quaderno di storia contemporanea 48

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Studi e ricerche

Quaderno di storia contemporanea/48

e si consolidò una caratteristica che sarebbe stata poi peculiare della cGiL scuola alessandrina anche nei tre decenni successivi, fino al 2000: prevalenza numerica degli insegnanti di scuola elementare; limitata presenza di personale AtA; per quanto riguarda la scuola media inferiore, preponderanza di docenti di materie letterarie; e, per ciò che concerne la media superiore, preminenza di docenti di materie tecniche.58 Nel frattempo, fu assicurata una presenza settimanale anche nei principali centri zona della provincia e iniziarono a formarsi “nuclei cGiL” nella scuole in cui sussisteva una presenza forte del sindacato: tra i primi, il V circolo didattico di Alessandria, la scuola elementare di spinetta Marengo, il ii circolo didattico di Valenza Po, l’itis “Volta”, con sede ad Alessandria, ma con sezioni distaccate nei centri zona della provincia.59 Nel settembre del 1971, venne emanata la Legge 820, che consentiva l’istituzione di classi a tempo pieno nella scuola elementare. si trattava di un provvedimento legislativo che in un certo senso accoglieva le istanze – poste dal PsiuP e, successivamente, dalla stessa cGiL scuola – di un prolungamento della giornata scolastica, che sostenesse fattivamente il diritto allo studio. Ma in provincia di Alessandria le prime esperienze di scuola a tempo pieno, istituite nell’anno scolastico 1972-’73, furono il risultato non già della mobilitazione delle forze sociali, del sindacato, o degli insegnanti, bensì della scelta ministeriale di istituire corsi sperimentali di questo genere in contesti sociali a rischio. il sindacato scuola, dunque, abdicò a un ruolo trainante dal punto di vista organizzativo e rimase spettatore di scelte che lo trascendevano, sebbene, poi, nella realizzazione di queste nuove esperienze, furono coinvolti quasi univocamente iscritti alla cGiL scuola60 (e, in misura minore, appartenenti all’ala più progressista del siNAsceL-cisL), che trovarono nella struttura sindacale il luogo della riflessione didattica, del confronto tra le diverse esperienze sorte in provincia, dell’elaborazione e trasmissione di nuovi orientamenti pedagogici e nuove pratiche didattiche. Analoga fu l’esperienza provinciale delle 150 ore. Già nel 1970, parte del movimento operaio aveva manifestato interesse per corsi di formazione serali, che consentissero il conseguimento del diploma di terza media. Ad esempio, a Valenza Po si era formato un comitato di base per una scuola democratica, aperto a tutta la cittadinanza, che, con l’intervento

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