11
LA PROVINCIA DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013
Influenza 2013
Come affrontarla Info, pareri e curiosità
Tre virus in campo «Dire sì al vaccino è responsabilità» Il virologo Pregliasco illustra cosa ci attende: «Intensità media, a letto 4 milioni di persone» La critica: molti medici contro la prevenzione FABRIZIO PREGLIASCO *
Sarà di intensità media, l’influenza 2013, attestata sui 4 milioni di casi. Si tratta, come sempre, di una stima iniziale che va corretta perché l’incidenza dipende da vari fattori e, in particolare, dalle condizioni climatiche. L’influenza è infatti una sindrome che si diffonde bene quando ci sono temperature fredde, e in modo continuativo. Si capisce, allora, perché il periodo di massima diffusione coincide con i mesi invernali: da Natale in poi, ogni momento è buono. Ma quale patologia ci aspetta? Sono tre i virus che preparano l’attacco: il California, H1N1, che circola dal 2009 e si avvicina a concludere il suo lavoro; poi c’è il virus Victoria, una variante rispetto a quello dell’anno scorso; il B Massachussetts, risulta essere dei tre il più rischioso perché è più nuovo. In breve, ciò significa che si tratta di un virus con genoma differente. Tre virus, dunque. Mentre nel passato le stagioni erano influenzate da un unico solista, adesso c’è il coro. Perché? È un po’ l’effetto sanitario della globalizzazione, caratteristico degli ultimi 10 anni. Per altro, anche l’attenzione, in questo lasso di tempo, è cresciuta attorno all’influenza: ormai c’è una rete mondiale di sorveglianza che ne monitorizza le dinamiche. Se c’è una nuova variante, la sua visibilità viene seguita per 4-6 mesi. Di solito le prime informazioni su cosa ci aspetterà, in inverno, arrivano dall’Australia, quando alle nostre latitudini è piena estate. L’influenza gira il mondo, seguendo il percorso del freddo. Le tre forme virali di quest’anno sono state individuate a marzo: per produrre il vaccino, occorre
del tempo, alcuni mesi per la precisione. Va detto che, quando una persona subisce l’influenza, quel virus “lo ricorda” per la vita. Ma, siccome i ceppi cambiano o evolvono, è davvero una buona cosa vaccinarsi. In altre parole, non ci si può mai dire completamente al sicuro . Riguardo al vaccino, che personal-
LA SCHEDA
E c’è una new entry
VA ESAURENDOSI A/CALIFORNIA7/2009
UNA VARIANTE A/VICTORIA (H3N2)
LA NOVITÀ B/MASSACHUSSETTS
mente considero un atto di responsabilità di tutti - dei medici verso i pazienti, dei genitori di bambini piccoli verso gli anziani della famiglia, dei lavoratori di ambiti pubblici in rapporto alla società - assistiamo a un calo di consenso. Mentre negli anni Cinquanta e Sessanta le vaccinazioni venivano lette come scudi benefici per la salute, oggi si è pervasi dal timore di gravi rischi per la salute, in qualche modo connessi a questa pratica. I meccanismi della comunicazione si intersecano a leggende metropolitane, e il gioco è fatto. Un esempio? Nel primo anno di vita del bambino non si diagnostica l’autismo. Se il piccolo viene vaccinato, e contestualmente affiorano sintomi di quella patologia, ecco che si tende a collegare due eventi del tutto separati. Poi si verificano fatti che demotivano al vaccino. Nel 2009 ci si aspettava la pandemia, che non c’è stata: ma gli anti-vaccinatori sono riusciti ad imporsi. Purtroppo molti medici hanno la loro parte nel non favorire la prevenzione, perché mettono nel paziente l’idea della scarsa utilità del vaccino. Non c’è poi, ancora, in Italia, la percezione del valore sociale di questo atto preventivo. In Inghilterra, Francia, Stati Uniti, la sensibilità è di gran lunga maggiore. I nostri giovani anziani (65 anni), che magari hanno subito l’influenza decenni fa, pensano di essere immuni. Ma non è così. E se è vero che nel 95% dei casi l’influenza si risolve bene, in pochi giorni, quel 5% di situazioni a rischio può voler dire un gran numero di decessi. Medico,virologo,docentedell’UniversitàStatalediMilano,membrodell’EuropeanInfluenza Surveillance Scheme (E.I.S.S.) .
Febbre, dolori articolari, problemi respiratori SONO I SINTOMI DELL’INFLUENZA 2013, ATTESA A METÀ DICEMBRE
Sei pagine di notizie
Una guida per Varese e provincia Sono almeno 180 mila i varesini a rischio di complicanze per l’ influenza. Anche quest’anno, l’Asl promuove una campagna di sensibilizzazione e prevenzione, per contenere l’impatto del virus sulla salute. Via, allora, al programma vaccinale gratuito per ivaresini dai 65 anni in su e per i cittadini che rientrano nelle categorie a rischio. Tutti coloro che non ne fanno parte, possono acquistare il vaccino in farmacia, al costo di 14 euro. Quest’inserto fornisce l’elenco di sedi e orari delle vaccinazioni Asl, in tutta la provincia. Le analisi degli specialisti e una pagina sull’alimentazione più corretta per affrontare i mesi influenzali, completa l’offerta al lettore. VERA FISOGNI
L’igiene che aiuta la prevenzione 1
Bagnare le mani
2
insaponarle
4
Risciacquare le mani
5
Asciugare con accuratezza
3
Strofinare le mani, pulire le dita
Il virus influenzale è contagioso: un modo per limitarne la diffusione è seguire un attento protocollo di igiene delle mani, uno dei vettori.