1 minute read

7.3 Natura e rischio

[ 138 ] Parte 2 - Un bel gioco

7.3NATURA E RISCHIO

Advertisement

La vita all’aperto presenta anche l’occasione di evitare pericoli pur correndo dei rischi: il rischio spesso è erroneamente confuso con il pericolo e questo limita fortemente le esperienze educative.

«I bambini amano il rischio, lo sanno valutare se sono in condizione di farlo, mentre gli adulti vivono la dimensione del rischio esclusivamente come pericolo. I due termini, rischio e pericolo, non sono sinonimi: i pericoli si evitano, i rischi si corrono»1 .

Vivere all’aperto comporta la capacità di gestire il rischio sfruttando al massimo le potenzialità dell’ambiente in cui si svolge l’attività. Rimane la responsabilità dei capi di avere cura che i rischi siano giudicati accettabili attraverso una buona preparazione, costruzione e gestione delle attività insieme ai bambini, evitando di porre limiti iperprotettivi: sarà improbabile vivere una giornata in mezzo a un bosco e uscirne senza un graffio o un ginocchio sbucciato ma, al tempo stesso, è fondamentale l’esperienza e che i bambini si sentano preparati a gestire il rischio e che i capi curino insieme a loro una attenta preparazione della caccia e del volo (esplorando il terreno prima di iniziare un grande gioco, portando con sé l’infermeria, assicurandosi che ci sia tutto il necessario...).

1

R. Farné, I bambini e la vita all’aperto, in AGESCI - Branca L/C, Festival Bambino. Degni di costruire insieme!, Bologna, 2016, p. 243.