TRABALZINI

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obiettivo principale era proprio il disarmo. Negli anni Trenta l’Europa cominciò ad incendiarsi con l’attacco italiano in Abissinia (1935), la guerra civile spagnola (1936) e poi l’inizio della seconda guerra mondiale (1939). In un’Europa in cui già cominciavano a spirare venti di guerra, Montessori portò il suo pensiero pacifista, tenendo una conferenza proprio nella primavera del 1932 a Ginevra dal titolo La paix et l’éducation, pubblicata dal Bureau International d’Éducation(1). In Italia apparve con il titolo Educazione sociale nel numero di maggio-giugno 1932 della rivista “Montessori”. L’anno successivo con il titolo Educazione alla guerra o educazione alla pace? La pace e l’educazione fu pubblicata sulla “Rivista pedagogica”, che sosteneva posizioni di cauta e prudente opposizione alla politica scolastica e non del fascismo. La conferenza del 1932, con alcune varianti, tra le quali il titolo che diventa La pace, apre la raccolta di conferenze, sul medesimo argomento, tenute da Montessori in Europa dal 1932 al 1939 e raccolte nel libro Educazione e pace, edito per la prima volta nel 1949 per sostenere la sua candidatura al premio Nobel per la pace. La versione qui proposta è tratta da quest’ultimo testo. È Montessori scienziata e pacifista quella che inizia nel 1932 un pellegrinaggio europeo per sostenere la necessità di costruire la “scienza della pace”: se la pace “fosse elevata a disciplina, nessuna ve ne sarebbe di più alta, poiché da essa dipende la vita stessa del popolo e forse il progredire o lo sparire di tutta la nostra civiltà”. Innanzi tutto per la scienziata di Chiaravalle è necessario chiarire che cosa si intende con pace, ricercarne i fattori costruttivi distinguendo l’opposto orientamento morale della pace e della guerra. La pace non è la cessazione della guerra, che è piuttosto un concetto negativo; essa non è neppure la tregua tra due nazioni in lotta o l’“adattamento forzato dei vinti a un dominio reso stabile, alla perdita di quanto essi hanno amato, alla cessione dei frutti del loro lavoro e delle loro conquiste”. La pace, invece, implica un concetto positivo, il “trionfo della giustizia e dell’amore tra gli uomini: fa pensare a un mondo migliore, ove regni l’armonia”. La cura dell’anima

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