di: una prima simulazione effettuata seguendo un approccio di tipo tradizionale (push) e una seconda simulazione effettuata, invece, seguendo un approccio Lean (pull).

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PERCORSI FORMATIVI 2018

Per rispondere alle esigenze di flessibilità e competitività imposte dal mercato, la necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di fatto un obbligo. Il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di attrezzaggio sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED, che nasce nell’industria dell’auto ma diventa applicabile in tutti i settori industriali. I risultati ottenibili dall’applicazione dello SMED si possono riassumere nei seguenti punti: maggiore flessibilità, tempi di attrezzaggio/set up ridottissimi, maggiore produttività in tempi inferiori, maggiore soddisfazione del cliente, assenza di eccessi di produzione, migliore organizzazione del lavoro per gli operatori. I concetti più evoluti della Lean, di ottimizzazione dei flussi e di eliminazione degli sprechi, hanno introdotto una serie di metodologie di eccellenza che possono supportare con successo la gestione dei processi aziendali. La metodologia SMED (Single Minute Exchange of Die) fornisce una serie di criteri di facile applicazione che permettono di ridurre sensibilmente i tempi di cambio attrezzatura, attività critica per fronteggiare le sempre maggiori richieste dei clienti di lotti piccoli o di mix produttivi importanti.

Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 13 settembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

CONTENUTI La rilevanza del set-up nei processi produttivi. Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari. Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio. Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED. Fasi di applicazione della tecnica SMED. Indici di efficacia ed efficienza dei set-up. Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio. Casi studio ed esempi concreti.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 7 marzo 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

VISUAL MANAGEMENT E METODO 5S

LA GESTIONE DELLE SCORTE JUST IN TIME E SISTEMA KANBAN

L’eliminazione degli sprechi

Toyota Warehousing System

Si analizza come il Visual Management permetta, mediante semplici strumenti, di evidenziare gli stati di avanzamento dei processi aziendali, rendendoli visibili agli attori stessi di processo. Si chiarisce come l’obiettivo fondamentale sia quello di rendere istantaneamente fruibili tutte le informazioni legate allo stato di avanzamento del processo, mettendo in luce le possibili criticità che si generano, potendole dunque attaccare in tempo reale. Il metodo 5S, che si basa sulle tecniche di Visual Management, è uno strumento fondamentale del Toyota Production System. Esso consente di aumentare produttività, qualità, costi, tempi di consegna, sicurezza, morale e motivazione del personale, elementi connessi con il miglioramento della forza produttiva e della forza dei reparti produttivi. Il corso 5S consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il metodo 5S, con l’obiettivo ultimo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere e migliorare le condizioni di un posto di lavoro ordinato e pulito con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi.

Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, con particolare enfasi al sistema Just In Time, ed offre un approfondimento sul Sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi per l’applicazione. La gestione delle scorte è un’attività fondamentale per tutte le aziende, il cui obiettivo è minimizzare il costo di mantenimento a magazzino garantendo una corretta alimentazione dei flussi produttivi. Taiichi Ohno, ingegnere alla Toyota, partendo dall’osservazione della gestione degli stock realizzata nei suddetti supermercati americani sviluppò in Giappone il Kanban. Verrà spiegato nel dettaglio questo strumento - secondo cui i rimpiazzi vengono riordinati ai reparti a monte o ai fornitori esterni dopo che se ne manifesta la reale esigenza - e del metodo di produzione JIT incentrato sull’eliminazione degli sprechi e dei tempi morti per: produrre i prodotti finiti appena in tempo per consegnarli, produrre i semilavorati appena in tempo per utilizzarli, acquistare i materiali all’esterno appena in tempo per trasformarli.

CONTENUTI Il Toyota Production System, ribattezzato anche Lean Production (produzione snella o lean manufacturing), è un sistema di organizzazione produttiva alternativo alla produzione in serie e su larga scala alla cui base c’è l’idea di “fare di più con meno”, utilizzando le (poche) risorse disponibili nel modo più produttivo possibile ed eliminando gli sprechi in ogni aspetto del processo, con un approccio a piccoli passi basato sul miglioramento continuo, il kaizen. Attività e Tecniche di Problem Solving e Prevenzione quali Asaichi, PDCA, 5W, Standardizzazione, 2S, 5S, SE, nonché metodologie anche comportamentali quali Genchi Genbutsu, sono parte integrante della cultura TPS. Spieghiamo come ognuna di queste tecniche non sia caratterizzata da complessità esecutiva ma piuttosto da semplicità e trasparenza, risultando molto efficace quando applicata con metodo e determinazione. Molto evocativo del significato di «semplicità» e «trasparenza» è l’importanza che viene data al Visual Management quale «modus operandi» in tutte le attività di miglioramento della Qualità. Quando si parla di eliminazione degli sprechi, sono molti quelli che pensano a risparmi sulle spese o a tattiche connesse con la parsimonia. Certo ci sono anche questi aspetti ma la messa a punto dell’ambiente di lavoro attuabile con l’implementazione delle 5S è il punto di partenza che permette il miglioramento.

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Docente La docenza sarà tenuta da un formatore Senior di Toyota Academy Durata 8 ore Date Bologna 12 novembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

CONTENUTI Sistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali. La filosofia JIT (Just In Time). Tipologie di sistemi Kanban. I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban. Il Sistema a cartellini. Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori. I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia. Casi studio ed esempi concreti.

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LE STRATEGIE DI SERVITIZZAZIONE

PIANIFICAZIONE DELLA PRODUZIONE

Come bilanciare prodotti e servizi

Docente Mauro Marini Partner Opta, svolge attività di consulenza in aziende manifatturiere e di servizi sui temi dell’organizzazione della supply chain, del company turnaround e del project management, integrando diversi approcci (Lean Manufacturing, TOC). Docente di Supply Chain Management presso l’Università di Bologna Durata 12 ore Date Bologna 22 marzo 2018 09.00 - 18.00 29 marzo 2018 09.00 – 13.00 22 ottobre 2018 09.00 - 18.00 29 ottobre 2018 09.00 – 13.00 Quota di iscrizione € 420,00 + iva

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La servitizzazione è il processo di bilanciamento, nell’ambito dell’offerta al mercato, delle dimensioni di prodotto e di servizio. Attraverso la servitizzazione le imprese non basano più il loro vantaggio competitivo soltanto sul prodotto, ma tendono a sviluppare, in quantità e varietà, le fonti di valore offerte al cliente: post vendita, design, informazione, distribuzione, branding. Il processo di servitizzazione delle aziende manifatturiere è un trend nettamente confermato anche per le PMI e si collega ai temi della digitalizzazione e di Industry 4.0. Lo spostamento verso la componente di servizio consente di ottenere tre principali risultati: arricchire l’offerta e aumentare il livello di differenziazione rispetto alla concorrenza, spostare il confronto competitivo lontano dal prezzo, alzare i costi di sostituzione da parte dei clienti, aumentandone la fidelizzazione. Le linee di sviluppo attorno alla servitizzazione riguardano il mondo delle operations dove è necessario intervenire sulle competenze e sui processi formativi del personale, che devono essere “convertiti” alla logica dell’integrazione tra prodotto e servizio. Tale impostazione richiede un mindset specifico. La seconda fa riferimento al marketing dei servizi, che si occupa della relazione che crea valore nell’ambito del rapporto tra cliente e fornitore determinando l’esperienza più o meno positiva nella mente del cliente stesso. CONTENUTI Le principali direttrici del cambiamento: dalla vendita di prodotti alla vendita di “soluzioni”. La competizione in mercati sempre più stazionari. La gestione della domanda intermittente con alto tasso di personalizzazione. La confort zone: un concetto ancora valido in un contesto competitivo dove i vantaggi acquisti possono sfumare in breve tempo? Il nuovo contesto competitivo: un modello originale per fare chiarezza su come sta cambiando il modo di fare business. Case history: servitizzazione del servizio; la capacità di far evolvere il proprio business model. Le nuove regole di creazione del valore. La servitizzazione come principale strategia di innovazione per le aziende manifatturiere: concetti di base e casi pratici. Le strategie di servitizzazione: occorre scegliere da dove partire. I benefici ma anche le difficoltà che si possono incontrare lungo il processo di servitizzazione (i servizi sono diversi dal prodotto). Case history – il caso Pirelli. Come la servitizzazione sta modificando il settore machinery. La digitalizzazione al servizio della servitizzazione: l’importanza degli smart service quale strumento per anticipare i problemi e le esigenze del cliente. Digitalizzazione e Industry 4.0: cosa intendiamo, quali tecnologie sono adottabili, quali sono gli impatti per le imprese e per il sistema economico. Road map: tecnologia e creazione del valore; come adattare il business model per restare al passo con i cambiamenti in atto e non disperdere le energie?

PERCORSI FORMATIVI 2018

Il corso consente di avere una visione chiara del processo di pianificazione e controllo della produzione e permette di pianificare efficacemente produzione e materiali ottimizzando le risorse disponibili. Permette di comprendere e valutare il processo produttivo della propria azienda e la gestione della supply chain, quindi individuare le leve di miglioramento. CONTENUTI Giorno 1 Introduzione alla programmazione e al controllo della produzione: definizioni e obiettivi I principali KPI relativi al processo di pianificazione. Il punto di partenza della pianificazione: il service level agreement. Gestione della domanda: lead time, punto di disaccoppiamento, previsioni, domanda dipendente e indipendente, principio della diversificazione ritardata. Tipologia dei sistemi di produzione: StO (Ship to Order) - MtS (Make to Stock) - AtO (Assembly to Order) - MtO (Make to Order) - EtO (Engineering to Order). Il sistema di pianificazione della produzione: componenti principali. Giorno 2 Sales ed Operations Planning La creazione delle previsioni di vendita. Pianificazione della capacità produttiva: definizione, scopo, strategie e politiche di capacità, costruzione del piano aggregato. Programmazione principale di produzione (MPS): definizione, scopo, costruzione del programma principale di produzione. La gestione delle conferme d’ordine. La pianificazione delle lavorazioni e delle scorte: definizione, scopo e controllo del flusso. La gestione dei colli di bottiglia. Giorno 3 Sistemi MRP Definizione e obiettivi, concetti di base, algoritmo di elaborazione, condizioni di applicabilità, limiti, aggiornamento e manutenzione dei dati, Sistemi CRP. La gestione degli approvvigionamenti: emissione ordini, sollecito. Sistemi informativi a supporto della pianificazione: software MES, software integrazione con i fornitori. La programmazione operativa di produzione (scheduling): definizione, scopi, fasi operative, criteri di priorità di schedulazione. Controllo dell’avanzamento di produzione: definizione, scopi, fasi operative. Sistemi di controllo del flusso: sistemi Push e Pull. Differenze e condizioni di applicabilità.

Docente Luca Castelletti La sua esperienza professionale, nata da diversi anni spesi in attività di consulenze aziendali, è focalizzata sulla riprogettazione dei processi aziendali, in particolare nell’abito della gestione delle operations e delle attività gestionali, con l’obiettivo di accompagnare l’impresa nelle attività di crescita e miglioramento continuo. Specialties: Lean Manufacturing, Supply Chain Management, Pianificazione produttiva, Logistica, Business Process Reeengineering, Overall Equipment Effectiveness, Controllo di Gestione, Project Management. Durata 24 ore Date Bologna 22 febbraio e 1, 8 marzo 2018 09.00 - 18.00 19, 26 settembre e 3 ottobre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 750,00 + iva

PERCORSI FORMATIVI 2018

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Docente Andrea Zattoni CEO di Antifragility s.a.s., consulente di direzione e organizzazione aziendale, ha ricoperto per anni il ruolo di dirigente d’azienda e Professore a Contratto presso l’Università di Bologna. Relatore in conferenze su tematiche innovative di management e docente in corsi sull’applicazione della Theory of Constraints, ha conseguito il Certificate of Achievement da parte dell’organismo internazionale di certificazione delle competenze sulla Theory of Constraints (TOCICO) e il “TOC Certification in Operations Management” da parte delle Goldratt Schools. Durata 8 ore Date Bologna 14 giugno 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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OPERATIONS E SUPPLY CHAIN

INDUSTRIAL CONTROLLING

La gestione sistemica focalizzata della produzione e della catena di fornitura

La gestione economico-finanziaria a partire dal costo industriale di prodotto

Le imprese di produzione, di servizio e di distribuzione operano in contesti caratterizzati da elevata complessità e incertezza. Le pressioni per migliorare continuamente le prestazioni e conseguire contestualmente un contenimento dei costi inducono spesso imprenditori e manager ad adottare iniziative di impatto immediato, che possono rivelarsi controproducenti nel mediolungo termine. Il corso si propone di dimostrare come le soluzioni logistiche della Teoria dei Vincoli (Theory of Constraints, TOC), grazie alla focalizzazione dell’attenzione sulle poche variabili che limitano le prestazioni nei contesti operations e distribuzione, consentono di semplificare la gestione di sistemi complessi e di ottenere miglioramenti economici rilevanti in tempi brevi. Partendo dai concetti di base per la gestione delle operations e della distribuzione, i partecipanti potranno: comprendere i vantaggi della soluzione TOC per le operations (Drum-BufferRope, Simplified-Drum-Buffer-Rope, Buffer Management) rispetto ad altri approcci gestionali (MRP, MRP II), in presenza di un’elevata complessità e incertezza; individuare il fattore che limita le prestazioni globali della propria organizzazione; stabilire la corretta quantità di scorte da mantenere in ambito produttivo (materie prime, semilavorati, prodotti finiti), al fine di assicurare la disponibilità di prodotto al minimo costo possibile; comprendere le logiche di base per la gestione di una catena distributiva.

Saper gestire i costi, capirne le vere cause e riuscire a governarle: questi aspetti sono diventati una condizione di sopravvivenza per molte aziende. In molti settori, il governo della relazione prezzo-costo è sempre più complesso, con margini che tendono a ridursi nel tempo. Sovente la mutata situazione competitiva induce le aziende a personalizzare l’offerta di servizi per distinguersi dai concorrenti facendo emergere il ruolo strategico del sistema di misurazione dei costi, che deve essere in grado di identificare il vero costo dei prodotti e dei servizi erogati e la vera profittabilità dei clienti serviti, oltre che l’efficienza e la valutazione del/i fornitore/i. Il sistema di cost accounting può divenire lo strumento per fornire un supporto prezioso alle politiche commerciali, di pricing, di acquisto e di gestione delle infrastrutture aziendali.

CONTENUTI L’infrastruttura metodologica della Theory of Constraints (TOC): il concetto di vincolo, il miglioramento continuo focalizzato, il mondo dei costi e il mondo del “throughput”. La misurazione e il controllo economico. Le logiche tradizionali di gestione della produzione: MRP e MRP II. I problemi tipici di un contesto produttivo. L’approccio sistemico alla risoluzione dei problemi di produzione. La soluzione TOC per la pianificazione della produzione e il controllo in esecuzione: Drum-Buffer-Rope (DBR) e Buffer Management (BM). Quando il vincolo è la domanda di mercato: dal Drum-Buffer-Rope (DBR) al Simplified-Drum-Buffer-Rope (S-DBR). La gestione della capacità produttiva. Le scorte: quando sono necessarie, dove posizionarle, quale livello mantenere. Il problema centrale della supply chain. La soluzione TOC per la supply chain: Pull Replenishment e Dynamic Buffer Management (DBM). Durata.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI Analisi degli strumenti necessari per progettare sistemi di contabilità analitica, costing, profitability analysis e analisi degli investimenti in termini di gestione della rotazione del capitale investito. La scelta degli oggetti finali di calcolo dei costi (costi di prodotto, costi di cliente, costo dell’offerta). La scelta degli oggetti intermedi di calcolo dei costi (centri di costo e/o costi delle attività). L’identificazione dei driver di costo (metodi logici e/o metodi statistici). Centri di costo versus activity-based costing: vantaggi, limiti e contesti di applicazione. La scelta della configurazione di costo. Le logiche di rappresentazione dei costi al management aziendale. L’assegnazione di obiettivi di costo: i sistemi a costi standard e analisi degli scostamenti di efficacia ed efficienza operativa. Le tecniche di cost saving. Dal costo del prodotto al costo dell’offerta: la misurazione dei costi dei servizi. L’identificazione ed il governo dei costi che creano valore per il cliente. Gli impatti delle scelte di operations sul conto economico, sullo stato patrimoniale e sui fabbisogni finanziari. Gli indicatori economico-finanziari per il controllo delle imprese industriali. I KPI operativi per il controllo delle operations e della Catena del Valore in termini di efficacia del servizio ed efficienza dei processi. La costruzione e l’utilizzo dei costi di produzione per le scelte industriali e la valutazione dei fornitori. La valutazione economica nelle scelte di Make or Buy. La valutazione finanziaria degli investimenti. Un nuovo modo di concepire la rotazione degli investimenti: lo studio degli ammortamenti industriali.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Luigi Salvatore Dottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali. Durata 14 ore Date Bologna 20, 22 giugno 2018 09.00 - 17.00 13, 17 dicembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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Risorse umane


Crea il tuo percorso CORE

COMPETENCES

HR MANAGER

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Amministrazione del personale e gestione buste paga Diversity Management Governare e gestire situazioni difficili Risk Management e la funzione HR nei processi di cambiamento HR-Facilitatore Il budget del personale La valutazione dei bisogni formativi La selezione del personale Mappare i ruoli in azienda People at the center: il ruolo della persona tra i Big Data e IOT Valutazione delle prestazioni e sistemi incentivanti

p. 98 p. 100 p. 101 p. 102

Capacità negoziali e successo nel business La comunicazione interna tra tradizione ed innovazione Email Writing Presentations Skills Lab Sliding Stories: raccontare la propria azienda con lo storytelling Thinking Processes Time e Meeting Management Gestire la complessità (lo trovi in Industrial Lounge) Squadre vincenti (lo trovi in Industrial Lounge) Leadership (lo trovi in Industrial Lounge)

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Bilancio per “non” specialisti Finanza per “non” Financial Manager Marketing per “non” Marketing Manager WTrain®: la formazione che ottiene risultati

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AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE E GESTIONE DELLE BUSTE PAGA

DocentI Matteo Errigo e Daniela Mola Consulenti del lavoro specializzati nelle materie del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle relazioni industriali, del diritto della previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del personale dipendente. Durata 35 ore Date Bologna 26, 28 febbraio e 5, 7, 12, 14, 19, 21, 26, 28 marzo 2018 14.30 - 18.00 8-10-15-17-22 24 ottobre e 5, 7, 12, 14 novembre 2018 14.30 - 18.00 Quota di iscrizione € 700,00 + iva

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Il corso ha l’obiettivo di far conoscere i vari passaggi relativi all’inserimento corretto in azienda del personale dipendente, attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle norme che regolano la gestione del personale. Si affronterà la corretta lettura ed elaborazione della busta paga, quale elemento essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing. CONTENUTI Inserimento del lavoratore Gli adempimenti del datore di lavoro Posizioni assicurative e previdenziali: le aperture e il rapporto con gli Enti. Il ruolo della contrattazione collettiva. Le comunicazioni telematiche: assunzione, variazione e cessazione. Libri obbligatori (Libro Unico del Lavoro e Libro Infortuni). Il rapporto di lavoro subordinato Tipologie contrattuali: tempo indeterminato, tempo determinato, tempo parziale, apprendistato, lavoro accessorio, lavoro intermittente, parasubordinazione. Elementi essenziali del contratto di assunzione: luogo di lavoro, periodo di prova, inquadramento, qualifica, mansione. Modulistica da sottoporre al dipendente: destinazione del TFR, detrazioni, privacy, ANF. Composizione della retribuzione, determinazione dell’imponibile fiscale e previdenziale Incidenza della Contrattazione Collettiva Nazionale, Aziendale, Individuale. Elementi della retribuzione: minimo contrattuale, scatti di anzianità, superminimo individuale, indennità da CCNL, mensilità aggiuntive. Determinazione della retribuzione giornaliera e oraria. Elementi variabili della retribuzione: lavoro straordinario, festivo, notturno, lavoro a turni, indennità varie (cassa, mensa…) fringe benefit, buoni pasto. Adempimenti previdenziali e trattamento economico delle assenze. Imponibile contributivo e adempimenti previdenziali La contribuzione obbligatoria: aliquote contributive e settori di inquadramento. Flusso Uniemens. Assunzioni agevolate (mobilità, percettori di Aspi, apprendisti). Le voci assoggettabili. La gestione delle assenze e il trattamento economico La malattia: certificazione e obblighi di comunicazione, visite di controllo, trattamento economico e calcolo dell’indennità a carico Inps: operai e impiegati, differenze, lordizzazione, integrazione a carico azienda, compilazione Uniemens.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Maternità e congedi parentali: congedo di maternità e paternità, congedo obbligatorio e facoltativo, documentazione, trattamento economico e calcolo dell’indennità, integrazione a carico azienda, congedi per malattia del figlio, riposi giornalieri per allattamento, Uniemens. Altri congedi c/Inps: Legge 104/92 per portatori di handicap, donazioni sangue, congedo matrimoniale. Infortunio: comunicazioni obbligatorie, calcolo indennità c/Inail e integrazione c/azienda. Autoliquidazione Inail Basi di calcolo del premio e comunicazione del tasso, modulo di dichiarazione delle retribuzioni, versamento su modelli F24. Orario di lavoro Definizione di orario normale di lavoro, lavoro straordinario, notturno, festivo, a turni, riposi e pause, assenze retribuite (ferie, rol, ex festività). Adempimenti fiscali e TFR. Reddito da lavoro dipendente – Reddito imponibile, tassazione ordinaria: scaglioni di reddito e aliquote, tassazione separata, detrazioni di imposta, addizionale regionale e comunale, compilazione modello F24, conguaglio fiscale, modello CUD e 770, cenni. Conguaglio fiscale di fine anno e di fine rapporto. Trattamento di fine rapporto: retribuzione utile, calcolo e rivalutazione, aliquota media, cenni di tassazione, previdenza complementare. Il costo del lavoro. Esercitazioni su: Compilazione di modelli di contratto di assunzione per le diverse tipologie contrattuali. Definizione della retribuzione fissa e variabile da CCNL in base alla mansione e qualifica. Elaborazione di busta paga con elementi variabili per la definizione del corretto imponibile previdenziale. Elaborazione di un cedolino per definire l’indennità di malattia a carico Inps e la quota a carico del datore di lavoro. Elaborazione di un credito per il calcolo dell’indennità di malattia. Elaborazione di cedolini paga per la determinazione delle indennità. Elaborazione di una busta paga per il calcolo dell’indennità di infortunio. Calcolo dell’autoliquidazione e compilazione del modello F24. Elaborazione dei cedolini secondo le casistiche trattate e determinazione del netto.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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DIVERSITY MANAGEMENT

GOVERNARE E GESTIRE SITUAZIONI DIFFICILI Strumenti avanzati di gestione del personale

Docente Elisabetta Zanarini

Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Da sempre si occupa di Responsabilità Sociale di Impresa, Pari Opportunità e Worklife Balance. Durata 7 ore Date Bologna 5 giugno 2018 09.00 - 17.00 27 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 280,00 + iva

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Diversità e diversity management sono diventati termini frequenti nel lessico manageriale. Molte sono le organizzazioni che preparano o hanno avviato progetti e definito policy di gestione delle diversità, e anche la letteratura e le ricerche sottolineano l’interesse per un tema che sta diventando sempre più di attualità. Ma che cosa significa diversità? Le dimensioni primarie della diversità sono l’età, il genere, l’origine etnica, le capacità/caratteristiche mentali e fisiche, l’orientamento sessuale. Le nostre organizzazioni accolgono, ricercano, mettono in connessione oggi persone che appartengono a 4 o 5 generazioni differenti, uomini e sempre più donne, provenienti da tutte le parti del mondo e con gradi diversi di abilità: come gestire e valorizzare questo mix? Come uscire dalle regole uguali per tutti e aprire spazi di conciliazione, facilitazione e migliori performance? Quali competenze manageriali sono necessarie per gestire il presente e il prossimo futuro? Questa giornata ha l’obiettivo di presentare le molte sfaccettature della diversità nelle organizzazioni e di accompagnare i partecipanti a definire un piano d’azione per gestirle come un valore prezioso e non solo come una faticosa difficoltà. CONTENUTI I fondamentali del Diversity Management Come sta cambiando il mondo nelle organizzazioni Le dimensioni primarie della diversità: - generazioni: valori, aspettative, modalità di collaborazione, utilizzo delle tecnologie – molte differenze, ma anche molte possibilità di integrazione; - età e fasi di vita: percezione e uso del tempo, motivazioni al lavoro, appartenenza; - uomini e donne, genere e gender; - culture di provenienza: stereotipi e modelli di riferimento; - abilità e disabilità. Analisi dei dati aziendali e delle prospettive per i prossimi due anni I programmi di Diversity Management Alcuni casi di successo; alcuni (prevedibili) insuccessi. Perché falliscono i programmi di Diversity. Come impostare e implementare progetti e policy efficaci. Il Diversity management e la Responsabilità Sociale di Impresa. Le competenze manageriali per valorizzare le diversità e ottenere risultati. Un primo possibile Action Plan.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Un intervento laboratoriale per Direttori del Personale, impegnati ad affrontare sfide organizzative o situazioni di continuo cambiamento, che desiderino gestire eventi critici e delicati, ma necessari per l’azienda, con self efficacity, ma anche attenzione e rispetto per le persone. Saper gestire le persone in situazioni complesse diviene un must fondamentale negli attuali scenari ed implica un insieme di competenze sfidanti che richiedono intuizione e sensibilità ma anche strategie comunicative e di leadership orientate alla risoluzione positiva dei problemi. In particolare, il focus della giornata sarà sull’implementazione di prassi operative concrete e nuove metodologie manageriali per gestire dinamiche relazionali “critiche” collegate a momenti di valutazione delle prestazioni, trasferimenti, licenziamenti etc..., facilitando l’acquisizione di nuove prospettive di azione manageriale. La metodologia didattica, altamente interattiva e operativa, permetterà di partecipare costantemente e condividere le proprie esperienze aziendali. Gli obiettivi di questo percorso sono: condividere logiche e modalità di comportamento rispetto alla conduzione di situazioni critiche nella gestione delle persone; fornire strumenti operativi utili per esercitare efficacemente il proprio ruolo in contesti che richiedano, a volte contemporaneamente, assertività, gestione dei conflitti, mediazione e costruzione di consenso; allenare competenze per gestire efficacemente colloqui difficili (licenziamenti/trasferimenti/feed back critici di valutazione delle prestazioni etc...); riconoscere le leve motivazionali per sviluppare nelle persone sia miglioramento della performance che assunzione di responsabilità. CONTENUTI I nuovi modelli evolutivi nella gestione delle risorse umane. Le skills per comprendere e governare dinamiche relazionali difficili. Le modalità comunicative e di leadership che creano consenso ed assunzione di responsabilità. I sistemi motivazionali: riconoscere la motivazione e gestirla come leva per affrontare situazioni conflittuali. L’utilizzo del feedback per creare clima di sostegno e non di difesa. Sperimentazione attiva su casi aziendali per apprendere a condurre e gestire colloqui “critici”. Modellizzazione di best practice.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Cristina Cremonesi Esperta in sviluppo manageriale, svolge la sua attività professionale per importanti aziende leader di mercato, supportando i manager nel miglioramento della loro performance e nello sviluppo di dimensioni chiave della leadership quali visioning, empowering, energizing, decision making, self efficacity, teamwork per raggiungere i risultati di business. È docente di Management e Leadership in varie Corporate University e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per Executive manager che per giovani talenti. Durata 8 ore Date Bologna 16 aprile 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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RISK MANAGEMENT E LA FUNZIONE HR NEI PROCESSI DI CAMBIAMENTO

HR-FACILITATORE

Work session di 3 giornate

Docenti Francesco Bassi Consulente direzionale in ambito governance, risk management, compliance, etica d’impresa, 231. Membro di Comitati Etici e di Organismi di Vigilanza. Esperto UMIQ. Andrea Foschi Consulente direzionale in ambito program & project management, ICT governance, sicurezza delle informazioni, sistemi di gestione ISO 27001, compliance privacy e 231 in ambito prevenzione reati informatici. Durata 21 ore Date Bologna 27 febbraio 2018 09.00 - 17.00 6 marzo 2018 09.00 - 17.00 20 marzo 2018 09.00 - 17.00 Metodologia Online Community Work Session Quota di iscrizione Completo: € 700,00 + iva Ogni singolo modulo: € 280,00 + iva

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La quarta rivoluzione industriale che interessa e interesserà sempre più tutte le aziende spinge ogni impresa ad una rilevante trasformazione digitale che richiede cambiamenti molto più profondi che il solo investire nelle ultime tecnologie digitali. Le aziende dovranno cercare nuovi modelli di business, riflettere sui loro modelli operativi, rivedere come attrarre e promuovere i talenti digitali e riesaminare nuovamente come misurare il successo della loro attività. Queste tendenze in atto, unitamente al contesto normativo (norme quali D.Lgs. 231, GDPR - General Data Protection Regulation, TU Sicurezza sul lavoro e standard di riferimento per i sistemi di gestione), determinano la crescente rilevanza della gestione del cambiamento e del risk management. In questo contesto, la funzione HR è e sarà fortemente coinvolta nei cambiamenti di paradigma produttivo e di gestione del lavoro. Come cambierà il ruolo delle Human Resources e con quali modalità contribuirà ad aumentare la business performance, in un contesto di crescente incertezza? CONTENUTI Modulo 1 – Risk Management e funzione HR Il concetto di rischio. La crescente rilevanza della gestione del rischio. Obiettivi e rischi. Rischi cui è esposta direttamente la funzione HR. Processo di risk management. Sistema di controllo interno. Responsabilità di risk management. Approcci e modelli di risk management. Compliance risk management (D.Lgs. 231, GDPR, TU Sicurezza sul lavoro, Sistemi di gestione, Sistema autoregolamentazione aziendale) e coinvolgimento funzione HR. Risk management e supporto al processo decisionale. Modulo 2 – Processi di cambiamento L’azienda tra obbligo di innovazione e resistenze al cambiamento. Le spinte al cambiamento tra contesto di mercato e quadro normativo. Barriere alla diffusione dell’innovazione. I principali impatti sul lavoro delle tendenze in atto. Interconnessioni con interlocutori esterni. Relazioni tra funzioni aziendali. Gestione delle informazioni, nuove competenze e nuove professioni. Sicurezza delle informazioni. Responsabilità organizzative tra strumenti tradizionali e identità digitale. Change Management. Risk Management, persone e cambiamento. Modulo 3 – Evoluzione della funzione HR Il ruolo delle persone e l’evoluzione digitale. Cultura aziendale e cultura del rischio. Nuovi paradigmi di produzione e di lavoro. Dalle attuali organizzazioni alle nuove organizzazioni flessibili e adattive. Organizzazione, informazione e autoregolamentazione. Percorsi di formazione e trasformazione digitale. La gestione delle relazioni nell’ecosistema dell’azienda. Evoluzione nei rapporti con gli stakeholder. Trasformazione digitale e funzione HR: cambiare mestiere o evolvere verso un nuovo ruolo a maggiore contenuto strategico?

PERCORSI FORMATIVI 2018

Negli anni recenti si sono intensificate le esperienze organizzative di gruppi interfunzionali, team di progetto, unità di business internazionali. Allo stesso tempo, moltissime aziende hanno attraversato ristrutturazioni, downsizing, fusioni e acquisizioni che hanno generato perdita di certezze, cambiamenti, nuovi mondi. Si tratta di forme nuove di unione tutte basate su differenza e pluralità, dove comunque resta permanente l’ambivalenza funzionale, tra collaborazione e competizione, tra bisogno di affermazione individuale e di livellamento collettivo. In questo scenario, facilitare è unire, e per facilitazione esperta si intende quell’insieme di competenze e abilità operative che gli attori organizzativi possono agire negli scambi interpersonali e tecnici, con atteggiamento consapevole e con l’obiettivo di aumentare le risorse in gioco. L’obiettivo di un HR-facilitatore è quello di creare team dinamici, dialettici, inclusivi, ben sapendo tuttavia delle tante forze che dividono e che interferiscono, di gestire efficacemente nelle impasse quotidiane le forme di difficoltà, blocco e malessere ed aumentare le abilità coesive e collaborative. CONTENUTI I primi metodi per facilitare Alimentare il nesso produzione-partecipazione. Dirigere in maniera sia direttiva che partecipativa. Creare climi più caldi e meno severi. Governare i comportamenti automatici, di cui due sono difensivi. Il Face-model e le 4 “F”: coordinare, coinvolgere, aiutare, attivare. Gli strumenti per l’HR-facilitatore F1-Coordinare (HR catalizzatore). Fare gruppo più facilmente. Tecnica di apprezzamento e critica costruttiva. Casi concreti. F2-Coinvolgere (HR mediatore). Una comunicazione più circolare. Tecnica del ritmo e del pendolarismo dialogico. Casi concreti. F3-Aiutare (HR agente di aiuto). Adozione di un metodo antinegatività. Tecnica di ascolto concentrato, tripletta, terzo tempo, riunione di ascolto. Casi concreti. F4-Attivare (HR motivatore). Attivazione, potenziamento, semi positivi. Tecnica delle riunioni concludenti e coinvolgenti. Casi concreti. Unità 3 - Le applicazioni Cenni sui processi che uniscono, l’union-making. Regia interazionale, doppia cornice, integrazione, ponte di azione. Casi concreti e ricadute operative nei diversi episodi organizzativi e tecnici.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Pino De Sario Specialista in facilitazione, psicologo dei gruppi. Da anni lavora nelle organizzazioni proponendo la Facilitazione esperta, metodo codificato per lo sviluppo della cultura di gruppo, la trasformazione dei comportamenti lavorativi disfunzionali, la partecipazione inclusiva. Docente all’Università di Pisa e presso diversi Master a Roma e Bologna. Membro associato della Società Italiana di Biosistemica. Direttore della Scuola Facilitatori. Durata 16 ore Date Bologna 15, 22 maggio 2018, 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 700,00 + iva

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Docente Matteo Errigo Consulente del lavoro specializzato nelle materie del diritto del lavoro, del diritto sindacale e delle relazioni industriali, del diritto della previdenza sociale e di tutti gli aspetti di amministrazione del personale dipendente. Durata 14 ore Date Bologna 12, 19 aprile 2018 09.00 - 17.00 9, 16 settembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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IL BUDGET DEL PERSONALE

LA VALUTAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI

Il corso fornisce le competenze per pianificare attentamente il budget del personale affinché risulti sempre allineato alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Durante il corso verranno analizzati gli strumenti utili alla corretta predisposizione di consuntivi, forecast e budget, fondamentali nella determinazione dei relativi parametri gestionali.

La formazione è un potente strumento di crescita di conoscenze, di sviluppo delle capacità e quindi di miglioramento della performance individuale. L’investimento in formazione, anche se coperto da forme di finanziamento, è un capitolo importante del costo del personale e il beneficio non sempre risulta evidente a breve termine, per cui è importante collegare strettamente gli interventi formativi alle reali necessità dell’individuo o di un team all’interno di un contesto aziendale. Una buona analisi permette di progettare e realizzare interventi formativi efficaci. Verranno forniti strumenti e metodi per individuare, analizzare e sintetizzare i bisogni individuali in un piano formativo globale per l’azienda, con particolare attenzione alla fase di coinvolgimento dei vari attori aziendali.

CONTENUTI Le fasi della strutturazione del budget Analisi degli obiettivi aziendali: previsioni di sviluppo o riduzione. Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni, cessazioni, picchi di fabbisogno di personale, diversi rapporti di lavoro. Contrattazione collettiva, individuale, costi fissi aziendali e ripercussioni sul costo del personale. Analisi di eventuali costi aggiuntivi. Gli elementi che compongono il budget Il costo del lavoro: dal budget individuale al budget aziendale. Analisi degli elementi retributivi. Determinazione degli oneri contributivi. Analisi e quantificazione degli elementi variabili. Le politiche retributive Piani retributivi, premi aziendali, fringe benefits, coperture assicurative, compensi in natura. Il trattamento di fine rapporto Calcolo e risoluzioni incentivate. Orario di lavoro. Le assenze: natura e incidenza sul costo. Ammortizzatori sociali: utilizzo e incidenza. Assunzioni: le assunzioni incentivate. Altri costi: terziarizzazione, trasferta, servizi generali e vitto. L’analisi del budget Le politiche retributive: effetti derivanti dalla contrattazione collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle competenze ed incidenza dei costi. Politiche di sviluppo ed incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni. Il controllo del budget Verifica periodica della rispondenza delle previsioni a quella dei consuntivi. Ricerca e analisi degli scostamenti. Eventuale rettifica del budget in relazione a variazioni intervenute.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI A cosa serve la formazione I cambiamenti di strategia, di prodotto e di processo e l’impatto sui “nuovi” bisogni formativi. I 3 obiettivi principali della formazione: acquisire conoscenze (padronanza), modificare atteggiamenti (consapevolezza), sviluppare abilità (performance). Come si gestisce la formazione in azienda: analisi gap professionali. Raccolta e analisi dei bisogni formativi Le competenze: un linguaggio comune per esprimere i bisogni formativi. L’analisi dei bisogni individuali legati al ruolo e alla persona. La valutazione della prestazione e i bisogni di formazione. Gli strumenti organizzativi per la rilevazione dei bisogni formativi: osservazione, interviste, questionari. Il ruolo dell’HR specialist: come aumentare la propria credibilità ed autorevolezza. Il coinvolgimento attivo dei Responsabili di Area/Funzione. Metodologie di supporto ad una rilevazione efficace Mappatura dei ruoli e delle competenze. Assessment delle competenze. Il piano formativo Sintesi dei bisogni formativi. Strategie per la formazione: make or buy. Quantificare le necessità: cosa, quanto, quando e a chi. Altri input progettuali: tempi, setting, organizzazione. Erogazione della formazione Selezionare le modalità più efficaci di erogazione a seconda delle necessità: catalogo o personalizzazione? Casi pratici.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Federico Bencivelli

Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach ACC- ICF (International Coach Federation - Italia). Durata 11 ore Date Bologna 19 febbraio 2018 09.00 - 17.00 20 febbraio 2018 09.00 - 13.00 27 settembre 2018 09.00 - 17.00 28 settembre 2018 09.00 - 13.00 Quota di iscrizione € 400,00 + iva

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LA SELEZIONE DEL PERSONALE

MAPPARE I RUOLI IN AZIENDA

Dal Recruitment al Talent Management

Guida pratica alla realizzazione delle Job Descriptions

Docente Barbara Senerchia Psicologa del lavoro e delle organizzazioni, Associate Certified Coach – Local Ambassador EmiliaRomagna e membro ICF Italia e ICF Global, membro della Comunità di Pratica di Coaching (CPC) di Bologna. Si è occupata di selezione, formazione, orientamento e outplacement oltre che di gestione del personale. Ha co-pubblicato “L’Ascolto” nella collana CoachMag – I Quaderni del Coaching (Marzo 2012). Ha co-curato “Coaching: come trasformare individui e organizzazioni”, Wolters Kluwer, Milano (Dicembre 2015).

La selezione è un processo che crea sinergia tra le varie aree HR e determina un’osmosi tra l’interno dell’organizzazione e il mondo esterno, attraverso la comunicazione di brand, valori e strategie. E’ rilevante nella visione di breve e medio termine distinguere tra recruiting e talent management ed essere consapevoli dell’impatto che il processo di selezione ha rispetto alle necessità e alle caratteristiche dell’organizzazione, e all’allineamento tra “chi siamo”, “dove vogliamo andare” e “con chi vogliamo esserlo e con chi vogliamo andare”. Come strutturare in maniera efficace il processo di selezione nella propria azienda? Come analizzare il bisogno interno e come tradurlo nell’individuazione del candidato ideale? Quali profili e quali caratteristiche stiamo cercando sul mercato? Come negoziare l’inserimento del candidato? Come cambia l’approccio se parliamo di recruitment o di talent management? Oltre che fornire una panoramica di strumenti e tecniche di selezione, l’obiettivo del corso è quindi quello di supportare chi si occupa di selezione in azienda a sviluppare una visione integrata del processo di selezione, del proprio ruolo e della propria attività nell’ambito della gestione delle risorse umane in azienda.

C’era una volta il mansionario. Uno strumento sicuramente utile ma limitativo, essendo per sua natura monodimensionale. Le grandi trasformazioni delle strutture organizzative e le frequenti modifiche delle configurazioni aziendali rendono necessario un aggiornamento degli strumenti di analisi organizzativa e rappresentazione della complessità che si vive all’interno delle organizzazioni. Le Job descriptions, spostando l’attenzione dal concetto più elementare di mansione a quello di ruolo e di comportamento in termini di obiettivi e risultati, interpretano con maggiore flessibilità l’evoluzione delle competenze e delle aree di responsabilità all’interno delle aziende. Inoltre, sono concepite per essere periodicamente discusse e all’occorrenza aggiornate attraverso un coinvolgimento diretto di chi ricopre la funzione in un dato periodo storico. Infine le Job descriptions rappresentano la “baseline” su cui costituire un sistema organizzativo efficiente e credibile. Un sistema mirato alla valorizzazione delle professionalità e dei talenti in un quadro di coerenza con gli obiettivi strategici dell’azienda.

Durata 14 ore

Esercitazioni e case histories per approfondire la gestione del processo di selezione. Laboratorio per sperimentare strumenti del colloquio di selezione.

Date Bologna 8, 15 maggio 2018 09.00 - 17.00 15, 22 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

CONTENUTI Il processo di selezione La selezione come processo integrato nella gestione HR. L’evoluzione del processo di selezione. Il ruolo del selezionatore. Le fasi della selezione. Criteri e modalità differenti: dal recruiting al talent management. L’importanza della comunicazione esterna e interna: networking, criteri e canali di ricerca. Le variabili tempi e costi. Simulazioni di casi reali per approfondire la gestione del processo di selezione

CONTENUTI Uno sguardo macro: il modello delle 4 P (Posizione, Profilo, Prestazione e Potenziale). I fondamentali della job analysis: saper rilevare con chiarezza le responsabilità e le competenze associate ai ruoli; aumentare il livello di consapevolezza e riconoscimento delle persone rispetto a risultati ed obiettivi attesi; monitorare l’efficacia e l’efficienza dei processi organizzativi attuali e futuri. Le Job descriptions come strumento di supporto per le politiche di sviluppo organizzativo: selezione, valutazione, politiche retributive. Guida pratica alla stesura di una Job description.

Docente Federico Bencivelli

Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach ACC- ICF (International Coach Federation - Italia). Durata 7 ore Date Bologna 14 marzo 2018 09.00 - 17.00 6 novembre 2018 09.00 - 17.00

Gli strumenti operativi L’analisi del profilo delle competenze e delle caratteristiche necessarie. Dalla job description al progetto di ricerca. Modalità per l’annuncio o per il job posting. Lo screening delle candidature. La comunicazione e la negoziazione con gli interlocutori nel processo. Il colloquio di selezione: i criteri di osservazione e valutazione; le competenze del selezionatore. Assessment di gruppo: strumenti e criteri di osservazione e valutazione. La valutazione e il feedback.

Quota di iscrizione € 280,00 + iva

Laboratorio di casi reali sugli strumenti di assessment di gruppo. Impostazione di un piano di azione per un progetto reale di selezione in azienda.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

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PEOPLE AT THE CENTER: IL RUOLO DELLA PERSONA TRA I BIG DATA E IOT

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E SISTEMI INCENTIVANTI

3 world café dedicati agli HR Manager per ripensare il ruolo delle persone Docente Elisabetta Zanarini

Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Da sempre si occupa di Responsabilità Sociale di Impresa, Pari Opportunità e Worklife Balance. Durata 9 ore 3 workshop da 3 ore Date Bologna 5, 12, 23 marzo 2018 16.00 - 19.00 Quota di iscrizione Quota singolo modulo: € 150,00 + iva Quota tre moduli: € 350,00 + iva Moduli acquistabili separatamente.

“We now have a chance to embrace today’s revolution for what it is: a powerful, defining moment to rethink what it means to be human. Our present revolution is not only one where we will need to rethink the nature and structure of our industries and institutions, but also one where we will need to create new systems that put humanity at the centre and come to grips with the transformative implications of such a change”. Dov Seidman, Founder and Chief Executive Officer, LRN Corporation. La quarta rivoluzione industriale, i Big Data e Internet of Thinghs, l’intelligenza Artificiale e la diffusione dei social network nella vita organizzativa stanno mutando il modo di costruire il consenso e di gestire alcuni aspetti della leadership e dell’innovazione strategica, come la comunicazione e l’engagement delle persone. Le nuove forme organizzative sembrano richiedere nuovi modi di esercitare la leadership, sempre meno focalizzata e apicale, tecnica e presente, ma maggiormente distribuita all’interno di gruppi (community) di persone, sempre più protagoniste nella cocreazione della conoscenza, nell’innovazione di prodotti e servizi, nell’implementazione di Industria 4.0. Comprendere le nuove sfide HR nella quarta rivoluzione industriale è quindi l’obiettivo di questa attività, e queste sono le tre sfide che riteniamo cruciali. CONTENUTI Lo scenario: IA vs HE Le macchine che imparano e le persone che sanno: empatia ed etica per guidare e gestire le innovazioni. Come le tecnologie, le macchine, i software stanno trasformando il nostro lavoro? Di quali persone, di quale umanità abbiamo bisogno? Il business: l’abbondanza di dati è sufficiente a garantire valore? Tassi di crescita, innovazione incrementale, Business Intelligence e Big Data Analytics – dalla quantità e trasparenza delle informazioni alla miglior decisone possibile; dal numero in basso a destra al valore degli Intangibles. Le strutture: come ridisegnare ruoli e attività delle persone Da comando e controllo a responsabilità e accountability. Che impatto ha tutto questa ricerca di 4.0 sull’iniziativa, il coinvolgimento, il contributo individuale al successo aziendale? La necessità di interconnessione e di collaborazione guida la definizione di nuove strutture e policy organizzative. Queste tre sfide saranno il focus di tre workshop, dedicati in particolare agli HR Manager, gestiti in modalità world café e finalizzati ad individuare strumenti concreti e piani d’azione per essere protagonisti e registi del cambiamento.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

La profonda trasformazione dei mercati a livello internazionale, le riforme del mercato del lavoro, la gestione finanziaria d’impresa, hanno messo in discussione le modalità di ingaggio e appartenenza delle persone rispetto alle aziende e le possibilità di definire obiettivi di medio periodo. Al contempo, la motivazione e l’affidabilità delle persone sono tra i driver principali per la crescita del valore d’impresa. Il nuovo paradigma impone un’attenta valutazione della correlazione tra responsabilità assegnate e risultati raggiunti, massima responsabilizzazione del management rispetto agli obiettivi comunicati e qualità del monitoraggio e del feedback. Come strutturare politiche di gestione che tengano conto dei cambiamenti nel medio periodo? Come far raggiungere alle persone risultati extra-ordinari? L’obiettivo del corso consiste nel fornire tecniche e strumenti per imparare ad assegnare obiettivi ai propri collaboratori e verificare i risultati ottenuti, riconoscendo eccellenze ed eventuali criticità, attivando azioni mirate di miglioramento ed empowerment.

Docenti Elisabetta Zanarini

CONTENUTI I fondamentali della valutazione delle prestazioni Leggere il contesto della prestazione professionale: le capacità distintive d’impresa, i comportamenti organizzativi. I meccanismi di funzionamento di un sistema di valutazione delle prestazioni: ruoli, obiettivi, modalità di valutazione, responsabilità. Definire gli obiettivi di prestazione in una chiave di sviluppo delle potenzialità. Schemi e modelli di valutazione della prestazione. Identificare e formalizzare i criteri di valutazione. Le possibili distorsioni nel processo di valutazione. Sistemi incentivanti: verifica e adeguamento di obiettivi, indicatori e modalità di gestione Forme di retribuzione e forme di incentivazione: dalla Compensation al Total Reward. Come costruire, revisionare, adeguare un sistema incentivante aziendale. Definizione e condivisione degli obiettivi strategici di breve e medio periodo: individuazione e validazione dei KPI per i ruoli coinvolti dal sistema incentivante. Predisposizione e revisione degli strumenti (documenti di assegnazione, schede di valutazione, reportistica, tempi e modalità di verifica e riconoscimento). Il dialogo capo-collaboratore: comunicare, attivare, accompagnare alla consapevolezza Strumenti per la tracciabilità e la coerenza del sistema di valutazione. La gestione del processo di valutazione dei collaboratori: dal colloquio di assegnazione degli obiettivi al colloquio di verifica. Il ruolo del capo nella valutazione. L’autoconsapevolezza come punto cardine: l’importanza dell’autovalutazione e del piano delle azioni.

Lorenzo Ravanelli Laureato in Diritto del Lavoro a Bologna, con master in Gestione delle Risorse Umane, in Unindustria Bologna è funzionario dell’Area Capitale Umano, occupandosi di relazioni industriali e consulenza in materia di diritto del lavoro e gestione del personale.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Da sempre si occupa di Responsabilità Sociale di Impresa, Pari Opportunità e Worklife Balance.

Durata 14 ore Date Bologna 18, 23 ottobre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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Soft Skills


Docente Andrea Mattei Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosi di progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende e le persone nella gestione di negoziazioni complesse. Ha partecipato a corsi di negoziazione avanzata presso la Harvard University. Ha inoltre conseguito il diploma di coach presso la scuola di Jan Ardui. Durata 16 ore Date Bologna 8, 9 marzo 2018 09.00 - 18.00 12, 13 dicembre 2018 09.00 - 18.00

CAPACITÀ NEGOZIALI E SUCCESSO NEL BUSINESS

LA COMUNICAZIONE INTERNA FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Dalla logica del compromesso alla logica dell’accordo. Imparare a riconoscere le situazioni negoziali, valutare con attenzione le controparti, comprendere comportamenti, dinamiche cognitive ed emotive del negoziato, per imparare a gestire i conflitti in modo creativo sono gli asset del corso. Verranno fornite indicazioni pratiche per condurre con autorevolezza e incisività una trattativa. Una partita con differenti interessi in gioco. E alla fine chi vince? Entrambi, questo il nostro obiettivo.

Fino all’avvento della globalizzazione, della crisi dei mercati e, oggi, dell’era digitale si può dire che la comunicazione interna fosse più uno strumento rivolto alla “storia”, nel senso della continuità dei valori, e della stabilità delle aspettative, che non un mezzo per sostenere la progettualità e l’innovazione e permettere che tutto il people aziendale conoscesse la direzione da seguire. In generale, gli strumenti e i programmi di comunicazione interna hanno maggiore efficacia per quanto riguarda obiettivi convenzionali come il rafforzamento del sentimento di appartenenza e il processo di identificazione con l’azienda, ma risultano spesso largamente deficitari se lo scopo diventa quello di offrire un contributo attivo ai processi di trasformazione culturale, organizzativa e tecnologica richiesti per gestire la complessità odierna. Il nostro obiettivo è facilitare l’uscita da questa impasse a partire dalla affermazione della sostanziale identità fra comunicazione e organizzazione. L’organizzazione come un organismo vitale, efficiente, che interagisce con i mercati e con l’ambiente (sociale, culturale) è una straordinaria macchina comunicativa. Quando l’azienda non comunica (all’interno come all’esterno) è perché è sclerotizzata, si è trasformata in un apparato gerarchico chiuso, arroccato nella difesa di piccoli o grandi privilegi. Il corso, ricco di casi pratici, esercizi e simulazioni, propone una triplice prospettiva: - la comunicazione come scopo (a che cosa serve, quali obiettivi ed esigenze persegue, a seconda della fase evolutiva dell’azienda); - la comunicazione come mezzo (l’insieme di tecniche, procedure e strumenti a disposizione del management); - la comunicazione come competenza (la combinazione di expertise e capacità individuali che danno forma alla sensibilità organizzativa con cui guardare, dall’interno, al funzionamento dell’azienda).

CONTENUTI La negoziazione come strategia per la soluzione del conflitto. Negotiation Skills Test – prima parte. I diversi approcci negoziali: negoziazione competitiva e integrativa. Negoziazione come sistema e come processo. Il quadro negoziale: comprendere il sistema di bisogni e interessi in gioco, i valori e le convinzioni delle persone coinvolte. Negoziazione e strategie decisionali: giochi competitivi e giochi collaborativi. Leadership nella comunicazione. L’arte di porre le giuste domande. Gli elementi della negoziazione integrativa. La definizione della strategia negoziale. Costruire soluzioni win-win attraverso la ricerca delle asimmetrie di valore associato alle risorse oggetto di scambio. Le fonti del potere negoziale e le strategie per aumentarlo. Il mix ottimale di fattori negoziali e di concessioni per massimizzare il valore. Le armi della persuasione: tattiche e contromosse. Dieci errori comuni. Valutazione degli apprendimenti: Negotiation Skills Test – seconda parte. Definizione di un piano di miglioramento individuale. Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

Quota di iscrizione € 600,00 + iva

CONTENUTI La funzione della comunicazione interna: omologazione, controllo, coordinamento, innovazione. Morfogenesi organizzativa: le sfide all’orizzonte. La mappa dei circuiti della comunicazione interna. Comunicare è organizzare. I flussi comunicativi (top-down, orizzontali e bottom-up). Gli strumenti e i canali di comunicazione nell’era digitale. Le competenze chiave: trasmettere, ascoltare, dare (e ricevere) feedback. La prospettiva della relazione: gli aspetti nonverbali e para-verbali della comunicazione. Leadership dialogica: comunicare per promuovere nuovi significati e apprendimenti. 4 Player Model: facilitare l’equilibrio fra Advocacy ed Inquiry nelle interazioni.

Docente

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale. È Coach ACC- ICF (International Coach Federation - Italia). Durata 14 ore Date Bologna 11, 18 aprile 2018 09.00 - 17.00 15, 22 ottobre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

Opzionale DRILL IN 6 ore di consulenza in azienda sui processi e gli strumenti di comunicazione interna

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PERCORSI FORMATIVI 2018

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Docente Cristina Cremonesi Esperta in sviluppo manageriale, svolge la sua attività professionale per importanti aziende leader di mercato, supportando i manager nel miglioramento della loro performance e nello sviluppo di dimensioni chiave della leadership quali visioning, empowering, energizing, decision making, self efficacity, teamwork per raggiungere i risultati di business. È docente di Management e Leadership in varie Corporate University e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per Executive manager che per giovani talenti.

IL CORAGGIO DI DECIDERE

DELEGA ED EMPOWERMENT

Decidere è una libertà, ma anche una responsabilità. Se questo vale in generale per tutti, per chi svolge una funzione manageriale diventa strategico. La maggior complessità in cui ci troviamo ad operare porta a una maggior difficoltà nel decidere. Se questo vale in generale per tutti, per chi svolge una funzione manageriale il peso della responsabilità delle scelte può diventare insostenibile. Gli approcci tradizionali di decision making si concentrano sull’aspetto razionale, trascurando le forze emotive che sono gli ostacoli più rilevanti in questo contesto. Le migliori decisioni in realtà nascono dalla capacità di riconoscere le proprie emozioni e di utilizzarle come risorsa. Questa palestra esercitativa sul coraggio di decidere consente di sviluppare in modo strategico un nuovo mindset per arrivare ad un decision making coraggioso e consapevole, che aiuti ad identificare le alternative essenziali, prefigurare i risultati attesi e valutarne le conseguenze.

Il laboratorio sulla delega è uno spazio formativo in cui le persone possono confrontarsi ed allenare approcci e modelli di delega coerenti con i nuovi orientamenti organizzativi. Si tratta di potenziare un sistema di skills che consentano di promuovere empowerment, mobilitare energie, valorizzare le diversità, migliorare la performance individuale ed organizzativa. La delega diviene uno strumento fondamentale per chi gestisce risorse, per sviluppare e far crescere non solo i propri collaboratori, ma anche se stessi. Implica un insieme di competenze sfidanti, che ampliano le nostre modalità di esercitare il ruolo. Sarà possibile, grazie alla sperimentazione attiva, riorientare comportamenti, condividere logiche e modalità collegate all’ingaggio e allo sviluppo dei propri collaboratori, fornire strumenti operativi utili per esercitare efficacemente la delega come strumento di sviluppo e di innovazione.

CONTENUTI La decisione e il coraggio: due modelli evolutivi a confronto. Tipologie di decisioni. Il nostro stile decisionale. Le trappole psicologiche: riconoscerle per evitarle. I driver del coraggio manageriale. Strategie e stratagemmi per affrontare decisioni critiche e gestire l’ansia. Il coraggio decisionale come processo generativo. La “costellazione” delle capacità fondanti il coraggio decisionale. Le armi della persuasione: tattiche e contromosse. Dieci errori comuni. Valutazione degli apprendimenti: Negotiation Skills Test – seconda parte. Definizione di un piano di miglioramento individuale. Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

CONTENUTI Un approccio ai nuovi modelli evolutivi nell’ambito della delega. I prerequisiti fondamentali per un buon esercizio della delega. L’esplorazione delle proprie modalità di esercizio della delega. Sperimentazione attiva su casi reali di delega come strumento di empowerment e generazione di valore per se stessi e per gli altri. Il profilo motivazionale dei collaboratori. La gestione di casi difficili. La conduzione di colloqui motivazionali e di riorientamento. La costruzione di un piano di crescita individuale per ciascun collaboratore. La modellizzazione di best practice.

Durata 8 ore

Durata 16 ore

Date Bologna 8 giugno 2018 09.00 - 18.00

Date Bologna 10 aprile e 18 maggio 2018 09.00 - 18.00

Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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Docente Cristina Cremonesi Esperta in sviluppo manageriale, svolge la sua attività professionale per importanti aziende leader di mercato, supportando i manager nel miglioramento della loro performance e nello sviluppo di dimensioni chiave della leadership quali visioning, empowering, energizing, decision making, self efficacity, teamwork per raggiungere i risultati di business. È docente di Management e Leadership in varie Corporate University e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per Executive manager che per giovani talenti.

Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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EMAIL WRITING

GESTIRE I COLLABORATORI

Scrivere email efficaci Docente Francesca Gagliardi Giornalista pubblicista, esperta di comunicazione e scrittura professionale, tiene corsi di business e web writing per enti pubblici e aziende private, insegna all’Università degli Studi di Parma.

Tutti leggiamo tantissime email per motivi di lavoro. E nessuno ha voglia di farlo. Ecco perché scrivere messaggi che “bucano lo schermo” è un’azione davvero strategica. Incisività e chiarezza sono alla base di ogni comunicazione efficace, quando si usa il mezzo dell’email sono addirittura imprescindibili. Occorre padroneggiare gli strumenti per organizzare la struttura delle idee e del testo, comprendere il registro e il linguaggio giusto per questo particolare contesto, saperlo adattare allo specifico destinatario, all’interno o all’esterno dell’azienda. Un laboratorio fatto di idee, tecnica e tanta esperienza per scrivere mail più leggibili, credibili e convincenti, in poco tempo e con sicurezza.

Durata 14 ore

CONTENUTI Email: un laboratorio di scrittura efficace Perché è importante saper scrivere efficacemente. I disturbi della comprensione: resistenze alla lettura, resistenze alla scrittura. Occhi e cervello: vizi e virtù di due strumenti geniali. Come cambia una lingua. Le S della scrittura efficace Semplicità: semplice non è semplicistico. Sintesi: il potere nell’essenziale. Struttura: l’ordine dell’esposizione - exordium, narratio et argumentatio, peroratio. I luoghi della mail Destinatario: CC or not CC? this is the question. Il campo oggetto. Il testo: semplicità, sintesi, struttura. I saluti. Gli allegati. Rispondere alle e-mail Precauzioni psicologiche e comportamentali (netiquette). Il metodo CRG: calibrazione, ricalco e guida. Il carico emotivo: emoticon e altri linguaggi extra-testuali. Il flaming. Esercitazioni Rimuovere le incomprensioni. Scrivere per essere capiti. Editing: occhio all’ortografia. Riflessioni e analisi di comuni esperienze sullo scrivere per lavoro. Nelle fasi pratiche si lavorerà su casi reali. Gli stessi partecipanti proporranno i casi, traendoli dalla loro esperienza.

Date Bologna 5, 12 luglio 2018 09.00 - 17.00 15, 22 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 520,00 + iva

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Le squadre affiatate e ad alte prestazioni sono caratterizzate dall’equilibrio fra orientamento al risultato e orientamento alle persone. Una palestra esercitativa per sviluppare ed allenare le competenze per motivare i collaboratori, generare coinvolgimento e ottenere un contributo collettivo all’innovazione, utilizzare approcci sfidanti per creare squadre di successo. Un approccio all’apprendimento non teorico che, grazie alla sperimentazione attiva, porta i partecipanti ad esplorare le dimensioni chiave nella gestione dei collaboratori e a promuovere nuove prassi manageriali che traducano efficacemente orientamenti e sensibilità organizzative in azioni e ricadute tangibili. Partendo dalla possibilità di riconoscere il proprio stile nella gestione e nello sviluppo dei collaboratori, si sperimenteranno modalità di gestione improntate ad una maggior progettualità e proattività per rendere i collaboratori parte attiva nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e migliorare la loro performance. Verrà trasmesso un sistema di skills volte a promuovere empowerment e mobilitare energie attraverso l’esercizio costante del feedback motivazionale, la conduzione di colloqui di sviluppo, l’utilizzo di capacità comunicazionali, di delega e di coaching, per perseguire eccellenza nei risultati. CONTENUTI La propria esperienza di capo, con particolare focus sull’area gestionale di sviluppo dei collaboratori. Gli aspetti fondamentali della relazione capo-collaboratore. Le leve per promuovere processi di sviluppo delle prestazioni del collaboratore. Il sistema di capacità coinvolte: motivazione, engaging e coaching. Sperimentazione attiva del modello di “Leadership Empowering”: il capo come guida, come consulente, come supervisore/ addestratore delle proprie risorse umane. La comunicazione organizzativa. Il feedback come strumento progettuale e di crescita manageriale. Costruzione di una mappa di azioni concrete da parte dei partecipanti da implementare nella propria realtà lavorativa.

Docente Cristina Cremonesi Esperta in sviluppo manageriale, svolge la sua attività professionale per importanti aziende leader di mercato, supportando i manager nel miglioramento della loro performance e nello sviluppo di dimensioni chiave della leadership quali visioning, empowering, energizing, decision making, self efficacity, teamwork per raggiungere i risultati di business. È docente di Management e Leadership in varie Corporate University e Business School, Personal coach di top manager oltre che Mentor sia per Executive manager che per giovani talenti. Durata 16 ore Date Bologna 22, 23 marzo 2018 09.00 - 18.00 22, 23 novembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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GESTIRE TEAM VIRTUALI E MULTICULTURALI

LA VOCE OLTRE L’OSTACOLO Parlare abilmente in pubblico

Docente

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di formazione manageriale e alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo. Durata 7 ore Date Bologna 19 giugno 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 300,00 + iva

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La diffusione dei processi di globalizzazione richiede oggi, all’interno delle aziende, la capacità di gestire business in contesti internazionali e anche con continui cambiamenti di interlocutori e collaboratori. In questo contesto, assumono un ruolo sempre più decisivo non solo gli strumenti e le prassi di lavoro ma anche la consapevolezza delle diversità culturali, generazionali, regionali, etniche e religiose. Studi recenti hanno rilevato che circa un quarto di manager/responsabili, e più in generale di persone impegnate in stabili relazioni professionali interculturali, producono scarsi risultati o molto spesso falliscono i propri obiettivi. Inoltre, mentre il numero di team virtuali è in rapida crescita, generalmente collaborare quando si è distanti può risultare più difficile che lavorare nello stesso stabile o a poca distanza. Molte aziende selezionano i membri dei team per i loro progetti in diverse località sparse per il mondo e li mettono in comunicazione tra di loro virtualmente, permettendosi così di scegliere i migliori talenti disponibili e risparmiare sia tempo che denaro. Per far sì che questo nuovo modello di lavoro abbia successo, è fondamentale acquisire metodi e strumenti per gestire i team virtuali i cui membri hanno sede in diversi luoghi e nazioni. CONTENUTI La gestione del team multiculturale Esplorare i nuovi scenari organizzativi: la gestione della diversità. Generazioni, generi, culture, appartenenze: norme, valori, stereotipi culturali. Identificare il proprio livello di competenza interculturale. Le differenze esistenti nelle culture con cui ci si confronta. Strumenti manageriali per la gestione della diversità. La gestione dei team virtuale Ricercare, connettere e riconoscere le competenze dei membri di un team virtuale. Definire obiettivi, ruoli e regole. Scegliere gli strumenti di comunicazione. Potenziare e curare attività e capacità del team leader. Test di autovalutazione per definire un piano di sviluppo individuale.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Molto spesso anche il professional più esperto, nel momento in cui deve confrontarsi con un uditorio, si trova davanti alcuni ostacoli che mettono in dubbio la sua efficacia comunicativa: ansia, nervosismo, pubblico poco interessato (se non addirittura ostile), poco tempo a disposizione per prepararsi. Eppure esporre le proprie idee è uno degli eventi lavorativi più frequenti nell’attuale contesto aziendale. Proprio per questa ragione le competenze e le abilità comunicative sono ormai parte fondamentale, e imprescindibile, della formazione professionale e manageriale mirata all’eccellenza. Di questo vasto ambito fanno parte in particolare tutte le tecniche utili a organizzare il proprio discorso in maniera efficace per presentare progetti, relazioni e idee in maniera persuasiva e coinvolgente. Ecco perché manager e professionisti devono sviluppare competenze e tecniche specifiche che permettano la gestione sicura e consapevole di tutte le situazioni in cui occorra confrontarsi con un “pubblico” aziendale. CONTENUTI Le dinamiche comunicative nelle situazioni pubbliche I presupposti fondamentali del parlare in pubblico. Strategie e tecniche di comunicazione interpersonale. Stile comunicativo adeguato al ruolo, alla personalità e allo stile aziendale. Indicazioni pratiche sulle tecniche di comunicazione. Acting: la gestione consapevole del corpo e della voce Elementi di comunicazione verbale e non verbale presi dal teatro. Gestione del non verbale: l’azione fisica nello spazio. Il linguaggio del corpo: mimica, sguardo, posizione del corpo, gestualità. Impostazione e uso della voce: volume, ritmo e velocità, pause, accentuazioni. Strutturazione e articolazione dei contenuti dello speech Le fasi del discorso: l’apertura, l’argomentazione, la chiusura. Le tecniche discorsive e persuasive. L’invenzione e la gestione di metafore, digressioni, esempi. L’utilizzo dei supporti audiovisivi (slide, contributi filmati, microfono). La relazione con il pubblico Analisi del proprio pubblico. Le possibilità relazionali con l’uditorio. Valutazione dei feedback e adattamento al pubblico. La gestione delle domande e delle obiezioni.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Dario Turrini Consulente e formatore, direttore artistico del Teatro Guardassoni di Bologna, autore di seminari e laboratori di storia e semiologia dello spettacolo per il DAMS dell’Università di Bologna e per le Università di San Marino e di Bolzano. È autore del libro sulle tecniche e strategie comunicative “To business or not to business – i testi di Shakespeare come modelli comunicativi per il manager e l’azienda”. Durata 16 ore Date Bologna 11, 18 maggio 2018 09.00 - 18.00 7, 14 dicembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 580,00 + iva

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Docente Giulia Ruta Digital innovation strategist, da anni affianca con passione aziende, imprenditori e strutture ad alto potenziale per massimizzarne la crescita attraverso la leva digitale. Consulente e formatrice di marketing strategico e new media, esperta in nuovi modelli di business e innovazione digitale: dal design thinking alla customer experience. Collabora con diversi acceleratori di impresa e centri per l’innovazione. Durata 16 ore Date Bologna 22, 25 maggio 2018 09.00 - 18.00 4, 11 dicembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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PRESENTATION SKILLS LAB

SLIDING STORIES

Strategia, preparazione, esposizione

Raccontare la propria azienda con lo storytelling

Siamo quello che comunichiamo. Viviamo in un mondo connesso, aperto, liquido: nessuno può prescindere dalla necessità di comunicare in modo chiaro, empatico, efficace. Una capacità che si può e si deve acquisire per gestire con successo le interazioni nell’epoca dell’iper-informazione. Una presentazione eccellente non solo gratifica il pubblico, ma fa sentire anche più sicuri nell’affrontarlo. Il proprio intervento ne trae beneficio e il messaggio è valorizzato al massimo. Questo laboratorio trasmette ai partecipanti le competenze per progettare, realizzare ed esporre presentazioni efficaci. Il laboratorio si caratterizza per il solido impianto teorico - scenari, best and next practice, strumenti, metodologie, trend – completato da una forte componente esperienziale: esercitazioni pratiche e momenti di interazione, sia individuali che di gruppo. Ogni incontro si apre e chiude con un momento di warm-up e di chill-out per focalizzare i key take-away. Alcuni degli argomenti saranno trattati secondo le più avanzate tecniche di Design Thinking: il pensiero logico-creativo orientato al problem solving che si sta affermando come efficace strumento di innovazione della cultura aziendale.

Esiste solo un modo di raccontare la propria azienda? Come presentarla in maniera coinvolgente, rendendola unica, riconoscibile fra i competitor, in modo che resti impressa nella memoria degli interlocutori? Sia che ci si confronti con un clienteprospect o con il proprio team, sia che si stia accogliendo una nuova risorsa o si stia partecipando a un convegno internazionale, quello che ci emoziona, ci convince e che poi ricordiamo sono sempre le storie. Le belle storie. E le aziende leader di mercato lo sanno benissimo perché le loro narrazioni, declinate in speech, advertising o spot televisivi sono sempre estremamente curate e avvincenti. Questo percorso si focalizza sul potenziamento delle personali competenze narrative, il famoso storytelling, mirate alla costruzione di racconti originali, incisivi e memorabili della propria azienda. Raccontare storie è un’arte che si può acquisire e sviluppare conoscendo i meccanismi narrativi e le dinamiche del racconto. Ma non è semplicemente l’arte di raccontare storie, quanto piuttosto saper raccontare la propria azienda attraverso una storia. Il corso ha un’impostazione pratica e partecipativa: ai partecipanti sarà infatti chiesto di lavorare sulle storie della propria azienda e di provare poi insieme l’efficacia delle loro produzioni in modo da uscire dal laboratorio con un concreto bagaglio di materiali narrativi da utilizzare poi nelle specifiche realtà aziendali.

CONTENUTI Warm-up Danni da Power Point. Gli errori tipici. Le trappole da evitare. Nessuno è innocente. Strategia: arte e scienza della presentazione perfetta Dare forma al pensiero: elementi di Design Thinking. Strategia e architettura: visual mapping e storyboard. Elaborare una strategia. Sostanza, struttura, interfaccia. Tenere conto delle aspettative dell’audience. Tarare l’intervento sulla base delle aspettative. Convincere o spiegare? Il principio del puzzle. Preparazione: forma e contenuto Standard editoriali: regole e stili richiesti dai diversi contesti. Scrivere i testi: chiarezza, efficacia, emozione. Conquistare il pubblico con i trucchi dello storytelling. Uso ottimale della grafica: semplicità, funzionalità, valore cognitivo. Gestire lo spazio: le regole auree della slide. Elementi di cornice: elementi grafici e di orientamento per non far smarrire l’interlocutore. Usare le immagini: visual data e visual concept. Mostrare i dati: information is beautiful. Gli strumenti classici e le applicazioni online: Power Point, KeyNote, Google Slides, Canva, Prezi. Esposizione: cuore e cervello Pillole di comunicazione non verbale, di prossemica e time management. Comunicazione, relazione e informazione. Valutare il contesto. Best practice: trucchi e consigli. Worst Practice: gli errori da evitare, gli orrori da cui scampare. Mini-contest.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI La struttura delle storie. Elementi delle articolazioni discorsive: elenchi e narrazioni. L’inizio di una storia: tecniche per un’apertura coinvolgente. L’organizzazione del messaggio aziendale all’interno di una storia. Le dinamiche emozionali: come impressionare il pubblico. La chiusura del racconto: restare nella memoria. Cosa rende una storia unica. Cosa evitare nel raccontare la propria storia. Il linguaggio teatrale come fonte di ispirazione narrativa. Esempi ed analisi di storytelling aziendale.

Docente Manuel Reitano Laureato in lingue e letterature straniere e diplomato presso l’accademia d’arte drammatica dell’Antoniano di Bologna. Nel 2007 inizia l’attività di consulente e formatore: public speaking, dizione, recitazione, leadership. Dopo studi all’estero presso la London School of Economics e Harvard University, inizia a svolgere formazione e consulenza in inglese. Durata 11 ore Date Bologna 20 febbraio 2018 09.00 - 17.00 27 febbraio 2018 09.00 – 13.00 24 settembre 2018 09.00 - 17.00 27 settembre 2018 09.00 – 13.00 Quota di iscrizione € 450,00 + iva

PERCORSI FORMATIVI 2018

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Docente Andrea Zattoni CEO di Antifragility s.a.s., consulente di direzione e organizzazione aziendale, ha ricoperto per anni il ruolo di dirigente d’azienda e Professore a Contratto presso l’Università di Bologna. Relatore in conferenze su tematiche innovative di management e docente in corsi sull’applicazione della Theory of Constraints, ha conseguito il Certificate of Achievement da parte dell’organismo internazionale di certificazione delle competenze sulla Theory of Constraints (TOCICO) e il “TOC Certification in Operations Management” da parte delle Goldratt Schools. Durata 16 ore Date Bologna 25, 27 giugno 2018 09.00 - 18.00

THINKING PROCESSES

TIME E MEETING MANAGEMENT

Strumenti logici e pratici per la risoluzione di problemi complessi e la gestione del cambiamento

Il presidio dell’efficienza

I Processi di Pensiero (Thinking Processes, TP) costituiscono un insieme di strumenti logici che possono essere utilizzati indipendentemente o in combinazione, per favorire la risoluzione di problemi complessi, migliorare il processo decisionale e gestire progetti di cambiamento che assicurino un miglioramento continuo delle prestazioni. Il corso fornisce le linee guida per la scelta e l’uso dei Thinking Processes nel proprio contesto, con l’obiettivo di risolvere conflitti, senza ricorrere a inaccettabili compromessi e utilizzare strumenti efficaci per l’analisi del problema, la costruzione di soluzioni e la comunicazione della logica di supporto alle parti coinvolte. CONTENUTI Pensare chiaramente: attività di default o competenza da acquisire? L’approccio sistemico alla risoluzione dei problemi complessi e alla gestione del cambiamento. La verifica della validità dei modelli logici: le categorie di riserva legittima (Categories of Legitimate Reservation, CLR). La rappresentazione sintetica della situazione desiderata futura: la Mappa degli Obiettivi Intermedi (Intermediate Objective Map, IO Map). L’analisi e la rappresentazione della situazione problematica: l’Albero della Realtà Attuale (Current Reality Tree, CRT). Come rappresentare e risolvere ogni conflitto: il Diagramma di Risoluzione del Conflitto (Evaporating Cloud, EC). Come valutare a priori gli effetti di un cambiamento: l’Albero della Realtà Futura (Future Reality Tree, FRT) e le Ramificazioni Negative (Negative Branch Reservations, NBR). Il superamento degli ostacoli al conseguimento dell’obiettivo: l’Albero dei Prerequisiti (Prerequisite Tree, PRT). La predisposizione del piano esecutivo: l’Albero di Transizione (Transition Tree, TrT). La visione d’insieme del processo di cambiamento. La costruzione del piano strategico completo: l’Albero di Strategia e Tattica (Strategy & Tactic Tree, S&T Tree). La comunicazione e la sincronizzazione delle attività del piano strategico: come presentare l’Albero di Strategia e Tattica alle parti interessate. L’acquisizione del consenso: i livelli di resistenza e il loro superamento. La Matrice del Cambiamento.

Acquisire tecniche di pianificazione per ottimizzare la gestione del proprio tempo di lavoro, introiettare modelli e strumenti e consigli per identificare i metodi di rinforzo della propria efficienza sul lavoro riducendo il tempo sprecato all’interno dell’organizzazione. Migliorare il vissuto psicologico connesso all’operatività quotidiana. Apprendere specifiche modalità di progettazione e controllo delle riunioni, finalizzate a una comunicazione strutturata e non conflittuale. CONTENUTI Modulo 1 Time management Psicologia del tempo: prospettiva, percezione, controllo, la soglia di attivazione, la soglia di tensione, eustress, distress, concentrazione, monotasking vs. multitasking. Le categorie logiche della gestione del tempo: importanza, urgenza, priorità vera, priorità falsa, emergenza, imprevisto, incuria, problema vero e proprio, seccatura, condizione. I criteri corretti e scorretti nel setting delle priorità. Le distorsioni nell’uso del tempo: sensazione di non saper/poter programmare, privilegiare le routine, ottimismo nell’uso del tempo, insensibilità agli impegni di lungo periodo, incapacità nell’autodisciplina, incapacità a dire NO, incapacità a riconoscere lo stress, assenza di delega, errori di delega. La pianificazione e l’uso dell’agenda. Modulo 2 Meeting management Anatomia della riunione: il piano della partecipazione, il piano dell’attivazione, il piano della gestione della negatività. Le peculiarità di una riunione ben condotta: finalizzazione, focalizzazione, attenzione, struttura, tempificazione. Il focus di apertura. Il management della partecipazione: free flow, circle time, random time, panel integrato, panel progressivo, panel regressivo, acquario, question time. Il presidio delle aree critiche: controllare i tempi, concentrare l’attenzione e dirigere la discussione, gestire comportamenti turbolenti. Il focus di chiusura. La verbalizzazione.

Durata Modulo 1: 8 ore Modulo 2: 8 ore Date Bologna Modulo 1 6 giugno 2018 09.00 - 18.00 Modulo 2 8 giugno 2018 09.00 - 18.00 Modulo 1 10 dicembre 2018 09.00 - 18.00 Modulo 2 18 dicembre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione Modulo 1: € 300,00 + iva Modulo 2: € 300,00 + iva

Quota di iscrizione € 600,00 + iva

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Docente Francesco Muzzarelli Formatore senior FAV, da diciannove anni svolge l’attività di formatore e consulente presso le imprese, le aziende sanitarie e la pubblica amministrazione. Le sue principali aree di ricerca e intervento riguardano il comportamento organizzativo, la comunicazione intrapersonale e interpersonale e l’applicazione dello psicodramma classico alle organizzazioni. È professore a contratto presso la Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione dell’Università di Bologna.

Modulo 1+2: € 580,00 + iva

PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

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I TRAINING FAV: PROJECT MANAGEMENT PROCESSO DI CERTIFICAZIONE

PROJECT MANAGEMENT PROFESSIONAL

PROJECT MANAGEMENT BASIC

24 ORE

PROJECT MANAGEMENT EDUCATION

35 ORE

PREPARAZIONE ALL’ESAME 21 ORE DI SIMULAZIONE, VERIFICA E CONTROLLO CON IL DOCENTE

PROJECT MANAGEMENT BASIC Nuove idee generano nuovi progetti. Ai blocchi di partenza è importante arrivare con un piano chiaro e condiviso da tutte le persone coinvolte. Non è sufficiente partire prima ma occorre pianificare le diverse fasi. Identificazione delle risorse, schedulazione, controllo dei tempi, ottimizzazione di costi: questi gli strumenti per trasformare un’idea in un progetto. Una corsa verso il vantaggio competitivo, non senza ostacoli. Saper prevedere e gestire anche gli ostacoli significa tradurre le variabili critiche in azioni di miglioramento. L’obiettivo è quello di apprendere e sperimentare l’equilibrio tra velocità e performance e trasformare un progetto concluso in un progetto che porta a risultati concreti. CONTENUTI Gli standard internazionali di Project Management. Il progetto, il suo ciclo di vita. L’ambiente di progetto, gli attori e i modelli organizzativi. Avvio e pianificazione, Project Charter. Deliverable e Scope Management, Work Breakdown Structure. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. Il costo del progetto, risorse umane, materiali, economiche. Tecniche e metodi di stima. Sequenza e durata delle attività, allocazione delle risorse e schedulazione delle attività. Il Gantt e la pianificazione del monitoraggio e controllo di progetto.

Docente Cristiano Ottavian Consulente e formatore di Project Management presso aziende, trainer in Business School e Corporate Academy. É certificato PMP, Prince2, Financial Advisor e Environment Consultant. Associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”. É consulente aziendale sui temi dell’innovazione, sviluppo prodotto e processo. Conduce progetti in aziende di diversi settori, in Italia, Europa e Medio Oriente. Collabora con FAV dal 2014. Durata 24 ore

3 ORE 150 DOMANDE

SOSTIENI L’ESAME

Date Bologna 31 gennaio e 7, 14 febbraio 2018 09.00 - 18.00

4 ORE 200 DOMANDE

13, 20, 27 giugno 2018 09.00 - 18.00

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SEI DIVENTATO

SEI DIVENTATO

CERTIFIED PROFESSIONAL

CERTIFIED PROFESSIONAL

PERCORSI FORMATIVI 2018

10, 17, 24 ottobre 2018 09.00 - 18.00 Quota di iscrizione € 850,00 + iva

PERCORSI FORMATIVI 2018

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Executive Program

PMP PROGRAM ®

Project Management Professional Program Specializzazione e certificazione: binomio dell’Executive Program in Project Management. Un percorso modulare sulla gestione di progetti complessi che, dall’identificazione dell’obiettivo al reporting di progetto, prepara a sostenere l’esame per ottenere la certificazione internazionale PMP®, in conformità con gli standard internazionali del PMBOK® Guide del Project Management Institute (PMI). Con un’esperienza di più di 18.000 ore di formazione erogate sul Project Management, ed essendo Registered Education Provider (R.E.P.) del Project Management Institute (PMI), proponiamo un approccio integrato per pianificare, monitorare e controllare un progetto, con un’efficace gestione di risorse umane ed economiche e con un’appropriata capacità di comunicare agli stakeholder le diverse informazioni di progetto. Management e tecnica quindi, in un’altalena complessa tra efficacia ed efficienza, velocità e performance. Una palestra per allenare la capacità di saper prevedere e gestire anche gli ostacoli, i cambi di direzione, traducendo le variabili critiche in azioni di miglioramento con un occhio attento agli equilibri organizzativi, tra progetto, temporaneo, e struttura aziendale permanente. Ogni tecnica presentata viene sperimentata, in gruppi di 3-4 persone, attraverso esercitazioni basate su esempi di tipici progetti aziendali, con la guida e la supervisione di docenti certificati. Facoltativa, ma consigliata, è la fase di preparazione all’esame di certificazione PMP®. Sessioni pratiche e di simulazione su domande tipiche dell’esame, da discutere insieme al docente. LA STRUTTURA Introduttivo e propedeutico Modulo 1 Project Management Basic - 24 ore CERTIFICAZIONE CAPM® Modulo 2 Project Time e Cost Management - 7 ore Modulo 3 Risk Management - 7 ore CERTIFICAZIONE PMP® Modulo 4 Project Human Resources Management - 14 ore Modulo 5 Project Stakeholder and Communication Management - 7 ore Modulo 6 Project Procurement Management - 7 ore Modulo 7 Preparazione all’esame CAPM® / PMP®- 21 ore

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PERCORSI FORMATIVI 2018

Modulo 1 Introduttivo e propedeutico PROJECT MANAGEMENT BASIC Gli standard internazionali di Project Management. L’ambiente di progetto, attori, stakeholder, team. Avvio e pianificazione. Deliverable e Scope Statement. WBS, Work Breakdown Structure. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. Il costo del progetto, risorse umane, materiali, economiche. Schedulazione delle attività. Analisi dei rischi. Monitoring and Controlling. Scope Management.

Modulo 5 PROJECT STAKEHOLDER AND COMMUNICATION MANAGEMENT L’ambiente di progetto e le parti interessate: i project stakeholder. La matrice degli stakeholder. Strategie di gestione degli stakeholder. Il Reporting di progetto. Issue log. Gestione documentale e configuration management.

Modulo 3 RISK MANAGEMENT I rischi di progetto: definizioni e approccio. Pianificare la gestione dei rischi (Risk Management Plan). Identificare i rischi (Risk Register). Eseguire l’analisi qualitativa dei rischi (Matrice dei rischi). Eseguire l’analisi quantitativa dei rischi (cenni). Pianificare la risposta ai rischi.

Modulo 6 PROJECT PROCUREMENT MANAGEMENT L’organizzazione del progetto, i ruoli e la comunicazione. I Terms of reference e la matrice BOSCARD per l’individuazione delle necessità di acquisto. Fase di definizione del Master Plan e pianificazione di progetto (WBS e GANTT). Analisi delle priorità di acquisto e delle attività di negoziazione. Individuazione della rilevanza di acquisto/approvvigionamento e dei rischi di fornitura (matrice di Kraljic). Formulazione del piano specifico delle forniture e delle richieste di offerta. La documentazione necessaria per procedere al lancio delle gare di fornitura (bid). Selezione e qualificazione dei fornitori. Le attività di pianificazione delle trattative di acquisto. La differenziazione nelle tattiche di trattativa in funzione di rilevanza e criticità dell’approvvigionamento. La definizione del percorso di verifica e qualificazione del fornitore. Gestione e controllo. Gli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews. La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC) del fornitore. Gestione e controllo. Gli stati di avanzamento lavori (SAL) e le project reviews. La valutazione delle prestazioni del fornitore (metodo BSC).

Modulo 4 PROJECT HUMAN RESOURCES MANAGEMENT Pianificazione delle risorse umane. Gruppo di lavoro: competenze e responsabilità. I ruoli del team di progetto. Organizzazione e progetto: strutture a matrice. Team building: il modello di Tuckman. Interpersonal skills: leadership, motivazione del team e problem solving.

Modulo 7 PREPARAZIONE ALL’ESAME CAPM® / PMP® Il corso accompagna i partecipanti nella preparazione all’esame di certificazione CAPM® oppure PMP® del Project Management Institute (PMI). Simulazione d’esame nella mattina, discussione con il docente nel pomeriggio.

Modulo 2 PROJECT TIME E COST MANAGEMENT I processi di Project Management. Stimare le risorse umane e i costi necessari alle attività. Stesura del budget: la Cost Baseline. Monitorare e controllare il lavoro di progetto. Sviluppare e controllare la schedulazione di progetto e i costi, in maniera integrata. Lo standard internazionale: il metodo dell’Earned Value System. Indici di performance (prestazioni) del progetto e previsioni a finire. Earned Value: l’impatto su processi e procedure aziendali.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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Executive Program

PMP PROGRAM ®

Project Management Professional Program LE TESTIMONIANZE

Ha ottenuto un MBA presso Profingest Management School ed è stato docente nei programmi MBA. Socio fondatore di aziende tecnologiche, con filiali in USA, India e Cina. Senior Associate di Management Centre Europe, della American Management Association. E’ consulente aziendale sui temi di Ricerca & Sviluppo, innovazione di prodotto e processo, gestione di progetti internazionali e finanziamenti precompetitivi. Svolge attività di formazione e consulenza di Project Management, secondo diversi standard internazionali, presso numerose aziende in Italia e in Europa. Collabora con FAV dal 2009.

NICOLA RUSCIANO - Responsabile Ufficio Acquisti Webasto Thermo & Comfort Italy “Il lavoro svolto in aula mi ha permesso da un lato di acquisire concetti e strumenti per affrontare obiettivi presenti e scenari futuri, dall’altro di confrontarmi con professionisti che operano in settori diversi dal mio. I contenuti trasmessi, sotto la guida di docenti di grande esperienza, mi hanno permesso di affrontare in maniera diversa il mio lavoro, sfruttando al massimo il potenziale della metodologia del Project Management per sistematizzare e razionalizzare differenti tipologia di attività. Ringrazio la Fondazione Aldini Valeriani per quest’esperienza stimolante, da consigliare a chi desidera investire sulla propria professionalità”. ILARIA SANTONI- Project Manager MDM Group “L’Executive Program PMP si è rivelato un’esperienza particolarmente interessante, sia dal punto di vista dell’approfondimento e della precisione nella trattazione della metodologia, sia in virtù di strumenti e spunti operativi da implementare concretamente nello svolgimento del proprio ruolo di project manager”.

LA FACULTY Cristiano Ottavian Consulente e formatore di Project Management in aziende, Business School e Corporate Academy. É certificato PMP, Prince2, Financial Advisor e Environment Consultant. Già direttore di una Corporate Academy, progetta e realizza percorsi formativi a supporto dell’efficacia ed efficienza dei modelli di business. Associato al PMI e membro del comitato editoriale del PMI-Northern Italy Chapter. Co-autore de “Il Glossario dei termini di Project Management”. É consulente aziendale sui temi dell’innovazione, sviluppo prodotto e processo, cambiamento organizzativo e ottimizzazione di processi, progettazione della distribuzione di prodotti e servizi. Conduce progetti in aziende di diversi settori, in Italia, Europa e Medio Oriente. Collabora con FAV dal 2014. Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di formazione manageriale e formazione alla imprenditorialità, Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo. Andrea Vismara Consulente e formatore nel Project Management presso aziende e Business School in tutta Europa, è certificato PMP, MSP, Prince2 e ITIL.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

Massimo Olivotti Consulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach FAV dal 2007. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. Partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile. CALENDARIO Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Modulo 5 Modulo 6 Modulo 7

1° SEMESTRE

Project Management Basic Project Time e Cost Management Risk Management Project Human Resources Management Project Stakeholder and Communication Management Project Procurement Management Preparazione all’esame CAPM® / PMP®

QUOTA DI ISCRIZIONE Modulo 1 Propedeutico € 850,00 + iva Executive Program (Mod. 2-3-4-5) € 2.100,00 + iva Modulo 6 € 400,00 + iva Modulo 7 € 850,00 + iva Executive Program completo (Mod. 1-2-3-4-5-6-7) € 3.300,00 + iva

31/01 e 7,14/02/18 11/04/18 18/04/18 9, 16/05/18 23/05/18 29/05/18 31/05 e 14, 28/06/18

2° SEMESTRE 10, 17, 24/10/18 31/10/18 07/11/18 14, 21/11/18 28/11/18 04/12/18 5, 12, 19/12/18

La quota di iscrizione comprende coffee break e light lunch. I moduli opzionali sono anche acquistabili singolarmente. Ai partecipanti che frequentano l’intero percorso o i singoli moduli (con almeno l’80% della frequenza) verrà rilasciato un attestato di frequenza con il numero di PDU corrispondenti alle ore frequentate e un Open Badge.

SESSIONI D’ESAME Su richiesta aziendale, al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti, è possibile organizzare sessioni d’esame per ottenere la certificazione CAPM® o PMP® nei locali FAV attrezzati. FONDI INTERPROFESSIONALI Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dal fondo interprofessionale a cui è iscritta l’azienda. Il catalogo formativo di Fondazione Aldini Valeriani è qualificato da Fondimpresa quindi le aziende aderenti potranno accedere ai corsi beneficiando dei contributi aggiuntivi. FAV supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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BEYOND PMP® Come si mantiene la certificazione PMP

Breve descrizione delle proposte in area Technical Project Management

Fondazione Aldini Valeriani è R.E.P. Registered Education Provider del PMI Project Management Institute. Per mantenere la certificazione PMP® occorre ottenere 60 PDU in tre anni. Dovranno riguardare, in misura equa, le tre direttrici del Triangolo delle Competenze definite dal PMI.

CCPM Critical Chain Project Management / 9 luglio 2018, 09.00 – 18.00 Utilizzare le logiche CCPM per ottenere un drastico incremento della puntualità di conclusione dei progetti, riducendone contemporaneamente la durata e liberando risorse per consentire un incremento del numero dei progetti gestiti.

CONTENUTI L’impatto della variabilità e dell’incertezza nella gestione dei progetti; le regole che governano la gestione dei progetti: Legge di Parkinson, sindrome dello studente, conflitto di risorse, effetti delle integrazioni nel reticolo, bad multitasking; la soluzione Critical Chain Project Management per i contesti singleproject e multi-project; proteggere il progetto dall’impatto di variabilità e incertezza.

Business Analysis / 5, 12, 19 marzo 2018, 09.00 – 17.00 Tradurre i bisogni dell’azienda, dalla nascita di un problema o di un’opportunità, in una soluzione adeguata e di successo. Tecniche e metodologie emerse dalle linee guida trasmesse da PMI e IIBA®.

The PMI Talent Triangle™ STRATEGIC and BUSINESS MANAGEMENT Business Strategy • Finanza per “non” Financial Manager • Vision & Economics • Marketing Intelligence e KPI • Customer Experience La Engeneering • Laboratori di Design Thinking voce • Valutazione d’impresa • Nuovi tools per oltre il marketing e la gestione commerciale l’ostacolo: • Digital Marketing Transformation parlare • After Sales Management • abilmente in CCPM Critical Controlling strategico per pubblico • Capacità Chain Project il processo decisionale negoziali e successo Management • • Nuove tecniche di nel business • Gestire Business Analysis • La budgeting: dal i collaboratori • I-coach • sinergia fra Earned Value budget sequenziale Time e Meeting Management • Method e Risk Management al budget Training avanzato di negoziazione • Project Scheduling simultaneo. • Laboratorio di leadership • Change Agility • Tecniche di creatività • Mindfulness • Power to believe.

TECHNICAL PROJECT MANAGEMENT

LEADERSHIP

La sinergia fra Earned Value Method e Risk Management / 16 febbraio 2018, 09.00 – 17.00 L’analisi di due discipline che presentano aree di sovrapposizione e sinergia, con l’obiettivo di evidenziare come un’applicazione combinata renda possibile maggior controllo di progetto.

Project Scheduling

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI Richiami dei principali concetti dell’EVM e Risk Management: differenze, aree di sovrapposizione e sinergie; applicazioni pratiche; dalla WBS allo sviluppo del budget/programmazione delle attività, e loro revisione rischi-correlata; l’integrazione WBS/OBS, creazione di unità di controllo e determinazione delle baseline iniziale; leve di gestione dei rischi, tempi e costi.

/ 26 settembre 2018, 09.00 – 17.00

Focus sulla programmazione delle attività di progetto: accortezze e buone pratiche che aiutano a programmare in modo eccellente, per gestire poi, con più facilità, le attività di progetto, evitando gli errori più comuni.

La proposta corsi di Fondazione Aldini Valeriani nelle tre direttrici del Triangolo delle Competenze definite dal PMI. Per approfondimenti contattare Claudia Menchetti, formazioneaziendale@fav.it, tel. 051.4151933.

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CONTENUTI I concetti fondamentali della Business Analysis; il ciclo di trasformazione dai bisogni alle soluzioni aziendali; i diversi approcci: predittivo, iterativo, agile; definizione del perimetro della soluzione e delle capabilities necessarie; valutazione delle alternative e scelta della soluzione più adeguata; raffinamento e gestione dei requisiti in corso di implementazione; validazione della soluzione.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI Il programma delle attività e il modello di programmazione; le tre dimensioni del tempo di progetto; la coerenza delle unità di misura, la documentazione e le approvazioni di programma di attività; il LOE, la nomenclatura, la sintassi; tipi di relazione e vincoli fra attività, anticipi e ritardi, attività intermittenti, gestione del float/slack, i vincoli di data.

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Cross Skills


Docente Fabio Petroncini Dottore commercialista e revisore dei conti. Consulente e formatore senior in area fiscale, contabile e in materia di pianificazione e controllo di gestione e gestione finanziaria d’impresa. Durata 14 ore Date Bologna 14, 21 febbraio 2018 09.00 - 17.00 19, 25 settembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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BILANCIO PER “NON” SPECIALISTI

FINANZA PER “NON” FINANCIAL MANAGER

Tutto si traduce in numeri: strategie aziendali, decisioni e attività. Comprendere le logiche e i principi del bilancio d’esercizio con un solo obiettivo: acquisire una maggiore sensibilità nel valutare gli impatti delle proprie decisioni sui risultati economici, patrimoniali e finanziari dell’azienda. Utilizziamo linguaggi e strumenti semplificati per rilevare gli indicatori aziendali e inquadrarli in una logica di sistema al fine di determinare lo stato di salute di un’impresa e la sua capacità di generare reddito.

I fondamenti della finanza d’impresa come supporto determinante per le decisioni aziendali. Comprendere la struttura patrimoniale e l’identità finanziaria dell’impresa, analizzare investimenti, solidità finanziaria e margini di redditività, sono oggi fattori indispensabili per una gestione strategica. Tutte le decisioni, infatti, indipendentemente dall’area funzionale nella quale vengono prese, hanno effetti economici, finanziari e patrimoniali. Oggi ai manager viene richiesta una chiara comprensione di queste dimensioni e la capacità di prevedere gli effetti delle proprie attività. I partecipanti acquisiranno schemi semplificati per comprendere l’utilizzo delle leve finanziarie e la capacità di produrre o meno capitale a partire dall’attività svolta.

CONTENUTI Comprendere il bilancio d’esercizio Il bilancio fonti e impieghi a 4 sezioni. Comprendere la logica del bilancio d’esercizio. Definizione ed illustrazione delle più comuni voci di bilancio. Lo stato patrimoniale come strumento di informazioni finanziarie e patrimoniali. Il conto economico come sintesi della redditività aziendale. Come leggere il bilancio CEE e i dati pubblici di bilancio Il bilancio riclassificato in forma CEE per le società di capitali: SP, CE e nota integrativa – la struttura del bilancio civilistico. Come leggere lo stato patrimoniale in un’ottica finanziaria. Come leggere un conto economico scalare: le varie aree di redditività – operativa, accessoria, finanziaria e tributaria. Interpretare l’informativa di bilancio Strumenti di base per individuare lo stato di salute patrimoniale e di redditività di un’azienda. Valutare punti di forza e di debolezza dell’azienda. I principali indicatori aziendali (MOL, EBIT, EBITDA, ROE, ROI): introduzione e significato. Esercitazione pratica: come leggere un bilancio e valutare i principali punti critici.

PERCORSI FORMATIVI 2018

CONTENUTI La struttura finanziaria dell’impresa: gli elementi costitutivi per orientarsi nel tema. La responsabilità di decidere: le ricadute operative su conto economico e stato patrimoniale. Dalla liquidità alla gestione finanziaria. Fonti e impieghi di capitale. Lo Stato Patrimoniale come strumento di informazioni finanziarie e patrimoniali. Il conto economico come sintesi della redditività aziendale. Come leggere lo stato patrimoniale in ottica finanziaria. Come leggere un conto economico scalare: le varie aree di redditività operativa, accessoria, finanziaria, straordinaria e tributaria. Il Cash Flow Operativo ed il Free Cash Flow. Valutazioni sullo stato di rischio o di successo di un’azienda. L’ottica della Liquidità. Le riclassificazioni del conto economico: a valore aggiunto, a costo del venduto e a margine di contribuzione. Punti di forza e punti di debolezza dell’azienda. Indici aziendali e/o Indicatori come sintesi dell’attività imprenditoriale. I principali indici per l’analisi della redditività, della solidità patrimoniale e di liquidità: dalle valutazioni finanziarie alla solidità patrimoniale prospettica. L’importanza del capitale circolare netto nelle valutazioni di breve periodo. La posizione finanziaria netta ed i suoi rapporti con EBIT ed EBITDA.

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docente Luigi Salvatore Dottore commercialista e revisore contabile. Consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali. Durata 14 ore Date Bologna 13, 20 aprile 2018 09.00 - 17.00 27, 30 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + iva

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Docente Filippo Fenati Specializzato nell’area Marketing, è docente e consulente di Fondazione Aldini Valeriani. Dal 2015 è consulente esperto con certificazione UMIQ. Durata 14 ore Date Bologna 11, 18 luglio 2018 09.00 - 17.00 11, 14 dicembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 600,00 + iva

MARKETING PER “NON” MARKETING MANAGER

WTRAIN®: LA FORMAZIONE CHE OTTIENE RISULTATI

Ascoltare, toccare, leggere, annusare, gustare il mercato… e capirlo. Attività non più solo per specialisti di marketing. Nella nuova sharing economy tutto è marketing. L’evoluzione dei trend e dei consumi tratteggia nuovi scenari e nuove opportunità di business. Cogliere quindi questi segnali, individuare nuovi target, definire piani strategici e operativi con un solo obiettivo: soddisfare il cliente. Una responsabilità a cui è chiamata tutta l’azienda.

Progettare e realizzare attività di training per i colleghi o per i partner (clienti, fornitori, consociate) è un’esperienza che chiama in gioco competenze di tipo tecnico-specialistico ma anche, molto più fortemente, competenze relazionali e di facilitazione dell’apprendimento negli adulti. Si tratta di competenze non scontate, che è possibile individuare e potenziare attraverso metodi di programmazione didattica, tecniche e metodologie, cura dei materiali, buona gestione del tempo e dei tempi, e qualche trucco del mestiere. WTrain® è un percorso creato per sperimentare e migliorare le capacità di gestione di gruppi in apprendimento, trasferendo in modo efficace contenuti e comportamenti. E’ dedicato a chiunque nell’organizzazione abbia occasione e necessità di guidare sessioni di apprendimento (per nuovi entrati, per collaboratori) o di presentazione (a partner istituzionali, a clienti), curando il buon uso del tempo e di tutte le risorse utili a sostenere il buon risultato delle iniziative formative. WTrain® consente di incentivare lo sviluppo organizzativo attraverso la trasmissione formalizzata di competenze; creare o aggiornare il team dei formatori interni; migliorare il ritorno degli investimenti in formazione, anche nel caso della formazione obbligatoria. Tutto il percorso sarà giocato sull’alternanza dei ruoli tra partecipanti e conduttori, e sullo sviluppo delle competenze di animazione e osservazione, per potenziare le capacità di progettazione, realizzazione e valutazione delle attività in azienda affidate a formatori interni. La partecipazione al percorso è tanto più utile quanto più il partecipante abbia avuto già qualche esperienza, anche limitata, di gestione di corsi. Al termine dell’attività in aula, il partecipante avrà a disposizione un metodo di lavoro per la programmazione delle attività formative (il survival kit), diversi questionari e griglie per l’auto valutazione e la valutazione dei corsi, molte idee ed esempi di applicazioni concrete per l’elaborazione di materiali didattici e esercitazioni pratiche.

CONTENUTI Marketing strategico verso marketing operativo: la riflessione prima dell’azione. Riflettere su cosa? Sull’evoluzione quali-quantitativa del mercato e quindi su come soddisfare i clienti meglio degli altri, creando valore per l’impresa. Agire verso cosa? Verso la soddisfazione dei clienti, il fatturato, il margine, il reddito e la cassa. Il sistema di marketing intelligence alla base del marketing strategico: come organizzarlo e dove reperire i dati. Il ruolo e l’importanza delle fonti esterne: i database MintItaly, Orbis ed AIDA di Bureau Van Dijk® e le ricerche di Market Line®. La definizione dei target mediante la segmentazione. L’analisi dei benefici attesi: cosa manca ai nostri clienti, verso cosa si stanno muovendo? Le caratteristiche ed i vantaggi della nostra soluzione competitiva rispetto ai benefici attesi: la questione delle argomentazioni commerciali. La combinazione del 4+3 variabili di marketing: le 4 legate alla parte tangibile della soluzione competitiva (Product, Price, Place, Promotion); le 3 legate alla parte intangibile (People, Process, Physical Evidence).

CONTENUTI Che cosa è la formazione: le dimensioni di lavoro. Gli obiettivi della formazione. Il contesto e i ruoli. Come imparano gli adulti. La preparazione e i luoghi per la formazione (aule, laboratori, officine, sale riunioni e molto altro). Gli strumenti per l’aula (lavagne, proiettori e non solo). Le tecniche di gestione: differenti modalità per una comunicazione efficace. La costruzione della scaletta (il survival kit per il formatore). Tipologie di partecipanti, casi tipici e casi difficili. Gestire e usare le domande. Il ruolo del formatore. La valutazione della formazione: apprendimento e gradimento. Azioni preventive e correttive per l’efficacia degli interventi.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

PERCORSI FORMATIVI 2018

Docenti

Elisabetta Zanarini Responsabile dell’Area Consulenza di Fondazione Aldini Valeriani, è PCC – Professional Certified Coach – ICF (International Coach Federation). Progetta e realizza attività di Coaching e Team Coaching, consulenza sui temi HR e sviluppo organizzativo.

Federico Bencivelli Consulente e formatore senior di Fondazione Aldini Valeriani, assessment delle competenze manageriali e coaching individuale; è ACC – Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation). Durata 21 ore Date Bologna 15, 22, 29 marzo 2018 09.00 - 17.00 12, 19, 26 giugno 2018 09.00 - 17.00 8, 15, 22 novembre 2018 09.00 - 17.00 Quota di iscrizione € 700,00 + iva

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MODALITÀ DI ISCRIZIONE

TRAINING BOX Coltiva la tua formazione

Per iscriversi vai sul sito www.fav.it e scegli il corso: • se preferisci la modalità di iscrizione e pagamento online, clicca sul pulsante Iscriviti registrati o effettua il login e paga con carta di credito. • se invece vuoi inviare l’iscrizione via mail o fax scarica e compila la scheda che trovi sul sito nella pagina del corso. Scegliendo questa opzione potrai pagare tramite bonifico bancario. Email: formazioneaziendale@fav.it Fax: 051.4151920 QUOTE DI ISCRIZIONE Oltre la materiale didattico, nella quota di partecipazione sono inclusi due coffee break. Per le agevolazioni economiche consulta l’opportunità Training Box Fav.

Coprogettiamo percorsi ad alto impatto innovativo, semplifichiamo l’implementazione dei progetti aziendali, accompagniamo le imprese durante tutto il processo formativo. E in più da quest’anno una novità: TRAINING BOX. Un pacchetto di 10 corsi a scelta nel book 2018 con un risparmio del 35% riservato in esclusiva alle aziende associate Confindustria Emilia area Centro. Una soluzione unica che permette di pianificare lo sviluppo delle competenze, di attivare politiche di welfare aziendale offrendo a tutti collaboratori la possibilità di aggiornarsi professionalmente ottimizzando l’investimento complessivo. A disposizione un Team Fav dedicato ad orientare la scelta e a definire il vostro piano formativo aziendale.

CONFERMA DEL CORSO Fondazione Aldini Valeriani 5 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso invierà agli iscritti una email di conferma con tutte le informazioni relative alla partecipazione. Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di annullare o rinviare la data d’inizio corso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L’eventuale variazione sarà tempestivamente comunicata. TEMPI DI PAGAMENTO La quota di iscrizione deve essere versata al momento della conferma del corso e comunque entro e non oltre la data d’inizio corso. ANNULLAMENTO DELL’ISCRIZIONE È possibile annullare l’iscrizione ad un corso senza alcuna penale comunicando la rinuncia via e-mail al responsabile del corso entro 6 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso. In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante a inizio corso o di ritiro durante lo stesso, sarà dovuto il pagamento integrale della quota.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

Per usufruire dei vantaggi del Training box è necessario aderire entro il 31 marzo 2018, identificando i corsi prescelti, ad esclusione dei corsi inseriti nei piani FIMA e dei corsi obbligatori per legge, e inviando una mail a formazioneaziendale@fav.it.

PERCORSI FORMATIVI 2018

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CERTIFICAZIONI

INFORMAZIONI GENERALI

CERTIFICAZIONE ISO 9001:2008 FONDAZIONE ALDINI VALERIANI è certificata ISO 9001:2015 per la “Progettazione ed erogazione di attività formative e di orientamento, servizi di coaching e servizi di tirocinio alle persone e alle imprese” (settore EA 37, 35). Certificato Kiwa-Cermet n° 10748-A. Primo rilascio in data: 27/09/2001. Scadenza in data: 09/04/2020.

SEDI

ACCREDITAMENTO REGIONE EMILIA ROMAGNA Fondazione Aldini Valeriani ha ottenuto l’accreditamento dalla Regione Emilia Romagna con Delibera n° 778 del 26 aprile 2004 per gli ambiti Formazione superiore, Formazione continua e permanente, Apprendistato, Formazione a distanza e Obbligo formativo. Dal 2015 è in possesso di accreditamento per l’ambito Utenze speciali. ACCREDITAMENTO FONDIMPRESA Fondazione Aldini Valeriani è tra i soggetti qualificati per realizzare attività formative con Fondimpresa avendo ottenuto il relativo accreditamento per tutti gli ambiti di lavoro previsti. R.E.P. del PROJECT MANAGEMENT INSTITUTE Fondazione Aldini Valeriani è Registered Education Provider (REP) del Project Management Institute (PMI). Il marchio REP rappresenta l’abilitazione formativa più riconosciuta nel campo del Project Management, e certifica l’aderenza dei contenuti agli standard internazionali di Project Management. CERTIFICAZIONE CETOP Grazie alla disponibilità di laboratori all’avanguardia e di personale docente specializzato, Fondazione Aldini Valeriani è centro di esame per il rilascio, in collaborazione con Assofluid, della Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleoidraulica Industriale e Mobile e al livello 3 di Pneumatica. CERTIFICAZIONE CND - CONTROLLI NON DISTRUTTIVI Fondazione Aldini Valeriani, in collaborazione con Bureau Veritas Italia, è centro di esame per l’ottenimento della certificazione di 1° e 2° livello, sui Controlli Non Distruttivi superficiali e volumetrici, in ottemperanza alla norma UNI EN ISO 9712. I metodi sono: VT Metodo Visivo; MT Metodo Magnetoscopico; PT Metodo Liquidi Penetranti; UT Metodo Ultrasuoni. PATENTE DI SALDATURA Grazie alla disponibilità di laboratori attrezzati e di ispettori specializzati, Fondazione Aldini Valeriani rilascia ai partecipanti ai corsi il patentino di saldatura, qualifica valida in tutta la UE che certifica l’abilità nello svolgere l’attività di saldatura nel rispetto degli standard qualitativi raccomandati dalla norma UNI EN ISO 9606 in completa sicurezza. CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI PER INGEGNERI Fondazione Aldini Valeriani, partner, e Planning, provider organizzatore, offrono la possibilità di ottenere crediti formativi professionali, frequentando alcune attività formative approvate dal CNI.

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PERCORSI FORMATIVI 2018

BOLOGNA

IMOLA

Fondazione Aldini Valeriani via Bassanelli 9/11 Tel. 051.4151911 formazioneaziendale@fav.it

c/o Confindustria Emilia Area Centro Delegazione Imolese P.le Pertini 8 Tel. 0542.644044 claudio.zucchi@fav.it

COME RAGGIUNGERCI Bologna In Autobus - dal centro (Via Rizzoli): linee 27a, 27b, 27c (direzione Corticella), 11c (in direzione Rot. Giardini) - dalla Stazione Centrale (fermata “Autostazione”) linee 11c (in direzione Rotonda Giardini), 27a, 27b, 27c, 95, 97, 98 (direzione Corticella). Con l’11c scendere alla fermata “Villa Erbosa”: la prima strada a destra è Via Bassanelli. Con tutte le altre linee scendere alla fermata “Istituti Aldini” e attraversare Via di Corticella. In Auto - dalla tangenziale: Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia. - dall’Autostrada A1 (Milano-Roma): Uscita Borgo Panigale, prendere la tangenziale in direzione S.Lazzaro di Savena e all’uscita 6 (Castel Maggiore) proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia. - dall’Autostrada A13 (Bologna-Padova) e A14 (Bologna-Ancona) Uscita Bologna - Arcoveggio, Tangenziale in direzione Casalecchio di Reno, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia. Parcheggio Possibilità di parcheggio nelle vicinanze della sede e, fino esaurimento posti, nel parcheggio dell’Istituto Aldini Valeriani con accesso da via di Corticella 128.

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Alcuni nostri clienti

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Crediti: Art Director Fabiano Fontana Stampato da Litografia Zucchini



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