48a edizione Scivac Rimini - parte1

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48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC

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PROTOCOLLO ANESTESIOLOGICO La trattazione dei protocolli anestesiologici relativi al coniglio e ai roditori esula dallo scopo di questo articolo. Tuttavia, il protocollo utilizzato più frequentemente dall’autore nel coniglio prevede l’induzione mediante associazione di Ketamina (30 mg./kg.) e Medetomidina (100 µg./kg.) entrambe somministrate per via intramuscolare, e di Butorfanolo al dosaggio di 0.3-0.5 mg./kg. per via sottocutanea. Il mantenimento viene ottenuto attraverso la somministrazione di miscela di Ossigeno e Isofluorano all’1%3% mediante mascherina. Nei roditori caviomorfi il protocollo è analogo, fatta eccezione per i dosaggi di Ketamina e Medetomidina, rispettivamente di 20 mg./kg. e di 50-70 µg./kg.

QUADRI ENDOSCOPICI NORMALI

FIGURA 2 - Particolare dell’arcata dentale dei molariformi inferiori di sinistra nel coniglio.

Tra le particolarità anatomiche degne di nota relative ai denti molariformi dei roditori caviomorfi (cavia, cincillà, degu), ricordiamo che la cavia presenta l’inclinazione mediale delle arcate dentali inferiori, e laterale di quelle superiori. Il piano occlusale è quindi normalmente inclinato in senso latero-mediale e supero-inferiore. Il cincillà e il degu presentano invece una superficie occlusale quasi orizzontale. Quest’ultima specie (Octodon degus), deve il suo nome al caratteristico aspetto della superficie occlusale dei denti molariformi, (a forma appunto di “8”). L’esame endoscopico è utile anche nelle specie di roditori (criceto, ratto, scoiattoli, cane dellaprateria) che non possiedono, come le specie caviomorfe, denti molariformi a crescita continua, bensì denti molari di tipo brachiodonte, cioè a crescita determinata. In particolare, nel criceto l’esame endoscopico è utile non solo per l’ispezione della cavità orale, ma anche delle tasche guanciali, duplicature cutanee poste lateralmente alla cavità orale stessa.

QUADRI ENDOSCOPICI PATOLOGICI I denti molariformi del coniglio e dei roditori caviomorfi possono sviluppare anomalie di crescita e di direzione che vengono genericamente definiti come malocclusione dentale. Questa patologia può presentare diversi aspetti. Nel coniglio, il più precoce è rappresentato da un allungamento delle corone e da una differenza di lunghezza fra denti adiacenti che determinano a carico della superficie occlusale un andamento “a saliscendi” (“wave mouth”) o “a gradini” (“step mouth”). La crescita eccessiva dei denti determina quindi un incurvamento dell’asse longitudinale del dente, con una direzione mediale per i denti molariformi inferiori e laterale per quelli superiori. L’insufficiente consumo rende più acuto il margine mediale dei denti inferiori, con la formazione di punte o cuspidi dirette verso la lingua, che possono causare anche lesioni alla lingua stessa (Fig. 3). La malocclusione dentale della cavia presenta aspetti simili a quelli descritti per il coniglio, accentuati dalla naturale inclinazione mediale del piano occlusale inferiore.

FIGURA 3 - Cuspide a carico di un dente molariforme e relativa ulcera linguale.

FIGURA 4 - Fresatura dei denti molariformi nel coniglio.


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