il pellicano n.4 2013

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I Donatori del tuo Ospedale

Organo informativo dell’Associazione Donatori Volontari Sangue - Ravenna

n. 4 Anno 2013

il Natale di FIDAS ADVS

facebook.com/fidasadvsravenna

ASSOCIAZIONI SENZA FINE DI LUCRO - Poste Italiane s.p.a. Sped. in abbonamento postale D. L. 053/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2. DCB Ravenna


editoriale 2 Editoriale 3/5 Il Punto 6 Lezione Tecnica pediatrica 7 Il cuore pulsante del Natale 8/9 Il Natale di FIDAS-ADVS 10/13 Lo Sport 14 Pagina aperta 15 Donatori con la valigia 16 Le Convenzioni

Il Pellicano

Direttore responsabile: Alberto Mazzotti Editore e Proprietario: A.D.V.S.-Fidas Viale Randi, 5 - Ravenna Progetto e impaginazione: Pagina srl - Ravenna Stampa: Tip. Commerciale - Ravenna Hanno collaborato: Massimo Baldi, Franco Bencivelli, Chiara Fabbri, Mattia Fussi, Valentina Fussi, Dario Mazzoni, Giulia Montanari, Marco Montanari, Oliviero Resta, Silvia Rossetti, Elena Sabattini, Barbara Saviotti Reg. Trib. Ravenna n. 879 del 29/07/1988 Tiratura del numero: 8.800 copie Chiuso in tipografia il 04/12/2013

Gemellata con l’associazione Leccese Galatone

C’è tutto un mondo… C’è davvero tutto – non solo di tutto – in questo numero natalizio del Pellicano. C’è tutto quello che anima la vita dell’associazione, dei suoi mille e mille donatori: gli aspetti ludici e quelli seri, i momenti di sport e quelli di beneficenza. Perché è importantissimo sottolineare (come facciamo in diverse pagine) le molteplici iniziative sportive cittadine che sono state possibili anche grazie all’attività dei nostri volontari, oppure la presenza di alcuni di loro a competizioni fra le più disparate, dal golf alla discesa in canoa dell’Adige. Ed è altrettanto importante il ricchissimo bilancio dell’attività annuale dell’associa-

zione Donatori con la Valigia, che non solo porta centinaia di persone a conoscere l’Italia e l’Europa, ma destina anche contributi significativi ad attività benefiche in città. Ma in questo numero – come vedete fin dalla pagina a fianco – si parla anche di donazione di sangue in maniera tecnica e finanche “politica” (ovviamente fra virgolette), per mettere a conoscenza i lettori e i donatori di una situazione, legata alla prima donazione, che si è venuta a sviluppare nella nostra regione e che ci lascia quantomeno perplessi. Insomma: la vita dell’associazio-

ne è una vita a tutto tondo, com’è giusto che sia. E come ogni anno, è una vita che tocca il suo clou nel periodo natalizio: ne leggete il programma nelle pagine centrali, e ci troverete in piazza del Popolo, come ogni anno, per l’intero periodo delle Feste. Per trascorrerle liete e felici assieme a tutta la città. il Direttore Alberto Mazzotti

il punto

È bene che i donatori e i cittadini in genere siano fin d’ora informati che, con il Piano Sangue-plasma 201315, la Regione Emilia Romagna ha reso obbligatorio il metodo della “prima donazione differita”. Così, a partire dal 1° novembre 2013, è entrato in vigore questo metodo anche nel ravennate. Di che si tratta? Per “donazione differita” si intende una pratica di accettazione del nuovo donatore di sangue che prevede l’esecuzione del controllo clinico-anamnestico di idoneità e la contestuale esecuzione di un certo numero di esami analitici. Dopo di che, il donatore viene rinviato a un momento successivo per effettuare la prima donazione, viene cioè “differito” (per ripensarci su?). Questa pratica, per chi la segue, è ritenuta

Prima donazione differita: ricorso al TAR ed esposto alla Corte dei conti di “maggiore sicurezza”, circa la possibilità di prevenire incidenti trasfusionali, in particolare di natura infettiva. La si impiega in alternativa a quella da sempre seguita nel nostro territorio, cioè della “donazione al primo accesso”: la tecnica originariamente corrente per tutti e tuttora l’unica prevista dalla normativa in essere, la quale prevede l’invio al prelievo del donatore giudicato idoneo dopo la valutazione clinico-anamnestica e l’esecuzione della sola emocrocitometria da digitopuntura. In questo caso, contestualmente al primo prelievo, si otterranno i campioni per le analisi che la norma prevede obbligatorie al fine di giudicare l’idoneità alla donazione periodica (cioè a ripetere l’atto nel rispetto

della periodicità prescritta). Ma quest’ultimo metodo di lavoro lo si vuole cambiare soprattutto in nome di una maggiore sicurezza. Peccato che tuttora NON esista alcun presupposto scientifico validato e condiviso in favore della convinzione che il metodo del “differimento” sortisca gli effetti pretesi. Di ciò esistono numerose prove, tra le quali spicca per grossolanità il tentativo “regionale” di accreditare la propria tesi attraverso la manipolazione di titoli di lavori scientifici, nell’impossibilità di trovarne altri di utili in letteratura, con successiva retromarcia dopo pubblica sconfessione. Ma, andando ad argomenti più concreti, a dimostrare l’inutilità della procedura basta il Rapporto dell’Istituto superiore di Sanità

sull’emovigilanza per i tre anni 2009-2011, che, in un Paese dove entrambe le procedure sono impiegate largamente, oltre a non segnalare alcun incidente lieve o grave riferibile al metodo della donazione al primo accesso e prevenibile con il “differimento”, non fa alcun cenno di quest’ultima pratica, neppure nelle raccomandazioni conclusive. Il che, oltre a dimostrare l’efficacia degli attuali strumenti di prevenzione e diagnosi, documenta la sostanziale indifferenza fra i due metodi di lavoro, ai fini di prevenire il rischio trasfusionale infettivo, come ogni altro possibile rischio. Anche l’estrema variabilità e soggettività dei comportamenti delle sedi di raccolta, relativamente all’impiego o meno del “differimento”, documenta la sostanziale divergenza di opinioni dei relativi Responsabili circa la sua efficacia, rivelando come le granitiche certezze della Regione Emilia Romagna siano assai più pretese che reali. Tanto più che, per la pratica del “differimento”, addirittura NON esiste un “protocollo” di comportamento formalmente approvato. Manca infatti una omogenea e accettata definizione delle analisi cui sottoporre un nuovo donatore che si intende differire e una definizione dei tempi del differimento (che, tra l’altro, dovrebbe tener conto proprio del tipo di queste analisi, in particolare per quanto concerne il rilievo del rischio infettivo).

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Una prova ulteriore della mancanza di attendibilità della procedura della “donazione differita” viene dalla sua limitatissima diffusione nel mondo. Anche se in Emilia Romagna era impiegata in 7 province su 9 (tutte, tranne Ravenna e Ferrara), in Italia viene seguita solo da circa la metà delle strutture trasfusionali, che però raccolgono soltanto un quarto circa del sangue proveniente da nuovi donatori. In Europa, soltanto tre Paesi (Belgio, Olanda e Danimarca) hanno adottato questo metodo e una, la Germania, lo ha adottato in parte, come in Italia. Nessun altro Paese nel mondo lo impiega, per non dire del mondo anglosassone, molto attento alle questioni di sicurezza e particolarmente avanzato in tema trasfusionale, dove la donazione differita è del tutto sconosciuta e neppure rappresenta un tema di dibattito. In somma sintesi, la pratica della “prima donazione differita”, priva di supporti scientifici, è andata sviluppandosi in Italia negli anni in modo estemporaneo, d’iniziativa dei singoli Responsabili delle strutture trasfusionali, quasi si trattasse di una sorta di “moda”. I sostenitori di tale prassi, giunti ai vertici della Società scientifica (SIMTI) e a posizioni pubbliche rilevanti (Direzioni di Centri di Coordinamento), ne hanno poi sostenuto la diffusione, fino a sollecitarla in forma di “raccomandazione”, come

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se si trattasse di un dato scientificamente dimostrato e ormai acquisito, ben guardandosi quindi dal proporre riferimenti bibliografici capaci di dimostrarne l’utilità. In base a queste premesse, la nostra Associazione si è opposta e si sta ancora opponendo all’introduzione “forzata” del metodo della “prima donazione differita”, che tuttavia sta subendo. Ma perché questa opposizione? I dati di Area-vasta Romagna relativi all’anno 2011 (gi unici che ci sono stati resi disponibili finora) e sapendo che quelli del 2010 sono pressoché equivalenti rivelano che i territori di Rimini-Forlì-Cesena, che praticano il “differimento” dei nuovi donatori, hanno perso, senza aver raccolto una sola donazione (ma avendo effettuato gli esami clinici e analitici di idoneità), il 35% degli aspiranti e solo il 45% dei differiti sono giunti alla seconda donazione. Nella provincia di Ravenna, dove è ormai consolidata culturalmente la donazione al primo accesso, le cose, in caso di differimento, sono andate ancora peggio: addirittura il 51% non si è ripresentato per la prima donazione e solo il 37% sono diventati periodici. Ben diversamente, il 71% dei nuovi donatori che hanno donato al primo accesso ha donato una seconda volta (addirittura il 77%, nel caso dei donatori FIDAS Advs). Questi dati non ci sorprendono: nel 2008, sono stati pubblicati gli esiti

di una nostra indagine di customer satisfaction (F. Bencivelli: “Donazione differita: sì o no?”, Il Servizio trasfusionale, XXXVII,6,13-19) che ha rivelato che il 76% degli intervistati (750 in totale, 490 risposte valide e valutabili) si aspettava di donare subito e lo ha gradito; anche quelli che non se lo aspettavano hanno espresso in gran parte un giudizio positivo sulla procedura: solo il 5%, oltre a non aspettarselo, ha espresso un giudizio negativo. Insomma, il metodo della donazione al primo accesso è risultato corrispondere pienamente alle attese dei nuovi donatori FIDAS Advs di Ravenna, è gradito e non si vorrebbe cambiarlo. Sono quindi evidenti, alla luce di questi dati, le consistenti perdite di nuovi donatori “fidelizzati” ai quali la FIDAS Advs di Ravenna potrà andare

incontro con il cambio di metodo. Potevamo lasciar perdere e accettare a capo chino una imposizione che consideriamo immotivatamente dannosa per il futuro della nostra Associazione e, più in generale, del sistema trasfusionale regionale? Naturalmente no. Di qui, il nostro ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR), già depositato, per ottenere l’annullamento del passo del Piano Sangue-plasma 2013-15 che rende obbligatoria l’introduzione del metodo della “prima donazione differita”. Ma c’è anche un altro aspetto che non possiamo trascurare, non tanto come donatori, ma come semplici cittadini di questo Paese: l’ennesimo spreco di risorse pubbliche di questa scelta regionale.

Vaccinazione antinfluenzale gratuita Come negli anni precedenti, la Regione Emilia-Romagna offre la disponibilità della vaccinazione antinfluenzale gratuita per i donatori di sangue al fine di evitare riduzioni della disponibilità di sangue durante il picco dell’epidemia. I Donatori interessati, per ottenere la vaccinazione, dovranno rivolgersi esclusivamente al proprio medico curante, presentando il tesserino di Donatore effettivo.

Infatti, non v’è dubbio che il sistema della “donazione differita” implichi maggiori costi, rispetto al metodo tradizionale, perché: • comporta una duplicazione degli esami di laboratorio, variabile in ragione delle diverse scelte possibili, circa gli esami che vengono eseguiti prima della prima donazione e in seguito ripetuti in occasione del secondo accesso per la prima donazione effettiva; • determina la perdita integrale del valore degli esami effettuati per il giudizio di idoneità se il donatore non si ripresenta per la donazione effettiva. Su scala regionale, le perdite non possono considerarsi irrilevanti: negli anni trascorsi, sono stati migliaia gli aspiranti donatori che, eseguite,

oltre agli esami, anche le complicate procedure burocratico-sanitarie legate alla accettazione e la visita medica di idoneità (anche questi sono “costi”), non si sono più ripresentati. A questi, oggi, si aggiungono quelli dei territori di Ferrara e di Ravenna. E ancora vanno aggiunti i costi determinati dalla duplicazione degli esami di laboratorio eseguiti al primo accesso con successivo “differimento”, che vengono poi ripetuti una seconda volta quando l’aspirante si ripresenta per la sua prima donazione. Sia nel 2011 che 2012 ci sono stati circa 18.000 casi di duplicazione (pari alla somma degli aspiranti donatori “differiti” e di quelli “non differiti” che lo diverranno con la nuova norma regionale). In realtà, è impossibile calcolare con

precisione l’entità di questi sprechi, per i quali mancano dati ufficiali e anche perché certamente variano da sede a sede in ragione del tipo di automazione, dell’organizzazione interna delle diverse sedi e dei fornitori dei prodotti analitici (gli unici, a quanto risulta, a trarre vantaggi dalla procedura del differimento). Tuttavia, per avere almeno un orientamento e ben sapendo che un “prezzo” o tariffa non corrisponde a un “costo” (certamente da valutarsi inferiore), si può comunque fare riferimento alle tariffe del recente nomenclatore delle prestazioni (DM 18.10.2012). Inoltre, ai costi degli esami si devono sommare quelli del tempo medico e infermieristico e quelli generali. In tal modo, sia pure con inevitabile

approssimazione, si giunge a valori valutabili nell’ordine dei 500.000 Euro/anno. La cosa si rende addirittura preoccupante se ci si sposta sul piano nazionale: nel 2011, gli aspiranti donatori sono stati 150.761; di questi, dopo avere eseguito visite ed esami (quali esami, poi?), non se ne sono ripresentati addirittura 77.849 (51,6%) e per i rimanenti 53.171 gli esami eseguiti in primo accesso sono stati ripetuti nel secondo. Se queste percentuali fossero estese ai 306.867 aspiranti che hanno donato al primo accesso, le perdite, già dell’ordine di milioni di Euro, andrebbero incontro a una vera e propria esplosione. Dunque, sotto il profilo economico, la diffusione su scala nazionale del metodo della “donazione differita” costituisce un danno ulteriore, per i nostri già precari conti pubblici. Di qui, un nostro esposto, già pronto, che presto verrà depositato presso la Procura della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna. È la battaglia di un microbo contro un gigante? Certamente sì, anche per la “solitudine” in cui siamo stati lasciati. Ma a volte i microbi sono assai pericolosi. Insomma, chi vivrà vedrà. In tutti i casi, noi sappiamo di aver fatto, in piena consapevolezza e buona fede, la nostra parte. Franco Bencivelli Vice Presidente FIDAS Advs Ravenna Vice Presidente FIDAS Regione Emilia Romagna

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Natale 2013

E come tutti gli anni, il momento clou nel rapporto quotidiano fra i nostri volontari e la città arriva con le vacanze di Natale. Perché in piazza del Popolo, il cuore pulsante di Ravenna, la Fidas Advs offre ai cittadini (e ai turisti) che la frequentano fra metà dicembre e l’Epifania un continuo programma di eventi e iniziative per grandi e piccini, condito da musica, fontane illuminate, video, moto d’epoca e chi più ne ha più ne metta, fino all’immancabile estrazione della lotteria della Befana in programma alle 17 del 6 gennaio, a chiudere in grande stile le Feste. E naturalmente, a chi passerà dall’ormai classica “baita” dell’associazione sarà dato conforto dal freddo grazie a thé caldo, vin brulè, ciambella e altre leccornie varie. Nelle due pagine che seguono potete leggere nel dettaglio l’elenco

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Il cuore pulsante del Natale degli appuntamenti e quello – altrettanto ghiotto – dei premi della Lotteria: non resta allora che augurarvi buone Feste, sperando di vedervi numerosi, giorno dopo giorno, in piazza del Popolo…

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lo sport

È stata una splendida giornata di sole quella che ha fatto da cornice alla seconda edizione della granfondo FRW, disputatasi domenica 13 ottobre. La gara, organizzata dal Team Rossetti di Ravenna con la collaborazione del gruppo volontari FIDAS ADVS, rappresentava l’ultima prova del Campionato Italiano Granfondo e del circuito “Romagna Challenge”. Poco meno di 900 i ciclisti iscritti che si sono dati appuntamento a Fornace Zarattini, per il via dato alle 10 precise: pronti a darsi battaglia sui due percorsi previsti, quello lungo da 140 chilometri e quello corto da 116 chilometri, Tra i partenti, il vincitore dell’edi-

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Granfondo FRW: i volontari FIDAS ADVS fanno la differenza zione 2012, Alessandro Bertuola; in campo femminile da registrare la partecipazione di Dorina Vaccaroni, ex olimpionica azzurra di scherma ed ora tenace ciclista. La gara parte subito a ritmo elevato, con il lungo serpentone di ciclisti che sfila velocissimo lungo le strade di Ravenna in direzione di Madonna dell’Albero, per poi puntare dritto verso le colline forlivesi con le salite di Rocca delle Caminate, del monte Colombo e soprattutto del Monte Trebbio, prima di fare ritorno a Ravenna passando per Castrocaro Terme, San Pancrazio e Godo. Nel percorso lungo, dopo una fuga a tre – partita sulle dure rampe del Monte Trebbio, la vittoria è andata

ancora una volta ad Alessandro Bertuola, a cui evidentemente l’aria di Ravenna fa bene. Tra le donne ha prevalso invece Maria Cristina Prati (ravennate di nascita ma residente a Cesenatico), che ha bruciato in volata proprio Dorina Vaccaroni. Il percorso corto ha visto invece l’affermazione del lughese Gabriele Bezzi, che ha preceduto di poco la volata del gruppo compatto; mentre in campo femminile la cesenate Veronica Pacini ha battuto in volata le sue dirette avversarie. Alla fine, unanimi consensi per questa gara che ha saputo unire il sano agonismo all’atmosfera da “ultimo giorno di scuola”, essendo l’ultima corsa della stagione ciclistica, e

nelle due edizioni svolte ha portato a Ravenna quasi duemila partecipanti, tanto da venir recensita sulle riviste di settore come la “seconda miglior Granfondo dopo la Nove Colli”. In effetti, i ragazzi del Team Rossetti hanno dimostrato capacità organizzativa, ma la buona riuscita dell’evento si deve anche alla presenza unica, insostituibile ed encomiabile del folto gruppo di volontari FIDAS ADVS – per l’occasione non meno di quaranta persone, che hanno svolto compiti estremamente delicati. La maggior parte di loro, infatti, ha garantito la sicurezza ai partecipanti presidiando il percorso di gara alle rotonde e agli incroci, o

lo sport

segnalando i punti pericolosi nelle discese; mentre un gruppo meno consistente ma altrettanto fondamentale di volontari ha predisposto il “campo base” in zona di partenzaarrivo, attorno all’ormai arcinoto gazebo gonfiabile giallo: gestendo efficacemente il deposito custodito delle biciclette dei corridori che in tal modo, terminata la corsa, hanno potuto rilassarsi al “pasta par-

ty” senza l’assillo di tenere la bici sott’occhio. Su tutto, poi, merita una citazione il veicolo ufficiale di inizio gara, ovvero il furgone della FIDAS ADVS messo a disposizione dal comitato organizzatore. Peccato che lo sponsor che ha dato il nome alla manifestazione non sia più intenzionato a proseguire. Pertanto, a meno di improbabili

sorprese, difficilmente nel 2014 ci sarà una terza edizione della gara. Rimarrà comunque un ricordo bellissimo, per quanto fugace, di una

Ravenna sportivamente invasa dai ciclisti.ì

La maratona Ravenna Città d’Arte La maratona internazionale di Ravenna Città d’Arte si è tenuta domenica 10 novembre 2013. Il percorso ha compreso buonissima parte del territorio ravennate, con particolare premura per il centro storico e i monumenti. In tal modo i partecipanti hanno potuto godere del patrimonio artistico-culturale

che la nostra città è risaputa saper offrire. Quest’anno, Fidas Advs Ravenna ci ha messo la faccia e il gonfiabile. Siamo stati presenti sia all’expo del 9 novembre sia il giorno della manifestazione stessa, stabili in piazza Garibaldi insieme agli altri stand e sponsor della maratona. Abbiamo inoltre dato una mano al

Ravenna Runners Club occupandoci di gestire una parte del percorso. Circa trenta volontari hanno aiutato Fidas Advs a consolidare la già felice collaborazione con l’associazione sportiva, svolgendo al meglio il servizio nonostante la pioggia e le intemperie. Ci uniamo alle congratulazioni per il successo di questo

grande evento. Il legame tra sport e donazione di sangue è molto importante. Quello con cui lavoriamo noi, però, è lo sport “buono”: non quello del doping, bensì quello della salute… Silvia Rossetti

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lo sport

Dopo il successo dell’edizione 2012, si è tenuto il 28 e 29 settembre a Ravenna il 2° “Urban Golf Gran Premio Città di Ravenna”, organizzato dall’Associazione ”Golf per tutti UISP” in collaborazione col “caffè GrandItalia” e con il patrocinio del Comune di Ravenna. Urban Golf vuol dire letteralmente “Golf in città”, ed è una variante del Golf tradizionale, caratterizzata dal fatto che si gioca per le strade e le piazze delle città, utilizzando un tappetino verde su cui appoggiare la pallina per evitare l’impatto della

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Urban Golf 2013 II°Gran Premio Citta’ Di Ravenna mazza da golf con l’asfalto, e palline più morbide e leggere per impedire danni a persone o cose. Qui a Ravenna si è scelto di fare un percorso misto, fra natura e cultura, e di utilizzare quindi i prati già presenti nei giardini e nei parchi della città dove sono state piazzate vere buche nei punti più caratteristici del percorso di gara. Questa 2° edizione si è svolta in due giornate, e precisamente una sessione notturna sabato 28 Settembre (con l’uso di palline fosforescenti) con 4 buche nel centro storico di

Ravenna, di cui una in Piazza del Popolo, dove c’era un vero e proprio green in erba vera di 100 mq., oltre ad alcune postazioni per effettuare gratuitamente dei tiri di prova, e una sessione diurna nella giornata di domenica 29 con 8 buche nei principali Parchi e giardini di Ravenna per terminare con la nona e ultima buca in Piazza del Popolo. Così si è potuto giocare a golf davanti al Mausoleo di Teodorico, nei pressi delle Basiliche di San Apollinare in Classe e San Apollinare Nuovo, davanti al MAR e dentro all’Ippodromo, in un percorso che ha unito “sport – natura e cultura”, con l’intento di far conoscere e apprezzare anche da noi questo sport che è fra i più praticati nel mondo; e l’Associazione “ASD Golf per tutti UISP” di Ravenna è nata proprio con lo scopo di promuovere il golf

a ogni livello e organizza dei corsi indoor nelle palestre comunali di Ravenna a prezzi popolari, dai quali è possibile poi accedere,mediate convenzioni, a vari Circoli di golf per iniziare a giocare a costi contenuti. Anche quest’anno hanno partecipato alla gara numerosi golfisti delle varie categorie e i vincitori sono stati premiati in Piazza del Popolo alla presenza del Presidente “ASD Golf per tutti” Andrea Girolami, dell’Assessore allo Sport di Ravenna Guido Guerrieri e di alcuni importanti Dirigenti UISP. Fra i golfisti premiati, segnaliamo anche quest’anno il nostro medico, dott. Stefano Monacelli, che gioca a golf da molti anni e lo consiglia spesso anche ai donatori di sangue per i benefici effetti che questo sport ha sul fisico e sulla mente di chi lo pratica.

lo sport

L’Adigemarathon è una maratona fluviale di canoa ed è l’ultima gara per l’assegnazione del titolo mondiale. Quella appena svolta è stata la decima edizione. Il percorso fluviale lungo il fiume Adige vede la partenza per gli agonisti da Borghetto di Avio per circa 36 km e da Dolcè per gli amatori (circa 20 km), con arrivo a Pescantina. Ci sono stati circa 1400 partecipanti di cui 450 agonisti. Questa è stata la mia prima parteci-

Adige Marathon 2013 pazione e, quando sono sceso in acqua domenica 20 ottobre con il mio kajak da Borghetto per partecipare alla gara per agonisti (36.3 km), l’adrenalina era alle stelle e non ho fatto neanche troppo caso al tempo, che non era dei migliori. Naturalmente il mio obiettivo e quello degli “Uominiliberi” era non certo un piazzamento ma solo quello di arrivare fino in fondo senza troppi danni. Purtroppo Massimo ha pensato bene di prendere la mia

scia alla partenza non accorgendosi di un gorgo vicino, facendo il battesimo dell’acqua ancora prima di partire. Stessa sorte è toccata ad Alberto - che faceva gara a sé cercando un piazzamento fra i master - poco piu avanti, sotto il ponte di Rivalta. Per rispettare la tabella di marcia (l’importante è arrivare) ovviamente mi sono anche fermato al punto di ristoro dove mi hanno raggiunto un Massimo infreddolito ed un Emilio che si era attardato a fare la crocerossina, senza lesinare su vin

brulè e panini al salame. Inutile dire che i migliori atleti ci hanno messo 2 ore, mente noi circa 3 ore e 50 minuti, finendo in fondo alla classifica: ma la fatica è stata ripagata anche solo al traguardo, quando, per microfono hanno annunciato che stava per arrivare il n.92, Marco Brighi da Ravenna… Chi volesse vedere altre foto può collegarsi al nostro sito www.uominiliberi.org Marco Brighi

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pagina aperta

donatori con la valigia

LE TORTA AL NOCI a 4 uov

Le attività svolte nel 2013 dal Club “DONATORI CON LA VALIGIA” sono state molteplici e hanno ottenuto, tutte, un vasto consenso di pubblico. Nella tabella sottostante vengono elencate sia le gite che le manifestazioni portate a termine, o in procinto di esserlo, con i relativi pax.

150 gr di zucchero 250 gr di gherigli di noci 75 gr di burro Una bustina di vanillina 4/5 cucchiai di farina per dolci 1 cucchiaio di lievito

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vo, Montare lo zucchero con i rossi d’uo la ito, liev il aggiungere la farina, il burro, fine vanillina le noci tritate o pestate, e alla le chiare montate a neve.

Nonno Luc ian o e pa c on g ioia la n pà Robe r to annunc iano asc it a di A le ss andr o.

Mi preme ancora sottolineare che

2013 Relazione attività svolta

gli accompagnatori sono paganti e che le gratuità vengono sempre suddivise fra i gitanti. Quest’anno si è deciso, con il consenso di tutti i partecipanti al tour a S. Pietroburgo e Mosca, di usare una gratuità per l’acquisto di un defibrillatore, che verrà devoluto alla “POLISPORTIVA RAPID” di SAN BARTOLO A.S.D. e inoltre pagheremo il

corso per l’utilizzo dell’ apparecchio a tre ragazzi del centro sportivo. Ricordo che abbiamo organizzato, in collaborazione con A.D.V.S., un torneo di Burraco, e che l’intero incasso è stato devoluto all’Associazione “ALZHEIMER ITALIA RAVENNA”. Per il 2014 è già in programma la Settimana Bianca a Commezzadura (Trento) e a seguire… sorprese varie.

Cogliamo l’occasione per ringraziare la segreteria A.D.V.S. che, con il suo prezioso aiuto, contribuisce alla buona riuscita delle nostre iniziative. STIAMO LAVORANDO PER VOI! Il Presidente Dott.ssa Maura Baioni

Infornare a 160° per 50 minuti Ricetta della signora Lidia Corbelli

Be nv e nut o t ra noi! 14

ATTIVITÀ Settimana bianca Frabosa Soprana Loreto e Marotta Cena Pesce M. Marittima Ristorante Arena Verona “La Traviata” Torneo Burraco a Fav. Ass.ne Alzheimer Italia RA Tours S. Pietroburgo Mantova Cena Documentario (Proiezione filmati) Mercatini Natale S. Agata Feltria

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Erboristeria

Linea Verde di Ghirardini Adriano Via Di Roma, 162 Ravenna Tel. 0544 35244 Erboristeria “Non ti scordar di me” e Centro Olistico “Myosotis” Via Romea Sud, 105 Ponte Nuovo Ravenna Tel. 346 8525417 Erboristeria Centro Macrobiotico Via Guaccimanni, 66 Ravenna Tel. 0544 39381

L’Erba…Medica Erboristeria Via Magazzini Ant., 25 Ravenna Tel. 0544 422870 Cell. 340 8040248

Terme

Terme di Punta Marina Viale Colombo, 161 Punta Marina T. Tel. 0544 437222 Hotel Terme Commodore Via S. Pio X, 2 Montegrotto Terme PD Tel. 049 793777 Fax 049 8910261 terme.commodore@tin.it Hotel Terme Marconi Via Cataio, 6 Montegrotto Terme PD Tel. 049 793144 Fax 049 8910866 terme.marconi@tin.it

Parrucchieri

Parrucchiera Hair Studio Carpe Diem di Sara Via Bassano del Grappa, 74 Ravenna Tel. 0544 63200

Foto

Photò Piazza D’Annunzio, 3 Ravenna Tel. 0544 31145 www.fotoravenna.it

Musei

NatuRa Museo Ravennate di Scienze Naturali “Alfredo Brandolini” Via Rivoletto, 25 S. Alberto Tel. 0544 529260

Ottica

Blue Vision Viale Randi, 4 Ravenna Tel. 0544 403388 Mega Optik Viale Farini, 36 Ravenna Tel. 0544 213432

Palestre/Piscine

Scuola di ballo “Meeting of Tribes” c/o Cinemacity sale al 1° piano e Palestra Move-it cell.3394519640 info@meetingoftribes.it Scuola di ballo “Salsa Planet” Via Flammarion, 17 Ravenna Tel. 347 2785212 Ajna Ass.ne Dilettantistica Via Belfiore, 70 Ravenna Tel. 335 5235025 / 347 2427419

Bar/Pizzerie/ Ristoranti/Alimentari Mama’s notte & dì Via S. Mama, 73 Ravenna Tel. 0544 405321 Caffè Classis Piazza Caduti per la Libertà, 10 Ravenna (Sconto 10%) La Cantina di Calderoni Via Bozzi, 91 Ravenna Tel. 0544 270379 Ristorante “Italian Roadhouse Cafe” Via di Vittorio, 60 Ravenna Tel. 0544 456190 Piadina in curva di Michelini Lisa V.le G. di Vittorio, 90 Bassette Ravenna Tel. 339 8350552 Coop Macellerie Terremerse Via Fiumazzo, 773 Voltana Tel. 0545 68111

Poliambulatori

Domus Nova Ospedale Privato Accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale Via Pavirani, 44 Ravenna Tel. 0544 508311

tel. 0544 403462 - facebook.com/fidasadvsravenna - www.fidasravenna.it

Varie

Color Point 2 Via Faentina, 218 Ravenna Tel. 0544 464216 Ravenna Tendaggi Via Maestri del Lavoro, 32 Fornace Zarattini RA Tel. 0544 500250 Crystals srl Bigiotteria Via Sabbionara Posteriore, 7 Ravenna Tel. 0544 271661 Eredi di Farneti A. Ricambi Access. Moto e Auto Via Cesarea, 158 Ravenna Tel. 0544 66044 Albarosa Preziosi Via D. Alighieri, 30 Cotignola Tel. 0545 41116 Bazzani Vicari Architetti Ass.ti Via Trieste 90/A Ravenna Tel. 0544 591503

LE CONVENZIONI SI DEVONO RITENERE VALIDE FINO AL 31/12/2013.


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