Rmagazine 03 2014

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n. 3 Ottobre-Dicembre 2014


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“Colore per arredare”

" di Claudio Pasqua

" Il colore è un aspetto della percezione visiva molto importante nel design e nell’arredamento, ma la sua valutazione non avviene sempre e solo in maniera del tutto soggettiva. Dal punto di vista fisiologico, i neuroni della nostra corteccia interpretano la realtà e la luce trasmettendoci informazioni sul modo con cui i colori si fondono, “dialogano” e comunicano le loro sfumature, influenzandosi a vicenda. Questo numero approfondisce alcuni aspetti legati all’uso del colore, con una intervista al fondatore del primo Maf Color Store a Tavernelle di Panicale e poi con strumenti utili per la codifica del colore secondo il sistema NCS, un sistema universale. Tra gli argomenti anche quelli relativi alla gestione degli spazi di un giardino e del ruolo dell’architetto paesaggista e alcuni consigli utili per non commettere errori nell’arredo e nella scelta dei materiali per un loft.

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Buona lettura

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L’ARCHITETTO PAESAGGISTA

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L’architetto paesaggista è un professionista che si occupa di progettazione di ambienti esterni, unendo competenze tecniche e creatività per valorizzare le potenzialità di ogni spazio.

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Non è necessario possedere un grosso giardino, una tenuta o molti metri quadri di terrazzo: qualsiasi ambiente esterno, anche un balcone o una finestra, un piccolo cortile, un cavedio possono trarre beneficio dalla competenza di un garden designer.

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Dal suo studio-showroom di piazza Gran Madre a Torino, Elisa Campra, agronomo e architetto paesaggista, ci racconta qualcosa di questa professione.

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Architettura del paesaggio, un settore ancora poco conosciuto in Italia… Qual è la situazione attuale?

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Credo che la situazione attuale per l'architettura del paesaggio sia effettivamente quella di essere poco conosciuta. Soffriamo probabilmente di un ritardo culturale che vede sempre , nel nostro Paese, il paesaggio come

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un valore marginale, sia che sia parli di verde urbano, sia che si tratti dell'ampia porzione di territorio legato a grandi opere infrastrutturali. Di architetto paesaggista è più facile parlare in ambito privato perchè, probabilmente, è aumentata la sensibilità verso la professione dell'architetto in generale che oggi non opera più solo nell'ambito della costruzione di edifici ma interviene sulla loro ristrutturazione, sul design dei mobili, delle luci e degli oggetti.

" Come si diventa architetto paesaggista?
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Sulla carta, architetto paesaggista si diventa seguendo un corso di laurea in architettura del paesaggio: credo che tali corsi siano attivi nelle principali Facoltà di Architettura (Torino, Milano , Roma, Genova, Firenze). Alcune Facoltà, come Genova e Firenze, hanno tradizioni più radicate nell'ambito della formazione del paesaggista.

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Nella pratica, invece, il paesaggista che si definisca tale non può esimersi dal fare esperienza diretta della materia prima con la quale realizza i suoi spazi, ovvero le piante: non trattandosi di un materiale come un altro -non si dimentichi che è vivo e che risponde ogni volta in modo diverso- è indispensabile saperlo trattare per poterlo usare correttamente.

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Pertanto è più che consigliabile, per tutti gli aspiranti paesaggisti, oltre alla corretta preparazione agronomica, un po' di sano lavoro in vivaio od al seguito del giardiniere: in tal modo si prenderà anche confidenza con il fango, gli insetti, la pioggia, il vento od il sole che nel nostro lavoro si alternano più o meno amichevolmente.

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Sono in molti a chiedersi il modo in cui nasce il progetto di un terrazzo o di un giardino. Quali sono i suoi punti di riferimento iniziali?

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Lo spunto iniziale per un progetto arriva sempre ed indiscutibilmente dal luogo. Ogni giardino,ogni terrazzo, ogni spazio verde richiama innegabilmente un progetto con un certo spirito, una certa suggestione, un certo effetto, certa vegetazione. La prima impressione è quella che conta: il luogo, grande o piccolo che sia, parla e a noi tocca il dovere di ascoltare. Naturalmente, poi, si media con le richieste e le esigenze del cliente: non deve mai essere dimenticato che un giardino non è progettato noi ma per coloro che lo possiedono e che lo vivranno. All'architetto spetta il dovere di consigliare e guidare il cliente affinche possa raggiungere il suo obiettivo nel miglior modo possibile.

[foto 1 - un buon progetto nasce da un punto di forza, come questo terrazzo costruito attorno ad un braciere in acciaio corten]

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Tanto in città quanto in campagna si vedono sempre più spesso giardini meravigliosamente strutturati. Ma chi è il committente-tipo di un paesaggista?

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Il committente ideale è quello che ama il giardino. Questa condizione dovrebbe essere imprescindibile anche se , naturalmente, non lo è. Il cliente che ha una passione per le piante e la natura sicuramente avrà un buon feeling con il suo architetto, comprenderà la bellezza di una piante scelta , vorrà sapere tutto sulla vegetazione usata e probabilmente vi richiamerà quando vorrà aggiungere piante o progettare nuove parti. Il committente ideale, inoltre, è quello che si lascia guidare e si FIDA di voi, del vostro gusto e di quanto proponete.

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È possibile oggi realizzare un terrazzo o un giardino a bassa manutenzione, che richieda poca attenzione da parte del proprietario e che, ad esempio, possa vivere con un minimo di acqua, o che si illumini di notte con poca energia elettrica. Per dirlo con una sola parola: è possibile progettare un terrazzo o un giardino “sostenibili”?

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È necessario dire subito che non esiste un giardino o un terrazzo a manutenzione zero, eccetto quello realizzato con piante in plastica. Uno spazio verde, essendo vivo, ha bisogno di cure che possono di certo limitarsi se viene progettato correttamente: la pianta giusta per clima ed esposizione, le consociazioni vegetali corrette, l'irrigazione automatica, i materiali adeguati aiutano a diminuire il tempo, i costi e l'impatto ambientale. Insomma, un buon progetto prevede sempre l'economicità delle risorse.

" Quali sono le novità più interessanti del settore?
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Nel settore novità mi sento di segnalare soltanto la circolare Ministeriale che finalmente fa rientrare la realizzazione del verde pensile tra quelle che possano usufruire, fino a dicembre 2015, della detrazione del 65%: è finalmente certificato che il verde migliora l'efficienza energetica degli edifici e ,pertanto, debba esser incentivato.

Non vi sembra una bella novità riconoscere finalmente il valore del verde e quantificarlo ? Che sia un l'inizio di un nuovo approccio?

Per concludere, quanto l’amore per il giardino, per il paesaggio e per la sua professione ha arricchito la sua vita?

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L'amore per la Natura ha influenzato tutta la mia vita: i miei studi, le mie scelte, i miei progetti di vita professionale si sono sempre organizzati intorno alla volontà di creare il bello attraverso la natura. Personalmente, ho ricevuto tanto da questo lavoro ma più di tutto ho goduto della Bellezza nelle sue forme più svariate: dal paesaggio nel quale si immerge il grande giardino alla perfezione del piccolo petalo; dal sole cocente dei cantieri estivi al profumo della terra di quelli invernali; dalla vitalità delle piccole selve ricreate in mezzo la cemento urbano, alla curva di un vaso fatto a mano in Toscana. Ogni volta che realizzo un giardino realizzo anche la mia fortuna.

Certo che, se per arricchito intendete economicamente....beh allora forse sarebbe meglio che cambiassi mestiere!

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MAF COLOR COMPANY: RESINE PER PAVIMENTI E PARETI

" Situato a Tavernelle di Panicale, il primo Maf Color Store è un centro specializzato del colore, delle pitture decorative e dei pavimenti e rivestimenti in resina, con personale altamente qualificato per accompagnare il cliente alla scoperta delle migliori soluzioni per personalizzare gli spazi della casa. Dopo l'apertura del nuovo Maf Color Store di Tavernelle e del Maf Color Corner di Perugia, Maf continua sulla strada dell'innovazione con il nuovo sito web mafcolorcompany.it.

Abbiamo intervistato il titolare del centro, Francesco Mencarelli. Maf ha selezionato nel mercato le migliori aziende produttrici per rispondere alle esigenze del cliente e del progettista. Maf affianca il progettista e l'impresa in tutte le fasi del progetto, dall'analisi del supporto fino alla creazione di tinte e prodotti decorativi personalizzati e la supervisione della posa in opera direttamente in cantiere.

Crediamo nell’importanza del rapporto con il cliente prima, durante e dopo la scelta del prodotto.

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Quali marchi caratterizzano l’offerta Maf?

Oltre al colorificio Ard come marchio di riferimento nel settore delle vernici, smalti e pitture murali, Maf ha ampliato l'offerta con l'inserimento di marchi prestigiosi quali Cebos per le pitture decorative, Errelab per i pavimenti e i rivestimenti in resina per ambienti residenziali e commerciali e Sivit per le pavimentazioni in resina industriali, Geal per i trattamenti di pietra e cotto e Alcea leader nel settore delle vernici per l’industria.

È noto che avete elaborato un nuovo concept per l'home wellness nel Maf Color Corner di Perugia. Certo. E’ nato proprio dall'incontro tra colore, materia e tecnologia; è caratterizzato dal design contemporaneo, dalle prestazioni professionali e dal layout flessibile, ideato per adattarsi facilmente ad ogni ambiente grazie alla grande versatilità della resina.
 La resina, infatti, è un materiale poliedrico, applicabile a qualsiasi superficie della casa, sia a pavimento che rivestimento, su pavimentazioni pre-esistenti quali marmo, parquet, ceramica, e che permette di realizzare complementi di arredo, volumi ed elementi architettonici personalizzati.

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Il centro è anche distributore delle resine per i pavimenti e i rivestimenti in resina per ambienti residenziali?

Nel settore dei pavimenti e rivestimenti in resina per ambienti residenziali, commerciali e industriali Maf ha strutturato Maf Color Service: un servizio di consulenza e realizzazione chiavi in mano dedicato ai progettisti ed ai privati con una squadra di applicatori specializzati formati direttamente in azienda e in grado di operare agevolmente su tutto il territorio nazionale.

Il nuovo sito Maf quali innovazioni propone?

Il centro ha un nuovo portale dedicato sia ai privati e ai professionisti, con approfondimenti tecnici sul colore, sulle pitture decorative e sulle resine nella sezione Maf Color Store, che alle imprese con i nuovi servizi dedicati nel Maf Color Box. Il nuovo sito Maf è sviluppato con tecnologia RWD (Responsive Web Design) per una visione ottimale su tutti i tipi di device (pc, tablet e smartphone).

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" IL LOFT, QUESTO SCONOSCIUTO

" Per loft intendiamo un ambiente unico, di solito uno spazio industriale dismesso di notevole superficie, caratterizzato da altezze interne maggiori rispetto agli immobili costruiti ad uso residenziale e maggiori superfici finestrate. Le caratteristiche di un loft includono un contesto urbano, i grandi spazi aperti, grandi finestre, travi o colonne alte più di 5 metri o massimali più elevati.

Il loft nasce come abitazione nel dopoguerra negli Stati Uniti e raggiunge la maggiore diffusione in America intorno agli anni ’70. Successivamente questa tipologia abitativa si trasferisce in Europa e precisamente in Inghilterra e in Francia, dove inizia timidamente la sua ascesa nel gradimento da parte di studi e atelier inizialmente, che in queste costruzioni ex produttive trasferiscono le loro sedi, finché lo sviluppo dei loft raggiunge anche il gradimento abitativo. In Italia sono penetrati solo da qualche anno, ma sono già molto diffusi e apprezzati, anzi sono sulla cresta dell’onda della tendenza.

QUALI SONO I VANTAGGI ABITATIVI DI UN LOFT? Una delle cose migliori di abitare in un loft è il grande spazio aperto. Chi sceglie di vivere in un loft, sceglie di vivere in un ambiente domestico totalmente differente dai consueti canoni abitativi. L'assenza di partizioni fisse è un valore più che una mancanza.

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QUALI GLI SVANTAGGI? Lo spazio a disposizione può essere problematico quando si tratta di arredarlo. Per arredarlo è necessario capire come gestire gli spazi e scegliere gli arredi più adatti. La caratteristica principale del loft è la quasi totale mancanza di pareti e porte che dividono gli spazi, che in molti casi può essere un problema per la privacy.

COME INTERVENIRE SU UNO SPAZIO INDUSTRIALE? La tendenza moderna da del loft uno spazio molto ambito, di moda: per questo si cercherà di mantenere le caratteristiche tipiche di questi spazi elencate sopra, sia come spazio che come materiali (es, pavimenti in cemento o resina) naturalmente con interventi di estetica sulle parti più “grezze” dell’ambiente di partenza.

Le modifiche principali saranno per riportare gli spazi molto espansi a misura d’uomo, più che altro a misura di spazio di vita privato.

Frequentemente si assiste, negli esempi a disposizione, alla riduzione dei grossi locali a locali più piccoli mediante tramezzi e divisioni varie.
 Una riduzione delle altezze viene effettuata mediante la costruzione di soppalchi, i quali consentono oltretutto di guadagnare metri quadrati in più.

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Per non stravolgere totalmente lo spirito “loft” anche suddividendo si cerca di non chiudere del tutto gli spazi, riducendo altrimenti questa tipologia abitativa ad essere simile ad un più comune appartamento. Si adottano a questo scopo divisioni parziali, pareti discontinue, che lasciano intravedere i locali attigui, magari pareti che si interrompono prima del soffitto, o pareti mobili (scorrevoli su binario o vere e proprie quinte girevoli) che possono essere spostate come più fa comodo per definire gli spazi in tempi di utilizzo diversi.

La fuga dello spazio verso l’alto e la presenza di infissi più ampi del normale (che creano un particolare rapporto privilegiato con l’esterno) sono sicuramente gli aspetti da privilegiare nel progettare un’abitazone in un ex spazio industriale.

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ERRORI DA EVITARE È più facile dire cosa assolutamente stoni in un loft:

- arredi e finiture troppo piccoli: conviene osare sempre pezzi grossi che riempiono bene lo spazio e non, per es. pavimentare la cucina coi tozzetti 10x10;
 - maluccio anche certe finiture legate alla tradizione e ad ambienti più piccoli: i mobili country, le tende di pizzo, la credenza della nonna, damaschi e broccati messi a caso, (a meno di non ricreare uno stile trendy neobarocco-luxury)

- pavimenti in cotto o marmi pregiati (fra l’altro, spazi troppo grandi sviano l’attenzione da rifiniture troppo delicate e di pregio a favore di predilezioni per materiali più grezzi come pietra grezza, mattone, legno in forme lineari, cemento, ferro e naturalmente pavimenti e pareti in resin facilmente lavabili e decorabili a piacere.

Evitare di esagerare con toni minimali bianco e acciaio, se vogliamo rendere l’ambiente accogliente. Anche l'illuminazione gioca un ruolo molto importante in questo senso poiché particolari tipi di lampade tipiche degli impianti industriali, con la loro luce talvolta quasi azzurra trasformano l'abitazione in un paesaggio polare.

Evitare la luce solo dall’alto considerando che l’intensità luminosa diminuisce con la distanza dalla sorgente (di un fattore al quadrato). Ancora, la mania di considerare il loft come "open space a tutti i costi" è un vincolo molto forte e spesso a scapito della vivibilità.

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LA APP DEL MESE Il sistema NCS dei Colori NCS – Natural Colour System è un sistema logico di ordinamento dei colori che si basa sul modo in cui questi vengono percepiti. Per mezzo del Sistema cromatico NCS, ogni possibile colore di superficie può essere descritto ed identificato con uno speciale codice (Notazione NCS).

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Il Sistema NCS, ideato e sviluppato da NCS Colour AB di Stoccolma (Svezia), si basa su più di 70 anni di ricerca sul colore ed è oggi il Sistema cromatico più diffuso ed utilizzato a fini pratici a livello mondiale da aziende produttrici di materiali, architetti e designer. Attraverso il Sistema NCS è facile analizzare, scegliere, comunicare e controllare i colori.

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La versatilità del sistema NCS è dovuta anche al fatto che il suo utilizzo esula dal materiale dove andranno poi applicati i colori che vengono individuati. Il Sistema NCS viene definito come: “The universal language of colour” perché aiuta i professionisti del colore in tutto il mondo, con un linguaggio univoco che non lascia spazio a errori di comunicazione.

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L’applicazione per iPhone e Android SIGMA ColourMate

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Sigma ColourMate è un’applicazione per e Android realizzata da Sigma scaricabile i possessori di smartphone: privati, architetti e chiunque voglia “giocare” colore.

iPhone da tutti pittori, con il

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È un utile strumento per avere sempre in tasca le cartelle colori Sigma.

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Con Sigma ColourMate è possibile ricavare un colore da una foto, consultare le cartelle colori, salvare i colori preferiti, associarli ad un cliente dalla rubrica, trovarne i complementari, cercare i Rivenditori di zona e molto altro ancora.

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Funziona offline e gli aggiornamenti sono automatici.

Per scaricarla: www.sigmacoatings.it/colore/sigma-colormate

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