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EUROPEAN GREEN CAPITAL AWARD: “CITTÀ VERDI, CITTÀ VIVIBILI”
di Martina Campanelli
Tre cittadini dell’Unione Europea su quattro vivono in città e questa percentuale è destinata ad aumentare ancora in futuro. L’energia verde, gli spostamenti a piedi o in bicicletta e l’agricoltura urbana stanno diventando sempre più di moda in tutta Europa; i nostri comportamenti devono diventare migliori per l’ambiente e le amministrazioni hanno un ruolo fondamentale nel guidare una trasformazione verde, sana e sostenibile. A partire da questa considerazione, nel 2008 la Commissione Europea ha istituito il premio della capitale verde d’Europa (European Green Capital Award), dedicato ai centri con più di 100.000 abitanti, che ogni anno vengono valutati sulla base di 11 indicatori e che si concretizza in una somma di denaro di 600.000 euro da reinvestire in progetti virtuosi; questo premio ha lo scopo di promuovere soluzioni innovative e dimostrare l’esistenza di città verdi e sostenibili che possano essere prese come esempio. Ogni anno la Commissione Europea seleziona i vincitori, che poi diventano gli “ambasciatori delle città verdi” (a livello mondiale), anche grazie alla partecipazione attiva della cittadinanza. L’obiettivo finale è rendere le persone più consapevoli del fatto che le loro scelte quotidiane possono fare la differenza; il messaggio è che gli europei (e non solo) hanno il diritto di vivere in aree urbane sane e che le città dovrebbero pertanto adoperarsi per migliorare la qualità della vita dei loro abitanti e ridurre il loro impatto sull’ambiente generale. I parametri valutati dalla giuria (composta da rappresentanti della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, dell’Ufficio Europeo per l’Ambiente, dell’ICLEI e del Patto dei Sindaci) sono: • qualità dell’aria; • inquinamento acustico; • gestione delle acque; • natura e biodiversità; • uso sostenibile del suolo; • crescita verde ed eco-innovazione; • mitigazione dei cambiamenti climatici; • adattamento ai cambiamenti climatici; • mobilità urbana e sostenibile; • prestazione energetiche; • governance.
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Il 15 gennaio, la città francese di Grenoble è diventata ufficialmente la Capitale Verde Europea per il 2022, subentrando alla città finlandese di Lahti. Essa è stata il primo ente locale ad adottare un piano per il clima con politiche urbane per mitigare l’inquinamento e la perdita di biodiversità, come il limite di velocità di 30 km in tutta la città, rendendola la più grande zona a basse emissioni della Francia. Essa ha ridotto le emissioni di gas serra del 25% dal 2005 al 2016 e sta lavorando per una riduzione del 50% entro il 2030. Le mense scolastiche della città producono almeno il 60% dei loro prodotti localmente o da fattorie biologiche (95% per gli asili nido). Grenoble ha inoltre piantato più di 5.500 alberi dal 2014; l’obiettivo è piantarne 10mila prima del 2030. Più di 200mila abitanti riciclano i loro rifiuti alimentari o lo fanno in casa per produrre compost; obiettivo: 100% degli abitanti entro il 2022.
Per questi 11 parametri i candidati devono addurre dati ed esempi concreti; è un grande onore per una città ottenere il titolo di città verde, ma il riconoscimento non è facile da ottenere e sottoposto ad una procedura di selezione risulta molto rigorosa. Le città devono infatti dimostrare tutto ciò che hanno fatto in passato e quanto stanno concretamente pianificando per diventare più ecologiche; devono dimostrare che le loro ambizioni sono a lungo termine e a vantaggio della popolazione, del pianeta e dell’economia.