quaderno di storia contemporanea 48

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Studi e ricerche

Quaderno di storia contemporanea/48

della pubblica amministrazione e di politica della ricerca scientifica; ma sia essa, sia la rivista di politica culturale “civiltà” (continuazione ideale del periodico “ordine Nuovo”, organo del centro studi negli anni sessanta) cessano le pubblicazioni nel 1974; nel 1976 nascono i Gruppi di ricerca ecologica per iniziativa di Alessandro di Pietro: le edizioni europa pubblicano un volume sul dissesto ecologico dell’italia – continuazione ideale di alcuni reportages giornalistici pubblicati, alla metà degli anni sessanta nella testata del centro studi ordine nuovo (testata il cui nome era “Noi europa”). Viene pubblicato, dapprima in forma di supplemento bibliografico al periodico underground “La voce della fogna”, poi in veste autonoma, il periodico “diorama Letterario”, raccolta di recensioni di libri interessanti per la battaglia contro l’ugualitarismo. contro l’ugualitarismo, per la gerarchia autentica: questa è la cifra evidente della pubblicistica giovanile missina di quegli anni, direttamente desunta dal pensiero di evola e da quanto romualdi scriveva nel 1973: occorre mobilitare tutte le forze intellettuali contro il mito dell’uguaglianza, in nome della “equa diseguaglianza qualitativa”: anche gli esiti della biologia del comportamento sviluppata da Konrad Lorenz, la critica dello storicismo. si potrebbe dire: la Distruzione della ragione di Lukàcs con il segno invertito. Non è difficile cogliere in romualdi lo sguardo sicuro di chi pensa a una politica culturale senza esitazioni e con grande capacità di discriminare ciò che è utile e ciò che è dannoso a ciascuna fase della lotta politica. sguardo sicuro che non ha corrispettivi nel partito. La stessa sicurezza, nella caotica situazione del movimento del 1977, mostra tarchi nel delineare in più di un editoriale, in “diorama Letterario”, le linee per una politica culturale del partito. La base giovanile era manifestamente fiduciosa in una futura segreteria tarchi per il Fronte della Gioventù (denominazione dell’organizzazione giovanile missina dopo il 1971); per imposizione unilaterale (ma conforme al regolamento del partito) della segreteria Almirante, invece, il nuovo segretario del Fronte della Gioventù fu Gianfranco Fini. chiara era la sconfitta della linea politica di rauti e chiara era anche la contrapposizione fra una base giovanile sempre più ribelle e un apparato di partito sempre più conservatore. chi scorresse il tono di articoli pubblicati nei molti (ed effimeri) fogli giovanili potrebbe constatare

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