Mano amica - Canossiani Onlus - n.10 – Gennaio-Giugno 2022

PUBB. SEMESTRALE – Numero 10 – Anno 6 - POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003(CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 2 E 3 NE/VR

manoamicacanossiani.org

AS SOC

IAZIO N E

CANOSSIANI CA A N O SSII A NII ONLU ONLUS US

Contiene inserto redazionale

MANO AMICA CANOSSIANI N. 10 Gennaio - Giugno 2022

“Imparate da me che sono mite ed umile di cuore”

(Mt 11,29)

Editoriale

Carissimi, non riusciremo mai ad amare e a essere solidali con chi è più povero di noi, se non impareremo a “scendere dal gradino” in cui ci sentiamo migliori degli altri, per metterci sullo stesso piano di chi vogliamo aiutare. Questo è l’insegnamento di Gesù che, venuto tra noi, non ha preteso di apparire grande e potente, ma si è mostrato "mite e umile di cuore".

Quest’anno ricorrono due anniversari che desideriamo ricordare perché, a mio avviso, rappresentano molto bene questo modello di amore: i 75 anni dalla morte di Santa Giuseppina Bakhita che, da schiava, ha scelto di rimanere serva per amore e i 25 anni della presenza dei missionari Canossiani in India.

Per Bakhita, nata nel Darfur, soggiogata da padroni feroci e umiliata per anni, non dev’essere stato semplice perdonare i torti subiti, farsi mite e umile di cuore e scegliere di servire il prossimo secondo il modello di Gesù Cristo Crocifisso. A 75 anni dalla morte la sua testimonianza rimane una lezione forte di come si amano i fratelli... tutti.

Se da 25 anni riusciamo a portare “piccoli semi di speranza” e annunciare il Vangelo in India, è anche grazie a voi, cari sorelle e fratelli, alla vostra collaborazione con le opere ma soprattutto con la condivisione dello stesso spirito Canossiano che ci esorta ad amare il prossimo, dovunque ci troviamo, con umiltà e mitezza.

Ci auguriamo che questa Pasqua segni il passaggio ad un amore più evangelico, più autenticamente umano e aperto a tutti.

Padre Gianluigi Andolfo

Auguri a tutti voi!

In copertina: bambino accolto nella missione di Tondo Editore e redazione: Associazione “MANO AMICA - CANOSSIANI” Onlus Via S. G. Bakhita, 1 - 37142 - Verona | Tel. 045/8408891 | Direttore Responsabile: Antonio Papa Impaginazione e grafica: Lito Art s.n.c. Verona tel. 045.551783 Stampa: ZETA DUE S.n.c. | Via Angelo Secchi, 7 | 37135 Verona Autorizzazione del Tribunale di Verona N. 2092 del 29/09/2017

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Anniversari

25 ANNI DELLA CASA DI ACCOGLIENZA DI VASAI INDIA

L

’economia indiana è cresciuta costantemente nel

pandemia, per ordine del governo locale, la casa di

corso degli ultimi due decenni, ma la sua cre-

accoglienza ha dovuto rimandare i ragazzi nei loro

scita è stata diversa tra le classi sociali, tra le regioni

villaggi di provenienza ma questo non ha impedito

geografiche e tra le zone urbane e rurali.

che i religiosi canossiani riuscissero a restare comun-

L’India ha il più elevato numero di bambini-lavo-

que vicini ai loro ragazzi, visitandoli numerose volte

ratori sotto i 14 anni lamaggioranza dei quali non

e consegnando loro libri, quaderni e tutto il materiale

è esposta soltanto ai pericoli derivanti dal lavoro

scolastico necessario. L’obbiettivo dei religiosi Ca-

svolto, ma soffre di sfruttamento e di abusi.

nossiani è far sì che questi ragazzi possano ricevere

Per dare una risposta adeguata a questa situazione,

un’adeguata formazione scolastica, come mezzo per

i religiosi Canossiani, nella loro casa di accoglienza

entrare nel mondo del lavoro, e umana, come stru-

a Vasai, ospitano bambini e ragazzi orfani o con si-

mento per credere in sé stessi e nelle proprie capacità

tuazioni familiari di grave disagio sociale ed econo-

e dare loro la consapevolezza che sono amati da Dio

mico, provenienti principalmente dalle aree rurali.

e dai fratelli. Desideriamo ringraziare i nostri bene-

Nella casa di accoglienza diretta da padre Vitthal Lo-

fattori per aver contribuito, con le loro offerte e pre-

data, in collaborazione con Fratel Robert Makasare,

ghiere, a rendere la vita di questi ragazzi piena di

trovano ospitalità, nutrimento e cure oltre cinquan-

gioia e speranza. Nel mese di giugno in India inizierà

ta tra bambini e ragazzi bisognosi; inoltre viene loro

il nuovo anno scolastico e la casa di accoglienza aprirà

garantita la frequenza scolastica presso ottimi istituti

essid iderrat ate ricevere rice ri cevvere re le porte anche a nuovi ospiti. S See d desiderate

privati e il loro studio è potenziato da ulteriori lezio-

informaz azio ion ni su come c me aiutare co aiu utarre u no di di questi ques qu esti ti bambibam mbi bi-informazioni uno

ni di inglese, matematica e informatica. Durante la

nii non non esitate esiitaate a contattarci contattar arci ai ai nostri no ost stri ri recap apit iti. i. recapiti.

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Testimonianze Testimonianza - Vasai India di Luigina Franzini

C

os’è un viaggio? È un prendere il largo per non rimanere prigionieri del proprio piccolo mondo. È guardare, vedere, ascoltare, fare memoria, riportare. Al rientro si è presi dal desiderio di raccontare

l’esperienza alle persone care. Ecco allora che scorrono immagini di opere d’arte, città, borghi, piatti tipici, angoli di stradine, negozi di souvenirs...

Al ritorno dal mio viaggio in India ho invece raccontato di un’immersione in una umanità che vive nell’ombra e che, al primo impatto, ti coinvolge così tanto che vorresti tornare subito a casa.

L’arrivo in questa terra, è iniziato tra rumori di clacson assordanti, nebbia di smog e un districarsi inimmaginabile tra mezzi stradali di ogni tipo e migliaia di poveri ai lati della strada, per giungere, alla fine, in un’oasi di pace dove trovi un silenzio che ti fa riprendere a respirare, e il cuore riprende il suo battito normale. È un silenzio che parla di dono e sa di Provvidenza.

Questo è Vasai, il luogo dove si trova la Casa di accoglienza dei Padri Canossiani e dove vivono Padre Vitthal, fratel Robert e una moltitudine di bambini che frequentano le scuole elementari e medie.

In questo luogo i Padri Canossiani, sull’esempio dell’amore di Cristo nel Vangelo, donano ai bambini più poveri, senza distinzione di religione, la speranza di un futuro diverso e dignitoso.

Il benvenuto di tutti i bellissimi bambini con gli infradito ai piedi, è stato uno spontaneo sorriso sulla scalinata d’ingresso mentre le mie valigie, all’improvviso, si mostravano cariche di inutilità.

I giorni trascorsi a Vasai sono stati uno “spiare” la gioia del vivere di semplicità. Sfoglio nitide immagini di bambini che al mattino salgono sul pulmino che li porta alla scuola e che rientrano per il pranzo e Fratel Robert che, come un papà di famiglia, li accompagna e li accoglie avendo per ognuno parole di incoraggiamento e lode. Sentirsi accolti, importanti, unici è la chiave perché anche loro un domani possano portare alla società la stessa esperienza di amore che migliora il mondo.

Mi stupiscono i piccoli gesti di questi bambini: rispettare l’acqua così preziosa, lavare i propri piatti o fare il bucato e stendere i loro vestiti, pulire le stanze o studiare, giocare a calcio, stare insieme, aiutarsi, accudire pesci e uccellini nelle loro vasche e gabbie. Intorno, mai quel chiasso fastidioso, mai parole dai toni alti ma una vita quotidiana fatta di serenità e premurosa attenzione. Porto con me la bellezza di credere nel futuro e nel riscatto dalla povertà, la speranza impressa sul loro sorriso, la felicità nel godere delle piccole cose con gli occhi lucenti.

Vasai è il luogo della preghiera, dell’abbandono alla Provvidenza. Padre Vitthal, nella sua silenziosa ma intensa spiritualità, vive la Parola del vangelo con gesti di grande umanità e come il buon samaritano ne è l’espressione viva: quanta strada percorre quando esce dalla sua Comunità per raggiungere, lungo quei polverosi percorsi, le baracche fatiscenti delle famiglie che conforta e aiuta. Il mio viaggio ormai è lontano nel tempo, ma restano impresse nella mia mente i volti delle persone incontrate e anche se sono tornata alla mia quotidianità sento che il mio posto è ancora accanto a loro.

Misericordia, carità e speranza sono l’armonia dei verdi rami di una grande fede.

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Notizie dalle Missioni

In Missione c’è vita

Di Padre Angelo Bettelli

Padre Angelo con i bambini della Missione

L

a nostra Parrocchia di St. Monica si trova alla periferia della città di Ongata Rongai, che è a sua volta una periferia di circa 200 mila abitanti in rapida e disordinata espansione a sud ovest di Nairobi, in Kenya. Originariamente terra di Masai, Ongata Rongai è stata un punto di incontro e di mercato, quindi un territorio dove l’estrazione di pietre e di materiali vari da costruzione è stata praticata in modo intensivo, ed infine un’estensione della grande città di Nairobi, con una popolazione costituita da persone provenienti da quasi ogni angolo del Kenya.

In questo terreno di cave abbandonato e dall’aspetto lunare con avvallamenti, buche e trincee sono state costruite abitazioni precarie di legno e lamiera; sono case a basso prezzo, abitate da persone di estrazione sociale molto povera: in una casa di lamiera di quattro metri per quattro riescono a vivere anche 8/10 persone.

In Kenya il costo della vita è in generale molto alto e tutti i servizi sono a pagamento: la scuola, la sanità, i servizi della pubblica amministrazione. Qui c’è molta povertà ma anche tanta vita ed entusiasmo!

Nella nostra Parrocchia svolgiamo le attività necessarie per cercare di raggiungere tutte le fasce di età della popolazione e tutti i tipi di necessità.

Abbiamo una nostra scuola Parrocchiale con quasi 400 bambini e un’altra in costruzione. Inoltre abbiamo avviato un centro sociale, con personale specializzato, che garantisce uno stabile e qualificato punto di riferimento per l’ascolto delle molteplici necessità e che ci permette non solo di intervenire velocemente in caso di emergenze ma anche di progettare e attuare interventi a più ampio respiro.

In quanto Canossiani investiamo molte delle nostre energie e risorse per metterci a servizio dei bambini e dei giovani. Con la nostra Sunday School ogni domenica accogliamo per il catechismo circa 400 bambini nella nostra cappella di lamiera dove celebriamo la messa, facciamo catechismo e preghiamo. Trascorriamo anche del tempo in cui giochiamo, raccontiamo storie della Bibbia e facciamo insegnamento. Infine doniamo a tutti i bambini dei biscotti per fare merenda tutti assieme.

Sarà per la bravura dei nostri animatori o per i deliziosi biscotti, fatto sta che ogni domenica la nostra Sunday School è sempre piena di bambini … e di vita!

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Testimonianze

Oratorio Hera-Dili - Timor Leste L’Oratorio ha sempre svolto un ruolo di rilevante importanza nell’apostolato Canossiano: è parte integrante della nostra missione. L’oratorio della nostra comunità formativa di Hera-Dili è conosciuto come luogo educativo, dove i bambini e i giovani imparano a formarsi secondo i valori cristiani e a condividere questi valori con i loro familiari e amici.

Il nostro oratorio canossiano è frequentato da circa 180, fra bambini e adolescenti, e da 60 giovani. È sempre una grande gioia riuscire a creare un senso di appartenenza all’oratorio e vedere come questi giovani da noi si sentano come a casa. È un’occasione formativa anche per i nostri seminaristi che devono dimostrare di essere all’altezza delle responsabilità richieste per il buon funzionamento di tutte le attività oratoriane.

Proponiamo tante attività che vengono modulate a seconda delle diverse fasce di età dei nostri partecipanti: 1. Formazione catechistica per i bambini e gli adolescenti 2. Formazione cristiana per bambini, adolescenti e giovani 3. Formazione umana per i giovani.

4. Formazione Educativa per aiutare i nostri giovani animatori e i nostri seminaristi ad acquisire maggiori competenze nell’apostolato per i bambini e gli adolescenti, focalizzandoci sui valori umani del rispetto, responsabilità, onestà, unità, gratitudine e comprensione reciproca.

Esprimiamo la nostra gratitudine al Signore e ai nostri benefattori locali e internazionali per quanto di bello e gioioso posiamo condividere con i nostri seminaristi e tutti i giovani del nostro oratorio.

Padre Nivio Lebre

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IL TUO 5 PER MILLE PER NOI E’ PREZIOSO. ci ha permesso di accogliere, in uno spazio sano e sicuro, oltre 1.500 bambini delle baraccopoli di Tondo Manila, dove possono svolgere attivita’ educative, formative e ricreative.

Abbiamo ancora bisogo di te per donare opportunita’ e speranza.

Nella tua dichiarazione dei redditi firma nel riquadro “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”

SOTTO LA TUA FIRMA INSERISCI IL NOSTRO CODICE FISCALE: 93148670230

GRAZIE DI CUORE

La Tua Firma...

Il Suo Sorriso!

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MANO AMICA CANOSSIANI

Per inviare il tuo aiuto: BONIFICO BANCARIO: BANCA POPOLARE DI VERONA – BANCO BPV IBAN IT91 F 05034 11750 000000163682

Per informazioni:

BONIFICO POSTALE: IBAN IT52Y0760111700000036600518 O CON IL BOLLETTINO POSTALE N. 36600518 ALLEGATO ALLA RIVISTA

Associazione “MANO AMICA - CANOSSIANI” Onlus Via S. G. Bakhita, 1 - 37142 - Verona Tel 045/8408891 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 16:30 e-mail: ufficio@manoamicacanossiani.org

Indica sulla causale: erogazione liberale e il nome del progetto.

Le offerte inviate sono alternativamente deducibili o detraibili nella dichiarazione dei redditi.

CANOSSIANI CANO SSIA S IANI ONL ONLUS LUS