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L'ELEGANZA DELLE REDINI LUNGHE

I CONCORSI DI TRADIZIONE

DI G.I.A. - GRUPPO ITALIANO ATTACCHI

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Chiunque abbia avuto la ventura di assistere a un concorso di tradizione o, piu’ semplicemente, ad una sfilata o a una manifestazione, come un petit dejeuner sull’erba, con carrozze e cavalli, equipaggi con vestiti d’epoca, oggettistica da antiquariato, ha sicuramente provato una sorta di affettuosa curiosità per la vita che fino alla metà del secolo scorso i bisnonni conducevano. Immagini viste solo sui libri o al cinema, ritornano immediatamente in vita attraverso legni, cavalli, trine e cappelli, cesti e colazioni, orologi da carrozza, cesti per ombrelli e bastoni, dispense in carrozza dalle quali uscivano flute e champagne che i gentiluomini offrivano alle signore mentre assistevano alle corse… Questo è il mondo che rivive principalmente con i concorsi di attacchi di tradizione. Il Gruppo Italiano Attacchi, associazione no profit che si propone di salvaguardare e diffondere la cultura degli attacchi, riconosciuta come rappresentante dell’Italia dall’associazione internazionale AIAT (Association Internationale d’Attelages de Tradition), organizza e gestisce da molti anni la piu’ tipica manifestazione dell’eleganza e filologia negli attacchi: il concorso di tradizione. Nelle più belle ville storiche o castelli o parchi, come ad esempio la reggia di Venaria Reale (Torino) o il parco Sigurtà di Veleggio sul Mincio di Verona o le vie del centro storico di Verona, per due giorni consecutivi pieni si vedono transitare al passo numerose carrozze d’epoca con bellissimi cavalli in formazione di singolo, pariglia, tandem o tiro a quattro, condotti da un driver a cassetta o con attacco storico come quello alla D’Aumont, assistito da uno o due groom a seconda del numero dei cavalli attaccati, con passeggeri anch’essi vestiti in accordo con il periodo di costruzione della carrozza. Sfilata di carrozze originali, ciascun modello ha una sua storia relativa non solo alla parte meccanica, all’innovazione motoria o dei particolari ma dettata dalla vita dell’epoca che prediligeva stoffe, legni, colori ecc. Originale o replica? La domanda spesso non ha una risposta univoca. La carrozza originale è posta per legge sotto tutela del Ministero della Cultura dal vigente codice dei beni culturali, sottoposta alla stessa disciplina alla quale è sottoposto il Colosseo o un quadro di Caravaggio; ciascuna è di diverso modello,

ciascuna è inclusa nella categoria delle carrozze di gran gala, di mezza gala (come le berline), da città o da campagna (come il Landau e la wagonnette), guidate da un cocchiere o dal proprietario della carrozza, (come il cab inglese e il caleche), da viaggio (come il mail coach). Ciascuna di esse ha l’attacco più idoneo per formazione e tipologia, il finimento più elegante (diverso per forma o per colore, ma sempre di cuoio) la frusta più adatta (a pioggia o spezzata), i colori della carrozza più filologici, i colori dei vestiti dell’equipaggio che s’intonano a quelli della carrozza ecc. L’elenco sarebbe ancora più lungo e minuzioso ma lasciamo ai giudici il compito ingrato di giudicare quale tra tutti i coach sia il più vicino alla tradizione... Per due giorni gli equipaggi in concorso si sottopongono a tre prove: la presentazione, la maneggevolezza e il percorso di campagna. Nella prima prova si valuta l’attacco, che deve rispondere il più possibile ai corretti canoni della tradizione: si esaminano i cavalli, i finimenti, la carrozza, l’eventuale restauro, lo stile di guida, la tenuta del guidatore e dei groom e l’insieme di tutti questi elementi. La carrozza può essere originale o replica fedele. La seconda è una prova di guida su un percorso di campagna, che va effettuato con regolarità e affrontando alcune prove particolari definite Passaggi Controllati. Lungo il percorso sono distribuiti Ufficiali di Gara che valutano la corretta esecuzione della prova e l’assenza di errori sul percorso e ai Passaggi Controllati. La terza prova di abilità richiede al guidatore di eseguire un percorso predefinito attraverso ostacoli mobili per valutare la sua destrezza nella guida. Si tratta di un percorso con coni con una pallina in cima che, se fatta cadere, determina penalità. Bisogna immaginare cosa rappresenta un gruppo di 60 carrozze, tutte d’epoca, alcune provenienti da tutta Europa, che al termine del concorso e della premiazione, sfilano nel giro d’onore nei giardini settecenteschi della reggia di Venaria Reale, al suono della marcia di Radetzky. Tuttavia perchè solo immaginare? Lo spettacolo delle carrozze si replica ogni metà giugno nella Reggia di Venaria Reale. Organizzazione e gestione del Gruppo Italiano Attacchi. Due giorni di eleganza, storia, memoria, competizione ma soprattutto di bellezza.

La vera Grande Bellezza.

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