Flip page fa n 3 2018

Page 18

MEN’S FASHION WEEK

I BUYER ALLE SFILATE

«TIFIAMO PER MILANO, MA SERVE UN NUOVO STILE» Con il mercato della menswear in ripresa, Milano deve concentrarsi di più sulla moda maschile. E prima di parlare di soluzioni drastiche, come una fusione delle fashion week uomo e donna o di un accorpamento a Pitti di Firenze, per i buyer vale la pena provare la strada di una maggior contaminazione in calendario tra il classico e il nuovo. Per dare uno stile identificabile alla città. E i primi segnali arrivano proprio da questa edizione DI ANDREA BIGOZZI

Despite a lighter men’s calendar and the absence of some retailers who prefer going only to Paris, for buyers this was a strong fashion week for both established brands, like Prada and Versace, and emerging ones, like Palm Angels and Sunnei. Even if for the future buyers expect a stronger presence of new designers and brands. Prada

I

l problema di Milano Moda Uomo manifestazione, tra prodotto commerciale non è la durata lampo di 72 ore o poco e nuove tendenze. Per altri - come Vinicio più, ma il suo posto in calendario. La sua Ravagnani, titolare delle omonime boucollocazione tra Pitti Uomo e le sfilate tique a Novara, Legnano, Arona, Genova di Parigi è la stessa da sempre, ma è il e Antonio Ignomeriello e Gianpaolo fashion system a essere cambiato: la neGalasso di Quadra Group, con all’atticessità di ottimizzare i tempi (e i budget) e vo una serie di negozi tra Bari, Molfetta la crescente importanza delle e Trani - il problema è che pre-collezioni donna, che in la fashion week di Milano è Francia si vendono proprio diventata un appuntamento in concomitanza con le sfilate più mirato al networking che maschili, hanno ridotto staalla vendita. «Milano - tagione dopo stagione il numero glia corto Ravagani - è stata di compratori stranieri in traasciugata da Parigi: è lì che sferta nel capoluogo lombardo alla fine andiamo a comprare. per la settimana della moda Partiamo per primi noi ma il uomo. Che fare per invertire buying si fa per ultimo, quindi I BRND DI NICCHIA una tendenza che vede i buyer non in Italia». Destino segnaED EMERGENTI LI VEDRÒ A PARIGI, trascorrere a Milano tre giorto per Milano? Non è detto. DOVE MI FERMO ni ,contro i dieci passati nella A parte la proposta shock di 10 GIORNI, A MILANO ville Lumiere? Molti addetti ai Ravagnani: «Facciamo partire NON C’È TEMPO DI lavori come Beppe Nugnes, il buying a Milano anziché PaFARE SCOUTING titolare di Nugnes 1920, non rigi, almeno per una stagione hanno dubbi: fondere Pitti sì e una no», quello che il caMassimiliano De Marianis LuisaViaRoma Uomo e Milano in un’unica poluogo lombardo può fare è

18

06_02_2018

concentrarsi di più sulla moda uomo e fare sforzi maggiori. «Il mercato della moda maschile va bene - fa notare Andrea Galbiati di Folli Follie e TheDoubleF -. Nei nostri negozi si vende benissimo e online ancora meglio. I budget per il menswear sono in aumento, eppure tutto questo dinamismo non si rispecchia nel calendario di Milano. Bisogna proporre qualcosa di nuovo: ci vogliono più nomi all’avanguardia come Marcelo Burlon e Palm Angels, che siano identificabili con il nuovo stile della nostra fashion week. New entry quali Represent e Sulvam sono esempi di contaminazioni interessanti, ma si deve fare di più». Milano Moda Uomo, dunque, dovrà rilanciarsi con una nuova forte caratterizzazione, altrimenti il rischio come fa notare Massimiliano De Marianis di LuisaViaRoma - è che a Milano ci si limiti a vedere le grandi griffe, mentre lo scouting si faccia solo a Parigi, magari nelle showroom italiane in trasferta: «Non perché la fashion week francese è più attrattiva, ma per come è strutturata».


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.