Rmagazine 01 2014

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la prima rivista per la decorazione e l’interior design

n. 1 marzo 2014aprile 2014


“Il mondo della decorazione è cambiato” di Laura Campra Il mondo della decorazione, da qualche anno, non è più lo stesso. Da quando le resine hanno fatto la loro comparsa uscendo dall’architettura industriale, i rivestimenti ed i pavimenti delle case si sono ricoperti dei mille effetti e delle infinite sfumature cromatiche che solo con questo tipo di materiale è possibile ottenere. Gli architetti e gli interior designers si sono appassionati ad un prodotto in grado di assecondare le più diverse esigenze decorative colorando angoli arditi, ricoprendo volumi sinuosi in un rapporto continuo tra forma, disegno ed alta performance tecnica. La consistenza tattile di un materiale unico convince sempre di più i clienti di oggi che desiderano trovare un nuovo modo di definire ambienti e spazi: con estrema facilità si possono creare effetti unici personalizzati nei dettagli, nelle finiture e nei disegni. In questo panorama in continua evoluzione, Errelab si pone come punto di riferimento: la competenza tecnica e la capacità di leggere la trasformazione dell’architettura, anticipandone le esigenze, determinano il suo successo in un mercato nel quale non sempre è facile districarsi. L’esperienza e la creatività di Errelab trovano oggi una nuova voce in r-magazine, rivista digitale che desidera affiancare quanti sono attratti dal mondo poliedrico delle resine e quanti , con le resine, lavorano e realizzano. Articoli e riferimenti tecnici, ispirazioni e consigli su tutto quanto gravita attorno a questo plasmabile materiale sono raccolti e proposti in un continuo dialogo con Errelab, nella volontà di creare un confronto fluido e dinamico di costante arricchimento. r-magazine si trova allegato alla newsletter di Errelab e, sempre disponibile, sul sito web. Buona lettura!

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IN QUESTO NUMERO DAL MONDO ERRELAB; NEO’ DI TORINO Incontriamo Neo’, giovane studio di architettura del paesaggio per la progettazione creativa e la realizzazione di spazi verdi di ogni dimensione. Una showroom insolita di arredi e materiali per esterni con pezzi unici e artigianali, design, antiquariato da giardino. EXHIBO: LEADER NELL'AUDIO E NELL'ACUSTICA Abbiamo intervistato l'ing Antonio Becherucci, Presidente di Exhibo, una delle più importanti realtà in Italia che opera nell'audio e nell’acustica civile e industriale, nel lighting e nella sicurezza ambientale.

IL PANNELLO TENDENZA Scopriamo come si realizza uno schema colore, come si scelgono i materile e come si compone un pannello utile per la composizione materica e cromatica di un ambiente. PAVIMENTI E PARETI I pavimenti condizionano l’effetto globale di un ambiente: pavimenti scuri “sostengono” i locali slanciando le pareti e sottolineando l’arredo, pavimenti chiari li rendono “eterei” se sono chiare anche le pareti, pavimenti bianchi “fanno mancare la terra sotto i piedi”, tolgono riferimenti certi e “arrotondano” la percezione degli ambienti.

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DAL MONDO ERRELAB: NEO’ DI TORINO

Errelab si presenta ai suoi clienti tramite una rete capillare di 'Distributori a Valore Aggiunto' ... non si tratta di semplici negozi, ma di showroom, studi professionali ed attività commerciali legate al mondo dell'interior design in grado di svolgere un servizio di consulenza a 360°. In questo numero intervistiamo le due titolari di Neo’.

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Chi sono Elisa e Laura? Siamo due sorelle socie in una attività dalla doppia anima: Elisa, architetto paesaggista e agronomo, si occupa di progettazione del verde e Laura, ingegnere, della showroom, completamente dedicata agli oggetti ed ai materiali dell'outdoor. I due mondi si intrecciano e si completano a vicenda, permettendoci di offrire agli appassionati di giardino soluzioni originali e sempre personalizzate.

Come nasce Neò Natura su misura? Neò nasce dalla volontà di fare qualcosa di nuovo nel nostro settore e da tante idee, progetti e considerazioni nati dall'esperienza: perchè non avvicinare più persone alla progettazione con uno studio fronte strada, dove sia semplice entrare e soddisfare la curiosità? perchè non realizzare uno spazio dove poter toccare con mano le soluzioni proposte in fase di progetto? perchè non creare un ambiente dedicato al mondo del giardino e del terrazzo dove poter ospitare le grandi marche del design, ma anche i piccoli artigiani? Tutto questo si è concretizzato nel locale di Piazza Gran Madre a Torino, studio e showroom,

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Parliamo delle resine decorative. Abbiamo incontrato il mondo delle resine decorative lavorando sui terrazzi: è un materiale versatile, estetico e funzionale, in grado di adattarsi alla creatività del progettista. In particolare l'uso della resina ci è tornato utile per modificare l'aspetto di un terrazzo senza toccare guaine ed impermeabilizzazioni. Da qui ad occuparci di resine decorative anche per interni il passo è stato breve, forti soprattutto delle richieste di diversi clienti: è l'unica attività 'non green' dello studio e la svolgiamo con Errelab. Errelab ci è sembrata subito in sintonia con il nostro stile: una giovane azienda produttrice di resine che predilige soluzioni a basso impatto ambientale. Chi sono i vostri clienti? Incontriamo molti colleghi architetti a cui illustriamo tutte le potenzialità del nostro prodotto e che spesso affianchiamo nel proporre alla committenza una soluzione esteticamente molto personalizzata e tecnicamente ineccepibile. Di frequente ci contattano privati interessati a valutare il nostro prodotto come soluzione per la propria abitazione, attirati dalle immagini delle riviste di settore dove la resina fa da sfondo alle più belle soluzioni. Li accogliamo in showroom con campioni,

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foto, mazzette colori e tutte le spiegazioni di cui hanno bisogno per decidere! Come consulenti specializzati nel mondo Errelab, siamo ovviamente un punto di riferimento per posatori, artigiani o imprese che si appoggiano a noi per preventivi e ordini. Mi avete convinto, voglio il pavimento in resina .. La posa della resina richiede personale preparato e specializzato: si tratta di una lavorazione artigianale il cui buon risultato dipende dalla corretta scelta del ciclo di lavorazione e dalla maestria del posatore. Per chi sceglie la resina, ma non sa a chi affidarsi per la posa, offriamo un servizio ‘chiavi in mano’. In un primo incontro in studio valutiamo le esigenze del cliente e, dopo un indispensabile sopralluogo gratuito e non impegnativo, forniamo un preventivo dai costi chiari e senza sorprese. I nostri posatori sono piccole imprese e specialisti del settore, selezionati nel tempo per affidabilitĂ e bravura. Il tutto con la nostra costante supervisione in cantiere.

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EXHIBO È LEADER NELL'AUDIO E NELL'ACUSTICA intervista ad Antonio Becherucci Abbiamo intervistato l'ing Antonio Becherucci, Presidente di Exhibo, una delle più importanti realtà in Italia che opera nell'audio e nell’acustica civile e industriale, nel lighting e nella sicurezza ambientale. Exhibo è una solida realtà in Italia con oltre 50 anni di esperienza. Quali sono i suoi principali punti di forza? L'affidabilità a tutta prova che ha connotato l'Azienda fin dagli esordi, il profondo know-how sui prodotti e sui sistemi venduti assieme alla capacità ingegneristiche e di supporto tecnico continuativo e la brillantezza commerciale, anche grazie ad una splendida e particolarmente capillare rete di agenti e partners operanti in simbiosi con l'Azienda nel costante interesse dei clienti serviti e delle case rappresentate, di cui andiamo molto orgogliosi.

Di recente è nato il sito web dedicato al ramo dell'insonorizzazione acustica ambientale (acusticaeinsonorizzazione.it) tuttavia Exhibo vanta una lunga esperienza nell'insonorizzazione degli ambienti. Quali sono i progetti per cui avete lavorato che vi hanno dato più soddisfazione? La vera soddisfazione deriva a Exhibo quando gli obbiettivi di progetto sono interamente raggiunti, che è per noi una vera ossessione. Tra i progetti più affascinanti in campo audio, quello del 2010 per la Fondazione Arena di Verona effettuato con Musical Box e K-array, di cui siamo distributori esclusivi, durante la stagione operistica diretta dal Maestro Franco Zeffirelli. Evitando un'amplificazione massiva che avrebbe reso il suono innaturale, il progetto continua a garantire maggiore uniformità della pressione sonora in aree dell'arena precedentemente deficitarie e inquinate da rumori ambientali esterni, in modo da offrire la migliore fruizione di ascolto a qualsiasi spettatore.

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Ci piace anche ricordare il progetto combinato di ingegneria di trasmissione audio e di trattamento acustico con relativa fornitura e installazione per una grande sala conferenze a Caltanissetta nel 2013: è una dimostrazione lampante dei benefici ottenibili dal matrimonio delle due branchie dell'acustica, quella attiva e quella passiva, tanto da venire naturale di porsi il quesito "che acustica senza l'acustica"? Andiamo poi orgogliosi di un recentissimo trattamento acustico di un home theatre alquanto complicato dal punto di vista dimensionale e strutturale in una splendida villa privata in Israele, così come, infine, del trattamento di una grill house di recente apertura in Brianza, che ha visto un bell'incremento di clienti proprio sulla scia del migliorato comfort acustico interno. Exhibo.com Suono e acustica: acusticaeinsonorizzazione.it Blog: www.insonorizzazione.blogspot.it/ Facebook: https://www.facebook.com/Sennheiser.Italia twitter: @ExhiboAcoustics Youtube: www.youtube.com/user/exhibovideo

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IL PANNELLO TENDENZA

Serve a scoprire e ricreare in un interno l’atmosfera in cui si vorrebbe vivere. A fare, con le cose di cui abbiamo bisogno, qualcosa di più di quello di cui abbiamo bisogno, cioè quello che ci piace e ci fa stare bene. Partite ad esempio da una foto che vi ispira, come quella dell’immagine, una camera da letto arredata trovata su rivista, ad esempio. Procedete poi coì “estraete” le tinte e sfumature dall’immagine scelta e fatele corrispondere all’ interno in questione. Se già sono presenti nuances simili siamo favoriti. Se nella stanza ci fosse qualche colore che proprio vedete non ha nulla a che fare con l’arredo valutate se è sostituibile (se è una parete la si può ridipingere, se le tende o il copriletto si possono sostituire). La presenza dei marroni abbina bene con tutta la gamma dei legni neutri, chiari e scuri. Il colori lilla utilizzabili per la parete in resina hanno il codice ErreLAB 348.04 e 348.05

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La gamma dei colori disponibili per pareti e pavimenti in resina è estremamente varia: lo studio cromatico e degli effetti decorativi in ErreLAB è uno dei punti di forza. La tecnologia tintometrica e sprettrofotometrica, oltre ai colori nella nostra raccolta colori base, è in grado di offrire un servizio colore personalizzato di alta qualità Le superfici orizzontali e verticali degli ambienti del nostro vivere quotidiano hanno un forte peso sulla percezione generale dello spazio che ci circonda. I pavimenti in resina sono idrorepellenti e oleorepellenti, quindi non possono macchiarsi per assorbimento. È una importante garanzia sia per la pulizia che per il design. Inoltre pavimenti e pareti in resina possono assumere colorazioni ed effetti tra i più vari. L'effetto spatolato, ad esempio, è l'effetto più classico della resina, per un pavimento essenziale e minimal. Quasi industriale. Ma anche l'effetto metallo (foto). Ferro grezzo. Limature che generano effetti metallici di grande impatto, dal carattere deciso ma accogliente. Le resine di ErreLab uniscono aspetti tecnici d’avanguardia con il gusto decorativo dell’arredare moderno. Sintesi delle migliori caratteristiche di materiali sofisticati di ultima generazione sapientemente miscelati con cementi e cariche naturali.

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consigli su

PAVIMENTI e PARETI

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I pavimenti condizionano l’effetto globale di un ambiente: pavimenti scuri “sostengono” i locali slanciando le pareti e sottolineando l’arredo, pavimenti chiari li rendono “eterei” se sono chiare anche le pareti, pavimenti bianchi “fanno mancare la terra sotto i piedi”, tolgono riferimenti certi e “arrotondano” la percezione degli ambienti.

I pavimenti sono solitamente il punto di partenza di un progetto di Interior Design: sono ciò da cui partire o perché non si possono sostituire o perché anche ex novo sono la prima finitura ad essere scelta e guidano tutte le scelte successive (solo i serramenti hanno queste stesse prerogative ma il loro impatto estetico e di stile è sicuramente inferiore e meglio gestibile); se si sbaglia la scelta, l’unico rimedio resta un buon tappeto o la cara (e rediviva) moquette! Ogni materiale ha peculiari caratteristiche strutturali, estetiche e di biosostenibilità di cui va tenuto conto nella scelta. Dopo la progettazione generale degli impianti, un pavimento è solitamente la prima scelta da affrontare, ed è anche una delle voci che più incidono sulla spesa totale... Del resto però è uno degli elementi più durevoli nel tempo (spesso si sostituisce un pavimento prima per ragioni estetiche che strutturali): conviene non lesinare sul prezzo! Ogni tipo di pavimento ha certi tipi di spazi, certi stili, certi accostamenti cromatici cui si adatta meglio che ad altri:

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LEGNO = eleganza, calore, lusso, mobili d’epoca, locali di rappresentanza, colori naturali e neutri o sontuosi ma ultimamente anche tinte forti e decise: uno dei materiali più versatili. PIASTRELLE = locali di servizio (bagni, cucine...),esterni (balconi...), porzioni di pavimento soggette a forte calpestio, ma le nuove frontiere estetiche ne stanno sostenendo il grande ritorno praticamente dappertutto! COTTO = parla di stile country, rustico, cucine, porticati e terrazze, colori della natura (poco o nulla per es. coi colori primari saturi), tradizione (è infatti poco usato negli interni di stile più attuale ecetto particolari finiture che infatti si allontanano dal cotto classico). CEMENTO = come sopra, molto usato nello stile high-tech, loft e negli esterni. RESINE PER PAVIMENTI = stile moderno, contemporaneo ma anche il nuovo rustico e country-chic o il loft e i grandi open-space e chi più ne ha più ne metta, viste le tantissime finiture disponibili. STUOIE E MOQUETTES = queste ultime ora un po’ accantonate a favore delle prime, che ormai vanno bene dappertutto tranne ovviamente in zone a for te calpestio, in bagni e cucine: temono molto l’umidità (e le macchie, ovviamente). VETRO = molto scenografico, adatto a spazi particolari e non troppo estesi (es.parti di soppalchi, inserti per coprire e calpestare nicchie a pavimento dove siano esposti oggetti...). METALLI = stile moderno, high-tech, underground, loft, industriale...,adatti a superfici limitate o come gradini o pedane, dato che il calpestio risulta rumoroso. PELLE = possibile utilizzare pianelle di questo materiale trattato in modo da essere resistente a calpestio ed abrasioni: bene nello stile luxury, metropolitano, neobarocco, bene nella camera da letto. Prima di scegliere un pavimento accertarsi (tramite l’intervento di un professionista) dello stato e del tipo di soletta: un pavimento pesante è magari poco indicato in una casa antica. Ricordare che esiste l’opportunità di posare alcuni tipi di pavimenti direttamente sopra uno preesistente senza rimuoverlo (alcuni tipi di piastrelle,o

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linoleum e gomme, resine;...): in questi casi lievi dislivelli fra un locale e quello attiguo sono appianati con gli appositi coprisoglia. Sarebbe oppor tuno creare continuità stilistica e visiva mantenendo lo stesso pavimento in tutti i locali principali o attigui (con le dovute specificazioni già fatte per i locali di servizio), per dare unità. Per l’ester no vanno scelti pavimenti appositi e NON quelli da interno che risulterebbero scivolosi se bagnati e non resistenti alle notevoli variazioni climatiche (gelo, escur sione termica). In pavimenti composti da moduli ripetuti (piastrelle, parquet ecc...), le dimensioni dei moduli devono essere proporzionate a quelle del locale: bene il listone nel salone, male la piastrella 20x20 in una cucina di 5x5m. I pavimenti in pietra sono duri e freddi: poco adatti ad essere calpestati ad es. in una camera da letto. Il marmo è freddo ed elegante ma si macchia, quindi va bene in sala e zone di rappresentanza in genere, male sul pavimento della cucina, e si ricorda che, bagnato, risulta molto scivoloso. Le pietre nella finitura “a spacco” e tutte quelle piastrelle o altri materiali che abbiano questa caratterizzazione 3D sono di più difficile manutenzione e se troppo irregolari sono anche rischiose nel calpestio (vedi bimbi ma soprattutto anziani o disabili): possibilmente limitarne l’uso a zone non di passaggio e collegamento. I pavimenti tessili e le moquettes in genere, come i tappeti, necessitano di puliture frequenti e regolari. Possono dare allergie (più che per il tipo di materiale per la presenza di acari della polvere). NO in prossimità di camini e stufe NO in zone troppo umide NO in zone di forte passaggio (scegliere materiali resistenti, adatti al forte consumo NO direttamente vicino a porte sull’esterno, poiché si caricano di polvere! Conferiamo calore e accoglienza con pavimenti caldi e “soffici” al tatto. Per le zone a forte passaggio: materiali resistenti.

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Prendersi cura dei pavimenti che necessitano periodicamente trattamenti particolari (parquet, cotto...). Alcuni pavimenti sono meno versatili di altri e più legati rigidamente a stili “classici” (cotto, marmo, posa del parquet “a spina di pesce”...). In presenza di una pavimentazione “fredda” che non si possa sostituire, si darà calore con gli altri elementi a nostra disposizione (tappeti, tessile). Per concludere, al di là del materiale scelto, si tenga presente che due effetti di fondo sono ottenibili: FINITURA LUCIDA, molto elegante soprattutto per pietre come marmi e graniti, riflette la luce incidente in modo notevole (tenerne conto poiché in presenza di illuminazione eccessiva il riflesso potrebbe risultare fastidioso oltre che falsare la percezione della reale tinta e texture del materiale in questione), Il lucido è poco adatto ai colori scuri, soprattutto se resine e se in prossimità di forte illuminazione naturale, ed al bianco, nelle stesse condizioni di cui sopra. FINITURA OPACA, SEMIOPACA, SATINATA: ideale nelle condizioni di cui si è detto non essere adatte al lucido. LE PARETI La scelta della finitura delle pareti segue logicamente e cronologicamente quella dei pavimenti. Le pareti offrono innumerevoli possibilità di modificare la percezione dello spazio, di segnare limiti e confini come di ridisegnarli o abbatterli. Le parti sono ciò che collega “quello che c’è dentro” con “quello che c’è fuori”, hanno un ruolo importante, rendiamole partecipative al progetto e non semplici spettatori neutri. Il soffitto può riproporre le stesse finiture delle pareti (una soluzione comunemente adottata con la scelta dei bianchi e degli avorio e non necessariamente la migliore, anzi, quasi mai ) o no. Le potenzialità “scenografiche” dei muri possono realizzarsi tramite l’uso del colore o la struttura delle pareti stesse.

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Geometrizzare utilizzando le pareti come confini coinvolti nel progetto. Sfruttare le potenzialità offerte dall’utilizzo del Colore (diverso su pareti diverse, o su aree diverse di una stessa parete corrispondenti a funzioni diverse, diverso su pareti a 90° l’una rispetto all’altra...). Le pareti attigue alle aperture verso l’esterno “agganciano” visivamente ciò che c’è fuori: teniamone conto. Attenzione a non utilizzare l’effetto colore su pareti spezzate da troppi arredi diversi o da troppe porte o porte finestre (es. in una cucina utilizzerò in modo efficace e teatrale la scelta di un colore non sulla parete attrezzata che è già occupata da troppe cose ma piuttosto su una delle altre pareti, che non sia nemmeno quella dove si aprono la porta o porte-finestre). In molti casi è opportuno uniformare fra loro una parete e la finitura delle porte che giacciono su quella parete stessa. Attenzione a come la luce naturale incide su una parete: bisogna tenerne conto (come anche dell’esposizione al punto cardinale) quando si sceglie una tinta. Non si deve aver timore di uscire dal bianco: le pareti tutte bianche hanno smesso di andar di moda con gli anni ’90: oggi i muri bianchi sono abbinati a stili d’arredo par ticolari (es. Minimalismo o scelta del “total white”) e non rappresentano necessariamente la scelta neutra migliore: sicuramente una scelta spesso di comodo, una non-scelta “per non rischiare” o perché la manutenzione è più semplice. Una parete opportunamente trattata “assorbe” gli arredi ad essa accostati: per es. un grosso cassettone d’epoca in noce sembrerà meno massiccio e pesante se accostato ad una parete nei toni dal caffelatte al tabacco al cioccolato (una parete sola però per non scurire troppo l’ambiente) o nei toni complementari alla tinta noce (varie gradazioni di celeste-blu)

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Se una parete lascia trasparire il materiale di cui è fatta o rivestita (pietra, mattoni, cemento, le nuove pietre ricostituite...) è opportuno dare tridimensionalità a questo rivestimento, togliendolo dal “piattume” del concetto di superficie: osservare le immagini che seguono... Un modo efficace per creare effetti interessanti e movimentare l’ambiente è applicare una scelta decorativa particolare a due pareti che sono perpendicolari l’una all’altra, o comunque a due superfici perpendicolari, anche per es. una parete ed un tappeto antistante, ad es. ancora “agganciare” decorativamente (vuoi per scelte di colore, di stile, ecc...)una specchiera con il piano del tavolo da pranzo antistante. Va da sé che perché l’effetto sia percepito bene bisogna poter osservare in contemporanea le parti interessate.

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