Caldiero Progetto preliminare per la realizzazione di un complesso polifunzionale a completamento ed integrazione di preesistenze alle Terme di Giunone, comprendente: piscine coperte, spazi per altre attività sportive e centro servizi per le nuove e le esistenti strutture Caldiero non è un paese rivierasco, non è attraversato da fiumi o da corsi d’acqua importanti ma, da sempre ha un rapporto particolare con l’acqua. A sud di una zona morfologicamente permeabile a causa della natura del suo sottosuolo è al centro di un’ampia area di risorgive. Noti sono gli antichi fontanili sfruttati da sempre dall’agricoltura ed ora anche dall’industria, le falde praticamente affioranti che impedivano la costruzione delle cantine a Caldiero e creavano problemi ai costruttori a Caldierino, che in epoche non lontanissime fu anche alluvionato. In località Bagni c’erano le risaie e da ultimo le terme con le sorgenti di acqua calda. Le Terme per Caldiero sono storia e mito, ai piedi del monte Rocca col suo castello, adiacenti alla via Postumia ed a documentati ritrovamenti romani sicuramente risalgono a tale epoca anche se documenti certi per tale datazione non esistono nonostante presunti ritrovamenti di solerti e benintenzionati cittadini e studiosi. Notizie certe invece si trovano per il periodo di massimo splendore dei Bagni di Calidarium o meglio Gauderio che videro, dopo il declino del medioevo, la notorietà anche per il loro
Caldiero, l’acqua, le terme
utilizzo “promozionale” da parte delle nobili famiglie residenti, in particolare i Banda che lì ospitarono personaggi anche illustri. Basta per questo ricordare la lapide marmorea posta sul muro di cinta della piscina Bretella, che in latino ricorda il soggiorno del marchese Federico Gonzaga nel 1524.
Lapide per Federico II Gonzaga, risanato dalle acque termali