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Capitolo 8 – Scouting e competenze [ 149 ]

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VACANZE DI BRANCO E CERCHIO

L/C art. 25

Le vacanze di branco e cerchio, vissute nel periodo estivo, sono il momento culmine e di sintesi del cammino di un anno della comunità e dei singoli bambini. Sono occasione privilegiata di scouting, perché è possibile affinare, mettere a frutto e a disposizione degli altri le proprie competenze e scoprire nuovi territori da esplorare; stimolano la curiosità e lo spirito di osservazione perché ricche di attività significative; sono il momento in cui le relazioni, vissute in pieno clima di famiglia felice, diventano più profonde e si consolidano; permettono la creazione di una piccola comunità cristiana che vive nell’ascolto della parola, nella fraternità, nella preghiera e nella celebrazione; offrono l’opportunità irrinunciabile di immergersi nella natura, addentrarsi nei suoi misteri, in un’esperienza di esplorazione che coinvolge ciascun bambino in tutto se stesso. Le vacanze di branco e cerchio sono un’esperienza comune, alla cui riuscita i bambini contribuiscono attivamente anche attraverso l’assunzione di incarichi e la gestione di spazi di autonomia.

STRUTTURA E PROGRAMMAZIONE

Le vacanze di branco e cerchio hanno una durata tra i sei e i dieci giorni e si svolgono in accantonamento, in luoghi adeguati all’età dei bambini, scelti e ben conosciuti dai capi. Sono frutto di uno stile e di un’attenta programmazione, parte integrante della pista di branco e sentiero del cerchio, che rispettano esigenze e ritmi di vita dei bambini (negli orari di sveglia e

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nel tempo di sonno, nell’alimentazione, nella cura della persona) e combinano, in modo attento ed equilibrato, momenti strutturati con altrettanti di “gioco libero”. Devono essere divertenti e avere una proposta varia fatta di giochi, attività di espressione, manuali, di movimento, di osservazione, di contatto con la natura. Possono avere un’ambientazione specifica che non deve però sostituire l’ambiente fantastico: i vecchi lupi e le coccinelle anziane rimarranno tali (mantenendo i nomi giungla/bosco), così come i simboli e le cerimonie tipiche della giungla e del bosco.

Bisogna dare il giusto peso al momento di verifica finale, che deve essere un’occasione di crescita per tutta la comunità di branco e cerchio, offrendo spazio per l’elaborazione di quanto vissuto dal singolo e da tutti.

Nelle vacanze di branco e cerchio il capo si pone come punto di riferimento nei confronti dei bambini che vivono un’esperienza entusiasmante, ma pur sempre di distacco dalla famiglia.

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ATTIVITÀ A TEMA

L/C art. 31

Le attività a tema sono un’occasione di azione concreta del branco e cerchio attraverso un lavoro collettivo, articolato in ruoli precisi per ciascuno dei membri della comunità che tiene conto dei desideri, delle capacità e possibilità dei singoli, consentendo la concretizzazione delle loro idee e l’opportunità di imparare tecniche nuove; stimolano la continuità all’impegno e l’abitudine alla collaborazione per il raggiungimento di un obiettivo concreto, scelto dalla comunità e condiviso da ogni lupetto e coccinella, rivolto anche alla realtà esterna con la quale i lupetti e le coccinelle entrano frequentemente in contatto.

L’attività a tema è scelta da tutto il branco e cerchio, non è la realizzazione dell’idea dei capi, ma muove e prende spunto da una lettura condivisa da parte della comunità; richiede un’azione non indipendente, ma coordinata negli sforzi e nella realizzazione.

Ogni lupetto e coccinella deve essere posto nella condizione di avere un proprio ruolo e una propria responsabilità perché si senta utile nel contesto della comunità, realizzando il proprio impegno personale, che non può essere costretto in schemi fissi, ma deve rispondere alle sue reali esigenze. Per questo i ruoli, scelti in base a interessi e attitudini dai singoli lupetti e coccinelle, i tempi e i modi dell’attività a tema sono concordati insieme: ognuno si inserisce nella funzione che ritiene più idonea per soddisfare le proprie esigenze e realizzare il proprio impegno.

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Le caratteristiche della struttura dell’attività a tema richiedono, da una parte, necessariamente un livello di condivisione e maturità della comunità e dei singoli che può aversi solo verso la fine dell’anno, dall’altra che dalla ideazione alla verifica sia investito un tempo sufficientemente lungo, che consenta comunque di mantenere vivo l’interesse.

L’attività a tema comprende un momento di verifica finale per sviluppare il senso critico nel valutare il risultato raggiunto e attraverso l’impegno individuale e della comunità di branco o cerchio per prendere atto di quanto di buono è stato fatto da tutti, in un processo in cui l’esperienza vissuta diventa significativa perché rielaborata con consapevolezza. La verifica avrà quindi significato se riferita non tanto alla valutazione dell’impegno del singolo, ma all’obiettivo deciso inizialmente, conosciuto e approvato da tutti, concretamente raggiungibile così da portare a un risultato tangibile sul quale poter discutere.

Il ruolo del capo è quello di garante del processo: dovrà avere cura di cogliere e rilanciare gli interessi e la curiosità del bambino con particolare riguardo alla vita reale, partecipando alle attività a tema con spirito di collaborazione, mettendosi al servizio dei bambini; assicurare che ciascuno abbia un ruolo adeguato alle proprie reali possibilità; creare le effettive basi di un lavoro collettivo; restituire continuamente ai bambini la visione globale della situazione, mantenendo alta l’attenzione sull’obiettivo finale; partecipare alla verifica insieme ai lupetti e alle coccinelle, evidenziando gli aspetti positivi in una prospettiva di crescita del singolo e della comunità di branco e cerchio.

ATTIVITÀ MANUALI

L/C art. 30

All’interno delle attività di branco e cerchio è importante proporre ai bambini delle esperienze concrete che permettano loro di rea-

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lizzare qualcosa con le proprie mani: possono essere contenute in qualunque momento o attività di branco e cerchio e svolte sia individualmente che in gruppo. Permettono lo sviluppo della concentrazione e della creatività, intesa come capacità di trovare soluzioni originali. Educano così a un atteggiamento di elaborazione della complessità e di ricerca di soluzioni dei problemi: progetto qualcosa di nuovo e di originale con il materiale, le risorse e gli strumenti a disposizione, utilizzandoli in modo funzionale e corretto. Educano al gusto delle cose belle e fatte bene, finite e rifinite.

Devono essere proposte nel corso dell’intero anno con assiduità, varietà e gradualità, permettendo così una progressione nelle competenze e nelle abilità da acquisire, offrendo tecniche e materiali (semplici, riciclati, ricercati) diversi e gradualmente più complessi. Nel contesto comunitario possono essere strumento per assaporare il gusto di fare qualcosa con gli altri e riconoscere le altrui abilità in un reciproco scambio di competenze.

CACCIA GIUNGLA E VOLO BOSCO

L/C art. 27

La caccia giungla e il volo bosco, da non confondersi con la caccia e il volo, sono occasioni privilegiate per vivere intensamente attività immersi nell’ambiente fantastico, giocando un racconto intero o parte di esso anche attraverso l’utilizzo di canti e danze e delle parole maestre.

Devono svolgersi in un tempo lungo e necessariamente all’aperto, preferibilmente nella natura, per consentire ai bambini di cogliere più profondamente lo spirito del racconto e della sua atmosfera.

Per l’intensità dell’esperienza è opportuno concludere la caccia giungla e il volo bosco con un momento di verifica, anche attraverso l’utilizzo del consiglio della rupe e della grande quercia.

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Giochiamo!

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