Sassari & Hinterland - Dicembre 2013

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14 MUSICA

L e c a r G Le due anime del rock di Daniele Dettori È trascorso qualche anno da quando abbiamo incontrato per la prima volta Graziella Lintas su queste pagine. Allora era fresca di una vittoria al Festival di Castrocaro e proiettata su una realtà senza confini territoriali o artistici. Oggi che questi obiettivi sono in buona parte realtà, davanti a noi troviamo Grace L, l’evoluzione naturale di un’artista più matura e consapevole. Intervistare Grace o ascoltare la sua musica è come andare alla scoperta di due mondi paralleli: ci sono il locale che si accompagna con il globale, la forza che si mescola con la dolcezza e una sonorità rock che si fonde a tratti con melodie più delicate, quasi eteree, dalla suggestiva componente onirica. Con lei c’è Maurizio Figus, suo manager e compagno di vita. Ripercorriamo insieme le tappe di un’avventura che da Sassari parte alla conquista del mondo e, naturalmente, del suo amatissimo pubblico. Da Graziella a Grace L, come è avvenuta la metamorfosi? Ho iniziato a cantare come Graziella Lintas e questo mi ha portato a realizzare un cd, scritto da me, che si intitola Penna di ricordi: un cd completamente cantautorale, con la partecipazione di Paolo Poddighe. Io però sono cresciuta principalmente ascoltando musica inglese e americana. Quando, a un certo momento, ho sentito il bisogno di ricercare una mia identità musicale, ecco che è nata Grace L. Una nascita che è avvenuta proprio a Londra, dove faccio molte serate e dove, tra l’altro, il mio nome “Graziella” incontrava diverse difficoltà di pronuncia. Così, insieme al team di Roma con cui collaboro da un paio di anni, abbiamo scelto di optare per un nome più immediato che è anche un mio diminutivo, “Grace L”. A me piace molto, è orecchiabile anche in Italia. E dà un tocco di esotico che si sposa bene con le mie scelte musicali. Da quali fonti trai ispirazione in questa fase della tua attività? Tantissime. Le mie ispirazioni arrivano soprattutto dalla musica rock, di cui ho una vena molto forte che deriva dalle sonorità americane “black” come Tina Turner, Aretha Franklin, e tutto quel mondo rock soul che è poi la base della musica internazionale. Sicuramente ho anche contaminazioni metal: un gruppo storico che mi piace tantissimo sono i Dream Theater, così come gli Evanescence. Però allo stesso tempo coltivo una vena disco pop, penso ad Anastacia…

Parliamo del tuo singolo Mondo magico, qual è la location? Si trova vicino a Frosinone. Noi (Grace e Maurizio ndr) viviamo in una casetta in campagna e in quella zona c’è un bellissimo castello medioevale, oggi privato, che si chiama Castello Colonna, nel comune di Patrica. Una curiosità: nel video si parla del Castello di Calerg che in realtà non esiste, è solo l’anagramma di Grace L. Per l’occasione abbiamo anche ricostruito in ogni dettaglio un articolo di giornale che racconta la storia immaginaria della Lady di Calerg. Ai frequentatori della tua pagina Facebook non è sfuggito che stai lavorando a un nuovo singolo, puoi anticiparci qualcosa? Solo qualcosa però (ride). Il nuovo singolo si chiama Scegli. Posso anticiparti che uscirà proprio in questo mese di dicembre. Si tratta di un brano un po’ diverso rispetto a Mondo magico, dove c’era maggiore forza e ricchezza di sonorità. Scegli è invece più semplice, con una grandissima cura del dettaglio vocale e musicale, e racchiude diverse contaminazioni moderne perché l’idea è quella di introdurlo sia nel mercato musicale italiano che in quello inglese. Ci tengo anche a dire che tutto il lavoro che porto avanti da qualche anno a questa parte lo faccio con l’Accademia Scarlatti di Roma. Sono ottimi professionisti, soprattutto Roberto Sterpetti che è da 20 anni la prima voce di Sanremo. Lui è il mio vocal coach e collaboratore per quanto riguarda la scrittura e gli arrangiamenti delle canzoni; ha collaborato con grandissimi artisti, anche a livello internazionale. C’è un artista con il quale ti piacerebbe collaborare? Sicuramente Tina Turner, anche se non è più giovanissima, oppure Anastacia. In Italia mi piacerebbe con Elisa, che io reputo un’artista a tutto tondo. A suo tempo, mi sarebbe piaciuto anche con Fabrizio De André. Quali interessi coltivi nel tempo libero? Questa è una bella domanda. Vedi, Maurizio tiene corsi di formazione e comunicazione, per privati e aziende, che riguardano anche il modo di approcciarsi al pubblico. Ecco, questo aspetto del suo lavoro è entrato moltissimo nella mia vita, nel senso che lui mi ha aiutato a curare un dettaglio niente affatto trascurabile: quello della comunicazione, soprattutto con il mio pubblico.


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