Magazine Kultura N° 21

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IL MAGAZINE INTERATTIVO

www.estro-verso.net

N° 21 Novembre 2012

Magazine gratuito e non periodico a cura dell’Associazione no-profit Estro-Verso - Promozione Arte e Cultura Per iscriverti a questa newsletter, cancellarti o inviare articoli: kultura@hotmail.it

SU IL SIPARIO: SEGNALAZIONE TEATRALI

AGENDA DEGLI ARTISTI

2013

In copertina: CORO LADISLAO (articolo a pag. 12) DUE ESTROVERSIANE AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA POESIA ARABA TOZEUR—TUNISIA ( a pag. 9 )

(pag. )

IN QUESTO NUMERO: Pag. 3 REDAZIONALE a cura di Giancarlo Bruschini Pag. 4 SU IL SIPARIO - segnalazioni eventi a cura di Luana Trabuio Pag. 5 NEL MONDO DEL WEB - News culturali di Alberto Saso Pag. 6 POESIA E-LETTA - modalità di partecipazione Pag. 7-8 ELENCO AUTORI inseriti nell’antologia POESIE E-LETTE Pag. 9 FESTIVAL Int.le della Poesia Araba (Tozeur-Tunisia) - Elisabetta E. Emaldi Pag. 11 BIOGRAPHIE DU POETE ABOU EL KACEM ECHEBBI Pag. 13 AGENDA DEGLI ARTISTI 2013 Pag. 14 LA VIA DELLA DROGA - appuntamento col cinema a Barbarano Romano Pag. 15 AMORE E DOVERE ! Miniracconto di Lea Mina Ralli Pag. 18 NEWS CULTURALI - a cura di Alberto Saso Pag. 19 SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’ - a cura di Leonardo Spina Pag. 20 LETTERE DAL BORGO DELLA PACE - a cura di Paolo Turturro Pag. 21 POETI IN VETRINA Pag. 24 CERCATORI D’ALBE - di Stefano Caranti Pag. 25 STEFANO SORCINELLI, Poeta Fanese (Premiazione) Pag. 26 DOMENICO RUGGIERO - Intervista di Katia Belloni Pag. 27 ROBERTA STRANO - Intervista di Katia Belloni Pag. 28 RIKK MAGGESE - Il concetto di Poesia Pag. 29 L’ALBA DI UN NUOVO GIORNO - di Francesco Condemi Pag. 30 FLASH Pag. 31 FERNANDO MINA, un Poeta filosofo Pag. 32 PEDAGOGIA QUOTIDIANA - di Laura Margherita Volante Pag. 34 OOPARTS: ROBA DA UN ALTRO MONDO - di Giancarlo Bruschini Pag. 35 DENTRO. DAL DESERTO. - di Alfonso Angrisani Pag. 36 FOTO D’AUTORE Pag. 37 LUSTRANTE D’ACQUA - di Rosaria Di Donato

ANTOLOGIA POESIE E-LETTE A PAGINA 7-8 I NOMINATIVI DI TUTTI GLI AUTORI SELEZIONATI

KULTURA IL MAGAZINE INTERATTIVO

Le Poesie più belle selezionate dalla redazione


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KULTURA: CHI SIAMO REDAZIONALE kultura@hotmail.it -Kultura è un Magazine gratuito e non periodico a cura dell’Associazione no-profit Estro-Verso. -L’obiettivo principale, come da Statuto, è la promozione dell’Arte e della Cultura. -Estro-Verso intende privilegiare gli Artisti emergenti offrendo spazio e visibilità. -Le pagine del nostro giornale sono a disposizione di tutti coloro che intendano favorire la diffusione dell’Arte e della Cultura: Autori, Artisti, Enti, Associazioni, Scuole pubbliche e private, Ambasciate, Emittenti, Professionisti, Editori... ART.21 della Costituzione Italiana. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione... L’Associazione Estro-Verso, nasce, di fatto nel 2009 da un’idea di Giancarlo Bruschini, Luana Trabuio ed altri Artisti provenienti da vari settori. Il progetto “Estro-Verso”, molto ambizioso, unisce elementi provenienti da diverse entità associative del mondo artistico-letterario, con l’idea di dare ampia visibilità ad Artisti emergenti e non, congiungendo la potenzialità di Internet alle forme tradizionali di aggregazione: salotti letterari, reading, manifestazioni culturali. In breve tempo, a questi strumenti efficaci si sono aggiunte l’Editoria, la produzione di software culturale, una Live Tv fruibile via Internet ed altri strumenti atti a favorire una maggiore notorietà per ogni singolo Artista presente nella nostra Community. Punto forte della nostra struttura è costituito dai periodici incontri a tema culturale, dalla realizzazione di periodiche Antologie tematiche a partecipazione libera e concorsi artistici di vario genere: fiabe, poesie, racconti, book-fotografici ed altro ancora. L’obiettivo primario resta quello di aggregare e diffondere tutte le forme artistiche, senza dimenticare le arti minori, alle quali generalmente è concesso poco spazio. Gli aderenti ordinari sono soggetti ad un simbolico contributo annuo, a fronte di attività promozionali mirate, come riportato sul sito www.estroverso.net alla pagina ASSOCIAZIONE.

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Il bollettino elettronico KULTURA non costituisce testata giornalistica e la diffusione di materiale in esso contenuto non ha carattere periodico ed è condizionato alla disponibilità del materiale stesso. Pertanto, Kultura non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7.03.2001. Testi, articoli, immagini o altro, sono ospitati gratuitamente ed Estro-Verso non si assume nessuna responsabilità sul veritiero utilizzo o uso non corretto delle informazioni, notizie o altro che sono fornite senza poterne verificare la liceità e la proprietà intellettuale. Per informazioni, iscrizione, download degli arretrati o cancellazione: kultura@hotmail.it


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REDAZIONALE REDAZIONALE a cura di Giancarlo Bruschini Ancora novità sul fronte delle attività Estroversiane. POESIE E-LETTE Stiamo lavorando sodo per impaginare le poesie da includere nell’antologia POESIE E-LETTE, le più belle poesie selezionate dalla redazione, tratte dal forum Estro-Verso e tra quelle inviate per la lettura durante la trasmissione Poesia E-Letta che va in onda (sul web) tutti i venerdì sera alle ore 21. E’ gratificante vedere quanti hanno risposto all’appello, collegandosi ogni venerdì sera, e da ogni parte del Globo, per assistere alla trasmissione. Internet ci ha dimostrato ampiamente di essere uno strumento potente, se usato bene, per diffondere l’arte e la cultura. Kultura web tv , la nostra emittente tematica in streaming, trasmette le poesie di autori emergenti dal 2008 e, ad oggi, ci dispiace apprendere che siamo i soli a farlo.

buito a diffondere la Poesia nel nostro Paese. Per maggiori dettagli circa l’iniziativa, l’elenco dei Poeti e le modalità di partecipazione, visita la pagina: http://estro-verso.net/?POESIA_E-LETTA AGENDA DEGLI ARTISTI 2013 Scade il 17 novembre il termine ultimo per inviare il materiale da includere gratuitamente nell’agenda degli artisti. Per le modalità di adesione, visita la pagina: http://estro-verso.net/?AGENDA_Estro-Verso

APPUNTAMENTO CON IL CINEMA Incontro con il Regista ENZO G. CASTELLARI Riflessioni sul film “LA VIA DELLA DROGA” Interverrà il criminologo NICOLA LONGO SABATO 24 NOVEMBRE ORE 16 BARBARANO ROMANO VT Info a pag. 14

Tanti, tantissimi gli Autori che si collegano il venerdì e che partecipano attivamente alla trasmissione telefonando in diretta o dialogando via chat. Dopo svariati anni, abbiamo deciso di premiare quei Poeti che si sono distinti in modo particolare, inviando i testi più belli. Estro-Verso ha raccolto i più bei componimenti in una prima raccolta, dal titolo POESIE E-LETTE e questa sarà disponibile a giorni. Tutti i partecipanti inclusi nell’opera riceveranno, su richiesta e per un piccolo contributo stampa, il volume ed un disploma speciale di merito per aver contri-

INVIA LA FOTO DI UNA TUA OPERA PER LA COPERTINA DEL PROSSIMO NUMERO

kultura@hotmail.it

HAI UNA POESIA NEL CASSETTO? SEGUI LA TRASMISSIONE POESIA E-LETTA SU KULTURA WEB TV T UTTI I VENERDI’ ALLE ORE 21 (ora italiana) E SARAI PROTAGONISTA. LA RUBRICA VIENE DIFFUSA VIA WEB IN TUTTO IL MONDO Per seguire la trasmissione, visita la home del nostro portale www.estro-verso.net


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SU IL SIPARIO Teatro ed Eventi Segnalazioni a cura della Scenografa Luana Trabuio La casa di Bernarda Alba Teatro Sala Fontana—Milano Dal 28/nov al 21/dic Andrà in scena al teatro Sala Fontana l'ultima tragedia scritta dal poeta e drammaturco spagnolo Garcia Lorca, `La casa di Bernarda Alba´.

Lella Costa in Femminile e singolare. Prosa Il 17 novembre, ore 21.15, al Teatro del Mare di Riccione

Teatro Machiavelli (Catania): ecco la nuova stagione! Le fuggitive Teatro dell´Angelo— Roma Dal 05/dic al 16/dic Genere: Commedia Al Teatro dell'Angelo va in scena la commedia Le fuggitive, uno spettacolo divertente ma intriso di contenuti profondi.

Prende il via la terza stagione del Teatro Machiavelli con un cartellone di ampio respiro. Con la direzione artistica di Lamberto Pugelli, l’associazione Ingresso Libero, della quale è presidente, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Isola Quassùd quest’anno propone un’offerta di 5 spettacoli teatrali, 3 concerti e 3 laboratori tra novembre 2012 e gennaio 2013.

Peter Pan Teatro Moderno di Latina 24/nov Genere: Teatro per bambini Tratto dal romanzo originale, attraverso una delicata e raffinata versione teatrale: giochi d'ombre e di luci, canzoni nuove ed orecchiabili ed un grande lavoro interpretativo. Tratto da J. M. Barrie, regia ed adattamento di Simone Fioravanti.

PER SEGNALARE EVENTI TEATRALI, SCRIVETE A kultura@hotmail.it

Shrek, the musical Il 17 e 18 novembre al Teatro Politeama Pratese, Prato

Fatemi spazio Commedia L'8, 9, 10 e 11 novembre al Teatro Binario 7, Monza

A causa della non periodicità del Magazine Kultura, Vi preghiamo di inviare le segnalazioni degli eventi con largo anticipo.


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NEL MONDO DEL WEB News culturali a cura di Alberto Saso IL SESSO NON SARA' MAI PERBENE Annalena Benini per "Il Foglio" Senza sesso staremmo molto meglio. Saremmo meno angosciati, incoerenti, umiliati. Potremmo invecchiare con grazia e rispettabilità, senza sentirci disgustosi e indesiderabili, Scrive Alain de Botton in quest'ultimo saggio, "Come pensare (di più) il sesso" (Guanda), che "senza sesso, saremmo pericolosamente invulnerabili. Potremmo credere di non essere ridicoli". E poiché all'uomo moderno mancano molte cose ma non l'autostima, se fossimo privati di questo caos crudele di pulsioni, di queste occasioni di tormento e di rifiuto, saremmo ancora più insopportabili. Proviamo a immaginare un dirigente d'azienda sprezzante, potente e imbottito di denaro: il fatto di umiliarsi inviando messaggi con facce che ridono alla ventenne appena laureata, fingere di appassionarsi a gruppi musicali mai sentiti nominare e cercare disperatamente di buttare giù la pancia per piacerle, per sperare che lei non lo trovi repellente, lo rendono più umano: più a contatto con il dolore e il senso del ridicolo. Secondo Alain de Botton il sesso ci permette di non dimenticare che cosa significa vivere "un'autentica vita umana", spesso folle, perché sul tema siamo quasi tutti perseguitati "da sensi di colpa e nevrosi, da fobie e desideri sconvolgenti, dall'indifferenza e dal disgusto". Dal fallimento e dall'estasi anche, qualche volta. Adesso, poi, dobbiamo farci carico di un nuovo disagio, l'appartenenza a un'epoca emancipata, in cui quindi dovremmo intrecciare relazioni sessuali con gioia, fiducia e naturalezza, certi di fare la cosa giusta e socialmente accettata, a nostro agio come a una partita di tennis. Invece non è quasi mai così, né nell'intimità (quel momento epico che precede il bacio potrebbe invece precedere una dichiarazione di profondo disgusto, e poi lui potrebbe tenersi i calzini addosso, potrebbe rivelarsi drammaticamente inadeguato, lei potrebbe essere gelida o invece tirare fuori con un ghigno la frusta dalla borsetta), né nella nostra percezione: il sesso ci crea problemi "perché è fondamentalmente una forza dirompente, travolgente e insensata in forte contrasto con la maggior parte delle nostre ambizioni Alain de Botton consiglia di prenderne atto e cercare semplicemente un compromesso il più possibile dignitoso, consapevole di quest'energia anarchica e sconsiderata. E ridimensiona moltissimo le nostre aspettative sul numero medio di buoni rapporti sessuali che ci attendono nel corso di una vita: quattro o cinque occasioni. Il resto è umana imperfezione, umanissimo imbarazzo. Visita la pagina di ALBERTO SASO

Alberto Saso vive a Roma. Direttore di RAI 3 Molise per circa trent’anni, attualmente è il direttore della nostra web Tv Kultura e curatore delle news culturali sul bollettino elettronico dell’Associazione Estro-Verso. Puoi trovare i suoi articoli anche sul Forum Artist . Per contatti: alberto.saso@hotmail.it


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ATTIVITA’ ESTROVERSIANE A cura della Redazione ANTOLOGIA POETICA “POESIA E-LETTA” Attraverso gli strumenti multimediali di cui dispone, l’Associazione Estro-Verso contribuisce alla diffusione della Poesia di Autori contemporanei. Strumento di eccezionale vivacità, la nostra Web Tv Kultura ha, nel tempo, trasmesso in diretta i componimenti di poeti italiani residenti ovunque nel mondo. Sin dalla nascita della web tv, avevamo promesso che avremmo realizzato un’antologia che raccogliesse le opere più belle. Elenchiamo di seguito i nominativi degli Autori inclusi nell’opera e i titoli delle poesie. PER PARTECIPARE ALLE SELEZIONI (inclusione in apposite antologie e lettura in diretta durante la trasmissione POESIA E-LETTA, in onda il venerdì sera su Kultura web Tv, Registrati sul forum e posta i tuoi componimenti nella sezione POESIA E-LETTA

LINK KULTURA WEB TV (trasmettiamo live il venerdì sera alle 21)

Se intendi partecipare, non dimenticare di includere il titolo della poesia e tutti i tuoi dati personali comprensivi di liberatoria per eventuale pubblicazione. Poesie “anonime” non potranno essere accettate. KULTURA, LA WEB TV DELLA POESIA LIVE TUTTI I VENERDI’ ALLE 21


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POESIE E-LETTE - I° vol. Elenco degli Autori selezionati ed inclusi nell’opera: PETALI BIANCHI DI NEVE - Maristella Angeli

L’URLO DEL MONDO - Enrico Danna

SENZA TITOLO - Alfonso Angrisani

IL PEGGIORE RE - Pompilio D’Autilia

FESTA - Alberto Accorsi

C’E’ IL PANE... - Carla De Angelis

SAPEVO - Marisa Annunziata

MARGHERITA - Fabio Degan

ASSAPORALA PIANO - Franca Bacchiega

CONCHIGLIE VUOTE - Rosetta Di Bella

IL MIO SOGNO - Teresa Baldrati

FIORE DI LOTO - Elisabetta Errani Emaldi

LE PAROLE DI PAUL* - Luigia Bencivenga

I POTERI DELL’AMORE - Rossana Emaldi

COME CRISALIDE - Gabriella Bertizzolo

UN SOFFIO - Aurora Fiorotto

BANDO AGLI ARMAMENTI - Gerardo Canini

UN BACIO E’ COME - Anna Maria Gazzana

VORTICE - Mara D’Autor

SOSTA CON LA BELLEZZA - Fabia Ghenzovich

...È NEVE – Federico Bordin

UN GIORNO AL MARE – Anna Giordano

NON TE NE ANDARE... - Giuseppina Brintazzoli

DAVANTI AL MURO - Massimo Iachetti

LIBERI – Laura Bruschini

NUBIFRAGIO AL VILLAGGIO - Andrea Ingemi

TRASPARENZE – Giancarlo Bruschini

I SENTIERI DELLA VITA - Silvana Intieri

TI PENSO - Luigi Caiani

LA VIA DELL’ACQUA - Cettina Lascia Cirinnà

SOLITUDINE - Federica Cabianca

SENZA TITOLO - Francesca Licari

FUTURO – Donato Caione

OUTSIDER - Antonio Lonardo

L’IMMENSITÀ - Ana Caliyuri

OCEANO – Maria Grazia Lupetti

BRIVIDO- William Canzoneri

FOSSATO - Rikk Maggese

RESPIRO DI VITA - Stefano Caranti

MELE BRUCIATE - Donatella Maino

LABBRA- Fiorella Carrera

PASSEGGIATA D’INVERNO –Mario Mancini

LE TUE MANI - Venere Cesareo

QUANDO LE NUVOLE - Cristina Mantisi

FRAMMENTO 36 - Antonio Ciervo

NON E’ CON UN VERSO - Cinzia Marulli

VANO - Laura Congedo

PAESELLO - Maria Vittoria Massimo

IL GIORNO PERFETTO - Alessandro Corroppoli

ARIDA NOTTE - Mary Poesie di Cuore

CHE COSA SARA’, NON SI SA - Osvaldo Crotti

L’AMORE - Silvio Matta

FINALMENTE ... – Paolo Curti

MIO CARO GRANDE AMICO – Anna Maria Milazzo

CON UN BRICIOLO DI ... - Paola Eleonora Dal Pane

LIBERO - Abiel Mingarelli


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POESIE E-LETTE - I° vol. Elenco definitivo degli Autori selezionati ed inclusi nell’opera: QUEST’AMORE - Giuseppina Mira

ALBERI CHE CAMMINANO – Felice Serino

IL FIORE COMPLETO - Gabriella Modica

NEL FINIRE - Letizia Sergnese

IL SILENZIO DEL SOLE - Tiziana Monari

PREGHIERA - Pietro Serra

PAZZIA - Daniela Montesi

... EPPURE - Annalisa Silingardi

UNA GIORNATA D’AUTUNNO - di Cristina Morello

DICHIARAZIONE DI POESIA - Sunny Smile

L’ANIMA FELINA - Cosimo Moscato

LA STESSA TRAMA – Vanessa Solimando

L’ORA FATALE - Giuseppe Nalli

AFRICA - Stefano Sorcinelli

OLTRE L’ORIZZONTE – Anita Napolitano

POETA DEL MULTIVERSO - Daniel Skatar

ASSOLUTO… - Maria Cristina Nascosi Sandri

L’ANGELO NERO - Maria Grazia Tasillo

TRECCIA D’UN SASSO E... - Paolo Ottaviani

AMICIZIA – Angela Maria Tiberi

INDIO – Massimo Pacetti

IL RICORDO DI UN CORPO - Carlo Tollini

PRIMAVERA - Michele Pandolfo

LA TERRA IN CUI VIVO - Sabrina Tordini

LA ROSA NERA - Francesca Panzacchi

SCORRE IL TEMPO.... – Luana Trabuio

A CHE SERVONO ... - Gilbert Paraschiva

PER NON DIMENTICARE - Manuela Vio

LA LUMACA NELLA MANO - Carlo Parente

TUONA AMORE – Laura Margherita Volante

RUGIADA - Annalisa Parrini

VORREI PRENDERTI PER MANO - Yuli Cruz

SOGNO D’ESTATE - Angela Petriccione

I CIPRESSI DI VAN GOGH - Liliana Zinetti

OTTOBRE – Marina Pieranunzi de Marinis

AL DI LA’ DEL BUIO - Ilaria Zof

IL RITORNO – Benedetta Pignataro

LAGO - Carla Luisa Zuccalà

NINNA NANNA PER LA TERRA - Filippo Pirro

VINCITA - Veronica Zhuravel

SIAM QUELLA GENERAZIONE – Lorenzo Pontiggia VADO LONTANA - Giusi Pontillo RICORDO D’UNA MANO - Lea Mina Ralli

VIRTUAL MUSIC MUSEUM

OLEANDRO - Sylvia Reuther UNA VITA IN PIU’ - Marina Maria Iosè Riotto SCACCEREMO - Domenico Ruggiero SENZA PAROLE! - Carmela Russo RIVOLI DI SOLE - Antonio Sangervasio

Visita il sito degli strumenti musicali del mondo


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32° FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA POESIA Tozeur - Tunisia 19-22 ottobre 2012 Elisabetta Errani Emaldi DUE RAPPRESENTANTI DELL’ASSOCIAZIONE ESTRO-VERSO INVITATE AL FESTIVAL DELLA POESIA ARABA PER LA LIBERTA’ E LA LIBERAZIONE SVOLTOSI A TOZEUR (TUNISIA) DAL 19 al 22 OTTOBRE 2012.

Dopo la biografia del Poeta Arabo Echebbi, seguono le 4 poesie (scritte per il Festival) di Elisabetta Errani Emaldi e le quattro di Rossana Emaldi.

Ci uniamo ad Elisabetta Errani Emaldi e Rossana Emaldi per ringraziare di cuore il Presidente dell' Associazione di poesia araba di Tozeur per l’alto privilegio offerto alle due nostre autrici. In particolare, ringraziamo: MOHAMED BOUHOUCH , MOHAMED CHOKRI MAIDI e IMED DAUBOUSSI, per la loro gentile accoglienza.

Elisabetta Errani Emaldi e Rossana Emaldi sono state invitate al Festival della poesia Araba per la libertà e la liberazione, da Imed Daboussi, a Tozeur (Tunisia). Il Festival si è svolto dal 19 ottobre al 22 del 2012. Durante la permanenza all’Hotel “El Mouradi” di Tozeur, dove si è svolto il Festival, Elisabetta e Rossana sono state intervistate dalla TV Nationale Tunisienne 1 e dalla TV. Nationale Tunisienne 2. La giornalista Samah Kasdallah le ha intervistate per il giornale “Thakafia”, Tunisie Culture, poi la giornalista Fadila Misi le ha intervistate in diretta alla Radio de “Gafsa”. La giornalista Adel Hammami ha fatto loro una intervista per il giornale "Assarih, infine sono state intervistata anche dalla giornalista egiziana Hala Fahmy, per il giornale “Al Masaa”.

Nella foto (da sinistra): Rossana Emaldi - Imed Daboussi ed Elisabetta Errani Emaldi

LE CHABBI ABOULKACEM Blog sul Poeta

Alcune notizie che riguardano Elisabetta e Rossana sono anche sui video “TV. El Hiwar Ettounsi” e “Aljanoubia TV”.

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32° Festival della Poesia Araba moderna, dedicato al Poeta ABU ELKASSEM ECHEBBI Elisabetta Errani Emaldi Biografia del poeta di Tozeur Abu Elkassem Echebbi, tradotta dal Francese da Elisabetta Errani Emaldi Il poeta Abu Elkassem Echebbi è nato il 4 febbraio del 1909 a Tozeur (Tunisia sud-est). Suo padre era un giudice, che ha soggiornato per un breve periodo nel Jèrid, e ha fatto in modo che il figlio lo seguisse in tutti i suoi viaggi in tutto il territorio tunisino. Così, fin dalla tenera età è stato in grado di conoscere il paese e di identificarsi con il suo popolo. A undici anni, si iscrive alla Zitouna e nel 1928 si diploma presso la "ATTATOUI. Poi, dopo aver proseguito gli studi universitari presso la Scuola Superiore di Giurisprudenza nel 1930 ottenne la laurea in legge. Nello stesso anno si sposò con una ragazza della sua famiglia ed ebbero due figli: Mohamed Sadok, che divenne colonnello nell'esercito nazionale, e Jalal, ingegnere. Il 1 ° febbraio 1929 ha fatto la sua famosa conferenza che pubblicherà in seguito: "L'immaginazione poetica tra gli arabi" (Tunisi 1929). Nel 1955, la sua raccolta di poesie scelte da lui stesso "Inno alla Vita" è stata pubblicata per la prima volta da una casa editrice in Egitto. Questa edizione è stata seguita da altri, tra cui quelli del MTE l'edizione include poesie inedite e fa parte di una serie di volumi, tra cui tutte le opere scritte di Chabbi (conferenza saggio, giornale e corrispondenza). Il poeta Chebbi morì il 9 OTTOBRE 1934 all’età di 25 anni, presso l'ospedale di Tunisi Habib Thameur, dopo una lunga malattia.

Riportiamo, in quest’articolo, due poesie: una delle 4 poesie di Elisabetta Errani Emaldi, ed una delle 4 poesie di Rossana Emaldi, scritte per il Festival della poesia Araba di Tozeur e che saranno pubblicate, in arabo e italiano, su un antologia Araba, con le poesie di tutti i poeti che hanno partecipato al Festival, svoltosi dal 19 ottobre al 22 del 2012. Liberazione e giustizia (Elisabetta Errani Emaldi) Voi, cavalieri del male, rendete l’indipendenza ai popoli oppressi dal furore, dell’ottusità, della ingiustizia e dell’oscurità che vi domina. Le nazioni tiranneggiate invocano la libertà, ma i prepotenti dominatori, che si nascondono dietro maschere d’oro, violentano, torturano e uccidono i cittadini. Dal passato remoto, i potenti continuano ad abusare delle popolazioni infliggendo loro crimini inauditi. Torneranno i tempi della luce e la forza della giustizia li rinchiuderà in eterno nel disco d’argento, sul pianeta della redenzione. I cieli ritorneranno a risplendere liberi, dalle oscure trame dei guerrieri reggenti. I prati rifioriranno di liberazione nel bagliore dell’amore e nell’armonia, dei villaggi del mondo. Ai popoli dominati sarà restituita la sovranità, allora si udrà il canto dell’Umanità, trasportato dalle ali invisibili del vento, danzare sul cuore di nostra Madre Terra. Luce, luce, ai demoni del crimine, perché saranno giudicati e condannati dal popolo regio, illuminato dalla giustizia Divina irradiata dal disco d’oro dal centro dell’Universo.


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32° Festival della Poesia Araba moderna, dedicato al Poeta ABU ELKASSEM ECHEBBI Elisabetta Errani Emaldi La libertà nasce con noi (Rossana Emaldi) Ogni essere umano nasce libero, nessun impegno, nessun legame, ma appena alla luce già tutto è deciso trova legami stretti, trova le sue prigioni, ogni giorno più vincolanti, impegnative. C’è chi decide, chi gli organizza la vita, lo si mette alla prova di responsabilità, minando alle radici le innate sicurezze, lo si schiavizza, gli si impone la strada, creando in lui incertezze e paure ataviche. Ma l’essere umano rimane un ribelle, ama la sua libertà di cui ricorda i passi, la cerca, la brama, l’ama e la rivuole, e per riaverla può scalare scale d’oro fino a toccare il cielo e dall’alto gridare a squarciagola “IO SONO LIBERO”

BIOGRAPHIE DU POETE ABOU EL KACEM ECHEBBI C’était il y a exactement 78 ans. Il s’était éteint à l’âge ou l’on débute sa vie. Mais pour Abou El Kacem Echebbi c’était suffisant pour marquer l’éternité. Ne dit-on pas que s’il avait vécu plus longtemps, le monde aurait débordé de poésie ? Belgacem est un enfant du Djérid, une terre de bonneté où les joutes sont verbales et les fous du village métromanes. Sans doute le meilleur berceau pour donner un poète. Son père, honorable juge, le pousse à fréquenter les meilleurs établissements du pays. Et à onze ans, il usait précocement les nattes de la

prestigieuse université de la grande mosquée ezZaytûna. Tout est allé vite ensuite. Nourri aux seins des muses et vite grandi par la misère de sa nation, il composait à quatorze ans ses premiers vers comme s'il savait que sa vie sera courte. Doté d’une sensibilité extraordinaire, il était telle une éponge s’imprégnant de toute l’affliction qui l’entourait. Il portait le fardeau de son peuple. Un peuple qui, lui, n’était pas conscient de sa situation et semblait aux yeux de notre poète se laisser faire nonchalamment. Cela le révoltait. Il pestait contre ces masses qu’il affectionnait mais qui l’affligeaient. Tantôt il les poussait à se relever, tantôt il se sentait impuissant et voulait se retirer. Mais si son corps était frêle, son esprit était suffisamment fort pour s’attaquer aux montages d’injustice… plutôt que de vivre terré. Et contrairement à ce que l’on pouvait s’attendre, il ne mit pas en cause l’opprimant mais l’immobilisme de l’opprimé. Nul n’est tenu d’accepter aussi longtemps la méprise, et il n’appartient qu’à chacun de changer sa réalité. Son peuple en avait-il assez de s’entendre bousculé par ce jeune homme? Etait-il loin de la maturité que lui désirait le poète ? Toujours est-il qu’on l’accusa d’apostat car il eût voulu que la volonté du peuple prime sur la providence, prit pour un fou quand il lorgna la forêt pour s’isoler des mesquineries, taxa de simplet car il eût voulu devenir bûcheron tranchant de sa hache les racines du mal. Nul n’est prophète dans son pays dit-on, eChebbi l’était. Mais un prophète ignoré. Et si aujourd’hui il est largement reconnu, il n’en demeure pas moins méconnu. On reconnaît ses poèmes sans les connaître et on connaît le personnage sans reconnaître le prophète. Son message est plus que jamais d’actualité et universel. Lui qui n’a jamais quitté la terre natale, s’adressait déjà aux tyrans du monde. Avertisseur, portant la prophétie d’une revanche proche. Et s’il donnait souvent libre court à son âme révoltée, il appela à l’amour, à la vie, aux vertus de l’ambition saine et à l’élévation de soi et des siens. Il sut chanter l’enfance, le coeur maternel, la liberté et la mélancolie. Son apparence de chagriné voilait à peine son estime de l’existence. . Mourrant il chantait la vie et la volonté de la vivre. Il adorait la Nature, l’invoquer comme allier et l’appeler à son aide. Il chérissait l’univers et évoquait sa flamme qui l’habite. Cependant les bassesses des hommes le peinaient et donnaient peut être à son âme une raison de quitter ce bas monde …>>>


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32° Festival della Poesia Araba moderna, dedicato al Poeta ABU ELKASSEM ECHEBBI Elisabetta Errani Emaldi pour se reposer au milieu des anges et retrouver le paradis promis par les dieux. Des dieux qu’il sollicita souvent, dans sa prière dans le temple de l’amour ou dans son poème adressé à Dieu. Fils d’Apollon il se voulut Prométhée, vivant digne, mort en léguant son inestimable feu à sa nation. Ce 9 octobre, beaucoup rendront sûrement un vibrant hommage au poète et à son œuvre. Mais la meilleure manière de l’honorer ne serait pas de les comprendre ? Rien ne sert d’évoquer cet héritage précieux si on ne l’utilise pas pour notre future. "Nous aspirons à une vie meilleure, forte, pleine de vigueur et de jouvence. Celui qui ambitionne la vie doit honorer son lendemain et être au cœur de l’existence. Mais celui qui vénère son passé et oublie l’avenir est un homme sans vie, un squelette qui hante les tombeaux".* Mourad Daoud --Je suis une flûte dont les sons jamais ne cesseront. A ma mort, elle se taira. Je suis l’océan immense : les tempêtes Fougueuses ne lui donne que plus de vie. Mais lorsque je mourrai, Que mon existence se terminera, Que la mort aura fait taire ma flûte, Que la flamme de l’univers se retirera de mon cœur, Ce cœur qui avait vécu pareil à un flambeau étincelant, Je serai heureux de quitter cet univers du péché et de la haine, Pour me fondre dans l’aurore de l’éternelle beauté, Pour me désaltérer à la source de la lumière. Je dirai à la foule qui a osé me détruire, Qui a souhaité ma chute, Qui, ayant aperçu sur les ronces, mon ombre immobile S’est imaginé que j’étais mort : Les pioches n’abattront pas mes épaules ! Le feu ne détruira pas mes membres !* *Extrait du livre « Abou el Kacem Chebbi» d’Abderrazak Cherait

Rêves de ma jeunesse Abou el kacem Chebbi N’ont-ils pas, de naissance, Une santé chétive et faible Les rêves des jeunes hommes Brisés comme des branches Par les malheurs incessants Qui tombent ainsi que la grêle ? J’ai demandé aux ténèbres Où avaient disparu Les rêves de ma jeunesse Elles m’ont répondu : Les vents obliques les ont chassés Les dispersant en tous sens. Et lorsque j’ai demandé aux vents où donc ils les Avaient emportés, ils répliquèrent : Le torrent du destin les ont engloutis A tout jamais Dans les flots noirs du malheur. Ils sont devenus poussière, fumée, néant Tel le grain broyé dessous la meule, Envolés sur les rivages de fièvre, Proie des flots noirs


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AGENDA DEGLI ARTISTI 2013 A cura della redazione Sin dalla prima Agenda degli Artisti sapevamo che l’iniziativa avrebbe avuto successo, ma siamo andati sicuramente oltre le aspettative: le adesioni sono sempre moltissime ed il lavoro di impaginazione è una vera sfida.

MAGGIORI INFO: http://estro-verso.net/?AGENDA_Estro-Verso

Cogliamo l’occasione per ringraziare quanti hanno creduto in questo progetto, inviando materiale interessante per dare vita all’Agenda degli Artisti del 2013. Poesie, vignette, recensioni, copertine, aforismi, pubblicità! Insomma, come negli anni precedenti, anche la nuova agenda si presenterà ricca di contenuti e ci accompagnerà per tutto il 2013. LA REDAZIONE DI ESTRO-VERSO RINGRAZIA TUTTI GLI ARTISTI PARTECIPANTI

Le nostre Antologie sono rilegate a filo, hanno una copertina a colori in cartoncino rigido e sono stampate su carta di qualità “Top edition”, per durare nel tempo. Nella prossima Antologia ci sarai anche tu?

INVIA LA POESIA


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LA VIA DELLA DROGA A cura di Luana Trabuio - Scenografa SABATO 24 NOVEMBRE ore 16 Sala S. Angelo - Barbarano Romano VT INGRESSO LIBERO

L’Associazione Culturale Estro-Verso , in collaborazione con: Comune di Barbarano, Pro Loco, BCC, Parco Regionale Marturanum, Associazione Barbarano Cultura, presenta: LA VIA DELLA DROGA

Ore 16:00 : Incontro con il regista ENZO G. CASTELLARI Considerazioni sul film LA VIA DELLA DROGA Interverrà il criminologo NICOLA LONGO Moderatore: GIANCARLO BRUSCHINI (Estro-Verso) ORE 19,00 Drink Presso il Bar Le Torri - € ……* ORE 20,30 Cena organizzata dalla Pro Loco presso la Sala S. Angelo - € 20 Prenotazione cena obbligatoria alla Pro Loco entro il 17 novembre Tel. 340-3342190 / 339-5950474 Oppure via e-mail: redazione@estro-verso.net

-Per la cena, se interessati, comunicate in anticipo la presenza poiché i posti sono limitati. La cena è organizzata dalla Pro Loco e Il contributo comprende le bevande. *Il drink al bar è facoltativo e non è compreso nel prezzo. -L’Evento Estro-Verso è gratuito MAPPA E SITO BARBARANO - CLICCA QUI DOVE ALLOGGIARE: Hotel Marturanum Bed & Breakfast Il Castello

THE VIRTUAL MUSEUM OF IRAQ Clicca per entrare nel museo


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AMORE E DOVERE

(miniracconto di una giovane autrice 94enne) A cura di Lea Mina Ralli (L’Estroversiana) Da circa un anno Tecla e Paride si erano sposati e vivevano felici nella loro bella casa, non molto grande, ma arredata con gusto e semplicità col concorso di amici e parenti che avevano fatto i regali di nozze seguendo le indicazioni della lista fatta dalla coppia stessa. Ogni cosa, era moderna e funzionale e, rispecchiava il carattere aperto e dinamico della coppia che si era conosciuta sui banchi di scuola e aveva deciso di coronare il loro sogno d'amore non appena fossero stati in grado di farlo. e fu in un bel giorno di primavera che coronarono il loro sogno d'amore . Per sua moglie Tecla, invece, gli studi si erano dovuti interrompere dopo il liceo per la limitata disponibilità economica della sua numerosa famiglia che non poteva permettersi di mantenerla a lunghi studi universitari. Ma la volenterosa ragazza ,frequentando successivi Corsi di formazione aveva conseguito l'attestato di vetrinista e su questo aveva puntato per entrare a far parte di una catena di negozi dei quali rinnovava le mostre con gusto ed eleganza ed era amche un lavoro che le piaceva e che svolgeva ad intervalli regolari. Con questo contribuì anche alle spese del suo corredo e lo avrebbe continuato anche dopo le nozze per arrotondare lo stipendio di Paride che non aveva ancora smesso di perfezionarsi in quella carriera per cui si era laureato. Il matrimonio avvenne in una bella giornata di primavera per la loro felicità e fra le benedizioni del parentado che gioiva insieme ai due ragazzi innamorati.L'impiego che Tecla mantenne anche dopo le nozze le consentì di riempire il tempo in cui suo marito era in ufficio e lo svolgeva con passione creativa, ricevendone anche molta soddisfazione ed aveva modo di arrotondare anche il reddito familiare. La vita in quella casa iniziò così tranquilla e soddisfatta e, dopo alcuni mesi, anche la gioiosa novella di una prossima maternità aveva allietata l'unione felice e tutto lasciava prevedere un altrettanto sereno futuro. La nuova vita che si era annunziata contribuiva a farli fantasticare e ad assumere con impegno il nuovo ruolo di genitori. Come ogni futura madre, la giovane Tecla, sopportò i primi disagi che la gravidanza comporta: nausea, astenia e insonnia furono superate ottimamente e non vi fu neppure la necessità di sottoporsi ai numerosi esami che, in quegli anni, cominciavano ad essere abitudinari per tutte le mamme in attesa non giovanissime . Non essendo, però il suo caso e molti accertamenti cliniici ancora facoltativi, e la giovane sposa aveva ritenuto farne a meno e aveva seguito i consigli della madre che per le sue quattro gravidanze aveva tenuto sotto controllo soltanto le urine per evitare l'eventuale albuminuria, sottoponendosi a due sole visite per rilevare la posizione del feto presso l'anziana ostetrica che aveva vista nascere lei e i suoi fratelli. Era giunta così al quarto mese di gestazione e tutto procedeva bene, ma un giorno che stava allestendo una vetrina natalizia molto elaborata, cadde in malo modo da una scaletta provvisoria che, tranne qualche livido, sembrò non aver lasciato postumi. Dopo circa una settimana, però, Tecla fu colta da violenti dolori addominali che le causarono anche alcune perdite di sangue che potevano essere avvisaglie di aborto. Fu necessario, quindi, farle assumere delle massicce dosi di medicinali specifici per scongiurare questa incresciosa eventualità e fu costretta a mantenere un assoluto riposo fino al termine della gravidanza. Il marito nelle pause di lavoro s'ingegnava a tenerla di buonumore: "Sai! la nostra bimba ha tentato di anticipare la sua venuta al mondo soltanto per conoscermi prima....sai che le bambine sono tutte per il papà" ed io non vedo l'ora di tenermela fra le braccia." "Ma che dici Paride? Tu insisti nel credere che sia una femmina. E se fosse una maschio? Non conosci l'antico detto che afferma essere la pancia a punta che porta il maschio, ed io, non sono affatto tonda.!" Simili schermaglie si susseguirono per tutto il tempo della gestazione che, comunque, non raggiunse il tempo debito e il parto avvenne prematuro, recando un'amara sorpresa rpresa Non per il sesso che si rivelò essere maschile e il neonato bello, forte e vivace che coi suoi primi strilli rivelò avere dei forti polmoni, ma disgraziatamente era nato focomelico con due moncherini al posto delle braccia. La necessità di assumere dei farmaci capaci di arrestare l'aborto per un tempo lunghissimo, aveva determinato la grave anomalia che gettò nella costernazione tutta la famiglia che aveva attesa questa nascita con amore e trepidazione, ignari di quanto il destino stava preparando. (…) >>>


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AMORE E DOVERE

(miniracconto di una giovane autrice 94enne) A cura di Lea Mina Ralli (L’Estroversiana) Sul momento nessuno ebbe coraggio di farne partecipe la madre che vide la sua bella creatura strettamente fasciata com'era l'uso del tempo e solo quando dovette attaccarla al seno capì la situazione e, con un urlo di raccapriccio seguito da un pianto convulso , l'allontanò da sé rischiando di annullare la scesa del latte, mentre il piccolo innocente cercava la turgida mammella che la madre le rifiutava: "Non può essere mio figlio. Non voglio vederlo più. Lo rifiuto, portatelo via. Qualcuno me lo ha scambiato." Queste le parole allucinate della povera madre mentre le infermiere della clinica non sapevano come consolarla. Dal suo canto Paride se la prese col destino crudele e malvagio che aveva recata una condanna non solo a loro genitori, ma allo stesso neonato che non avrebbe avuta una vita facile. Ne parlò con l'anziano ginecologo con accento angosciato: "Capisce dottore? E' come una maledizione per noi che ci attendevamo un bambino come gli altri. Cosa abbiamo fatto per meritarci un castigo simile ? E mia moglie che non vuole neppure vederlo dopo averlo atteso con tanto amore e tanta sofferenza. Come potremo allevarlo? La nostra è una famiglia distrutta prima ancora di formarsi." Il medico aveva lasciato sfogare il povero padre che seduto aldilà della sua scrivania parlava con accento accorato, infine si alzò e, ponendogli una mano sulla spalla gli si rivolse con voce comprensiva: " Mio caro Paride, io potrei essere suo padre e di casi come questi ne ho visti parecchi, posso assicurare che le soluzioni ci sono. Basta ragionare su alcuni punti essenziali. La natura umana ha ancora molti lati sconosciuti e non sempre le cure danno gli stessi risultati. Le medicine date a sua moglie, non hanno causato sempre lo stesso abnorme risultato e questo disastroso fenomeno non ha una causa precisa.ma in questi anni sembra che un nuovo medicinale , Il Talitomide sembra che provochi queste malformazioni Non vi è ancora certezza di questo ,ma se verrà accertato questo grave danno si toglierà dal commercio subito. Purtroppo, quando ciò avviene non resta altro che rimettersi al fato avverso ed accettare con doppio amore questi poveri bimbi che, quasi sempre, dimostrano di avere un'apertura intellettiva superiore alla media come succede anche nei Dawn che nel corso della vita, riescono a superare gli ostacoli più invincibili. Ciò accade proprio perché con l'intelligenza s'ingegnano a mettere in evidenza le loro capacità più nascoste. Siamo tutti a conoscenza che molti menomati fisici sono diventati insigni pittori, atleti, musicisti, ma questo solamente perché non sono stati respinti dalle loro famiglie. E' fondamentale convincere sua moglie che il bambino è sano e vivace e, soltanto se chi lo ha messo al mondo lo rifiuta, potrebbe diventare un disgraziato." Con la testa fra le mani, il povero padre, era rimasto muto ad ascoltarlo e il professore riprese il suo discorso: "Mi creda, il primo a rimanere sconcertato sono stato proprio io che l'ho visto per primo e mi rendo conto di quanto sia doloroso farne partecipi i genitori." Il medico sostò un attimo per asciugarsi gli occhiali inumiditi dalla commozione e subito riprese: "Il mio compito, è quello di chiarirle le idee e spronarlo a convincere sua moglie che un figlio è un dono prezioso e non va ripudiato in nessuna situazione. Anzi l'amore materno sa fare i più grandi miracoli e, lei, come padre e come avvocato, deve trovare le parole giuste per persuadere sua moglie ad abbracciare e nutrire questo bimbo che se potesse parlare, sarebbe il primo a prendersela con chi lo ha generato e, crescendo, si concilierà con la vita soltanto attraverso voi che lo amerete e lo aiuterete a trovare la sua strada. E' un compito grave quello che vi aspetta, ma dovrete affrontarlo non solo per amore, ma anche per dovere. Rifletta sulle mie parole ed affronti con coraggio e consapevolezza l'avvenire di suo figlio e sarà, senza dubbio, la sua più grande causa che dovrà perorare." Le parole del professore, furono un balsamo per l'angosciato Paride che vi riflettè a lungo e furono da sprone per persuadere la sua compagna a prendere un più positivo atteggiamento verso quella creaturina che non aveva nessuna colpa. Tornato accanto al letto di Tecla, ancora in lacrime, cominciò a parlarle con tono sommesso e persuasivo descrivendole anzitutto le sembianze del loro piccino nel mentre accarezzava i capelli di sua moglie madidi di sudore. "Smetti di piangere e di accorarti, mia cara. Pensa invece a quanto è bello il nostro piccolo. Hai visto che ha le tue sembianze e i capelli neri come i tuoi. E poi è maschio ed risaputo che, i maschi, stravedono per le loro madri... tu invece che fai? Lo ripudi? Mentre sei proprio tu che in questo momento dovrai nutrirlo e provvedere a lui. Io vi sarò accanto e farò la mia parte condividendo con te amore e sacrifici e, solo da noi, egli troverà l'appoggio che gli spianerà quel percorso che si è annunziato lungo e difficile. (…) >>>


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AMORE E DOVERE

(miniracconto di una giovane autrice 94enne) A cura di Lea Mina Ralli (L’Estroversiana) Il nostro Fulvio è frutto del nostro amore e lo abbiamo aspettato con tanta trepidazione per poi rifiutarlo? Dovremo amarlo più di ogni altro bambino perché i suoi bisogni saranno maggiori e, se sapremo trasmettergli qualcuna delle nostre qualità troverà, anche lui, qualcosa che farà amargli la vita. Comincia a guardarlo con altri occhi, scorda la sua anomalia, tienilo accanto a te e il tuo cuore di madre non resterà insensibile al suo pianto e al suo riso. Fulvio ha bisogno di te come ogni neonato che fino a che non sarà svezzato non potrà usare le sue braccine e, per quel tempo, avremo insieme trovate molte soluzioni affinché egli non rimpianga di essere nato sentendosi diverso. Anche la scienza ci verrà incontro e lo provvederemo di protesi adatte a lui. Per questo dovremo essere forti anche noi per affrontare i futuri problemi, ma ora consoliamoci pensando che è robusto e vivace e non è affetto da mali incurabili. Pensa a quanti altri bambini infelici vi sono nel mondo e che abbandonati a sé stessi finiscono per soccombere senza avere conosciuto l'affetto di genitori che si fanno carico delle loro sofferenze. A nostro figlio non deve essere riserbato questo destino." Le parole del marito scossero Tecla che da troppi giorni si rifiutava di alzarsi dal letto e che mostrò il desiderio di sgranchirsi e Paride l'aiutò ad infilarsi la vestaglia esortandola a fare una camminatina nel corridoio mentre si scambiavano effusioni. Dopo una ventina di passi giunsero davanti la vetrata della nursey dove i neonati erano allineati nelle loro culle e dietro il vetro sembravano tutti uguali e nessuno mostrava le braccine scoperte tanto che Tecla stentava a riconoscere il suo. tu una delle puericultrice che si avvide del suo imbarazzo e ne approfittò per approssimarsi a colei che in quei giorni era al centro delle attenzioni e con molta cortesia le indicò il suo piccino: "Vede signora il suo bimbo è il più bello di tutti ! Tecla lo guardò riluttante e, per la prima volta, il viso di suo figlio le apparve in tutto il suo splendore con la testina ricoperta dalla folta capigliatura bruna come la sua e due occhioni azzurri come quelli del suo babbo; veramente un amore di bimbo. Un fiotto di emozione pervase la giovane madre mentre dai capezzoli sentiva sgocciolare il suo latte pronto per nutrire quel figlio che fino a quel momento non aveva voluto avere accanto. Anche Paride che col suo braccio sorreggeva sua moglie, fu pervaso dalla commozione sentendo il brivido trasmessogli da lei mentre le parole, gli fluivano dalle labbra istintive e persuasive. Non per nulla era avvocato!... "Vedi tesoro, quanto è bello il nostro bambino? Pensa con quanto amore lo abbiamo creato e quanto abbiamo fatto per non perderlo. Queste sono cose che dovremo raccontargli e lui sarà fiero dei suo genitori come noi lo saremo di lui. Per il momento saremo noi le sue braccia e mano a mano che crescerà provvederemo nel modo migliore a non fargli sentire le difficoltà del suo stato. L'infermiera intanto, aveva fatta entrare Tecla nella Nursery offrendole una sedia e, intuendo che le mammelle della puerpera erano pronte per essere svuotate, sollevò Fulvio ancora fasciato e glielo pose in grembo. La boccuccia avida del neonato si attaccò immediatamente al capezzolo turgido che sua madre istintivamente le offrì mentre l' emozione nuova che la pervadeva sancì il connubio eterno che lega madre e figli che è uguale in ogni parte della terra. Mentre il bimbo poppava, lo sguardo di sua madre indugiava su quel capino bruno e sulle gote arrossate dallo sforzo di succhiare e l'amore materno, represso fin'allora, si concretizzò in un sorriso estasiato che sbocciò istintivo. In quel momento, lei vedeva solo il lato superiore di suo figlio, il resto ricoperto dalle trine candide del coprifasce si mostrava perfettamente uguale agli altri nascituri. I problemi li avrebbe affrontati a suo tempo e si sentiva pronta ad avere quattro braccia per lui. Era sorto in lei quel senso materno che credeva di poter scacciare solamente con la sua volontà, ma che invece è presente in ogni donna che auspica la maternità come una realizzazione vitale ed è formato da immenso amore ed altrettanto senso del dovere. Così è per ogni madre degna di questo nome. Tecla sarebbe divenuta davvero un'altra Madre Coraggio affrontando tormenti e sacrifici, col risultato di trasmettere a suo figlio quell'ottimismo necessario per scegliere in serenità il suo posto nella società. Lea Mina Ralli ( Nonna Lea)

AUGURI, LEA !!! DOMENICA 11 NOVEMBRE NONNA LEA HA COMPIUTO 94 ANNI. TUTTO LO STAFF DI ESTRO-VERSO AUGURA A LEA MINA RALLI TANTA FELICITA’ E SERENITA’.


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News Culturali A cura di Alberto Saso Tratto da : Il giornale 18/9/2012 Dal rigattiere di parole: "Compleanno Sorprende che una parola così diffusa e immediata nel suo significato sia in realtà un ingresso relativamente recente nella lingua italiana e che il suo uso sia stato autorevolmente osteggiato. Paolo Stefanato Sorprende che una parola così diffusa e immediata nel suo significato sia in realtà un ingresso relativamente recente nella lingua italiana e che il suo uso sia stato autorevolmente osteggiato. Deriva dallo spagnolo “cumpleanos”, compiere l'anno, ed è giunta a noi nella seconda metà dell'Ottocento. Il Rigutini e Fanfani la bollava come “uno spagnolismo inutile”. Pietro Fanfani, nel suo Lessico dell'infima e corrotta italianità, rincarava la dose: “E' vero che la voce è di uso comune: ma è pur vero che da non pochi la si pronunzia Compleannos per serbarle la sua origine. Noi dovremmo smetterla addirittura, pensando ch'è un residuo della nostra servitù. Giorno natalizio, Giorno genetliaco ci bastano”. Dello stesso parere era Camillo Perricone - Siracusa, che nella sua Enciclopedia letteraria tascabile Bemporad comprendeva la parola “compleanno” nella lista dei vocaboli errati, da sostituire, appunto, con “giorno natalizio, genetliaco”. Sempre si conferma che nella lingua quello che vince è l'uso.

La FotoGrafia a servizio del lavoro Grandi autori i n mostra a Roma la Repubblica.it di MARCO DELOGU L'edizione 2012 del Festival internazionale di Roma compie dieci anni e sceglie come tema il "Lavoro". Fotografi di fama internazionale e giovani talenti espongono al MACRO fino al 28 ottobre. Lavoro, come lo vedi? Manda foto e video ed esponi al Macro ROMA - Come cambia il lavoro e come cambia la fotografia? Come cambia la rappresentazione del lavoro nella fotografia? È su queste domande e riflessioni che si articola la XI edizione di Fotografia - Festival Internazionale di Roma. Dal 21 settembre al 28 ottobre 2012 al MACRO di Roma. Le visioni del Novecento, dominate da fatiche individuali e collettive, sono state sostituite nel nuovo millennio da immagini di luoghi di lavoro abbandonati, uffici senza identità, nuove tecnologie algide e in costante aggiornamento.

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SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’ A cura di Leonardo Spina

! RIDERE PER VIVERE ! : arte e scienza al servizio della salute ovvero SARA’ UNA RISATA CHE CI GUARIRA’!

Nel 1999 la psicoterapeuta Sonia Fioravanti e Leonardo Spina, uomo di spettacolo, portavano in Italia la cosiddetta comicoterapia (termine scientifico gelotologia). Da allora questa modalità di prevenzione, riabilitazione, formazione e terapia si è sviluppata in moltissimi contesti del disagio sociosanitario, anche mediante il lavoro dei Clown Dottori. Questi dispensatori di riso, sorriso e buone emozioni non sono solo artisti prestati al campo sociosanitario, ma veri e propri operatori olistici di gioia, supportati dalla PsicoNeuroEndocrinoImmunologia e da altre scienze di frontiera, oltre che dalla loro verve espressiva di clown. Dal diario della dott. Falpalà, Chiara Zeccardo, Palidoro-Roma, Osp. Bambino Gesù Neuroriabilitazione Pediatrica. Entrare nel reparto di è un po’ come entrare in un incanto..un incanto che rimane tale, con in suoi pro e contro, per sempre. Ricordo bene quando arrivò Orlando. Era a letto incosciente e dolorante. Unico contatto erano in lamenti di dolore e il volto della mamma, un volto incapace di incontrarne altri, disarmato quanto ridondante. Pensai, le volte successive al primo incontro, a quanto potesse risultare delicata la nostra entrata in stanza e a quanto potesse “non servire” . Il bambino non ci guardava molto e la mamma forse ci guardava troppo, finchè un giorno non fu proprio lui a richiamare i nostri occhi. Sbadatamente inciampai e caddi addosso alla dott. Coccola, Orlando cominciò a ridere. Quel giorno cademmo una sessantina di volte e orlando rise una sessantina di volte. Coccola ed io uscite dalla stanza eravamo confuse, fuori dal reparto eravamo stupite, tornate a casa eravamo felici. Ricordo le telefonate subito dopo l’intervento per avvisarci e confrontarci rispetto ad Orlando e la nuova relazione che andava

creandosi. “Ma sta molto male!” dicevamo; “Ma ride!” dicevamo. Era una di quelle volte in cui i bambini ti lanciano tra le braccia la loro fiducia e ti accolgono in un incantesimo. Un giorno, direi….il giorno, entrammo nella stanza e giocammo con Orlando, iniziò lui il gioco. La sera già svestiti e struccati , mentre ci avvicinavamo all’uscita, un’ infermiera ci richiamò d’emergenza perché orlando non le permetteva di fare la medicazione. Sentite le urla pensammo, io e Patito, d’entrare immediatamente! ma eravamo svestiti! Entrammo nella stanza, intorno al letto quattro infermiere, dietro i camici Orlando piangeva e scalciava, davanti a tutti io e Patito in borghese, lui con il solo naso rosso, io addirittura senza. Pensai:”ecco!ora ci licenziano!” Bastò uno sguardo di Orlando….e subito scoppiò a ridere. Gli dicemmo: “zitto stai! non ci fare scopriscere! Ci siamo travestiti così non ci scoprisciono! non ridere ti prego!” Tra una parola e l’altra sbattevamo tra di noi e ci nascondevamo dietro le garze. Orlando con noi affianco in borghese, si fece fare le medicazioni ridendo. Lo stupore e l’amore di tali incontri o incantesimi non è tangibile ma lo nascondo nel naso rosso che riesce, per sua fortuna, ad abbracciare emozioni senza confini. Non scorderò mai lo sguardo di Orlando che ha scoperto il clown e ne ha rubato il naso, accogliendoci nel suo mondo, rubandoci risate che avremmo dovuto rubare noi a lui. Non scorderò mai la mamma, la sua dignità e i suoi abbracci che per otto mesi ci ha dedicato senza se né ma… e soprattutto senza un perché, gratuiti come le cose più belle, come le stelle di Palidoro, come gli incantesimi più piccoli che trovano eco in una risata dopo le lacrime. LA MEDICINA NON FA RIDERE MA C’E’ MOLTA MEDICINA NELLA RISATA www.riderepervivere.it 3287641671 www.homoridens.org 3479001526 www.La TerradelSorriso.org 3356333368


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LETTERE DAL BORGO DELLA PACE A cura di Paolo Turturro Memoria dell’amore. Tu divieni ciò che ami. Tu generi dentro di te e negli altri Dio, dal momento che ami. Tu non sei, quando non ami. Dio ti ha pensato dall’eternità. Sei da Lui amato da sempre. Tu, anche se agli occhi della gente sei una nullità, non importa, per Lui sei importante. Sei l’unico suo amore. Per te ha donato la vita fino alla morte. Solo quando ti ami, scopri l’amore di Dio dentro di te. E allora ti incanti, ti stupisci, ti meravigli, perché Dio tanto ti ama. Ti scopri meraviglioso. Alt! Quando non ami, muori. Ti sei mai chiesto: ”Perché Dio ti ama così tanto e fin dall’eternità?” Che cosa è l’uomo, perché te ne curi tanto? Ti rendi conto quanto vali per Dio. L’amore di Dio dentro di te è una continua esplosione di meraviglie. Non bastano cento anni per scoprire l’immensità dell’amore che Dio ha versato dentro di te. Amare è scoprire dentro di te lo spirito che non finisce mai. Nell’aiutare l’altro, scorre dentro di te una sorgente di letizia che non si esaurisce. Ama il tuo respiro. Ama il tuo canto silenzioso dentro di te. Ama i tuoi occhi che avranno la bellezza di vedere Dio. Ama le tue mani che accarezzeranno nei poveri l’eucaristia. Ama il tuo corpo, dove Dio abita non solo quale Parola vivente. Ama il tuo tempo. Ti è stato donato il tempo per scoprire l’incanto di Dio nella creazione. Ama le stagioni che ti profumano già di eternità. Ama l’aurora che ti spalanca il cielo dentro la tua luce. Tu sei la memoria dello stupore di Dio nei tuoi occhi. Tu sei quella matita con cui Dio scrive dentro il tuo universo. Tu sei la voce che Dio canta nella natura. Tu sei lo sguardo che il creato ti ha donato per incantarti dell’immenso. Tu sei l’orizzonte che i tuoi pensieri hanno aperto contemplando, ogni mattina, il ciborio del vangelo. L’amore è l’unica reale prova dell’esistenza di Dio. Nell’amore divieni giorno, divieni luce, divieni serenità, divieni olocausto di bellezza. Nell’amore generi non solo il tempo ma l’eternità. Nell’amore sei trascende in Dio con le mani immanenti nel soccorrere l’altro. Nell’amore trascendi le lacrime che scorrono salendo in alto, nella memoria di Dio. Nell’amore battezzi ogni figlio d’uomo e di ogni razza. Nell’amore consacri la verità che ti rende libero, pur camminando in mille boscaglie di tormenti. Nell’amore concepisci Dio dentro di te. Nell’amore anche un angelo ti annuncia che

generi Dio nell’altare e nel ventre del tuo cuore. L’amore è scuola di vita. L’amore è il tuo corpo che non muore. L’amore della tua carità è fertile di Trinità. Non perdere tempo nelle tue angosce di vendette. Ama e sei già vincitore. Solo l’amore è la vittoria sul tempo. Solo l’amore germoglierà il mondo di bontà, di bellezza e di verità. Vivi ogni istante della tua esistenza, amando. Amare è voce del verbo morire. E’ perdere se stessi, per trovarsi vivi e immanenti nel cuore di Dio. L’amore è la rivoluzione che i giovani cercano. Amore senza confini. Amore oltre la musica delle emozioni. Amore oltre le passioni che muoiono. Amore che ti crea dentro l’infinito che sei. Nell’Amore leggi i secoli passati e i secoli delle stelle. Amore oltre gli anni luce. Amore oltre gli atomi che si separano e sempre resta immacolato e intatto. Amore che intuisci l’oltre e leggi gli sguardi di Dio. Amore oltre l’estasi di ogni vibrazione angelica. Amore dentro il monastero del tuo infinito. Amore è voce di chi non ha voce. Amore è forza di chi è oppresso di ingiustizia. Amore è respiro che uccide la morte. Amore è così sottile che il tempo non è capace di contenerti. Amore è ogni pericope del vangelo. Amore è la pagina del Risorto. Amore è la pagina che contiene tutta l’intera umanità. Paolo Turturro. http://www.dipingilapace.it Programmiamo il doposcuola a Palermo – Borgo vecchio. E’ urgente aiutarci. Le attività didattiche al doposcuola di Palermo – Borgo Vecchio sono iniziate il 1 ottobre 2012. Quest’anno saremo aiutati dai giovani universitari delle facoltà di Lettere, Pedagogia, psicologia di Palermo. Giovani guidati da un tutor. Resteranno Francesco e Marzia, come animatori già esperti sul campo. Iniziare un’attività infiamma di coraggio tutti. Continuare è arduo e qualcuno si scoraggia. Non abbiamo mai mollato il doposcuola a Palermo - Borgo vecchio. Continuiamo con lo stesso entusiasmo e volontà. Le nostre comunità solidali possono partecipare inviandoci giovani volenterosi che possano esplicare il doposcuola. Si troveranno bene con noi, donando loro vitto e alloggio. Anche tu puoi partecipare affinché questo arduo impegno per tutto l’anno possa portare frutti buoni per l’educazione civica e sociale degli alunni. Come? Inviandoci 10,00 euro al mese a: Associazione Dipingi la pace - Piazza della pace, 3 - 90139 - Palermo c/c postale: 10298909. Grazie.


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POETI IN VETRINA Per l’invio delle poesie (Forum Estro-Verso) VIA AL VECCHIO CHE TORNA! Poesia di Yuli Cruz E’ tornato quello d’allora s’affaccia alla finestra con uno scompiglio in testa e mi guarda …non è più lo stesso, sembra uno strazio d’ombra con una mole di respiro che sui vetri condensa; senza volere la mente pensa: “vai ora! Oh vecchio! Sazia altrove la tua curiosità, porta via l’ombra ingombrante con quel volto di antichità sembri un povero mendicante, e dove sei stato chi lo sa?” ——-

NEL FINIRE Poesia di Letizia Sergnese Nel finire di un giorno, c'e' tutto o niente. Passano le ore, e poi un tratto non si è più gli stessi, si cambiano ragioni, pensieri. Nel finire di tutto ciò che si è cominciato subentra qualcosa, di quasi innominato, si è stanchi, ma nasce una speranza , speranza che non muore mai nel finire.

ROMA Poesia di Denis Soddu Un velo di diafana bruma risale dal rorido scorrere di un fiume; stormi di passerotti abbandonano la calda alcova dei loro nidi poi tutto si dissolve nella luce ambrata dell’aurora. Le chiese dischiudono i loro portali un’essenza antica si diffonde nell’aria le campane cantano festose, i gatti aggomitolati in un ispido pelame sonnecchiano sulle rovine del tuo passato. Sette sono gli occhi che ci scrutano dall’alto, e sette le prominenze da cui tu ti erigi; fiero è il tuo piglio, dolce ed austero il tuo vociare agresti i tuoi albori e glorioso il tuo tramonto. VALORE Poesia di Rita Grasso Questo passaggio ha un significato solo se non perdi tempo solo se aiuti gli altri solo se tuteli te stesso solo se resta qualcosa di te nella continuità della vita! ma soprattutto se non rimani solo…..


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POETI IN VETRINA Per l’invio delle poesie (Forum Estro-Verso) RESPIRO DI VITA Poesia di Stefano Caranti Le curve del tempo delineano strade da percorrere, traiettorie spesso sconosciute che ci fanno vibrare emozioni. Chissà se lassù nel cielo da qualche parte, nascosto, esiste uno spazio privo di follia dove sostare senza timori, ansie e inquietudini. La terra disegnata da geometrie sconosciute ci riporta ai confini dell’ignoto dove milioni di astri si accendono e si spengono come i cuori di una sera. E noi che tracciamo veloci rettilinei siamo l’uno con tutto, sbiaditi e offuscati ci guardiamo nel silente battito di un semplice sorriso che sfugge tra le curve di un tempo senza ritorno. Negli occhi che riflettono le stelle il privilegio di vivere.

VITE PERSE. Poesia di Virginio Giovagnoli Riecheggia nelle ore la chiamata del tempo. Cammina a piedi scalzi e passo stanco. La mente inebetita, altrove vola. L’intelletto non recepisce più né il pensiero né la parola. Scompaiono mare e spiaggia. Tutto è confuso. Rimane solo nebbia. Non c’è dolore. Dall’alto della fragilità dei suoi sogni si lascia andare. Sale l’onda. Si alza il vento. Un lieve rumore sulla scogliera. Cupo il silenzio. . Una giovane vita spenta.Luce. Farfalle. Polvere bianca. Il cielo si è fatto scuro. Rosso l’orizzonte. Una nuova stella in cielo appare. Le orme sulla sabbia sono cancellate da grida di dolore. Muoiono desideri e speranze. Rimane l’indifferenza. Luce. Farfalle.

A tutti i poeti. La rubrica POETI IN VETRINA pubblica le poesie di Autori emergenti e non, inviate dagli stessi alla redazione. Le poesie più belle vengono selezionate per essere incluse nel Magazine Kultura ed in apposite Antologie per offrire visibilità e notorietà ai poeti contemporanei. Fermo restando la pubblicazione attraverso gli strumenti offerti da Estro-Verso, i diritti d’autore appartengono agli stessi Artisti che le hanno inviate.


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POETI IN VETRINA Per l’invio delle poesie (FORUM ESTRO-VERSO) UNA DOMENICA CON TANTE LETTURE Poesia di Paola E. Dal Pane

URAGANO SANDY ! Poesia di Maria Vittoria Massimo

( TO FINALE SILLABA 1* STR.) LIRICHE ACCURATE OR LAVORO PUBBLICATO VIVO ORIZZONTE D’IMPEGNO NON LASCIATO A TERMOLI A FIRENZE ED PARMA HA ABITATO

L'uragano Sandy fa congiungere le mani, mentre violento distrugge quello che trova.

( NA FINALE SILLABA 2* STR.) POTENDO VIAGGIARE LA LIRICA TRASCINA VIRTUALE UNA STRADINA APPARE IN PAGINA E SEMBRA UN PAESAGGIO VISTO A FILIGRANA ( ZE FINALE SILLABA 3* STR.) SON RIMANDI CORTI E RICCHI DI RISONANZE CURATI E COMPATTI DEI BRANI PER DANZE PAROLE INVITANO RIFLESSIONI IN CORRISPONDENZE ( SO FINALE SILLABA 4* STR.) PERCEPENDO I PROFILI DEI LUOGHI NEL VERSO VEI LA SCIA CHIARA COL MARE RUMOROSO NATURALE IMPIANTO A FIN QUASI DENSO ( TA FINALE SILLABA 5* STR.) GIA’ MATERICO L’UNICO SEGNO DI VITA UNA LIRICA POETICA PARTECIPA SU’ CARTA PER FACILE GIOIA LA FELICITA’ SI RISCONTRA

una pioggia fuori dal normale che paralizza la citta` quasi fatale, sembra davvero un sogno... che lascia sicuramente un segno. Piove, le nuvole coprono il cielo sulle strade la tempesta a punti fitti bruscamente inonda le case. Scivolando e correndo sussurra la sua rabbia scrutando tutto quello che trova incatenando l'atmosfera. sconfigge sfidando le paure umane, penetra come una spada,lasciando solo amarezze...e nello stesso tempo speranze alla povera gente di poter ricominciare .

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STEFANO CARANTI di Stefano Caranti

STEFANO CARANTI vive a Santa Maria Maddalena (Rovigo). Ha iniziato a scrivere poesie nell’età dell’adolescenza e, ultimamente, sta sperimentando nuove forme espressive avvalendosi delle tecnologie informatiche, per unire poesia, immagini e musica. Ha ottenuto numerosi premi, menzioni e riconoscimenti. Le sue opere sono state inserite e recensite in diverse antologie nazionali/internazionali e riviste. Ha presentato nel 2008 la sua opera prima, dal titolo “Cercatori d’albe – ombre e luce”, una raccolta di poesie scritte tra il 1987 e il 2007. Recentemente ha iniziato a comporre i primi Haiku. Il sito dell’Artista è raggiungibile all’indirizzo www.inuoviorizzonti.it


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Il Poeta Fanese Stefano Sorcinelli A cura della redazione no pubblicati nella XLI Antologia di Voci Nostre, che sarà presentata nella primavera del prossimo anno al Ridotto del Teatro delle Muse e che, come per le precedenti edizioni, verrà inserita nella Biblioteca Internazionale del Parlamento Europeo. Africa La foto bambina. Ndeye vestita a festa. Con uno sguardo di antilope si nutre d’innocenza.

Il poeta fanese Stefano Sorcinelli premiato al Concorso letterario 'Città di Ancona'. Sabato 3 novembre, nell’ex Sala Consiliare del Comune di Ancona, si è svolta la cerimonia di premiazione dei vincitori e dei segnalati al XXI Concorso Letterario Internazionale "Città di Ancona", organizzato dall’associazione culturale VOCI NOSTRE con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Ancona e del Comune di Ancona (Assessorato alla Cultura e Prima circoscrizione), nella quale è stata premiata la poesia “Africa” del poeta fanese Stefano Sorcinelli, dedicata alla bambina del Senegal sostenuta a distanza tramite l’organizzazione internazionale ActionAid, classificatasi al II posto nella sezione “poesia singola”e premiata dall’Assessore alla Cultura Andrea Nobili con la coppa offerta dal Commissario straordinario della Provincia di Ancona. Le opere premiate sono state presentate e lette dal regista RAI Terenzio Montesi mentre l’analisi critica è stata svolta dallo scrittore di fama internazionale Cesare Baldoni, Presidente della Giuria. Tra le personalità presenti, il Sindaco di Ancona Fiorello Gramillano e Orietta Maria Varnelli, presidente di ActionAid Italia, che si è voluta personalmente congratulare con Sorcinelli per il prestigioso riconoscimento conseguito. La rilevanza nazionale ed internazionale del Concorso emerge dalla provenienza dei partecipanti e dei premiati che ha interessato regioni come il Veneto, l’EmiliaRomagna, le Marche, l’Abruzzo, la Liguria e il Lazio mentre per la sezione "stranieri" ha toccato paesi come la Bulgaria, la Francia e il Lussemburgo. Tutti i testi premiati al XXI Concorso internazionale saran-

Ndeye sorride di un bianco lucente che abbaglia l’eco delle guerre. In posa, un solo scatto. Un solo fiore tra le mani. Un solo paio di sandali. Un solo mondo da abitare. Sembra pregare Ndeye che arrivi qualcuno che le prometta il mare. Molti bambini nel Sud del mondo non hanno accesso a cibo, acqua potabile, cure mediche e istruzione. ActionAid si batte da oltre 20 anni in più di 30 paesi diAfrica, Asia e America Latina per garantire a tutti questi diritti. Ma per sconfiggere la povertà e l'ingiustizia c'è bisogno anche del tuo aiuto! Adotta un bambino a distanza! Con soli 82 centesimi al giorno potrai cambiare realmente il suo futuro e quello dellla comunità in cui vive.


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Intervista a Domenico Ruggiero A cura di Katia Belloni Scrivere per me è molto importante, perché in questo modo riesco ad esprimere i miei sentimenti, pensieri felici e tristi, le mie emozioni ecc. Ma quando ho iniziato ad intervistare i miei amici poeti scrivendo di loro, devo dire che l’emozione che mi hanno trasmesso è indescrivibile; perché ci fanno conoscere sé stessi, enfatizzano dei valori che noi riconosciamo attraverso le loro esperienze. Domenico Ruggiero è un grande poeta che esprime con semplicità i sentimenti, facendoci afferrare la sua personalità! Quando ho riletto le sue parole nell’intervista che ho fatto personalmente a Domenico, mi ha colpito molto la sua poesia, ma soprattutto quando ha parlato con entusiasmo del suo libro” là dove finisce l’Onda”. Ringrazio ancora Domenico per la sua disponibilità, sperando in futuro di fare altri articoli parlando della sua poesia! Intervista di Katia Belloni a Domenico Ruggiero: ci parli di te? "Sono ingegnere, sono stato docente presso un istituto industriale, sono DJ, sono diventato poeta per vocazione. E all'armonia ora dedico la mia vita." come è nata la tua poesia? "Non a caso. I germi c'erano già da giovane. Ho lasciato stare per costruirmi un avvenire. Poi, come l'erba spacca l'asfalto e fa breccia dappertutto, così la poesia ha spaccato la cera con cui l'avevo sigillata ed è scoppiata dentro il cuore". è importante scrivere per te, che cosa significa? "Con la poesia esprimo il mio ultraterreno, con semplicità (dote fondamentale affinchè la gente possa apprendere, sempre se libera dai suoi impegni). Il primo ad apprendere i principi, ad ascoltare le emozioni, sono io. E mi sorprendo dell'ironia, dei giochi di parole che nascono, delle verità che vengono fuori. .. Spero che qualcuno possa usufruirne in prima persona ... senza usare da parte mia alcuna prevaricazione, ma lasciando liberi tutti di volere o non volere." la poesia è la nostra anima. tu che nè pensi? "Se ti riferisci ad anima, come quel quid che contiene la particella di Dio, allora ti rispondo SI'. altrimenti la nostra anima, intesa in senso ecclesiastico, è quella che fa da tramite tra l'inconoscibile e l'immanente. " parliamo del tuo ultimo libro: là dove finisce l'ondache cosa significa?

"La vita, come tutto ciò che ci circonda è il RICORDO di ciò che viviamo … e quindi un'onda sinusoidale, con una certa frequenza, che viene e che va . Ma in effetti non c'è soluzione di continuità .....e c'è VITA dopo la MORTE. . e quindi è un'onda che dovrebbe, materialmente finire ... ma in effetti non finisce mai. … Quindi è da considerarsi come figura METAFORICA. ..". Penso che hai avuto molto successo. Ci parli della tua emozione? "Il successo altro non è che quello che dici ha delle fondamenta oggettive .. e quindi qualcuno disposto a crederti c'è ... ed è già un successo .... L'emozione è quella che ti congiunge a Chi ti ha proposto quelle verità. .. Lo ringrazi… e vai avanti per la tua strada, sapendo che se cadi, Qualcuno ti sorreggerà. ..." ci offri una tua poesia? “Vi dedico questa, a cui tengo particolarmente: Quando vidi una sera mia madre piangere piansi... non sapevo perché. Quando vidi una sera mia madre ridere risi... non sapevo perché. E una sera se ne andò. Non dissi niente perché non avevo più niente da dire: avevo perduto in un solo istante l'universo che mi generò. www.domenicoruggiero.it.gg

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Intervista a Roberta Strano A cura di Katia Belloni Ho letto su una rivista una poesia di Roberta Strano, i suoi versi mi sono entrati nel cuore. È una persona molto sensibile e sincera, così l’ho incontrata per conoscerla e parlare con lei della sua poesia. CI PARLI DI TE? Sono siciliana e scrivo da molti anni. purtroppo nessuno vive scrivendo, o solo alcuni, così mi occupo anche di altro. Lavoro presso la pinacoteca comunale della città dove abito, ma sono anche redattrice presso la casa editrice Montecovello di Roma e articolista su alcuni siti web settore grafica e informatica. LA POESIA PER TE CHE COSA SIGNIFICA? Rappresenta moltissimo. La poesia è autenticità assoluta, mi permette di esprimere i miei più profondi sentimenti, senza mascherarli dietro a personaggi fittizi. Lo scorso anno ho pubblicato la mia prima raccolta di poesie dal titolo “ I riflessi dell’anima” con Ebook Vanilla, con testo inglese a fronte. I RIFLESSI DELL’ANIMA CHE COSA RAPPRESENTANO ? Vogliono rappresentare le differenti sfumature dei miei stati d’animo quando scrissi le poesie ei racconti contenuti nella raccolta. Prima raccolta per far colpire che io sono nata prima poetessa. CHE COSA TI SPINGE A SCRIVERE LE POESIE? E’ una predisposizione del tutto naturale. Sicuramente il desiderio di trasmettere sentimenti, emozioni, problemi, e di esorcizzarli in parte, comunicandoli al mondo intero. QUAL’E’ IL COLORE NELLE TUE POESIE? Nelle mie poesie ho fatto spesso riferimento ai colori della natura, come al colore del cielo, dell’acqua dei fiumi o del mare. Sono anche delle metafore per indicare il colore degli occhi di una persona ad esempio. HAI SCRITTO DEI LIBRI? Si,una raccolta di poesie e un romanzo. Più che altro sono due pubblicazioni, perché ad oggi 10 romanzi e almeno un centinaio di poesie. Per quanto riguarda i libri: “ I riflessi

dell’anima ( raccolta di poesie varie) e Hans Thorkild, Hastings anno 1066 ( romanzo storico e sentimentale). E’ IMPORTANTE FAR CONOSCERE LE PROPRIE POESIE ANCHE AD ALTRE PERSONE? Si, molto, perché ogni persona può ritrovare una parte di sé dentro la poesia di qualcun altro. E questo la rende universale. A volte sembra che una poesia sia del tutto personale, ma è certo che da qualche parte nel mondo qualcuno ha vissuto probabilmente le stesse situazioni e ha provato gli stessi sentimenti. Questo ci fa capire di non essere soli! IL VIAGGIO DELLA POESIA CHE COSA SIGNIFICA PER TE? E’ un viaggio interiore dell’anima, che si esprime attraverso dei versi. Un viaggio che permette ai poeti di distaccarsi dal mondo empirico anche solo per un attimo e vedere cose che altri comuni mortali non è consentito vedere, ma spesso anche viaggi onirici o dell’immaginazione in cui descrivo una città che avrei voluto visitare. Ti ringraziamo per la tua disposizione, e per le bellissime parole che ci hai regalato sulla poesia! Katia Belloni


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RIKK MAGGESE... Il concetto di Poesia A cura di Rikk Maggese CONCETTO DI POESIA Surreali momenti di poesia futuribile e futurista, come è possibile Imprigionare tale veemenza verbale..?? Scritta o eterea che sia, gli schemi accademici risulteranno superflui o banali le terzine o quartine appariranno come vetuste cariatidi appassite il senso o non senso sbiadiranno, per lasciare spazio a soglie di costruzione letteraria impensabili e oltre ogni limite. La Poesia in quanto tale deve sfuggire a logiche di costruzione linguistica e dogmatica per abbandonarsi e trascinare il fruitore verso prospettive sempre diverse e fuori da schemi banalizzanti o troppo commemorativi.

“…D’ARGENIO E IL COLORE DI LILLA SFIORENTE VEROSIMILE ALLA LUNGIMIRANZA… INTRECCIANDOSI CON SETA FLUENTE …”

“…Euripidi Condizionamenti ellittici Si fomentano contigui e costanti verso eleuteriche Traiettorie asimmetriche prospicienti soluzioni incorporee e velate di malinconica reticenza…”

RiKK

"FOEMINA NON RIDENS" Dialoghetti filosofici di

VIOLETTA CHIARINI (CE.N.D.I.C.*) Testo selezionato per la rassegna "Inedite Visioni" - Roma , Teatro "Lo Spazio", gennaio 2013 e tratto da "SONO OBERATA" , della stessa autrice Premio letterario Internazionale Lago Gerundo-Europa e Cultura 2011-sezione teatro

in scena a Roma il 14 novembre 2012 alla Libreria Galleria d'Arte L'Universale e il 23 novembre al Ciack Village.


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L’Alba di un nuovo giorno di Francesco Condemi A cura di Rikk Maggese FRANCESCO CONDEMI nato ad Isola di Capo Rizzato Residente a Grugliasco (Torino) Nato in un piccolo paese della Calabria, da anni la scrittura è un rifugio dove il poeta trova un dialogo con se stesso, utilizzando la penna come strumento per percorrere, inconsciamente, spazio e tempo. Imprime sulla carta il “vissuto” partecipando ad innumerevoli concorsi di poesia nazionali, come quelli indetti dalla Kimerik con “Granelli di Parole” e “Firenze Libri” con il premio “L’autore”, e locali, come ad Asti, con l’annuale “Vittorio Alfieri” per la “La poesia salva la vita”. Nel 2008 pubblica il suo primo libro di poesie dal titolo "Da una porta socchiusa... uno spiraglio di luce", edito dalla Casa Editrice "Libro Italiano World", che lo annovera tra i poeti contemporanei. Dimostrando un equilibrio ed una chiarezza notevoli nello scrivere in versi, replica nel 2010 con “L’alba di un nuovo giorno”, edito dal Gruppo Albatros Il Filo”, un normale proseguimento vitale del suo percorso. Vincitore nel settembre 2011 del Poetry Slam di Catanzaro organizzato dal “Salotto Letterario” di Torino, sta ora lavorando alla stesura del suo terzo libro.

Il vento Suona come musica dolce questo leggero alito di vento sul mio viso mentre il mare mosso muove la schiuma. Sulla sabbia dorata le sdraio chiuse come a riposare intorno muore un estate. Tra ali di respiri e immagini mozzafiato rimangono indelebili quei baci dati e ricevuti in un incontro che come l’alito di vento spariscono all’orizzonte.

Da una porta socchiusa... uno spiraglio di luce. Autore: Francesco Condemi. Editore: Libroitaliano World Prezzo: € 12,00 Ed. 2008 - pagg. 54 Ecco cosa dice la critica: La Casa Editrice "Libro Italiano World", annoverandolo tra i poeti contemporanei, ha pubblicato il suo primo libro di poesie dal titolo: "Da una porta socchiusa... uno spiraglio di luce". Onere… e onore… Il peso di criticare e l’onore di poterlo fare per Francesco Condemi che ha scritto versi nei quali mi rispecchio. La lettura di queste poesie scorre serena come l’acqua pulita di un piccolo torrente. E’ questo un libro che non si mette via per continuare domani ma che si riprende domani per leggerlo ancora. Egli ha scritto di argomenti antichi, frutti di un’anima irrequieta che opera ed insiste su valori che oggi appaiono sbiaditi. L’amore, l’importanza dell’amore e l’importanza giustamente esagerata di un rapporto con il prossimo emergono in modo ripetitivo; ma ciò soltanto con lo scopo di evidenziare un grido a tutti i figli sordi di questo mondo tecnologicamente moderno e povero di sentimenti. Nei suoi versi cammina un sorridente ottimismo che veste la rabbia per tutto quello che non ce la fa a cambiare in meglio. Uno stile di scrittura semplice, prosaico più che armonioso, ma che stimola e ti fa pensare, che provoca e ti fa ricordare, anche se con una speranza difficile da comunicare …

Titolo: L'alba di un nuovo giorno. Autore: Francesco Condemi. Editore: Albatros - Il Filo Online Prezzo: € 11,50 Ed. 2010 - pagg. 52 Raccolta di poesie. "L'alba di un nuovo giorno" già dal titolo stesso suggerisce un canto di speranza, una ricerca di ciò che di bello può offrire la vita, una ferrea volontà a non arrendersi, a guardare avanti, ogni momento, con occhi diversi, perché ogni mattino ci mostra qualcosa di nuovo, di fresco, ancora da de-scrivere.


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FLASH A cura della redazione Ministoria Ilaria Zof Dio creò il mondo in bianco e nero, freddo e buio. Poi però disse: “Tutto ciò è molto triste”. Allora prese il Sole e lo pose nel cielo, cancellando via con la gomma tutte le nuvole, perché la sua luce potesse illuminare e scaldare la terra. Poi prese un pennello e cosparse il Creato di tante macchie di colore e le profumò di mille fragranze diverse. Fu così che nacque la Primavera. ___________________________________________ Ecco il calendario 2013 "Valterinik" Disponibile gratis per il download (file pdf)

FRA POCO E’ NATALE! di Gilbert Paraschiva L’Estate è finita! Fra poco è Natale e, in questa occasione davvero speciale, viene a noi tutti, ed è più che naturale, sperare che il bene trionfi sul male! Ma il 6 Gennaio, giorno d’Epifania, tutti lo sanno, le feste porta via, spariscono le speranze e sfuma la poesia! Resta un dubbio: è stato sogno o fantasia? Spero invece che davvero sulla Terra non debba scoppiare più alcuna guerra si possa sol parlar di pace e d' amore, per fare in tal modo felice ogni cuore ! Mi aspetto un sorriso da tutta le gente ed auguro a tutti una vita splendente, che regni l'amore e spero che duri FRA POCO E’ Natale! A tutti: Auguri!...

Inno al vento estivo di Armando Romano Vento fresco che vieni dal mare e dai sollievo e fai rinascere, vento come dono generoso, come grazia insperata, di tutto ci fai dimentichi, di pene e mali e timori. Vento,ci rendi come bambini lieti intenti ai giochi nei parchi, vento ci dai sentore d’eterno in pochi attimi freschi. Sei l’immagine più vera dell’amore che anticipa il cielo. Parco di Ostia lido.12.7.2012


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FERNANDO MINA, un Poeta filosofo A cura della redazione

Fernando Mina può definirsi un Poeta filosofo che utilizza l'arguzia della sua natura romana per trattare temi profondi. Nato nel 1940 nel popolare Rione Testaccio, già frequentando la Scuola Salesiana, aveva dimostrato il suo spirito caustico che ha generata la sua vena poetica, dapprima in lingua per poi esternarsi definitivamente nel suo dialetto. Lo stile vernacolare che ha prevalso però non è quello antico al quale la letteratura ci ha abituati e che le nuove generazioni faticano a percepire per i troppi vocaboli ora in disuso, ma nel romanesco dei nostri giorni che suona più naturale e che si ascolta giornalmente frequentando vie, piazze e negozi cittadini. In lui prevale la rima libera dettata dal sentimento che la vita gli offre, ma molte sue poesie sono redatte in endecasillabi che lasciano scorrere il verso in maniera più musicale e completa. SITO INTERNET DI FERNANDO MINA

I° Fiera dell'Artigianato Femminile 16 dicembre 2012 ore 10.00/22.00 Teatro Comunale di Cava de' Tirreni CreAttiva con Frida Esponi il tuo lavoro in fiera, non solo ceramica, pittura, libro, ma anche découpage, taglio, cucito, creazioni in fimo, bijou. Per richiedere uno spazio espositivo: mandare una mail a: fridaperledonneasl@gmail.com oppure chiamare uno dei seguenti numeri: 320 3073898 - 334 8331379 La partecipazione è gratuita previo tesseramento a FRIDA https://www.facebook.com/events/290195211095827/?fref=ts

Gli argomenti e gli spunti, a volte seri, a volte satirici e scanzonati, hanno sempre un fondo moralistico e umanitario che rivelano l'animo dell' Autore profondamente attaccato alla Famiglia, alla vera Amicizia e alla sua Roma.

A ROSETTA... lo ve conosco poco, v'ho vista 'n par di vorte, me sete apparsa gaia, allegra e spiritosa, le gambe ancora belle sotto le veste corte, le mosse ancora quelle de 'na regazza vezzosa L'antra sera, pe' esempio, dopo na gran magnata cianno messo la musica e voi ve sete arzata: scivolavate leggera mentre che ballavate, e co' la mente annavate a le cose passate, a na vita trascorsa tra 'na gioia e n' dolore, a le dorci parole dette cor batticore, a ricordi confusi dove tutto s'appanna, a na vita vissuta facenno la mamma. Ballavate felici scordanno l'affanni, I'antra sera, pe' esempio, ciavevate vent'anni! Ste' righe che v'ho scritto, co' carma, senza fretta me fanno acquisì er diritto de chiamatte "Rosetta"; oggi tu compi l'anni, tè n'auguro artrettanti. Lassa perde er passato e guardete davanti, godete le giornate, li minuti, le ore, pensa a la vita tua, e tanti auguri de core.


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Pedagogia quotidiana fra educazione e poesia A cura di Laura Margherita Volante QUALE INFANZIA? Ogni giorno assistiamo ad una violazione dei diritti dell’infanzia, violazione che percorre tutto il pianeta e che ci rende testimoni di tragedie di fronte alle quali spesso è difficile un intervento diretto. Accanto a questa dimensione macroscopica del problema emerge una negazione del diritto all’infanzia in una dimensione quotidiana, che scorre sovente sotto gli occhi di un mondo adulto non consapevole, distratto, impreparato… e che, in una cieca sorta di irresponsabilità, delega ad altri il difficile compito dell’educazione e di metodologie idonee ad affrontare il problema nei suoi risvolti meno visibili e, per questo, più inquietanti. L’impegno, quindi, di educatori, genitori o insegnanti è quello di prendersi cura dei bambini, che saranno le persone del futuro: una responsabilità che è al tempo stesso una sfida. La violazione più sotterranea e più infida nei confronti dei fanciulli, attraverso le varie tappe di crescita, è costituita da quella negligenza che gioca il suo ruolo nell’educazione dell’infanzia, come introiezione di un comportamento comune fino a divenire conformismo, quello che Daniele Novara definisce “copione”. Si tende ad “adultizzare” e a “professionalizzare” i bambini alienando le loro menti e i loro corpi. Un meccanismo che pre-definisce ogni tipo di attività quotidiana, non rispettando i tempi del fanciullo, negandogli sia la creatività sia la magia dell’imprevisto. Ad esempio, una violazione del diritto del fanciullo, sotto i nostri occhi ogni giorno, è la realizzazione di spot pubblicitari attraverso un uso funzionale dei bambini. Tale negligenza viola palesemente i diritti dell’infanzia anche in senso giuridico (cfr. la Dichiarazione dei Diritti del Bambino, art.7 – la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Art.29), abbandonando il mondo dell’infanzia da una parte all’incuranza, con un carico impressionante di valori omologanti, dall’altra perché non gli riconosce la “legittimità” di essere in quanto tale.

Prendersi cura dei fanciulli significa avere la “visione” del loro essere come individui e soggetti di diritti inviolabili e inalienabili in uno spazio relazionale di amore, attraverso il quale, sono riconosciuti come “legittimi altri”. Tale legittimità è riconosciuta nel momento in cui il bambino può esprimere le proprie potenzialità creando mondi inesistenti e fingersi eroe, attraverso giochi costruttivi e di socializzazione. Il gioco deve rappresentare, quindi, per il bambino un’occasione “per sprigionare l’immaginazione, la simbolicità delle situazioni, l’invenzione di affascinanti e avventurosi scenari”. La realtà dei rapporti umani che intercorre tra il mondo adulto e quello dell’infanzia, invece, tradisce il valore del bambino-persona, negandogli di vivere la vita, la natura che gli è propria. In tale modo crescerà un bambino aggressivo, frustrato nei suoi bisogni più profondi, poiché manca la convivenza di uno spazio relazionale al cui centro c’è il bambino. In tale spazio, infatti, emergono le regole degli adulti, e non il bambino. Il bambino quando si sente amato, accettato, libero di esprimersi in un mondo magico, ma per lui vitale per elaborare i dati offerti dalla realtà, diventa cooperativo in un percorso personale di riflessione e di ricerca introspettiva nella costruzione di una propria identità, che non sia di cercarla “fuori di sé” diventando, quasi inevitabilmente, “un ribelle senza causa”. I bambini “accelerati”, “programmati”, secondo i ritmi di un cortocircuito in cui gli spazi relazionali sono sacrificati in nome dell’efficientismo imperante, vivono la negazione del proprio “sé”, in un ciclo perverso di robotizzazione, in cui i valori umani, i sentimenti, si disperdono per lasciare spazio all’attuazione di meccanismi tecnologici, che prendono il sopravvento sull’essere umano, il quale ne diventa schiavo inconsapevole perdendo di vista l’obiettivo con i suoi valori etici universali. Per questa ragione i giochi elettronici negano la possibilità di inventare e di pensare qualcosa. (…) >>>

Laura Margherita Volante - Pedagogista certificata , Docente Università Politecnica delle Marche, Collaborazione Fondazione Maria Montessori - S.E. Chiaravalle (An) Formazione docenti, alunni, genitori laura.volante@fastwebnet.it


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Pedagogia quotidiana fra educazione e poesia A cura di Laura Margherita Volante Esaltano, sì, la prontezza di riflessi e la rapidità di associazione del pensiero, ma “non sviluppano la simbolicità delle relazioni tra la persona che gioca, l’oggetto con cui si gioca e gli altri soggetti coinvolti. Solo la mente è protagonista di questi giochi in uno spazio di solitudine, dove non si costruiscono né le relazioni umane né la capacità di sentire altro da sé. Il gioco è, al contrario, un modo per orientare l’educazione in un clima di fantasia e creatività, libertà, socializzazione e divertimento. Un divertimento non fine a se stesso, ma pieno di significati: educazione al senso dell’alterità, al senso del rispetto, al sentimento di solidarietà e di partecipazione, al senso più profondo del proprio essere in uno spazio in cui esisto io con gli altri, per gli altri, come gli altri.

ROSSO DI SERA di Laura Margherita Volante Il tramonto della vita: una stagione fatta di colori e ciò mi riporta al mio Piemonte, ai colori e ai sapori autunnali delle Langhe, delle vigne... ai gialli oro, ai rossi rubino, al muschio, al rumore delle foglie morte che gridano ancora la vita sotto i passi dei cercatori di funghi.

PREMIO MONTESSORI 11° edizione “FAVOLANDO” Concorso itinerante per bambini Anno scolastico 2012/2013 Progetto: Laura Margherita Volante (scadenza 31/03/2013) SCARICA IL BANDO IN FORMATO PDF FINALITA’: Attraverso un viaggio itinerante e capillare di scambio culturale, l’undicesima edizione del Concorso Artistico e Culturale di favole e fiabe ha la finalità educativa di promuovere percorsi etici e sociali di solidarietà e comunicazione fra culture, recuperando due antiche virtù: memoria e lentezza, quali valori altamente umani. La memoria come mezzo strumentale per ricordarci che cosa vale in sé, al di là del contingente. Occorre rivalutare la lentezza, virtù messa in pericolo dal mondo tecnologico e dagli oggetti di cui facciamo uso. La tecnologia di oggi, infatti, perfezione priva di scopo, non consente una riflessione evocativa e critica del passato; essa non ha nulla da dire sui problemi finali propriamente umani: il senso della vita, l’esigenza di affetto e di riconoscimento, la giustizia, la morte. Gli esseri umani, invece, debbono pensare la propria esistenza e decidere il loro orientamento di vita. Attraverso la velocità si arriva alla massima confusione concettuale e pratica; si finisce per scambiare i valori strumentali per valori finali. Lentezza, dunque, non solo quale valore fondante per la riappropriazione del sé relazionale, ma anche come memoria; vale a dire, come momento di riflessione per un’elaborazione dei sentimenti e delle emozioni al fine di una crescita consapevole della realtà, in una rete di rapporti dove l’interazione con se stessi, prima, e con gli altri, dopo, sia un passaggio fondamentale per un’integrazione sociale progressiva e fattiva.

Laura Margherita Volante - Pedagogista certificata , Docente Università Politecnica delle Marche, Collaborazione Fondazione Maria Montessori - S.E. Chiaravalle (An) Formazione docenti, alunni, genitori laura.volante@fastwebnet.it


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OOPARTS

Roba da un altro mondo!

QUANDO L’ARTE SFUGGE ALLA LOGICA DEL TEMPO

A cura di Giancarlo Bruschini Trovare un orologio “moderno” all’interno di una tomba inviolata da oltre 400 anni suscita sicuramente curiosità. Viaggi nel tempo? Come può essere spiegato un simile ritrovamento? Il Britannico Daily Mail dà notizia della scoperta da parte di un’equipe di archeologi di un orologio svizzero in una tomba cinese di epoca Ming (1368-1644). Il ritrovamento, in uno scavo in corso nello Shangsi, nel sud della Cina, pone diversi interrogativi in quanto l’orologio, montato in un anello, non dovrebbe avere più di cent’anni. Trovato sigillato all’interno di un grumo di argilla, è fermo alle 10.06 e ha la parola “Swiss” incisa sul retro della cassa. Gli scienziati si dichiarano convinti che la tomba fosse rimasta perfettamente indisturbata dal momento dei funerali del suo occupante, circa quattrocento anni fa. La fondazione della Svizzera moderna risale al 1815. LOMBARDIA - Cavriana (MN): Museo dell'Alto Mantovano - Le tavolette enigmatiche o BROTLAIBIDOLE sono tavolette della lunghezza di circa 8 cm ritrovate nell'Italia centro-nord e nell'Europa centro-est. Sono misteriose perché nessuno è ancora riuscito a spiegarne l'utilizzo. Ne sono state ritrovate circa 130 e ognuna è diversa dall'altra. Vengono chiamate anche “BROTLAIBIDOLE” nome che in tedesco significa

“Idoli a forma di pagnotta” e sono piccole tavolette della lunghezza di circa otto centimetri, di forma ovale o rettangolare, stanno infatti comodamente in una mano e recano scolpiti piccoli segni molto semplici, come cerchi, linee, croci. Sono prevalentemente fatte di terracotta (solo 5 sono in pietra) e la loro diffusione va dal 2100 a.C. al 1400 a.C (età del Bronzo Antica e Media), data in cui misteriosamente iniziarono a scomparire. Le zone in cui sono state ritrovate investono l’Italia centro-nord e l’Europa centro-est.

CAVRIANA (MN) MUSEO ARCHEOLOGICO DELL'ALTO MANTOVANO LE INCREDIBILI TAVOLETTE ENIGMATICHE Link sito e video: http://www.luoghimisteriosi.it/lombardia_cavriana.html

giancarlo.bruschini@hotmail.it


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DENTRO. DAL DESERTO A cura di Alfonso Angrisani ganizzato dalla Agenzia letteraria Campigli&partners. E’, inoltre, tra gli autori premiati nel Premio Nazionale di Poesia “Ugo Betti”: due sue composizioni sono pubblicate nell’Antologia curata dal Centro Internazionale Studi Ugo Betti. Sempre nel 2003 è risultato tra i vincitori del premio indetto dalla casa editrice “Edizioni il Filo” in collaborazione con la Rome University of Fine Arts (RUFA). Nel 2004 pubblica la raccolta “Costellazione aperta”, Edizioni Il Filo, che ottiene la menzione d’onore nel Premio nazionale di poesia Città di Legnano, edizione 2005, e la segnalazione di merito al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Firenze Capitale d’Europa”, VII edizione, 2004. Questa raccolta è stata, inoltre, inserita dal Dipartimento di italianistica dell’Università di Yale nella sezione della biblioteca dedicata agli autori contemporanei. “DENTRO. DAL DESERTO” di Alfonso Angrisani ISBN 978-8-8967163-1-1 € 10,00

SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA DI ALFONSO ANGRISANI

Alfonso Angrisani nasce a Bari, anno 1962, e vive a Roma. Nel 1997 è premiato al Concorso Nazionale di Poesia indetto dal Comune di Castelnuovo di Farfa. E’ tra i poeti pubblicati nella raccolta “Poesie d’amore”, Moncalieri poetica, Edizioni Il Proclama Saturnio, anno 2000. Nel 2003 ottiene la “menzione di merito” in occasione della XVII edizione del Premio di Poesia “Lorenzo Montano”, indetto dalla Rivista Anterem, e la “menzione onorevole” nel “2° Premio di letteratura Eugenio Montale”, or-

La sua ultima opera “Dentro. Dal deserto”, è stata pubblicata dalle Edizioni Il Filo nel marzo del 2006, nella collana “Nuove voci – Le Cose”. Ha scritto le poesie recitate nell’ambito della serata “Control Arms” organizzata, insieme al Gruppo Pop “Camomilla Isterica”, presso la “Palma Jazz Club” di Roma il 2 aprile 2006, per la raccolta di fondi in favore di Amnesty International. Nel 2008 è tra i finalisti del Premio de Andrè, una sua composizione è pubblicata nella relativa Antologia curata dalla Casa Editrice Zona. Di recente i suoi due libri “Costellazione aperta” e “Dentro. Dal deserto” sono recensiti nel catalogo autori Feltrinelli. La sua ultima opera è un romanzo in attesa di pubblicazione.


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FOTO D’AUTORE (Diritti riservati agli Autori) A cura della redazione

PINA BRINTAZZOLI

LUCIA D’OTTAVI: Si sta come d’autunno

ILARIA ZOFF

IN PAROLE SEMPLICI… Una scatola di latta virtuaculturale Blog culturale di Josè Pascal http://parolesemplici.wordpress.com/mytinbox


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LUSTRANTE D’ACQUA A cura della redazione

sospeso tra orizzonti lustrante d’acqua il mondo rinato dal diluvio accolto con battito d’ali fluttuante al tatto e reso vivo da un sonante disegno di colori manto avvolgente profili stagliati

Rosaria Di Donato è nata a Roma dove vive e insegna in un liceo statale. Laureata in Filosofia ha pubblicato tre raccolte di poesia: Immagini, Ed. Le Petit Moineau, Roma 1991; Sensazioni Cosmiche, id. 1993; Frequenze d’Arcobaleno, Ed. Pomezia-Notizie, Roma 1999. Collabora a riviste di varia cultura e i suoi volumi si sono affermati sia in Italia sia all’estero, con giudizi critici, tra gli altri, di Giorgio Bárberi Squarotti, e traduzioni di Paul Courget e Claude Le Roy (riviste Annales e Noreal). Vincitrice di diversi premi di poesia. La silloge si apre nel chiuso di una chiesa, tra cori di fanciulli e d’angeli. La nota religiosa è dominante. Di più coinvolge, però, il tema sociale, il grido per le atrocità che carnefici d’ogni tempo perpetrano verso i più indifesi, i più deboli, i diseredati del pianetaspento: una rivolta, quella della poetessa, che sale dalle radici del cuore e che diventa, anch’essa, coro.

Ci si accorge, allora, che, in lei, né la fede, né il sociale hanno confini netti, perché l’una deborda e si confronta nell’altro, con quel Cristo desaparecido e l’attore che, dopo averci commossi ed esaltati, parte per allietare il Padreterno nella luce del Paradiso… Poesia breve e intensa, moderna, la quale, ponendo domande, costringe a schierarsi e pretende risposte. Domenico Defelice


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