La solidarietà ha una melodia dolce e antica L
a solidarietà ha una melodia dolce e antica. Come quella del coro Collegium Calaritanum e quella delle antichissime Launeddas dei Cuncordia. Parte col botto la maratona di raccolta fondi per il “Progetto Simona”. A Cagliari, la sera del 29 Ottobre, l’antica chiesa di S. Eulalia ha ospitato il concerto di solidarietà e beneficenza organizzato dall’ASISTOM. Un evento che è bello raccontare dalla fine: dai risultati. Trecento i biglietti venduti, oltre 280 persone, stomizzati e non, presenti al concerto. Seimila euro raccolti ed interamente devoluti al “Progetto Simona” Sull’altare della chiesa di S. Eulalia, monumento gotico incastonato nel cuore del caratteristico quartiere della Marina, si sono alternate due formazioni musicali locali di grande interesse. Il coro polifonico Collegiunm Calaritanum, 35 elementi diretti dal Maestro Giorgio Sanna, e l’originale complesso dei “Sa Cuncordia a Launeddas”, guidato dal Direttore Gianfranco Meloni. Madrina d’eccezione della serata, Simona Izzo, testimonial nazionale della FAIS ed impegnata nella campagna di sensibilizzazione sociale sul tema delle stomie. Percorso che culminerà nella trasmissione di uno spot pubblicitario sulle reti Rai e Mediaset.
Quando la solidarietà ha il suono della normalità Una delle difficoltà maggiori per la persona stomizzata è quella di vivere in società senza sentirsi “diversa”. E non è solo una questione legata all’handicap fisico. La scarsa o nulla conoscenza da parte dei più della tematica delle stomie, tende a isolare in molti casi lo stomizzato, facendolo sentire diverso ed inadeguato a vivere una vita normale. Il muro dell’ignoranza però si può sbriciolare più facilmente di quanto si pensi. La strada è stata indicata
chiaramente nell’evento cagliaritano dal gruppo dell’ASISTOM e da Rita Silanos, presidente dell’Associazione Sarda e organizzatrice dell’evento. A gremire la platea del concerto cagliaritano non c’erano solo gli stomizzati ed i loro parenti. C’erano soprattutto decine di persone estranee alla realtà delle stomie, che hanno voluto con la semplicità della loro presenza testimoniare la vicinanza e la solidarietà verso l’associazione. “Nello spot che gireremo – ha detto Simona Izzo nel presentare la serata – sarà evidenziato come le persone stomizzate ed incontinenti possano vivere, amare, relazionarsi come tutti gli altri. Questa di Cagliari è la prima di una serie di iniziative che coinvolgeranno le associazioni affiliate FAIS di tutta Italia”.
Il concerto Incontrarsi, cercare l’arricchimento reciproco dal confronto delle diversità, costruire qualcosa di bello mettendo in comune il talento di ciascuno. Non sono concetti solo ideali, ma è quello che si è visto durante il concerto dei Collegium Calaritanum e dei Cuncordia. Tre gli atti del concerto, intervallati da momenti di approfondimento sulle caratteristiche dei brani in programma e delle tecniche adottate. Ad aprire la serata sono i suonatori di Launeddas, antichissimi strumenti a fiato tipici della Sardegna. Concettualmente simile alla cornamusa, trova la sua originalità nel fatto che la sacca di raccolta dell’aria prima dell’immissione nelle canne, non è esterna, ma è bensì costituita dalle guance del suonatore. Una nota di curiosità. Davanti allo stupore espresso con enfasi da Simona Izzo per l’originalità e la suggestione delle melodie delle Launeddas, a lei fino ad allora sconosciute, i Cuncordia si sono sentiti coinvolti o ad assolvere i consueti doveri di ospitalità. Per cui, d’un tratto si è creata una piacevole situazione, in cui la Izzo, da presentatrice della serata è di-
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ventata oggetto delle cure dei musicisti. Al termine di ogni brano seguiva una spiegazione ed un commento dettagliato ad uso di Simona. Un bel momento, che ha aggiunto un tocco di informalità all’evento. Il Complesso Cuncordia a Launeddas è uno dei più noti a livello locale, ed ha al suo attivo numerose performance a livello internazionale. I brani presentati sono stati quelli tipici della tradizione cui è legato questo strumento: le feste, religiose e non, che per secoli hanno cadenzato la vita delle campagne sarde. Ma c’è stato spazio anche per le arie delle più note canzoni popolari, particolarmente applaudite dal pubblico. Il secondo atto ha riservato la scena al complesso Collegium Calaritanum, un complesso corale polifonico classico, nato come esperimento più o meno amatoriale ed affermatosi ormai da alcuni anni come realtà consolidata di elevato livello nazionale ed internazionale. Ma il momento senz’altro più suggestivo è stato confinato al terzo ed ultimo atto, quando le due formazioni si sono confrontate in una contaminazione inedita tra canto corale ed accompagnamento con le Launeddas. Si è trattato della prima esecuzione assoluta in pubblico della collaborazione tra Cuncordia e Collegium, che sarà portato in tournee a partire da dicembre. Dopo i bis, richiestissimi, ed i ringraziamenti di rito, la presidentessa regionale ASISTOM Rita Silanos ha annunciato la tappa successiva della raccolta fondi per il Progetto Simona. Appuntamento, il 13 dicembre al Teatro Alfieri per un grande spettacolo di danze etniche. Dai commenti sentiti dopo questa prima serata, il muro dell’indifferenza comincia a venire giù, al suono di una Launedda, sotto i passi della danza. Con la semplicità di un sorriso, per una migliore qualità della vita delle persone stomizzate. Francesco Piras