allenamento e rehab
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Scollamento mio-fasciale Tecnica passivattiva di Maurizio Ronchi ik2yxk@libero.it
uesto articolo è tratto da un lavoro frutto della mia venticinquennale esperienza di istruttore, preparatore atletico e massaggiatore per diversi gruppi sportivi, ed è rivolto senza pretese accademiche a tutti gli operatori del settore, in special modo a chi sta iniziando il percorso di massaggiatore sportivo. Le manualità descritte non sono terapeutiche, di altrui competenza, ma sono state studiate e messe a punto per il mantenimento e l’incremento della biomeccanica funzionale
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per gli sportivi di medio-alto livello atletico, dove il loro corpo è sottoposto a importanti allenamenti e performance sportive. Voglio precisare che non sono né medico né terapista dello sport, ma un tecnico ricercatore-operatore in questo campo e che, grazie alla mia formazione di chimico con esperienze in analisi biochimica, cerco di individuare e di capire alcuni dei fenomeni fisiologici che accadono nel tessuto mio-fasciale durante l’applicazione di tecniche di massaggio. Per tutti questi anni ho avuto e 20
ho la fortuna di collaborare con biologi, medici e fisioterapisti sportivi, fonte del mio background formativo, coi quali continuiamo a rivedere o a sviluppare nuove tecniche e manualità specifiche per sportivi e atleti. Ad avvalorare la tecnica passivattiva, metodologia che da tempo applico nelle manualità di scollamento mio-fasciale, è stato il trovare un riscontro nel superbo studio sulla fascia di Robert Schleip, facendo particolare riferimento al suo lavoro “Fascial plasticity - a new neruobiological explanation”, do-