Ritrovarci n.3 2013

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Great Comebacks 2013: Rosolino Pizzuto racconta le sue emozioni da vincitore. Riconoscimento importante per il componente del Gruppo Giovani FAIS er un ammalato il momento P peggiore è il momento in cui affronta un intervento chirurgico

più o meno importante, questo è un’argomentazione parzialmente vera. I gradi di difficoltà che ogni paziente-persona affronta sono molteplici, è chiaro che una buona riuscita dell’intervento chirurgico fonda una buona ripresa, ma su questo fronte intervengono tante altre figure che spesso rischiano l’oblio. Queste figure professionali sono gli infermieri-persone che di fronte alla difficoltà, non tirano indietro le mani, ma te le offrono all’insegna dell’accoglienza di tutte le tue paure, il valore aggiunto prodotto è quello di offrire oltre, di non fermarsi all’offerta delle loro competenze ma di rendere le sofferenze sopportabili e le paure sostenibili. Nello specifico sono stato molto fortunato a incontrare il mio angelo custode che a tutt’oggi mi segue con attenzione, Melis Viviana, vulcano di vitalità e simpatia, compie le sue attività con estrema professionalità, spiega con terminologia adeguata al suo interlocutore, cerca anche nelle si-

tuazioni più critiche di lenire le difficoltà, ti rende partecipe di ogni attività, e dimostra che non tutto è perduto. Grazie al mio angelo custode, ho avuto la possibilità di partecipare al concorso di quest’anno il Great Comebacks arrivando in finale. La cosa ci ha riempito di orgoglio, di felicità perché dimostra ancora una volta il buon operato, la complicità creatasi in tutti questi mesi. Dal momento dell’arrivo a Montesilvano ho registrato delle sensazioni piacevoli, il trovarsi insieme con tutti i finalisti, con gli stomaterapisti ha accresciuto in me la voglia di continuare ad andare avanti, condividere le esperienze rende merito al tuo ruolo nella società civile, nonostante l’indubbio peso per la sanità. Una delle emozioni più forti penso sia stata il condividere con un ragazzo di appena quattordici anni i nostri trascorsi, per molti versi identici, confesso che parlare con lui, mi ha comportato un piccolo magone in gola. La sensazione imperante che ha caratterizzato l’incontro è stata quella di rendersi conto che si è in tanti, che non sei un fenomeno raro, che a

Rosolino (al centro della foto) alla cerimonia di premiazione del Great Comebacks.

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queste condizioni essere portatori sani di una stomia diventa quasi motivo di orgoglio. Peccato che nel sentire comune rimaniamo dei fenomeni più o meno rari, peccato che la società guarda a noi come pazienti in via di estinzione, come persone dotate di aspettativa di vita ridotta. In quel contesto abbiamo avuto la sensazione di esserci e di potere avere una “specchi abilità” sociale e non un mero peso per la sanità. La consapevolezza di questa possibilità si fonda su di noi e sul personale che gravita intorno a noi e che rende possibile il nostro esserci. Questa consapevolezza l’ho provata e pagata in termini di emozione quando, al momento della premiazione, sono salito sul palco avendo addosso gli occhi di tutte quelle persone e per qualche secondo interminabile ho sentito il sangue vorticare nel corpo a una velocità esasperante e il cuore rischiare di uscire dalla gabbia toracica, tutto questo ci appaga di tutti gli sforzi fin qui fatti. Rosolino Pizzuto


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