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All I want for Christmas is you
L’EDITORIALE ALL I WANT FOR CHRISTMAS IS YOU!
(SÌ, MI STO RIFERENDO PROPRIO A TE)
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LUCA SARACHO, 4F
Ebbene sì, miei compagni di mille battaglie, dopo settimane di fuoco piene di mille interrogazioni e verifiche come solo dicembre sa esserlo, dopo aver versato sangue e sudore sui fogli di infernali compiti in classe, la fine è giunta: Natale è alle porte! Il periodo più magico dell’anno non ha sicuramente deluso le aspettative: gli scaffali dei supermercati si riempiono di panettoni e pandori (con l’annuale e ferocissima disputa in famiglia su quale sia il migliore tra i due); le strade e i negozi si caricano di lucine; ghirlande, corone di agrifoglio e schiaccianoci adornano le vetrine di ogni negozio; gli alberi di Natale presenti nelle nostre classi portano gioia con la sublime luce che irradiano in giornate altrimenti uggiose, per utilizzare una parola buffa; e per ultimo, ma sicuramente non per importanza, Mariah Carrey col suo immortale “All I want for Christmas Is You” è tornata a dominare le classifiche degli ascolti. Infatti, nel momento in cui mi accingo a stendere questo mio breve articolo (immerso del tepore delle coperte del mio letto, con un cappello di Babbo Natale sopra la testa) il singolo è attualmente in prima posizione sulla Top 50 Globale di Spotify, seguita dall’altrettanto imperituro “Last Christmas” degli Wham! in seconda posizione; e poi ancora ”Rockin’ Around The Christmas Tree”, “Jingle Bell Rock”, “It’s Beginning to Look a Lot like Christmas”, “Santa Tell Me”, “It’s the Most Wonderful Time of the Year”, and the list could go on and on and on and on… Alcuni potranno odiarle fin nell’angolo più recondito dei loro cuori, eppure è innegabile che le canzoni che ci si ritrova ad ascoltare tutti assieme
davanti all’albero di Natale sono proprio quelle. Per questo numero non desidero stendere una delle mie solite invettive contro un certo incapace Presidente d’Oltreoceano (una sola frecciatina me la concederete, vero? È l’ultima di quest’anno, vi pregooooo!), perché ritengo che proprio il periodo natalizio sia il momento dell’anno in cui tutti abbiano diritto di staccare la mente dalle opprimenti questioni della nostra società e di concederci, anche per una sola magica notte, un attimo di serenità e speranza per il futuro, per accogliere il nuovo anno nel migliore dei modi. Un anno ormai è passato senza che molti neanche se ne accorgessero, e dunque una domanda sorge spontanea: che cosa farsene dell’eredità del 2021? Io personalmente ho solo meravigliosi ricordi di quest’anno, che per me ha rappresentato una vera rinascita: del 2021 mi porterò dietro una seducente chioma di capelli che mai possedetti nel corso della mia intera esistenza su questo pianeta, un amore a dir poco morboso per la musica coreana, un nuovo valore scoperto nelle mie amicizie, una nuova fiducia in me stesso, nuove cotte, nuove passioni e un sorriso più leggero e spensierato. E come non menzionare poi la meravigliosa Redazione di cui mi sono ritrovato a capo a settembre? Un gruppo di pazzi sgravati, che sprecano le proprie giornate davanti agli schermi dei loro PC per riempire le pagine dei nostri numeri di inchiostro, ma che mi hanno sempre dato soddisfazioni e uno scopo per cui vivere. Chiamatemi pure un radicale, ma io ho tatuato “EtCetera” sul cuore (il cringe è finito, don’t worry)! E per l’anno che verrà, che sbircia curioso nelle nostre vite, impaziente che scocchi in tutto il mondo la mezzanotte di venerdì 31 dicembre, che cosa potrei dire? Nient’altro, all’infuori di: “Vieni, non vedo l’ora!”. Qualcuno mi chiede i miei buoni propositi per il 2022? Va bene, ve ne rivelerò tre: in primis, venir spottato senza sosta su spot.majorana, giorno e notte, 24/7, ragazzƏ io sono qui (immaginatevi che abbia messo un’emoji maliziosa, grazie); in secundis, portare EtCetera a conquistarsi il titolo di “Miglior Giornalino scolastico” in tutta Italia (e se non c’è più una tale onorificenza, ce la creeremo noi); dulcis in fundo, far sì che ogni singolo majorano, dal primo all’ultimo, legga il nostro beneamato mensile. Ce la faremo, lo so che ce la faremo, per la fine delle lezioni a giugno ogni singolo studente avrà a casa almeno una copia del nostro giornalino, ne sono sicuro! Il tempo scorre inesorabile… ah cavoli! Vi avevo promesso che questo mio editoriale sarebbe stato breve… Per questa volta vi salvate dalla mia citazione filosofico-letteraria, questo è il mio regalino per voi, carissimi. Allora non mi resta altro che augurarvi un felicissimo Natale e un altrettanto felicissimo anno nuovo, sperando con tutto il cuore di poter continuare a frequentare le lezioni in presenza. Auguroni majorani, ci vediamo nel 2022!!!
CAMILLA FUDA, 4G
