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Itavolt

Una Gigafactory sopra l’Europa

NELL’AREA EX OLIVETTI DI SCARMAGNO, VICINO A TORINO, SORGERÀ UNO DEI MAGGIORI IMPIANTI NEL VECCHIO CONTINENTE DEDICATO ALLA PRODUZIONE DI BATTERIE AL LITIO PER VEICOLI ELETTRICI

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Sarà la prima gigafactory per le batterie in Italia ed è destinata a diventare al contempo la più grande in Europa, con circa 300.000 m2 di spazio previsti e una capacità che potrà raggiungere i 45 GwH. Gli impianti della fabbrica saranno dedicati alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio per per circa 550 mila veicoli elettrici all’anno. Saranno circa 3.500 i dipendenti impiegati nell’impianto e nel complesso si stima che verranno creati circa 10.000 nuovi posti di lavoro con il relativo indotto. L’obiettivo è quello di iniziare i lavori per la costruzione dell’immenso impianto di Scarmagno, in provincia di Torino, nella prima metà del prossimo anno e di avviare la produzione di batterie entro la fine del 2024. Il grande progetto parte dalla realtà di Italvolt, società fondata da Lars Carlstrom proprio con l’obiettivo di realizzare in Italia una delle più grandi gigafactory in Europa. A novembre, la stessa Itavolt ha sottoscritto con Prelios Sgr, gestore del Fondo Monteverdi, un accordo vincolante per l’acquisto dell’area di un milione di metri quadrati, dove in precedenza sorgevano gli impianti produttivi Olivetti. La roadmap industriale ha avuto inizio l’estate scorsa, con incontri che hanno coinvolto potenziali investitori, istituzioni politiche locali e rappresentanti dell’associazione territoriale di Confindustria, con i quali la dirigenza Itavolt ha condiviso obiettivi, strategia e tempistiche per la realizzazione del progetto. Nella prima settimana di giugno, Lars Carlstrom - che di Italvolt, dopo la fondazione, oggi è anche CEO – ha svolto una serie di incontri con i sindaci di Scarmagno, Strambino, Romano Canavese, Mercenasco, Viafre e Ivrea, oltre ad aver approfondito le rela-

zioni con i presidenti di Anpci Torino e di Confindustria Canavese. Proprio Confindustria ha rivolto un appello al Governo affinché presti la sua attenzione al progetto di Italvolt, i cui meccanismi sono già avviati e grazie a un concreto supporto pubblico potrebbe diventare operativo in breve tempo. Il progetto è stato inoltre discusso con la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte. “Siamo pienamente soddisfatti delle informazioni che Italvolt ha condiviso con noi, perché ci confermano come il progetto stia procedendo in modo spedito e determinato - ha dichiarato proprio a giugno Adriano Grassino, sindaco di Scarmagno - Ne è stato un chiaro esempio apprendere che i progettisti di Pininfarina hanno già incontrato i funzionari degli Enti preposti, il cui parere è vincolante ai fini della redazione e realizzazione del progetto. Da parte dei Sindaci presenti è stata, inoltre, apprezzata la disponibilità e l’attenzione rivolta nel rispondere ai vari quesiti posti e soprattutto la volontà di Italvolt di impegnarsi ad incontrare periodicamente il gruppo per un aggiornamento sullo stato di avanzamento del progetto stesso. Non posso che essere soddisfatto per la futura riqualificazione dell’area industriale ex Olivetti e del conseguente impatto positivo che avrà sulla situazione economico occupazionale del Canavese, della Regione Piemonte o in ambito ancora più ampio”. La divisione Architettura di Pininfarina, iconica casa di design automobilistico, incaricata della progettazione dell’impianto, stima di presentare la richiesta dei permessi necessari ad avviare i lavori di costruzione dell’impianto nei primi mesi del 2022. Italvolt è, inoltre, alle battute finali per concludere un accordo con il partner industriale individuato per la definizione della tecnologia che verrà utilizzata per la produzione delle batterie e può già contare sulle collabo-

Partnership strategiche

Itavolt ha selezionato ABB per il Front End Engineering and Design (FEED) della Gigafactory, attraverso un accordo di partnership con l’azienda tecnologica globale per identificare insieme le soluzioni di automazione, elettrificazione e digitalizzazione più adatte per accelerare i processi di produzione delle batterie del sito di Scarmagno. Più in dettaglio, la partnership tecnologica con ABB porterà a Italvolt l’expertise nella progettazione e sviluppo di soluzioni di elettrificazione e automazione per il controllo, la distribuzione e la gestione dell’energia, l’ottimizzazione dei processi di produzione, oltre che l’efficienza energetica a lungo termine; la consulenza sulla robotica e le operazioni automatizzate per il trasporto e la movimentazione del materiale nelle unità di processo dell’impianto; infine, la ricerca di soluzioni per la raccolta, l’elaborazione, l’archiviazione su cloud e l’analisi dei dati per la pianificazione della produzione, il controllo della qualità, la gestione, le operazioni e il reporting. Italvolt ha siglato inoltre una partnership esclusiva con Equans, nuovo leader europeo nell’efficienza ambientale e dei processi. Grazie a questa partnership, Equans fornirà un supporto nella progettazione di processi industriali specifici necessari alla produzione di batterie all’interno della Gigafactory da 45 GWh che sarà realizzata da Italvolt, per un investimento complessivo di circa 3,4 miliardi di euro.

razioni avviate con American Manganese, che si occuperà del riciclo delle batterie e con Tüv Sud, incaricata di certificare i prodotti e garantire il rispetto dei principi ESG in tutti i processi produttivi. L’area ex Olivetti di Scarmagno è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente strategica in termini di collegamenti stradali e ferroviari. Altro fattore che rende l’area ex Olivetti ideale per ospitare il progetto di Italvolt è il forte legame con il tessuto produttivo del Piemonte, la prima regione in Italia per quanto riguarda la produzione industriale automotive. Il terreno sarà bonificato e riqualificato da Italvolt, dedicando - come anticipavamo - una superficie di 300.000 metri quadrati alla costruzione del nuovo impianto, di cui 20.000 metri quadrati destinati alla realizzazione di un centro Ricerca & Sviluppo. Il prossimo step per Italvolt, quindi, è l’ottenimento dei permessi di costruzione, attesi per l’inizio del 2022, così da per poter avviare i lavori nella seconda metà dell’anno. Il nuovo impianto sarà progettato dalla divisione Architettura di Pininfarina con una forte attenzione all’impatto ambientale e sociale. Pininfarina intende progettare un impianto industriale di nuova generazione, integrato nelle dinamiche economiche e sociali del territorio.

Certificazione e testing delle batterie al litio

Con una camera anecoica di ultima generazione per test di compatibilità elettromagnetica, tre laboratori di prova e 2 in campo aperto, ECM diventa il punto di riferimento internazionale per le attività di certificazione e testing

Ente Certificazione Macchine, Organismo Notificato n.1282 e Laboratorio di Prova accreditato n.1515L con sede a Valsamoggia (BO) e 13 sedi extra-UE, amplia i propri settori di competenza. Forte della propria esperienza trentennale nella certificazione di prodotti, macchinari e attrezzature di lavoro (tra cui gru, carrelli elevatori, macchine agricole e movimento terra, piattaforme aeree, ecc.), si specializza nelle attività di certificazione e testing delle batterie al litio.

La tecnologia al litio rappresenta una vera e propria innovazione nel campo dell’energia. Ma accanto ai vantaggi bisogna prestare grande attenzione ai rischi che derivano dall’impiego di batterie non conformi. Le batterie al litio devono essere prodotte, vendute e impiegate nel rispetto di specifici requisiti di sicurezza, previsti dalle normative applicabili.

A seconda della destinazione d’uso, si attuano standard diversi che prevedono il superamento di un iter di prova di diversa natura. I test necessari per verificare la sicurezza della batteria includono: - verifiche sul ciclo di vita (durata) della batteria, - prove di trasporto in accordo ai requisiti UN 38.3, - test di prestazione, che variano a seconda del campo di applicazione e prevedono prove di urto e caduta, di sovraccarica, corto circuito, surriscaldamento, vibrazione, EMC, ecc.

ECM è in grado di assistere i produttori di batterie e di dispositivi/attrezzature che montano batterie al litio, affinché siano immessi sul mercato e messi in attività soltanto prodotti sicuri e di qualità. I nostri tecnici specializzati vanno a verificare a 360 gradi tutti gli aspetti applicabili legati alla sicurezza, sulla base della specificità del singolo caso. ECM non solo testa e certifica, ma contribuisce anche allo sviluppo e all’armonizzazione internazionale degli standard in materia di prestazioni e di sicurezza nel settore.

Presso i laboratori ECM si eseguono test su batterie, moduli e celle, per una vasta gamma di applicazioni: automotive, e-bike e veicoli elettrici, impianti fotovoltaici, carrelli elevatori, gruppi di continuità, settore navale, dispositivi medici.

La divisione ECM Academy - Ente di Formazione autorizzato n.6737, ha inoltre messo a punto corsi dedicati ai manutentori e trasportatori di mezzi dotati da batterie al litio, per l’acquisizione di competenze specifiche.

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